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Giovani eccellenze pisane

Una serata dedicata ai giovani pisani che si sono distinti a scuola, nelle arti o nello sport inserita nel programma delle iniziative al Giardino Scotto. Un modo di premiare il merito regalando a tutti tanti buoni esempi di talento coltivato e poi sbocciato.

Quella di sabato 12 settembre sarà una serata dedicata alle giovani eccellenze pisane: al Giardino Scotto, nell’ambito del cartellone Fuori Teatro si parte alle 18.30 con la consegna da parte dell’assessore Sandra Munno di un attestato di merito e un buono per acquistare libri a tutti i ragazzi che hanno conseguito la votazione di 100 e lode negli ultimi esami di maturità. Un riconoscimento i per giovani pisani che anche in un anno difficile e complicato, a causa delle restrizioni dovute all’emergenza coronavirus, hanno saputo ottenere il massimo dei voti nelle rispettive scuole superiori.

 Alle 21 spazio ai Ragazzi magici di Pisa: giovani talenti pisani si raccontano, un appuntamento con i ragazzi che si sono distinti in campo artistico e che verranno intervistati dall’assessore alle Politiche Scolastiche e dall’assessore alla Cultura. Ci sarà la 18enne scrittrice Benedetta Cerù, che di recente si è messa in mostra per aver vinto la quinta edizione del premio talent letterario per aspiranti scrittori Incipit Offresi del Pisa Book Festival. Sul palco del Giardino Scotto anche Gabriele Cimini, il giovane campione di scherma che parteciperà ai prossimi Giochi Olimpici di Tokyo dopo aver conquistato un secondo posto alla coppa del mondo di spada a Buenos Aires nel 2019. Ci sarà Serena Rigacci, già protagonista a soli 8 anni su Rai 1 con Ti lascio una canzone, nel 2014 in Next star, nel 2017 seconda a X-Factor Ungheria e protagonista, interpretando Ariel del Musical La Sirenetta, nei più bei teatri d’Italia, iinsieme alla cantante Fiordaliso. Sul palco ci saranno anche due giovanissimi musicisti, Lucilla Mariotti e Edoardo Mancini, 19 e 20 anni, già distintisi per le loro capacità all’interno dell’Accademia Musicale Stefano Strata, la scuola di musica nata a Pisa nel 2002 per mantenere viva la memoria del ragazzo prematuramente scomparso. Non mancherà neanche uno spaccato sul teatro: tra gli ospiti è attesa anche Alice Bianchi, promettente attrice e regista che vanta al suo attivo già diverse interpretazioni e numerose collaborazioni col Teatro Verdi di Pisa, in particolare all’interno del Laboratorio di recitazione teatrale Fare Teatro. A raccontare la sua storia anche Greta Bardelli, ballerina di danza classica, moderna, contemporanea ed hip hop che, dopo aver studiato con insegnanti come Alen Bottaini, Michele Politi, Lavinia Scott, Pina Testa e Alessandro Minghi, frequenta la scuola di danza Bodylab grazie alla quale ha conseguito e superato l’audizione per accedere alle Residenze Artistiche del PREMIO MAB.

C’era una volta, immaginazione e Pisa Play

Il programma per i prossimi giorni al Giardino Scotto propone una rivisitazione delle fiabe classiche per bambini e non solo, un tuffo nell’immaginazione e due appuntamenti con la musica di Pisa Play. Fuori teatro continua a intrattenere, raccontare, incantare.

Il programma di questi giorni:

8 settembre

Una Volta C’era Una Volta, fiabe della tradizione italiana con Silvia Lazzeri, Silvia Romani e Carlo Scorrano. Il Cinema Teatro Nuovo di Pisa non si ferma. In questi mesi di chiusura ha sviluppato la sua produzione di cui martedì si avrà il debutto nazionale. La compagnia teatrale Binario Vivo propone uno spettacolo per bambini e bambine incentrato sul rapporto tra se stessi e le proprie paure. Attraverso la narrazione di fiabe e storie popolari della tradizione italiana, gli spettatori saranno trasportati in un mondo di  principi e regine, orchi e uomini-pesce, maghi e pastori, animali magici e tanti altri ancora. Le fiabe della tradizione popolare sono state da sempre nostre compagne, per dormire, per crescere e per scoprire il mondo. Questo spettacolo vuole riportare alla luce alcune di queste storie con un piccolo omaggio al medico e letterato Giuseppe Pitrè e alla sua attività di ricerca e raccolta di tradizioni popolari italiane. 

A seguire alle ore 22 Immaginazione, con Marco Di Stefano e Tanya Khabarova.

 9 settembre

Pisa Plays — Cubirossi, Candreva con Cubirossi e Candreva. I Cubirossi sono una band pisana nata nel maggio del 2016, composta da Marina Giusti, cantante (19 anni), Gianluca Leoncini, chitarrista (21 anni) e Alessandro Leoncini, batterista (19 anni). La band, composta dai due fratelli Leoncini, instaura subito un feeling immediato, che li porta in poco tempo a calcare grandi palchi e a partecipare a vari ed importanti Contest.

Nell’anno 2020 la band intraprende nuovi ed importanti cambiamenti, infatti la bassista, presente nel progetto dall’anno 2016, decide di abbandonare, e la band rinnova completamente il suo stile e la sua formazione. Attualmente stanno lavorando all’uscita del loro primo album di inediti. Il loro genere è caratterizzato da un armonioso mix di musica Pop-Rock/Alternative Rock e Musica Elettronica. Candreva sono nati nel 2017 e sin dall’inizio svolgono una intensa attività live in giro per l’Italia, tra cui il Lumiere di Pisa, la Limonaia di Fucecchio, il BEAT festival di Empoli e il Woodsound festival a Lago Sirino (PT).

 10 settembre

Pisa Play — Janelas, Aliante con Janelas e Aliante

Tutti gli spettacoli inizieranno alle ore 21.00. Per ogni serata saranno disponibili al massimo 200 posti. I biglietti, nominali e distanziati secondo le normative di distanziamento per l’emergenza Covid-19, non si potranno acquistare direttamente sul luogo ma andranno acquistati in prevendita nel circuito Vivaticket.com, fino all’orario di inizio degli spettacoli. 

Torna Fuori Teatro

Dopo il successo della prima tranche a luglio, il cartellone di Fuori Teatro ci accompagnerà anche per l’ultima parte dell’estate: si parte venerdì 4 settembre con Il Talento delle donne, e si prosegue con tante serate di musica, teatro, riflessione fino alla sfida in vernacolo tra Pisa e Livorno del 19 settembre. Ci vediamo al Giardino Scotto.

Riparte da martedì 4 settembre il programma del Fuori Teatro, cartellone di eventi culturali estivi al Giardino Scotto, voluto dal Comune di Pisa e organizzato dal Teatro Verdi. Il programma, dopo mese di agosto dedicato al cinema all’aperto, torna a proporre prosa e musica. 

Obiettivo, dopo la buona riuscita degli spettacoli di luglio, quello di proseguire l’attività di diffusione della conoscenza e della fruizione della cultura del teatro e della musica. La rassegna di settembre si propone come un nuovo appuntamento, a completamento del calendario estivo, con l’obiettivo di tenere viva l’attenzione sul mondo del teatro, nonostante le difficoltà legate alla situazione pandemica che ha penalizzato fortemente il settore. L’occasione è altresì utile per offrire al pubblico pisano spettacoli di intrattenimento diversificati e capaci di spaziare attraverso i vari ambiti artistici.

Il cartellone proposto si apre con Il Talento delle donne, serata in cui si raccontano le donne attraverso i testi delle canzoni. Le donne sono sempre al centro del palcoscenico con Avventure di teatro e di caffè, uno spettacolo di musica e teatro messo in scena da due artiste ben note sul nostro territorio, con all’attivo un ricco bagaglio di attività e anche di formazione di giovani. Il calendario vede poi un omaggio alla tradizione e alla cultura ebraica in occasione del capodanno e della tradizionale Giornata europea della cultura ebraica. Una volta c’era una volta e Immaginazione sono due spettacoli dedicati ai più giovani. Seguono tre serate di musica con due gruppi a rotazione e una serata dedicata ai giovani artisti pisani. E’ proposto quindi un classico: la Brigata dei dottori con lo Zibardone pisano. Quello di Caporali coraggiosi è lo spettacolo di musica del gruppo vincitore della rassegna Marenia 2019. Ancora donne protagoniste in Conversazioni tra amiche. Per concludere l’estate Viandanti all’inferno e La signorina Else e un grande classico: Disfida in vernacolo Pisa-Livorno.

Tutti gli spettacoli inizieranno alle 21. Per ogni spettacolo saranno disponibili al massimo 200 posti. I biglietti, nominali e distanziati secondo le normative di distanziamento per l’emergenza Covid-19, non si potranno acquistare direttamente sul luogo ma andranno acquistati in prevendita nel circuito Vivaticket.com, fino all’orario di inizio degli spettacoli. 

Il programma in dettaglio:

4 settembre

“Il talento delle donne” di Marco Masoni e Fabrizio Bartelloni. Il talento femminile nella musica italiana declinato in varie forme, dall’interprete alla cantautrice alla divulgatrice di tradizione all’innovatrice.

5 settembre

“Avventure Di Teatro E Di Caffè” di e con Cristina Lazzari, Arianna Lorenzi, Francesco Marchetti. Storie aneddoti avventure di teatro e di caffè, storie chiare e storie scure, cose molli e cose dure. Così prende il via l’avventura di teatro e di caffè, che potrebbe essere definito un recital, ma non è proprio così. È uno strano ibrido tra un concerto, teatro-narrazione, e un’occasione di riflessione comune. I protagonisti sono le poesia, la musica, “le parole dette o ancor da dire”. Dopo aver vissuto un evento che ci ha destabilizzato, ha scosso profondamente le fondamenta del nostro vivere comune, l’idea è stato quello di proporre un viaggio a tratti divertente e divertito, malinconico, stupito che prende a prestito le parole di grandi autori come, Szymbroska, Shakesperare ma anche Petrolini, Flaiano e molti altri, attraverso un’eco infinito che si rincorre nel tempo, fino ad arrivare a noi, alle nostre di parole. 

8 settembre

Una Volta C’era Una Volta”, con Silvia Lazzeri, Silvia Romani e Carlo Scorrano. Dal Piemonte alla Sicilia, dalla Toscana alla Puglia, da Roma a Venezia, da Milano a Napoli: in tutta la penisola, da bocca a bocca, da generazione a generazione, fiabe, favole e racconti. Con principi e principesse, briganti e signori, maghi e pastori, animali magici e nobili bizzarri e tanti altri ancora tra personaggi, oggetti magici e animali parlanti. Le fiabe della tradizione popolare sono state da sempre nostre compagne, per dormire, per crescere e per scoprire il mondo. Questo spettacolo vuole riportare alla luce alcune di queste storie tradizionali. Il filo conduttore è un dottore, il Dottor Pitré, buffo e convinto, pensa che le paure possano essere superate con le fiabe, tre paure faranno da leva a lui e ai suoi personaggi per guidarci con gioco e interazione dentro le storie tradizionali di tre regioni diverse. 

A seguire alle ore 22 “Immaginazione”, con Marco Di Stefano e Tanya Khabarova.

9 settembre

“Pisa Plays — Cubirossi, Candreva” con Cubirossi e Candreva. I Cubirossi sono una band pisana nata nel maggio del 2016, composta da Marina Giusti, cantante (19 anni), Gianluca Leoncini, chitarrista (21 anni) e Alessandro Leoncini, batterista (19 anni). La band, composta dai due fratelli Leoncini, instaura subito un feeling immediato, che li porta in poco tempo a calcare grandi palchi e a partecipare a vari ed importanti Contest.

Nell’anno 2020 la band intraprende nuovi ed importanti cambiamenti, infatti la bassista, presente nel progetto dall’anno 2016, decide di abbandonare, e la band rinnova completamente il suo stile e la sua formazione. Attualmente stanno lavorando all’uscita del loro primo album di inediti. Il loro genere è caratterizzato da un armonioso mix di musica Pop-Rock/Alternative Rock e Musica Elettronica. Candreva sono nati nel 2017 e sin dall’inizio svolgono una intensa attività live in giro per l’italia, tra cui il Lumiere di Pisa, la Limonaia di Fucecchio, il BEAT festival di Empoli e il Woodsound festival a Lago Sirino (PT).

10 settembre

“Pisa Play — Janelas, Aliante” con Janelas e Aliante

11 settembre

“Pisa Plays — Fangoraro, The Strange Flowers” con FangoraroThe Strange Flowers. Fangoraro è un progetto musicale che nasce nel 2015 dall’incontro fra musicisti di varia provenienza (principalmente blues e rock) e Angelique, attrice di teatro. Il progetto vede come principale caratteristica la contaminazione reciproca dei due mondi artistici della musica e del teatro. Le atmosfere e le sonorità diventano maggiormente insinuanti nel momento in cui parti recitate, parlate o enfaticamente interpretate irrompono nella canzone. I testi, risultato della collaborazione fra Lorenzo Ughi (compositore e chitarrista) e Angelique, sono scritti in italiano, fatta eccezione per alcuni momenti in cui viene sperimentato l’uso di altre lingue, come l’inglese e il francese. The Strange Flowers sono un gruppo di pop e rock psichedelico costituito a Pisa nel 1987 da Michele Marinò (chitarra e voce), Giovanni Bruno (chitarra solista), Alessandro Pardini (basso), Maurizio Falciani (batteria). L’attuale line-up comprende, oltre a Marinò, Bruno e Pardini, Valerio Bartolini alla batteria. 

12 settembre

“I ragazzi magici di Pisa”, serata dedicata alle giovani eccellenze artistiche delle scuole pisane

13 settembre

“Lo Zibardone Pisano”, di Giancarlo Peluso con La Brigata Dei Dottori.

15 settembre

“Caporali Coraggiosi (Duo Tour)”. Dopo il grande successo di Marenia 2019 , i Caporali Coraggiosi tornano a Pisa per chiudere la Stagione del Teatro Verdi di Pisa nella bellissima cornice del Giardino Scotto.  Causa delle restrizioni Covid, lo spettacolo si chiamerà Duo Tour e vedrà sul palco i due solisti Marco Forconi e Valerio Simonelli accompagnati dalla vocalist Valentina Caturelli, già vista a TheVoice su RAI1 e Tali e Quali su RAI2 , cantando un brano di Alexia, che ha poi incontrato in diretta TV e la Vocalist Samantha Montorzi. Lo spettacolo originale dei “Caporali” conta un cast di 20 persone ed è studiato per platee di migliaia di persone, quindi tutti i concerti sono saltati a causa del Covid, ma abbiamo deciso di fare una data a Pisa per chiudere l’estate 2020, per salutarci e rivederci con il nostro grande spettacolo l’estate prossima.

16 settembre 

“Conversazioni tra amiche”, di Cristina Sarti. In questo spettacolo 12 dive, 12 donne, 12 muse, un fascio di dodici rose rosse che hanno lasciato un segno indelebile nel panorama artistico nazionale e internazionale. Queste donne di indiscutibile fascino si raccontano in tutta la loro umanità, non solo come personaggi pubblici visti attraverso l’occhio del coinvolgimento mediatico, ma in tutte le loro sfaccettature femminili, attraverso le loro fragilità, le passioni travolgenti, contraddizioni, i loro amori sbagliati e il romanticismo che le ha attraversate. Il coraggio, lo sconfinato amore per i figli, tutte le loro incertezze e insicurezze e la loro ostinata e folle sete di vita e di amore, sempre con il grande fascino che le ha contraddistinte e ha reso di loro delle intramontabili stelle. Cristina Sarti, attrice, regista e autrice di questo spettacolo sarà l’interprete di queste affascinanti figure femminili, accompagnata alla chitarra dalle note delicate e raffinate della voce e le corde del maestro Meme Lucarelli, che interpreterà le musiche più appassionanti del repertorio italiano e non, trasportando lo spettatore nel tessuto di vita del contesto storico e dell’anima delle nostre protagoniste. Intrecciandosi tra loro la parola recitata e la musica si alternano e si fondono in un dialogo a due voci per ripercorrere la strada dell’animo di queste donne che respirano arte e vita quotidiana in una sinergia reciproca, srotolando tutti i loro colori lungo una tormentata “vien en rose” che le ha consacrate come muse irraggiungibili in ogni tempo.

17 settembre 

“Viandanti All’Inferno”, di Paolo Cioni con PesoPiuma.

18 settembre

“La signorina Else”, con Martina Benedetti. “Nei singoli uomini non si è verificata la benché minima trasformazione, non è accaduto altro se non che diverse inibizioni sono state spazzate via e che ogni specie di mascalzonate e furfanterie possono essere commesse oggi con un rischio relativamente minore, in ogni senso sia morale che materiale, di quanto non accadeva in passato. Inoltre si parla un po’ più di cibo e di denaro.” Così Arthur Schnitzler descriveva, nel 1924, la sua epoca, difendendo “Signorina Else” dalle critiche di coloro che la consideravano un’opera appartenente a un mondo “finito e sorpassato”. In realtà, la vicenda della giovane donna, ospite della zia nel Grand Hotel di San Martino di Castrozza, che per salvare il padre dalla rovina economica deve mostrarsi nuda a un vecchio conoscente, è quanto mai sintomatica della lotta della dignità umana contro il potere del denaro. Else è una giovane viennese di buona famiglia borghese; il padre ha il vizio del gioco e rischia spesso l’arresto. Il laido signor von Dorsday, amico del padre di Else, accetta di salvarlo dai debiti e di spedire il denaro a condizione che Else gli si mostri totalmente nuda. Attraverso il monologo interiore della ragazza – messa di fronte alla necessità di prostituirsi per salvare suo padre dal suicidio e la sua famiglia dallo scandalo e la bancarotta – Schnitzler critica impietosamente la società viennese dell’epoca: la famiglia, la condizione femminile, la frivolezza e la superficialità della borghesia viennese.

19 settembre

“Marco Martinelli. Un Viaggio tra scienza e musica”

20 settembre

“Disfida in Vernacolo (Pisa – Livorno)”. Una nuova, decisiva e appassionante disfida in vernacolo tra Pisa e Livorno.

Ulteriori info su spettacoli e prevendite online: https://www.teatrodipisa.pi.it/fuori-teatro#

Il teatro che resiste

L’ultimo spettacolo a febbraio e poi la chiusura: oggi il Teatro Verdi cerca di guardare avanti con un bando per trovare un direttore generale, la voglia di farsi fucina di professionalità e la proposta di un programma di prosa e lirica. Incertezza e limitazioni restano, ma il teatro resiste.

Quello che conta è avere una visione del futuro: questo il messaggio del sindaco Conti e del presidente del Verdi Patrizia Paoletti Tangheroni.

“Ricordo – dice il sindaco di Pisa Michele Conti – che il 28 febbraio scorso si è svolto l’ultimo spettacolo al Verdi, il concerto di Massimo Ranieri, poi è iniziato il lockdown che per un teatro come il nostro ha creato un grande problema, interrompendo di fatto la stagione in corso che stava andando bene. Oggi siamo di fronte a una situazione difficile in cui possiamo dire di avere comunque una visione per il futuro da un punto di vista della gestione e della programmazione del cartellone. Il teatro è una realtà particolare nella vita cultura della città, non è un’azienda municipalizzata classica e noi siamo consapevoli che vada sostenuto, aiutato e preservato, come stiamo facendo, merito anche della presidente Paoletti Tangheroni e dei componenti del consiglio di amministrazione che stanno lavorando bene”.

Così si pensa, e certo non è troppo presto per la programmazione, alla prossima stagione e si propongono titoli di prosa e di lirica, oltre ad alcuni appuntamenti musicali, che dovranno essere limitati dalle nuove norme per il contenimento della diffusione del virus. La notte dell’innominato, Ditegli sempre di sì e L’italiana in Algeri per la prosa, per la quale si dovranno recuperare Parenti serpenti e Così parlò Bellavista saltati nella stagione interrotta a marzo.

E poi Massenet, Lully, Mozart e Nino Rota per la lirica, in programma prevalentemente nel 2021 e perciò stesso del tutto in forse quanto a norme di sicurezza, capienza del teatro, tra il pubblico e sul palcoscenico: le norme vigenti per il contenimento per l’emergenza Covid-19 prevedono per il teatro Verdi la presenza massima di 300 spettatori in sala rispetto alla capienza ordinaria, e la presenza massima di 10 persone sul palco (tra attori, musicisti e maestranze).

“Il teatro Verdi è vivo e vegeto – dice il presidente del teatro Patrizia Paoletti Tangheroni -. In questo periodo abbiamo lavorato molto per definire modifiche importanti allo statuto, che prevedono il ripristino di una figura fondamentale per la gestione del teatro che è quella del direttore generale; poi abbiamo ripreso il percorso per diventare agenzia formativa per le professionalità e i mestieri legati al mondo del teatro. Abbiamo in corso il bando per le autocandidature del nuovo direttore artistico. Sono onorata che per la selezione abbiano accettato di far parte della commissione figure di elevatissima qualità artistica che comunicheremo quando il bando sarò chiuso. Ad oggi sono già state presentate quattro domande, ma c’è tempo fino al 24 agosto prossimo: il teatro Verdi è una meta molto ambita”.

Dunque la voglia di guardare avanti non manca, con il ripristino di una figura apicale per la direzione del teatro e la volontà di fare di questo luogo di cultura una vera scuola di formazione non solo attoriale o musicale, ma di tutte le tante e spesso misconosciute professionalità che rendono possibile la messa in scena di uno spettacolo.

Programma
Prosa
:
21-22 novembre La notte dell’Innominato di Alessandro Manzoni; regia di Daniele Salvo, con Franco Branciaroli.

12-13 dicembre Ditegli sempre di sì di Eduardo De Filippo; regia di Roberto Andò, con Gianfelice Imparato e la compagnia di Luca De Filippo.

19-20 dicembre L’Italiana in Algeri, riduzione per marionette del dramma giocoso di Angelo Anelli con musica di Gioacchino Rossini; compagnia COLLA. [da definire].

Inoltre: sono da recuperare gli spettacoli della stagione scorsa Così parlò Bellavista con Marisa Laurito e Parenti serpenti con Lello Arena, saltati a causa del lockdown.

Musica
18 ottobre
 Inaugurazione stagione, concerto a cura della Scuola Normale Superiore

ottobre/novembre concerto a cura della Scuola Normale Superiore [data da definire]

Lirica:
5-6 dicembre
 L’Amour malade di Jean Baptiste Lully; regia di Lorenzo Mucci, con Auser musici. Produzione Teatro Verdi.

22-24 gennaio Werther di Jules Massnet; regia Stefano Vizioli; direttore Francesco Pasqualetti; coproduzione ASLICO, Teatro Comunale di Modena, Teatro R. Valli Reggio Emilia, Teatro di Pisa [Lo spettacolo avrà luogo se lo consentiranno le nuove disposizioni anti Covid-19].

27-28 febbraio Le Nozze di Figaro di W.A. Mozart; regia Massimo Gasparon; direttore Jacopo Sipari di Pescasseroli; coproduzione Teatro Goldoni di Livorno, Teatro del Giglio di Lucca, Teatro di Pisa [Lo spettacolo avrà luogo se lo consentiranno le nuove disposizioni anti Covid-19].

13-14 marzo Napoli Milionaria di Nino Rota; regia Fabio Sparvoli; direttore Jonathan Brandani; Coeso Opera Studio; coproduzione Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Goldoni di Livorno, Teatro di Pisa [Lo spettacolo avrà luogo se lo consentiranno le nuove disposizioni anti Covid-19].

Chiudere in bellezza

40 anni fa una indimenticabile recita di Flowers culminò, durante applausi interminabili, con la Compagnia di Kemp che danzava in cima al camminamento sopra gli archi: il 31 luglio, un evento che celebra il legame tra l’artista e la nostra città chiuderà la rassegna Fuori Teatro al Giardino Scotto.

Chiude con un evento che celebra il legame tra Pisa e Lindasy Kemp Fuori Teatro, la rassegna di eventi culturali in programma al Giardino Scotto organizzata dal Teatro Verdi. Venerdì 31 luglio alle 21.30 sul palco dello Scotto Viva Lindsay Kemp Serata di Cinemadanza con Daniela Maccari, David Haughton e il film onirico “Kemp” di Edoardo Gabbriellini. 

Quella proposta a Giardino Scotto sarà una serata mista, fra cinema e teatro-danza: una breve introduzione con la proiezione di un video-collage del grande trasformista e mago in alcuni dei sui più famosi ruoli. A seguire, in un mix di video e danza dal vivo, un quasi duetto fra Kemp e la sua preziosissima collaboratrice pisana Daniela Maccari, con i due che si alternano in flashbacks nel ruolo di Violetta in Ricordi di una Traviata. Poi sarà la volta del puro linguaggio filmico, con Kemp- My best dance is yet to come,  straordinario film biografico e onirico di Edoardo Gabbriellini, di 55 minuti. Ad attendere il pubblico un affascinante ritratto del grande artista inglese ma soprattutto toscano. A chiudere la serata ci sarà Daniela Maccari – l’unica persona che Lindsay in vita ha autorizzato (e richiesto) che interpretasse alcuni dei suoi assoli – nella creazione iconica di Lindsay Kemp, L’Angelo.

“Il riscontro della serate tenute fino ad oggi – commenta l’assessore alla cultura Pierpaolo Magnani – è molto positivo: questa rassegna nata in modo sperimentale potrà trovare riscontro anche negli anni prossimi, studiando un format ben definito. In questa occasione presentiamo uno spettacolo che vede protagonista Daniela Maccari, una artista nata a Pisa, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. E’ la persona alla quale Lindsay Kemp ha lasciato tutto il proprio patrimonio: forse Pisa fino ad oggi non ha mai dato il giusto spazio e la dovuta valorizzazione a questa nostra artista”

Protagonista delle performance sarà Daniela Maccari, artista nata a Pisa che si dedica alla danza fin dalla tenera età di 5 anni. Studia; poi si perfeziona con Marina van Hoecke,  e danza prima nella compagnia Effetto Parallelo di Michele Arena, poi con L’Ensemble di Micha van Hoecke.  Nel gennaio 2009 avviene l’incontro con il geniale Lindsay Kemp che dà inizio ad una intensa collaborazione: da allora lo segue infatti come danzatrice, coreografa ed assistente in tutte le sue produzioni. E stata quindi coreografa ed assistente alla regia in Sospiri di Balera e I Sing Ammore, in cui danza anche il primo solo creato per lei da Kemp ed è stata coreografa ed assistente per la rimessa in scena di Cinderella, per il Teatro Goldoni di Livorno e The Illusionist, per il Teatro dell’Opera di Roma. Kemp le affida il ruolo della Principessa nella nuova creazione Histoire du Soldat. Danza come prima ballerina anche nella nuova produzione Kemp Dances, in cui Lindsay Kemp crea appositamente per lei e Ivan Ristallo La Femme en rouge e interpreta il solo The Swan di Marco Berriel e Lindsay Kemp. Interpreta inoltre il ruolo della ballerina in Frammenti dal diario di Nijinsky, accanto al grande maestro. Per Kemp Dances , Kemp le fa un altro regalo; chiede al maestro belga Luc Bouy di rimontare per lei e Ivan Ristallo Mi vida.  Lindsay Kemp crea per lei anche Canto alla Luna su musica di Dvorak e The witch.

“Sarà una serata speciale – ha detto Daniela Maccari-: gli artisti finalmente riprendono a danzare, dopo lo stop per il covid. Per me è una vera gioia tornare a danzare nella mia città. E’ un ritorno anche per Lindsay Kemp che con Pisa ha avuto un lungo e intenso rapporto iniziato nel lontano 1979″ 

 Lo spettacolo avrà  inizio alle ore 21.30 e saranno disponibili al massimo 200 posti. I biglietti, nominali e distanziati secondo le normative per l’emergenza Covid-19, non si potranno acquistare direttamente sul luogo ma andranno acquistati in prevendita nel circuito Vivaticket.com.

Il programma delle prossime serate

Venerdì 24Copenaghen di M. Frayn con Iacopo Bertoni, Dario Focardi, Cristina Gardumi, regia Teatri della Resistenza, produzione Teatri della Resistenza e Consorzio Ego-Virgo. Con la collaborazione di INFN sezione di Pisa e Comune di Pisa. Copenaghen, 1941. La città, come tutto il paese, è sotto l’occupazione nazista. Heisenberg,il padre del principio di indeterminazione della fisica quantistica, affronta un lungo e pericoloso viaggio per far visita, dopo molti anni, all’ antico maestro Niels Bohr. Heisenberg è a capo di uno dei due programmi atomici tedeschi, quello civile; quello militare, invece, è nelle mani di Kurt Diebner.

Sabato 25Fuga nell’aria – Quadrosonar in concerto. Gruppo musicale pop rock italiano formatosi a Pisa nel 2016. Nel 2018 esce il loro primo album “Fuga sul pianeta rosso” che riscontra un buon successo di pubblico e critica e da molte riviste di settore, in particolare la rivista DISTOPIC lo definisce ” Uno dei migliori esordi del 2018 in ambito indipendente”. Il 2019 è un anno intenso di date live e la band si prepara per il 2020 alla realizzazione del nuovo disco. 

Domenica 26Coppia aperta quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame, regia Antonio Fabbri con Francesca Lattanzio e Luigi Petrolini. “Coppia aperta, quasi spalancata è la storia grottesca del matrimonio di una coppia di coniugi che sta andando allo sfascio perché lui è un galletto impenitente che cerca di convincere lei dei vantaggi della coppia aperta, quella cioè che accetta, anzi programma (teoricamente) la libertà assoluta dei due partner. 

Serate pisane

Al Giardino Scotto, per la rassegna Fuori Teatro, prosegue il programma di appuntamenti: da Tobino a Bach, da Paolo Hendel a Frida Bollani Magoni, ai Teatri della Resistenza. Tante proposte e un unico scopo: godere delle serate estive in libertà. Ma ricordatevi di prenotare!

Lunedì 20Le libere donne di Magliano. Con Livia Castellana, regia di Andrea Buscemi, musiche originali di Niccolò Buscemi. L’urgenza di riproporre a teatro le pagine di Mario Tobino è assai significativa, in un periodo storico dove la Parola poetica è così quotidianamente perentoriamente mortificata dal linguaggio televisivo. Ne “Le libere Donne di Magliano” Tobino è maestro nel tradurre i fremiti della sofferenza fisica e psicologica, e il suo messaggio si imprime nel ricordo, turbando il sonno a distanza di anni. Forse l’arte è simpliciter questo: sapienza nella descrizione del dolore. Tobino si spinge in avanguardia ancora più in là, quasi scommettendo nientemeno che sulla cognizione del medesimo. Le sue pagine sono di una bellezza pittorica, e accumulano al contempo una massa enorme di materiale formale, atmosferico, umorale. Gioco di contrasto e contrappunto, per dare voce ai più umili. Già di per sé una drammaturgia perfetta: non restava che prenderci il lusso di  dargli pienamente voce su un palcoscenico.

Martedì 21Viaggio nelle danze dell’anima. Marco Severi propone una serata con violoncello solo, un viaggio straordinario e intenso attraverso Bach con musica e narrazione. Parole e musica commentate con il violoncello. Marco Severi, diplomato in violoncello al Conservatorio “Rossini” di Pesaro, si perfeziona successivamente con Rocco Filippini ed il celebre Yo-Yo-Ma. Nel 1989 a 23 anni, vince il concorso per primo violoncello solista nell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e ha ricoperto tale ruolo per 27 anni. Ha diretto opere liriche fra le quali Il Barbiere di Siviglia, Butterfly, Rigoletto e Gianni Schicchi.

Mercoledì 22La giovinezza è sopravvalutata. Con Paolo Hendel. Scritto da Paolo Hendel e Marco Vicari, regia di Gioele Dix, produzione Agidi. “Tutto è iniziato il giorno in cui ho accompagnato mia madre novantenne dalla nuova geriatra. In sala d’attesa la mamma si fa portare in bagno dalla badante. Un attimo dopo la geriatra apre la porta del suo studio, mi vede e mi fa: ‘Prego, sta a lei…’”. Grazie a quell’incontro Paolo Hendel si rende conto che si sta “pericolosamente” avvicinando alla stagione della terza età e che è venuto il momento di fare i conti con quella che Giacomo Leopardi definisce “la detestata soglia di vecchiezza”. Lo fa a suo modo, in una sorta di confessione autoironica sugli anni che passano, con tutto ciò che questo comporta: ansie, ipocondria, visite dall’urologo, la moda dei ritocchini estetici e le inevitabili riflessioni, sia di ordine filosofico che pratico, sulla “dipartita” (“Meglio farsi cremare e diventare un diamante, secondo le più recenti tendenze, o far spedire le proprie ceneri con un razzo nello spazio”?). Le paure, le debolezze, gli errori di gioventù sommati agli “errori di maturità” sono una continua occasione di gioco nel quale è impossibile non rispecchiarsi, ciascuno con la propria vita, la propria esperienza e la propria sensibilità, in una risata liberatoria. 

Giovedì 23Primo Piano. Frida Bollani Magoni in concerto. Con ospiti a sorpresa. Frida Bollani Magoni, figlia d’arte, nasce in Versilia il 18 settembre 2004. Da sempre immersa nel mondo dei suoni e della musica comincia a studiare regolarmente pianoforte classico all’età di 7 anni sotto la guida del maestro Paolo Razzuoli, che le insegna la notazione musicale in Braille. Attualmente frequenta il secondo anno del Liceo Musicale Carducci di Pisa studiando pianoforte con la professoressa Amato e canto con la professoressa Barsanti. Questo a Pisa è il primo concerto a suo nome, dopo che due precedenti, nel mese di marzo, sono stati annullati causa pandemia.

Venerdì 24Copenaghen di M. Frayn con Iacopo Bertoni, Dario Focardi, Cristina Gardumi, regia Teatri della Resistenza, produzione Teatri della Resistenza e Consorzio Ego-Virgo. Con la collaborazione di INFN sezione di Pisa e Comune di Pisa. Copenaghen, 1941. La città, come tutto il paese, è sotto l’occupazione nazista. Heisenberg, il padre del principio di indeterminazione della fisica quantistica, affronta un lungo e pericoloso viaggio per far visita, dopo molti anni, all’ antico maestro Niels Bohr. Heisenberg è a capo di uno dei due programmi atomici tedeschi, quello civile; quello militare, invece, è nelle mani di Kurt Diebner. Per questo appoggio al regime nazista, Bohr ha deciso di chiudere l’amicizia con il suo miglior allievo di sempre. 

Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21.30. Per ogni spettacolo saranno disponibili al massimo 200 posti. I biglietti, nominali e distanziati secondo le normative di distanziamento per l’emergenza Covid-19, non si potranno acquistare direttamente sul luogo ma andranno acquistati in prevendita nel circuito Vivaticket.com, fino all’orario di inizio degli spettacoli.

Dalle risate, alla musica, alla riflessione

Ancora appuntamenti diversi ma tutti gustosi per la rassegna Fuori Teatro al Giardino Scotto: dalle risate con Katia Beni, al concerto di Alberto Nelli. Domenica la performance Il Sigillo del Cantiere delle differenze e lunedì Le libere donne di Magliano per la regia di Andrea Buscemi.

Venerdì 17: Tutto sotto il tetto, di Katia Beni e Donatella Diamanti, produzione Teatri d’Imbarco. Suoniamo al campanello di casa Beni e mettiamoci comodi per assistere allo spettacolo. Katia ci presenterà i paradossi vissuti dentro casa, nelle stanze private, al riparo dal mondo. Situazioni esilaranti, relazioni che si instaurano dentro e fuori casa e piccoli e divertenti aneddoti della vita di tutti i giorni saranno messi in luce dalla cabarettista per farci ridere delle nostre debolezze e dei nostri vizi. 

Sabato 18Alberto Nelli in concerto –  Ex leader dei Divina si è fatto conoscere da radio e tv, esibendosi nei più importanti palchi italiani come “L’Arena di Verona” (apertura concerto di Zucchero), il “Rolling Stones” di Milano (apertura concerto di Elisa), il “Lucca Summer Festival” ed il “Giffoni Film Festival”. Ha partecipato come ospite a festival importanti quali “Il Cantagiro” e il “Giro Festival”, a programmi come “Roxy Bar” e “CD Live”. Nel 2016 scrive e registra in studio “Pisa grande amore”, una vera e propria canzone d’amore dedicata alla sua città natale e alla sua squadra di calcio del cuore, il Pisa. 

Domenica 19Il sigillo. Delusioni e sogni dei migranti in cerca di diritti universali. La performance propone, in forma evocativa e multi disciplinare, il percorso artistico svolto dal Cantiere delle differenze, un presidio di cultura sociale e arte contemporanea promosso dalla Regione Toscana attraverso le attività performative di sperimentazione e ricerca teatrale che Animali celesti e Aedo da molti anni rivolgono a persone in situazioni di marginalità, con particolare riferimento alle culture extra comunitarie, ai disturbi psichiatrici, alle disabilità fisiche, agli adolescenti a rischio di emarginazione e agli anziani in difficoltà. La performance è stata premiata a Palermo con una menzione speciale dalla giuria della fase finale del Premio Migrarti 2018 perché “presenta una ricchezza di linguaggi artistici e mostra un percorso di teatro sociale esemplare, in grado di coinvolgere, in una azione etica e artistica un gran numero di partecipanti con particolare attenzione ai ragazzi di seconda generazione”.  Alessandro Garzella e Satyamo Hernandez, assieme ad alcuni artisti della compagnia – Sara Capanna, Giulia Paoli e Chiara Pistoia -ne hanno raccolto l’essenza fondamentale, concentrando il senso emotivo in un piccolo viaggio di parole, suoni, danze e visioni. L’atto teatrale prevede un importante contributo in video – con stralci di un docufilm curato da Indiara Di Benedetto e Shawn Hernandez, due giovani professionisti immigrati di seconda generazione.

Lunedì 20Le libere donne di Magliano. Con Livia Castellana, regia di Andrea Buscemi, musiche originali di Niccolò Buscemi. L’urgenza di riproporre a teatro le pagine di Mario Tobino ci pare assai significativa, in un periodo storico dove la Parola poetica è così quotidianamente perentoriamente mortificata dal linguaggio televisivo. L’imbarbarimento dei comportamenti e la volgarizzazione degli intenti di questa nostra ambigua e miseranda epoca da basso impero fa a pugni con gli alti ideali che mossero dapprima il suo approccio scientifico (intriso di così grande spessore umano), poi l’intero suo percorso letterario: dove la Poesia permea direi interamente ogni sua pagina. Ne “Le libere Donne di Magliano” Tobino è maestro nel tradurre i fremiti della sofferenza fisica e psicologica, e il suo messaggio si imprime nel ricordo, turbando il sonno a distanza di anni. Forse l’arte è simpliciter questo: sapienza nella descrizione del dolore. Tobino si spinge in avanguardia ancora più in là, quasi scommettendo nientemeno che sulla cognizione del medesimo. Non è semplice, il tema è anzi il più arduo. E drammatico, perché in Tobino l’arte non imita la vita, ma è la vita stessa: per dirla con Artaud, guardacaso qui un emblema perfetto, esatta quintessenza di Teatro e Follia. Le sue pagine sono di una bellezza pittorica, e accumulano al contempo una massa enorme di materiale formale,atmosferico, umorale. Gioco di contrasto e contrappunto, per dare voce ai più umili. Già di per sé una drammaturgia perfetta: non restava che prenderci il lusso di dargli pienamente voce su un palcoscenico.

Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21.30. Per ogni spettacolo saranno disponibili al massimo 200 posti. I biglietti, nominali e distanziati secondo le normative di distanziamento per l’emergenza Covid-19, non si potranno acquistare direttamente sul luogo ma andranno acquistati in prevendita nel circuito Vivaticket.com, fino all’orario di inizio degli spettacoli.

Purché sia (buon) cinema

Una variazione nel programma dell’iniziativa gratuita Cinema e Opera in giardino, che ci regala un’estate di lirica e grande cinema nel Giardino di via La Nunziatina 11.

Rispetto al programma iniziale è cambiato il film previsto per sabato 18 luglio, che sarà Gran Budapest hotel.

Gli spettacoli della lirica tornano mercoledì 22 e mercoledì 29 luglio.

I True Tale e l’Ars amatoria

Cosa propone la rassegna Fuori Teatro per il fine settimana? Sabato 11 il concerto della tribute band J. True Tale, domenica 12 l’ars amatoria di Ovidio e lunedì 13 lo spettacolo Un uomo che soffre di e con Antonio Calandrino. Ci vediamo al Giardino Scotto!

Sabato 11: J. True Tale in Concert (tribute band Jethro Tull). Il gruppo “J.True Tale”, tribute band dei Jethro Tull, viene creato nel 2015, in seguito ad una accurata scelta dei membri. La formazione è così composta: Giovanni Cavicchia (flauto, voce, chitarra acustica); Massimo Graziani (chitarra solista, voce), Johannes Dorschfeldt (batteria, voce); Matteo Ascani (basso); Federico Luppichini (voce, chitarra acustica). Giovanni Cavicchia, pisano classe 1993, diplomato in flauto a 19 anni, con esperienze importanti in orchestre sinfoniche, formazioni cameristiche e in ensembles, ha ottenuto premi e riconoscimenti anche internazionali; Massimo Graziani, chitarrista autodidatta, suona da 35 anni sempre come chitarrista solista. Straordinaria esperienza nel genere hard-rock, prog, blues, pop, R’n B e Soul; Johannes Dorschfeldt, suona la batteria da sempre e nel 1968, anno del trasferimento in Italia, inizia collaborazioni che lo porteranno nel tempo a lavorare con Cesare Bruno, Pippo Guarnera, Gianni Bella, Vincenzo Spampinato, Al Vascon. In tour con Mal, Mita Medici, Lara Saint Paul, Sergio Endrigo, Pierangelo Bertoli. I suoi generi rimango il progressive rock, blues funk e fusion; Matteo Ascani, vanta un’importante conoscenza della teoria e dell’armonia musicale. Ha vinto con il gruppo Menestrelli di Banafratta il premio MEI (Festival Etichette Indipendenti) e con lo stesso gruppo il terzo posto al Rock Targato Italia e primo classificato al Soms Experience. Ha registrato Sveglia, sempre con i Menestrelli di Banafratta presso Elfland Studio; Federico Luppichini ha oltre 10 anni di esperienza live come cantante.Ha cantato in varie formazioni della zona, tra cui Big Lebowski, Alift, Consequence, Twice FM, cantando brani del repertorio blues, folk, rock anni ’70 e ’90.

Domenica 12: Ars amatoria: sedurre con stile secondo Ovidio. (Paolo Giommarelli –  Matteo Anelli.  In questa elegante opera, scritta tra il I secolo a.C. e il I d.C., Ovidio assume il ruolo di brillante maestro di erotismo – e di stile – trattando, con superiorità distaccata e insieme condiscendente, il tema del “libero amore”. Privo di scrupoli moralistici, Ovidio ci conduce nella vita pubblica e privata romana, fino ad entrare nei particolari minuti dell’intimità sessuale. Nel libro primo, Ovidio esorta i maschi a cogliere nuovi amori, in tutti i luoghi e in ogni modo, consigliando sottigliezze e trucchi. Nel libro secondo, sempre dedicato agli uomini, si occupa di istruire l’amante su come, una volta conquistata una fanciulla, ella possa essere mantenuta. Nel libro terzo, destinato stavolta alle donne, ma, attenzione, soltanto a quelle libere, impartisce istruzioni per non perdere il loro uomo, attraverso l’arte della seduzione. Attingendo spesso al mito, il poeta rappresenta l’amore inteso come un gioco spietato, non privo di sottile ironia, le cui regole rispondono soltanto all’astuzia e all’inganno. “Ingannate chi v’inganna” è l’invito rivolto sia agli uomini che alle donne, intendendo che ogni mezzo è lecito per conquistare prima, e mantenere poi, un amante.

Lunedì 13: Un uomo che soffre, di e con Antonio Calandrino. Il racconto della vita di un uomo, una piccola epopea che riguarda molti, forse tutti; chi infatti non s’offre? Lo facciamo in ogni istante, più o meno coscientemente; a supporto potremmo citare svariati testi di recente uscita, tra tutti ci piace segnalare: “Magnetismo bipolare, un’interpretazione del divenire umano”, Ernesto Tazza, Pisa 2002. Citazione doverosa, visto che in qualche modo lo spettacolo nasce sulla base di riflessioni scaturite dopo la lettura di questo libro. Lo spettacolo narra le avventure di un povero cristo, fulminato, sulla via di Damasco, dal sacro fuoco dell’arte. Ancor più disgraziato perché tra tutte le forme di espressione artistica che pertengono l’uomo, ha scelto la più spregiosa: l’attore! Ossia colui che niente sa fare, ma che comunque si ostina ad agire, nel vuoto dell’attenzione circostante; ma più il mondo si accanisce contro di lui, più lui si convince che quella è la sua via (un piccolo ed inutile Don Chisciotte), son gli altri che non lo possono capire. Nell’assoluta mancanza di codici e nella supremazia della soggettività, l’ ARTISTA/TEATRANTE sparisce, ingoiato dal gorgo delle presunta libertà e plausibilità del tutto. Ma una seconda opportunità si offre a tutti… Ed anche una terza… E una quarta… E se è a noi stessi che dobbiamo concederla, andiamo avanti a decine. “E’ nel fallimento che l’uomo si consolida” (cit. tratta da: “Fermenti metafisici, per un chiarimento dell’essere”, Alberto Maria Castrone, Roma, 2005).

Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21.30. Per ogni spettacolo saranno disponibili al massimo 200 posti. I biglietti, nominali e distanziati secondo le normative di distanziamento per l’emergenza Covid-19, non si potranno acquistare direttamente sul luogo ma andranno acquistati in prevendita nel circuito Vivaticket.com, fino all’orario di inizio degli spettacoli.

Dal rhythm’n’blues alla tradizione popolare

Prosegue il programma di Fuori Teatro al Giardino Scotto, voluto dal Comune di Pisa e organizzato dal Teatro Verdi: stasera, giovedì 9 luglio, il duo Cekka Lou & Pee Wee Durante, venerdì 10 la musica popolare siciliana di Vulcana! Basta solo ricordarsi di prenotare: è obbligatorio.

Giovedì 9Cekka Lou & Pee Wee Durante. Un duo Piano, contrabbasso e voci dal sound acustico rhythm’n’blues anni ’50, ’60 in special modo quel sound legato alla tradizione New Orleans.

Venerdì 10Vulcana! Un’idea originale di Maria Piscopo e Francesco Salvadore, racconta attraverso il repertorio musicale, coreutico e cuntistico della tradizione popolare siciliana e campana, il rapporto speculare, le affinità e le apparenti differenze dei topos di queste due meravigliose terre benedette dai vulcani. I due interpreti, in una vertigine di canti e recitativi che si susseguono e si rincorrono nelle due lingue, tracciano l’intreccio coloristico di due identità personali che si incontrano e di due identità culturali distinte ma unite sul piano storico e antropologico e che da sempre rappresentano i due poli attrattivi di tutto il Sud Italia. Vulcana! è un recital e un atto unico, un concerto e un reading, ma soprattutto uno spettacolo godibile in cui due esponenti di rilievo della musica popolare siciliana e campana giocano con abilità e convinzione a rincorrersi l’uno nel territorio dell’altra, ed il cui esito è di sicuro ed ampio interesse per un pubblico che travalica quello di nicchia della musica tradizionale.

Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21.30. Per ogni spettacolo saranno disponibili al massimo 200 posti. I biglietti, nominali e distanziati secondo le normative di distanziamento per l’emergenza Covid-19, non si potranno acquistare direttamente sul luogo ma andranno acquistati in prevendita nel circuito Vivaticket.com, fino all’orario di inizio degli spettacoli.

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