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Le foto che ci dicono chi siamo

Con la mostra L’ultimo Novecento a Palazzo Blu si conclude il ciclo di esposizioni degli scatti dell’archivio Frassi che hanno raccontato Pisa, e non solo, nei decenni passati. Dopo gli anni Cinquanta e i Sessanta, le immagini dell’ultimo scorcio del secolo scorso ci parlano di manifestazioni, della pendenza della torre e del Pisa di Romeo.

Romeo Anconetani durante i festeggiamenti per la promozione in serie A nel 1985

Le immagini, anche questa volta, ci raccontano di vestiti, pettinature, automobili e montature di occhiali come erano, facendoci sorridere, ricordare o storcere il naso, a seconda dell’età o del gusto personale. Ma soprattutto con l’esposizione L’ Ultimo Novecento. Pisa: eventi e personaggi di un fine secolo, terzo capitolo dell’esposizione dell’archivio Frassi a Palazzo Blu, ci dice chi siamo, chi siamo stati ma anche chi saremo. Sì, perché, che fossimo presenti o meno, quelli immortalati dalla macchina fotografica del fotografo pisano sono momenti delle tante cose successe nella nostra città, sono momenti della nostra storia, al di là dell’anagrafe.

La grandezza del fotografo sta nel cogliere il momento, l’espressione, il gesto: ai tempi dell’analogico, ai limiti del mezzo solo la maestria poteva rimediare. Se riconosciamo dunque in quegli scatti momenti epocali si deve alla capacità del fotografo che ha immortalato la vita cittadina, dai matrimoni alla visita del Papa, negli ultimi 50 anni del Novecento. Ma certo il fatto che a Pisa sia passato mezzo mondo e che spesso sia stata lo specchio di eventi di rilevanza ben più che cittadina ce lo testimoniano le riproduzioni dei quotidiano che raccontano a parole quello che le foto ci fanno vedere.

Dal 31 ottobre al 14 febbraio 2021, a Palazzo Blu le foto “faticosamente selezionate nel mare dell’archivio Frassi” racconta Giuseppe Meucci, che cura la mostra insieme a Stefano Renzoni, documentano l’allarme per la stabilità della Torre Pendente e l’avvio dei lavori che si concluderanno con il suo consolidamento; il Pisa di Romeo Anconetani che vide i colori nerazzurri protagonisti sulla scena del grande calcio italiano; il Papa che nella visita a Pisa spende parole di riabilitazione della figura di Galileo; la realizzazione, nel giugno del 1989, di una grande opera di arte contemporanea, destinata ad assumere una fama internazionale: il murale Tuttomondo di Keith Haring.

Per la visita di Giovanni Paolo II nel 1989 viene allestita una luminara speciale
Tuti durante il processo per la morte di Mennucci

Ma ci sono anche le violenze di piazza, lo stragismo organizzato dai gruppi di estrema destra e del terrorismo di sinistra che anche a Pisa hanno dato vita a capitoli che fanno parte della storia della città, come la bomba di Marina che nel 1971 uccise il giovane Giovanni Persoglio e il conseguente delitto commesso nella trattoria l’Archetto in via La Nunziatina che fecero scoprire i disegni eversivi del gruppo pisano delle Brigate Rosse. O la morte nel 1972, durante i gravi disordini scatenati da Lotta Continua, del giovane Franco Serantini, ucciso dalla polizia. Ma anche sul fronte opposto, quello dell’eversione di matrice neofascista, Pisa è stata teatro di vicende che hanno avuto echi nazionali, come la feroce esecuzione nel 1982 di Mauro Mennucci, il militante di Ordine Nuovo che sette anni prima aveva fatto catturare l’estremista nero Mario Tuti, ricercato per avere ucciso due poliziotti.

Keith Haring dipinge Tuttomondo sul muro della sacrestia di Sant’Antonio nel 1989

Per chi c’era, per chi non c’era, per chi non c’è più e per chi ci sarà domani: questa mostra è per tutti noi, perché solo conoscendo il passato, anche grazie alle immagini che lo testimoniano, possiamo guardare al futuro.

palazzoblu.it

Un pomeriggio (da brivido) al museo

Forse non è una cattiva idea cercare di distrarsi un po’ da tutto quello che sta succedendo, soprattutto per i più piccoli: il Museo delle Navi Antiche propone una visita guidata per ragazzi coraggiosi per trascorrere in allegria, e sicurezza, la notte di Halloween.

Già perché al museo si può andare. E, al di là di tutti i commenti e le opinioni in merito alla scelta di chiudere alcune realtà e farne rimanere aperte altre, mantenere viva la voglia di conoscere, capire, informarsi e aprire la mente potrebbe essere in questo periodo più utile che mai. Cercando di tenere accesa la curiosità e la voglia di conoscere dei più piccoli, il Museo delle Navi Antiche propone per il pomeriggio del 31 ottobre, alle 16 e alle 17, una visita guidata per ragazzi coraggiosi, che attraverso enigmi, misteri e storie di paura esploreranno il più grande complesso museale di imbarcazioni antiche al mondo.

Storie e segreti di reperti e imbarcazioni conservati nel museo verranno svelati con l’aiuto dei guardiani delle sale, risolvendo antichi enigmi e conquistando l’orrendo premio finale o comunque una piacevole sorpresa. La proposta, a cura di Cooperativa Archeologia, prosegue nel segno dell’ormai rodata offerta ludico-didattica in cui creatività e esplorazione rendono i bambini protagonisti del proprio apprendimento attraverso il gioco, mettendoli al centro di un’esperienza formativa unica, stimolante e coinvolgente. 

Le attività si svolgeranno all’interno degli ampi spazi degli Arsenali Medicei per un massimo di 7 bambini a turno accompagnati da un responsabile maggiorenne che potrà visitare il museo autonomamente o partecipare alle visite guidate programmate. Tutte le attività saranno realizzate in totale sicurezza, nel rispetto delle normative in materia di Covid 19.

Per ragazzi coraggiosi, che magari abbiano voglia di vestirsi da mostri.

Prenotazione obbligatoria a prenotazioni@navidipisa.it e allo 050 8057880, anche con whatsapp.

www.navidipisa.it 

La seconda volta

Vecchi radiatori, lamiere e oggetti metallici diventano mostri e figure mitologiche: in bilico tra riuso e filosofia della ciclicità, l’arte di Roberto Berrugi, in mostra Sopra le Logge dal 16 ottobre al 6 novembre, ci dice di non sottovalutare la seconda volta delle cose.

Saranno esposte oltre cinquanta opere realizzate dal 2012 ad oggi: Iterum – Una seconda volta, personale dell’artista Roberto Berrugi, è un percorso creativo disseminato di forme futuristiche e innovative, il mondo che Berrugi disegna, grazie alla sua capacità di dialogare col metallo, scaldandolo e modellandolo con armonia e saldando fra loro il pesante e desueto materiale di vecchi e inutilizzabili componenti automobilistici. La mostra si articola in un percorso suggestivo che trasforma, pezzo dopo pezzo, l’ideale di staticità e il concetto di obsoleto in un verace e mai banale sistema di nuove fusioni e forme, leggiadro e a tratti ironico. 

L’esposizione, che si inaugura venerdì 16 ottobre presso sala espositiva Sopra le Logge e resterà visitabile gratuitamente fino al 6 novembre, tutti i giorni dalle 17 alle 20, “prosegue l’impegno dell’amministrazione nel promuovere la vita culturale in città con iniziative realizzabili nel pieno rispetto delle normative di sicurezza anti-covid” puntualizza l’assessore alla Cultura Pierpaolo Magnani. Mentre “creare opportunità ed esperienze emozionali rivolte agli ospiti e ai cittadini, alimentando la fruibilità degli spazi presenti in città resta fondamentale per le politiche turistiche” spiega l’assessore al Turismo Paolo Pesciatini.

“Sono numerosi – continua – i messaggi che scaturiscono dall’opera dell’artista Roberto Berrugi: promuovere le attività legate al contenimento dello spreco e al conseguente recupero creativo dei materiali; raccontare quel magico ed inaspettato passaggio dell’oggetto pesante, desueto e abbandonato che, sottoposto alla maestria di mani abili, si trasforma e si modella in una seconda volta, diventando, sia per contenuto sia per estetica, opera. Una chiave di lettura questa, anche a livello metaforico, che dovrebbe svilupparsi in messaggio universale: dare cioè una seconda possibilità, in questo caso artistica, ad un oggetto che ha esaurito in vita la sua funzionalità”.

In mostra personaggi mitologici e astratti realizzati con vecchi radiatori che, in maniera raffinata, raccontano come piegati dal vento una futura epopea metallica. L’installazione degli astratti apre le porte alle opere dedicate alla mitologia, motore portante della mostra, dove Berrugi, racconta di automi e robot ispirati alle grandi figure del passato mitologico, come Ettore e Achille. Il tutto passando per l’incredibile ventaglio del mondo dedicato al suono e alla musica. 

 “Nell’epoca della riproducibilità tecnica in cui praticamente tutto è serialità e pedissequa sequenza meccanica – commenta Alessandro Schiavetti, presidente di ACS Art Center e curatore della mostra – troppo spesso si sminuisce l’unicum artistico che fa da fondamento al bello estetico e alla capacità realizzativa a livello creativo. Le forme di Berrugi sminuzzano questo falso precetto, rendendo leggiadro ciò che nasce come pesante, incanalando l’osservatore in un dualistico sistema di pensiero, volto alla sensibilizzazione del tema del riciclo da una parte, e al percorrere un sistema contemporaneo fatto di mani, cuore e tecnica dall’altra. Iterum è una seconda volta, una seconda opportunità per gli oggetti, e per la figura dell’artista in sé, perché percorre con entusiasmo una sua ‘seconda strada’ oltre quella lavorativa che lo ha portato a sviluppare quest’amore per l’arte”.

Roberto Berrugi, biografia

Roberto Berrugi nasce e vive a Cecina. Da subito, iniziando a sviluppare il mestiere che lo ha reso noto su tutto il territorio, impara a dialogare con la materia, che scalda, dilata, raffredda, modella. Il ferro, l’alluminio e la lamiera divengono parte integrante della sua vita in cui ogni giorno ama rimanere a stretto contatto con la manualità. Berrugi, dopo il periodo di apprendistato, decide di mettersi in proprio e fonda la sua prima carrozzeria, realtà che, seppur importante, gli va stretta; decide allora di riunire parte dei suoi concorrenti e fonda una società, la carrozzeria Europa. La sua arte è ben visibile a Cecina, dove ha installato un’opera dedicata all’Omino di ferro, simbolo della città.

Al museo, in famiglia

Il Museo delle Navi Antiche di Pisa dedica i fine settimana del mese di ottobre ad una serie di laboratori per i bimbi che impareranno i segreti della navigazione antica aspettando Halloween, mentre i genitori potranno approfittare di visite guidate: cultura in formato famiglia.

A partire da sabato 10 e domenica 11 ottobre il Museo delle Navi Antiche apre a grandi e piccoli con una serie di incontri, sempre nel rispetto delle norme, in totale sicurezza: nei prossimi fine settimana il tema dei laboratori per i bimbi da 6 a 12 anni, a cura di Cooperativa Archeologica, sarà “Rotte da paura: destinazione…Halloween!”.

In vista infatti dell’appuntamento con la notte delle streghe, ormai attesissimo dalle generazioni dei più piccoli, le esperienze proposte ai bimbi, ogni settimana diverse, mentre i grandi si godono la visita guidata delle sale, sarà pensata in attesa della ‘terrificante serata’ del 31 ottobre.

Sarà un’occasione per mettere in pratica le conoscenze acquisite con la scoperta dell’esposizione, rendendo i bambini protagonisti del proprio apprendimento grazie all’unione sinergica fra teoria e pratica e ponendoli al centro di un’esperienza formativa unica, stimolante e coinvolgente. Un’offerta ludico-didattica nel segno della creatività e dell’esplorazione che assume oggi una particolare importanza e significato, dopo il lungo periodo di chiusura dei musei, delle scuole e dei luoghi di aggregazione e incontro.

Il progetto si aggiungerà alle visite previste di norma nel weekend al museo, aperto il venerdì dalle 15.30 alle 18.30 ed il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 18.30, con visite guidate programmate alle ore 17.00 il venerdì e alle ore 11.00, 16.00 e 17.00 il sabato e la domenica nel rispetto delle normative di prevenzione del rischio di infezione da Covid-19.

Le attività si svolgeranno all’interno degli ampi spazi degli Arsenali Medicei per un massimo di 7 ragazzi a turno, accompagnati da un responsabile maggiorenne che potrà visitare il museo autonomamente o partecipare alle visite guidate programmate. Tutte le attività saranno realizzate con l’ausilio di kit di materiali individuali preventivamente sanificati; le operazioni di sanificazione ed igienizzazione saranno effettuate più volte durante i laboratori. L’accesso sarà consentito previa misurazione della temperatura corporea e saranno disponibili presidi per l’igienizzazione, garantendo lo svolgimento delle attività in totale sicurezza e nel rispetto delle norme previste per gli istituti e i luoghi della cultura in materia di prevenzione del contagio da Covid 19.

Trekking sì, ma urbano

Tre percorsi per riscoprire la nostra città e i suoi angoli più nascosti: sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre Pisa celebra la XVII Giornata Nazionale del Trekking Urbano e propone tre percorsi fra fontane medicee, Cittadella nuova e vecchia e Mura. Non solo per turisti.

Tre percorsi per scoprire una Pisa meno nota ma ugualmente carica di suggestioni e di storia. Sono gli itinerari ideati per la XVII Giornata nazionale del Trekking urbano in programma in tutta Italia sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre. Dopo alcuni anni di assenza, infatti, il Comune di Pisa ha aderito al programma nazionale che aveva come tema centrale Com’è green la mia città e che vede coinvolte 70 città sul territorio nazionale.

Il programma:

Alla scoperta delle fontane medicee (partenza ore 10 il 31.10.2020, tempo 2 h); Dalla cittadella vecchia alla cittadella nuova (partenza ore 15 il 31.10.2020 e alle ore 10 il 01.11.2020, tempo 2 h); Lungo le mura (partenza ore 21 il 31.10.2020 e alle ore 15 il 01.11.2020, tempo 3 h). La partecipazione è gratuita, ma la prenotazione è obbligatoria (associazione@piediicammino.it).

“I tre itinerari – spiega l’assessore al turismo Paolo Pesciatini – favoriscono una conoscenza autentica della nostra città, in occasione anche dell’anno del turismo lento. E’ una forma di turismo esperienziale che consente di apprezzare e diffondere l’anima green e sostenibile e scoprire il genius loci di Pisa, entrando in contatto con i suoi aspetti caratteristici, insoliti, e spesso poco conosciuti. Quella del 31 ottobre prossimo e 1 novembre sarà dunque un’opportunità per turisti per entrare in contatto con la nostra storia e la vita locale”.

«Aderiamo alla Giornata nazionale del trekking urbano – dice il sindaco di Pisa Michele Conti – cogliendola come un’occasione per far conoscere Pisa ai turisti che magari sono già stati nella nostra città per vedere la Torre ma non hanno avuto tempo di scoprirne gli angoli meno noti. I tre percorsi proposti daranno a tutti questa possibilità, rilanciando quella che noi abbiamo chiamato Pisa oltre la Torre, cioè un’idea di turismo lento che permette al visitatore di entrare in contatto con l’essenza profonda della città e delle persone che la abitano. Iniziative come questa coinvolgono molte città in Italia: siamo felici di far parte di una rete che si promuove in modo collettivo, all’interno della quale faremo la nostra parte”.

Percorso 1: Alla scoperta delle fontane medicee

Le fontane medicee, disseminate nel centro storico di Pisa, sono il risultato di un ambizioso programma di rinnovamento urbanistico ed edilizio già intrapreso da Cosimo I. Le fontane pubbliche celebravano i granduchi che andavano ad offrire alla città una preziosa risorsa, l’acqua buona del Monte Pisano. Le prime fonti risalgono al ‘500 e al  ‘600, a cui seguirono interventi di rinnovamento nel corso del ‘700 e ‘800. Il percorso partirà dalla Fontana dei Putti in Piazza del Duomo, la più celebre tra le fonti medicee insieme alla Fontana del Gobbo di Piazza Cavalieri. Passo dopo passo, attraversando i quartieri di Tramontana e Mezzogiorno, ci faremo sorprendere dai piccoli dettagli e dagli indizi che rintracciano le più antiche fonti pubbliche a servizio dei monasteri e delle piazze popolari. Un cammino dedicato alla ricerca di quei simboli che tramandano all’osservatore attento la storia di Pisa medicea, divenuta a pieno titolo seconda capitale del ducato toscano.

Tempo di percorrenza: 2 ore

Lunghezza: 4,5 Km

Difficoltà: Bassa

Punto di Partenza: Infopoint turistico di Pisa – Duomo, Piazza del Duomo 7

Orario di partenza: ore 10.00 (31.10.2020)

Percorso 2: Dalla Cittadella Vecchia alla Cittadella Nuova

Protagonista di questo percorso è l’Arno, asse di sviluppo urbano della città. Specchio su cui si riflettono monumenti storici e palazzi, e quindi opportunità per raccontare le numerose vicende storiche della città attraverso la rievocazione dei personaggi che hanno reso illustre Pisa.

Dai lungarni, l’itinerario seguirà un’ impronta di turismo “vagabonding” addentrandosi  all’interno dell’antico quartiere di Chinzica, per immergersi nell’atmosfera medievale dei vicoli e delle case torri. Attraversando il Ponte della Cittadella, cammineremo in direzione del quartiere di Santa Maria lasciandoci alle spalle il complesso degli Arsenali, che evocano l’antico rapporto di Pisa con il mare. Il trekking proseguirà tra piazze e vicoli fino a raggiungere i lungarni del quartiere di San Francesco e la Cittadella Nuova, oggi conosciuta come “Giardino Scotto”.

Tempo di percorrenza: 2 ore

Lunghezza: circa 4 Km

Difficoltà: Bassa

Punto di Partenza: Ufficio Informazioni Turistiche, Piazza XX Settembre

Orario di partenza: ore 15.00 (31.10.2020) ore 10.00 (01.11.2020)

Percorso 3 – Lungo le Mura

Le Mura di Pisa rappresentano un unicum nel panorama delle “città murate” medievali, sia per la loro estensione che per le loro caratteristiche architettoniche. Partiremo dalla Porta del Leone, antico accesso alla Piazza del Duomo, camminando a passo di trekking lungo il perimetro esterno della cinta muraria. Tra torri, porte, postierle e bastioni, percorreremo l’intero tratto di Tramontana e quello parzialmente interrotto di Mezzogiorno. Un cammino che ripercorrerà cronologicamente le complesse fasi di edificazione delle mura e che farà percepire quanto grandiosa e impegnativa sia stata questa opera edilizia per i pisani.  Inviteremo ad osservare con occhi diversi le pietre e i laterizi che custodiscono gelosamente i segreti delle tecniche costruttive medievali e che sveleranno le molteplici vicissitudini delle Mura: dall’abbandono alla ripresa dei lavori, i rifacimenti e le dolorose ferite inferte dalle battaglie e dal tempo.

turismo lento

Pisa aderisce alla Giornata nazionale del trekking urbano: appuntamento sabato 31 ottobre con un modo di proporre la bellezza delle città che unisce cultura, sport, enogastronomia e artigianato locale.

Quest’anno si svolgerà anche a Pisa la Giornata Nazionale del Trekking Urbano il prossimo 31 ottobre. La nostra amministrazione ha infatti aderito alla manifestazione nazionale, alla sua diciassettesima edizione, ideata e promossa dal Comune di Siena: il tema di quest’anno sarà Com’è Green la mia città.

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“Ho voluto che il Comune di Pisa aderisse alla Giornata del trekking urbano perché rappresenta un modo emozionante e appassionante per far scoprire la nostra città in modo insolito ma pienamente coerente con la promozione turistica che abbiamo attivato – commenta l’assessore al turismo Paolo Pesciatini -. Questa modalità, infatti, consente di unire sport, gusto, cultura e desiderio di conoscere, in modo coinvolgente, sia i nostri luoghi celebri in tutto il mondo ma anche quelli più nascosti e fuori dai percorsi tradizionali che insieme rappresentano l’anima e il genius loci di Pisa”.

Nato nella città del Palio nel 2003, il Trekking Urbano è una proposta di turismo lento sempre più apprezzata e diffusa, che consiste in percorsi a piedi che toccano monumenti d’arte, punti panoramici, botteghe artigiane, mercatini, osterie di cucina tipica, praticamente tutti i luoghi dove è possibile entrare in contatto con gli aspetti più caratteristici della vita locale. Sviluppa un turismo sostenibile e rispettoso della qualità della vita dei residenti e, allo stesso tempo, consente di vivere in maniera partecipata l’esperienza di viaggio. Una passeggiata in città diventa così per il turista, e per lo stesso residente,  un modo di scoprire le meraviglie locali. Tra le finalità della Giornata anche quella di destagionalizzare i flussi turistici. Lo scorso anno aderirono 49 città di 16 regioni, tra cui 5 città capoluogo di regione.

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