In qualcuno è più forte la gioia di provare qualcosa di nuovo, o che non si fa da talmente tanto tempo da sembrarlo; in altri prevale il timore, la paura di quello che non si conosce, o che è talmente tanto tempo che non frequentiamo che abbiamo dimenticato com’è fatto. Che dipenda dal carattere o dal caso poco importa: il fatto è che tutte le prime volte, o quelle che viviamo come tali come questo lunedì di riapertura in bilico tra il liberi tutti e il terrore di buttare al vento i sacrifici fatti, ci emozionano, in un senso o nell’altro. L’importante è che continuino a farlo, perché l’indifferenza sarebbe comunque un brutto segno.
Il primo giorno di scuola
