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IF2020: dalla street art a Fibonacci

Con lo street artist Zed1, impegnato in un live painting, e le installazioni interattive Il ghiacciaio di Legambiente e Il libro di Leonardo AR, che ripercorre la storia di Fibonacci si è inaugurata sotto le Logge di Banchi e sulla terrazza dell’Hotel Duomo la decima edizione dell’Internet Festival. Domani Diritto in rete, Big data e intelligenza artificiale.

Nella seconda giornata di IF, venerdì 9 ottobre, riflettori puntati sul rapporto tra codice informatico e regole giuridiche, senza dimenticare di fare il punto sulle novità in materia di Cybersecurity, e su temi di estrema attualità come quello dell’infanzia negata e della consapevolezza digitale di genitori e figli. La Regione Toscana presenta i risultati di due importanti progetti sulla gestione sostenibile del territorio grazie ai big data. In chiusura, due eventi all’insegna del futuro, ospitati al Cinema Arsenale: la proiezione del documentario Ten Billion introdotto dal regista Peter Webber e la presentazione multimediale del libro Un oscuro riflettere con il sociologo Derrick De Kerckhove e con gli autori Vincenzo Susca e Claudia Attimonelli.

CODE IS LAW. Al Centro Congressi Le Benedettine prende il via Code is Law sessione dedicata al rapporto tra diritto e mondo digitale. Dopo i saluti istituzionali che vedranno, tra gli altri, l’intervento del rettore dell’Università di Pisa Paolo Maria Mancarella, l’apertura è affidata alla giurista digitale Fernanda Faini, docente e membro del gruppo di esperti sulla blockchain voluto dal Mise (ore 10.30); a seguire la presentazione del Centro di ricerca interdipartimentale “Diritto e tecnologie di frontiere” a cura di Dianora Poletti, professore ordinario all’Università di Pisa e direttrice del Centro. “Il diritto tra libertà e sorveglianza” è il tema del panel moderato da Federica Meta che coinvolgerà, tra gli altri, Mariarosaria Taddeo, una delle scienziate più influenti in ambito di Artificial Intelligence, e il professore di etica delle tecnologie della Pontificia Università Gregoriana Paolo Benanti. I lavori riprenderanno alle 15 con il panel “L’uomo e la macchina tra data protection e contact tracing”, in cui interverranno, tra gli altri, Guido Scorza, docente di diritto delle nuove tecnologie,Diego Ciulli, Public Policy manager di Google Italy, e si concluderanno con gli interventi di Elisabetta Catelani e Francesca Martines del Centro Detect. 

BIG DATA AL SERVIZIO DELLA COMUNITA’. Sempre al Centro Congressi Le Benedettine, a partire dalle 14.30, spazio ai progetti europei della Regione Toscana sulla diffusione dell’utilizzo dei dati per gestire il territorio con due incontri dedicati ai progetti Trafair ed Herit Data, per lo sviluppo di un turismo più sostenibile grazie alla condivisione di big e open data (eventi a invito e in videoconferenza). 

CYBERSECURITY & SMART WORKING. Tra gli appuntamenti online da segnalare anche il Cybersecurity Day 2020, l’appuntamento annuale organizzato dall’IIT del CNR (ore 9.15-13-15), e l’incontro “Smart working nel settore automotive”, organizzato da MOVET – Centro di iniziativa su MOtori, VEicoli e Tecnologie (ore 11-13), che approfondirà interessanti tematiche connesse al lavoro agile sperimentato negli ultimi mesi.

LIBRI E CINEMA. Due gli appuntamenti letterari in programma al Royal Victoria Hotel, a cura della libreria Gli Anni in Tasca. Protagonista del primo incontro è Giocattoli rotti, volume di Ezio Gensini e Leonardo Santoli in cui sono raccolti i contributi di giornalisti, accademici, artisti, blogger e giuristi, sul fenomeno dell’infanzia e dell’adolescenza negata (ore 17). A seguire, la presentazione di Voglio il cellulare! Quando? Quanto? Come? Tutte le risposte di Giuseppe Lavenia. Un libro che offre a figli e genitori importanti strumenti di consapevolezza digitale (ore 18.30). Grande attesa al Cinema Arsenale per la proiezione del documentario Ten Billion e l’incontro in video conferenza con Peter Webber, regista, tra l’altro, de La ragazza dall’orecchino di perla e Hannibal Lecter – Le origini del male (ore 18); a seguire l’incontro, a cura della libreria Feltrinelli con gli autori di Un oscuro riflettere. Black Mirror e l’aurora digitaleClaudia Attimonelli e Vincenzo Susca, il sociologo Derrick De Kerckhove (ore 21). Anche quest’anno la rete wifi di #IF sarà allestita da Devitalia. Il partner tecnico si occuperà anche degli streaming degli eventi durante il Festival e di quelli in programma fino a dicembre.

INSTALLAZIONI, MOSTRE E LIVE. Alle Logge dei Banchi prosegue il live painting dello streetartist Zed1, e la visita alle due installazioni: “Il ghiacciaio”, percorso interattivo di Legambiente che invita a riflettere sul climate change (9-12.30 su prenotazione; 15-18) e “Il libro di Leonardo AR”, un viaggio all’insegna della realtà aumentata che trasforma le pagine di un fumetto in immagini in movimento, a cura di Museo degli Strumenti per il Calcolo e La Jetée (ore 9-18). Al Centro Congressi Le Benedettine, la mostra Hello World, percorso in technicolor sulla storia dell’informatica. Le Manifatture Digitali Cinemaospitano un grande live painting dedicato ai 10 anni di IF e un percorso immersivo scandito da quattro installazioni: Globe Explorer 10, Contrasti, From the First, Lost Code. 

BACK TO SCHOOL. A pieno ritmo il programma T-Tour con laboratori e approfondimenti per i più giovani dedicati a scienza, ecologia, Intelligenza Artificiale, sound design, videogiochi, arte, ed emozioni (persino dei robot!).

Pisa, Torino, Parigi e oltre: una mostra per Nerone Ceccarelli

Sabato 26 settembre si inaugura la mostra-conferenza Nerone Ceccarelli: espressionismo, costruttivismo, astrattivo, versus Gruppo NP2. Momenti di un sodalizio: Jolanda Novi e Gianni Patuzzi per raccontare un pisano che ha portato la sua arte nel mondo.

Si tratta del primo  appuntamento del Calendario Caleidoscopio pisano, promosso dal Centro Cagianelli per il ‘900, con il Patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Pisa, in collaborazione con Fondazione Pisa, Palazzo Blu, Amici dei Musei e dei Monumenti Pisani, Archivio Nerone Giovanni Ceccarelli. Ma la mostra Nerone Ceccarelli: espressionismo, costruttivismo, astrattismo, versus Gruppo NP2. Momenti di un sodalizio: Jolanda Novi e Gianni Patuzzi, che si inaugura sabato 26 settembre alle 17 nella sala dei Bucciotti del Centro Cagianelli per il ‘900 (viale delle Cascine, 8) è molto di più.

In questa presentazione – conferenza, introdotta da Francesca Cagianelli, presidente del Centro Cagianelli per il ‘900, si parlerà di arte come di un tutt’uno, di un modo di guardare all’espressione artistica e di farla muovere con agilità da un registro all’altro, da una tecnica all’altra.

Alla conferenza Nerone Ceccarelli dal Parlamento europeo al Teatro Carlo Felice di Genova: integrazione con l’architettura interverranno, per l’associazione Archivio Nerone Giovanni Ceccarelli, Saar Ceccarelli, figlia dell’artista e presidente dell’associazione e l’architetto Fabio Licciardi, socio fondatore dell’Archivio.

“Siamo orgogliosi e contenti – ha commentato l’assessore alla Cultura Pierpaolo Magnani – di ospitare un evento che attribuisce il giusto riconoscimento ad un artista di fama internazionale. Sarà l’occasione per riscoprire un grande talento a cui la nostra città ha dato i natali”.

“Si tratta di una iniziativa – ha aggiunto Francesca Cagianelli – che vuole promuovere e far conoscere un artista che ha dato un contributo al territorio pisano e che proprio a Pisa ha iniziato la sua esperienza di scultore e pittore”.

Patrocinato dal Comune di Pisa, l’evento punta alla riscoperta e alla promozione della personalità di Nerone Ceccarelli (Giovanni Ceccarelli, Pisa, 31 agosto 1937 – Parigi, 7 novembre 1996), più conosciuto come Nerone e fondatore del Gruppo NP2, la cui nascita pisana si coniuga il domicilio elettivo torinese, a scandire un itinerario biografico carico di implicazioni esistenziali e artistiche. Poliedrico negli interessi e versatile nelle tecniche, Nerone è stato in grado non solo di spaziare, districarsi e addentrarsi nei contesti culturali che lo avvolgevano, ma, altresì, è stato capace di costruire una capillare rete di collaborazioni e una forte intesa con il pubblico. L’Archivio Nerone Ceccarelli vuole dunque configurarsi come strumento guida alla riscoperta di uno dei più interessanti artisti del Novecento, una personalità dirompente e indagatrice, un maestro dalla creatività vulcanica che sfidò le nuove frontiere del design e contribuì ad imprimere una svolta decisiva alla decorazione di interni, così come al rapporto con l’ambiente nella progettazione architettonica, in sinergia con personalità europee e internazionali, tra cui Marcel Breuer e Oscar Niemeyer. 

Con l’occasione saranno esposte al pubblico le opere: Nerone, Fiori in controluce, 1957 / Nerone, Dodecafonia barocca, 1980 ca. / Nerone, Crocifisso (bozzetto) 1986 / Nerone, Composizione, 1975 / Nerone, Composizione, 1975 / Gianni Patuzzi, Gruppo NP2, Composizione, 1975 / Jolanda Novi, Venezia, 1960 ca. 

NERONE CECCARELLI. Gli esordi di Nerone si collocano all’alba degli anni Cinquanta quando l’artista formula suggestioni soluzioni linguistiche nell’orbita delle avanguardie europee, in primis Georges Rouault, proponendo la sua prima produzione nel 1951, in una collettiva a Treviso, nel Salone dei Trecento, quindi nel 1952 alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia e ancora, nello stesso anno, a Pisa, presso la Galleria Ai Galli, sotto gli auspici di Dedalo Montali, artista formatosi all’Accademia di Brera e partecipe, nell’ambito della Galleria del Milione, delle pulsioni europeistiche di Persico, oltre che intimo di artisti quali Garbari, Licini, Ghiringhelli, Catalano. Sarà proprio quest’ultimo, a condurre fin dal 1937 a Pisa un decisivo ruolo di catalizzatore presso l’intellighenzia normalista, in particolare Franco Russoli, Raffaello Causa, Emilio Tolaini, Antonio Russi, fino a organizzare una importante rassegna di pittori contemporanei e a contribuire all’exploit di Nerone Ceccarelli. Nel 1962 la costituzione del Gruppo NP2 insieme con l’amico Gianni Patuzzi, di cui si presenta una litografia ascrivibile a tale stagione sperimentale. Costituito con l’obiettivo di brevettare “nuove fonti di espressione poetica dei materiali” il Gruppo NP2 dichiara orientamenti interdisciplinari, cui aderiranno anche Piercarlo Ceccarelli, fratello di Nerone, la pittrice Jolanda Novi, sua madre, Luigi Marchisotti, Dedalo Montali, Lucia Petrocchi, Virgilio Petrocchi, Raoul Portal, Piercarlo Iorio, Evian Medici, Luciano Patetta, Nicoletta Medici, Carlo Mollino, Angelo Cortesi. La sua carriera culminerà alla fine degli anni Sessanta con la creazione del marchio e degli Ateliers Forme e Superfici lo slancio neroniano verso una sempre più pervasiva integrazione tra arte e ambiente, esemplificato nel 1967 dall’ideazione del marchio brevettato “Rilievomarmo”, la cui innovativa tecnica di incisione marmorea decollerà in ambito internazionale nel corso degli anni Settanta. Ne deriverà nel 1972 il gigantesco murale in zinco inciso e patinato destinato al Parlamento europeo del Lussemburgo e ancora, alla fine degli anni Settanta, la committenza per tre sculture destinate all’edificio che ospita la sede della Compagnia finmeccanica FATA S.p.a. a Pianezza realizzato da Oscar Niemeyer, concepito da Nerone, senza contare, nel 1979, la progettazione della monumentale decorazione scultorea all’interno del Palazzo del Governo di Dubai. Gli anni Settanta vedono Nerone prodigarsi nuovamente sul territorio toscano, con lo straordinario episodio della cabina di proiezione cinematografica, scultura in metallo tridimensionale abitabile, realizzata nel 1971 su committenza della Provincia di Livorno Sede della Provincia di Livorno, originariamente previsto per il “Salone dei Trecento” allora adibito per proiezioni cinematografiche (attualmente collocato presso il Liceo Scientifico Statale “Federigo Enriques”).   L’apice del successo italiano coincide nel 1990 con la vittoria del concorso per la realizzazione dell’opera destinata al sipario del Teatro Carlo Felice di Genova, dal titolo “Viva Schöenberg”, monumentale pannello scultoreo.

Muri artistici

Manifesti artistici al posto di quelli che annunciano tutti quegli eventi che quest’estate non potranno avere luogo: con ManifestarTe le strade cittadine diventano una galleria a cielo aperto trasformando le limitazioni dovute alle norme anticontagio un’occasione per promuovere il bello.

Tanti degli spazi destinati alle pubbliche affissioni restano vuoti dei manifesti di sagre e manifestazioni che di solito li affollano in questo periodo: le restrizioni imposte dalle norme contro il Covid-19 hanno di fatto annullato le tante sagre, i concerti, gli eventi che caratterizzano la stagione estiva e ai quali quest’anno dobbiamo rinunciare.

Ma perché non riempire quegli spazi con qualcosa di alternativo? Perché non ribaltare la situazione e trasformare un vuoto in una tela bianca da dipingere? L’idea è stata proposta dal Liceo artistico Russoli, da Chiara Ceccarelli: riempire quegli spazi di arte, di manifesti artistici per offrire bellezza alla città, quella bellezza di cui soprattutto in questo periodo abbiamo tanto bisogno e che comunque non guasta mai.

Il progetto che darà voce, anzi visibilità, agli artisti del territorio si chiama ManifestarTe: a partire dalla prossima settimana, per almeno 20 giorni, sui muri della città verranno affissi negli spazi delle pubbliche affissioni manifesti artistici sfruttando i pannelli adibiti alla pubblicità di eventi, sagre, concerti che per questa estate risultano inutilizzati a causa del Covid-19.

“L’idea è nata nel periodo del lockdown – spiega Chiara Ceccarelli – e prende spunto da quello già successo anche in altre città, dalla possibilità cioè di sfruttare gli spazi delle pubbliche affissioni rimasti vuoti per esporre arte. L’obiettivo è fare di Pisa un grande spazio espositivo, pubblico e libero. Questo è un progetto egualitario dal punto di vista artistico, con una call aperta che si è conclusa a fine giugno e ha visto una grande partecipazione, tra studenti del Russoli, ma anche insegnati stessi e molti artisti”.

Le opere partecipanti, sono state scelte da una commissione di professori interni al liceo artistico statale Franco Russoli di Pisa, Cascina. Dalla prossima settimana saranno esposte 75 opere e, a seguire, altre 75. Rimarranno esposte un tempo minimo di venti giorni ma potranno rimanere anche molto di più.

“Mi è piaciuta da subito l’idea di trasformare le strade e le piazze di Pisa in un vero e proprio spazio espositivo per una mostra collettiva – dice l’assessore alla cultura Pierpaolo Magnani -. La finalità dell’iniziativa è sostenere gli artisti del territorio nel dare voce alla loro condizione al tempo del Coronavirus. Questo è un progetto simbolico tra quelli virtuosi della città che riesce a coinvolgere e unire l’istituzione pubblica, un istituto superiore e anche privati cittadini , insieme per promuovere l’arte e la cultura. E in un periodo come questo è un segnale che trovo positivo e da promuovere”.

«Ringraziamo l’ideatrice che ha fatto un grande sforzo organizzativo in un momento complicato e siamo contenti di essere stati volano per questa iniziativa», ha detto la vicepreside del liceo Russoli Bianca Wolkenstein.

Nel progetto è coinvolta anche l’associazione Italiana Persone Down Pisa (AIPD) che si occupa dello sviluppo delle autonomie sociali e dell’inserimento sociale di persone adulte con SD. «Siamo stati felici di essere stati inclusi in questo progetto artistico – ha detto Mattia Benassi coordinatore AIPD -. Già da febbraio stavamo lavorando a un progetto, “Fare centro”, rivolto agli adulti con sindrome down inclusivo nell’ambito lavorativo e sociale che prevedeva un percorso artistico e quindi adesso le loro opere troveranno la giusta collocazione».

La diffusione del progetto è conferita in primis alla rivista digitale d’arte Cactus 2.0 del Liceo Artistico Statale Franco Russoli. Sul sito istituzionale del liceo è stato creata anche una pagina con tutte le opere partecipanti a ManifestarTe e la mappa descrittiva di dove saranno esposte in città. Per la promozione della mostra è stato lanciato l’hastag #manifestartepisa.

Contemporaneo pisano

Archetipi spirituali: nove opere dell’artista Anna Chromy per le strade, nelle piazze, davanti alle chiese pisane. Perché i contrasti fanno riflettere

Davanti a San Michele in borgo c’è Cloak of Conscience, Sisyphus, qui in un’eterna pedalata, è davanti alla stazione, Prometheus in largo Ciro Menotti, mentre i due Chronos, I e II, saranno all’imbocco di corso Italia. E poi ancora Alcyon e Olympic Spirit, Don Giovanni, Ulysses. C’è anche Poseidon, una specie di fuorisalone, a Marina di Pisa, in piazza delle baleari. Con il progetto Archetipi spirituali, le sculture, le installazioni gigantesche di Anna Chromy rappresentano personaggi del mito, idoli e chimere, spunti di riflessione a sé stanti e ancor più significativi se immersi in un contesto ricco di simboli, di storia, di monumenti come quello pisano dove ogni architettura è un richiamo, dove la vita delle persone si mescola alla forza evocativa dei luoghi.

La grande arte contemporanea torna a Pisa, dal 20 settembre fino al 10 novembre, con il linguaggio dell’artista ceca nota in tutto il mondo ma da tempo innamorata della toscana.

Tutte le informazioni su Comune di Pisa

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