Giovedì 1 Luglio Katia Beni e il suo spettacolo sono a Cascina per una serata piena di argomenti con i quali coinvolgere il pubblico: perché, spiega la comica toscana, tutti abbiamo piccoli grandi problemi dei quali possiamo ridere insieme.
Una serata tutta da ridere sotto le stelle del Giardino della Pieve Relais a Cascina: l’attrice comica toscana Katia Beni ci dà appuntamento per giovedì 1 Luglio alle 21.15 con il suo Show. che mescola follia e comicità, problemi quotidiani e grandi temi della vita, ma sempre con il tocco leggero di chi sa giocare sulla scena coinvolgendo il pubblico in un continuo dialogo che rende ancora più frizzante lo spettacolo.
“Lungofiume, l’associazione no profit che promuove la serata – racconta il presidente dell’associazione Massimo Corevi – riparte in modo scoppiettante, proponendo agli amici e agli associati un evento indimenticabile: lo show di Katia Beni è il modo migliore per integrare la comicità intelligente di un’attrice unica alla suggestione del Giardino della Pieve di Cascina, un luogo magico sotto le stelle. A breve Lungofiume spegnerà le sue prime 5 candeline e il futuro dell’associazione sarà contrassegnato da novità importanti. Poche settimane ancora e la grande sorpresa sarà svelata”.
“Il mio ‘mini show’ – dice Katia Beni – fa bene prima e dopo i pasti. Si parla più o meno di quei problemi quotidiani che ci troviamo ad affrontare giorno dopo giorno sul lavoro, in amore, nei rapporti al supermercato. Poi si parla di quelle vacanze che tanto agognamo, sogniamo e quando ci siamo ‘ohioi o quando si torna a casa’ e ancora si parla di quelle differenze gestuali comportamentali, strutturali fra uomini e donne. E come si fa a non parlare dei giovani, quelli di oggi, con il mito della velocità eppure lenti, troppo lenti e poi quelli di ieri, quelli di domani, delle loro madri, delle nonne sempre più uguali alle madri sempre più uguali alle figlie ed è cosi che ci ritroviamo a parlare di donne, delle loro piccole grandi paure… invecchiare ingrassare, e infine perché non parlare di sesso!? “.
Ecco i primi appuntamenti con la rassegna Pisa Scotto Festival che fa del giardino cittadino lo scenario di tanti incontri, spettacoli, concerti: mercoledì 9 i più piccoli potranno rivivere le avventure di Pinocchio; giovedì 10 si parla della scienza della cosmesi; venerdì 11 tanta musica.
mercoledì 9 giugno, ore 18, come per i prossimi martedì, il palco dell’Area teatro è riservato ai più piccoli con lo spettacolo teatrale Di Pinocchio l’avventura, di e con Italo Pecoretti. Un burbero burattinaio racconta (controvoglia) la storia di Pinocchio, afferma di essere il discendente di Mangiafuoco e di conoscere a menadito la storia del burattino più famoso del mondo. La musica della sua concertina e una coppia di vecchie marionette lo accompagnano durante il racconto che si trasforma in azione dentro la baracca dei burattini dove, tra rincorse, equivoci, furberie, bastonate, gran divertimento e autentica paura, si concluderà la storia dell’avventura di Pinocchio.
Giovedì 10 giugno, ore 18, spazio a Tu chiamale se vuoi Emulsioni…, con il docente universitario di cosmetologia, Umberto Borellini che dialoga con Annamaria Frigo. Accompagnamento musicale di Matilde Pellegri. Umberto Borellini, cosmetologo e docente vari atenei, fra i quali Pavia e Roma Tor Vergata, e presso le scuole di Medicina estetica di Agorà di Milano e Sime di Roma, svelerà “i trucchi del mestiere”. È autore di vari libri (“La divina cosmesi”, “Tu chiamale se vuoi emulsioni”) e articoli scientifici e divulgativi. Con lui la dottoressa Annamaria Frigo, titolare della Scuola Superiore di Estetica di Lucca. La serata affronterà la cosmetologia come una vera e propria scienza, in grado di aumentare la consapevolezza che psiche e pelle dialogano perennemente e che la bellezza può essere raggiunta non solo utilizzando prodotti specifici sempre più performanti, ma anche attraverso un percorso interiore che faccia emergere la personalità unica e irripetibile di ognuno di noi.
Venerdì 11 giugno, ore18, la musica sarà protagonista di Andy e Sophy. Un jukebox d’amore!, con Matilde Pellegri e Matteo Romano. I due performer di Musical hanno preso parte a grandi produzioni teatrali come Grease, Mary Poppins, Fame. Rivisitando liberamente un noto testo teatrale, ci raccontano la storia di Andy e Sophie, due ragazzi tremendamente diversi, ma ambiziosi, che per una strana coincidenza di eventi si ritrovano a dover condividere uno spazio per un piccolo periodo di tempo. Nonostante le diversità e avversità, si innamorano uno delle imperfezioni dell’altro… il tutto, accompagnato dai grandi pezzi della musica italiana, come “Cuore” di Rita Pavone, “50 special” dei Lunapop, “Un’emozione da poco” di Anna Oxa e tante altre.
Pisa Scotto Festival è una rassegna di eventi dal vivo che si svolge a Pisa al Giardino Scotto fino a domenica 27 giugno. Il Festival è voluto dal Comune di Pisa tramite la Fondazione Teatro di Pisa, direttore artistico Massimiliano Simoni. Tra i prossimi ospiti Alessandro Sallusti e Luca Palamara (12 giugno), Alessio Boni (14 giugno), Paolo Conticini (21 giugno), Walter Veltroni (22 giugno), Marcello Veneziani (24 giugno). Durante gli incontri letterari previsto uno spazio librario a cura della Libreria Civico 14. Le serate saranno riprese e trasmesse a cura di 50 Canale a partire dal lunedì 14 giugno ogni lunedì, venerdì e domenica, alle ore 21. Media partner del Festival il portale della cultura toscana Toscanalibri.it e Sestaporta.news. Gli eventi sono aperti a tutti e l’ingresso è gratuito. A causa delle restrizioni dettate dal protocollo relativo alle norme anti COVID 19 i posti sono numerati e limitati ed è obbligatorio prenotare entro il giorno precedente all’evento cui si desidera partecipare sul sito del teatro Verdi: www.teatrodipisa.pi.it È possibile prenotare anche più eventi del calendario, con un massimo di cinque posti disponibili per ogni persona che si registra.
Pisa Scotto Festival
Il programma
Giovedì 10 giugno ore 18:00 – “Tu chiamale se vuoi Emulsioni…”. Umberto Borellini (cosmetologo). Dialoga con Annamaria Frigo (titolare Scuola Superiore di Estetica – Lucca). Accompagnamento musicale di Matilde Pellegri.
Venerdì 11 giugno ore 18:00 – “Andy E Sophy. Un jukebox d’amore!”. Interpreti Matilde Pellegri e Matteo Romano
Sabato12 giugno ore 18:00 – Alessandro Sallusti, Luca Palamara presentano “Il sistema. Potere, politica affari: storia segreta della magistratura italiana” (Rizzoli). Modera Marco Gasperetti (Corriere della Sera).
Domenica13 giugno ore 18:00 – “Lo sport a Pisa e i suoi atleti”. Con il presidente del PISA Sc Giuseppe Corrado e l’ex Medaglia d’oro e consigliere nazionale Coni Salvatore Sanzo. Modera Elisa Bani.
Lunedì 14 giugno ore 18:00 – Alessio Boni presenta “Mordere la nebbia” (Solferino). Dialoga con Francesca Petrucci. Letture di Paolo Giommarelli.
Martedì 15 giungo ore 18:00 – Giovanni Toscano presenta “Il guinzaglio” (Fandango). Dialoga con Elisa Bani.
Giovedì 17giugno ore 18:00 – “Ultime frontiere della terapia ortopedica con staminali”. Fernando Colao, prof. di Ortopedia e Tramautologia, vice pres. della Società Internazionale Terapia Staminale. Dialoga con Massimiliano Simoni. Accompagnamento musicale del Maestro Andrea Caciolli.
Venerdì 18 giugno ore 18:00 – Aleandro Baldi presenta “Una storia in musica”. Presenta Massimiliano Simoni.
Sabato19 giugno ore 18:00 – “I Pisani più schietti”. Presentazione e degustazione di vini pisani a cura della delegazione storica Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori – FISAR – Pisa. Modera Elisa Bani. (Evento a numero chiuso – 100 posti).
Domenica 20 giugno ore 17:30 – Michele Taddei presenta “Steppa bianca. Memorie di Albino cavallo da guerra (Cantagalli). Dialoga con Renzo Castelli.
ore 18:30 – “Di viaggi , percorsi e cammini”. Intervengono Alessandro Agostinelli, Andrea Carubi, Paolo Ciampi, Barbara Gizzi, Marzia Maestri, Raffaele Mannelli, Francesca Pacini. Modera Chiara Cini.
ore 20:30 – “Pisa città di acqua e di luce”. Docufilm di Pierpaolo Magnani con Roberto Farnesi e Chantal Pistelli. Musiche originali di Alessandro Carmignani.
Lunedì 21 giugno ore 18:30 – Paolo Conticini presenta “Ho amato tutto” (Elledibook – Pacini). Dialoga con Francesca Petrucci.
Martedì 22 giugno ore 18:30 – Walter Veltroni presenta “Il caso Moro e la Prima Repubblica” (Solferino). Dialoga con Franco Cardini.
Giovedì 24 giugno ore 18:00 – Marcello Veneziani presenta “La leggenda di Fiore” (Marsilio). Modera Massimiliano Simoni.
ore 20:30 – “Arpa d’estate”. La Fondazione Arpa ricorda Franco Mosca. Evento musicale e artistico per la raccolta fondi. Partecipa il presidente onorario Maestro Andrea Bocelli. Direzione artistica Renato Raimo.
Venerdì 25 giugno ore 18:00 – Sergio Mascagni presenta “Dal vinile al digitale la musica sta andando a male”. Talk Show Musicale.
Sabato 26 giugno ore 18:00 – “I Pisani più schietti”. Presentazione e degustazione di vini pisani a cura della delegazione storica Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori – FISAR – Pisa. Modera Elisa Bani. (Evento a numero chiuso – 100 posti).
Domenica 27 giugno ore 18:00 – “Il teatro al tempo della pandemia”. Tra drammi, commedie, opere e nuove visioni con Patrizia Paoletti, presidente Fondazione Teatro di Pisa e il maestro Enrico Stinchelli, direttore artistico attività musicali Teatro di Pisa e Silvano Patacca, direttore artistico prosa e danza Teatro di Pisa. Dialoga con Francesca Petrucci.
BIMBI ALLO SCOTTO
Mercoledì 9 giugno – Area Teatro ore 18:00 – “Di Pinocchio L’avventura”. Spettacolo teatrale per bambini con Italo Pecoretti.
Venerdì 11 giugno – Area Bambini ore 17:30 – “Magic Show”. Spettacolo di magia con i “Senza Nome”.
Lunedì 14 giugno – Area Bambini ore 17:30 – “Nati Per Leggere”. Letture per bambine e bambini da 0 ai 6 anni con le lettrici volontarie “Nati per Leggere Pisa”.
Mercoledì 16 giugno – Area Teatro ore 18:00 – “Cabriolet. Quando la magia esce dagli schemi”. Spettacolo teatrale per bambini di e con Federico Pieri.
Venerdì 18 giugno – Area Bambini ore 17:30 – “Storie incrociate per grasse risate”. Storie di rodariana memoria, giochi di parole, risate e burattini. Con e di Daniela Bertini, Giulia Trimarco, Marina Pieroni.
Lunedì 21 giugno – Area Bambini ore 17:30 – “La bici delle storie”. Piccola animazione di lettura e drammatizzazione. Condotta da Daniela Bertini (Il Gabbiano)
Mercoledì 23 giugno – Area Teatro ore 18:00 – “Il ventriloquo”. Spettacolo teatrale per bambini con Nicola Pesaresi.
Venerdì 25 giugno – Area Bambini ore 17:30 – “Abracadabra”. Spettacolo di magia con i “Senza Nome”.
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Gianna Nannini, Francesco De Gregori, Giorgio Panariello: il programma di concerti e spettacoli di Summer animerà piazza Dei Cavalieri dal 4 al 9 settembre. Parole, musica, risate e riflessioni: si inizia il 4 settembre, ma non c’è tempo da perdere.
Come per tutti i grandi eventi le prevendite si aprono con grande anticipo: sul circuito Ticketone sono già presenti le date le esibizioni programmate per il Summer Knights 2021: si parte il 4 settembre con Gianna Nannini e si prosegue il 7 con l’appuntamento con Giorgio Panariello e il 9 con la poesia di Francesco de Gregori.
Infoline 3924308616.
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Il cartellone di spettacoli della Formazione del Teatro Verdi per le prossime settimane al Giardino Scotto festeggia la ripartenza delle attività teatrali e ci ricorda che coltivare la fantasia è una necessità sempre, ma soprattutto dopo un periodo in cui abbiamo rischiato di perdere questa buona abitudine.
Quattro appuntamenti, il 5 e 6 giugno, il 24 e 25 giugno, il 10 e 11 luglio e 17 e 18 luglio, al Giardino Scotto, per condividere i frutti dei laboratori teatrali della formazione del Teatro Verdi; corsi pensati prima della pandemia e reinventati alla luce di quanto accadeva e dei tempi di riapertura che si prolungavano al di là delle previsioni fatte a gennaio quando i corsi sono iniziati. Così cambiati, evoluti, cresciuti, tutti i laboratori avranno un loro esito scenico, un incontro col pubblico. Una comunità che si ritroverà a condividere temi che possano essere uno spunto di riflessione e un’iniezione di energia.
Tutti i percorsi sono uniti da un denominatore comune: la necessaria coltivazione della fantasia e della creatività proprio nel momento in cui questa nostra fondamentale capacità è stata maggiormente attaccata. Gli spettacoli sono la reazione di un nutrito gruppo di adolescenti e di un gruppo di uomini e donne diversamente giovani.
La riscrittura de La Storia Infinita di Michael Ende è sembrato un testo perfetto in questi tempi di patologie mai edite come quelli che abbiamo vissuto; al di là della malattia dal punto di vista sanitario, il rischio è stato ed è quello di ammalarsi dentro, coltivando quel nero nulla che rischia di mangiarci l’anima, proprio come succede nel mondo di Fantàsia del libro di Ende, che improvvisamente tende a sgretolarsi con l’Infanta Imperatrice ammalata di non si sa che.
Lo spettacolo contiene creazioni sviluppate proprio durante il lavoro in remoto, che potremmo dire hanno costituito una cura al quadrato: da un lato inventavano e narravano personaggi che si affannavano a sviluppare una cura contro la malattia dell’Imperatrice della storia, dall’altro andando a costituire, grazie alla costruzione dello spettacolo, una cura per i partecipanti. Il titolo La Grande Ricercaesplicita da solo il viaggio e alcune scene registrate sulla piattaforma Zoom, che è stata l’unica sala prove usata durante molti mesi, testimoniano la duttilità del percorso nel suo sviluppo.
Gli Ultimi giorni di Giuda Iscariota dell’americano Adly Guirgis, andato in scena per la prima volta nel 2005, è incentrato su di una fantasiosa terra di mezzo tra cielo e terra in cui si celebra appunto il processo al Primo traditore. Il testo è straordinario proprio nell’esaltare quel tempo sospeso e di riflessione a cui siamo stati costretti nell’ultimo anno. In questa Corte di Tribunale ai confini del Purgatorio, Fabiana Aziza Cunningham, avvocatessa zingara irlandese figlia di una chiromante e di un prete spretato, chiede, dopo duemila anni circa, un processo d’appello per Giuda Iscariota. E il pubblico è chiamato ad ascoltare testimonianze, interrogatori e “rare registrazioni delle telecamere di sicurezza nell’ufficio di Ponzio Pilato” per poi emettere il verdetto sul più famoso Traditore della Storia. Una girandola di personaggi attinti dalle Scritture (Sacre o meno) e dalla Storia dell’Umanità, tutta la tensione di una disputa legale in cui si discute il caso più scottante degli ultimi due millenni: da Pilato a Santa Madre Teresa di Calcutta, da Satana a Sigmund Freud passando per Gesù di Nazareth e lo stesso Giuda.
I Giganti della Montagna di Luigi Pirandello è uno dei testi più indefiniti dell’autore, incompleto (Pirandello è morto mentre lo stava ultimando), è unico nell’aprire e sviluppare la sua riflessione esistenziale alla linea fantastica e brillante che ha rappresentato nella sua opera un elemento fondamentale, spesso però trascurato nell’ interpretazione scenica delle sue opere. Il rapporto tra sogno, teatro, vita si tende qui al massimo. Una compagnia allo sbando si incontra con gli abitanti di una fantasmatica villa degli Scalognati. In un tempo sospeso ragioneranno di vita e rappresentazione della medesima, in una situazione piena di slittamenti e sussurrati colpi di scena, mentre là fuori si prepara e si teme l’irruzione della vita più mondana e materiale simboleggiata da un imminente matrimonio dei Giganti.
Il mondo fatato che si intreccia con le vicende relazionali del Sogno di una notte di mezz’estate di William Shakespeare è sembrato un testo adatto alla situazione anche perché narra lo sforzo e la voglia di praticare il teatro da parte di alcune persone che non sono professioniste, ma che trovano proprio nel preparare uno spettacolo un antidoto alla grande complessità del tutto.
Bel mortale canta ancora, che è una battuta della regina delle fate Titania nel Sogno di una notte di mezz’estate, dice la necessità del canto e della condivisione della bellezza; dice la voglia di continuare a sviluppare quella parte relazionale e creativa che è stata palpabile nei numeri delle adesioni ai corsi e che ora è pronta a “riveder le stelle”. Sarà un presentarsi alla collettività ovviamente ancora contratto (limiti nel contatto e nel togliersi la mascherina in scena, specie per i primi spettacoli), ma sarà in ogni caso una festa, visto che non può resistere a lungo un teatro non dal vivo e senza pubblico.
GIARDINO SCOTTO, sabato 5 e domenica 6 giugno, ore 21
LABORATORIO PRIMO LIVELLO, “LA GRANDE RICERCA”
di Franco Farina e Federico Guerri da La storia Infinita di Michael Ende
coordinamento laboratorio Federico Guerri e Franco Farina
con Miriana Angeli, Valentino Benvenuti, Alice Chessa, Greta Celestino, Francesca Conti, Anna Cristiani, Flor Donati, Madalina Dominte, Angela Filippi, Lorenzo Galli,Federica Greco, Lorenzo Gremignai, Niccolò Laface, Benedetta Marziotti, Ailen Macchia, Andrea Menoni, Marta Morano, Ludovica Rangoni, Margherita Razzi, Valerio Redini, Mariangela Riz, Marco Salamone, Lorenzo Scribani, Alessia Spada, Laura Simoni
TEATRO VERDI, giovedì 24 e venerdì 25 giugno, ore 21
LABORATORIO UNIVERSITARI e ADULTI, “TI PREGO BEL MORTALE CANTA ANCORA”
di Luca Biagiotti e Franco Farina da Sogno di una notte di mezz’estate di W. Shakespeare
con Mughetto Finzi, Aldo Paolicchi, Ornella Aglioti, Rebecca Ficini, Emanuele Rovini, Monica Baroni, Michela Bilotta, Stefania Di Bono, Rebecca Galaverni, Raffaella Angelino, Daniele Matronola, Elena Fustini, Francesco Di Fraia, Giulia Bargagna, Dorotea Pezzano, Paola Tacchi, Niccolò Viale , Francesca Matteucci, Maria Luisa Grosso, Gabriella Degl’innocenti, Ilaria Loi, Alice Tognetti, Giulia Petruzzi, Beatrice Palombi
TEATRO VERDI, sabato 10 e domenica 11 luglio, ore 21
LABORATORIO SECONDO LIVELLO, “GLI ULTIMI GIORNI DI GIUDA ISCARIOTA”
di Stephen Adly Guirgis
coordinamento laboratorio: Luca Biagiotti, Cristina Lazzari e Franco Farina
con Sara Aliberti, Anita Avesani, Eleonora Bechi, Sofia Biasci, Calderisi Margherita, Diego Campera, Gosvami Cuccu, Laura Demi, Emanuel Giordini, Alice Giorgi, Luca Granucci, Cecilia Odetti, Lorinna Dini Pacciardi, Leonardo Pasquale, Nicholas Santamaria
TEATRO VERDI, sabato 17 e domenica 18 luglio, ore 21
LABORATORIO TERZO LIVELLO, “I GIGANTI DELLA MONTAGNA”
di Luigi Pirandello
coordinamento laboratorio: Luca Biagiotti, Cristina Lazzari e Federico Guerri
con Alice Bianchi, Arianna Regina, Lorenzo Scribani, Lorenzo Galli, Pietro Leopoldo Vicerè, Alessio Venturini, Alessandra Artigiani, Alessandro Giacomelli, Elena Fustini, Daniele Matronola, Claudia Biancotti, Eugenio Fortunato, Nicola Perone, Federico Cristiani, Giorgia Durantini, Clara Pasquali, Sara Genovesi, Angel De Olivera
È possibile acquistare i biglietti sia on line, sia nell’orario di apertura della biglietteria del teatro, che poco prima dello spettacolo direttamente nel luogo di svolgimento dello spettacolo: prezzo unico 10,00 Euro.
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Un racconto che nasce dall’esperienza personale dell’incontro e dell’ascolto dell’altro al centro di Stay hungry – indagine di un affamato, lo spettacolo di Angelo Campolo e dei giovani africani che ha accolto nel suo laboratorio teatrale, in scena alla Città del Teatro il 29 maggio.
Stay hungry! diceva Steve Jobs, ma la fame può essere di tanti tipi: quella raccontata da Angelo Campolo nel suo Stay hungry – indagine di un affamato fa apparire beffardo l’augurio del fondatore di Apple perché è una narrazione che nasce dall’esperienza personale. Perché, questa narrazione, priva di retorica ma venata di ironia, denuncia l’impotenza, o l’incapacità, da parte della cosiddetta società civile, di intervenire nella sofferenza endemica del Sud del mondo.
Angelo Campolo, attore e regista, formatosi alla Scuola di Luca Ronconi al Piccolo di Milano, finalista nel 2016 al premio Ubu come miglior attore, racconta come ha conosciuto e accolto nei suoi laboratori teatrali dei giovani africani.
Durante lo spettacolo, vincitore del Premio In-Box e del Nolo Fringe Festival di Milano, in scena Sabato 29 maggio alle 19 alla Città del Teatro di Cascina, sullo schermo montato in palcoscenico si alternano video nei quali le immagini fanno da contrappunto a una storia vissuta in prima persona.
Il gioco del teatro si trasforma in uno strumento per leggere il presente ed affrontare la vita.
Ecco che il monito “Stay Hungry”, risuona in chiave beffarda nel caleidoscopio di storie umane, da Nord a Sud, che attraversano i ricordi di questa autobiografia, in cui vittime e carnefici si confondono, bene e male sono divisi da confini incerti e tutti i personaggi sono segnati, ciascuno a suo modo, da una fame di amore e conoscenza, in un tempo di vuoti che diventano voragini.
«Idriss, scusa, se vuoi in scena puoi metterti i pantaloni lunghi invece dei pantaloncini corti…»
«Perché?»
«Perché magari hai quella ferita che si vede che la gamba è un po’…»
«Bruciata! Me l’ha fatta motoscafo in mare»
«Eh, lo so, mi dispiace…»
«No, perché? Questa mi ha fatto immortale»
«Immortale? Come?»
«Sì, immortale! Mi ricorda che se non sono morto quella volta, basta, io non muoio più».
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Saranno in tutto sei spettacoli fra concerti, prosa e lirica, ma è un inizio: quello presentato dal Verdi è uno squarcio di stagione, quella che è possibile programmare al momento, ma ha dentro tutta la voglia di tornare ad emozionarsi per la magia del teatro.
L’emozione era palpabile alla presentazione di questo cartellone ridotto relativo al periodo da ora fino a dicembre, l’unico per il quale è possibile programmare qualcosa al momento: nelle parole della presidente della Fondazione Teatro Verdi di Pisa, Patrizia Paoletti Tangheroni, e della presidente della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Beatrice Magnolfi, c’era tutto l’entusiasmo per un mondo tanto amato e al quale per un periodo così lungo abbiamo tutti dovuto rinunciare.
Ricominciare a programmare significa ora prima di tutto pensare alla sicurezza, al distanziamento, al rispetto delle norme anti-contagio: oltre all’obbligo di mascherina, alla necessità di igienizzare le mani e alla misurazione della temperatura corporea, il teatro, in linea con le disposizioni nazionali, potrà accogliere il pubblico limitatamente ad un capienza di un terzo di quella effettiva. Sarà strano, ma necessario.
In effetti è strano, dopo i mesi del lockdown, tornare a parlare di serate di musica, prosa e lirica: è strano raccontare che, per ora, quelli proposti saranno solo due concerti e altri quattro appuntamenti fra prosa e lirica: eppure non per questo le proposte sono meno accattivanti e la scelta dei titoli, la selezione di testi, compagnie e produzioni è stata meno attenta. Anzi.
In programma domenica 18 ottobre con il concerto inaugurale della 54^ stagione dei Concerti della Scuola Normale Superiore, che torneranno con il concerto del Quartetto di Fiesole (9/10 dicembre); poi, spettacoli di prosa con La notte dell’Innominato, da Alessandro Manzoni con Eros Pagni (21/22 novembre), e il teatro di Eduardo De Filippo con Ditegli sempre di si(12/13 dicembre); spettacoli di lirica con la prima rappresentazione in epoca moderna de L’amour maladedi Jean Baptiste Lully (5/6 dicembre), e L’italiana in Algeri, con le musiche di Gioachino Rossini nell’adattamento della compagnia marionettistica Carlo Colla & Figli (19/20 dicembre), spettacolo che ha debuttato nel 2019 a Pesaro come anteprima del Rossini Opera Festiva.
“La riapertura della stagione teatrale è sicuramente un bel segnale per la città – dice Patrizia Paoletti Tangheroni, presidente della Fondazione Teatro di Pisa -. Si riparte, pur con tutte le limitazioni dovute alle misure anti Covid, con un’offerta articolata di concerti, spettacoli di lirica e prosa; abbiamo puntato sulla qualità bilanciando, come è ormai nostro costume, i classici e le innovazioni. Sarà una bella emozione ritrovare il nostro affezionato pubblico al quale, anche in questa occasione, cerchiamo di offrire spettacoli che siano intensi, piacevoli e colmi di spunti di riflessione”.
“Riaprire i teatri – spiega Beatrice Magnolfi, presidente della Fondazione Toscana Spettacolo onlus – significa rispondere a un bisogno dei cittadini, che ha molto a che fare col diritto alla cultura. E un’offerta di qualità, in un momento particolare come quello che stiamo attraversando, è indispensabile per dare alla comunità la possibilità di tornare a vivere pienamente l’esperienza legata alla fruizione dello spettacolo dal vivo. Un’esperienza gratificante, che deve essere aperta a tutti e che può essere vissuta nel pieno rispetto delle norme sanitarie di sicurezza. È con questa convinzione che la Fondazione Toscana Spettacolo ha collaborato alla realizzazione di una programmazione di assoluto valore, in grado di soddisfare le esigenze del pubblico”.
“Il Teatro Verdi è un centro culturale – dice il sindaco di Pisa Michele Conti – e siamo consapevoli di ciò che un teatro di tradizione possa rappresentare in una città come Pisa; è stato vicino al suo pubblico, anche nella fase del lockdown, con iniziative on line, molto seguite, e poi, appena possibile, con spettacoli all’aperto al Giardino Scotto. In questa riapertura, che si avvale della collaborazione della Scuola Normale Superiore, per la parte concertistica, nonostante le limitazioni imposte dalle misure di sicurezza anti COVID, si presenta una rassegna autunnale molto interessante e articolata. Ringrazio la Presidente della Fondazione Teatro Verdi Patrizia Paoletti Tangheroni che, insieme alla struttura del Verdi, è riuscita nell’impresa non facile di coniugare sicurezza e qualità, dando alla città la possibilità di assistere a una nuova stagione di spettacoli, in questo periodo così complicato per i teatri di tutta Italia”.
Il programma:
Domenica 18 ottobre (ore 21), l’apertura del programma sarà con il Concerto inaugurale della 54^ Stagione dei Concerti della Scuola Normale Superiore, in occasione del 210° anniversario del decreto di fondazione della Scuola Normale Superiore. Protagonisti d’eccellenza il trio composto da Isabelle Faust, violino; Jean-Gujien Queyras, violoncello; Alexander Melnikov, pianoforte, che suonerà musiche di Ludwig van Beethoven (Ingresso gratuito su prenotazione con istruzioni sul sito www.sns.it). Questa quarta stagione firmata dal direttore artistico Carlo Boccadoro è già stata presentata nel dettaglio il 22 settembre scorso.
Sabato 21 novembre (ore 21) e domenica 22 novembre (ore 17) sarà di scena la prosa, frutto dello stretto e consolidato rapporto di partnership fra il Teatro di Pisa, e il suo direttore artistico per la prosa e la danza Silvano Patacca, e Fondazione Toscana Spettacolo onlus: La notte dell’Innonimato da Alessandro Manzoni, per la regia e adattamento di Daniele Salvo. Un grande fuoriclasse come Eros Pagni darà corpo e voce alla vertiginosa indagine manzoniana sull’animo umano.
Sabato 5 dicembre (ore 20.30) e domenica 6 dicembre (ore 15.30), con un titolo della lirica in prima rappresentazione mondiale in epoca moderna, L’amour malade di Jean Baptiste Lully, diretto dal maestro Carlo Ipata, la regia di Lorenzo Maria Mucci, produzione del Teatro di Pisa in collaborazione con il Centre de Musique Baroque de Versailles. Un balletto di corte di Lully, nato in Toscana come Giovanni Battista Lulli, danzato dal re Luigi XIV nella Grande Salle del Louvre il 17 gennaio 1657 al cospetto della corte e degli ambasciatori stranieri, qua presentato con alcune delle parti vocali mai ascoltate in epoca moderna, grazie alle ricerche d’archivio del maestro Ipata.
Mercoledì 9 e giovedì 10 dicembre (ore 21) per i concerti della 54^ Stagione dei Concerti della Scuola Normale Superiore, il Quartetto di Fiesole con Giovanni Gnocchi, in occasione del centenario della nascita di Piero Farulli, ideatore e fondatore dei Concerti della Normale, suonerà musiche di Mozart e Schubert. Il Quartetto di Fiesole, nato e cresciuto proprio sotto la guida di Piero Farulli, quest’anno festeggia il suo trentennale. Giovanni Gnocchi ha debuttato giovanissimo come solista in concerto per due violoncelli e orchestra assieme a Yo-Yo Ma; ha vinto prestigiosi concorsi e si esibisce regolarmente con musicisti come Kavakos, Ferschtman, Nikolic, Lonquich. Sempre giovedì 10 (ore 18), al Palazzo della Carovana, si svolgerà una conversazione su Piero Farulli con Alina Company e Carlo Boccadoro (ingresso libero, piazza dei Cavalieri 7).
Sabato 12 dicembre (ore 21) e domenica 13dicembre (ore 17), sarà la volta di un classico della letteratura, Ditegli sempre di sì, uno dei primi testi di Eduardo De Filippo, con Carolina Rosi e Gianfelice Imparato, regia di Roberto Andò. Un’opera vivace in cui il tema centrale è la pazzia: tra porte che si aprono e si chiudono, equivoci, fraintendimenti, menzogne e illusioni, il pubblico si ritrova in un clima sospeso tra il surreale di Achille Campanile e un Luigi Pirandello privato della sua filosofia.
Sabato 19 dicembre (ore 21) e domenica 20dicembre (ore 17) la compagnia marionettistica Carlo Colla & Figli presenta “’italiana in Algeri, nell’allestimento del dramma giocoso di Angelo Anelli su musica di Gioachino Rossini; spettacolo che ha debuttato nel luglio 2019 al teatro Rossini di Pesaro come anteprima del Rossini Opera Festival. Questa celeberrima compagnia, la più grande e antica esistente al mondo e attiva da più di due secoli, oltre alle produzioni degli ultimi vent’anni, amplia con questa produzione il suo repertorio lirico legando le note di Rossini al gesto dell’attore di legno (Prevendita biglietti per tutte le rappresentazioni: da martedì 6 ottobre. Da mercoledì 7 ottobre anche telefonicamente e nel circuito Vivaticket).
Tutto congelato il sistema delle abituali prelazioni e degli abbonamenti
È possibile utilizzare il credito dei voucher digitali a rimborso degli eventi annullati dall’8 marzo al 26 maggio 2020 causa Covid-19 secondo titolarità dell’organizzatore. Quindi i voucher di Lirica e Concerti per gli eventi della Fondazione Teatro di Pisa (L’Amour Malade e Quartetto di Fiesole con Giovanni Gnocchi); i voucher di prosa e danza per gli eventi di Fondazione Toscana Spettacolo onlus (La Notte dell’Innominato, Ditegli sempre di sì e L’Italiana in Algeri).
Si segnala che nel caso di congiunti in numero superiore a due, sarà possibile rivolgersi alla biglietteria (orario di botteghino e telefonica) per acquistare ulteriori posti nello stesso palco.
Per la rassegna Fuori Teatro al Giardino Scotto, sabato 18 settembre uno degli appuntamenti più particolari dell’intera stagione: Un viaggio tra Scienza e Musica con Marco Martinelli in equilibrio tra le passioni che muovono una vita straordinaria.
Un Viaggio tra Scienza e Musica, in programma il 19 settembre alle 21, è un concerto/talk show in cui Marco Martinelli, cantante e scienziato che si divide tra il palcoscenico ed i laboratori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ci racconta una convivenza che sembra incredibile, ma non lo è, quella tra musica e scienza
L’evento condotto da Gian Luca Bonetta con la direzione artistica di Valeria Iaquinto vede Martinelli portare sul palco le canzoni che ha prodotto negli ultimi anni con Suoni Dall’Italia, l’etichetta discografica di Mariella Nava, e le ricerche scientifiche che porta avanti alla Scuola Superiore Sant’Anna. Dalla biofortificazione con lo iodio, agli OGM fino al libro in uscita sulla cannabis, lo spettacolo consiste in un viaggio che unisce in modo leggero, divertente ma sempre ineccepibile divulgazione e canzone.
Una nuova occasione per applaudire le giovani eccellenze pisane e lasciarsi stupire da quanto discipline diverse possano coesistere senza ostacolarsi, ma anzi dandosi la mano.
Non mancheranno gli ospiti: nello show sono previsti quattro ospiti musicali, quattro giovanissime promesse della musica italiana che arrivano dalla stessa accademia di musica che Marco ha frequentato “Il Pentagramma”: Alice Cignogni, Anna Stelli, Aurora Barghini e Giulia Cannata, preparate per l’evento dalla preparatissima professoressa Cinzia Tenducci.
Biglietti sul circuito vivaticket oppure tramite la biglietteria del Teatro Verdi, aperta dal martedì al venerdì ore 11-13, e presso i punti vendita Vivaticket tra cui il Palazzo dei Congressi (orario 9-11) e Galleria del Disco.
Per questo evento è possibile utilizzare il voucher digitale a rimborso di eventi di titolarità Fondazione Teatro di Pisa.
Fondazione Teatro di Pisa, tel 050 941111 dal lunedì al venerdì ore 8-14, biglietteria@teatrodipisa.pi.it
Arriva il 18 settembre al Giardino Scotto La Signorina Else : il classico di Schnitzler, nell’interpretazione di Martina Benedetti diretta da Andrea Buscemi, approda nella rassegna Fuori Teatro dopo aver girato l’Italia per riproporre un dilemma sempre attuale.
La Signorina Else, spettacolo tratto da una novella di Schnitzler del 1924 narrata attraverso la tecnica del monologo interiore che fu un vero marchio di fabbrica dell’autore, sarà al Giardino Scottogiovedì 18 settembre, nell’ambito della rassegna Fuori Teatro; dopo aver ottenuto grande successo su tanti palchi, questo particolare personaggio, interpretato da Martina Benedetti per la regia di Andrea Buscemi, ci racconta una storia vecchia eppure attuale, quella della lotta tra il potere del denaro e la dignità umana.
La vicenda è quella di una ragazza, ospite della zia nel Grand Hotel di San Martino di Castrozza, che per salvare il padre dalla rovina economica deve mostrarsi nuda a un vecchio conoscente: Else è una giovane viennese di buona famiglia borghese; il padre ha il vizio del gioco e rischia spesso l’arresto. Il laido signor von Dorsday, amico del padre di Else, accetta di salvarlo dai debiti e di spedire il denaro a condizione che Else gli si mostri totalmente nuda.
Il denaro ha nella nostra società la capacità di comprare le persone, passando sopra a sentimenti e valori?
Attraverso il monologo interiore della ragazza, messa di fronte alla necessità di prostituirsi per salvare suo padre dal suicidio e la sua famiglia dallo scandalo e la bancarotta, Schnitzler critica impietosamente la società viennese dell’epoca. Ma come spesso accade con il teatro, la letteratura e l’arte in genere, una storia che ha un qui ed un ora, li perde adattandosi nell’esperienza di ognuno, a tempi e luoghi anche molto distanti dagli originali.
La vendita dei biglietti, posto unico 10,00 Euro, come per tutti gli altri spettacoli di questa rassegna settembrina di FUORI TEATRO, si svolge tramite il circuito vivaticket fino all’orario di inizio dello spettacolo (per il link diretto della vendita online consultate il sito del Teatro Verdi), oppure tramite la biglietteria del Teatro Verdi, aperta dal martedì al venerdì ore 11-13, e presso i punti vendita Viva Ticket tra cui il Palazzo dei Congressi (orario 09.00 – 11.00) e Galleria del Disco.
Per questo evento è possibile utilizzare il voucher digitale a rimborso di eventi di titolarità Fondazione Teatro di Pisa.
Il 17 settembre doppio appuntamento al Giardino Scotto con la rivisitazione teatrale di un episodio dell’inferno dantesco con Paolo Cioni nei panni di Dante e Giommarelli e Orsini in quelli di Guido Cavalcanti e Lapo Gianni. e con il jazz dei Wei Wu Wei in concerto.
Viandanti all’inferno aprirà la serata di giovedì 17 settembre al Giardino Scotto, nell’ambito del programma di Fuori teatro, la rassegna curata dal Teatro Verdi: uno spettacolo che è un primo esperimento del progetto dell’associazione culturale PesoPiuma per la realizzazione di uno spettacolo sulla Commedia dantesca in occasione dei festeggiamenti per i settecento anni dalla morte del grande poeta, che ricorreranno nel 2021.
La drammaturgia è di Paolo Cioni, che nella parte di Dante Alighieri incontrerà Guido Cavalcanti, interpretato da Paolo Giommarelli e Lapo Gianni, interpretato da Luca Orsini.
“Si tratta di uno studio in forma di lettura scenica che affronta i momenti salienti dell’Inferno dantesco in una cornice leggera e surreale, fuori dal tempo. Cosa accadrebbe se oggi Dante si trovasse al cospetto di una casa editrice?” dice Orsini, e continua “La grande letteratura italiana si mischia al teatro, alla ricerca di un linguaggio che avvicini il poeta ai giorni nostri e ad un pubblico di tutte le età. I ragazzi e le nuove generazioni, che affrontano Dante in tutte le tipologie di formazione scolastica, possono toccare con mano come un’opera classica possa essere fonte inesauribile di nuova creatività”.
La serata continua con i Wei Wu Wei, brillante esempio di evoluzione jazzistica, che partendo dalle radici della cultura afroamericana e passando per l’improvvisazione può sfociare nel funk, nel free e nel reggae, traendo ispirazione da un precetto del taosimo, il Wei Wu Wei (“azione senza azione”, “agire senza sforzo”), che persegue il mantenimento del perfetto equilibrio.
Sul palco La cantante Linda Palazzolo, Gabrio Baldacci alla chitarra, Paolo Pee Wee Durante all’Organo Hammond e Elettronica, Andrea Melani alla Batteria, ci garantiscono uno show che ha il territorio pisano nel proprio dna e che ad esso porta suggestioni ed influenze da tantissimi luoghi del mondo.
Continuano gli appuntamenti di Fuori Teatro al Giardino Scotto, il programma voluto dal Comune di Pisa e organizzato dal Teatro Verdi che ci ha accompagnato per tutta l’estate; questa settimana ci propone classici, riflessioni, musica e teatro.
Ecco il programma da martedì 15 a venerdì 18 settembre
Martedì 15 settembre
“Caporali Coraggiosi (Duo Tour)”. Dopo il grande successo di Marenia 2019 , i Caporali Coraggiosi tornano a Pisa per chiudere la Stagione del Teatro Verdi di Pisa nella bellissima cornice del Giardino Scotto. Causa delle restrizioni Covid, lo spettacolo si chiamerà Duo Tour e vedrà sul palco i due solisti Marco Forconi e Valerio Simonelli accompagnati dalla vocalist Valentina Caturelli, già vista a TheVoice su RAI1 e Tali e Quali su RAI2 , cantando un brano di Alexia, che ha poi incontrato in diretta TV e la Vocalist Samantha Montorzi. Lo spettacolo originale dei “Caporali” conta un cast di 20 persone ed è studiato per platee di migliaia di persone, quindi tutti i concerti sono saltati a causa del Covid, ma abbiamo deciso di fare una data a Pisa per chiudere l’estate 2020, per salutarci e rivederci con il nostro grande spettacolo l’estate prossima.
Mercoledì 16 settembre
“Conversazioni tra amiche”, di Cristina Sarti. In questo spettacolo 12 dive, 12 donne, 12 muse, un fascio di dodici rose rosse che hanno lasciato un segno indelebile nel panorama artistico nazionale e internazionale. Queste donne di indiscutibile fascino si raccontano in tutta la loro umanità, non solo come personaggi pubblici visti attraverso l’occhio del coinvolgimento mediatico, ma in tutte le loro sfaccettature femminili, attraverso le loro fragilità, le passioni travolgenti, contraddizioni, i loro amori sbagliati e il romanticismo che le ha attraversate. Il coraggio, lo sconfinato amore per i figli, tutte le loro incertezze e insicurezze e la loro ostinata e folle sete di vita e di amore, sempre con il grande fascino che le ha contraddistinte e le ha rese delle intramontabili stelle. Cristina Sarti, attrice, regista e autrice di questo spettacolo sarà l’interprete di queste affascinanti figure femminili, accompagnata alla chitarra dalle note delicate e raffinate della voce e le corde del maestro Meme Lucarelli, che interpreterà le musiche più appassionanti del repertorio italiano e non, trasportando lo spettatore nel tessuto di vita del contesto storico e dell’anima delle nostre protagoniste. Intrecciandosi tra loro la parola recitata e la musica si alternano e si fondono in un dialogo a due voci per ripercorrere la strada dell’animo di queste donne che respirano arte e vita quotidiana in una sinergia reciproca, srotolando tutti i loro colori lungo una tormentata “vie en rose” che le ha consacrate come muse irraggiungibili in ogni tempo.
Giovedì 17 settembre
“Viandanti all’Inferno”, di Paolo Cioni con Peso Piuma. Si tratta di un primo studio in forma di lettura scenica, realizzato da Paolo Cioni e Pesopiuma, per riportare ai giorni nostri i versi di Dante e della Commedia in una cornice leggera e surreale.
A seguire “Wei Wu Wei ft Linda Palazzolo”: un gradevole esempio di evoluzione jazzistica, che dalle radici della cultura afroamericana e passando per l’improvvisazione sfocia nel funk, free e reggae.
Venerdì 18 settembre
“La signorina Else”, con Martina Benedetti. “Nei singoli uomini non si è verificata la benché minima trasformazione, non è accaduto altro se non che diverse inibizioni sono state spazzate via e che ogni specie di mascalzonate e furfanterie possono essere commesse oggi con un rischio relativamente minore, in ogni senso sia morale che materiale, di quanto non accadeva in passato. Inoltre si parla un po’ più di cibo e di denaro.” Così Arthur Schnitzler descriveva, nel 1924, la sua epoca, difendendo “Signorina Else” dalle critiche di coloro che la consideravano un’opera appartenente a un mondo “finito e sorpassato”. In realtà, la vicenda della giovane donna, ospite della zia nel Grand Hotel di San Martino di Castrozza, che per salvare il padre dalla rovina economica deve mostrarsi nuda a un vecchio conoscente, è quanto mai sintomatica della lotta della dignità umana contro il potere del denaro. Else è una giovane viennese di buona famiglia borghese; il padre ha il vizio del gioco e rischia spesso l’arresto. Attraverso il monologo interiore della ragazza – messa di fronte alla necessità di prostituirsi per salvare suo padre dal suicidio – Schnitzler critica impietosamente la società viennese dell’epoca: la famiglia, la condizione femminile, la frivolezza e la superficialità della borghesia viennese.
Tutti gli spettacoli inizieranno alle ore 21.00. Per ogni serata saranno disponibili al massimo 200 posti. I biglietti, nominali e distanziati secondo le normative di distanziamento per l’emergenza Covid-19, possono essere acquistati in prevendita nel circuito Vivaticket.com. Ma, novità di settembre, sarà possibile acquistare i biglietti anche di persona presso il botteghino del Teatro Verdi di Pisa (dal martedì al venerdì con orario 11.00 – 13.00) e presso i punti vendita Viva Ticket tra cui il Palazzo dei Congressi (orario 09.00 – 11.00) e Galleria del Disco.