Il 6 e l’8 agosto Il Teatro Verdi presenta l’opera all’aperto riportando la Tosca di Puccini al Giardino Scotto. E lì, tra le mura e il Bastione Sangallo, le voci liriche più note e quelle dei talenti emersi con le selezioni fatte in tempo di chiusura, canteranno fra tradizione e nuove tecnologie.
Sarà Tosca, l’opera lirica di Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, ad inaugurare il nuovo corso del Giardino Scotto come palcoscenico di rappresentazioni di opere liriche. Il 6 e l’8 agosto la rappresentazione di questi tre atti arcinoti darà il via non solo ad un progetto di valorizzazione dello spazio del Giardino Scotto come palcoscenico, ma nello specifico ad un progetto di forte impatto nella loro rappresentazione che si avvarrà in modo importante dell’utilizzo delle nuove tecnologie.

Da sempre sostenitore di una lettura che innesti tecnologia nella tradizione, senza stravolgerla, il Direttore Artistico Enrico Stinchelli propone dunque, una stilizzazione scenografica al posto della più diffusa decontestualizzazione o di una polverosa riproduzione identica a se stessa. Per questa e per le prossime occasioni, perché il progetto prevede per settembre un ritorno a teatro con la triade verdiana di Traviata, il 12 settembre, Rigoletto il 20 e Trovatore il 26, animata dallo stesso spirito di sperimentazione artistica e sostegno del teatro pubblico ai giovani talenti.
In tutte queste occasioni, nomi noti della lirica si affiancheranno infatti alle voci selezionate anche durante i mesi di chiusura del teatro, giovani che hanno avuto l’opportunità di farsi ascoltare e che ora hanno quella di farsi conoscere anche dal pubblico, superando le consuete difficoltà del mondo dell’opera nel valorizzare le nuove generazioni.
Ecco che per la Tosca del 6 e dell’8 agosto a Tea Purtseladze, la star georgiana che presta la propria estensione propriamente lirica a Tosca (deliziando gli appassionati con un “perché, perché Signore” eseguito in un fiato solo), si affianca il Cavaradossi Dario Di Vietri di tanti ruoli pucciniani e il giovane Giuseppe Altomare che sarà uno Scarpia con grandi doti anche attoriali.
E se è vero che non ci sono grandi ruoli e piccoli ruoli, ma solo grandi artisti e piccoli artisti, citiamo Cesare Angelotti – Adriano Gramigni, il sagrestano e carceriere Angelo Nardinocchi, Spoletta – Antonio Pannunzio e Sciarrone- Gaetano Triscari.
Il Giardino Scotto risuonerà di voci e di musica, trasformato di volta in volta nel sontuoso barocco romano di Tosca o nel gotico Rinascimento Gonzaga con effetti di illusione e trompe l’oeil che, rispettando il dettato del testo, aggiungeranno bellezza alla bellezza del luogo e della musica.
A noi non resta che metterci seduti e goderci questo attesissimo ritorno all’opera.
Teatro di Pisa tel 050 941111, http://www.teatrodipisa.pi.it
