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Un mese, tante donne

Per le donne, con le donne, alle donne: per le iniziative pisane per mettere in primo piano i diritti delle donne, un giorno non bastava, ci vuole un mese intero. E l’impegno di una vita.

Il cartellone del Marzo delle donne prevede presentazioni, conferenze, incontri, visite e mostre: un mese dedicato per questa edizione a Donne e diritti nel terzo Millennio.

“In occasione del marzo delle donne 2020, abbiamo ritenuto di dover parlare di diritti e non solo di violenza – dichiara la vicesindaco e assessore alle pari opportunità Raffaella Bonsangue -. Quello affrontato dalle donne per la libertà è un cammino arduo, attraverso la storia, accelerato negli ultimi secoli, quello di ragazze, donne adulte e mature, con resistenze, incoerenze e contraddizioni ma teso sempre al desiderio di conoscenza del mondo”.

Il programma: 

Venerdì 28 febbraio, (ore 21, sala conferenze Hotel Royal Victoria), presentazione del libro “Due fiocchi di neve uguali” di Laura Calosso. Sarà presente l’autrice, conduce Diana Pardini. A cura dell’associazione culturale Eraclito 2000.

Domenica 1 marzo, (ore 15, partenza dal Battistero), camminamento in quota sulle Antiche Mura “Walking-Life poesia, pensieri e… accordi. Gli angeli suonano il basso”. Camminata guidata a cura di A.S.D. Arcadia. (iniziativa su prenotazione. Costo: biglietto delle mura).

Lunedì 2 marzo, (ore 17, Domus Mazziniana), incontro “Le donne e le destre, uno sguardo europeo” con Suzanne Scholl, fondatrice di “Nonne contro le destre” e Vittoria Franco, storica delle dottrine politiche, già senatrice della Repubblica. A cura di Casa della donna di Pisa.

Venerdì 6 marzo, (ore 11-13, Istituto Comprensivo “Fibonacci”), incontro sul tema del linguaggio di genere “Una mimosa per tutti”. A cura del Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pisa.

Venerdì 6 marzo, (ore 12.30, Sala delle Baleari, Palazzo Gambacorti), saluto dell’Amministrazione alle dipendenti del Comune di Pisa.

Venerdì 6 marzo, (ore 16.30, Domus Mazziniana), presentazione del volume “Le donne tra Europa e Toscana nell’Ottocento” a cura di Caterina Del Vivo. Evento in collaborazione fra Associazione Mazziniana Italiana, Istituto Domus Mazziniana e Comitato Risorgimento Pisa (eventi@domusmazziniana.it )

Venerdì 6 marzo, (ore 18, sala conferenze Hotel Royal Victoria), presentazione del libro “Raccontami una madre” di Anita Rusciadelli. Sarà presente l’autrice, conduce Cecilia Rinaldi. A cura dell’associazione culturale Eraclito 2000.

Sabato 7 marzo, (ore 10, Sala delle Baleari, Palazzo Gambacorti), tavola rotonda “Donne e diritti nel terzo millennio”. Intervengono: On. Souad Sbai, Sen. Licia Ronzulli, Avv. Giuliano Gianbartolomei, Prof. Liliana dell’Osso. Modera: Maria Cristina Bigongiali, giornalista televisiva. Con la partecipazione dell’attore regista Renato Raimo. A cura dell’assessorato alle pari opportunità del Comune di Pisa. 

Domenica 8 marzo, (ore 16.30-19, Camera del Lavoro di Pisa), incontro “Donne fuori dall’ombra, il lavoro delle donne nella provincia di Pisa”. Testimonianze di vecchi e nuovi lavori (ore 16.30- 18) e concerto “Quando le donne te le cantano” del gruppo De Soda Sisters (ore 18-19). Iniziativa sindacale unitaria di CGIL, CISL e UIL.

Martedì 10 marzo, (ore 19-22, Logge di Banchi), proiezione sulla facciata delle Logge di Banchi della poesia “Lettera all’assassino” della poetessa italoamericana Laura Bertolini, in memoria delle vittime di femminicidio. A cura dell’associazione ProXima Generi.

Sabato 14 marzo, (ore 11, Sala delle Baleari, Palazzo Gambacorti), assegnazione del Premio “Mimosa Boreale”. A cura della Parte di Tramontana.

Sabato 14 marzo, (ore 16-18, Atrio del Comune, piazza XX Settembre), mostra “Creazioni Artistiche Femminili”. A cura dell’associazione “Valori e Tradizione”.

Domenica 15 marzo, (ore 16.30, sala convegni Stazione Leopolda), conferenza “Senza te non posso vivere”. Coordina e introduce Rosa Danza. A cura dell’associazione dei Lucani a Pisa.

Sabato 21 marzo, (ore 10.30, Sala delle Baleari, Palazzo Gambacorti), cerimonia di chiusura del Master Intensivo in CIBA con assegnazione “Premio Valeria Solesin” ad Arianna Cortigiani, allieva della XXVII^ Edizione del Master. A cura dell’associazione culturale Eraclito 2000.

Sabato 21 marzo, (ore 15.30, Domus Mazziniana), visita guidata al museo dell’Istituto Domus Mazziniana con il Direttore Pietro Finelli (eventi@domusmazziniana.it)

Domenica 22 marzo, (ore 16, Casa della donna, via Galli Tassi 89), “La mia Casa è il mondo intero. Incontro con donne migranti”. A cura di Casa della donna di Pisa.

Giovedì 26 marzo, (ore 17, Casa della donna, via Galli Tassi 8), presentazione del libro “Dai nostri corpi sotto attacco. Aborto e Politica” di Ilaria Boiano e Caterina Botti. A cura di Casa della donna di Pisa.

Venerdì 27 marzo, (ore 16.30, Sala dei Cammelli, Grand Hotel Duomo), conferenza “Verso il terzo millennio… storie di donne”. A cura di Fidapa Bpw sezione di Pisa. (chiaramasoni@gmail.com).

Pensavo (ancora) Peccioli

Dal 13 al 15 Marzo a Peccioli, la kermesse diretta da Luca Sofri per discutere di quello che succede in ambito politico, sociale, di costume, giornalistico, artistico. Perché il dialogo ci salverà.

Seconda edizione per Pensavo Peccioli, la tre giorni nata per discutere di quello che succede con chi se ne occupa tutti i giorni, per mestiere, per ascoltare punti di vista diversi. Se capire quello che succede, o almeno domandarsi il perché delle cose che succedono intorno a noi, non potrà che indirizzarci sulla strada della consapevolezza, Pensavo Peccioli è l’appuntamento al quale non mancare.

Senza paura che discuterne in una dimensione più piccola, concreta, tolga importanza o dignità alla bontà della discussione stessa, anche per questa edizione l’appuntamento è a Peccioli dove scrittori, giornalisti e artisti si troveranno per dialogare su tanti aspetti della nostra attualità: tra gli ospiti Marcello Sorgi in una conversazione con Daniele Bellasio, il mito del calcio Paolo Rossi che dialogherà con Riccardo Luna, Gian Arturo Ferrari che presenterà il suo libro con Christian Rocca, Marianna Aprile, Pippo Civati in un dialogo con Francesca Mannocchi, Luca Bottura, Francesco Costa, Lorenzo Marone e Romano De Marco.

Tre gli autori internazionali: l’olandese Frank Westerman, giornalista inviato nelle zone calde del mondo e oggi scrittore, finalista con Ararat al Premio Kapuściński 2010; l’egiziano ‘Ala al-Aswani uno dei membri fondatori del movimento egiziano per la democrazia Kifaya che racconterà il suo ultimo lavoro Sono corso verso il Nilo ambientato nella rivoluzione egiziana del 2011 alla quale ha partecipato attivamente; Dina Nayeri, iraniana d’origine e newyorkese d’adozione, indicata come uno dei nuovi talenti letterari in un dialogo con la giornalista Rolla Scolari.

Ma a Pensavo Peccioli si chiacchiererà anche della vita di ogni giorno, letta attraverso lo sguardo di Michela MurgiaGabriella Nobile e Giorgio Gori che in tre diversi incontri si confronteranno con Luca Sofri e Marianna Aprile e sui temi dell’oggi: attualità, razzismo, politica, società.

Anche un reading in programma, con la voce di Concita De Gregorio che affronterà alcune pagine del suo ultimo libro.   Una narrazione insolita sarà quella di Paolo Virzì, che sollecitato dal direttore della kermesse parlerà di Federico Fellini, proprio nell’anno dei festeggiamenti del centenario di cui lo stesso regista toscano ha disegnato il logo. Spazio al teatro con Marco Baliani, che porterà sotto i riflettori di Peccioli uno dei suo lavori più recenti. E poi, ogni mattina, la rassegna stampa con la lettura dei quotidiani “spiegati bene” da Luca Sofri in compagnia degli ospiti della rassegna.

Chi l’avrebbe mai detto? E invece, dopo il successo della prima edizione e delle iniziative estive ed autunnali, Peccioli si conferma capace di essere un luogo di confronto e di dibattito cogliendo la necessità di informazione e di approfondimento sulla contemporaneità.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero e gratuito, fino ad esaurimento posti.

www.pensavopeccioli.it

Donne senza paura

Arte contemporanea alla Chiesa della Spina: fino al 15 marzo due opere di Pier Toffoletti per due donne Fearless .

Sono dedicate a Gessica Notaro e a Liliana Segre le due opere di Pier Toffoletti esposte alla Chiesa di Santa Maria della Spina per la mostra Fearless, che prosegue il ciclo delle installazioni di arte contemporanea in questo spazio così particolare e così adatto ad accogliere oggetti d’arte anche, e soprattutto, molto distanti dalle sue architetture.

Dal 15 febbraio al 15 marzo l’esposizione, a cura di Riccardo Ferrucci, ci racconta due donne che, come dice il titolo, non hanno paura: Gessica Notaro, simbolo di tutte le donne vittime di violenza, e Liliana Segre, la senatrice a vita che, scampata ai campi di sterminio, si dedica alla trasmissione della cultura del ricordo alle nuove generazioni. Due donne distanti per età, per contesto, per la loro storia, ma unite dal coraggio e dal destino di diventare, appunto, simboli della possibilità di scrivere una storia diversa.

L’opera raffigurante Gessica Notare era stata esposta nella grande personale dell’artista la scorsa primavera al Palazzo delle Arti di Napoli insieme a quelle rappresentanti alcune grandi eroine del nostro tempo: da Beatrice Vio a Lidia Vivoli, a Anna Muzychuk; quella che rappresenta Liliana Segre è invece inedita: un onore averla esposta per la prima volta qui a Pisa.

Il curatore, Riccardo Ferrucci, ricorda che “la pittura di Pier Toffoletti è un’esperienza unica, per profondità di contenuti e sapienza compositiva, il suo viaggio è un modo originale  per descrivere donne che hanno saputo coniugare impegno civile ed umano. L’arte, a volte, diventa soltanto una ricerca tecnica e formale, al contrario nell’opera dell’autore ritroviamo l’uomo, con le sue paure e le sue utopie. L’idea di creare una pittura, sempre in bilico tra figurazione ed astrazione, è di grande suggestione, elementi distanti si coniugano in perfetta e totale armonia”.

Le sue sono donne che per motivi etici, religiosi o perché vittime di violenza, hanno dato vita ad una nuova consapevolezza. e che ci fanno riflettere su quanto sia importante continuare a lavorare su certi temi anche attraverso l’arte.

La mostra, organizzata da Casa d’Arte San Lorenzo, in collaborazione con C.R.A. Centro Raccolta Arte di San Miniato ed il supporto di FL Fuori Luogo, ha il patrocinio di Regione Toscana, del Comune di Pisa e dell’UNESCO di Pisa, con  il sostegno della Banca di Pisa e Fornacette.

PIER TOFFOLETTI artista

Nasce nel 1957 in provincia di Udine. Nel 1976 si diploma presso il Liceo artistico di Udine. La sua passione per la pittura è molto precoce. Invitato a partecipare alle più importanti rassegne d’arte nazionali ed internazionali, è considerato oggi uno dei più grandi pittori figurativi italiani. Da segnalare, fra le oltre 200 esposizioni che ha tenuto in tutto il mondo, la sua partecipazione alla Biennale di Venezia (2011), l’invito ad Art Basel (2012) le mostre al Lu.C.C.A. e al PAN di Napoli, all’Expo di Milano e al Consolato Generale d’Italia a Coral Gables (Florida).

FEARLESS

Mostra personale di Pier Toffoletti
a cura di Riccardo Ferrucci
Chiesa di Santa Maria della Spina – Pisa
15 febbraio – 15 marzo 2020
Orari mostra: mercoledì e giovedì ore 11.00 – 13.00; venerdì, sabato e domenica ore 11.00 – 13.00 e  15.00 – 17.00. Lunedì e martedì chiusa.

Un mese con Galileo

Dal 15 febbraio al 15 marzo, una mostra al Museo della Grafica accompagna le celebrazioni per l’anniversario di nascita dello scienziato pisano.

Nell’ambito dei festeggiamenti per la Giornata Galileiana 2020, e per un mese intero, la mostra Immagini di Galileo presenta una selezione di rappresentazioni artistiche di Galileo Galilei che sottolineano quanto, nel tempo, il poliedrico pisano sia stato celebrato, anche, attraverso l’arte.

A cura di Federico Tognoni, la mostra resterà a Palazzo Lanfranchi dal 15 febbraio al 15 marzo, è visitabile gratuitamente e con orario continuato da lunedì a domenica, dalle 9 alle 20.

leggi l’articolo sulle celebrazioni per la Giornata Galileiana 2020

Immagini di Galileo

Pisa, Museo della Grafica – Palazzo Lanfranchi (Lungarno Galileo Galilei, 9)

15 febbraio – 15 marzo 2020

Orario: tutti i giorni 9 – 20 Ingresso gratuito

Tel.: (+39) 0502216060

www.museodellagrafica.sma.unipi.it

Arcadia e Apocalisse: laboratori per bambini

Anche quest’anno il PALP Palazzo Pretorio di Pontedera, in occasione della mostra Arcadia e Apocalisse. Paesaggi italiani in 150 anni di arte, fotografia, video e installazioni, aperta sino al 26 aprile 2020, ripropone i laboratori artistico – espressivi per bambini (dai 6 ai 14 anni).

Ideata e curata da Daniela Fonti Filippo Bacci di Capaci e promossa dalla Fondazione per la Cultura Pontedera, dal Comune di Pontedera, dalla Fondazione Pisa, con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana, la mostra ha l’obiettivo di indagare il modo in cui il paesaggio è stato percepito e rappresentato artisticamente dal 1850 fino ai giorni nostri, mettendo in luce quelli che sono stati i cambiamenti in materia di estetica e di codici rappresentativi e cercando al contempo di sensibilizzare la coscienza dei visitatori sul tema del degrado ambientale.

I laboratori si terranno solo al raggiungimento dei 10 partecipanti. Occorre dunque prenotarsi telefonando al numero 0587 468487 e specificando il giorno desiderato. È possibile prenotare più date contemporaneamente. 

Il costo è di 8 € a bambino, comprensivo di ingresso alla mostra, visita guidata, attività di laboratorio e materiali didattici.

Vari i pacchetti formato famiglia proposti quest’anno, comprendenti ingresso e laboratorio per bambino e visita alla mostra per i genitori: 

Programma

Sabato 18 Gennaio, ore 16.00

Domenica 16 Febbraio, ore 10.30

Sabato 14 Marzo, ore 16.00

Domenica 19 Aprile, ore 10.30

PALP Palazzo Pretorio Pontedera

Piazza Curtatone e Montanara, Pontedera (PI)

Orario: da martedì a venerdì 10-19, sabato, domenica e festivi 10-20, lunedì chiuso 

Tel. +39 0587 468487 – +39 331 1542017

e.mail: info@pontederaperlacultura.it – www.palp-pontedera.it

Il paesaggio tra Arcadia e Apocalisse

Al Palp di Pontedera una mostra ci porta dall’Arcadia all’Apocalisse, attraverso il paesaggio, ripercorrendo gli ultimi 150 anni tra pittura, fotografia, video e installazioni.

Un quadro è, anche, un documento. Quindi, oltre a valutarne la tecnica e apprezzarne la capacitò di suscitare emozioni, oltre insomma al trattarlo come oggetto artistico, può essere considerato uno strumento ed utilizzato come tale. Senza niente togliere dunque al suo valore artistico, può parlarci del tempo in cui è stato realizzato, della società e della cultura nelle quali è nato e può aiutarci a ricostruire un aspetto particolare di quella cultura, di quella società, di quell’ambiente. Ed è questo l’intento della mostra Arcadia e Apocalisse. Paesaggi italiani in 150 anni di arte, fotografia, video e installazioni: indagare il modo in cui il paesaggio è stato percepito e rappresentato artisticamente dal 1850 fino ai giorni nostri. Attraverso i cambiamenti che ha subito e quelli che hanno modificato l’estetica e i codici rappresentativi, l’esposizione, al PALP, Palazzo Pretorio Pontedera fino al 26 aprile 2020 tenta anche di sensibilizzare la coscienza del visitatore sul tema del degrado ambientale.

Ideata e curata da Daniela Fonti e Filippo Bacci di Capaci e promossa dalla Fondazione per la Cultura Pontedera, dal Comune di Pontedera, dalla Fondazione Pisa, con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana, la mostra è un lungo racconto fatto di opere pittoriche, ma anche scultoree, di arti decorative, fotografie e nuovi media, che indagano quello che è stato e che è il pensiero creativo intorno al paesaggio. Questo genere pittorico ereditato dal Settecento come rispecchiamento della natura nell’arte, in antitesi alla pittura mitologica e di storia, che si libera dai suoi stereotipi cambiando i propri significati e codici rappresentativi e riflette le radicali trasformazioni della cultura artistica italiana e della società nel suo complesso.
Le diverse sezioni dell’esposizione ci conducono nei sentimenti e nelle riflessioni che il paesaggio ha ispirato negli autori nelle diverse epoche come documenti che, appunto, di quelle epoche ci parlano.

Dal paesaggio del Grand Tour alle devastazioni delle guerre, agli sconvolgimenti legati all’epoca della ricostruzione postbellica, al definitivo tramonto del mito post-romantico e alla  sua sostituzione con azioni di trasformazione così invasive e devastanti da far presagire una imminente Apocalisse; dal Romanticismo al Futurismo, dalle ideologie a servizio del potere all’arte astratta fino ai giorni nostri.

PALP Palazzo Pretorio Pontedera Piazza Curtatone e Montanara, Pontedera (PI)
da martedì a venerdì 10-19, sabato, domenica e festivi 10-20, lunedì chiuso
http://www.palp-pontedera.it

Olivetti, la Toscana, il mondo

Al Museo della Grafica una mostra ripercorre il legame tra il geniale imprenditore di Ivrea e il nostro territorio. Dal 20 dicembre OLIVETTI@TOSCANA.IT territorio, comunità, architettura nella Toscana di Olivetti ci porta nei luoghi che Olivetti scelse come fucine della sua idea di futuro attraverso tre elementi chiave: il territorio, la comunità, l’architettura.

Organizzata dall’Università di Pisa (Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni e Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, dal Museo della Grafica e dal Museo degli Strumenti per il Calcolo), la mostra, visitabile dal 20 dicembre 2019 al 13 aprile 2020, parte dal racconto della storica fabbrica di macchine da scrivere fondata a Ivrea nel 1908 per accompagnarci attraverso foto, lettere, mappe, materiali audiovisivi, lungo il successo delle idee visionarie del suo fondatore Adriano Olivetti e attraverso i luoghi che hanno contribuito al suo sviluppo.

Quella di Pisa è in effetti concepita come la prima tappa di una mostra itinerante internazionale: la mostra di un percorso che vede un’idea trasformarsi in un modo nuovo di guardare le cose, dell’intuito che fa decidere a Olivetti di investire in elettronica a Pisa; della nascita del primo computer scientifico italiano: la Calcolatrice Elettronica Pisana, frutto della collaborazione tra l’Olivetti e l’Università di Pisa. E’ la mostra che vede, sempre a Pisa, Olivetti fondare il Laboratorio di Ricerche Elettroniche che, grazie alla competenza di Mario Tchou, progetta il primo calcolatore elettronico totalmente a transistor: l’Elea 9003. Un percorso che, come tutte le grandi visioni, non mette paletti tra le discipline fino all’incontro e alla collaborazione tra l’imprenditore e Carlo Ludovico Ragghianti, storico dell’arte, normalista, presidente del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale e professore dell’Università di Pisa fin dal 1948. Per proseguire con la sperimentazione, in Valdera, del messaggio del Movimento Comunità, organizzazione a carattere culturale e politico fondata da Olivetti nel 1947.

Curata da Marco Giorgio Bevilacqua, Mauro Ciampa, Lucia Giorgetti, Stefania Landi e Denise Ulivieri, con la collaborazione della Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti e dell’Associazione Archivio Storico Olivetti, la mostra insiste sull’architettura in Toscana, con le fotografie di Eva Mulas, come segno tangibile di presenza sul territorio e sull’impatto sulla comunità che in quel territorio vive e lavora, attraverso contributi di chi ha lavorato nell’ambito del grande progetto Olivetti.

Contributo culturale leggibile dunque da più punti di vista, la vicenda Olivetti rappresentata al Museo della Grafica fa eco alla mostra HelloWorld! all’ex convento delle Benedettine, prorogata fino a fine aprile 2020, a proposito degli strumenti per il calcolo, entrambe parte del progetto Informatica50 dedicato ai cinquanta anni dalla nascita, a Pisa, del primo corso di studi in Italia dedicato all’informatica.

museodellagrafica.sma.unipi.it

Di prosa in prosa

Classici, riletture, esperimenti: nel cartellone della Stagione di Prosa del Teatro Verdi otto titoli da non perdere

Dopo l’apertura con La locandiera interpretata da Amanda Sandrelli, il cartellone 2019 – 2020 prosegue con una serie di appuntamenti che rende onore alla tradizione senza per questo rinunciare alla rilettura e all’interpretazione. La stagione, realizzata in partnership con Fondazione Toscana Spettacolo, di cui ricorre il trentennale, propone infatti titoli conosciuti, oltre a La locandiera citiamo Il maestro e Margherita, interpreti noti, come Veronica Pivetti in Viktor und Viktoria o Marisa Laurito in Così parlò Bellavista; ma anche le interpretazioni estreme come il Giulietta e Romeo – Nati sotto contraria stella con Ale & Franz, le prove d’autore, come Il silenzio grande di Maurizio de Giovanni, le grandi interpretazioni, come quella di Alessio Boni novello Don Chisciotte, senza contare Serra Yilmaz meraviglioso Sancho Panza, e un originale più originale dell’originale come Parenti serpenti con Lello Arena: non tratto dal film di Monicelli, ma la commedia da cui il film fu tratto.

Amanti del teatro e curiosi, abbonati e spettatori per caso, innamoratevi.

La lista completa degli spettacoli:

La locandiera

Sabato 2 novembre 2019 ore 21, turno A . Domenica 3 novembre 2019 ore 17, turno B

Il maestro e Margherita

Sabato 30 novembre 2019 ore 21, turno A Domenica 1 dicembre 2019 ore 17, turno B

Viktor und Viktoria

Sabato 21 dicembre 2019 ore 21, turno A . Domenica 22 dicembre 2019 ore 17, turno B

Nati sotto contraria stella

Sabato 11 gennaio 2020 ore 17, turno B . Sabato 11 gennaio 2020 ore 21, turno A

Il silenzio grande

Sabato 1 febbraio 2020 ore 21, turno A . Domenica 2 febbraio 2020 ore 17, turno B

Don Chisciotte

Sabato 15 febbraio 2020 ore 21, turno A . Domenica 16 febbraio 2020 ore 17, turno B

Parenti serpenti

Sabato 14 marzo 2020 ore 21, turno A Domenica 15 marzo 2020 ore 17, turno B

Così parlò Bellavista

Sabato 21 marzo 2020 ore 21, turno A Domenica 22 marzo 2020 ore 17, turno B

teatrodipisa.pi.it

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