Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia

L’alternativa c’è

Da oggi a Pisa un servizio di noleggio di monopattini elettrici permette a tutti di sperimentare questo versione nuova di un oggetto antico che potrebbe concorrere a rivoluzionare la mobilità cittadina. La tappa di un percorso che crede in un futuro migliore.

Dopo il servizio di bike sharing, ormai diffusissimo, cresciuto e consolidato nel tempo, arriva a Pisa, prima città capoluogo in Toscana, il noleggio di monopattini elettrici. Anch’essi, come le bici di Ciclopi, sono pensati come mezzi leggeri, che snelliscono il traffico e non impattano sull’ambiente, alla portata di tutti sia per la facilità di utilizzo che per la relativa economicità del servizio.

E’ un progetto sperimentale, ma che, spiega il sindaco di Pisa Michele Conti, va inteso come tappa di un percorso di cambiamento della città”. Insieme alla rete di piste ciclabili e alla progettata tramvia, potrà essere veicolo di un cambiamento radicale che, nonostante si parli di una città medio piccola come la nostra non dobbiamo ritenere fuori dalla nostra portata. “Non dobbiamo avere paura del nuovo – conclude il sindaco – e fare di Pisa una città nuova, moderna, europea, in grado di cogliere le sfide del futuro, anche con strumenti come questi, in grado di far circolare meno auto e produrre meno inquinamento”.

Sono 600 i monopattini che compongono la flotta a disposizione di cittadini e turisti, divisi tra le due aziende, Bit-Mobility e Helbez che gestiranno questo servizio di mobilità in sharing. Ma come potremo usarli?

Mentre sono in fase di ultimazione gli stalli rosso fluo per la loro sosta, tra centro città, zone periferiche e Litorale., è stata emessa un’ordinanza della Polizia Municipale che ne disciplina l’utilizzo:

per guidarli è indispensabile essere maggiorenni oppure, se minorenni, essere titolari di patente di categoria AM, è vietato il trasporto di passeggeri o cose e ogni forma di traino, così come è vietato l’uso del cellulare alla guida e utilizzare il mezzo per gare o acrobazie. I monopattini elettrici potranno circolare solo sulle piste ciclabili, sui percorsi ciclo-pedonali, nelle Ztl e nelle strade urbane sulle quali vige il limite di velocità di 50 chilometri all’ora. Sarà vietato girare col monopattino elettrico, invece, nelle aree a maggior concentrazione turistica. Sono interdette piazza del Duomo, piazza Manin, via Cammeo (nel tratto pedonale), piazza dell’Arcivescovado (nel tratto tra via Santa Maria e via Boschi), via Santa Maria (nel tratto tra piazza Cavallotti e piazza del Duomo). Vietato circolare anche sui marciapiedi o negli spazi dedicati agli altri veicoli. 

“Un monopattino in più è un’auto in meno sulle strade – spiega l’assessore alla mobilità Massimo Dringoli – Credo stia tutto qui sia il senso di aver voluto sperimentare tra i primi Comuni in Italia questa nuova forma di mobilità eco-friendly e che oggi finalmente prende il via. Una scelta tesa ad incentivare la mobilità sostenibile che disincentiva l’uso dell’auto privata, spingendo i cittadini verso l’utilizzo di mezzi non inquinanti per spostarsi in città”.

“Con grande soddisfazione – dichiara l’amministratore unico di Pisamo Andrea Bottone – oggi diamo il via alla sperimentazione di micromobilità elettrica, con un servizio che mette a disposizione di cittadini e turisti i monopattini elettrici in sharing. Il loro utilizzo significherà sin da subito meno Co2, meno confusione e città più innovativa. Faremo una campagna informativa per spiegare come usare questi mezzi perché occorre raziocinio ma rappresentano senz’altro un modo per snellire e facilitare gli spostamenti e la vita in città”.

Sono stati anche definiti i limiti di velocità. Velocità massima di 6 km/h in piazza Vittorio Emanuele II, Corso Italia, ponte di Mezzo, Borgo Stretto, via Oberdan, via U. Dini, piazza dei Cavalieri, via Corsica, via dei Mille, piazza delle Vettovaglie, piazza San Omobono, via Cavalca, piazza Dante, piazza Torricelli. Su tutte le altre strade, su cui vige il limite di 50 km/h, il limite massimo per i monopattini sarà di 20 km/h. Tali limiti di velocità saranno imposti da remoto attraverso sistemi informatici centralizzati che comunicano con il mezzo tramite Gps.

L’apertura o la chiusura del noleggio potrà avvenire nel centro storico in corrispondenza delle aree predisposte e segnalate o, nel resto del territorio, a bordo strada dove la sosta è consentita, oppure sui marciapiedi o nelle aree pedonali purché il monopattino non rechi intralcio.

Trekking sì, ma urbano

Tre percorsi per riscoprire la nostra città e i suoi angoli più nascosti: sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre Pisa celebra la XVII Giornata Nazionale del Trekking Urbano e propone tre percorsi fra fontane medicee, Cittadella nuova e vecchia e Mura. Non solo per turisti.

Tre percorsi per scoprire una Pisa meno nota ma ugualmente carica di suggestioni e di storia. Sono gli itinerari ideati per la XVII Giornata nazionale del Trekking urbano in programma in tutta Italia sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre. Dopo alcuni anni di assenza, infatti, il Comune di Pisa ha aderito al programma nazionale che aveva come tema centrale Com’è green la mia città e che vede coinvolte 70 città sul territorio nazionale.

Il programma:

Alla scoperta delle fontane medicee (partenza ore 10 il 31.10.2020, tempo 2 h); Dalla cittadella vecchia alla cittadella nuova (partenza ore 15 il 31.10.2020 e alle ore 10 il 01.11.2020, tempo 2 h); Lungo le mura (partenza ore 21 il 31.10.2020 e alle ore 15 il 01.11.2020, tempo 3 h). La partecipazione è gratuita, ma la prenotazione è obbligatoria (associazione@piediicammino.it).

“I tre itinerari – spiega l’assessore al turismo Paolo Pesciatini – favoriscono una conoscenza autentica della nostra città, in occasione anche dell’anno del turismo lento. E’ una forma di turismo esperienziale che consente di apprezzare e diffondere l’anima green e sostenibile e scoprire il genius loci di Pisa, entrando in contatto con i suoi aspetti caratteristici, insoliti, e spesso poco conosciuti. Quella del 31 ottobre prossimo e 1 novembre sarà dunque un’opportunità per turisti per entrare in contatto con la nostra storia e la vita locale”.

«Aderiamo alla Giornata nazionale del trekking urbano – dice il sindaco di Pisa Michele Conti – cogliendola come un’occasione per far conoscere Pisa ai turisti che magari sono già stati nella nostra città per vedere la Torre ma non hanno avuto tempo di scoprirne gli angoli meno noti. I tre percorsi proposti daranno a tutti questa possibilità, rilanciando quella che noi abbiamo chiamato Pisa oltre la Torre, cioè un’idea di turismo lento che permette al visitatore di entrare in contatto con l’essenza profonda della città e delle persone che la abitano. Iniziative come questa coinvolgono molte città in Italia: siamo felici di far parte di una rete che si promuove in modo collettivo, all’interno della quale faremo la nostra parte”.

Percorso 1: Alla scoperta delle fontane medicee

Le fontane medicee, disseminate nel centro storico di Pisa, sono il risultato di un ambizioso programma di rinnovamento urbanistico ed edilizio già intrapreso da Cosimo I. Le fontane pubbliche celebravano i granduchi che andavano ad offrire alla città una preziosa risorsa, l’acqua buona del Monte Pisano. Le prime fonti risalgono al ‘500 e al  ‘600, a cui seguirono interventi di rinnovamento nel corso del ‘700 e ‘800. Il percorso partirà dalla Fontana dei Putti in Piazza del Duomo, la più celebre tra le fonti medicee insieme alla Fontana del Gobbo di Piazza Cavalieri. Passo dopo passo, attraversando i quartieri di Tramontana e Mezzogiorno, ci faremo sorprendere dai piccoli dettagli e dagli indizi che rintracciano le più antiche fonti pubbliche a servizio dei monasteri e delle piazze popolari. Un cammino dedicato alla ricerca di quei simboli che tramandano all’osservatore attento la storia di Pisa medicea, divenuta a pieno titolo seconda capitale del ducato toscano.

Tempo di percorrenza: 2 ore

Lunghezza: 4,5 Km

Difficoltà: Bassa

Punto di Partenza: Infopoint turistico di Pisa – Duomo, Piazza del Duomo 7

Orario di partenza: ore 10.00 (31.10.2020)

Percorso 2: Dalla Cittadella Vecchia alla Cittadella Nuova

Protagonista di questo percorso è l’Arno, asse di sviluppo urbano della città. Specchio su cui si riflettono monumenti storici e palazzi, e quindi opportunità per raccontare le numerose vicende storiche della città attraverso la rievocazione dei personaggi che hanno reso illustre Pisa.

Dai lungarni, l’itinerario seguirà un’ impronta di turismo “vagabonding” addentrandosi  all’interno dell’antico quartiere di Chinzica, per immergersi nell’atmosfera medievale dei vicoli e delle case torri. Attraversando il Ponte della Cittadella, cammineremo in direzione del quartiere di Santa Maria lasciandoci alle spalle il complesso degli Arsenali, che evocano l’antico rapporto di Pisa con il mare. Il trekking proseguirà tra piazze e vicoli fino a raggiungere i lungarni del quartiere di San Francesco e la Cittadella Nuova, oggi conosciuta come “Giardino Scotto”.

Tempo di percorrenza: 2 ore

Lunghezza: circa 4 Km

Difficoltà: Bassa

Punto di Partenza: Ufficio Informazioni Turistiche, Piazza XX Settembre

Orario di partenza: ore 15.00 (31.10.2020) ore 10.00 (01.11.2020)

Percorso 3 – Lungo le Mura

Le Mura di Pisa rappresentano un unicum nel panorama delle “città murate” medievali, sia per la loro estensione che per le loro caratteristiche architettoniche. Partiremo dalla Porta del Leone, antico accesso alla Piazza del Duomo, camminando a passo di trekking lungo il perimetro esterno della cinta muraria. Tra torri, porte, postierle e bastioni, percorreremo l’intero tratto di Tramontana e quello parzialmente interrotto di Mezzogiorno. Un cammino che ripercorrerà cronologicamente le complesse fasi di edificazione delle mura e che farà percepire quanto grandiosa e impegnativa sia stata questa opera edilizia per i pisani.  Inviteremo ad osservare con occhi diversi le pietre e i laterizi che custodiscono gelosamente i segreti delle tecniche costruttive medievali e che sveleranno le molteplici vicissitudini delle Mura: dall’abbandono alla ripresa dei lavori, i rifacimenti e le dolorose ferite inferte dalle battaglie e dal tempo.

Litorale fuori stagione

Partono questo mese i lavori di riqualificazione di piazza Gorgona a Marina di Pisa: la partenza autunnale dovrebbe assicurare la conclusione dei lavori in tempo per l’inizio della prossima stagione balneare e una piazza più bella e meglio fruibile, al di là delle stagioni.

Dopo piazza delle Baleari, ora tocca a piazza Gorgona rifarsi il look per migliorarsi sotto più di un aspetto: ci sarà più verde e uno spazio dedicato al gioco dotato di pavimentazione anti-trauma; alberi per un po’ d’ombra e tanto spazio ai pedoni, ai quali, forse, sarà riservato l’intero lato della piazza che guarda il mare.

L’amministrazione si dice soddisfatta di mantenere la promessa di riqualificazione del litorale che da tanto tempo ne aspettava una. “Si tratta di un ulteriore tassello del nostro ambizioso progetto di riqualificazione dell’intero litorale – ha dichiarato il Sindaco Michele Conti – per renderlo sempre più bello e accogliente per residenti e turisti”

Gli interventi per realizzare il progetto dall’architetto del Comune Roberto Pasqualetti, affidati alla associazione temporanea di imprese composta da Italscavi srl di Scandicci (Fi) e Impresa Edile Stradale Panza srl di Capannori (Lu) per un importo di 534mila euro, prevedono la completa ripavimentazione della piazza e l’integrazione del verde attuale con nuove essenze e alberi, il rinnovo dell’arredo urbano, l’introduzione di un’area-giochi per bambini e la chiusura al traffico della zona fronte mare.

“Piazza Gorgona verrà completamente ripavimentata in calcestruzzo architettonico – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Raffaele Latrofa – intervallato da liste di travertino e in continuità con le superfici a verde. L’obiettivo è di fornire a piazza Gorgona una impostazione completamente diversa rispetto all’attuale, privilegiando i pedoni. L’idea è di trasformare la piazza in un’area di passeggio e sosta pedonale con nuovi arredi urbani. Il progetto prevede l’eliminazione del traffico veicolare sulla viabilità fronte mare, in modo che l’area possa essere completamente fruibile dai pedoni senza interferenze, anche se su questo aspetto è in corso una valutazione da parte dell’amministrazione comunale sulla tempistica di questa azione».

Anche l’area a verde verrà integrata: oltre alla sistemazione del prato, saranno piantati nuovi cespugli di essenze colorate e profumate come rosmarino, lavanda, ginestra e oleandri. E saranno piantumati alberi ad alto fusto adatti all’ambiente come le tamerici ed i lecci, in modo da assicurare anche ampie zone d’ombra. Gli alberi troveranno spazio sull’asse centrale della piazza, dove è prevista anche la realizzazione di una piccola fontana con giochi d’acqua. Contestualmente sarà anche realizzato l’impianto di irrigazione.

Grandi movimenti, insomma. Il passo successivo sarà piazza Viviani. Non resta che attendere.

Fibonacci, la sequenza e noi

Nell’850° anniversario della nascita, Pisa celebra Leonardo Fibonacci: dal 20 al 23 novembre convegni, concerti e persino racconti di fantascienza ispirati al pisano del dodicesimo secolo che ha rivoluzionato la matematica e non solo.

A Pisa lo ricordiamo con il nome di un lungarno e di una scuola, mentre al Camposanto Monumentale c’è una statua ottocentesca che ne immortala la figura. Fibonacci era Pisano: nacque qui nel 1170 e, dopo avere tanto viaggiato, tornò a Pisa e ci restò fino alla morte. Eppure il nostro concittadino di otto secoli fa è conosciuto in tutto il mondo come uno dei più grandi matematici di tutti i tempi, noto come autore del Liber Abaci con il quale introduce in Europa il sistema numerico decimale indo-arabico, e per la celebre sequenza numerica che porta il suo nome.

Perché allora non celebrarne il genio, rendendogli omaggio tenendo viva, o perlomeno cercando di stimolare, quella brillantezza che gli ha reso possibile lasciare un’impronta così forte sulla nostra cultura tutta

Dal 20 al 23 novembre convegni, incontri, mostre, presentazioni di pubblicazioni ci racconteranno l’importanza di quelle sue intuizioni che hanno cambiato il modo stesso in cui contiamo, con tutto ciò che ne consegue; ma che ci mostreranno quanto questa sua rivoluzione abbia influenzato anche ambiti apparentemente molto lontani dalla matematica.

Organizzati da Comune e Università di Pisa, in collaborazione con la Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant’Anna in luoghi prestigiosi della città, gli eventi in programma proporrà insomma quattro giorni di approfondimento, ma anche di scoperta, non solo per addetti ai lavori.

“Se oggi l’Università di Pisa è una delle più importanti e prestigiose in Italia e nel mondo è anche grazie all’eredità che Leonardo Fibonacci, con le sue intuizioni uniche, ci ha lasciato – commenta il Rettore, Paolo Mancarella –. I suoi numeri magici, come li ha definiti Keith Devlin in un suo libro di qualche anno fa, hanno d’altronde un’applicazione quasi universale che dall’aritmetica ci conduce alla geometria e alla biologia. Ma quella sua sequenza ha ispirato dall’arte fino all’informatica che qui a Pisa ha mosso i suoi primi passi. Celebrarlo a 850 anni dalla sua nascita significa per noi rendere omaggio ad un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’umanità”.

Su richiesta dell’assessore al commercio e al turismo del Comune di Pisa, Paolo Pesciatini, il Ministero dello Sviluppo Economico tramite Poste Italiane emetterà un francobollo commemorativo, il primo in Italia dedicato alla figura del celebre matematico.

“Pisa, anche grazie a uomini di genio come Leonardo Pisano – spiega l’assessore Paolo Pesciatini -, è sempre stata protagonista in ogni processo innovativo, affermandosi nel tempo come città dei saperi: saperi scientifico-tecnologici e delle scienze umanistiche. Ad essa si legano nomi grandissimi di origine pisana o che comunque hanno attinto alle sue profonde radici culturali, e noi, come nel caso di Fibonacci, abbiamo il dovere di onorare coloro che l’hanno resa famosa nel mondo per guardare al nostro futuro attingendo sempre al suo glorioso passato. È anche per questo motivo che lo celebriamo in occasione dell’850 anniversario della nascita nella nostra città con eventi rivolti a cittadini e turisti per approfondire le molteplici implicazioni che i suoi studi hanno avuto nella natura e nelle creazioni degli uomini”.

Tra le numerose iniziative in programma anche alcuni concerti di musica classica ispirati dalla celebre sequenza numerica e la pubblicazione di racconti inediti di fantascienza scritti appositamente da scrittori del genere quali Rudy Rucker, Bruce Sterling, Paul Di Filippo, Ian Watson, Nicoletta Vallorani, Linda De Santi.

Positivi in aumento, scuole chiuse: il sindaco vuole i test rapidi

Aumentano i casi Covid-positivi e la scuola primaria Biagi rimane chiusa. Commentando la decisione, il sindaco di Pisa Michele Conti spinge per il ricorso immediato ai test antigenici rapidi nelle classi per isolare i positivi e contenere la nuova crescita dei contagi senza bloccare di nuovo tutto.

il Sindaco Michele Conti, intervenendo sulla chiusura della Scuola Primaria Biagi: “Nella tarda serata di giovedì sono stato contattato dal Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Usl Toscana nord ovest che ha proposto alla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Toniolo la chiusura di una scuola cittadina per un rapido aumento di casi. Si tratta della primaria Biagi, che venerdì è rimasta chiusa.

Siamo di fronte a una situazione che potrebbe ripetersi nei prossimi giorni in tutte le scuole della città, comprese le scuole dell’infanzia, con grave disagio per i bambini, le famiglie e il personale scolastico. L’iter decisionale per la chiusura si esaurisce nel rapporto fra Asl e dirigenti scolastici, anche se il processo è costantemente monitorato dall’assessorato competente e dai servizi educativi del Comune di Pisa.

Come Sindaco, in qualità di Autorità sanitaria locale, non ho timore ad adottare provvedimenti per tutelare la salute pubblica, se necessario. Ci viene chiesto di operare in maniera selettiva e chirurgica intervenendo per scongiurare l’ipotesi della nascita di nuovi focolai: benissimo, ma a mio avviso questo non è sufficiente. 

Il meccanismo delle quarantene per i contatti diretti di casi positivi e la lentezza con cui vengono fornite le risposte dei tamponi rischia di imprigionare in casa centinaia di famiglie, creando allarme sociale e difficoltà nel gestire il quotidiano alla prima febbriciattola di stagione di un bambino in età scolare. Il tema è complesso e delicato, per questo è necessario un cambio di passo per contenere la circolazione del virus – i casi salgono anche a Pisa al ritmo di 3-4 al giorno nelle ultime settimane – e, contestualmente, permettere alle famiglie di mandare a scuola i bambini, andare a lavorare, continuare a condurre una vita normale.

Chiedo dunque alla Regione Toscana, che vedo in ritardo sul tema visto che la prima campanella è suonata ormai da più di due settimane, di attivarsi per eseguire tamponi rapidi antigenici direttamente nelle scuole, come ha già cominciato a fare la Regione Veneto che evidentemente si era organizzata per tempo. Si tratta di test salivali, ritenuti affidabili dagli esperti del settore, che danno il risultato in pochi minuti, non sono invasivi e possono essere ripetuti più volte secondo le necessità; la loro funzione è quella di fare un primo screening nelle classi in cui è stato rilevato almeno un positivo. Sarebbe una svolta nella gestione dei contagi nelle scuole che permetterebbe di far continuare tranquillamente a svolgere le lezioni agli studenti, laddove se ne ravvisassero le condizioni, e isolare solo i casi positivi reali”.

Pronti, attenti, allerta!

Il sistema di gestioni delle crisi messo in campo dalla protezione civile pisana è un modello: il Comune di Pisa ha partecipato ad un importante convegno online per spiegare il proprio modello di gestione delle emergenze che cerca di evitare che una crisi si trasformi in tragedia.

Il Comune di Pisa è stato invitato a partecipare a un seminario web dedicato al tema della gestione delle crisi per descrivere il suo modello organizzativo. Insieme a Luca Padroni, responsabile della Protezione Civile, erano presenti importanti organizzazioni pubbliche come Aeroporti di Roma e il Ministero della Difesa. Il titolo del webinar era Come gestire un evento critico prima che diventi tragedia.

Nel suo intervento Luca Padroni ha ricordato i protocolli per la gestione di alcune delle principali emergenze, quali quella sismica, idraulica, di incidenti aerei o di grandi eventi. I piani prevedono il sistema di allertamento dei soggetti interessati all’emergenza e l’attivazione di specifiche procedure interne, la verifica delle attività preventive e necessarie a fronteggiare l’emergenza per quanto di rispettiva competenza. 

Fondamentale poi la comunicazione con i cittadini, resa possibile oltreché dai tradizionali mezzi di comunicazione anche da strumenti specifici di allerta. Al servizio di AlertPisa specifico per le allerte meteo tramite SMS, mail e telefono, ad esempio, sono iscritti attualmente 5.872 cittadini, un numero in costante aumento.

Padroni ha poi ricordato alcune casistiche recenti che hanno riguardato il Comune di Pisa quali la piena dell’Arno del novembre 2019 e la recente fase del lockdown.

L’occhio, indiscreto, della sicurezza

L’assessore Bonanno annuncia l’installazione di nuove telecamere nel corso dell’assemblea convocata dal Comitato di quartiere Porta Fiorentina alla Stazione Leopolda: più occhi che registreranno quello che succede per dare una mano alla sicurezza.

L’assessore alla sicurezza Giovanna Bonanno ha preso parte mercoledì scorso (30 settembre) all’assemblea convocata alla stazione Leopolda dal Comitato di quartiere Porta Fiorentina per fare il punto sulle problematiche del quartiere soprattutto in chiave sicurezza. Nel corso della riunione ha annunciato l’inaugurazione per la prossima settimana di un primo lotto di telecamere a circuito chiuso nella zona adiacente via Cattaneo. All’incontro erano presenti anche i consiglieri comunali Laura Barsotti e Giovanni Pasqualino. 

“La prossima settimana – ha detto Giovanna Bonanno – inaugureremo un primo lotto di ben 11 telecamere di sorveglianza, tre delle quali sono state installate in Lungarno Guadalongo e quattro in via Cattaneo. Le restanti telecamere si trovano in via Fiorentina, Corte Tiezzi, piazza Guerrazzi e via Benedetto Croce. È inoltre prevista un’ulteriore implementazione del servizio che prevede l’installazione di altre telecamere in via Fiorentina e in via Emilia”.

Sul tema sicurezza, l’assessore Bonanno ha ricordato l’impegno e le misure messe in campo per risolvere alcune problematiche sorte nella zona nonché gli ulteriori interventi di riqualificazione in programma: il presidio fisso della Polizia Municipale con pattuglia in orario pomeridiano, gli specifici controlli effettuati sulle attività commerciali e a contrasto dell’attività dello spaccio di droga, il controllo di diverse unità immobiliari e lo sgombero nel giugno scorso di due appartamenti occupati abusivamente in via Chiassetto San Marco.

“Tutti questi interventi – ha spiegato – confermano il mio impegno personale e quello dell’Amministrazione riguardo le problematiche della zona che derivano da decenni di noncuranza e lassismo da parte di chi ci ha preceduto. Molto resta ancora da fare ma certamente un’attenzione e impegno quotidiani, un confronto costante con i cittadini e una presenza continua sul territorio, risultano particolarmente importanti per comprendere meglio le esigenze della citta, accogliere segnalazioni e intervenire in maniera efficace e tempestiva per risolvere i problemi. A questo proposito ringrazio il Comitato per l’iniziativa a cui sono stata coinvolta poiché solo la sinergia e collaborazione tra istituzioni e cittadini può davvero concretizzare quel miglioramento dei quartieri della città da tanto atteso”.

Là dove c’era un chiosco

Ora c’è una città più decorosa? Questa l’idea dell’amministrazione riguardo lo smantellamento del chiosco di vicolo del Tinti, all’angolo di Borgo Largo: eliminare tutto ciò che non si addice al salotto buono cittadino, lungo l’asse stazione – duomo.

Niente più crepes, ma un angolo, in effetti dimenticato, dell’architettura dei fabbricati del centro storico, con anche un’immaginetta. Il chiosco che restringeva l’ingresso nel vicolo, proprio sull’angolo di Borgo Largo è stato smantellato e nel giro di pochi giorni l’area sarà completamente liberata e riqualificata in linea con le scelte architettoniche decorative operate per il centro storico.

Il chiosco era di proprietà del comune che, negli anni, lo aveva dato in gestione a diversi operatori che ne avevano fatto un punto vendita di miele, all’inizio, poi di crepes e in fine di bevande: da ben 18 mesi il piccolo edificio era in realtà chiuso non essendo stata rinnovata la concessione precedente in previsione di quello che succede oggi.

Un pezzettino di città al quale eravamo ormai abituati se ne va sulla scia del progetto di riqualificazione e decoro che non poteva prevedere manufatti di quel tipo. In pochi giorni, con la pulizia dell’area, la città avrà fatto un altro passo verso la valorizzazione di un contesto di valore storico-architettonico.

“La decisione di smantellare il chiosco verde in vicolo del Tinti – dichiara il sindaco Michele Conti – si inserisce nel nostro articolato programma di riqualificazione del Centro Storico attraverso investimenti sull’arredo urbano e la eliminazione di elementi non più compatibili col salotto buono della città. Il chiosco era divenuto un simbolo dell’incuria e del degrado nel centro storico e noi vogliamo invece rilanciare l’idea di una città più pulita, ordinata, che valorizza il piccolo commercio che investe in maniera virtuosa sulla propria attività contribuendo a migliorare l’immagine complessiva di Pisa. Continueremo su questa strada per rendere la città più accogliente e attrattiva, investendo ancora risorse del bilancio comunale per migliorare l’asse commerciale e turistico che va da piazza della Stazione a piazza del Duomo, passando per Corso Italia e Borgo attraverso una particolare attenzione ai dettagli e privilegiando la qualità creativa nelle scelte, sia per la parte pubblica che per le autorizzazioni che si dovranno concedere ai privati”.

Un regolamento per gestire gli alloggi

Approvato il regolamento per la gestione degli alloggi e sulla mobilità in alloggi Erp: secondo l’assessore alle politiche abitative Gianna Gambaccini si tratta del raggiungimento di un risultato importante, di una risposta ai tanti che aspettano da anni.

Il consiglio comunale approva il regolamento per la gestione degli alloggi e sulla mobilità in alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica.

“Si tratta – commenta l’assessore alla Politiche Abitative Gianna Gambaccini – di un importante obiettivo raggiunto dalla nostra amministrazione. C’erano dei casi di mobilità in urgenza che attendevano risposte da diversi anni e per le quali era difficile individuare criteri precisi e assegnare punteggi per poter spostare le persone in difficoltà. Questo regolamento prende atto di situazioni esistenti per la mobilità d’urgenza, per la mobilità ordinaria e per la cosiddetta mobilità consensuale, sia dei cittadini pisani che dei cittadini dei Comuni del LODE pisano. Un regolamento che assegna punteggi molto precisi per tutte le condizioni vagliate: ad esempio per quanto riguarda i casi di disabilità o di condizioni patologiche, per le quali è necessario produrre adeguata certificazione, così come per condizioni di difficoltà e di conflittualità per i cittadini. Questo obiettivo, per il quale abbiamo lavorato in questi ultimi mesi, rappresenta un altro importate risultato della nostra amministrazione”.

Il documento approvato dal consiglio comunale regola la gestione degli alloggi E.R.P, le forme di mobilità previste e consentite, il contenuto del bando di mobilità ordinaria e le relative forme di pubblicazione. Regola inoltre il contenuto della domanda di mobilità ordinaria e le relative modalità di presentazione, le modalità di attuazione della mobilità d’ufficio,  le modalità di attuazione della mobilità d’urgenza, il contenuto della domanda di mobilità d’urgenza e le relative modalità di presentazione. Disciplina inoltre le modalità di attuazione dei cambi consensuali all’interno del Comune di Pisa e fra i comuni  del Lode Pisano, il contenuto della domanda dei cambi consensuali e le relative modalità di presentazione. 

 Il regolamento fornisce inoltre una disciplina generale per l’individuazione degli alloggi da assegnare: sono destinati alle nuove assegnazioni ERP il 35% degli alloggi di risulta e il 75% degli alloggi di nuova costruzione. Sono invece destinati alla mobilità il 30% degli alloggi di risulta e il 25% degli alloggi di nuova costruzione, salva diversa destinazione del progetto finanziato.

“Ritengo questo regolamento innovativo, molto puntuale e di estrema utilità per gli uffici: verrà proposto anche in sede di Lode per i Comuni che vorranno adottarlo”, conclude l’assessore Gianna Gambaccini.

Muri puliti?

Tanto ci piacciano le libere espressioni artistiche, quanto è condivisibile la disapprovazione per le scritte sui monumenti senza troppa arte né troppo senso. Continua l’azione del comune per ripulire le mura e si mette in bilancio la spesa per farlo: basta non pensare che tutto il degrado venga da lì.

Con particolare attenzione al centro storico, l’attività di rimozione delle scritte, avviata nel mese di febbraio, sta proseguendo in maniera continuativa da parte di Avr, con interventi di ritenteggiatura e pulizia degli arredi urbani. Per le operazioni di ripristino, viene utilizzata anche vernice antigraffito, in modo da scoraggiare il ripetersi di imbrattamenti e da renderne più semplice la rimozione. Particolare attenzione alle operazioni in corso in via del Brennero, per la rimozione di scritte dalle antiche mura urbane della città per le quali sono necessari specifici interventi di restauro.

“Partiamo oggi – ha spiegato l’assessore all’ambiente Filippo Bedini – con la rimozione di due scritte sulle mura storiche della città, un danno importante che richiede l’intervento dei restauratori e un impegno da parte del Comune di circa 2.500 euro per ciascuna scritta. Ma anche una ferita immateriale per la città che oggi, come già fatto in altre occasioni di monumenti deturpati, proviamo a rimarginare. Come Amministrazione siamo fortemente convinti che la lotta al degrado passi anche da questi interventi: noi vorremmo che i pisani diventassero sempre più consapevoli della meraviglia in cui vivono e gelosi di conservarla. Per questo abbiamo inserito all’interno del Bilancio dell’anno prossimo un capitolo specifico, di circa 100 mila euro, dedicato alle spese per il ripristino delle tinteggiature e alla rimozione di scritte e affissioni abusive. Con questi interventi vogliamo quindi dare un segnale piccolo ma importante, per diffondere tra tutti i cittadini un cambiamento culturale di approccio alla salvaguardia della città, basato sull’importanza di tutelare il patrimonio cittadino e l’immagine e della propria città.” 

Il procedimento di rimozione delle scritte e di restauro della pietra prevede una microsabbiatura con bicarbonato di sodio, in modo da non danneggiare l’apparato murario e poi un lavaggio con acqua demineralizzata, a cui segue un intervento per ritonalizzare la pietra. Per ogni scritta occorrono come minimo due giorni di lavoro.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: