In una dolcissima serata di primavera, dai giardini sale il profumo delle prime, timide, fioriture, il prato tagliato è appena un po’ umido e il sole che accarezza la siepe non si decide a calare e resta lì, a mezza strada con il blu. Se per un attimo ci dimentichiamo di quello che sta succedendo, tutto sembra dolcissimo, naturalmente perfetto. Eppure manca qualcosa e chi abita in una certa zona di Pisa lo sa: in questo periodo dell’anno, a una certa ora, nella quiete della sera primaverile, si sentivano i tamburi che si avrebbero poi ritmato la sfilata sui lungarni, le chiarine che rispondevano squillanti con la loro melodia gioiosa. Era il segnale. Sentire che ci si preparava per il Gioco del Ponte era il segnale che la primavera avanzava, che il Giugno Pisano si stava avvicinando e, insomma, che tutto andava bene. Quest’anno chi è affezionato a quelle melodie le sentirà comunque, dentro di sé.
Il rumore del silenzio
