La banda che suona sotto le Logge di Banchi il 2 giugno è per i Pisani una tradizione semplice ma irrinunciabile. Trovarsi lì per battere le mani insieme agli altri, scacciando i piccioni mentre i genitori con i bimbi sulle spalle si muovono a ritmo, aspettando il momento dell’Inno e sgomitando per potersi appoggiare ad uno dei pilastri, no, non è la cosa più importante, soprattutto in questo momento di incertezze e difficoltà. Però è parte della tradizione, del rito popolare che sentiamo più nostro proprio perché è ristretto ai locali, a quelli che io sono sempre venuto, mi spetta una sedia in prima fila. Ai parenti venuti per applaudire il nipote che suona il flauto traverso e a chi era andato a mangiare un gelato, ci si ritrova per caso e si ferma a godere il fresco dell’ombra in un pomeriggio di quasi estate. Sapere che quest’anno non potremmo farlo ci fa dire all’unisono che la diretta streaming del concerto nella Sala delle Baleari ci farà sentire uniti anche a distanza, ma sotto sotto ci domanderemo se un po’ di quella forma a cui dobbiamo rinunciare non sia in realtà anche sostanza. E a quanto sarà bello riappropriarcene quando finalmente potremo farlo.
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