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Internet Festival? On Line!

Dove celebrare, raccontare, conoscere e sperimentare la rete se non on line? Un po’ per piacere e un po’ per necessità, l’edizione 2020 di Internet Festival propone webinar, seminari ed eventi on line fino alla fine dell’anno. Per un vero #RESET

Le nuove parole della comunicazione politica, la trasformazione digitale dei territori, le sfide che attendono il mondo del diritto e delle scienze umane sono solo alcuni dei temi trattati nei tanti appuntamenti che proseguono on line l’edizione 2020 di Internet Festival, ma come quest’anno vissuto sfruttando a pieno la rete e le sue potenzialità.

In streaming, sul sito della manifestazione e sui canali social ecco alcuni tra i principali appuntamenti da segnare in calendario.

BOOK(e)BOOK. Doppio appuntamento online venerdì 23 ottobre, per la sezione dedicata ai libri. Alle 16.30 la presentazione del romanzo per ragazzi di Luigi Ballerini Myra sa tutto (Editrice Il Castoro), riflessione sulla pervasività della Rete nella quotidianità, con Matteo Pelliti nel ruolo di facilitatore dell’incontro. Alle 18.30 sarà la volta di Paolo Costa e Pier Cesare Rivoltella, autori rispettivamente di Diluvio digitale (Egea) e Tempi della lettura (Scholè), analisi sulla diminuzione della capacità di “lettura profonda” tra i più giovani, vale a dire la comprensione puntuale dei testi che leggono, compromessa dalla velocità e dalla superficialità con cui fruiscono le informazioni sui social. Facilita il dialogo tra gli autori, Marco Prandoni.

TECNOPOPULISMI. Per la sezione Digital news matter prosegue la riflessione, a cura della Scuola Superiore Sant’Anna, sull’impatto delle nuove tecnologie nelle forme di comunicazione politica in epoca di pandemia con il webinar Sfide. Post verità “pandemica” e tecnopopulismi, in programma giovedì 29 ottobre e che coinvolgerà l’esperto di politica europea e metodi della ricerca sociale Edoardo Bressanelli, la docente di relazioni internazionali Serena Giusti, il ricercatore Matteo Monti, il professore associato di diritto pubblico comparato Giuseppe Martinico, e Giacomo Bottos nel ruolo di moderatore (evento online con registrazione, ore 15). 5 novembre 20 riflettori puntati su Le elezioni presidenziali e il sistema costituzionale USA tra shock giuridico e politica pop, webinar che offrirà un commento “a caldo” delle elezioni presidenziali americane con particolare attenzione alla comunicazione politica e all’impatto sul sistema costituzionale statunitense, con Fabio Pacini, Chris Cepernich, Antonia Baraggia, Roberta Bracciale (evento online, ore 10.30, su prenotazione alla mail pacini@unitus.it). Il Ruolo del parlamentare e Internet: dalla contrapposizione all’integrazione? è il titolo dell’incontro in programma giovedì 19 novembre con Daniela Salvestroni, Fabio Pacini, Francesca Biondi Dal Monte, Paolo Addis, Stefano Ceccanti; mentre di Democrazia, informazione e post-verità si parlerà nel webinar programmato giovedì 26 novembre e che coinvolgerà Azzurra Meringolo, Elisa Piras, Serena Giusti. 

CODE IS LAW. Tecnologie emergenti e nuove sfide giuridiche è il tema dell’incontro condotto da Fernanda Faini e Dianora Poletti, del Centro interdipartimentale “Diritto e Tecnologie di Frontiera” (DETECT), dedicato a quanti vogliono approfondire la conoscenza di strumenti come big data, blockchain e Intelligenza Artificiale in un’ottica giuridica. Tra i prestigiosi relatori, citiamo Oreste Pollicino, rappresentante italiano presso il Board dell’Agenzia europea per i diritti fondamentali (venerdì 30 ottobre, evento online, ore 15.30). E il mondo del diritto sarà al centro anche di Legal design: la digitalizzazione del mondo pubblico e privato, webinar in cui si parlerà di smart contracts, informative e policy legali con Monica Palmirani, Rossana Ducato, Luca Bolognini e Ilaria Caggiano (venerdì 20 novembre, evento online, ore 15.30). 

PUBBLICO E PRIVATOGiovedì 19 novembre, nella doppia modalità online e in presenza, si svolgerà Pro.digi. La Provincia digitale, evento a cura di UPI, UPI Toscana e Provincia di Pisa in cui si farà il punto su competenze, piattaforme, laboratori e servizi per la trasformazione digitale dei territori (Sala Consiliare Provincia, evento online, ore 10). Sempre giovedì 19 novembre è in programma Spazi di vita per abitare il futuro un’occasione per continuare a parlare del profondo cambiamento nella fruizione e organizzazione dello spazio pubblico, e di quello altrettante rilevante che coinvolge lo spazio privato, sempre più alla portata di sguardi estranei. Ne parleranno, con Simone d’Antonio, il filosofo e autore Leonardo Caffo, l’economista ed esperta di piattaforme Ivan Pais, Massimo Roj fondatore di Progetto CMR, tra le 100 maggiori società di architettura del mondo, e l’antropologo Vito Teti (evento online, ore 18).

CONNESSIONI TECNOFILOSOFICHE. Rens Bod, professore di Digital Humanities all’Università di Amsterdam e visiting professor all’Università di Bologna nell’ambito del Progetto di eccellenza DIVE-IN Diversity and Inclusion, sarà il protagonista dell’incontro Le scienze dimenticate. Come le discipline umanistiche hanno cambiato il mondo, in programma giovedì 26 novembre. Evento in collaborazione con il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne (Lilec) dell’Università di Bologna, condotto da Marco Prandoni (evento online, ore 17). Le conseguenze della rivoluzione digitale nel settore economico, e l’affermarsi di ecosistemi innovativi in cui scambi e relazioni favoriscono nuovi modi di fare impresa, saranno al centro dell’incontro Economia on/off, in programma venerdì 27 novembre (evento online, ore 18).

T-TOUR. Prosegue anche l’itinerario alla scoperta delle possibili forme di futuro destinato ai nativi digitali con conferenze interattive, workshop e laboratori in cui si parlerà di tecnologia e Internet of Things, uso consapevole della Retecoding e robotica, ma anche del rapporto tra ambiente e patrimonio culturale, tema al centro di due eventi in programma: Storytelling del Cammino, incontro dedicato a un modo diverso di fare turismo, in cui si parlerà anche di esperienze di viaggio molto personali e profonde (mercoledì 25 novembre, giovedì 10 dicembre, venerdì 11 dicembre); e di Raccontami una Villa, un laboratorio in cui, attraverso il gioco, si andrà alla scoperta delle Ville e dei Giardini Medicei in Toscana, patrimonio mondiale Unesco. Prosegue anche l’offerta T-Tour di #IF2020 per i docenti con percorsi pratici e teorici in cui si approfondiranno temi come le politiche globali in tema di clima, la didattica visuale, l’intelligenza artificiale, la disinformazione, le criptovalute, e le tecniche di gaming applicate alla didattica. Un’opportunità per conoscere metodologie didattiche innovative e approfondire i diversi aspetti che legano i giovani al mondo digitale. Tutti i corsi sono validi ai fini della formazione obbligatoria

www.internetfestival.it

De Chirico e il tempo sospeso. Il suo e il nostro

La mostra d’autunno a Palazzo Blu è dedicata al maestro della metafisica di cui si propone un’antologia di capolavori che ne ripercorre l’intera carriera artistica, mostrando una coerenza spesso misconosciuta. E una visione delle cose sempre attuale.

In tempi incerti le certezze sono oro: fra queste, nonostante le tante difficoltà, la grande mostra autunnale a Palazzo Blu torna a darci, mai come adesso, una prospettiva sulla bellezza. De Chirico e la Metafisica, dal 7 novembre 2020 al 9 maggio 2021 ripercorre la ricerca dell’artista e ci spiega, attraverso le opere appartenenti alle sue diverse stagioni, che il suo genio non si è certo affievolito al termine del primo ciclo della sua carriera, quello propriamente metafisico.

Dopo averci fatto entrare, negli anni ’10 del secolo scorso, in un mondo di sospensione, la cui apparente serenità è come in attesa di qualcosa che debba succedere da un momento all’altro, di una verità che emerga al di là, o al di dentro, dei simboli presenti sulla tela, de Chirico non abbandona la Metafisica. Non la abbandonerà mai, ma continuerà sempre a rifarsi in qualche modo a questa prima esperienza nelle stagioni della cosiddetta seconda Metafisica e della Neometafisica. Quella che Calvesi chiama Metafisica continua.

L’opera d’arte metafisica è quanto all’aspetto serena; dà però l’impressione che qualcosa di nuovo debba accadere in quella stessa serenità e che altri segni, oltre a quelli già palesi, debbano subentrare sul quadrato della tela. Tale è il sintomo rivelatore della profondità abitata. (Giorgio de Chirico, Sull’arte metafisica, 1919)

A lungo sottovalutato, anche a causa dell’interpretazione di Breton che ne vedeva appassite le capacità dopo quei primi decenni del ‘900, il de Chirico delle fasi successive è presentato in mostra da un punto di vista diverso, che lo libera dal ruolo, prestigioso ma limitativo, di precursore del Surrealismo.

Anche grazie alla presenza di una parte della collezione personale dell’artista, i de Chirico di de Chirico, fulcro dell’esposizione a Palazzo Blu, gli enigmi racchiusi nelle figure avulse dal contesto, negli squarci di città antiche e moderne, nei suoi simboli immobili e muti al centro di spazi dal tempo sospeso sono inquadrati in una prospettiva ancora più ampia e non racchiusi in un solo, breve periodo.

Grazie al supporto delle più prestigiose istituzioni nazionali d’arte moderna, come la Pinacoteca di Brera e il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto MART, il progetto presenta a Palazzo Blu una serie di capolavori assoluti, provenienti prevalentemente dalla Galleria Nazionale di Roma (donate nel 1987 dalla moglie del pittore, Isabella) e dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.

In ordine cronologico, l’antologia di opere parte dagli esordi ispirati a Böcklin e Klinger della fine del primo decennio del Novecento agli anni Dieci della grande pittura Metafisica; dai capolavori del periodo classico dei primi anni Venti della “seconda metafisica” parigina, fino ai Bagni Misteriosi degli anni Trenta, alle straordinarie ricerche sulla pittura dei grandi maestri del passato riscontrabili nelle nature morte, nei nudi e negli autoritratti, realizzati tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta, giungendo all’ultima, luminosa fase neometafisica, recentemente molto rivalutata.

Le piazze, disabitate, dei luoghi dove il pittore ha vissuto (prima Volos e Atene, poi Monaco di Baviera, Milano, Firenze, Torino, Parigi, Ferrara, New York, Venezia, Roma), sono popolate da oggetti, frammenti, rovine, archi, portici, angoli di strade, muri, edifici, torri, ciminiere, treni, statue, manichini che estraniati dal loro abituale contesto emergono con tutta la loro forza iconica diventando irreali, misteriosi, enigmatici.

Non sarà difficile trovarci un po’ di noi, delle nostre vite, della nostra contemporaneità.

Un anno di Poesia

Una rassegna a Palazzo Roncioni per creare un filo diretto con la poesia: dal 31 gennaio e per tutto il 2020, Rossa Fiammante, una serie di appuntamenti per far uscire allo scoperto l’amore per un genere che rischiamo di dimenticare.

Il nome prende spunto dal colore della collana di poesia delle edizioni ETS che organizzano gli incontri; la promessa è quella di regalarci tanta poesia; ma prima ancora che una promessa si tratta di una scommessa. Sì perché proporre incontri fissi, con scadenza mensile, in cui leggere, commentare, parlare, ascoltare, imparare e insomma godere della poesia non è scontato in un mondo che non sembra mettere in primo piano questo genere, e in un ambito, quello dell’editoria, che ha certamente vissuto periodi migliori.

Ma se la scommessa di ETS ha radici lontane, in quel 2000 in cui affidò allo scrittore Alessandro Agostinelli la collana di poesia Serie Rossa, quella di oggi è la conferma che la voglia di scoprire, conoscere o approfondire la conoscenza di questo mondo meraviglioso non è mai paga e che, proprio grazie ad un appuntamento fisso, si può coltivare la passione di tanti che difficilmente trovano occasioni di questo genere.

Ecco allora che con Rossa fiammante saranno a Palazzo Roncioni alcuni poeti pubblicati da poco nella collana ETS, accanto ad altri più noti. Ci saranno l’italoamericano Jude Luciano Mezzetta e lo spagnolo Carlos Ansò, l’americanista Arnaldo Testi, gli italiani Fabrizio Parrini, Vivetta Valacca, Matteo Pelliti, il traduttore e poeta Riccardo Duranti e lo scrittore Athos Bigongiali. Ci saranno gli esordienti Tommaso Pierini e Marco Brogi. E poi i critici Alberto Casadei dellì’Università di Pisa, Salvatore Ritrovato dell’Università di Urbino, Alberto Bertoni dell’Università di Bologna, Roberto Galaverni del Corriere della Sera. 

Tutti gli appuntamenti

Sede Edizioni ETS
Palazzo Roncioni
Lungarno Mediceo, 16 Pisa (I piano)

31 gennaio ore 18

LO SGUARDO DELLA POESIA

Tommaso Pierini, Matteo Pelliti

21 febbraio ore 18

LA LIRICA CONTEMPORANEA

Marzia Callai, Roberto Veracini

20 marzo ore 18

AMERICANEIDE

Jude Luciano Mezzetta, Arnaldo Testi

17 aprile ore 18

I POEMI LETTERARI

Fabrizio Parrini, Carlos Ansò

22 maggio ore 18

AUTORITRATTO POETICO

Marco Brogi, Vivetta Valacca

19 giugno ore 21

VORREI CHE DOMANI FOSSE CARVER
Riccardo Duranti su Raymond Carver a seguire lettura “Vorrei che domani fosse Carver”

26 giugno ore 21

LO STRANO CASO DI ROBERT LOUIS STEVENSON Athos Bigongiali su Robert
Louis Stevenson a seguire
lettura “Lo strano caso del dr. Jekyll e del sig. Hyde”

16 ottobre ore 18

POESIA CONTEMPORANEA ITALIANA 1

Salvatore Ritrovato, Roberto Galaverni

20 novembre ore 18

POESIA CONTEMPORANEA ITALIANA 2
Alberto Casadei, Alberto Bertoni

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