Secondo appuntamento per il ciclo di incontri, on line,A tu per tu con la plastica relativi alla mostra La plastica e noi: al Museo di Storia Naturale: mercoledì 21 ottobre, alle 17, Tomaso Fortibuoni e Michela Angiolillo (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA) ci raccontano cosa succede nel nostro mare.
L’incontro si svolgerà in streaming sui canali facebook e Youtube del Museo.
La plastica e il Mar Mediterraneo
Il Mar Mediterraneo è un concentrato di storia, bellezza, cultura e biodiversità. Questo piccolo mare semi-chiuso ospita più del 7% della biodiversità globale, è ricco di endemismi, specie di interesse conservazionistico (come la foca monaca, diverse specie di cetacei, tartarughe marine e così via), e habitat preziosi e fragili come le cosiddette “foreste animali”, composte da coralli e gorgonie. Negli ultimi decenni però il Mediterraneo ha dimostrato di essere anche una delle aree al mondo con le maggiori densità di plastica e rifiuti marini, tanto da essere chiamato “zuppa di plastica”. L’incontro tra la plastica e gli abitanti del Mediterraneo è oggetto di studio solo da pochi anni, ma ad oggi si hanno informazioni di impatti negativi su più di 300 specie, dalle meduse ai capodogli, passando per pesci, crostacei, molluschi, coralli e gorgonie. La plastica viene ingerita in tutte le sue forme, dalle macro alle microplastiche, può intrappolare gli organismi marini, ferendoli e impedendogli di muoversi, nuotare e alimentarsi. Ma può anche fornire un substrato alternativo favorendo la mobilità delle specie, tra cui specie aliene che possono così colonizzare nuovi habitat causando potenziali rischi alle specie endemiche. Durante questo incontro si offrirà una panoramica su questo problema che minaccia la biodiversità del Mediterraneo, attraverso foto e video e le esperienze dirette dei relatori che lavorano su queste tematiche.
Il ciclo è organizzato dal Museo di Storia Naturale in collaborazione con l’Istituto di Scienze Marine (ISMAR-CNR) di Lerici e con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Roma 2) sede di Portovenere.
Vecchi radiatori, lamiere e oggetti metallici diventano mostri e figure mitologiche: in bilico tra riuso e filosofia della ciclicità, l’arte di Roberto Berrugi, in mostra Sopra le Logge dal 16 ottobre al 6 novembre, ci dice di non sottovalutare la seconda volta delle cose.
Saranno esposte oltre cinquanta opere realizzate dal 2012 ad oggi: Iterum – Una seconda volta, personale dell’artista Roberto Berrugi, è un percorso creativo disseminato di forme futuristiche e innovative, il mondo che Berrugi disegna, grazie alla sua capacità di dialogare col metallo, scaldandolo e modellandolo con armonia e saldando fra loro il pesante e desueto materiale di vecchi e inutilizzabili componenti automobilistici. La mostra si articola in un percorso suggestivo che trasforma, pezzo dopo pezzo, l’ideale di staticità e il concetto di obsoleto in un verace e mai banale sistema di nuove fusioni e forme, leggiadro e a tratti ironico.
L’esposizione, che si inaugura venerdì 16 ottobre presso sala espositiva Sopra le Logge e resterà visitabile gratuitamente fino al 6 novembre, tutti i giorni dalle 17 alle 20, “prosegue l’impegno dell’amministrazione nel promuovere la vita culturale in città con iniziative realizzabili nel pieno rispetto delle normative di sicurezza anti-covid” puntualizza l’assessore alla Cultura Pierpaolo Magnani. Mentre “creare opportunità ed esperienze emozionali rivolte agli ospiti e ai cittadini, alimentando la fruibilità degli spazi presenti in città resta fondamentale per le politiche turistiche” spiega l’assessore al Turismo Paolo Pesciatini.
“Sono numerosi – continua – i messaggi che scaturiscono dall’opera dell’artista Roberto Berrugi: promuovere le attività legate al contenimento dello spreco e al conseguente recupero creativo dei materiali; raccontare quel magico ed inaspettato passaggio dell’oggetto pesante, desueto e abbandonato che, sottoposto alla maestria di mani abili, si trasforma e si modella in una seconda volta, diventando, sia per contenuto sia per estetica, opera. Una chiave di lettura questa, anche a livello metaforico, che dovrebbe svilupparsi in messaggio universale: dare cioè una seconda possibilità, in questo caso artistica, ad un oggetto che ha esaurito in vita la sua funzionalità”.
In mostra personaggi mitologici e astratti realizzati con vecchi radiatori che, in maniera raffinata, raccontano come piegati dal vento una futura epopea metallica. L’installazione degli astratti apre le porte alle opere dedicate alla mitologia, motore portante della mostra, dove Berrugi, racconta di automi e robot ispirati alle grandi figure del passato mitologico, come Ettore e Achille. Il tutto passando per l’incredibile ventaglio del mondo dedicato al suono e alla musica.
“Nell’epoca della riproducibilità tecnica in cui praticamente tutto è serialità e pedissequa sequenza meccanica – commenta Alessandro Schiavetti, presidente di ACS Art Center e curatore della mostra – troppo spesso si sminuisce l’unicum artistico che fa da fondamento al bello estetico e alla capacità realizzativa a livello creativo. Le forme di Berrugi sminuzzano questo falso precetto, rendendo leggiadro ciò che nasce come pesante, incanalando l’osservatore in un dualistico sistema di pensiero, volto alla sensibilizzazione del tema del riciclo da una parte, e al percorrere un sistema contemporaneo fatto di mani, cuore e tecnica dall’altra. Iterum è una seconda volta, una seconda opportunità per gli oggetti, e per la figura dell’artista in sé, perché percorre con entusiasmo una sua ‘seconda strada’ oltre quella lavorativa che lo ha portato a sviluppare quest’amore per l’arte”.
Roberto Berrugi, biografia
Roberto Berrugi nasce e vive a Cecina. Da subito, iniziando a sviluppare il mestiere che lo ha reso noto su tutto il territorio, impara a dialogare con la materia, che scalda, dilata, raffredda, modella. Il ferro, l’alluminio e la lamiera divengono parte integrante della sua vita in cui ogni giorno ama rimanere a stretto contatto con la manualità. Berrugi, dopo il periodo di apprendistato, decide di mettersi in proprio e fonda la sua prima carrozzeria, realtà che, seppur importante, gli va stretta; decide allora di riunire parte dei suoi concorrenti e fonda una società, la carrozzeria Europa. La sua arte è ben visibile a Cecina, dove ha installato un’opera dedicata all’Omino di ferro, simbolo della città.
Una serie di incontri per approfondire il tema dell’inquinamento da plastica in mare sul quale non possiamo permetterci di abbassare la guardia; mentre è in corso la mostraLa plastica e noi, il Museo di Storia Naturale propone conferenze in streaming aperte a tutti.
Programma degli incontri A tu per tu con la plastica sui canali facebook e Youtube del Museo
mercoledì 30 settembre 2020, ore 17 Silvia Merlino (ISMAR-CNR)* e Simona Bronco (IPFC-CNR)*. Moderatrice Marina Locritani, (INGV). Valide alternative per contrastare il ‘mare di plastica’: esistono davvero?
Incontro organizzato in collaborazione con la RUS – Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile.
mercoledì 21 ottobre 2020, ore 17 Tomaso Fortibuoni e Michela Angiolillo (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA) La plastica e il Mar Mediterraneo
mercoledì 11 novembre 2020, ore 17.00 Diego Barsotti (Revet) Plastic circular economy: punti di forza e punti di debolezza della filiera industriale del riciclo degli imballaggi in plastica
Serena Coiai, Francesca Cicogna, Elisa Passaglia (Istituto di Chimica dei Composti OrganoMetallici, SS Pisa)* (Ri)-pensiamo la plastica: riuso, riduco, riciclo
Con introduzione di Stefano Tordella, assessore all’ambiente del Comune di Calci
mercoledì 25 novembre 2020, ore 17.00 – BRIGHT- Yuri Galletti (Istituto di Biofisica CNR, Pisa e Associazione Semi di Scienza)* Comunità sostenibili: dalla teoria alla pratica
mercoledì 20 gennaio 2021, ore 17.00 Elisabetta Morelli (Istituto di Biofisica CNR, Pisa)* e Lucia Giorgetti (Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria CNR, Pisa)* Microplastiche nell’ambiente: un nemico invisibile
I relatori degli incontri contrassegnati dall’asterisco sono coinvolti anche come portavoce di un progetto di divulgazione e sensibilizzazione ambientale dal titolo “Win On Waste”, nato all’interno dell’Area Pisana del CNR.