Fare il cambio degli armadi, il cambio stagione, è per molti uno strazio, tra vestiti da lavare, da piegare, da decidere se tenere o levare. C’è chi si perde dietro ad ogni capo ricordando tutte le volte che lo ha indossato e chi si affida al metodo del mucchio accatastando tutto per poi raccontarsi che metterà in ordine in un secondo momento; tra naftalina e buchi di tarme, tra ricordi e desiderio di provare quel vestito che ci piace tanto (non fatelo, sono mesi che siamo chiusi in casa a mangiare: potrebbe non essere bello scoprire che servirebbero due taglie di più) il tutto può risolversi in meno di un’ora (per le minimaliste o, in genere, per gli uomini che confidano di solito nel lavoro che poi svolgerà per loro una donna) o durare più giorni. Ma quest’anno, a questo particolare cambio stagione, affidiamo tutti un po’ di speranza che a cambiare non siano solo i vestite da indossare.
Cambio stagione
