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Mensa e scuolabus ai tempi del covid

Partiti con questa settimana i servizi di mensa e trasporto secondo i nuovi protocolli anti-Covid: la sfida è quella di assicurare questi servizi essenziali per il buon funzionamento del sistema scolastico garantendo la massima sicurezza per tutti.

A due settimane dall’inizio della scuola, parte oggi in tutti gli istituti comprensivi pisani il servizio del trasporto scolastico, mentre sono tre gli istituti scolastici che si sono organizzati per dare inizio da oggi anche al servizio mensa. Il Comune di Pisa ha messo a disposizione l’avvio di entrambi i servizi a partire dal 23 settembre, dopo la pausa per le elezioni, ma ciascuno istituto comprensivo ne ha deciso in autonomia l’attivazione, una volta definite e messe a regime tutte le nuove procedure organizzative. Per quanto riguarda il servizio mensa, il protocollo è stato definito sulla base delle linee guida emanate dal Comitato tecnico-scientifico istituito per l’emergenza coronavirus, dal MIUR, dal Ministero della Salute e dalle indicazioni operative della Regione Toscana, che hanno lasciato autonomia organizzativa nel rispetto delle misure obbligatorie come il distanziamento minimo, le pulizie costanti, l’areazione naturale degli ambienti, il lavaggio frequente delle mani e la disponibilità di saponi, gel sanificanti e mascherine. Per il trasporto scolastico il protocollo è stato definito in base a quanto disposto dalle linee giuda contenute nell’allegato 16 del DPCM dell’8 agosto 2020.

“Abbiamo lavorato intensamente – spiega l’assessore alle politiche educative e scolastiche Sandra Munno -, nell’ambito delle riunioni della task force sulla scuola avviate fin da luglio insieme al personale dell’Ufficio Refezione e Trasporto scolastico, ai tecnici comunali e ai dirigenti scolastici, per arrivare a garantire prima possibile la ripresa dei servizi di mensa e trasporto in sicurezza. Non è stato un lavoro semplice, dato che le linee guida del comitato scientifico a livello nazionale e della Regione Toscana si sono succedute fino a inizio dell’anno scolastico. Il fatto di esserci riusciti, in particolare per la refezione, è stato frutto di un intenso lavoro di concertazione e ricontrattazione del servizio con la ditta appaltatrice, resosi indispensabile perché le norme igieniche imposte dall’emergenza sanitaria hanno inciso profondamente sulla riorganizzazione del servizio di refezione, con inevitabile aumento dei costi. Stesso risultato per il servizio di trasporto, che siamo riusciti a garantire a tutti quelli che lo hanno richiesto, malgrado i posti disponibili si siano quasi dimezzati. Riteniamo che la mensa e il trasporto siano servizi che, oltre ad avere una valenza educativa per gli alunni, costituiscano un sostegno fondamentale per le famiglie e per questo ci siamo adoperati come Amministrazione Comunale, anche individuando soluzioni diverse e coordinandoci con i vari istituti scolastici, per garantirne lo svolgimento nella massima sicurezza.”

Servizio di refezione scolastica. Parte oggi negli istituti comprensivi Galilei, Gamerra e Fucini (relativamente a scuola dell’infanzia Conti, scuole primarie Battisti e Zerboglio e per la scuola secondaria Fucini, il resto delle scuole con inizio scaglionato del servizio fino al 12 ottobre). Nei restanti istituti cittadini il servizio partirà dal 5 ottobre (Fibonacci, Toniolo, Pisano e Tongiorgi).

Il nuovo protocollo di svolgimento del servizio prevede la fornitura di pasti già sporzionati che i bambini potranno consumare direttamente in classe o nel locale dedicato la refettorio, a seconda delle disponibilità di spazio delle varie scuole. Molti plessi scolastici hanno infatti dovuto convertire il locale refettorio in aula scolastica, in mancanza di spazi adeguati a mantenere le distanze di sicurezzaIl pasto verrà sporzionato in piatti di melamina, materiale riutilizzabile, usato nella ristorazione al posto della plastica usa e getta, realizzati con tre scomparti per primo, secondo e contorno. I pasti verranno portati dal personale di Elior, la ditta incaricata del servizio mensa, davanti alle aule con l’utilizzo di carrelli portavivande. Il personale addetto è stato adeguatamente formato per adottare tutte le procedure finalizzate a ridurre il rischio di contaminazione. I bambini verranno fatti uscire prima di servire il pranzo, per andare a lavarsi le mani, e nel frattempo il personale provvedere ad igienizzare tutti i banchi di ciascuna aula. Una volta terminato il pranzo, il personale addetto provvederà a portare via le stoviglie e a igienizzare nuovamente i banchi. Per adattare i pasti ai piatti con scomparti, i menù sono stati semplificati e validati dall’Azienda Usl. Solo in quattro scuole, per ragioni di organizzazione e di poco spazio saranno utilizzati i lunchbox con il cibo già sporzionato. In tutte le scuole primarie e secondarie verrà fornita una bottiglietta d’acqua da ½ litro per ciascun alunno, mentre alle scuole dell’infanzia verrà distribuita l’acqua in bottiglie da 1 litro. A tutte le scuole verranno fornite tovagline di carta e posate di acciaio. La frutta sarà distribuita solo a fine pasto, e, in alternativa, verranno forniti budino, polpa di frutta o crostatina.

Servizio di trasporto scolastico. Già partito dal 23 settembre presso l’istituto comprensivo Toniolo, il servizio parte oggi per tutti gli altri istituti cittadini. Sono inoltre già attive le navette che trasportano gli alunni dei plessi scolastici interessati da lavori strutturali ancora in corso, nello specifico dalle scuole Sauro alle Battisti e dalle Rismondo alle Novelli, più una classe dalle Mazzini e alle Buonamici. Soltanto nel caso delle navette, trattandosi di percorsi inferiori a 15 minuti di durata, i mezzi svolgono servizio a pieno carico, come previsto dalle linee guida indicate dal decreto ministeriale sul trasporto scolastico.

Per quanto riguarda gli scuolabus che effettuano servizio ordinario di trasporto, con durata superiore a 15 minuti, il protocollo sanitario prevede la dotazione di gel sanificante per le mani di cui si dovranno servire i bambini appena saliti sul mezzo e la misurazione della temperatura ai bambini in entrata da parte dell’accompagnatore (accompagnatori e autisti sono stati formati sulla normativa anti covid-19). Il personale accompagnatore provvederà, sia per il momento della salita che per quello della discesa, a far procedere i bambini in maniera ordinata, uno per volta, mantenendo sempre il distanziamento interpersonale. La capienza interna di ogni mezzo è stata mediamente ridotta della metà dei posti disponibili, in modo da rispettare la distanza minima di 1 metro tra ciascun posto. Per questo tutti gli scuolabus sono stati dotati di marker segnaposto che garantiscono il rispetto della distanza. A seguito del protocollo anti-Covid, il numero complessivo dei posti sugli scuolabus è stato quindi dimezzato, riducendosi a 215. Gli alunni sopra sei anni dovranno indossare la mascherina per tutto il viaggio. Infine gli scuolabus saranno sanificati più volte al giorno con prodotti specifici stabiliti nella circolare del Ministero della Salute, oltre a prevedere la costante areazione del mezzo.

Per chi suona la campanella

Dopo un’estate di notizie date e smentite, di dati tutti da interpretare, di timori, quando non di vera paura, e incertezze, non sempre risolte, riaprono a Pisa le scuole di ogni ordine e grado: i problemi e disagi ci sono, e ci saranno almeno per un po’, ma la campanella è suonata per tutti.

Inizia un nuovo anno scolastico: un anno, mai meno retorica in una dichiarazione, diverso dagli altri, che parte in salita tra paure, legittime, e tanto impegno per superare le difficoltà nuove che si legano alle vecchie, quelle storiche. Sì perché lo stato delle strutture, la sicurezza degli edifici e l’adeguatezza di aule e supporti didattici quest’anno non sono che una parte del problema da risolvere, una parte meno in risalto rispetto a distanze, presidi igienici, sanificazioni e ingressi scaglionati.

Il lavoro della task force scuola per coordinare i lavori di adeguamento degli spazi scolastici è terminato, appena in tempo per permettere il regolare rientro in classe degli studenti; attivi dal 23 settembre, secondo la nuova normativa anti-Covid servizi di refezione e trasporto.

Task force scuola. Era iniziato a luglio il lavoro della task force sul settore scuola, con l’obiettivo di gestire in maniera coordinata e unitaria tutte le attività connesse all’adeguamento e all’adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche in conseguenza dell’emergenza sanitaria da covid-19. Una serie di riunioni a cui hanno partecipato, oltre all’assessore ai lavori pubblici Raffaele Latrofa e l’assessore all’istruzione Sandra Munno, i dirigenti scolastici di ogni istituto comprensivo e tutti i responsabili degli uffici comunali coinvolti. Una ricognizione che ha riguardato tutte le scuole di proprietà comunale dall’infanzia alla primaria alla secondaria di primo grado e che, oltre ad individuare le necessità di ogni singolo plesso, ha individuato spazi alternativi da utilizzare in caso di necessità in altri immobili. Per ogni edificio scolastico infatti sono stati analizzati gli spazi a disposizione in base al numero degli allievi iscritti e in merito al rispetto delle linee guida definite dal Miur per la riapertura in sicurezza dell’anno scolastico 2020-21. 

Questo lavoro di ricognizione ha portato a realizzare interventi per un investimento totale di 180 mila euro, che hanno riguardato essenzialmente le pareti da abbattere e da ricostruire, al fine di ricavare nuovi spazi e per rendere le aule sufficientemente capienti. Ma anche lo spostamento di lavagne ed impianti elettrici e l’adeguamento dei percorsi esterni per consentire l’ingresso degli studenti in maniera separata e distanziata. 

Protocollo con il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Usl. È stato firmato lo scorso 26 agosto il protocollo d’intesa proposto dal Dipartimento di Prevenzione della Azienda Usl Toscana Nord Ovest, che ha coinvolto le Conferenze Educative della zona Pisana, della Valdera, della Valdicecina, la Provincia di Pisa e l’Ufficio Scolastico Regionale. Il protocollo garantisce una struttura di riferimento per l’intero sistema integrato di educazione e istruzione da 0 – 18 anni, sia per attività di prevenzione che in caso di peggioramento della situazione epidemiologica. 

Incontri con i rappresentanti dei genitori. Oltre alla task force, l’assessore alle politiche educative e scolastiche Sandra Munno ha fatto precedere l’inizio della scuola da un ciclo di incontri a cui hanno partecipato, oltre ai dirigenti scolastici, anche i rappresentanti dei genitori, per affrontare e chiarire insieme a loro le modalità di ripresa delle attività secondo le normative previste dal Piano Scuola e per aggiornare le famiglie sui cantieri effettuati alle strutture scolastiche durante la pausa estiva. 

Lavori nelle scuole. Durante la pausa estiva negli edifici scolastici cittadini sono stati messi in piedi circa 60 cantieri suddivisi in 27 appalti, tra manutenzioni, efficientamento energetico, antisismica, antincendio, sostituzione infissi, consolidamento strutturale e adeguamento alla normativa anti-Covid presso asili nido, scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie di primo grado della città. L’Amministrazione Comunale di Pisa sta realizzando quanto annunciato in occasione di presentazione del programma delle opere pubbliche, ovvero un investimento di quasi 5 milioni di euro, per realizzare lavori di messa in sicurezza degli edifici scolastici cittadini. Ai lavori di manutenzioni e di rifacimento di impianti, aule, palestre, pavimenti, manti di copertura, infissi, intonaci e ritinteggiature, si sono aggiunti nei mesi di luglio e agosto i cantieri per l’adeguamento degli spazi per garantire ad ogni classe il rispetto del distanziamento prevista dallo normativa anti-Covid. 

Alcuni cantieri, come quelli più rilevanti per l’antisismica e il rifacimento di parti strutturali, come alle scuole Cambini, Sauro, Oberdan e Fibonacci succursale, sono ancora in corso e hanno comportato lo spostamento delle classi presso altre strutture vicine alla sede scolastica, mentre i lavori per la distribuzione degli spazi e l’allargamento delle classi sono terminati tutti in tempo per la riapertura. Altri interventi di manutenzione sono in fase di avvio e proseguiranno anche durante l’anno scolastico, senza impattare sullo svolgimento delle attività didattiche.

Servizi di refezione e trasporto scolastico. L’Amministrazione Comunale ha comunicato a ciascun istituto scolastico la disponibilità a partire con il servizio della refezione dal 23 settembre, appena le scuole riapriranno dopo la pausa per le elezioni del 20 e 21 settembre. Ciascun istituto scolastico ha poi deciso in autonomia, in base alle proprie esigenze e capacità organizzative, quando far attivare il servizio mensa. Gli uffici comunali stanno ultimando il protocollo di definizione del servizio, che prevedrà la fornitura di pasti già sporzionati e chiusi dentro appositi contenitori, che i bambini potranno consumare direttamente in classe o nel locale dedicato la refettorio, a seconda delle disponibilità di spazio delle varie scuole.

Per quanto riguarda il trasporto scolastico, come per la refezione, quest’anno, considerato anche il turno elettorale del 20 e 21 il servizio inizierà il 23 settembre.

Tutti gli scuolabus sono dotati di gel sanificante mani, prima i salire sarà misurata la temperatura ai bambini da parte dell’accompagnatore (accompagnatori e autisti saranno formati da parte del personale preposto per le misure anti covid-19). Tutti gli scuolabus saranno dotati di marker segnaposto così da garantire il rispetto della distanza, come disposto dall’allegato 16 del DPCM 8/8/2020. A seguito di tale disposizione i posto sugli scuolabus sono ridotti a 215. Gli alunni sopra sei anni dovranno inossare la mascherina. Gli scuolabus saranno sanificati più volte con prodotti specifici stabiliti nella circolare del ministero della salute.

Nuova accoglienza al nido

Con la partenza del nuovo anno educativo ci sarà da prendere confidenza con nuovi modi di accogliere i piccolissimi e organizzare la complessa trama di operazioni coinvolte dal servizio dei nidi: per evitare difficoltà in un passaggio già delicato di per sè.

Partito oggi mercoledì 9 settembre il nuovo anno educativo per gli asili nido del Comune di Pisa. Per permettere la ripresa del servizio sulla base delle linee guida nazionali, previste dal Documento di indirizzo e orientamento per la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia (Decreto n.80 del 3 agosto 2020), l’inizio dell’anno educativo 2020-21 è stato preceduto da un intenso lavoro di riorganizzazione del sistema di accoglienza dei bambini all’interno delle strutture educative.

Il calendario prevede un rientro graduale dei bambini e un orario ridotto con uscita alle 15.30 fino al 16 ottobre, con servizio mensa che sarà disponibile a partire da lunedì 21 settembre. La nuova organizzazione prevede la creazione di bolle, ovvero unità funzionali che hanno una loro autonomia in termini di spazio e di stabilità del gruppo, incluso personale educatore e ausiliari. Ogni gruppo o sezione, con numero massimo di 25 bambini, occuperà un ambito spaziale unico, con stessi insegnanti e ausiliari. Queste unità avranno totale autonomia per ingressi e uscite, momento del pasto e del riposo, attività e gioco libero, accesso al giardino. In caso di impossibilità a diversificare l’ingresso alla struttura, le entrate e le uscite dei gruppi verranno scaglionate per orario.

Per l’entrata saranno previste zone di accoglienza e congedo al fine di evitare assembramenti. Nella zona ingresso–uscita non potranno essere presenti più di due genitori e due bambini contemporaneamente. Il personale ausiliario sarà incaricato della misurazione della temperatura corporea con termo-scanner per ogni ingresso di adulto e bambino nella struttura. Per gli adulti sarà necessario l’uso della mascherina durante tutta la permanenza all’interno dell’asilo. I genitori dovranno fermarsi nell’area ingresso, mentre i bambini verranno accompagnati dal personale educativo presente nella sezione di riferimento.

I bambini per i primi giorni saranno accolti in piccoli gruppi, con la presenza al massimo di 4 genitori nel caso di nuovi inserimenti. Verranno privilegiati gli ambientamenti all’aperto, o in alternativa un luogo interno ampio e arieggiato, dove organizzare l’accoglienza e l’ambientamento del bambino. Gli spazi in comune (laboratori – saloni – sala psicomotricità) saranno utilizzati secondo turnazione giornaliera prestabilita da un calendario e in caso di rotazione gli ambienti verranno ogni volta sanificati e adeguatamente arieggiati. Materiali, giocattoli e libri dovranno essere ad uso esclusivo di ciascun gruppo (sezione). In generale tutti i progetti educativi saranno fortemente caratterizzati dall’educazione all’aria aperta, prevedendo l’opportunità di stare per tempi lunghi in outdoor e investendo sulle potenzialità dello spazio esterno. 

In caso di malattia, ai fini della prevenzione del contagio, le educatrici concorderanno con i genitori l’allontanamento del bambino dal nido qualora presenti febbre o altri sintomi di malessere. La riammissione avverrà sempre previa idonea certificazione del pediatra di riferimento. Per le eventuali problematiche di emergenza sanitaria che dovessero sorgere, è stato siglato il protocollo con il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest che prevede un vademecum unico di riferimento per tutto il settore educativo e una sezione specifica dedicata alla scuola.

Tutti i genitori sono già stati informati, tramite precedenti riunioni con il personale educativo di ogni struttura, in merito all’organizzazione del servizio alla luce della normativa ministeriale, illustrando l’assetto organizzativo e le nuove prassi di accoglienza. In tali occasioni è stato loro presentato il Patto di corresponsabilità educativa, proposto come alleanza con le famiglie, alle quali viene chiesta una diversa organizzazione dei tempi lavorativi, organizzativi e familiari, con la finalità di condividere l’applicazione di tutte le misure di prevenzione del contagio e collaborare per la cura e il benessere dei bambini.

Iscrizioni anno educativo 2020-21. A fronte di 552 domande di iscrizione ricevute (di cui 242 vecchi iscritti, 83 nuovi iscritti lattanti e 227 nuovi divezzi), sono stati assegnati inizialmente 463 posti; a seguito delle rinunce o dei ritiri pervenuti, sono attualmente in corso di assegnazione ulteriori 52 posti e pertanto la lista di attesa aggiornata (iniziale di 89 bambini) si compone di 37 nominativi. La lista di attesa è da considerarsi in ogni caso fisiologica e bisognerà come sempre attendere inserimenti e primo mese di frequenza per avere i dati definitivi. La Direzione Servizi Educativi-Cultura procederà con cadenza mensile ad assegnare i posti che si renderanno disponibili. Sono confermati, ad oggi, i 21 posti destinati per la seconda graduatoria lattanti. Riguardo alle vaccinazioni obbligatorie sul totale dei bambini iscritti sono 20 che non hanno ancora regolarizzato l’iscrizione e che al momento non possono quindi utilizzare il servizio.

Questa la riorganizzazione interna a ciascuna struttura comunale:

Nido Rosati

Capienza attuale: 9 lattanti e 25 divezzi

Il nido non permette una gestione separata delle due sezioni per il momento ingresso/uscita. L’ingresso e l’uscita saranno pertanto scaglionati in orari diversi (uscita dei piccoli alle 15.30 e dei medio-grandi alle 16). Per la mensa sono stati adattati gli spazi in modo che ciascun gruppo avrà un locale specifico

Nido Timpanaro

Capienza attuale: 9 lattanti e 25 divezzi

Il nido strutturalmente permette una gestione separata delle due sezioni, stabilendo un percorso esterno, dal giardino, per l’ingresso dei lattanti. Per la mensa, sono stati adattati gli spazi in modo che la sezione dei piccoli sarà autonoma.

Nido Coccapani

Capienza attuale: 9 lattanti e 25 divezzi

Il nido strutturalmente permette una gestione separata delle due sezioni: ci sono due ingressi separati (per i piccoli e i medio-grandi) e il pasto è servito separatamente in due ambienti diversi. 

Nido Betti

Capienza attuale: 8 lattanti e 25 divezzi

Il nido permette una gestione separata delle due sezioni: ci sono due ingressi separati (per lattanti e divezzi). Per la mensa e il riposo gli spazi sono stati adattati per garantire l’autonomia di ciascun gruppo.

Nido Toniolo

Capienza attuale: 8 lattanti e 25 divezzi

Il nido permette una gestione separata delle due sezioni, ripristinando l’ingresso separato della sezione dei piccoli. Per la mensa, il pasto è servito separatamente in due ambienti diversi

Nido Cep

Capienza attuale: 25 lattanti e 28 divezzi

Il nido permette una gestione separata dei due servizi (scuola dell’infanzia e nido) presenti all’interno della stessa struttura. Ci sono due ingressi separati, ripristinando l’ingresso destinato al nido, utilizzato in passato come spazio di documentazione.

Nido I Passi

Capienza attuale: 9 lattanti e 25 divezzi

Il nido permette una gestione separata delle due sezioni. L’uso in comune dell’ingresso è stato modificato stabilendo un percorso esterno (dal giardino) per l’ingresso dei piccoli. Per la mensa, il paso è servito separatamente in due ambienti diversi.

Nido Marina di Pisa

Capienza attuale: 32 divezzi suddivisi in due sezioni di 18 e 14 bambini 

Il nido permette una gestione separata delle due sezioni di medio-grandi con ambienti separati e autonomi.

Cosa faremo a scuola

Cosa succederà il 14 settembre nelle scuole pisane? Dopo le prove generali dei corsi di recupero, la firma del protocollo di intesa con il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Usl dissipa i dubbi, e la costituzione di un comitato tecnico garantisce la riapertura delle scuole in sicurezza e la gestione di un eventuale peggioramento della situazione epidemiologica.

È stato firmato mercoledì 26 agosto il protocollo d’intesa proposto dal Dipartimento di Prevenzione della Azienda Usl Toscana Nord Ovest, che coinvolge le Conferenze Educative della zona Pisana, della Valdera, della Valdicecina, la Provincia di Pisa e l’Ufficio Scolastico Regionale. Il protocollo fissa alcuni fondamentali punti di riferimento in vista della prossima riapertura delle scuole, garantendo una struttura di riferimento per l’intero sistema integrato di educazione e istruzione da 0 – 18 anni, sia per attività di prevenzione che in caso di peggioramento della situazione epidemiologica. 

Il protocollo, a cui ha aderito anche la rete delle scuole e dei servizi alla prima infanzia, ha previsto la costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico, che si è riunito per la prima volta lo scorso 26 agosto, a cui partecipano il referente del Dipartimento di Prevenzione, i presidenti delle Conferenze zonali, un rappresentante dell’Ufficio scolastico regionale, un rappresentante della Provincia di Pisa e i rappresentanti della Rete delle scuole.

Tra gli obiettivi principali del protocollo, l’individuazione di uno specifico referente all’interno del Dipartimento di Prevenzione, che sia in grado di garantire una risposta rapida in caso di peggioramento della situazione epidemiologica, raccordandosi con gli enti locali, i servizi educativi le scuole di ogni ordine e fornendo risposte precise in caso di criticità. Da evidenziare nel protocollo d’intesa anche il proposito di attivare sinergie e collaborazioni tra le Conferenze della zona Pisana, della Valdera e della Valdicecina con la Provincia di Pisa, in modo da mettere in atto azioni di prevenzione ed educazione alla salute condivise a livello territoriale. Fondamentale il supporto del CRED – Centro Risorse Educative e Didattiche – della Valdera e del Coordinamento Pedagogico della Zona Pisana, entrambi impegnati per la ripartenza dei servizi delle prossime settimane.

Come previsto dal Piano Scuola 2020-21 e dal Protocollo d’intesa del Ministero dell’Istruzione del 6 agosto, in un quadro che presenta ancora molte incertezze sul percorso da seguire per le scuole, è necessario predisporre un metodo di raccordo tra sistema scolastico e sistema sanitario nazionale, per supportare le istituzioni scolastiche nella ripresa delle attività in piena sicurezza. Per la zona pisana, la Valdera e la Valdicecina con la firma del protocollo è stata predisposta la bussola di riferimento per la prevenzione e la gestione dell’emergenza all’interno del sistema educativo scolastico.

Contributi per le scuole d’infanzia

Per i periodi di chiusura forzata a causa dell’emergenza Covid è giusto che le famiglie non paghino la retta di scuole d’infanzia e nidi autorizzati. Dal Comune, via libera a contributi per assicurare parità di trattamento a tutti gli utenti dei servizi per l’infanzia.

Contributi alle scuole d’infanzia private e ai nidi d’infanzia autorizzati per azzerare le rette per le famiglie nei periodi di chiusura obbligata dei plessi per l’anno scolastico 2019-20. Sono le misure di sostegno a favore delle famiglie per assicurare parità di trattamento per tutti gli utenti dei servizi all’infanzia della Città di Pisa nel periodo dell’emergenza Covid.

Lo ha deliberato la giunta comunale prevedendo “forme di sostegno per i soggetti che contribuiscono all’erogazione dei servizi educativi per l’infanzia nel territorio, quali i gestori dei nidi d’infanzia accreditati e quelli autorizzati, oltre che i gestori delle scuole d’infanzia private paritarie, in modo da sostenere sia il sistema territoriale di educazione da zero a sei anni che le famiglie, e in modo da venire assicurati progetti di continuità educativa per gli utenti”.

Nello specifico la somma stanziata nel bilancio del Comune di Pisa è di complessivi 150 mila euro: 120 mila euro per il sostegno alle Scuole d’infanzia paritarie private e 30 mila euro la somma stanziata per il sostegno ai Nidi d’infanzia autorizzati. L’erogazione di queste forme di sostegno alle Scuole d’infanzia paritarie private e ai Nidi d’infanzia autorizzati della città, è subordinata alla condizione che non sia richiesto il pagamento delle tariffe agli utenti, ovvero che il contributo comunale sia interamente destinato all’abbattimento delle rette durante il periodo della sospensione del servizio disposto per legge.

Nidi d’infanzia: graduatorie 20-21

Online le graduatorie definitive per i nidi d’infanzia comunali relative all’anno educativo 2020/21: ecco com’è andata per le 310 domande fra lattanti e divezzi e quali sono le procedure per i genitori.

Pubblicate dal Comune di Pisa le graduatorie definitive per l’accesso ai nidi d’infanzia comunali “Lattanti” e “Divezzi” per l’anno educativo 2020/21. Sono state 310 le domande pervenute, di cui 83 per il nido Lattanti e 227 per il Divezzi. Al momento sono stati assegnati 221 posti, di cui 61 per i Lattanti e 160 per i Divezzi.

“Solo al termine delle procedure – spiega l’assessore alle politiche educative Sandra Munno – saremo in grado di valutare se resteranno domande in lista di attesa che, nel caso, verranno valutate al fine di adottate misure dirette a sostegno delle famiglie. Sono comunque molto soddisfatta del lavoro dei servizi educativi: grazie alla sinergia di tutti siamo riusciti  a mantenere inalterati i rapporti tra offerta e domanda, cosa non semplice in un momento come questo in cui l’emergenza sanitaria ha imposto rigide regole che hanno rivoluzionato il modo di intendere il servizio»”

Le famiglie dei bambini ammessi al servizio dovranno seguire alcune formalità per poter accedere o rinunciare al servizio. Entro il 20 agosto dovranno infatti confermare o rinunciare al posto assegnato su modulistica scaricata dal sito ed inviare la comunicazione a servizieducativi@comune.pisa.it. Le famiglie dovranno quindi partecipare alla riunione con il personale educativo che darà le informazioni relative all’organizzazione del servizio martedì 8 settembre alle 15 oppure alle ore 17 (l’orario sarà comunicato direttamente alle famiglie). Successivamente, in caso di rinunce da parte degli ammessi al servizio, saranno assegnati ulteriori posti scorrendo la lista di attesa.

 La Direzione Servizi Educativi del Comune di Pisa ricorda inoltre che riguardo alla verifica del rispetto degli obblighi vaccinali è previsto lo scambio di dati tra istituzioni ed Azienda sanitaria locale relativi agli iscritti ai nidi d’infanzia e che la mancata regolarizzazione della situazione vaccinale dei minori comporta la decadenza dall’iscrizione alla scuola dell’infanzia, secondo quanto previsto dall’articolo 3 bis, comma 5, del decreto legge 7 giugno 2017, n. 73, convertito con modificazioni dalla legge 31 luglio 2017, n. 119. 

Le graduatorie possono essere visionate sul sito del Comune di Pisa (https://www.comune.pisa.it/it/ufficio-scheda/28931/Iscrizione-e-Graduatorie-Nidi-d-Infanzia-anno-educativo-2020-21.html). La pubblicazione sul sito web è esclusivamente sotto forma di estratto, priva di dati identificativi in coerenza con le disposizioni di legge a tutela della privacy. Gli utenti possono rivolgersi agli uffici della Direzione Servizi Educativi per avere chiarimenti. Vista l’attuale situazione di emergenza sanitaria si ritiene che possa essere mantenuta l’offerta già in essere sul territorio, tuttavia l’ente si riserva la possibilità di effettuare una rimodulazione nel caso in cui si verifichi una riacutizzazione della pandemia o intervengano linee nazionali diverse dalle attuali.

Scuole d’infanzia: la graduatoria

Approvata dalla Direzione Servizi Educativi Cultura del Comune di Pisa e pubblicata e consultabile sul sito della Rete Civica del Comune di Pisa (www.comune.pisa.it) e sui siti di ogni Istituto Comprensivo, la graduatoria definitiva per l’anno scolastico 2020/21 delle scuole dell’infanzia.

“Il posto assegnato a ciascun bambino in graduatoria – spiega l’assessore alle politiche educative e scolastiche Sandra Munno – è comunque soggetto all’accettazione o al rifiuto da parte dei genitori che dovranno essere comunicati entro il prossimo 20 luglio. Dopodiché verranno valutate le domande, a oggi sospese, di chi non è residente, degli anticipatari e coloro che hanno presentato in ritardo la domanda. In pratica è una graduatoria definitiva ma aperta fino a che ci saranno posti disponibili. Da sottolineare – conclude Munno – che il Comune ha raccolto le iscrizioni sia delle scuole comunali di infanzia che di quelle statali. La graduatoria, quindi, sarà complessiva: questo è un servizio in più rispetto a quanto avviene in altri Comuni e che il Comune di Pisa offre in più a favore della città”.

In attuazione alle disposizioni relative al trattamento dei dati personali le generalità dei bambini non sono indicate ma è indicato solamente il numero identificativo della domanda, rilasciato all’atto della presentazione della stessa. I genitori sono invitati a consultare la graduatoria e nel caso di assegnazione del posto dovranno inviare tramite e-mail entro il 20 luglio 2020 l’accettazione o la rinuncia all’Istituto Scolastico cui fa capo la scuola assegnata.

Per gli assegnatari che accettano il posto sarà inoltre necessario accedere ai servizi on line del Comune di Pisa (http://servizi.comune.pisa.it) per effettuare l’iscrizione al Servizio di Refezione Scolastica. Ulteriori informazioni sul sito del Comune di Pisa al seguente indirizzo: https://www.comune.pisa.it/it/ufficioscheda/2207/Iscrizione-al-servizio-Modalit-Tariffe-e-Regolamento.html

La Direzione ricorda che riguardo alla verifica del rispetto degli obblighi vaccinali è previsto lo scambio di dati tra istituzioni scolastiche e azienda sanitaria locale relativi agli iscritti alle scuole e che la mancata regolarizzazione della situazione vaccinale dei minori comporta la decadenza dall’iscrizione alla scuola dell’infanzia.

Alla ricerca dello spazio

Continua il confronto tra amministrazione e università per trovare soluzioni che assicurino spazi adeguati a tutto il sistema scolastico e universitario cittadino. Perché l’eventuale mancata ripresa delle lezioni in presenza sarebbe un problema per tutti.

L’assessore alle politiche educative e scolastiche Sandra Munno, dopo la riunione della Conferenza Università Territorio che si è tenuta ieri in videoconferenza, interviene in merito all’offerta del Polo Piagge come spazio a disposizione delle scuole cittadine. “Sono davvero contenta come Presidente della CUT, la Conferenza che mette attorno ad un tavolo il Comune di Pisa, le tre università della città, il Diritto allo Studio e le rappresentanze degli studenti, che grazie al mio intervento si sia aperto un dialogo anche tra Università di Pisa e Provincia. Quest’ultima infatti non fa parte della CUT ed è solo grazie all’impegno e al ruolo assunto dall’Amministrazione per coordinare le varie esigenze delle scuole, che siamo riusciti a chiamare tutti i soggetti coinvolti per fare rete insieme e trovare soluzioni utili all’intero sistema scolastico e universitario cittadino, nell’interesse superiore al diritto allo studio dei nostri ragazzi. Come Amministrazione siamo convinti che la CUT sia la sede naturale deputata a mettere in atto strategie di integrazione tra la comunità studentesca e la città di Pisa, ma riteniamo che rappresenti anche uno strumento di coordinamento fondamentale per la soluzione delle necessità del territorio. Leggere ieri che la soluzione del Polo Piagge è frutto di fitte e lunghe trattative tra Università e Provincia, senza spendere una parola sul ruolo svolto dal Comune, mi lascia perplessa e forse merita qualche spiegazione”.

“Nella Conferenza di ieri – va avanti l’assessore – ho nuovamente offerto all’Università gli immobili di proprietà comunale già indicati per permettere la ripresa dei corsi universitari. In merito all’offerta da parte del Rettore del Polo Piagge, gli ho chiesto se ha tenuto conto che l’esigenza di spazi da parte degli istituti scolastici è relativa all’intero anno scolastico e come pensa di poter contemperare le esigenze di studenti medi e universitari, quando questi ultimi rientreranno in facoltà per il secondo semestre. Dato che il Rettore non ha saputo fornire nel merito una risposta chiara, l’ho invitato a prendere in considerazione altre soluzioni, che io stessa avevo già valutato confrontandomi con i dirigenti scolastici interessati, in base alle esigenze concrete degli istituti. Si tratta di soluzioni che richiedendo un minor sacrificio degli spazi universitari, rendendo non necessaria la “cessione” di un intero polo universitario, nella speranza che così l’Università possa riprendere quanto prima a lavorare per garantire lo svolgimento dei corsi universitari in presenza”. 

“Sulla base delle valutazioni fatte singolarmente con i dirigenti scolastici – spiega l’assessore – le scuole necessitano di spazi adeguati e il più possibile vicini alle loro sedi, riducendo al minimo gli spostamenti di insegnanti e studenti. Per questo, per entrare nello specifico, ho chiesto al Rettore la possibilità di disporre di spazi di Fisiologia Clinica in via San Zeno che potrebbero ospitare alcune classi del vicino Liceo Carducci, il quale potrebbe liberare gli spazi attualmente occupati presso il Liceo Dini in via Benedetto Corce, che a sua volta potrà lasciare libere le aule utilizzate presso l’Istituto comprensivo Fucini. In questa occasione spero inoltre che la Provincia trovi una soluzione per liberare l’Istituto Fibonacci dalle aule occupate per i corsi del Centro Provinciale per l’istruzione degli Adulti.”

“Come è evidente – conclude Munno – l’Amministrazione Comunale sta portando avanti da tempo un lavoro di confronto per trovare soluzioni idonee che rispondano alle vere esigenze delle scuole e che consentano a tutti gli studenti di poter ripartire a settembre con le lezioni in presenza, in linea con le disposizioni previste dal Piano Scuola 2020-21. Auspichiamo che l’Università sia interessata a proseguire in un serio lavoro di squadra con tutte le realtà cittadine, assumendosi le responsabilità che gli competono, concentrandosi sulle problematiche della mancata ripresa delle lezioni in presenza per gli universitari ed evitando di lanciare alla città proposte poco realizzabili, che non forniscono un vero contributo alla risoluzione dei problemi”.

Le navi, i bimbi, l’estate

Il Museo delle Navi Antiche propone un modo creativo di vivere le giornate d’estate per i più piccoli: con i campi estivi Nap Experience!, pensati per offrire supporto all’organizzazione familiare e recuperare la socialità, i bambini dai 6 agli 11 anni imparano e si divertono in sicurezza.

Partono il 13 luglio i campi solari al Museo delle Navi Antiche: saranno laboratori, occasioni di gioco ed educative insieme, sempre nel segno della creatività e della scoperta. Già lo slogan NAVIgando si impara, salpiamo insieme, esplicita che la proposta è quella di un’esperienza completa, che potrà comprendere attività diverse, ma sempre all’insegna di un’avventura che non mancherà di coinvolgere i bimbi facendoli imparare e crescere, sotta la guida di operatori esperti del museo, specializzati in didattica archeologica.

Un’offerta ludico-didattica nel segno della creatività e dell’esplorazione che assume oggi una particolare importanza e significato, dopo il lungo periodo di chiusura dei musei, delle scuole e dei luoghi di aggregazione e incontro. “I bambini sono stati costretti a causa dell’emergenza sanitaria – commentano gli organizzatori – ad interrompere per molto tempo i contatti con i propri amici e compagni di scuola e ad adattarsi a una modalità di didattica a distanza che ha precluso qualsiasi possibilità di fare esperienze dirette nei musei o in altri luoghi culturali. Il campus è stato pensato per colmare un vuoto e per offrire un supporto alle famiglie. Le attività si svolgeranno per la maggior parte all’aperto, all’interno degli ampi spazi degli Arsenali Medicei, l’accesso sarà consentito previa misurazione della temperatura corporea e saranno disponibili presidi per l’igienizzazione, garantendo lo svolgimento delle attività in totale sicurezza e nel rispetto delle norme previste per gli istituti e i luoghi della cultura in materia di prevenzione del contagio da Covid 19”.

Grande spazio, quindi, ai laboratori manuali e creativi, per mettere in pratica le conoscenze acquisite con la scoperta dell’esposizione, rendendo i bambini protagonisti del proprio apprendimento grazie all’unione sinergica fra teoria, pratica e manualità: “la nostra iniziativa – proseguono – vuole educarli alla dimensione della scoperta, dell’ascolto e dell’osservazione, attraverso un dialogo aperto, che li ponga al centro di un’esperienza formativa unica, stimolante e coinvolgente”.

Per iscriversi ai moduli settimanali in programma dal 13 luglio al 7 agosto e dal 24 agosto al 4 settembre è necessario compilare il modulo sul sito www.navidipisa.it/campus-estivo. Tutte le informazioni sono disponibili presso la segreteria didattica del museo allo 050 47029 e alla mail prenotazioni@navidipisa.it.

Centri estivi al via

Partiti in settimana i centri estivi in città e sul litorale: si garantisce un servizio che, in particolare quest’anno, avrà anche una forte funzione educativa. Ecco le sedi interessate e i criteri per l’assegnazione dei voucher settimanali.

È stata approvato la graduatoria dei progetti  per la realizzazione dei centri estivi 2020 da parte della direzione servizi educativi-cultura del Comune di Pisa. alcune attività sono iniziate questa settimana, altre partiranno dal 13 luglio; per terminare tutte il prossimo 14 agosto. Le famiglie interessate possono iscrivere bambini e adolescenti di età compresa tra i 18 mesi e i 14 anni direttamente presso le sedi delle associazioni autorizzate. L’elenco è pubblicato sul sito del Comune, dove è anche possibile scaricare la documentazione informativa dei campi estivi. https://www.comune.pisa.it/it/ufficio-scheda/2035/Campi-solari.html

“Pur essendo un anno così particolare e difficile, sono molto soddisfatta che siamo riusciti a garantire il servizio ludico ricreativo dei centri estivi che per quest’anno svolgerà anche una funzione educativa– dichiara l’assessore alle politiche educative Sandra Munno -. Tutte le attività saranno svolte in completa sicurezza, nel pieno rispetto delle linee guida stabilite dal Governo in questa fase 2 dell’emergenza Covid-19. Non volevamo assolutamente che i nostri bambini e ragazzi perdessero l’occasione di socialità e gioco che i campi estivi da sempre assicurano e che grazie alla adesione di tante associazioni del territorio è stato possibile attivare a partire da questa settimana”.

Il Comune di Pisa nel giugno scorso aveva pubblicato il bando per l’attivazione del servizio ed erano giunte 17 domande di partecipazione che nei giorni scorsi sono state esaminate da un’apposita commissione per la valutazione dei progetti presentati e l’approvazione della graduatoria tra i partecipanti per l’assegnazione del contributo e del convenzionamento per l’accesso ai voucher e al servizio di sostegno per minori disabili.

I centri estivi vengono fatti sul litorale, a San Rossore e in città, offrendo un progetto diversificato e articolato. Le iscrizioni si possono fare direttamente presso le sedi delle associazioni il cui elenco è pubblicato  sul sito del Comune con tutte le info per fare iscrizione e richiedere i voucher.

Questo l’elenco delle sedi interessate ai Centri estivi 2020 con possibilità di richiesta voucher: asilo nido d’infanzia San Rossore (18 mesi-5 anni), asilo nido San Biagio (18 mesi-5 anni), asilo nido Albero Verde (18 mesi-5 anni), scuola infanzia Calandrini, scuola infanzia Rodari, scuola primaria Gereschi (6-11 anni), Casa dei bambini e della bambine San Rossore (6-11 anni), campo sportivo CEP (3-5, 6-11 e 12-14 anni), circolo Alberone (ludoteca) a San Giusto (3-5 e 12-14 anni), stabilimento Big Fish  (3-5, 6-11 e 12-14 anni) e UISP Village (3-5, 6-11 e 12-14 anni) a Marina di Pisa, sede di British school (6-11 anni), maneggio Il Fontanile a Coltano (6-11 anni), oratorio Sant’Apollinaire (6-11 anni), sede del Cus (6-11 anni), sede del Dream volley (6-11 anni).

Sono stati definiti anche i criteri e le modalità di assegnazione dei voucher settimanali, a parziale copertura dei costi per la frequenza dei centri estivi. Le famiglie richiedenti devono possedere i seguenti requisiti: residenza nel territorio comunale del minore che frequenterà il campo solare e di almeno 1 genitore; iscrizione del minore in un campo solare tra quelli inseriti nell’elenco approvato dal comune; valore dell’indicatore I.S.E.E. minorenni non superiore ad € 34.000,00.

Il singolo voucher si riferisce ad un periodo di frequenza settimanale intesa dal lunedì al venerdì. I soggetti gestori accoglieranno le richieste di voucher attraverso la compilazione completa del modulo di iscrizione previsto, debitamente sottoscritto dal richiedente e controfirmato dal referente dell’associazione. Nella domanda di iscrizione/richiesta voucher dovrà essere dichiarato il valore ISEE in corso di validità.

Il valore dei voucher può variare a seconda dell’età dei bambini e della fascia di ISEE presentata dalla famiglia. Ad esempio, a fronte di una retta massima settimanale di 145,00 euro per i campi solari di bambini da 18 a 36 mesi, l’importo del voucher può andare da un minimo di 5 euro a un massimo di 135,00 euro, con la restante compartecipazione della famiglia; per i campi solari di bambini da 3 a 6 anni, a fronte di una retta massima settimanale di 102,50 euro l’importo del voucher può variare da un minimo di 10 euro a un massimo di 95,00 euro; per i campi solari di bambini da 6 a 14 anni, a fronte di una retta massima settimanale di 110,00 euro l’importo del voucher può variare da un minimo di 10 euro a un massimo di 103,00 euro.

Le tariffe si riferiscono ad un campo solare lungo di almeno 8 ore, comprensivo di pasto. Nel caso di campi brevi di almeno 4 ore, con o senza pasto, la tariffa settimanale e i singoli voucher verranno diminuiti del 20%. Le domande per l’iscrizione al centro estivo e per la contestuale richiesta del voucher devono essere presentate presso la sede indicata dal soggetto gestore compilando la domanda su apposito modulo fornito dal Comune. La domanda dovrà essere debitamente compilata e sottoscritta in ogni sua parte dal richiedente. Con la presentazione della domanda di iscrizione ai centri estivi ogni famiglia delega il gestore alla riscossione dei voucher.

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