Doppio appuntamento sabato 11 settembre per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante: oltre alla lettura del XXXIII canto dell’inferno in piazza dei Cavalieri, alla Sapienza verrà presentata l’avatar che trasforma i volti in terzine, per continuare l’uso di tramandare a voce i versi dell’Alighieri.

Saranno il disperato dolor che ‘l cor mi preme e gli eterni versi del XXXIII canto dell’Inferno dantesco, interpretati da Maurizio Lombardi con la conduzione di Renato Raiimo, a celebrare il genio della nostra letteratura sabato 11 settembre. Sì perché le celebrazioni per i settecento anni dalla mostre di Dante continuano e uno dei cento eventi organizzati dal Consiglio Regionale porta a Pisa un doppio appuntamento: se alle 18.30 i versi dell’Inferno risuoneranno in piazza dei Cavalieri, alle 17 nell’aula magna del palazzo della Sapienza verrà inaugurata Divina, l’avatar che traduce i volti in terzine.
Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, insieme al rettore dell’Università di Pisa Paolo Maria Mancarella e alla responsabile scientifico del laboratorio ASTRO Gabriella Caroti, presenteranno l’installazione che ha lo scopo di farci immedesimare nella Commedia perpetrando l’antica storia del Dante popolare e trasmesso dai tanti che nei secoli ne imparavano i versi e li diffondevano ovunque.
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