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Una passerella per Sant’Ermete

Approvato il progetto esecutivo per la passerella ciclopedonale al Cavalcavia di Sant’Ermete, un’opera che mette in sicurezza i pedoni, ricuce i quartieri e promuove la mobilità dolce. Quando arriveranno i soldi del mutuo.

È stato approvato in via definitiva il progetto esecutivo per i lavori di messa in sicurezza e ampliamento del Cavalcavia di Sant’Ermete con realizzazione della passerella ciclopedonale. L’approvazione del progetto esecutivo, che è stato modificato rispetto al progetto originale data l’esistenza di vincoli ferroviari, strutturali e viari, è finalizzato alla richiesta di assunzione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, per sostenere le spese aggiuntive dovute alle interferenze in ambito ferroviario, contenute nelle osservazioni presentate da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) per l’approvazione del progetto. L’opera, che fa parte del progetto “Binario 14”, è finanziata con i fondi del Bando Periferie per 2.300.000 euro, a cui si aggiungono risorse proprie dell’Amministrazione Comunale per 200 mila euro e il mutuo da contrarre con la Cassa Depositi e Prestiti per 705.700 euro, per un importo complessivo di 3.205.700 euro.

“Un passaggio importante propedeutico alla gara per i lavori che si svolgerà entro la fine dell’anno – dichiara il sindaco di Pisa Michele Conti –  . Si tratta di un progetto complesso, che ha comportato passaggi e momenti di confronto con RFI recependo osservazioni e operando le modifiche necessarie, che realizzerà un’opera fondamentale per i residenti della zona, in grado di ricucire la spaccatura tra il quartiere di Porta Fiorentina e quello di Sant’Ermete rappresentata dal passaggio della ferrovia. La mobilità di pedoni e ciclisti che si sposteranno da una zona all’altra della città verrà finalmente messa in sicurezza e verrà corredata dalla realizzazione di una pista ciclabile che collegherà i quartieri, percorrendo via Cattaneo, via Emilia e proseguendo a Sant’Ermete. Come primo cittadino è davvero una grande soddisfazione realizzare opere importanti come queste, che rimangono alla città per decenni e contribuiscono a migliorare la qualità della vita quotidiana dei residenti, rendendo i quartieri più vivibili e promuovendo una mobilità sostenibile all’interno della città. Quello portato avanti in questi anni è un impegno che affianca alle manutenzioni ordinarie di marciapiedi, asfalti e verde pubblico, la realizzazione di grandi opere che cambiano la mobilità e la sicurezza dei quartieri più periferici, rimasti fermi alle infrastrutture realizzate nel dopoguerra”.

Il progetto definitivo di realizzazione del percorso ciclopedonale sopraelevato sulla via Emilia che mette in collegamento tra la zona di Portata Fiorentina con il quartiere di Sant’Ermete prevede la costruzione di una passerella con struttura metallica, che correrà con tracciato parallelo al cavalcavia esistente, in prossimità dello stesso sovrappasso stradale. La passerella avrà una lunghezza di 49.50 metri e una larghezza di 3,40 metri, con altezza complessiva massima della travatura pari a circa 11 metri rispetto al piano strada della via Emilia. La passerella viene raggiunta mediante due scale e due ascensori (uno posto sul lato nord e uno sul sud). Gli ascensori saranno a norma di persone disabili e idonei per il trasporto delle biciclette.

Sul lato nord visto il ridotto spazio disponibile, verrà mantenuta parte della scala esistente. La passerella sarà imboccata dalla vecchia via Emilia, in corrispondenza delle attuali scalette di accesso al cavalcavia. Sul lato sud la passerella sarà invece collegata alla vecchia via Emilia posta sull’altro lato delle ferrovie, mediante un’area verde ricavata all’interno del lotto di proprietà di RFI, che verrà riqualificato. La passerella sarà realizzata a norma per essere utilizzata sia dai pedoni che dai ciclisti contemporaneamente: per questo la larghezza complessiva delle corsie da 2.50 metri è stata incrementata e portata fino a 3 metri.  

La passerella, costituita in profilati tubolari in acciaio, sarà aperta nella parte superiore e chiusa lateralmente mediante pannelli di lamiera con la finalità di proteggere la sede ferroviaria dalla caduta di oggetti. La pavimentazione della passerella sarà in conglomerato drenante, ecocompatibile, incombustibile e antisdrucciolo. I vani ascensore saranno realizzati in cemento armato a faccia vista, con pensilina leggera di protezione agli ingressi. La scala di accesso sud sarà realizzata mediante profilati in acciaio zincati. La scala nord sarà in parte su terra, in parte a soletta rampante, sarà rivestita in lastre di pietra. In corrispondenza dell’accesso nord, sotto la scala, è previsto un vano parzialmente aperto per l’alloggio dei quadri elettrici e ascensore, dotato di un soppalco in acciaio e lamiera per l’accesso alla manutenzione dei tiranti. E’ prevista inoltre una illuminazione del percorso ciclopedonale, sia dell’interno che dall’esterno. 

Le fasi di realizzazione del cantiere prevedono prima la bonifica bellica nell’area cantiere e la demolizioni dei manufatti, poi la realizzazione delle opere strutturali e delle fondazioni, quindi il trasporto dei componenti sul cavalcaferrovia, posa e montaggio dei blocchi e a seguire il montaggio della passerella, con la realizzazione delle opere di finitura come scale e ascensori. Le fasi di montaggio delle varie parti della reticolare saranno realizzati durante la notte, previa interruzione dell’alimentazione delle linee elettriche. Le opere di finitura che non coinvolgono la sede ferroviaria, l’asfaltatura, posa di illuminazione, saranno realizzate in orario diurno.

Sono infine previste come opere aggiuntive la realizzazione di un’area verde completa di alberature ombreggianti, panchine, area giochi per bambini, rastrelliere per parcheggio di biciclette, la sostituzione della recinzione in rete metalliche con ringhiera in acciaio e inserimento di cancelli con apertura manuale, la sostituzione del fondo bitumato previsto per la pista ciclabile con conglomerato drenante ecocompatibile.

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Lezione per le vacanze

I cantieri aperti in diverse scuole di Pisa, dagli asili nido, salle cuole dell’infanzia, alle primarie e secondarie di primo grado, riguardano manutenzioni, efficientamento energetico, antisismica e antincendio; si approfitta della pausa estiva per essere pronti a settembre.

I principali lavori riguardano l’adeguamento antiincendio alla scuola primaria Filzi e alla scuola media Galilei, lavori di manutenzione ordinaria agli edifici scolastici delle scuole Cambini e Toniolo centrale e succursale e alle Genovesi. Lavori in alcune palestre di proprietà comunale alle scuole Galilei, Castagnolo e Parmini.

“La sicurezza degli alunni è una priorità – ha dichiarato il Sindaco di Pisa Michele Conti. – e per questo dobbiamo rendere il patrimonio edilizio scolastico più  sicuro e accogliente. Non era scontato riuscire a continuare in questa direzione durante la pandemia, ma abbiamo investito e programmato lavori nelle scuole cittadine per rendere confortevoli quei luoghi fondamentali in cui avviene la formazione e la crescita dei nostri figli”.

“Abbiamo impostato un cronoprogramma di lavori – spiega l’assessore ai lavori pubblici Raffaele Latrofa – che tenesse conto delle priorità segnalate. Un percorso fatto anche di riunioni convocate ad hoc con genitori e personale scolastico dai quali abbiamo raccolto segnalazioni e richieste, tutte messe al vaglio degli ingegneri comunali incaricati di fare le opportune verifiche. In questi anni abbiamo continuato a predisporre progetti di adeguamento sismico per farci trovare pronti ad eventuali finanziamenti che auspichiamo arrivino con il PNRR. I lavori in corso, programmati nella pausa estiva dalle lezioni, sono una parte degli interventi in programma: si attendono da parte delle istituzioni superiori, Regioni e Stato, importanti contributi in termini di risorse disponibili nella messa in sicurezza degli edifici scolastici, già anticipati dagli avvisi pervenuti, per i quali si intensificherà ancora maggiormente l’impulso a quell’importante processo di miglioramento del patrimonio edilizio esistente di cui le scuole costituiscono certamente questione centrale”.

Elenco dei lavori suddivisi per appalti (gli importi sono tutto al netto dell’Iva):

Lavori di adeguamento antincendio presso la scuola primaria Filzi – materna Ciari (importo 84.675 euro, con contributo statale di 70mila euro);

Lavori di adeguamento antincendio presso la scuola media Galilei (importo 76.521 euro con contributo statale di euro 70mila euro);

Lavori di manutenzione straordinaria presso gli edifici scolastici sede delle scuole Cambini e Toniolo centrale, nonché opere di controsoffittatura alle scuole Toniolo succursale e Genovesi (importo 104.310 euro);

Lavori di ripristino funzionale dei locali a servizio di alcune palestre scolastiche di proprietà comunale alle scuole Galilei, Castagnolo, Parmini (importo 40.985 euro).

I primi due lavori, sulla scorta del finanziamento del Miur, mirano all’ottenimento della certificazione di prevenzione antincendio, mentre i restanti lavori contemplano importanti adeguamenti/ripristini funzionali nelle scuole e palestre citate; ad esempio il rifacimento delle pavimentazioni delle palestre, ripristini e riparazioni conseguenti a periodi di inattività per Covid in cui si sono evidenziate problematiche di infiltrazioni o atti vandalici.

A questi lavori in corso bisogna poi aggiungere quelli già realizzati nell’anno passato i cui cantieri, in alcuni casi, stanno terminando o sono in piena attività. Tra questi, sono di rilievo i lavori di miglioramento sismico presso le scuola Sauro, ormai giunti a conclusione (importo 319.056 euro) e i lavori di consolidamento strutturale su porzione di edificio vincolato alla sede della scuola media “Fibonacci” succursale e elementare “N. Pisano” (II stralcio), propedeutici all’adeguamento sismico complessivo (importo 608.904 euro). In quest’ultimo caso occorre evidenziare che i lavori si aggiungono a quelli già conclusi del I stralcio funzionale per un importo di euro 489.580 euro e di quelli ulteriori in programma (II stralcio) a completamento dell’adeguamento sismico dell’intero organismo strutturale che abbraccia ben due scuole in un complesso monumentale per il quale l’Amministrazione comunale ha deciso di investire tenuto conto del suo valore storico-culturale. Gli interventi previsti del III stralcio non avranno inizio prima della conclusione del prossimo anno scolastico, per rendere compatibile la successione dei lavori con le esigenze di preservazione di una parte dell’attività didattica, riducendo gli impatti del cantiere e rendendoli coesistenti con il contesto di inserimento.

Inoltre, in merito agli interventi di riduzione del rischio sismico si sono già conclusi i lavori di rinforzo locale e miglioramento sismico all’edificio della scuola primaria G. Oberdan (importo 158.479 euro); lavori di miglioramento sismico all’edificio della scuola primaria Rismondo (importo 249.005 euro); lavori di miglioramento sismico con sostituzione di parti non strutturali della copertura dell’edificio sede della scuola primaria L. Cambini (importo 355.004 euro).

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Rotatoria delle Cascine: ci siamo quasi

Si avviano verso la conclusione i lavori alla nuova rotatoria tra il viale delle Cascine e l’Aurelia: lo svincolo funziona già da un bel po’ senza semaforo, ora manca solo l’asfaltatura definitiva che verrà realizzata tra 1 e 3 luglio senza mai interrompere il flusso del traffico.

Funzionerà con il senso unico alternato e con cantiere aperto anche di notte per impattare il meno possibile sul traffico: il cantiere per la realizzazione della rotatoria tra l’Aurelia e il viale delle Cascine è nella sua fase conclusiva. Giovedì 1 luglio, prenderanno infatti il via i lavori di asfaltatura definitiva dell’intera area. Per consentire l’intervento il Comune ha disposto il senso unico alternato, regolato con impianto semaforico temporaneo, nei tratti interessati dai lavori, dalle ore 8 del 1 luglio alle ore 18 del 3 luglio. I lavori partiranno quindi domattina con la fresatura dell’asfalto vecchio e proseguiranno per tutta la giornata di giovedì e venerdì. 

Per non creare disagi alla circolazione delle auto, dato che si tratta di un punto nevralgico per la viabilità lungo l’Aurelia, le operazioni di asfaltatura saranno eseguite in orario notturno, a partire dalle ore 21 di venerdì, con termine entro la mattina di sabato. Lunedì 5 luglio i lavori saranno terminati con la realizzazione della segnaletica stradale. Durante tutte le fasi delle lavorazioni, la rotatoria non verrà chiusa al traffico, ma permarrà il senso unico alternato. 

Con l’asfaltatura definitiva dell’area si completa la nuova rotatoria che ha visto anche la realizzazione di marciapiedi sul lato nord, di due attraversamenti protetti con semaforo a chiamata, la sostituzione dell’impianto di illuminazione e il rinnovo arboreo del viale delle Cascine. Proseguiranno invece i lavori per realizzare la una nuova pista ciclopedonale, larga 3 metri, che va dalla rotatoria fino al sottopasso veicolare.

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Sempre più Mura

Anni fa le abbiamo riscoperte grazie ad un progetto di recupero che ha ripristinato il camminamento in quota per un lungo tratto: presto sarà recuperata una nuova porzione della cinta muraria che ci offre una nuova prospettiva sulla città e un’ulteriore attrazione per i visitatori.

Inizieranno nel 2022 i lavori di restauro di un nuovo tratto dei camminamenti in quota delle mura pisane: è stato approvato il progetto esecutivo per il recupero della porzione che costeggia il Giardino Scotto. L’intervento, allacciandosi ai lavori già realizzati nell’ambito del progetto PIUSS, prevede la riqualificazione del tratto compreso tra la Torre di Sant’Antonio, in prossimità del Ponte della Fortezza, e il Bastione Sangallo. Dalla Torre di Sant’Antonio verrà inoltre realizzato un punto di salita sulle mura del Giardino Scotto che consentirà di accedere al camminamento in quota (galleria e parapetto) e rappresenterà il punto iniziale o finale del percorso perimetrale esistente, al quale si accede da una scala sul lato opposto.  

Il costo dell’intervento è di 798 mila euro, di cui circa 84 mila di contributo regionale. La parte restante verrà invece finanziata dal Comune di Pisa attraverso un mutuo da contrarre con Cassa Depositi e Prestiti. Nelle prossime settimane verranno avviate le procedure di gara per affidare i lavori che partiranno nel 2022 e avranno una durata complessiva stimata di circa un anno.

“Il progetto – dichiara il sindaco Michele Conti – prevede il restauro di una porzione di mura urbane situata in una zona di particolare pregio, sia dal punto di vista monumentale che paesaggistico. Con questo intervento miriamo in particolare a recuperare una parte importante e abbandonata da circa due secoli di un monumento che caratterizza la nostra città, garantendone la fruibilità attraverso l’apertura di camminamenti in quota che si svilupperanno per circa 460 metri complessivi, inseriti nel sistema di percorsi murari già esistenti. Il tratto che andremo a riqualificare sarà infine inserito nella gestione attuale dei percorsi in quota delle mura, che prevede visite e iniziative di carattere sociale e culturale che si svolgono durante il corso dell’anno».

L’intervento prevede nel dettaglio: il restauro e consolidamento delle strutture murarie esistenti; la ricostruzione con strutture in legno della parte superiore della torre di S. Antonio, già inglobata nel sistema difensivo delle mura medievali, ma originariamente con funzione di campanile della chiesa di S. Andrea, al fine di permettere l’accesso a due percorsi in quota mediante la realizzazione di opere, quali elevatori e rampe, per garantire la piena accessibilità anche alle persone disabili: dei due percorsi in quota, uno è posto sulla sommità a circa 10 mt di altezza, il secondo, posto ad una quota di 6,25 mt, si sviluppa in una galleria con volta a botte posta all’interno dello spessore murario; il restauro conservativo della sommità dalla Torre di S. Barbara, con la messa in sicurezza della scala di accesso alla garitta.

Stato attuale. Allo stato attuale, il sistema fortificato sud-est di Pisa termina con il Giardino Scotto, un parco urbano di circa 17 mila metri quadri che presenta sul suo perimetro triangolare una galleria con delle grandi finestre ad arco e un camminamento a cielo aperto; le mura, anche grazie a interventi di restauro che si sono succeduti negli anni, sono perlopiù integre e in buono stato di conservazione, ma l’accesso al pubblico è interdetto. Il vertice settentrionale del triangolo fortificato è mancante, in quanto in parte crollato e in parte inglobato dentro un palazzo costruito alla fine del Settecento. In particolare, dal lato del lungarno Fibonacci, le mura si interrompono in corrispondenza della torre di S. Antonio che si presenta “mozzata” alla quota del camminamento e sormontata da un solaio costruito dopo la Seconda Guerra Mondiale; a fianco della torre è attualmente presente uno degli ingressi al giardino. Nei pressi della torre, la volta galleria e le strutture portanti sono crollate. Il muro esterno (a due teste) è stato puntellato per impedirne l’ulteriore crollo.

Cenni storici. Giardino Scotto fu costruito dai fiorentini come “Fortezza San Marco” o “Cittadella nuova” dopo la conquista della città di Pisa del 1406, non a difesa della città ma per dominarla militarmente. Per la realizzazione del progetto urbanistico, iniziato a partire dal 1440, fu necessario demolire un’area nella quale si trovava la chiesa di S. Andrea in Chinzica con annesso monastero e ospedale. Il campanile della chiesa fu inglobato nel complesso murario e rimase con la funzione di torre di difesa. I lavori per la costruzione della “Cittadella nuova” durarono circa trent’anni. 

La rivolta pisana del 1495 portò alla parziale demolizione della “Cittadella nuova” e a un breve periodo di libertà cittadina che terminò con la riconquista di Pisa da parte dei fiorentini (1509). Durante la rivolta le mura medievali subirono drastiche distruzioni, da cui si salvò soltanto la porta San Marco con alcuni annessi nel mastio nella fortezza meridionale. Una volta riconquistata la città i fiorentini iniziarono la costruzione di una nuova cittadella fortificata sulle strutture precedenti ordinando un nuovo progetto a Giuliano da Sangallo. A ridosso della struttura quattrocentesca furono così erette due fortezze, una a sud e una a nord, poi abbattuta sulla fine del Settecento. Sul lato est il muro fu ricostruito con una cortina in laterizio listata di marmo, soggetta a una serie di rifacimenti che vanno dal Seicento agli anni trenta del Novecento, quando fu tagliata con i due grandi archi per il passaggio della viabilità del lungarno e perforata con le finestrature ad arco a fini estetici.

La Cittadella Nuova fu disarmata e privatizzata da Pietro Leopoldo di Lorena nel 1781. Nel 1798 fu acquistata da Domenico Scotto, armatore livornese, che la trasformò in giardino con ambulacri coperti e scoperti, annesso ad un palazzo che costruì lungo il fiume sul tratto nord-orientale della fortezza. In seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale l’edifico ad angolo tra Lungarno Fibonacci e Lungarno Galilei e l’altro edifico attiguo furono danneggiati.

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Un ponte solo per le biciclette

Approvato il progetto per il nuovo ponte sull’Arno per pedoni e biciclette, entro l’anno cominceranno i lavori per la sua realizzazione: sorgerà tra Riglione e Cisanello collegando due parti della città finora distanti, ridisegnando la mobilità cittadina e incentivando la mobilità dolce.

Con l’approvazione del progetto definitivo per la realizzazione del nuovo Ponte ciclopedonale Riglione-Cisanello, ora dovrebbe mancare solo quella del progetto esecutivo e la pubblicazione della gara d’appalto da parte di Pisamo: c’è ancora qualche passo da fare, ma se tutto va come previsto entro la fine dell’anno dovrebbe aprirsi il cantiere per la realizzazione di quasta grande opera.

“Con il progetto definitivo approvato – dichiara il sindaco di Pisa Michele Conti – siamo ormai prossimi alla pubblicazione della gara che permetterà di dare avvio ai lavori entro la fine del 2021 e arrivare all’inaugurazione del nuovo ponte entro dicembre 2022. Si tratta di un’opera che ridisegna la mobilità tra due parti della città rimaste scollegate, da quando negli anni ’60 esisteva in quel punto il passo di barca. La passerella, che darà grande impulso alla mobilità dolce, permetterà a Riglione, quartiere densamente abitato, di essere messo agevolmente in collegamento con il polo ospedaliero di Cisanello e quindi alla città, senza utilizzare necessariamente l’auto; un passo a sostegno della mobilità sostenibile”.

“Siamo finalmente arrivati ad approvare il progetto definitivo – spiega l’assessore all’urbanistica Massimo Dringoli – dopo aver introdotto modifiche sostanziali al progetto preliminare, relative alle rampe di accesso nelle aree di golena, in maniera da integrare le norme per la sicurezza idraulica entrate in vigore nel 2018. Queste modifiche, che hanno inciso sull’impatto della struttura in golena d’Arno, sia dal punto di vista idraulico che dal punto di vista paesaggistico, hanno dovuto superare i pareri del Genio Civile della Regine Toscana e della Soprintendenza di Pisa. Nonostante il ritardo nei tempi della progettazione dovuto a queste variazioni, stiamo comunque rispettando i tempi che stono stati fissati dalla Regione Toscana per mantenere i finanziamenti.”

Un’opera, del costo complessivo di 3,5 milioni di euro (di cui il 60% sostenuto dal Comune di Pisa con un investimento di 2,1 milioni di euro e il restante 40% finanziato dalla Regione Toscana per un importo di 1,4 milioni di euro) che dà continuità e sviluppo alla rete delle piste ciclabili del territorio, che permetterà di proseguire il tratto di Ciclopista dell’Arno tra Cascina e Pisa fino ad arrivare alla foce, con un percorso collegato lungo tutto il fiume, che può rappresentare una nuova infrastruttura verde e sicura a servizio di cittadini e turisti.

Il nuovo ponte ciclopedonale sull’Arno collegherà le due sponde, mettendo in diretta comunicazione il quartiere di Riglione con l’Ospedale di Cisanello; progettato per consentire in caso di emergenza straordinaria, soltanto nel caso in cui il Ponte delle Bocchette dovesse risultare chiuso al traffico, il transito di ambulanze e mezzi di soccorso. Dalla parte di Cisanello è previsto un tratto di viadotto che collegherà la passerella attraverso una rampa alla pista ciclopedonale che sarà realizzata dietro l’ospedale, in corrispondenza della zona dei parcheggi, da dove proseguirà il collegamento con il Viale delle Piagge. Dalla parte di Riglione il ponte si ricollegherà a via Malatesta, attraverso una rampa rilevata, posizionata in direzione parallela al fiume.

Il progetto prevede la realizzazione di una passerella “strallata”, sostenuta da due antenne metalliche alte quasi 27 metri: una struttura in acciaio e cemento armato, leggermente curva, che si sviluppa per un totale di circa 600 metri (596,54 metri) con una larghezza di 4 metri e balaustre di protezione al confine del piano viabile. La passerella è posizionata a quota +12,50 metri sul livello del mare, ad un’altezza calcolata in modo che rimanga un metro e mezzo oltre la portata massima del fiume, che è calcolata con la quota di piena registrata ogni 200 anni. Questo consente eventuali innalzamenti degli argini di circa 1,70 metri, senza dover modificare la passerella. In questo modo l’impatto dell’opera con il regime idraulico del fiume rimane secondario, limitato a ridotte porzioni di zone di golena vicine ai due argini, senza influire sul corso del fiume.

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Pronti, attenti, rotatoria

In dirittura d’arrivo la realizzazione della nuova rotatoria tra viale D’Annunzio e Ponte del Cep: venerdì 7 maggio iniziano i lavori di asfaltatura che dureranno fino a sabato, ma permetteranno il passaggio delle macchine, anche se limitato. Poi tocca a luci e verde ed entro maggio dovrebbe essere conclusa.

Partono venerdì 7 maggio, i lavori di asfaltatura della nuova rotatoria all’inizio di viale d’Annunzio, all’incrocio con il Ponte del Cep, via Due Settembre e via Livornese. L’intervento parte alle 8 di mattina e proseguirà per tutta la giornata, fino alla notte tra venerdì e sabato, per concludersi entro le ore 8 di sabato 8 maggio. Durante i lavori di asfaltatura la rotatoria non sarà completamente chiusa al traffico veicolare, ma sarà istituito il senso unico di marcia alternato con lavori in stato di avanzamento.

Nel dettaglio, per permettere lo svolgimento dell’asfaltatura saranno adottati i seguenti provvedimenti temporanei di viabilità: chiusura al traffico veicolare della rampa di collegamento tra via Livornese e viale D’Annunzio; in via Due Settembre istituzione del senso unico di marcia con direzione Centro – Mare; in viale D’Annunzio, nel tratto compreso fra l’intersezione con il ponte del CEP e la rotatoria di San Piero (loc. La Rampa) istituzione del senso unico di marcia con direzione Marina di Pisa; sul Ponte del Cep istituzione del senso unico di marcia da via II Settembre verso la rotatoria Don Mario Azzola.

Una volta terminata l’asfaltatura della parte stradale, l’opera sarà completata con l’installazione della nuova illuminazione e la sistemazione dell’aiuola a verde. I lavori, che hanno visto anche la realizzazione di tutti i marciapiedi a contorno per un investimento complessivo circa 175 mila euro, si dovrebbero concludere entro il mese di maggio, condizioni metereologiche permettendo.

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La via d’acqua

Una vera e propria via d’acqua, con attracchi sia nel tratto naturalistico che in quello cittadino, per un’accesso alla città che valorizzi nuovi percorsi turistici e nuove opportunità economiche: questa l’idea di città proposta da Pisa per ottenere finanziamenti di City Branding. Come fare di Pisa un marchio, una visione riconoscibile di città, sfruttando la risorsa più antica.

A pensarci l’idea non è nuova e la materia prima è addirittura antica, antichissima: da tempo si parla di una valorizzazione dell’Arno e da sempre il nostro fiume è quello che ci unisce, che ha originariamente costituito il motivo di attrazione per l’insediamento umano e nei secoli rappresentato un ottimo canale di trasporto a vantaggio delle attività produttive.

Niente di nuovo, dunque, se non fosse che ora si prova ad intercettare, attraverso il bando Italia City Branding 2020, i finanziamenti messi in campo dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in proposito. In pratica saranno selezionate 20 città pilota, che beneficeranno dei fondi, fra quelle che avranno proposto, come ha fatto Pisa, un progetto per la valorizzazione della propria immagine grazie ad una visione unitaria, ad un progetto che leghi insieme più aspetti, più settori; che sia non solo sensato, attuabile e sostenibile, ma anche che riesca a coinvolgere l’intera città.

La proposta pisana, siglata da un protocollo firmato da Comune e associazioni di categoria cittadine, tra cui Unione Industriale Pisana, CNA di Pisa, Confcommercio e Confesercenti, è quella di rendere l’Arno una vera e propria via d’acqua: aggiungere attracchi lungo il suo percorso, creare punti informativi, collegare percorsi turistici differenziati per il circuito museale o per il parco di San Rossore, promuovere un circuito con attività di accoglienza e ristorazione, intersecare la via d’acqua a piste ciclabili o pedonali. Ma anche valorizzare il tratto che ci collega al mare e le attività di rimessaggio e sfruttare a pieno la navigabilità del canale dei Navicelli per fini logistici e sportivi.

Ecco in dettaglio il progetto:

La creazione di una nuova Via d’Acqua. La proposta elaborata del Comune di Pisa prevede la creazione di una nuova via d’acqua lungo il tratto del fiume che va dalla foce fino al confine del Comune di Pisa per un percorso di 18,7 Km, con implementazione delle infrastrutture dedicate al turismo “fluvestre”. Il progetto prevede la messa in opera di infrastrutture che permettano la navigazione in sicurezza, attraverso il dragaggio della barra di foce, del fiume stesso, il posizionamento di segnaletica sulle sponde, di galleggianti di orientamento per un percorso garantito, e lo sviluppo di un nodo turistico con offerte differenziate. 

Tratto naturalistico dell’Arno, dalla foce al Parco di San Rossore. Più nel dettaglio si tratta di rendere navigabile il fiume partendo dalla foce dell’Arno, dove sono presenti 2.500 posti barca e molte attività commerciali, risalendo il fiume lungo l’area del Parco Regionale di San Rossore Migliarino Massaciuccoli, dove verrebbero posti 6 attracchi con pontili galleggianti come sistema alternativo di accesso al Parco e al circuito pedonale-ciclabile in località Cascine Nuove. A questo fine, si prevede anche di tracciare percorsi naturalistici a terra per escursioni guidate o autonome.


Tratto cittadino dell’Arno. Nel tratto in cui il fiume percorre la città, il progetto prevede di implementare gli approdi esistenti con un nuovo scalo alla Cittadella Vecchia, che permetta l’accesso e la fruibilità al circuito museale-culturale che si affaccia sulle sponde del fiume (Museo delle Antiche Navi, Palazzo Reale, Museo nazionale di San Matteo, Centro SMS, Giardino Scotto, Museo della Grafica), e di raggiungere agevolmente Piazza dei Miracoli. Gli approdi permetterebbero la realizzazione di una vera e propria promenade fluviale, con accesso alle numerose attività distribuite lungo il suo percorso e alle attrazioni vicine. Il progetto prevede la creazione di un servizio di barge o battelli che offrano un trasporto fluviale stabile con la possibilità di mini-crociere con circuiti a tema: museali, culturali, naturalistici. Sugli approdi verrebbero inoltre installate 8 colonnine di ricarica e-boat, a sostegno dello sviluppo di una mobilità alternativa ed eco-sostenibile. E’ previsto anche lo sviluppo di attività di rent boat di piccole imbarcazioni elettriche o ibride. Verrebbero infine installate presso gli scali 6 infopoint turistici multimediali attraverso i quali sarà possibile accedere alle informazioni della città. 

Canale dei Navicelli. È prevista, inoltre, la realizzazione di una rete differenziata di fruizione del Canale dei Navicelli che giunge fino al porto di Livorno, confermando e valorizzando sia la vocazione cantieristica del canale che quella di asse per lo sviluppo di attività sportive, tra cui prima di tutto il canottaggio.

Sviluppo del turismo fluviale. La navigabilità del fiume Arno rappresenterebbe un’opportunità di crescita turistica con forte potenzialità attrattiva sia per Pisa che per il territorio circostante. La generica offerta di turismo fluviale prende il nome di “fluvestre” perché racchiude e sottintende arte, sport, enogastronomia, relax, aree rurali, sovrapponendosi ad altre tipologie di turismo. Oltre ai servizi offerti sono indispensabili anche altre componenti per il suo sviluppo: i servizi delle strutture ricettive e ristorative, i servizi di accessibilità che garantiscano la navigabilità e l’accesso a terra e ai punti di attrattività, i servizi integrativi che favoriscano le interdipendenze, gli accessi da terra al fiume e i parcheggi. Gli studi di settore dimostrano che i contenuti di attrattiva primaria sono i circuiti culturali, il ciclo-turismo fluviale, i circuiti eno-gastronomici, il noleggio di imbarcazioni, la visita dei parchi e delle oasi, gli eventi tradizionali e stabili, le visite giornaliere sul territorio circostante, escursioni in bici o a piedi. Il contesto della città di Pisa e del fiume Arno possono offrire un sistema navigabile ricco di risorse turistiche uniche, date dall’unione tra un patrimonio storico e culturale di attrattiva mondiale e la presenza di importanti punti di interesse naturalistico.

City branding pisano. Il City branding previsto dal bando è un insieme di attività coerenti e pianificate che hanno come obiettivo lo sviluppo di una precisa immagine di città, la sua promozione e il suo sviluppo, che saranno coordinate dal Comune di Pisa. All’interno del City Branding è prevista la realizzazione di una city-card informatizzata su App attraverso la quale sarà possibile accedere alle informazioni cittadine e usufruire (attraverso lettura del qr-code generato) dei servizi. La city-card (Pisa card) sarà connessa ad un portale gestionale, come parte integrante del City branding pisano. Il Comune di Pisa svolgerà il ruolo di governo determinando le linee guida e il monitoraggio delle azioni di crescita. Per qualificare l’offerta turistica è prevista la creazione di un “Protocollo flumen vivit” destinato agli operatori, con norme a favore del turismo e della città, principi e direttive per migliorare gli standard qualitativi e mantenere la garanzia d’offerta. 

Enti e soggetti coinvolti. Il progetto proposto verrà condiviso con la Regione Toscana mediante uno specifico accordo di programma dove il soggetto attuatore sarà il Comune di Pisa insieme alla società in house Navicelli S.r.l. e in collaborazione alla società Pisamo srl. Poiché il prodotto turistico finalizzato alla realizzazione di un City Branding pisano ha un valore sistemico ottenuto dall’interazione tra più attori, il progetto prevede il coinvolgimento di tutti gli enti, istituzioni territoriali e associazioni di categoria cittadine, in modo da raggiungere l’obiettivo della navigabilità dell’Arno in tempi rapidi e attraverso una progettualità più possibilmente condivisa.

Quadro economico e cronoprogramma. Il costo del progetto ammonta a un importo complessivo di 2.559.182 euro di cui 387.590 euro relativi alle spese di progettazione, per le quali si richiede co-finanziamento tramite il bando, nella misura dell’83,05% corrispondente a 321.890 euro. Il restante 16,95% delle spese di progettazione saranno finanziate dal Comune, tramite conferimento in natura del valore di 29.700 euro e conferimento in denaro del valore di 36.000 euro. Se il Comune dovesse risultare vincitore del bando Italia City Branding 2020 potrebbe accedere a ulteriori 500 mila euro di fondi statali per la realizzazione dell’opera e si tratterebbe poi di individuare a livello regionale e locale, con il supporto di eventuali investitori privati, ulteriori forme di finanziamento per arrivare al coprire l’intero importo del progetto.
Le tempistiche previste per la realizzazione del progetto si stimano pari a 3 anni e 7 mesi, suddivise in “Fase di affidamento” (4 mesi), “Fase di progettazione” (1 anno e 1 mese) comprensiva di fase autorizzatoria agevolata dalla preliminare sottoscrizione di Protocolli di Intesa con gli Enti coinvolti e “Fase di realizzazione” (due anni e 2 mesi). 

“Pisa, per molti secoli città prettamente fluviale, deve molto al suo fiume – dichiara il sindaco di Pisa Michele Conti -. L’Arno, oltre ad attraversare la città è, con il suo delta, il tratto che collega la città direttamente al mare rendendo il suo territorio particolarmente favorevole, nel tempo, agli insediamenti umani e poi, grazie agli approdi protetti, ad una importante espansione economica. Con questo progetto che vede coinvolti molti attori, dalla Regione Toscana, alle società partecipate Navicelli e Pisamo, alle associazioni di categoria della città, vogliamo dare una nuova prospettiva e possibilità di sviluppo alla nostra città. Dal passato impariamo che questo fiume era la nostra superstrada che collegava la città con Firenze, utilizzato per il trasporto delle merci. Con la seconda guerra mondiale si chiude l’epoca dei navicellai che trasportavano soprattutto la sabbia dalla zona di San Biagio e Cisanello fino a Porta a Mare, dove veniva utilizzata dalle vetrerie. Con l’apertura del Canale dei Navicelli è stato riattivato un percorso virtuoso che ci porta qui oggi per andare oltre: lavoriamo per rendere navigabile l’Arno per dare le risposte economiche a quelle attività legate alla nautica dal ponte del Cep fino a Marina di Pisa  che si trovano da anni in una situazione di incertezza che vogliamo superare. Noi vogliamo che quelle attività abbiano una legittimazione e a questo proposito abbiamo nei giorni scorsi acquisito al patrimonio comunale la strada che dalla città arriva a Marina di Pisa, cosa che ci permetterà di dare risposte tempestive. La concertazione del progetto con Regione, associazioni di categoria e partecipate ci permettono di dare un nuova opportunità di sviluppo alla nostra Pisa sia dal punto di vista turistico e culturale che da quello ambientale e imprenditoriale.”

“All’interno del percorso che la nostra Amministrazione sta portando avanti per realizzare la navigabilità dell’Arno – spiega l’assessore a lavori pubblici e navigabilità dell’Arno Raffaele Latrofa – ci è sembrato interessante partecipare al bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ci permetterebbe di ottenere un finanziamento complessivo di circa 850 mila euro, tra fase di progettazione e opere di realizzazione. Abbiamo quindi pensato di far partecipare al progetto tutti i soggetti che hanno firmato il Protocollo lo scorso 16 settembre e le nostre società partecipate Navicelli e Pisano. L’altro attore importante in questo percorso è la Regione Toscana che sarà parte attiva nella parte dei finanziamenti dell’opera. In questi giorni abbiamo interloquito sia con il Presidente del Consiglio Antonio Mazzeo che con l’assessore ai lavori pubblici Stefano Baccelli, che ringraziamo entrambi per la loro disponibilità. Con questo progetto vogliamo capovolgere il comune sentire pisano, che è quello che il fiume divide la nostra città in due parti, e dire invece che il fiume unisce Pisa, perché intorno al fiume si riuniscono una serie di attività, categorie, interessi, attori e realtà che fanno confluire intorno al fiume tutta la città”. 

“La Navicelli aderisce con entusiasmo a questo progetto del Comune – aggiunge l’amministratore di Navicelli Salvatore Pisano -. Come società ci siamo spesi tantissimo in questi due anni per far tornare il Canale dei Navicelli ai suoi antichi splendori. Ritengo giunto davvero il momento per far sì che le vie d’acqua, l’Arno e il Canale dei Navicelli, vengano utilizzate per realizzare un progetto ambizioso, far diventare Pisa una città  d’acqua, oltre che di cultura e di storia. Abbiamo inoltre partecipato al progetto con un’attenzione particolare allo sviluppo della cantieristica: proponiamo di realizzare fino a 45 mila metri quadrati coperti da destinare agli insediamenti cantieristici. Non tutti sanno che al momento attuale siamo purtroppo costretti a rimandare indietro imprenditori che vogliono investire sull’Arno e adesso abbiamo la doppia responsabilità di recuperare il tempo perso negli anni precedenti e di realizzare le opere in tempi rapidi, per essere in grado di dare risposte concrete agli imprenditori.”

“Per Pisamo – dice l’amministratore di Pisano Andrea Botttone – è motivo di orgoglio poter partecipare ad un progetto che guarda al futuro con cui Pisa si riappropria pienamente di un asset territoriale fondamentale che è il proprio fiume, fiume che deve essere la cerniera di tante attività e collettore di importanti investimenti. Raccogliamo volentieri la sfida lanciata dall’Amministrazione di far sì che l’Arno diventi una via fondamentale per lo sviluppo della mobilità urbana futura e metteremo in campo tutte le nostre idee per proiettare la città verso forme innovative di utilizzo delle vie d’acqua, anche guardando all’esempio di molte città europee, a vantaggio della mobilità cittadina.”

A Pisa, nei prossimi tre anni

Le piazze del litorale, il ponte ciclopedonale a San Rossore, il piano per le periferie: con l’approvazione del programma triennale 2021/23 delle opere pubbliche si guarda ad una città più vivibile, più bella, più verde. E si mettono in campo risorse di stato, regione e privati oltre a quelle del comune.

“L’elenco delle opere pubbliche – ha dichiarato il sindaco Michele Conti – va dal Parco urbano di Cisanello, alle riqualificazioni del litorale, al Ponte Riglione-Cisanello, al piano periferie che comprende la riqualificazione delle case popolari. Molti degli interventi in programma sono il risultato dell’intercettazione di risorse dall’esterno, non solo a livello regionale e nazionale, ma anche di privati come la Fondazione della Banca di Pisa che ha concesso un contributo di 1 milione e 800 mila euro per il restauro del Largo del Parlascio e del Bastione Sangallo. Nel programma è stato inserito anche il nuovo scalo sull’Arno alla Cittadella, che fa parte del progetto Pisa Capitale della Cultura: si tratta di un’infrastruttura fondamentale per rilanciare il turismo fluviale, che dà continuità a un percorso che collegherà il canale dei Navicelli con gli Arsenali Repubblicani, il Museo delle Navi Antiche di Pisa e, da lì, direttamente la Piazza dei Miracoli”.

La Giunta Comunale ha approvato il programma triennale 2021/2023 delle opere pubbliche e l’elenco dei lavori pubblici per il 2021. L’importo complessivo è di oltre 96 milioni di euro, di cui 60 milioni di euro a valere sul 2021 e i restanti sul 2022 (26 milioni) e 2023 (10 milioni).

“Tra gli interventi in programma nel 2021 – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Raffaele Latrofa –  rientrano opere importanti come le riqualificazioni di piazza Gorgona e piazza Viviani sul litorale, la realizzazione del ponte ciclopedonale che collegherà San Rossore con la pista ciclopedonale lungo il tracciato dell’ex trammino, la prosecuzione della stessa pista ciclabile dalla stazione di Marina al Bagno Lido, gli interventi nel quartiere di San Giusto previsti dal Piano Periferie, i progetti che estendono la riqualificazione del quartiere I Passi. Oltre alla realizzazione di queste opere attese, un’ampia fetta delle risorse a disposizione sarà dedicata al comparto delle manutenzioni: prosegue l’investimento sulle strutture scolastiche, sugli impianti sportivi, sui cimiteri, così come il grande piano dei marciapiedi e la riqualificazione del patrimonio verde cittadino”.

“Tra gli interventi in programma nel 2021 – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Raffaele Latrofa –  rientrano opere importanti come le riqualificazioni di piazza Gorgona e piazza Viviani sul litorale, la realizzazione del ponte ciclopedonale che collegherà San Rossore con la pista ciclopedonale lungo il tracciato dell’ex trammino, la prosecuzione della stessa pista ciclabile dalla stazione di Marina al Bagno Lido, gli interventi nel quartiere di San Giusto previsti dal Piano Periferie, i progetti che estendono la riqualificazione del quartiere I Passi. Oltre alla realizzazione di queste opere, un’ampia fetta delle risorse a disposizione sarà dedicata al comparto delle manutenzioni: prosegue l’investimento sulle strutture scolastiche, sugli impianti sportivi, sui cimiteri, così come il grande piano dei marciapiedi e la riqualificazione del patrimonio verde cittadino”.

Ecco gli interventi principali programmati per il 2021 per ogni settore di intervento:

Gli interventi saranno gestiti anche dalle società partecipate dal Comune: Pisamo (mobilità), Apes (edilizia popolare) e Navicelli (darsena e canale). e il documento dovrà essere approvato dal Consiglio Comunale insieme al Bilancio di Previsione. Altri progetti sono in fase di elaborazione poiché, nel caso arrivassero le risorse del recovery fund annunciate per gli enti locali, saremmo già pronti per finanziare nuove opere.

Edilizia scolastica. Dopo il grande investimento fatto nel 2020 per migliorare la sicurezza degli edifici scolastici, proseguono gli interventi sul patrimonio scolastico comunale anche nel 2021. Sono previsti lavori di manutenzione straordinaria e adeguamenti negli edifici per circa 3,2 milioni di euro.

Edifici storici. In programma per il 2021 il restauro della facciata e del tetto di Palazzo Pretorio per un importo di 750 mila euro; il restauro del Bastione del Parlascio e del Bastione del Sangallo, per un importo di 1,2 milioni di euro ciascuno: per entrambi i Bastioni è previsto un finanziamento da parte della Fondazione Pisa per oltre 900 mila euro ciascuno; il recupero dei camminamenti in quota delle mura urbane del Giardino Scotto, per un importo di 780 mila euro, finanziato in parte dalla Regione Toscana; la realizzazione di un nuovo scalo sull’Arno alla Cittadella per un investimento di 500 mila euro.

Piano Periferie. Programmati per il 2021 gli interventi di riqualificazione urbana del quartiere di San Giusto previsti dal Piano Periferie. I lavori prevedono tre cantieri: la rigenerazione di 16 fabbricati ERP nel quartiere di San Giusto, un’opera realizzata da Apes con finanziamento complessivo di 8.695.385 di euro, di cui 4.492.000 provenienti dallo Stato, 1.166.579 dal conto GSE, 284.572 da Apes e il restante 2.752.234 da parte del Comune; la costruzione di parcheggi, del villaggio San Giusto e la realizzazione della nuova piazza in via Quarantola, con finanziamento complessivo di 3.865.125 euro, di cui 1.939.360 da parte dello Stato e 1.925.765 di risorse comunali; l’ampliamento del Cavalcavia di Sant’Ermete, che viene finanziato con 2.300.000 euro da parte dello Stato e 200 mila euro di risorse del Comune.

Viabilità. In programma nel 2021 la realizzazione del Ponte sull’Arno che collegherà le Cascine Nuove a San Rossore con la pista ciclopedonale lungo il tracciato dell’ex trammino, per un investimento complessivo di 1.829.897 euro, di cui metà finanziato dalla Regione e metà con risorse proprie del Comune; prevista inoltre la realizzazione della rotatoria a Montacchiello, come opera eseguita dal privato a scomputo degli oneri di urbanizzazione, per un importo di 2.701.978 euro, e il proseguimento dei lavori alla rotatoria delle Cascine, con inclusa sistemazione del viale che conduce al Parco di San Rossore, per 600 mila euro, finanziati in parte dalla Regione.

Piazze del Litorale. Dopo la realizzazione di piazza delle Baleari a Marina di Pisa e la riqualificazione di piazza Belvedere a Tirrenia, prosegue l’azione di restyling delle piazze del litorale. Concluso l’iter di esproprio con l’Aoup per l’acquisizione della proprietà, nel 2021 è in programma a Marina di Pisa la riqualificazione di piazza Viviani per un investimento di 1,3 milioni di euro e di piazza Gorgona per un importo di 550 mila euro.

Edilizia Popolare. Prosegue il programma degli interventi per l’edilizia popolare tramite Apes realizzati nel quartiere di Sant’Ermete per un importo di 1.350.400 euro (finanziati dalla Regione) e in altri quartieri per un investimento di 1.728.511 euro da parte di Apes. 

Impianti sportivi. Continuano gli interventi per riqualificare gli impianti sportivi cittadini: programmato nel 2021 il 2° lotto dei lavori al Campo Scuola di Barbaricina, con l’adeguamento della pista di atletica leggera e degli spogliatoi, per permettere certificazioni Fidal e Coni per le attività agonistiche di alto livello, per un importo di 380 mila euro a cui si aggiungono ulteriori 280 mila per interventi al Palazzetto dello Sport, Piscina Comunale, Arena Garibaldi e altri impianti sportivi minori. 

Cimiteri comunali. Previsti interventi sui cimiteri comunali per un importo complessivo di 710 mila euro, tra cui alle strutture di San Piero a Grado, al Suburbano, a Putignano, Riglione e San Michele.

Verde urbano. Previsti nel 2021 investimenti complessivi per 1.680.000 euro per lavori di manutenzione del verde e arredo urbano, dove l’intervento più importante riguarda il Parco Urbano di Cisanello, per un importo di 800 mila euro, di cui 400 mila finanziati dalla Regione.

Manutenzioni, marciapiedi, piste ciclabili. Proseguono gli investimenti nel piano delle manutenzioni di strade, marciapiedi, eliminazione delle barriere architettoniche e proseguimento delle piste ciclabili in città e sul litorale. È prevista la prosecuzione della ciclopista dell’ex Trammino dalla stazione di Marina di Pisa fino al Bagno Lido per un importo di 750 mila euro. Tramite Pisamo sono previsti investimenti in lavori a marciapiedi, asfalti, segnaletica per 1.374.399 euro, a cui si aggiungono 665.643 euro per abbattimenti di barriere architettoniche, manutenzione e ampliamento dei piani viabili. 450 mila sono le risorse investite per manutenzione ed estensione della fognatura e 600 mila euro per gli interventi di adeguamento agli impianti di illuminazione pubblica. Infine il Comune ha ricevuto un finanziamento statale per la realizzazione di piste ciclabili urbane per un importo di 315.350 euro.

Piu ai Passi. Prosegue il progetti di riqualificazione del quartiere de I Passi con ulteriori progetti finanziati dalla Regione Toscana che riguardano un intervento di tipo sociale per la creazione di una nuova piazza, uno spazio ad uso sociale e pubblico, centrale per il quartiere, per un importo di 397 mila euro, e altri investimenti per un totale di 500 mila euro.

A scuola, in sicurezza

I disagi causati dai lavori nelle scuole sono tanti, soprattutto in un periodo come questo in cui si sommano a tante altre preoccupazioni. Ma sono il frutto dello sforzo straordinario per la messa in sicurezza dal punto di vista sismico il patrimonio scolastico cittadino.

L’assessore ai lavori pubblici Raffaele Latrofa ha fatto il punto sui lavori all’edilizia scolastica, in riferimento ai tanti cantieri in corso in questo periodo.

In sede di riunione della prima commissione consiliare, ha presentato lo stato dei lavori sui cantieri effettuati, in corso e in fase di avvio negli edifici scolastici cittadini: “L’Amministrazione Comunale ha investito circa 5 milioni di euro per mettere in sicurezza molti edifici scolastici cittadini che necessitavano da anni di interventi strutturali. Abbiamo avviato ben 60 cantieri durante la pausa estiva, che hanno riguardato 36 plessi scolastici, dove sono stati effettuati interventi di manutenzione, efficientamento energetico, antisismica, antincendio, sostituzione infissi, consolidamento strutturale e adeguamento alla normativa anti-Covid. Sono al momento 4 i cantieri rimasti in corso presso le scuole Cambini, Sauro, Oberdan e Rismondo, dove le strutture necessitavano di interventi strutturali e di adeguamento alla normativa antisismica. I cantieri, di dimensioni e durata tale da non potersi esaurire nell’arco dei mesi estivi, stanno proseguendo tutt’ora e hanno comportato lo spostamento delle classi presso altre strutture vicine, per i primi mesi dell’anno scolastico”. 

“Siamo cosciente – prosegue Latrofa – dei disagi arrecati alle famiglie interessate dagli spostamenti di sede scolastica. Mi riferisco anche alle famiglie delle scuole Gianfaldoni che si sono lamentate proprio in questi giorni della situazione. I lavori presso le scuole Sauro sono quasi tutti a buon punto e una prima parte terminerà entro il mese di novembre. Riteniamo però che l’attesa di qualche settimana in più, rispetto a opere strutturali che dureranno 100 anni e che vanno a mettere a norma sismica il nostro patrimonio scolastico, non possa certo costituire l’unico criterio su cui veniamo valutati. Ci teniamo inoltre a ricordare il metodo che abbiamo utilizzato per ogni scuola interessata dai lavori: insieme all’assessore Sandra Munno ci siamo incontrati periodicamente con i dirigenti scolastici e i rappresentanti dei genitori per tenere le famiglie informate passo per passo su lavori in corso. Questo metodo è stato utilizzato anche per le scuole dell’Istituto Fucini, con cui ci siamo incontrati proprio la settimana scorsa, il 14 ottobre, per aggiornare dirigente e rappresentanti dei genitori su possibilità e tempistiche del rientro in sede da parte degli alunni”. 

Questa, nel dettaglio, la situazione aggiornata sull’andamento dei lavori in corso

alla scuola primaria Oberdan i lavori strutturali di miglioramento dell’antisismica sono in via di conclusione, la consegna dell’edificio è prevista a metà novembre. Gli alunni sono temporaneamente spostati nell’edificio del Centro SMS dove gli spazi sono stati appositamente riadattati per ospitare le classi;

alla scuola primaria Nazario Sauro, dove sono in corso i lavori per la riduzione del rischio sismico, è prevista una consegna parziale dell’edificio, corrispondente a un’ala del fabbricato, sia piano terra che primo piano. Gli alunni sono stati spostati temporaneamente alle scuole Battisti e Gianfaldoni. La consegna parziale è prevista per fine novembre, da confermare con valutazione entro il 15 novembre. La presunta fine totale dei lavori è programmata per gennaio 2021;

alla scuola primaria Rismondo sono terminati i lavori di consolidamento strutturale su una porzione dell’edificio in grado di accogliere le 5 classi attualmente occupanti il plesso, che sono momentaneamente ospitate alla scuola Novelli. Il rientro nella sede è previsto per il 2 novembre, mentre la fine totale dei lavori è programmata per gennaio 2021;

alla scuola primaria Cambini sono in via di conclusione i lavori di rifacimento della copertura e di consolidamento strutturale su un’ala dell’edificio, ed è prevista entro la fine di novembre la consegna di una porzione della struttura idonea a recuperare le aule necessarie per le 4 classi della scuola Cambini, che sono al momento ospitati presso la vicina scuola Toniolo. La fine totale dei lavori è programmata per fine dicembre.

Riepilogo dei lavori effettuati durante l’estate. Di seguito riepiloghiamo, scuola per scuola, tutti gli interventi portati a termine durante la pausa estiva:

Scuola media Toniolo centrale: si sono combinati i lavori di imbiancatura (aule e spazi comuni) con quelli relativi all’adeguamento antincendio, che hanno portato al rifacimento della palestra che ha assunto nuovo aspetto e a nuove colorazioni all’interno degli ambienti per una nuova estetica. 

Scuole primaria Toti e Toniolo succursale: nuove colorazioni balze aule primo piano e abbattimento di una parete per recupero di un’aula scolastica. 

Scuola primaria Biagi: nuove colorazioni delle balze, aule e corridoi e abbattimento parziale di un tramezzo per recupero di un aula scolastica. 

Scuola primaria Novelli: nuove colorazioni delle balze aule. 

Scuola materna San Rossore: ripresa di intonaci ammalorati. 

Scuola materna Pertini: messa in sicurezza contro rischi caduta intonaci dei solai. 

Scuola media Pisano a Marina di Pisa: eseguiti lavori impiantistici su antincendio e sostituita la pavimentazione della palestra. 

Scuola primaria Viviani: recupero corticale delle gronde, risarciture giunti degradati, della muratura facciavista, nuovo cancello interno, rifacimento imperm. tetto bagni 

Scuola primaria Newbery: rifacimento bagno al piano terra, in corso sostituzione infissi 

Scuole media Castagnol: rifacimento pavimento aule scolastiche, in corso rinnovo guaina impermeabile blocco spogliatoi

Scuola Baracca: nuove colorazioni delle parti comuni, interventi di rifacimento intonaco pericolante all’esterno

Scuole Moretti e Gamerra succursale: rifacimento di impermeabilizzazione su porzione di tetto che causava da tempo infiltrazioni al primo piano

Scuola media Gamerra Riglione: abbattimento tramezzi per recupero di un aula scolastica, nuova adduzione idrica per bagno disabili, sistemazione vialetto esterno, sostituzione integrale infissi

Scuola primaria Don Milani: abbattimento tramezzi per recupero di 2 aule scolastiche

Scuola primaria Genovesi: eseguita sostituzione integrale infissi

Scuola media Mazzini: abbattimento parziale di tramezzi per recupero di 7 aule scolastiche

Scuola primaria Collodi: abbattimento parziale di tramezzi per recupero di 1 aula scolastica e nuove pareti di separazione in cartongesso

Scuola materna Parmeggiani: rifacimento rivestimento interno 

Scuola media Fucini: intervento di rifacimento impermeabilizzazione palestra, revisione gronde con nuove scossaline, sistemazione dei blocchi servizi igienici con installazione pedali di azionamento scarichi, sostituzione di turche con wc.

Scuola primaria Lorenzini: sostituzione integrale infissi, abbattimento di tramezzo per recupero 1 aula scolastica. Nuova rampa disabili

Scuola Materna Conti: rifacimento porzione di copertura piana per infiltrazioni

Scuola media Galilei: rifacimento bagni primo piano

Scuola materna K. Haring: rifacimento pavimentazione delle sezioni

Scuola media Fibonacci: abbattimento di due pareti per recupero due aule scolastiche, messa in sicurezza lucernaio scale

Scuola D. Chiesa: abbattimento di due pareti per recupero due aule scolastiche (prevista a settembre sostituzione infissi corridoi) completamento sostituzione infissi (corridoi e bagni)

Asilo nido Timpanaro: sistemazione linoleum degradato in un ambiente

Scuola materna Calandrini: sostituzione parziale infissi in legno ammalorati

Centro Sms: lavori per adeguamento spazi funzionali al fine di ospitare classi della primaria Oberdan.

Scuola media Fucini succursale: rimozione copertura in eternit e sostituzione integrale infissi in legno

Scuola media Gamerra: sostituzione completa degli infissi esterni

Lavori in fase di avvio: alla scuola media Fibonacci succursale e primaria Pisano si sono conclusi in questi giorni i lavori del primo lotto (stanno terminando le operazioni di imbiancatura della palestra) ed è previsto entro la fine di novembre l’avvio dei lavori del secondo lotto su un’altra porzione dell’edificio. Alla scuola primaria Battisti e materna Gianfaldoni è di prossimo avvio l’intervento di sostituzione degli infissi esterni all’edificio, l’adeguamento antincendio e impiantistico, così come alle scuole medie Mazzini e Fibonacci.

Il campo del Cep alla Turris

L’impianto sportivo del Cep è stato affidato alla Asd Turris Calcio a 5 che aveva già ottenuto la gestione provvisoria per il periodo estivo riportandolo in funzione anche grazie ai campi solari. E ora dal comune promettono campo e spogliatoi nuovi entro Natale.

L’amministrazione comunale ha affidato alla Asd Turris Calcio a 5 il campo sportivo di calcio del Cep di via Perin del Vaga.

“Dopo tanti anni di abbandono – spiega l’assessore agli impianti sportivi Raffaele Latrofa – grazie all’affidamento in via provvisoria nei mesi estivi, il campo sportivo è stato presidiato e utilizzato, tornando a svolgere un ruolo per il quartiere. Dopo l’intervento di pulizia e di bonifica infatti sono stati organizzati i campi solari per ragazzi e bambini con l’attivazione anche di progetti di pet therapy dedicati ai bambini disabili. Arriviamo oggi a conclusione di una storia che già in passato ho definito “vergognosa”, visto che si tratta di un impianto realizzato solo nel 2013 ma rimasto per anni in stato di abbandono e trasformato in luogo di degrado, atti vandalici e spaccio”.

Con l’aggiudicazione provvisoria del campo a sette in erba sintetica con relativa tribuna, spogliatori e locali di servizio, al concessionario viene consegnato l’intero impianto di cui da oggi è anche custode. 

«Nel frattempo – aggiunge l’assessore Latrofa – stanno per partire i lavori al campo: entro Natale saremo in grado di consegnare a chi ha vinto questa prima gara di gestione un campo e degli spogliatoi nuovi di zecca. Quindi nell’arco di soli due anni abbiamo raggiunto un importante doppio risultato: abbiamo rinnovato completamente un campo che prima era inutilizzabile. E abbiamo affidato la gestione tramite regolare gara. Aspetto non secondario visto che ora abbiamo la certezza che il nuovo gestore si occuperà anche della manutenzione dell’impianto per i prossimi anni e che potrà svolgere quel ruolo sociale del quale il quartiere Cep aveva grande bisogno e al quale abbiamo dedicato grande attenzione».

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