Cosa succederà il 14 settembre nelle scuole pisane? Dopo le prove generali dei corsi di recupero, la firma del protocollo di intesa con il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Usl dissipa i dubbi, e la costituzione di un comitato tecnico garantisce la riapertura delle scuole in sicurezza e la gestione di un eventuale peggioramento della situazione epidemiologica.
È stato firmato mercoledì 26 agosto il protocollo d’intesa proposto dal Dipartimento di Prevenzione della Azienda Usl Toscana Nord Ovest, che coinvolge le Conferenze Educative della zona Pisana, della Valdera, della Valdicecina, la Provincia di Pisa e l’Ufficio Scolastico Regionale. Il protocollo fissa alcuni fondamentali punti di riferimento in vista della prossima riapertura delle scuole, garantendo una struttura di riferimento per l’intero sistema integrato di educazione e istruzione da 0 – 18 anni, sia per attività di prevenzione che in caso di peggioramento della situazione epidemiologica.
Il protocollo, a cui ha aderito anche la rete delle scuole e dei servizi alla prima infanzia, ha previsto la costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico, che si è riunito per la prima volta lo scorso 26 agosto, a cui partecipano il referente del Dipartimento di Prevenzione, i presidenti delle Conferenze zonali, un rappresentante dell’Ufficio scolastico regionale, un rappresentante della Provincia di Pisa e i rappresentanti della Rete delle scuole.
Tra gli obiettivi principali del protocollo, l’individuazione di uno specifico referente all’interno del Dipartimento di Prevenzione, che sia in grado di garantire una risposta rapida in caso di peggioramento della situazione epidemiologica, raccordandosi con gli enti locali, i servizi educativi le scuole di ogni ordine e fornendo risposte precise in caso di criticità. Da evidenziare nel protocollo d’intesa anche il proposito di attivare sinergie e collaborazioni tra le Conferenze della zona Pisana, della Valdera e della Valdicecina con la Provincia di Pisa, in modo da mettere in atto azioni di prevenzione ed educazione alla salute condivise a livello territoriale. Fondamentale il supporto del CRED – Centro Risorse Educative e Didattiche – della Valdera e del Coordinamento Pedagogico della Zona Pisana, entrambi impegnati per la ripartenza dei servizi delle prossime settimane.
Come previsto dal Piano Scuola 2020-21 e dal Protocollo d’intesa del Ministero dell’Istruzione del 6 agosto, in un quadro che presenta ancora molte incertezze sul percorso da seguire per le scuole, è necessario predisporre un metodo di raccordo tra sistema scolastico e sistema sanitario nazionale, per supportare le istituzioni scolastiche nella ripresa delle attività in piena sicurezza. Per la zona pisana, la Valdera e la Valdicecina con la firma del protocollo è stata predisposta la bussola di riferimento per la prevenzione e la gestione dell’emergenza all’interno del sistema educativo scolastico.
Anche Pisa avrà la sua tranvia: la Giunta approva il progetto di fattibilità tecnica del progetto per un’infrastruttura che collegherà la stazione centrale a Cisanello: un progetto che ci avvicina alle città più efficienti promettendo un nuovo modo di fruire la città per cittadini e pendolari.
E’ stato approvato dalla Giunta Comunale e pronto per essere spedito al Ministero delle Infrastrutture il progetto di fattibilità economico finanziaria della nuova Tramvia Stazione Centrale – Cisanello. Per la realizzazione della linea, 4,4 km di tracciato con 13 fermate in entrambe le direzioni, è previsto un importo complessivo di 125 milioni di Euro per la realizzazione e una durata complessiva dei lavori di 770 giorni dall’avvio del cantiere. Si tratta di un progetto realizzato mediante una dettagliata analisi costi benefici della linea tramviaria e la redazione del relativo piano economico finanziario a corredo.
“La progettazione della Tramvia Stazione-Cisanello che presentiamo – ha spiegato il Sindaco di Pisa Michele Conti – ha tutte le carte in regola per ottenere dal bando del Mise i finanziamenti necessari alla sua realizzazione che farebbe diventare Pisa all’avanguardia nel panorama italiano e europeo dal punto di vista della mobilità sostenibile. Con la Tramvia sarà finalmente decongestionato il traffico cittadino in entrata per chi viene in città dalla Fi-Pi-Li per lavoro o per turismo, e sarà una valida alternativa per chi sbarcato all’aeroporto di Pisa vorrà raggiungere l’ospedale di Cisanello. Ma sarà altresì importante per modificare le abitudini di spostamento dei residenti: abbiamo previsto 13 fermate durante il tragitto proprio per garantire a tutti di utilizzare il mezzo per raggiungere Pisanova oppure i servizi del centro, mentre gli studenti universitari potranno facilmente raggiungere le facoltà dei poli universitari presenti vicino al tracciato. Così una parte importante delle nostre strade sarà liberata dalle auto senza tuttavia creare fratture fra il centro storico e i quartieri periferici. Sono certo che questo progetto potrà finalmente cambiare il modo di vivere la città e migliorare la qualità della vita di residenti e pendolari”.
Il progetto prevede, infatti, che la nuova linea tramviaria si collochi nel tessuto urbano centrale della città con gli obiettivi, da un lato, di offrire un’alternativa alla motorizzazione privata e ridurre l’inquinamento atmosferico da congestionamento del traffico, dall’altro, di collegare in maniera efficace ed efficiente la stazione centrale, a ridosso del centro cittadino e punto di arrivo del Pisa Mover che la collega con il terminal aeroportuale, con l’Ospedale di Cisanello, oggetto di un importante ampliamento in corso di esecuzione che lo renderà uno dei più grandi poli ospedalieri del Paese.
Lungo il percorso la linea tramviaria permetterà di raggiungere altri importanti punti di interesse e fonte di traffico privato, citando solo quelli direttamente lambiti dalla linea: il blocco scolastico che comprende tre scuole superiori in via Benedetto Croce, il Palazzo dei Congressi, il polo universitario delle facoltà di Economia e Agraria, tutta la zona commerciale del quartiere di Cisanello e dell’area Isola Verde, il nuovo complesso della Stella Maris, l’inizio della costruzione è previsto nei prossimi mesi.
Il percorso. Il progetto prevede il collegamento tra la Stazione Centrale di Pisa (capolinea posizionato in viale Antonio Gramsci, esattamente di fronte all’uscita pedonale della stazione – fermata Stazione Centrale) e il Polo Ospedaliero di Cisanello (fermata Ospedale Cisanello) e a seguire la fermata di capolinea (fermata Kinzica) collocata in corrispondenza dei parcheggi dell’ospedale e del futuro deposito dei tram.
La stazione di capolinea subito dopo l’Ospedale di Cisanello, sarà collocata a ridosso dei grandi parcheggi, al momento a servizio dell’Ospedale, ma che, opportunamente ampliati, potranno funzionare da parcheggi scambiatori per il traffico in arrivo dalla S.G.C. Firenze – Pisa – Livorno, la cui uscita si trova a poche centinaia di metri, evitando l’ingresso in città a numerosi veicoli privati.
“La stazione di capolinea subito dopo l’Ospedale di Cisanello – spiega l’assessore all’Urbanistica Massimo Dringoli – sarà collocata a ridosso dei grandi parcheggi, al momento a servizio dell’Ospedale, ma che, opportunamente ampliati, potranno funzionare da parcheggi scambiatori per il traffico in arrivo dalla S.G.C. Firenze – Pisa – Livorno, la cui uscita si trova a poche centinaia di metri, evitando l’ingresso in città a numerosi veicoli privati. La funzione di questi parcheggi scambiatori, come degli altri disposti lungo il percorso della tramvia, è essenziale per la riduzione del traffico privato all’interno della città, potendosi lasciare l’auto in un luogo sicuro, da dove proseguire con un mezzo più veloce e non inquinante per raggiungere il centro”.
Nella direzione Stazione/Ospedale la linea svolta su via Francesco Bonaini e raggiunge piazza Guerrazzi, dove imbocca via Giuliano da Sangallo per superare l’Arno sul nuovo ponte della Vittoria che sarà di fatto sostituito rispetto all’attuale. La linea poi prosegue attraversando piazza Caduti di Cefalonia e percorre via Giacomo Matteotti e via Carlo Matteucci per poi imboccare via Cisanello fino alla rotonda che regola l’incrocio con via di Padule e via Maccatella.
Dopo la rotonda il progetto prevede due alternative, la prima (tracciato A) prevede la svolta verso via Italo Bargagna, costeggiando il costruendo parco urbano, per poi percorrere la stessa fino ad attraversare la rotonda Giulio Battistini e arrivare in via Martin Lutero; la seconda (tracciato B) prevede di proseguire lungo via Cisanello per poi attraversare via Monsignor Aristo Manghi ed arrivare anch’essa in via Martin Lutero.
Dopo la fermata Martin Lutero il progetto torna ad essere unico e prevede di percorrere la stessa fino ad imboccare via Mario Luzi, dove sarà posizionato l’accesso principale del nuovo grande Polo Ospedaliero in corrispondenza del quale è prevista la fermata Ospedale Cisanello. Il progetto poi prevede che la tramvia prosegua fino all’attuale rotonda che gestisce l’incrocio tra via Mario Luzi e via Piero Trivella dove sarà posizionato il capolinea (fermata Kinzica). Dopo il capolinea è previsto il tronchino di collegamento con il nuovo deposito tramviario che ospiterà anche uffici, un’officina ed altri edifici a servizio della linea.
La direzione Ospedale/Stazione è identica a quella descritta fino al ritorno in piazza Guerrazzi dove, invece di passare da via Francesco Bonaini, la linea percorre via Benedetto Croce, imbocca via Gian Battista Queirolo e si ricongiunge al binario che va in direzione opposta nell’ultimo tratto di via Francesco Bonaini per poi svoltare verso il capolinea di viale Antonio Gramsci.
Il nuovo ponte della Vittoria Il progetto prevede, oltre alla linea tramviaria vera e propria, la realizzazione di un nuovo ponte in corrispondenza dell’attuale ponte della Vittoria che verrà demolito, di un deposito e relativi fabbricati a servizio della linea, ubicato nei pressi dei parcheggi a servizio dell’Ospedale di Cisanello e di tre sottostazioni elettriche ubicate, una all’interno del deposito, una alla fine di via Italo Bargagna ed una in piazza Guerrazzi.
“La costruzione del nuovo ponte della Vittoria – ha dichiarato Dringoli – costituisce uno degli aspetti più qualificanti dell’intervento, sia perché prevede la demolizione di una struttura decisamente sgraziata, ultimo retaggio di una ricostruzione postbellica interessata solo ad una funzionalità, peraltro oggi superata, senza alcun riguardo per il paesaggio urbano, sia perché consentirà di avere finalmente un’opera concepita anche per il traffico urbano sostenibile, ospitando non solo la tramvia, ma anche un tratto di fondamentale importanza della ciclopista dell’Arno. Si tratterà, in definitiva, del solo ponte veramente moderno costruito a Pisa dopo il Ponte di Mezzo”.
Caratteristiche tecniche. Particolare cura verrà riservata, in tutte le successive fasi di progettazione, anche all’adattamento delle tecnologie tramviarie e delle finiture al contesto ambientale, all’integrazione della tramvia con i sistemi di mobilità attiva (pedonale e ciclabile) e all’abbattimento delle barriere architettoniche.
La sede tramviaria, che sarà pavimentata con materiali differenziati, avrà una larghezza media di 6,30 m (misurata all’esterno dei cordoli di bordo), mentre l’intervia fra i binari (intesa come distanza da asse binario ad asse binario) assumerà il valore medio di 3,20 m, ovviamente tali larghezze possono assumere valori maggiori nei tratti di linea in curva per tenere in considerazione le fasce di ingombro dei veicoli tramviari che le percorrono.
Il tracciato, nelle diverse configurazioni previste presenta ovviamente estensioni diverse, nella soluzione A che è quella prescelta, la linea è lunga 4.413 metri in direzione Ospedale (andata) e 4.443 metri in direzione Stazione (ritorno), di cui rispettivamente 3.908 metri e 3.915 metri a doppio binario.
Le lunghezze dei tratti a singolo binario sono 505 metri in direzione Ospedale e 528 metri in direzione Stazione, mentre le lunghezze dei tratti promiscui sono 167 metri in direzione Ospedale e 133 metri in direzione Stazione. Le fermate complessive sono 13, in entrambe le direzioni, di cui 7 con banchine laterali e 6 con banchina centrale.
Proseguono i cantieri di manutenzione e realizzazione di nuovi alloggi popolari: 102 nuovi appartamenti ltra Sant’Ermete, I passi e Cep e oltre 80 recuperati. Quasi due milioni di euro che erano a disposizione sono ora cantieri per il futuro di chi ha diritto a una casa.
“L’edilizia popolare – dichiara il sindaco di Pisa Michele Conti – è sempre stata per la nostra Amministrazione una priorità in cui abbiamo investito risorse importanti, portando avanti un’attività a tutto campo che va dalle manutenzioni del patrimonio ERP alla realizzazione di nuove costruzioni. Dopo aver annunciato lo scorso anno presentando la variazione di Bilancio che ha stanziato 1 milione e 850 mila euro, nel 2020 abbiamo dato il via a cantieri in tutti i quartieri della città. Un intervento voluto dal Comune per ristrutturare i vecchi alloggi Apes inutilizzati da anni, per i quali non esistevano altri tipi di finanziamento. Entro fine anno saremo in grado di consegnare alle famiglie assegnatarie oltre 80 alloggi ristrutturati, strappandoli allo stato di incuria e di disuso in cui giacevano da anni e sopperendo alle difficoltà economiche di Apes. Sempre sul fronte delle manutenzioni, abbiamo previsto anche interventi di sistemazione delle parti condominiali degli edifici e proseguiremo ad occuparci della valorizzazione del vasto patrimonio di alloggi popolari della città. A fianco di questi investimenti, sta proseguendo l’attività dei cantieri per la costruzione di nuovi edifici e la progettazione di interventi di rigenerazione urbana.”
“Da quando mi sono insediata – spiega l’assessore alle politiche sociali ed abitative Gianna Gambaccini – ho iniziato un lavoro che non era mai stato fatto a Pisa. Con sopralluoghi effettuati personalmente, ho avviato un monitoraggio delle strutture ERP per verificare le situazioni e disporre di un chiaro quadro, da cui poter programmare gli interventi. Ho preso visione diretta dei lavori più urgenti alle parti in comune degli edifici, come facciate, vani scala, marciapiedi e piazzali dei condomini popolari su cui abbiamo già iniziato ad intervenire, per rispondere alle esigenze dei tanti cittadini che ho incontrato. Abbiamo inoltre lavorato assiduamente con Apes per recuperare le 82 case di risulta che si andranno a sommare ai 102 nuovi alloggi in costruzione nei quartieri di Sant’Ermete, Cep e I Passi (senza contare i 40 previsti dal progetto di “Binario 14” a San Giusto). Grazie a questo impegno tra il 2020 e il 2021 saremo in grado di assegnare complessivamente 184 appartamenti in più alle famiglie pisane in difficoltà che attendevano da anni, colmando la grave lacuna dell’emergenza abitativa”.
Ristrutturazione degli alloggi popolari rimasti vuoti. Con un investimento complessivo di 1 milione e 850 mila euro, effettuato con variazione di Bilancio del 2019, l’Amministrazione ha avviato la ristrutturazione di 82 case di risulta che sono rimaste vuole e inutilizzate da anni, in attesa di interventi di manutenzione straordinaria. Dopo aver stilato insieme ai tecnici di Apes un piano degli interventi, sono stati predisposti i bandi di gara per appaltare i lavori. Le gare sono state tutte terminate e i contratti consegnati in data 28 maggio. I cantieri sono già tutti operativi, con un spesa media di 20 mila euro ad appartamento, e la consegna è prevista per il 31 dicembre. Gli alloggi popolari in questione sono distribuiti un po’ in tutti i quartieri della città: 13 tra La Vettola, Cep e Bararicina, Marina di Pisa e Tirrenia; 21 tra La Cella, San Giusto, Sant’Ermete e Riglione; 17 tra Santa Marta, Don Bosco, Cisanello e Porta a Piagge; 17 tra Gagno, via Pietransantina, via Nicola Pisano, Porta a Lucca, piazzali, I Passi, via Milano e piazzale M.L. King, a cui si aggiungono 14, in altre zone della città, che necessitavano di interventi più ridotti (con una spesa media di circa 3 mila euro), in parte già portati a termine e consegnati.
Interventi di manutenzione a parti comuni di edifici popolari. Una parte dei fondi stanziati dal Comune è stata utilizzata invece per realizzare interventi di manutenzione di parti condominiali di edifici ERP. Anche in questo caso le gare sono concluse, i contratti firmati e i lavori avviati. La consegna è prevista sempre per il 31 dicembre. I 10 interventi in corso per un investimento di circa 400 mila euro, riguardano edifici popolari in vari quartieri della città: rimozione di eternit agli edifici dei piazzali Sicilia e Genova e in via Galluzzi, realizzazione di cancellate e sistemazione esterna ai palazzi di via Puglia e via Di Nudo, realizzazione di piazzole ecologiche in via Norvegia e via Matteucci, sistemazione di infissi ai vani scale in via Orlandi a Marina, installazione di contatori a Gagno, manutenzione di marciapiedi al Cep,interventi alle coperture in via Merlo. È inoltre previsto un intervento relativo alla sistemazione delle fognature in via Norvegia ed è già stato richiesto il 13 luglio il preventivo per effettuare un pronto intervento.
Nuovi edifici in costruzione e progetti di rigenerazione urbana. Sono in corso i cantieri a Sant’Ermete, ai Passi e al Cep per la costruzione di nuovi edifici popolari, mentre sono in programma con inizio nel 2021 gli interventi legato al progetto “Binario 14” in via Da Morrona e via Quarantola a San Giusto.
A Sant’Ermete è quasi completato il cantiere dei 39 alloggi partito a marzo del 2018. Nello specifico sono stati realizzati 31 appartamenti di 45 mq (1 camera), 7 alloggi di 60 mq (2 camere) e 1 di 85 mq (3 camere); ogni alloggio ha la cantina di pertinenza e usufruisce di una sala polivalente comune. Il fabbricato è stato interamente completato, effettuati i tamponamenti esterni, le partizioni interne degli alloggi, mentre sono in corso i lavori per realizzare gli impianti termici ed elettrici delle singole abitazioni, oltre a rivestimenti e rifiniture. La fine dei lavori, dopo lo stop per l’emergenza Coronavirus di circa due mesi è prevista per novembre 2020. L’importo complessivo dei lavori è di 3.364.850 euro.
Per quanto riguarda l’altro cantiere di Sant’Ermete, che prevede la realizzazione di 33 appartamenti, i lavori, partiti nell’estate 2018, riguardano ancora la fase di realizzazione del fabbricato. In questo caso la fine del cantiere, preventivata per fine anno, dopo lo stop dei cantieri, è rimandata a giugno 2021. Nello specifico vengono realizzati 24 appartamenti di 45 mq (1 camera), 8 alloggi di 60 mq (2 camere) e 1 di 85 mq (3 camere); anche qui ogni alloggio ha la cantina di pertinenza e usufruisce di una sala polivalente comune. L’importo complessivo in questo caso è di 2.659.760 euro.
Ai Passi sono quasi ultimate le strutture esterne che contengono i 18 nuovi alloggi in via di costruzione. Il cantiere fa parte del progetto PIU dei Passi, in particolare dell’Intervento HOPE, costruzione di edificio per cohousing rivolto a cittadini anziani. L’intervento prevede la costruzione di un edificio per complessivi 18 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica destinati ad anziani oltre ad ambienti per attività sociali e orti sociali. Il cohousing prevede la realizzazione di alloggi autonomi, con spazi comuni come sale ricreative, cucina, spazi lavanderia da condividere insieme. Il cantiere è ripartito dopo il nulla osta da Sviluppo Toscana per una modifica al progetto iniziale. Mancano da realizzare gli impianti termici ed elettrici, le partizioni interne degli alloggi, le rifiniture, oltre alla sistemazione di impianti di fognatura e spazi esterni. La fine lavori è prevista per marzo 2021. L’opera, che prevede un investimento complessivo di 3.942.348 euro è finanziata per l’80% con fondi regionali di provenienza europea, che a causa dell’emergenza Covid-19, sanno concessi in anticipo.
Al Cep sono invece completati i 12 nuovi alloggi popolari realizzati in via Vecelio, che che saranno consegnati a settembre 2020 alla famiglie assegnatarie. Si tratta di 6 alloggi di 60 mq (2 camere), 3 appartamenti di 75 mq (3 camere) e altri 3 di 46 mq (1 camera), realizzati con un investimento di 1.362.000 euro. Il fabbricato realizzato fa parte di un più vasto interventi edilizio comprendente 3 edifici articolati su quattro piani, con posti auto coperti al piano terreno, realizzati con particolare attenzione al contenimento energetico, per complessivi 27 alloggi già completati. Sono stati inoltre completati gli interventi per la nuova centrale termica, le opere di rifacimento dei marciapiedi e di allaccio alla fognatura. Sono in fase di prossima realizzazione lavori di semina del prato e di piantumazione di alberi e siepi nelle aree a verde pubblico, con dotazione di impianto di irrigazione e pozzo artesiano.
Il progetto Binario 14, che riguarda l’intervento di rigenerazione urbana del quartiere di San Giusto, prevede la realizzazione di 24 nuovi alloggia in via Da Morrona, con partenza dei lavori a inizio 2021. Si tratta di un investimento complessivo di 4.122.844 euro di cui 2.854.887 di risorse del Comune, circa 431.537 come contributo GSE e 836.420 come contributo previsto dal DPCM 25/5/16. Il progetto prevede inoltre la realizzazione della nuova piazza in via Quarantola e la sistemazione delle aree a verde e dei parcheggi. Lo svolgimento della gara è previsto nei primi mesi del 2021 con conseguente inizio dei lavori per metà dell’anno e conclusione di tutto l’intervento entro il 2023. L’importo dei progetti prevede lo stanziamento di 1.408.000 euro per la costruzione di archeggi e aree a verde e di 700 mila euro per la nuova piazza, per un importo complessivo di 2.108.000 euro. Infine il progetto prevede la rigenerazione di 16 fabbricati in San Giusto per un investimento complessivo di 6.119.385 euro, di cui 1.166.579 con contributo GSE, 2.752.234 con risorse del Comune, 284.572 stanziati dal LODE pisano e 1.916.000 di contributo previsto dal DPCM 25/5/2016.
Approvata dal Consiglio Comunale di Pisa la delibera di adozione del Piano Strutturale Intercomunale, uno strumento fondamentale di gestione del territorio per mettere in pratica i progetti per la città che sarà. La minoranza non partecipa al voto, ma potrà intervenire in fase di osservazioni e approvazione definitiva.
“Il piano si basa – ha commentato il sindaco di Pisa Michele Conti – su due pilastri fondamentali: minor consumo di suolo e semplificazione, portando le UTOE da 40 a 15. Regole chiare che vanno incontro a cittadini e professionisti per una Pisa più verde, che si sviluppa in qualità e non in quantità, che migliora la vivibilità in tutti i quartieri”.
“Il Piano Strutturale – ha concluso– costituisce un grande strumento di gestione del territorio a disposizione di tutti i cittadini, per capire come è organizzata la nostra città adesso e qual è il suo sviluppo futuro. La Pisa che mi immagino è una città con un sistema urbanistico riqualificato, con i sei parchi a corona, il parco urbano di Cisanello completato, con la tramvia che passa accanto e va verso il nuovo ospedale. Un città moderna, infrastrutturata, piena di verde, mobilità sostenibile e abitazioni di qualità”.
“L’adozione del piano strutturale è un’esigenza per la città – ha aggiunto l’assessore all’urbanistica del Comune di Pisa Massimo Dringoli –. In mancanza di questo strumento gli uffici non riescono a dare risposte chiare ai cittadini e il territorio non può essere correttamente governato. Costituisce inoltre uno strumento di semplificazione per il cittadino, che rende più chiare e accessibili le norme”.
L’abusivismo commerciale e la contraffazione sono dannosi per l’economia e per la salute: contrastarli è un dovere. Il Protocollo d’Intesa firmato oggi coordina gli sforzi di Comune e la Polizia Municipale in una lotta che riguarda tutti, ma che prima di tutto deve essere culturale.
Firmato in Prefettura a Pisa dall’assessore alla Sicurezza Cittadina Giovanna Bonanno il Protocollo di Intesa per il contrasto ai fenomeni dell’abusivismo commerciale e della contraffazione, nonché per la promozione dell’interscambio informativo e della cultura del consumo consapevole e legale.
L’accordo prevede l’intensificazione delle attività di controllo, di prevenzione e di contrasto ai fenomeni di abusivismo commerciale e contraffazione, attraverso la collaborazione tra le Forze dell’Ordine, l’Amministrazione Comunale e la Polizia Municipale. Contemporaneamente prevede l’avvio di un’azione sinergica con le associazioni di categoria, espressione del mondo produttivo e commerciale più direttamente colpito dalla violazioni in questione, mediante forme di collaborazione con le Forze di Polizia e le altre istituzioni coinvolte.
“Ringrazio sua Eccellenza il Prefetto per aver dato vita e formalizzato questo importante protocollo – commenta l’assessore Bonanno – che rappresenta un ulteriore strumento per la lotta e il contrasto ad un grave fenomeno che reca non soltanto gravi danni all’economia, ma anche e soprattutto alla sicurezza e alla salute dei cittadini. Un protocollo che vede coinvolte tutte le Forze dell’Ordine, le varie associazioni di categoria oltre alla Camera di Commercio e alle varie istituzioni: grazie a questa collaborazione e coesione tra i soggetti coinvolti contiamo di essere più incisivi contro questo fenomeno, con l’obiettivo di debellarlo”.
Il protocollo siglato oggi ha la durata di due anni ed è stato condiviso, oltre che dal Comune di Pisa e dalla Prefettura di Pisa, dalla Camera di Commercio e dalle Associazioni di categoria per le rispettive competenze. La Prefettura provvederà ad intensificare e coordinare in maniera mirata i controlli contro l’abusivismo commerciale e la contraffazione delle merci, con particolare riguardo alle zone interessate da intensi flussi turistici o dallo svolgimento di eventi e manifestazioni. Tali controlli saranno effettuati anche in forma congiunta con la Polizia Municipale di Pisa, che a sua volta organizzerà servizi mirati per contrastare ogni forma di concorrenza commerciale sleale.
Il protocollo impegna anche Camera di Commercio e associazioni di categoria a fornire supporto alle imprese che alle Forze dell’Ordine impegnate nelle operazioni di prevenzione e contrasto e avviare campagne di sensibilizzazione, coinvolgendo anche le scuole, per fornire corrette informazioni riguardo i rischi e le conseguenze derivanti dall’acquisto da venditori abusivi di beni contraffatti.
Un vademecum per la prevenzione di infiltrazioni mafiose e corruzione è necessario se si parla di quello che si avvia ad essere uno dei più importanti poli ospedalieri del centro Italia o dell’acquisto di una zona come quella dell’ex Santa Chiara: Prefettura e Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana firmano un Protocollo di Legalità.
Il Sindaco di Pisa Michele Conti ha partecipato oggi pomeriggio alla sottoscrizione del Protocollo di legalità tra la Prefettura di Pisa e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose e dei fenomeni corruttivi alla presenza, in videoconferenza, del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
“La presenza, attraverso i vari rappresentanti, di tutte le articolazioni dello Stato, conferisce particolare importanza e solennità alla sottoscrizione di questo protocollo di legalità che chiama Azienda ospedaliera e Prefettura responsabilità precise, ma impegna tutti noi a svolgere funzioni di vigilanza e controllo ognuno per le competenze che ci sono state affidate dalle leggi e dall’ordinamento – ha dichiarato il Sindaco di Pisa Michele Conti dopo aver salutato le autorità intervenute -. La costruzione del Nuovo Santa Chiara è un passaggio fondamentale per Pisa che si doterà di uno dei più grandi ospedali del centro Italia. I lavori in corso, dell’importo di circa 500 milioni di euro, danno l’idea della portata dell’operazione. Ma non solo: il raggruppamento di imprese aggiudicatario dei lavori dovrà procedere all’acquisto e alla valorizzazione immobiliare del complesso monumentale del Santa Chiara, una zona di pregio assoluto adiacente alle meraviglie della nostra Piazza dei Miracoli, conosciuta in tutto il mondo. Da qui l’importanza della firma di oggi, per dotarsi di uno strumento specifico per difendere con più forza la legalità e fare opera di prevenzione dei fenomeni corruttivi. Oggi, tutti insieme, rinnoviamo l’impegno comune a combattere ogni tentativo di infiltrazione e ogni forma di criminalità organizzata, costruendo un argine solido ed efficace contro mafie e organizzazioni criminali”.
“La sottoscrizione del Protocollo – ha concluso Conti – arriva un giorno dopo l’anniversario della strage di via D’Amelio, in cui il magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta furono assassinati per mano di Cosa Nostra. Pensando a Paolo, una delle personalità più importanti e prestigiose nella lotta alla mafia in Italia e a livello internazionale, rinnoviamo il nostro impegno come rappresentanti delle istituzioni e da cittadini, citando una delle sue frasi più celebri:
La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.
Fra le iniziative volte a favorire l’afflusso dei turisti verso la nostra città, ecco la sospensione delle tariffe previste per i bus turistici: il parcheggio di via Pietrasantina, che funziona da polo per le grandi comitive che viaggiano su questi mezzi, è gratuito. E lo resterà fino al 31 dicembre.
Il parcheggio scambiatore di via Pietrasantina, che accoglie i bus turistici in arrivo a Pisa per visitare la città, dopo i recenti interventi di riqualificazione realizzati nel mese di giugno al sistema di videosorveglianza e ai bagni pubblici per migliorare sicurezza e accoglienza dell’area, si prepara a riaprire il servizio in attesa del ritorno dei primi bus turistici. Pisamo, l’azienda che gestisce il servizio per permettere ai pullman di accedere al territorio comunale in cui è in vigore la ZTL, aveva infatti sospeso, a partire dai mesi del lockdown, il presidio al check-point del parcheggio che rilascia i permessi in entrata, a causa dello stop imposto a tutte le attività e spostamenti, comprese le gite turistiche in autobus. Il parcheggio in questi mesi è rimasto quindi libero ed accessibile, senza obbligo di sosta a pagamento per i pullman.
“Dopo lo stop previsto durante i mesi del lockdown, in previsione della ripartenza delle gite turistiche, tra le varie misure adottate come Amministrazione Comunale per favorire la ripresa delle attività – spiega l’assessore al turismo Poalo Pesciatini – abbiamo previsto anche la sospensione del pagamento della tariffa per i bus turistici. Di fatto la sosta libera nel parcheggio era prevista sulla base dell’ordinanza sindacale del 25 marzo che consentiva la sosta gratuita in tutti gli stalli blu della città. Inoltre Pisamo aveva interrotto il servizio di presidio per la mancanza di utenti e bus turistici. Attualmente stiamo predisponendo un atto specifico per l’area di via Pietrasantina che formalizzi la sospensione della tariffa per i bus turistici ed estenda la gratuità fino alla fine dell’anno, in modo che organizzatori e tour operator possano contare su un servizio gratuito di parcheggio e accoglienza in entrata alla città, nella speranza di una piena ripresa delle visite turistiche.”
Sarebbe rimasto incastrato in un macchinario nel tentativo di sbloccarlo: è morto così Juri Conti, 48 anni, nella ditta di Montacchiello per la quale lavorava.
“Esprimo le mie condoglianze, quelle dell’Amministrazione Comunale e di tutta la città di Pisa – interviene il sindaco Conti – alla famiglia di Juri Conti, morto questa mattina a Montacchiello sul luogo di lavoro. Ci sarà tempo e modo per capire le dinamiche che hanno portato all’incidente ma intanto sento di essere vicino ai suoi cari in un momento tanto doloroso”. Di certo, è sempre incredibile registrare disgrazie come questa in cui un lavoratore perde la vita durante lo svolgimento del proprio dovere.
Sicurezza, riunito comitato per l’ordine e la sicurezza. La richiesta del Comune è di maggiore coordinamento tra le forze dell’ordine e a favore di espulsioni rapide per i soggetti pericolosi. Intanto, saranno intensificati i servizi notturni nella fascia oraria 20.00-03.00.
Si è riunito nel pomeriggio di ieri il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, presieduto dal Prefetto Giuseppe Castaldo, su richiesta del Comune di Pisa dopo l’episodio dell’accoltellamento in piazza delle Vettovaglie. Per il Comune erano presenti il sindaco di Pisa Michele Conti e l’assessore alla sicurezza Giovanna Bonanno.
“Ringrazio il prefetto per avere accolto la mia richiesta tempestivamente di convocare la riunione del comitato – dice il sindaco di Pisa Michele Conti -. È stata una nuova occasione per ribadire la nostra estrema preoccupazione per quello che sta accadendo nelle strade del centro storico. Una situazione che può rischiare una pericolosa escalation. Abbiamo fatto presente l’attività svolta dai nostri agenti di Polizia Municipale con i turni notturni e richiesto un coordinamento maggiore tra le forze dell’ordine per garantire maggiore incisività alle azioni di prevenzione. Per questo siamo soddisfatti che sia stato deciso un coordinamento delle forze dell’ordine per una presenza maggiore e più efficace in grado da assicurare un presidio costante nelle zone più interessate”.
“Su nostra richiesta – spiega l’assessore alla sicurezza Giovanna Bonanno – è stato deciso che vengano disposte le espulsioni dal territorio comunale, come misura di sicurezza, di quei soggetti che si dimostrino pericolosi, abbiano reiterati comportamenti altamente illegali e dannosi per la civile convivenza che è un diritto fondamentale per una comunità come la nostra che non tollera più che la città finisca sotto il controllo di pochi delinquenti. Inoltre, abbiamo convenuto che ci sarà una maggiore collaborazione tra la Polizia Municipale e le altre forze di polizia impiegate nei servizi notturni che saranno intensificati con particolare attenzione a quelli nella fascia oraria 20.00- 03.00″.
Approvata in Giunta la delibera di adozione del Piano Strutturale Intercomunale, uno strumento che permette di pianificare e realizzare in maniera più snella le azioni che valorizzano l’urbanizzazione del territorio. Iter eseguito, fin qui, in tempi record: poi bisognerà vedere come lo si utilizza.
Il Piano Strutturale Intercomunale (PSI) è uno strumento di pianificazione del territorio attraverso il quale due o più comuni definiscono principi e strategie per la salvaguardia, lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse presenti sui propri territori.
La scorsa settimana il Piano Strutturale Intercomunale è stato approvato dalla Giunta guidata dal Sindaco Conti così come avvenuto nel Comune di Cascina. Adesso, dopo i dovuti passaggi nelle Commissioni Urbanistiche competenti, la parola passa ai rispettivi consigli comunali che si troveranno a votare l’adozione entro il mese di luglio.
“Un traguardo raggiunto in tempi record – ha commentato il Sindaco Michele Conti – a cui abbiamo lavorato con decisione nonostante la trascorsa emergenza Covid che ha rallentato gli uffici comunali; questo per la nostra ferma volontà politica di voler dotare al più presto Pisa di un fondamentale strumento per disegnare il futuro della città e dell’area pisana che si sviluppa lungo l’Arno. L’importanza di questo passaggio è d’altra parte ben chiara. Il Piano Strutturale, strumento essenziale per lo sviluppo di un territorio, richiede necessariamente aggiornamenti per renderlo adeguato all’evolversi della società. Se si pensa che quello di Pisa risale al 1998 e quello di Cascina al 1997 si può ben comprendere quanto fosse divenuto urgentemente necessario il loro rinnovamento, tanto più che per l’attuazione di un Piano si rende poi necessaria l’approvazione di un nuovo Regolamento Urbanistico, che oggi mostra più ancora del Piano Strutturale la sua inadeguatezza alle esigenze odierne”.
Si sta avviando a conclusione, infatti, un percorso iniziato meno di un anno fa con l’approvazione, il 29 agosto 2019, dell’Avvio del Procedimento del Piano Strutturale Intercomunale dei Comuni di Pisa e Cascina, dopo che il 23 luglio dello stesso anno era stata stipulata tra i due Comuni l’apposita convenzione nella quale i Comuni hanno fissato le finalità da perseguire.
“I concetti principali cui fa riferimento il nuovo Piano Strutturale – spiega l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Pisa Massimo Dringoli – sono stati già enunciati in Conferenza di Copianificazione: sull’assetto infrastrutturale i nuovi attraversamenti dell’Arno sia a Pisa che a Cascina e le varianti alla grande viabilità ed alla rete ferroviaria, sul riordino degli insediamenti per le attività produttive nelle aree dei Navicelli, a Ospedaletto e a Montacchiello e per le attività commerciali nelle aree di Navacchio e di Porta a Mare, sui parchi territoriali dell’Arno, dei Navicelli e del Fosso Vecchio, sul potenziamento delle strutture di ricerca dell’impianto Virgo e dell’Università di Pisa, sulle strutture ricettive in Comune di Cascina e sulla loro connessione a Pisa con il Piano per la mobilità sostenibile (PUMS), sul coordinamento degli interventi con il Piano Integrato del Parco per quanto previsto sul litorale nell’ambito delle infrastrutture e degli insediamenti turistici e sportivi. Il Piano si propone inoltre di operare attuando realmente la tanto conclamata, a livello nazionale, semplificazione delle procedure a livello burocratico non solo applicandola al regolamento Urbanistico di prossima elaborazione, ma già da ora riducendo la quantità di Unità territoriali omogenee elementari (UTOE) in cui il territorio è suddiviso, che dalle 40 di Pisa sono divenute 15 e dalle 48 di Cascina 12. Ad ogni UTOE corrisponde un dimensionamento ed una strategia di sviluppo avente come obiettivo la rigenerazione urbana, i cui principi potranno essere più facilmente tradotti in regole di intervento realmente applicabili. A Pisa, ad esempio, ciò potrà consentire di riqualificare aree sviluppatesi fino ad oggi senza attenzione per gli spazi pubblici ed il verde urbano, come Pisanova, la zona dei Navicelli e le aree lungo il viale delle Cascine, ed a Cascina la vorticosa crescita degli abitati nell’ansa dell’Arno e lo sviluppo delle ex Mostre del Mobile. In comune ai due territori sono inoltre da completare le aree produttive di Ospedaletto e Montacchiello”.
“Per Cascina vuol dire rimettersi in gioco – ha dichiarato Roberto Sbragia, Assessore all’Urbanistica del Comune di Cascina -, tentare una rivalorizzazione del patrimonio esistente, nel guardare avanti con la previsione di nuove scuole, di parchi urbani, della sistemazione degli impianti sportivi, non correttamente curati nel passato, e di nuovi parcheggi diffusi sul territorio e che tentino di risolvere i problemi dettati da una vorticosa e non coerente crescita degli abitati. Abbiamo previsto lo sviluppo della zona rurale, in modo da consentire agli agricoltori di vivere al passo con i tempi, la rivalorizzazione degli insediamenti commerciali ed artigianali, di Cascina e Navacchio con la ridefinizione delle viabilità, dei parcheggi, delle destinazioni, in modo da far lavorare gli imprenditori e consentire loro di crescere e creare posti di lavoro”.
“Abbiamo affrontato il tema dello sviluppo e riqualificazione delle ex Mostre del Mobile – continua Sbragia – che necessitano di riconversione e di recupero, anche con utilizzi diversi e magari volti ad una socialità che possa far riacquistare vita al centro storico. Tema importante sarà anche lo sviluppo delle zone di Montacchiello ed Ospedaletto, per far si che venga completata la zona produttiva a contatto con Pisa. Abbiamo pensato a un Ponte nell’Ansa dell’Arno, ed ad un collegamento ciclopedonale con Vicopisano, per creare una via di mobilità sostenibile ed ecologica”.
“Certamente ci sarà ancora molto da lavorare – concludono Dringoli e Sbragia – ma il presupposto assolutamente indispensabile per poterlo fare è proprio l’adozione, a cui seguirà nei tempi tecnici dovuti, l’approvazione, del Piano Strutturale Intercomunale finalmente giunto a conclusione»”