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Gioco del Ponte, cambio al vertice

Le dimissioni del Cancelliere Generale del Gioco del Ponte obbligano l’Anziano Rettore, il sindaco, a nominare ad interim il dirigente dell’ufficio Tradizioni Storiche Bacciardi per quella carica. In attesa di capire come e quando nominarne uno vuovo.

L’Anziano Rettore del Gioco del Ponte, il Sindaco Michele Conti, ha nominato il dott. Giuseppe Bacciardi, dirigente dell’ufficio Tradizioni Storiche del Comune di Pisa, quale nuovo Cancelliere Generale del Gioco del Ponte. La decisione è stata assunta a seguito della presa d’atto delle dimissioni presentate dal Cancelliere Generale precedentemente in carica, che ha reso necessaria la sua sostituzione. Bacciardi assume l’incarico ad interim fino alla nomina di un nuovo Cancelliere Generale che sarà individuato tramite una selezione basata su una procedura a evidenza pubblica le cui modalità saranno definite insieme al Consiglio degli Anziani non appena sarà possibile convocarlo in presenza.

Anche le tradizioni si igienizzano

I costumi storici del Gioco del Ponte, pur unici nel loro genere, sono pur sempre potenziali veicoli di virus, come tutti gli altri abiti e accessori. La donazione al Comune di due macchine ozonizzatrici permetterà di sanificarli, sottolineando quanto questi pezzi della nostra tradizione siano importanti.

I costumi storici del Gioco del Ponte saranno igienizzati grazie ad una moderna macchina ozonizzatrice. Il Comune di Pisa ha infatti acquisito al proprio patrimonio due apparecchiature per il trattamento di sanificazione con ozono, donate dalla ditta Inarredo di Brescia.

Le due macchine, denominate Inozon, sono state consegnate stamani a palazzo Gambacorti da Valter Farina, titolare della società, e dai responsabili di zona Carlo Camiciottoli e Cristiano Coscetti, che hanno illustrato il funzionamento delle due apparecchiature. Sono in grado di sterilizzare e igienizzare in circa 30 minuti stanze e ambienti fino a 180 metri cubi: nello specifico saranno utilizzate per abbattere tramite ozonizzazione batteri e germi dai costumi storici del Gioco del Ponte e degli altri cortei storici pisani.

“Ringrazio la società per la donazione e in particolare per la scelta di dedicarli espressamente all’ambito delle tradizioni storiche. Abbiamo un patrimonio di costumi usati per i cortei – ha affermato l’assessore alla tradizioni storiche Filippo Bedini – da quello del Gioco del Ponte a quello per le Repubbliche Marinare, passando per il corteo di San Ranieri, formato da centinaia di abiti e da migliaia di oggetti di corredo. Un patrimonio che, anche prima dell’emergenza Covid-19, aveva bisogno di essere trattato e igienizzato, visto che i costumi sono indossati sempre da persone diverse. Con questi macchinari abbiamo la possibilità di farlo senza ricorrere a ditte esterne e con un sistema, l’ozonizzazione, che permette non solo di sterilizzare e igienizzare abiti e accessori ma anche di evitare i possibili danni che un lavaggio a secco può comportare”.


“Le due apparecchiature donate al Comune di Pisa – ha spiegato Valter Farina – hanno caratteristiche diverse tra loro. Entrambe estraggono ossigeno saturando l’ambiente con ozono. Una è in grado di produrre 0.5 grammi di ozono l’ora, e può essere utilizzata per igienizzare anche solo una piccola parte di costumi storici direttamente sul mezzo (auto o furgone) con il quale vengono trasportati. L’altra produce 5 grammi di ozono l’ora ed è utile soprattutto per sanificare oggetti e abiti che si trovano in una stanza o in un magazzino”

Si tratta dell’ennesima dimostrazione dell’attenzione dell’amministrazione comunale nei confronti delle tradizioni storiche, dopo il recupero dei due stendardi di parte del Gioco del Ponte esposti nell’atrio di Palazzo Gambacorti, la sistemazione e l’esposizione di tutti i 12 quadri della Magistratura del pittore Otto Pamio, la presentazione dei nuovi costumi storici avvenuta nell’estate dello scorso anno e l’inventario di tutti i vestiti e degli accessori del corteo (costumi, elmi, spade, lance) che precede il Gioco del Ponte terminato a gennaio.

Un’inedita tregua

Nel giorno che era stato fissato per la manifestazione finale del Giugno Pisano, si è tenuto un piccolo evento simbolico sul Ponte di Mezzo, per dare continuità alla tradizione del Gioco del Ponte: rappresentanti di Mezzogiorno e Tramontana si sono incontrati per scambiarsi una dichiarazione di tregua, dandosi appuntamento all’anno prossimo.

Durante l’evento si è svolto l’intervento dell’Anziano Rettore, il Sindaco Michele Conti:

“Volge a conclusione un Giugno Pisano inedito, durante il quale non abbiamo potuto vivere a pieno le nostre tradizioni storiche, che richiamano migliaia di persone sui Lungarni, a causa delle ormai note restrizioni causate dall’emergenza Coronavirus. Abbiamo però voluto costellare questo periodo con segnali simbolici, per dare continuità a una tradizione che richiama senso di appartenenza e orgoglio pisano, a cui certo non eravamo e non siamo disposti a rinunciare. Per questo abbiamo pensato e realizzato una serie di iniziative online e con l’emittente locale 50 Canale, per celebrare la Luminara, il Palio di San Ranieri e anche il Gioco del Ponte, rendendo disponibili gratuitamente sui social network del Comune di Pisa, i combattimenti di tutte le edizioni dal 1982 a quella dello scorso anno. Non abbiamo perso tempo, ma anzi abbiamo approfittato di questo stop forzato per cause di forza maggiore per approfondire le ragioni del legame di tutti i pisani con le nostre tradizioni storiche guardando più attentamente il passato per progettare il futuro. Non ci siamo fermati neanche con gli investimenti relativi al progetto di restauro e implementazione del prezioso patrimonio del Corteo Storico, ma abbiamo continuato ad acquistare nuovi costumi per sostituire quelli ormai talmente logori da non poter più essere utilizzati e molti elementi di corredo, sia per i figuranti che come addobbi per vestire a festa i Lungarni in occasione dell’evento. A fronte di questi sforzi dell’Amministrazione Comunale, che pur in un momento di difficoltà anche economica dell’ente ha fatto la scelta politica di non sacrificare eccessivamente il capitolo dedicato alle tradizioni storiche, auspico che tutto il mondo che si muove intorno al Gioco sfrutti quest’anno di assenza per rafforzare ulteriormente senso di appartenenza e spirito di collaborazione. Ringrazio per il grande lavoro finalizzato alle revisioni regolamentari e ai miglioramenti dal punto di vista organizzativo il Consiglio degli Anziani, che mai come in questo mandato si è riunito con frequenza e attiva partecipazione, a testimonianza di un lavoro che potrà sicuramente portare a rendere il Gioco più bello e attrattivo anche per i pisani che finora non si sono avvicinati. Ma non solo: il Gioco, come tutte le tradizioni storiche, in questo modo potranno diventare il fiore all’occhiello dell’offerta turistica della città, verso la quale dobbiamo tutti mettere in campo, nel momento della ripartenza, sforzi comuni straordinari.

Iniziative online e televisive, dicevo. Ma per il Gioco non ci sembrava sufficiente una celebrazione solo virtuale. Per questo oggi siamo qui sul Ponte di Mezzo per incontrarci, pur con numeri che abbiamo voluto rigidamente contingentati, per vedere gli ambasciatori di Tramontana e Mezzogiorno scambiarsi un messaggio di tregua in attesa di riprendere, con maggior vigore, la battaglia nel 2021. Un segnale forte che intendiamo dare a tutta la città insieme a un arrivederci al prossimo anno”.

Le dichiarazioni di tregua.

ALLA NOBILE PARTE DI TRAMONTANA

Dichiarazione di tregua per il Gioco del Ponte 2020

“Nobile avversa Parte di Tramontana, i tristi e pericolosi accadimenti che colpiscono il mondo intero per la pandemia suggeriscono o meglio impongono a noi indomiti combattenti dei deporre per un anno di tregua le vesti armate.

Prostrati di fronte alla nostra “Celeste Signora” e ai Santi Patroni vi invitiamo a scegliere, non il campo di battaglia, “il Sacro Ponte”, ma i nostri antichi luoghi di preghiera dove i canti si innalzeranno in alto. La potranno sventolare ancora i nostri sacri vessilli e vibrare le note delle chiarine a sottolineare il momento bene augurante per una ripresa del Gioco.

Gioco che racchiude ed esprime storia, tradizione e orgoglio di sentirci figli amati di questa terra, le cui galere solcarono i mari di tutto il mondo e fecero rifulgere il nome di una città gloriosa e invincibile, vanto della stirpe di Alfea: Pisa!

Al nostro grido che è grido di vittoria ULTRA DIMIDIUM!!”

La Parte di Mezzogiorno

Dal Quartier Generale di Mezzogiorno, Addì 27 Giugno 2021 S.P.

ALLA NOBILE PARTE DI MEZZOGIORNO

Dichiarazione di tregua per il Gioco del 2020

A causa dell’infausta e ria sorte, che per la pandemia ci tiene lontano dal nostro mitico Ponte, anno inconsueto, anno di tregua forzata ti si è posto innanzi, o grande Alfea!

I nostri baldi armati non potranno cimentarsi nella pugnace battaglia, le chiarine non udremo incitare allo scontro, non sentiremo rullar di tamburi. I crini dei nostri eroi non si cingeranno di lauri vittoriosi, ma come nocchieri che, dopo aver navigato per mari tempestosi si accingono stremati a guadagnar la riva, così saranno pronti a mo’ di Dante “a riveder le stelle”! Sia il presente foriero di eccellenti aspettative per un fulgido futuro!

Immensa speme alberga in noi, figli di Borea, poiché da sempre ad usi alla vittoria ne auspichiamo il ritorno tanto bramato e desiato. Supereremo le difficoltà, e come i galeoni rosso crociati in quel di Baleari sconfissero i musulmani agguerriti, riporteremo la magna Pisa agli antichi fasti, sventolando vessilli vittoriosi, contro difficoltà e avversità che non ci scoraggiano, sorretti da indomabile volontà di riscatto, memori di cotanta storia marinare e guerriera!

Con gli animi colmi di intrepida fede invochiamo Maria Assunta in cielo, Protettrice del nostro Popolo, venerato Madonna di sotto gli organi, affinchè ci ponga sotto la tutela del suo manto celeste, perché si possa tornare alla nobile tenzone, che, unica al mondo, esalta Pisa a maggior gloria di Dio!

NUMQUAM RETRORSUM!

La Parte di Tramontana, Addì 27 Giugno 2021 S

Sul Ponte, ma senza Gioco

Per la prima volta dal 1982 i Pisani non potranno scalpitare sulle spallette tifando la propria squadra: domani avrebbe dovuto essere il giorno dello scontro, ma invece del Gioco del Ponte, sul Ponte di Mezzo ci saranno una dichiarazione di tregua e l’appuntamento al 2021.

Finisce con questo fine settimana un’edizione del Giugno Pisano senza festeggiamenti, celebrazioni e appuntamenti: niente luminara, niente regate, niente Gioco del Ponte. Non ci sono state, questo il senso della rinuncia, le migliaia di persone accalcate nell’euforia di godere di spettacoli più unici che rari perché, a causa dell’emergenza sanitaria, si è deciso che fosse meglio evitare quelli che sarebbero stati assembramenti fuori controllo.

Un Giugno Pisano che l’Amministrazione Comunale ha voluto improntare alla riflessione sulle nostre tradizioni storiche, analizzando le edizioni del passato e, in particolare per il Gioco del Ponte, proponendo sui propri canali social le sfide fin dalla ripresa del 1982 e le “pillole del Gioco” per scoprire protagonisti e curiosità.

Domani sabato 27 giugno, giorno che era stato fissato per la manifestazione finale del Giugno Pisano, si terrà un piccolo evento simbolico sul Ponte di Mezzo, in modo da dare continuità alla tradizione del Gioco del Ponte. Una rappresentanza di ciascuna delle due parti del Gioco proclamerà una dichiarazione di tregua, dandosi appuntamento all’anno prossimo.

A partire dalle 18 il Ponte sarà chiuso al traffico per permettere l’allestimento di una piccola scenografia, e dalle 18.45 anche ai pedoni fino alla fine delle attività, prevista intorno alle 20.15. Verranno posizionate dalle due parti del ponte i due storici stendardi, come rappresentanza simbolica degli accampamenti. I due gonfaloni di Tramontana e Mezzogiorno, eseguiti dal pittore Ottopamio e donati negli anni ’80 dalla Banca Toscana al Comune di Pisa, erano finora esposti nel corridoio davanti alla Sala Matrimoni di Palazzo Gambacorti. Per l’occasione l’assessorato alle Tradizioni della storia e dell’identità di Pisa ha disposto il loro restauro. Al centro del ponte sarà invece posizionato il gonfalone del Comune di Pisa.

Sul ponte arriveranno le delegazioni di Tramontana e Mezzogiorno, rappresentate dai Generali di parte, da alcuni Cavalieri, dai sei Alfieri portabandiera e dagli Ambasciatori. I figuranti del corteo usciranno da Palazzo Gambacorti, seguiti dall’Anziano Rettore, dall’assessore competente, dal Cancelliere Generale e dal Comandante Generale. Nel rispetto delle misure anti assembramento, tutti i componenti del corteo si schiereranno a distanza: perché di fronte alla sicurezza, anche le tradizioni, eccezionalmente, si adeguano.

Anno di sosta, anno di svolta

L’assessore alle tradizioni storiche del Comune di Pisa, Filippo Bedini, interviene spiegando il senso di un Giugno Pisano diverso dagli altri, che potrà contribuire a trasformare questo 2020 “da anno di sosta ad anno di svolta”.

“Questo è il senso che come assessorato alle Tradizioni storiche e identità pisana abbiamo voluto dare quest’anno al giugno. Un giugno che c’è e che è importante. Un giugno che non è virtuale, ma di riflessione sul passato, di approfondimento e di progettazione per il futuro. Un giugno che tutto considerato non si è fermato nemmeno nell’annus horribilis del coronavirus. Dal male della pandemia dobbiamo esser bravi a tirar fuori quello che di utile c’è nel potersi concentrare sull’essenza, anziché adoperarsi freneticamente per l’apparenza”.

“Quando si è costretti a stare lontani da qualcuno o da qualcosa che amiamo – spiega l’assessore – è nel sentire la mancanza che si comprendono fino in fondo le ragioni di tale amore. Lo stesso deve essere per gli eventi del Giugno Pisano, e in particolare per la festa del Patrono: lo abbiamo detto in tutte le salse quale vuol essere il nostro indirizzo, e quest’anno che non l’abbiamo avuta, della Luminara cosa ci è mancato? Il caratteristico raccoglimento e il silenzio stupito di fronte alla meraviglia dei Palazzi che si specchiano con le luci dei lampanini sulle acque dell’Arno, oppure la confusione, i fasci di luci elettriche e il rumore di musiche fuori luogo e assordanti? Non occorre un sondaggio per conoscere l’orientamento dei Pisani”.

“Stiamo con fatica e tra mille difficoltà burocratiche cercando di tornare indietro per proiettarci in un futuro più bello – prosegue Bedini – convinti che nel recente passato si fosse progressivamente rinunciato alla vera essenza di questi momenti che rappresentano la storia, la gloria e l’identità di Pisa, non supportando gli eventi con una vera politica culturale. E la città, e gli eventi stessi, di questo hanno sofferto. Radici dimenticate da recuperare, segni di un’identità e di un’appartenenza da riscoprire. E di una cultura popolare e tutta pisana da rilanciare. San Ranieri è indissolubilmente legato alla cultura pisana. Monsignor Burgalassi, nell’introduzione a uno dei più bei libri su San Ranieri ha affermato: “scrivere su che cosa ha rappresentato Ranieri per Pisa in questi nove secoli significa collocare la religiosità e la devozione dei pisani nel profondo della cultura pisana di ieri e di oggi”.

“San Ranieri, santo laico e beatificato a furor di popolo poco dopo la sua morte, come avviene per i grandi Santi, quest’anno va invocato anche per una delle sue più precipue caratteristiche, ovvero quella di taumaturgo, cioè operatore di prodigi – conclude l’assessore -. Nella storia di Pisa si riconducono a San Ranieri tre episodi nei quali il suo intervento è risultato decisivo per la salvezza della città: in uno, del 1256, avrebbe salvato la flotta pisana da sicuro naufragio di fronte a Messina; negli altri due, ci avrebbe liberato dalla peste, prima nel 1365 e poi nel 1837. Oggi che ci troviamo coinvolti in una pandemia e siamo all’alba di una crisi economica e sociale la cui portata non è possibile prevedere, rivolgerci ancora una volta al nostro Patrono è più necessario che mai. Ricordandoci di quel sonetto di Neri Tanfucio, in cui di San Ranieri si dice: “Delle grazie ne fa, lassamo andare / Gualda ‘n po’ vanti ori ciondoloni / ci ha ‘n della nicchia! E sai, nun dubitare / se glieli danno c’è le su’ ragioni”.”

Luminara, ci manchi

Ci sarà di certo chi fa finta di niente, chi se ne va da qualche parte per non pensarci, chi addirittura dirà che insomma tutta quella confusione, non si trovava mai parcheggio. E poi ci siamo tutti noi a cui già manca la magia delle ultime biancherie attaccate nel pomeriggio, lunghissimo, del 16 giugno, mentre sui lungarni il profumo del croccante si mescola al rumore dei palloncini che si gonfiano; i lumini che iniziano a brillare quando scende il sole e già qualcuno prende i posti sulle spallette per vedere bene i fuochi e avere una posizione privilegiata per guardare tutti quelli che passano. Poi il buio e uno spettacolo sempre uguale eppure irripetibile, romantico e goliardico insieme; quando scoppia il primo fuoco d’artificio siamo tutti insieme e ciascuno è solo con se stesso, lì, davanti a quello spettacolo fatto di niente, luci, colori, odore di brucicchiato, che ognuno può riempire con quello che vuole, siamo tutti immobili e ci vogliamo, per un attimo, tutti bene. Sì, è un attimo: le magie, si sa, non durano mai a lungo. Giusto il tempo di crederci.

Conta il pensiero

Non saranno i centomila lumini ad illuminare i lungarni stasera, quelli della notte più bella, quelli della luminara che attira più che altrettanti visitatori e che, proprio per questo, è stata da tempo annullata: ad essere illuminata sarà simbolicamente solo la sede del comune. E il cuore di chi ama questo spettacolo, anche se in versione minimal.

I lumini a cera posizionati sulle facciate dei palazzi sui Lungarni, a disegnarne le sagome, e poi il tremolio delle candele e lo stupore di chi vede questo spettacolo unico al mondo per la prima volta e di chi se ne stupisce da una vita. A causa dell’emergenza Covid-19, il Comune ha da tempo annunciato l’annullamento di tutti gli eventi del Giugno Pisano e quindi della luminara.

Come atto simbolico, verranno allestite le tradizionali biancherie sulle facciate di palazzo Gambacorti e palazzo Mosca, sedi del Comune. I lampanini cominceranno a risplendere con le luci del crepuscolo.

La tradizione della Luminara sarà oggetto di una trasmissione televisiva de La Pisaniana in diretta dal Ponte di Mezzo (martedì 16 giugno, ore 21.00). Per questo il Ponte sarà chiuso al traffico veicolare a partire dalle ore 19.00 e fino alle ore 24.00, con divieto di transito pedonale dalle ore 20.45 alle ore 22.45.

Fiera di San Ranieri: niente appuntamento sotto la torre, Ma c’è un’altra iniziativa a San Rossore

L’assessore al commercio e turismo Paolo Pesciatini ha incontrato stamani una delegazione dei venditori ambulanti della Fiera di San Ranieri (che si tiene ogni anno il 17 giugno nel quartiere di via Santa Maria), che hanno manifestato stamani nell’Atrio del Comune.

“Ho incontrato stamani gli operatori della Fiera di San Ranieri – spiega l’assessore  Paolo Pesciatini – per ascoltare le ragioni della loro protesta, ma soprattuto per chiarire che l’iniziativa che si terrà mercoledì all’interno del Parco di San Rossore non è assolutamente collegata alla tradizionale e identitaria Fiera di San Ranieri che si tiene nel centro di Pisa. Il Comune di Pisa è estraneo all’organizzazione della manifestazione, tanto che gli organizzatori non hanno neanche fatto richiesta del patrocinio al Comune. Come tutti i pisani sanno, la tradizionale Fiera di San Ranieri quest’anno non si potrà tenere, in quanto l’Amministrazione Comunale ha deciso, per ragioni di coerenza, l’annullamento di qualsiasi manifestazione pubblica legata al Santo Patrono e più in generale al Giugno Pisano, in ottemperanza alle misure di sicurezza legate al pericolo del contagio da Covid-19. Con gli operatori abbiamo infine affrontato l’eventualità di tenere un altro evento, appena la situazione renderà possibile organizzare eventi tradizionali che richiamano una grande quantità di persone.”

San Ranieri, pensaci te!

A Pisa si dice così per affidare al Santo Patrono qualcosa che ci è caro e, il 17 giugno, si va a rendergli omaggio al Duomo. Quest’anno, non potendo essere tutti lì ad accalcarci davanti alla sua teca di vetro per essere certi che senta la nostra voce, sarà lui a venire da noi grazie ad una riproduzione distribuita nelle edicole.

La Compagnia di San Ranieri, in collaborazione con gli edicolanti della città, promuove la distribuzione di un particolare santino che riproduce il nostro patrono San Ranieri dipinto da Giovanni Battista Tempesti.

Saranno 3mila le riproduzioni distribuite gratuitamente dalla mattina di mercoledì 17 nelle edicole pisane: realizzato in passato dalla Libreria Ecclesiastica Berno, il santino verrà distribuito durante il Pontificale in Cattedrale e alla cittadinanza grazie all’accordo con l’agenzia locale di distribuzione dei giornali e alla disponibilità dei titolari delle edicole. Ogni edicola sarà dotata di un kit di 50 pezzi: la parte che resterà sarà distribuita ai fedeli durante la Messa delle ore 18 sul sagrato del Duomo. Per chi dovesse rimanere senza: San Ranieri, pensaci te.

“Un’iniziativa, quella della Compagnia di San Ranieri – ha commentato il Sindaco Michele Conti -, accolta e molto apprezzata dall’Amministrazione Comunale in questo anno particolare in cui non sarà possibile svolgere la Luminara come da tradizione così come non ci saranno gli altri festeggiamenti per le restrizioni imposte dal Covid. La distribuzione dell’icona di San Ranieri è un modo per onorare il nostro Santo Patrono permettendo a migliaia di pisani di averne una riproduzione nelle proprie case. Ringrazio la Compagnia di San Ranieri per aver realizzato questo progetto e gli edicolanti che distribuiranno il santino gratuitamente”.

«Nonostante la situazione generale dovuta al Covid19 – ha dichiarato Riccardo Buscemi – la Compagnia di San Ranieri ha predisposto piccole iniziative nel solco delle finalità del nostro sodalizio grazie alla disponibilità del Comune di Pisa. Non vogliamo tuttavia fare passare la Festa senza lasciare un ricordo e un segno ai nostri concittadini della devozione che lega tutti i Pisani a San Ranieri, soprattutto in questo anno particolare. A impreziosire il santino, sul retro della ristampa, è presente la preghiera al Santo composta dall’Arcivescovo Benotto e la vita di San Ranieri, a molti ancora sconosciuta. Grazie al Sindaco per la disponibilità dimostrata, agli eredi della Libreria Berno, agli edicolanti e alla Tipografia Comunale”.

“In questo Giugno Pisano particolare – ha dichiarato l’Assessore alle Tradizioni Storiche Filippo Bedini – sono importanti due iniziative che l’Amministrazione Comunale ha fatto su stimolo della Compagnia di San Ranieri: una è l’illuminazione della statua di San Ranieri alla rotonda a Cisanello e l’altra, che mi fa particolarmente piacere, è la riproduzione di un santino storico del Santo Patrono che credo sia di particolare valore perché l’iconografia di San Ranieri è molto poco diffusa, non sono moltissime le immagini storiche del Santo. Da questo punto di vista la diffusione del santino nelle case dei pisani è un piccolo segno che va nella direzione giusta, che ci farà vivere la festa del nostro Santo Patrono con maggiore consapevolezza e devozione e anche con un piccolo dono che la Compagnia di San Ranieri ha voluto fare a tutti i pisani”.

La Compagnia di San Ranieri, infatti, ha aderito idealmente all’iniziativa Luminara Spontanea di San Ranieri: la sera del 16 giugno la statua di San Ranieri sarà addobbata con la biancheria dal Comune e i confratelli cureranno l’accensione dei lampanini intorno al Santo.

Giugno alternativo

Nell’anno in cui tutto si adegua alle nuove regole, anche il Giugno Pisano si presenta in un modo nuovo: i video di tutte le edizioni moderne del Gioco, una Luminara simbolica al Palazzo del Comune e tanti appuntamenti social. Anche se non ci saranno gli eventi classici, ci sarà l’impegno per mantenere viva la tradizione.

Niente Luminara, niente Regate, niente Gioco del Ponte: non si può. Ma se è vero che il fine è mantenere viva la tradizione, allora l’idea di proporre un approfondimento di questi eventi è una buona idea: si tratta di trasmettere sui canali del Comune di Pisa le 38 edizioni del gioco dal 1982 al 2019 e di arricchire l’offerta con una serie di eventi simbolici. E se è vero che tutti gli anni ricordiamo, come è giusto, che quello che si consuma poi in una serata, un pomeriggio o una giornata è in realtà il frutto di un lavoro lungo tutto l’anno, allora riproporre la storia del Gioco e distribuirla lungo tutto il mese potrà farci apprezzare l’impegno di tutti i partecipanti.

“L’espressione giugno virtuale che si sta diffondendo non mi piace molto – ha spiegato l’assessore alle Tradizioni Storiche Filippo Bedini -. La Luminara, il Gioco del Ponte, i Palii non vanno certo d’accordo col distanziamento, anzi, sono prima che ogni altra cosa incontro, avvicinamento sociale, abbraccio. Se così per quest’anno non potrà essere, vogliamo comunque dare un forte segnale di continuità e sfruttare il male per costruire qualcosa di buono: possiamo approfondire, riguardare al passato per migliorarci, confrontarci su nuove idee per il futuro. Non mi è mai piaciuto neanche il fatto che ci fosse la tendenza a concentrare, direi quasi stipare tutti gli eventi legati alle Tradizioni storiche nel solo mese di giugno. Lo abbiamo sempre sostenuto, ma la situazione di quest’anno dimostra come sia sempre più necessario pensare di distribuire durante tutti i mesi dell’anno iniziative ed eventi connessi alla nostra tradizione: rievocare momenti importanti della nostra gloriosa storia; far conoscere luoghi e personaggi ad essa legati; organizzare mostre e convegni per approfondire e divulgare, in modo da rafforzare in tutti, ma specialmente nei più giovani, il senso di appartenenza a Pisa”.

“Le tradizioni sono un baluardo di identità da cui nasce e grazie al quale si alimenta e si perpetra l’amore per la città e la comunità cittadina. Anche in questa circostanza di straordinaria difficoltà è emerso fortemente lo spirito positivo e costruttivo delle persone che si dedicano quotidianamente al Gioco e alle regate, che si sono messi a disposizione generosamente e incondizionatamente. A loro va il ringraziamento mio personale e dell’Amministrazione tutta. Dover rinunciare, dopo mesi di allenamenti già svolti e di sacrifici già messi in campo, a Palii remieri e sfida sul Ponte è veramente difficile”.

Il racconto del Giugno Pisano si sposta sui social del Comune. Il Comune di Pisa ha deciso di acquistare l’intero archivio delle registrazioni del Gioco del Ponte da 50 canale, l’emittente locale che ha trasmesso le dirette da Ponte di Mezzo dal 1982 fino all’edizione dello scorso anno. L’operazione ha il duplice scopo di conservare, digitalizzandolo, un patrimonio video che racconta la comunità pisana e metterlo gratuitamente a disposizione della cittadinanza.

Ogni giorno, infatti, per tutto il mese di Giugno, sulla playlist Gioco del Ponte creata appositamente sul canale Youtube Comune di Pisa verranno caricati due video: una pillola di Gioco del Ponte, dove alcuni dei protagonisti del Gioco raccontano attraverso una breve intervista curiosità e aneddoti sugli aspetti civili e militari della manifestazione, e un video integrale dei combattimenti degli ultimi 38 anni, partendo da quello del 1982 fino ad arrivare, ai primi di luglio, al combattimento dello scorso anno. Un vero e proprio scrigno di immagini dove sono stati immortalati combattenti delle parti e figuranti del corteo storico, pisani di tutte le età che hanno dato il loro contributo alla tradizione. Ogni video sarà rilanciato dalle pagine Facebook e Instagram del Comune di Pisa.

Non si esaurisce qui la partnership con 50 canale per raccontare questa edizione virtuale del Gioco del Ponte: attraverso tre trasmissioni dedicate de La Pisaniana, che andranno in onda da luoghi simbolici della città il 10, il 16 e il 24 giugno. E poi approfondimenti con la messa in onda di contributi di esperti del Gioco del Ponte e una rassegna di combattimenti memorabili rimasti nella memoria collettiva degli appassionati. 

“Oltre alle iniziative simboliche per dare continuità alla tradizione – aggiunge Bedini -. insieme all’ufficio coordinato dal dirigente Giuseppe Bacciardi abbiamo in questi mesi proseguito nel lavoro di recupero e sistemazione del patrimonio di costumi e materiali dei cortei storici, all’individuazione di elementi di addobbo dei Lungarni che c’erano nel passato e poi sono venuti meno, all’assegnazione di sedi nei quartieri di riferimento alle Magistrature che ancora ne erano sprovviste: dopo la consegna dell’immobile in via Abba ai Mattaccini, stiamo per consegnare un fondo al San Martino e uno al Santa Maria. Questo è un aspetto al quale teniamo particolarmente, perché solo facendo svolgere la vita delle Magistrature nei quartieri si ottiene di far conoscere più e meglio il Gioco, e di svolgere quella funzione sociale e di presidio del territorio, attraverso la riappropriazione di spazi non utilizzati, che per noi è fondamentale. Giovedì 4 tornerà anche a riunirsi il Consiglio degli Anziani, nella splendida cornice della Sala delle Baleari, che consente il rispetto delle norme di sicurezza. Ci sono da riprendere in mano le molte cose sulle quali abbiamo già iniziato a lavorare intensamente nei mesi precedenti la chiusura”.  

“Per quanto riguarda la Luminara, vista l’impossibilità di allestirla come la conosciamo – conclude infine l’assessore – abbiamo pensato di illuminare con le biancherie almeno il Palazzo comunale, volendolo pensare come la casa che simboleggia tutte le case dei pisani. Stiamo pensando anche a un altro segno significativo per sottolineare, quest’anno con ancor più forza, la devozione di Pisa per il suo Santo Patrono, con l’auspicio che la forzata assenza di momenti di altro genere possa permettere a ciascuno di vivere la ricorrenza del 17 giugno con maggior concentrazione verso quella che è l’autentica natura della festa, ovvero proprio la fede nell’affidare a San Ranieri la preghiera di intercessione per il bene di Pisa”.

“Ringrazio 50 Canale e l’Amministrazione Comunale – ha detto Vito Ardito, Cancelliere generale del Consiglio degli Anziani –  per aver messo a disposizione l’archivio storico dei combattimenti del Gioco del Ponte. Un patrimonio per noi preziosissimo, che insieme a Lorenzo Davini e Stefano Gianfaldoni stiamo analizzando per commentare le vecchie edizioni, capire le modifiche che ci sono state negli anni e ricostruire la storia dei combattimenti. Insieme alle 30 pillole che abbiamo realizzato dando voce ai protagonisti del Gioco del Ponte, abbiamo contribuito a rendere vivo anche in quest’anno particolare, il valore delle tradizioni pisane.”

“Il 2020 sarà un anno che dedicheremo allo studio delle edizioni passate – ha aggiunto Roberto Tonini, Comandante generale del Gioco del Ponte -. Ci confronteremo con le parti e i comandi di Mezzogiorno e Tramontana per apportare alcune modifiche al regolamento tecnico, così da riportare il Gioco alla sua tradizione e storicità.”  

“È motivo di orgoglio e di soddisfazione per la nostra emittente – ha concluso il presidente di 50 Canale Giuseppe Rossi –  mettere a disposizione della città di Pisa un materiale video che abbiamo costruito nel corso degli anni e che riguarda la tradizione storica più importante della città. Ringrazio l’Amministrazione Comunale per averci dato l’opportunità di far conoscere a tutti i pisani il lavoro che svolgiamo con passione a servizio della comunità di cui siamo orgogliosamente parte.”

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