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L’Europa a Pisa

Nasce un ufficio comunale specifico per intercettare finanziamenti e progetti europei che possano aiutarci a migliorare la nostra città: l’Ufficio Europa sarà un’unita specifica e strutturata che coordinerà i progetti possibili grazie ai finanziamenti comunitari e promuoverà scambio e collaborazioni.

Si tratta di una delle novità introdotte con l’aggiornamento del programma di mandato: la creazione del nuovo Ufficio Europa avrà l’obiettivo “di coordinare la ricerca e lo sviluppo di una nuova e migliore progettualità nell’ambito dei finanziamenti comunitari, oltre alla promozione di stage e tirocini di giovani negli uffici comunali, in partnership con altre istituzione pubbliche e private”.

“Abbiamo ritenuto necessario – spiega il vicesindaco Raffaelle Bonsangue –  creare all’interno del Comune di Pisa un ufficio che lavori in maniera specifica all’attività di ricerca dei finanziamenti europei e alla predisposizione dei progetti per partecipare ai bandi comunitari. L’Ufficio Europa consentirà di svolgere in primo luogo un’attività di monitoraggio dei bandi europei che possono interessare l’ente, sviluppando al massimo le potenzialità di intercettare i finanziamenti a disposizione in tutti gli ambiti di azione di competenza del Comune. In seconda istanza il nuovo ufficio permetterà di ampliare la capacità di elaborare progetti validi, costruiti ad hoc per rispondere in maniera specifica a requisiti e temi di sviluppo richiesti da ogni bando. Per realizzare questi obiettivi abbiamo inserito nel piano del fabbisogno del personale, l’assunzione di una unità amministrativa che sarà selezionata per questo scopo. In un secondo momento valuteremo, a seconda dei bandi individuati dall’attività di monitoraggio, se sarà necessario ricorrere anche a competenze esterne, a seconda che si tratti di Fondi Europei di Sviluppo Regionale che transitano dalla Regione o di bandi Horizon gestiti direttamente dalle istituzioni europee”. 

“In ogni caso – conclude Bonsangue – riteniamo che l’importante sia iniziare, creare questa nuova unità amministrativa all’interno dell’Ente per costruire un percorso organico e strutturato, capace di sfruttare al meglio le tantissime occasioni che l’Europa ci offre con fondi per intervenire su infrastrutture, progetti di riqualificazione, programmi sociali, azioni innovative”.

Spazio al nuovo

A Sant’Ermete sarà demolito un magazzino Erp di proprietà comunale; l’edificio sulla via Emilia non ha valore architettonico e si presta ad occupazioni abusive: due motivi sufficienti a convincere la giunta comunale a favore del suo abbattimento.

Via libera alla demolizione di un magazzino Erp di proprietà comunale in via Emilia, nel quartiere di Sant’Ermete. La decisione è stata presa dalla giunta nel corso dell’ultima seduta che si è svolta nei giorni scorsi.  

“Si tratta di manufatto in stato di abbandono, privo di alcun pregio architettonico e che rientra nell’area del quartiere interessata dal progetto di riqualificazione degli edifici di edilizia residenziale pubblica  – dichiara il vicesindaco  con delega al patrimonio Raffaella Bonsangue. Abbiamo preso questa decisione nell’interesse generale in considerazione del fatto che l’immobile potrebbe prestarsi a potenziali occupazioni abusive, comportando quindi per l’Ente oneri e aggravamenti procedimentali relativi alla repressione di eventuali reati, che potrebbero ostacolare e rallentare l’esecuzione del progetto di riqualificazione. Inoltre non troverebbero giustificazione i costi per il suo recupero”.

“L’abbattimento della struttura – dichiara l’assessore alle politiche abitative, Gianna Gambaccini – si inserisce nel contesto della riqualificazione del quartiere di Sant’Ermete dove sono quasi pronti i 39 alloggi del cantiere partito a marzo del 2018: l’obiettivo è quello di procedere alla loro assegnazione entro l’estate. Per quanto riguarda l’altro cantiere di Sant’Ermete, che prevede la realizzazione di 33 appartamenti, i lavori, partiti nell’estate 2018, dovrebbe concludersi entro la fine del 2021″.

Più nello specifico.  Con il primo cantiere sono stati realizzati 31 appartamenti di 45 mq (1 camera), 7 alloggi di 60 mq (2 camere) e 1 di 85 mq (3 camere); ogni alloggio ha la cantina di pertinenza e usufruisce di una sala polivalente comune. L’importo complessivo dei lavori è di 3.364.850 euro. 

Per quanto riguarda l’altro cantiere di Sant’Ermete: in questo caso vengono realizzati 24 appartamenti di 45 mq (1 camera), 8 alloggi di 60 mq (2 camere) e 1 di 85 mq (3 camere); anche qui ogni alloggio ha la cantina di pertinenza e usufruisce di una sala polivalente comune. L’importo complessivo è di 2.659.760 euro.

Libri, libri, libri

Sotto forma di buoni spesa, è stata data alle scuole superiori pisane la possibilità di arricchire le biblioteche scolastiche con tanti nuovi titoli: perché mai come in questo periodo bisogna fare di tutto per non rischiare che il legame tra i più giovani e la lettura si indebolisca.

La lettura, si sa, è alla base dell’arricchimento culturale e i libri non sono mai abbastanza. Ci sono luoghi, come la scuola, dove l’amore per la lettura dev’essere insegnato e casi, come il periodo che stiamo vivendo, che mettono a dura prova il rapporto tra i ragazzi e i libri. I buoni per l’acquisto di libri donati alle scuole secondarie di secondo grado per rifornire le biblioteche scolastiche sono un modo perché il legame dei ragazzi con la lettura si alimenti. E un aiuto all’economia cittadina visto che saranno spendibili in alcune librerie pisane.

I Buoni, per un totale di 24.544,00 euro, sono stati suddivisi tenuto conto della popolazione studentesca e potranno essere spesi entro 12 mesi dalla consegna.

Gli istituti coinvolti sono BuonarrotiSanta Caterina ( 3.943,00 euro), Liceo Ulisse Dini (2.943,00 euro), Liceo RussoliIpsar Matteotti (5.886,00 euro), IS Galilei Pacinotti Carducci (5.886,00 euro), IIS L. da Vinci FascettiSantoni Gambacorti (5.886,00 euro). 

“A causa del perdurare dell’emergenza epidemiologica – spiega la vicesindaco Raffaella Bonsangue – gli studenti della Scuola secondaria di II grado, risultano particolarmente colpiti dalle misure di contenimento. In questa fase difficile abbiamo ritenuto la lettura uno strumento di crescita personale, soprattutto per i giovani sempre più orientati al consumo digitale, e abbiamo voluto contribuire ad accrescere il patrimonio delle Biblioteche scolastiche, quale fondamentale ambiente di apprendimento. Nel rispetto dell’autonomia scolastica, abbiamo chiesto agli istituti di utilizzare una parte dei contributi che abbiamo concesso per acquistare testi di educazione civica, in modo da formare cittadini consapevoli. Confidiamo in un utile apporto di questi titoli al patrimonio delle Biblioteche scolastiche anche per comprendere meglio le tendenze evolutive della cultura giovanile e per calibrare, in futuro, le politiche giovanili del Comune”.

Ciascun istituto potrà acquistare i libri in un’unica soluzione per il valore riportato sul buono oppure in più soluzioni entro un anno dalla data di emissione. Ad ogni istituto è stata poi abbinata una libreria cittadina per la fornitura dei testi, tra la Blu Book di via Toselli, Stampacchia Enrico di piazza Cavallotti, Musetti di via Cavour, Libreria Pellegrini di via Curtatone e Montanara, Tra Le Righe di via Corsica.  Per determinare l’abbinamento tra librerie fornitrici e istituti è stato effettuato il sorteggio.

“Quella del Comune – ha dichiarato la dirigente del Liceo Carducci, Sandra Capparelli – è un’iniziativa preziosissima: in un mondo come quello di oggi in cui i ragazzi sono sempre connessi, leggere un libro significa regalarsi un momento importante di riflessione e la possibilità di viaggiare con la fantasia”. Maurizio Berni, dirigente dell’Istituto di istruzione superiore Santoni ha infine sottolineato come questa iniziativa sia doppiamente importante perché “consente di dare un piccolo sostegno anche alle imprese del territorio”.

Una firma per le donne

Un protocollo d’intesa per la gestione della Casa Rifugio per le donne vittime di violenza: con l’accordo firmato da Comune e Società della Salute si permette l’inserimento nella struttura anche nel rispetto delle norme di contenimento del virus che avevano rallentato tutto il percorso.

E’ stata firmata mercoledì 23 dicembre dal vicesindaco di Pisa con delega alle pari opportunità Raffaella Bonsanguee dalla presidente della Società della Salute zona pisana Gianna Gambaccini il protocollo di intesa per la gestione della casa rifugio. Alla firma della convenzione era presente anche il capo di gabinetto della Prefettura di Pisa, Ciro Silvestro.

Si tratta di una struttura per donne vittime di violenza di genere e costrette alla quarantena a causa delle restrizioni per il contenimento della pandemia. Una struttura di prima accoglienza, resasi necessaria in particolare per le disposizioni di distanziamento sociale dovute all’emergenza coronavirus, con la funzione di prevenzione e contrasto della violenza contro le donne.

La firma chiude l’iter avviato per individuare soluzioni alloggiative per le donne vittime di violenze in fase di emergenza epidemiologica. Le misure di distanziamento sociale infatti hanno creato problemi nei percorsi di inserimento delle donne vittime di violenza all’interno della Case Rifugio, obbligandole ad un periodo di quarantena. 

Per questo motivo, su impulso del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, il Comune di Pisa ha individuato un alloggio di proprietà comunale idoneo alla sistemazione. Nel settembre scorso era stato approvato il progetto esecutivo per adeguare l’immobile: un intervento da quasi 34 mila euro che ha permesso di eseguire il risanamento conservativo, la messa in sicurezza e l’adeguamento degli ambienti interni e della resede esterna. L’area esterna è stata delimitata da un muretto e da recinsioni, mentre sono stati demoliti alcuni locali in stato di abbandono che si trovavano nelle adiacenze. All’interno sono state abbattute alcune pareti divisorie, ripavimentate le sale, sostituiti i servizi igienici e intonacate le pareti, sia internamente che esternamente. I lavori hanno infine previsto la messa a norma dei locali adibiti a cucina, degli impianti e del soffitto. La casa rifugio è adesso pronta e viene affidata da oggi alla Società della Salute che gestirà l’accoglienza delle donne vittime di violenza.

“Come assessore alle Pari Opportunità – ha dichiarato il vicesindaco Raffaella Bonsangue – in questo tragico periodo segnato dalla pandemia, in cui si sono registrati molti casi di violenza efferata nei confronti delle donne e dei loro figli, aver portato a termine questo progetto ci conforta e rappresenta la più grande soddisfazione per il nostro impegno a favore delle donne. Garantire loro un rifugio sicuro, rispettando al tempo stesso le misure di sicurezza sanitaria, è un successo di tutela e civiltà. Pisa è uno dei primi comuni ad aver realizzato questo progetto, recependo l’appello lanciato dalla Prefettura di Pisa. La sinergia con la Società della Salute pisana è stata strategica e costituirà garanzia di competenza nei servizi di assistenza alle donne vittime di violenza.”

“Ringrazio il vicesindaco – ha aggiunto la presidente della Società della Salute e assessore alle politiche sociali Gianna Gambaccini – per la sensibilità dimostrata nel recepire l’invito della Prefettura e trasformarlo velocemente in realtà, rendendo disponibile uno spazio sicuro per le donne vittime di violenza durante la pandemia. Inseriremo la gestione di questo spazio nell’ambito dei molti percorsi già esistenti dedicati all’accoglienza di donne e minori maltrattati, e lo affideremo, tramite avviso pubblico, ad una delle associazioni che si occupano di questo tema sul territorio pisano. Voglio ricordare e ringraziare nuovamente il Rotary Galilei di Pisa per la donazione effettuata a favore del progetto della “casa rifugio”, contribuendo all’acquisto degli arredi per rendere fruibile l’alloggio.”

Superare il livello

Un regolamento approvato dal Consiglio comunale rende possibile determinare il canone dovuto dagli immobili gravati da Livello, un antico istituto giuridico che prevedeva la concessione di immobili o terreni in cambio di denaro o beni. Ma che non aveva un corrispettivo nell’ordinamento attuale. E per il quale oggi possono rientrare al Comune somme importanti.

Un’operazione che potrebbe garantire importanti ed inaspettate risorse nelle casse comunali, potenzialmente sino ad oltre 1.200.000 euro. Il Consiglio comunale di Pisa ha, infatti, approvato il Regolamento per la determinazione del canone annuale e del corrispettivo per l’affrancazione degli immobili gravati da livello. 

“Si tratta – spiega il Vicesindaco con delega al Patrimonio, Raffaella Bonsangue – di fabbricati e terreni di proprietà del Comune di Pisa, ma gravati da Livello, un istituto giuridico in uso sin dal Medioevo, che consisteva nella concessione di un terreno a fronte del pagamento di un canone, la cui entità era determinata in valuta oppure in natura, ma che non trova una disciplina autonoma e specifica nell’ordinamento. A seguito dello scioglimento di molti Enti, anche ecclesiastici, nel corso degli anni, la proprietà di molti beni immobili, con le suddette caratteristiche (fabbricati, terreni agricoli suscettibili di utilizzazione edificatoria, aree edificate ed aree edificabili) è stata acquisita dal Comune. Ho dato indicazioni agli uffici affinché venisse compiuta un’attenta istruttoria e ricognizione di tutti i beni immobili gravati da livello, diligentemente compiuta dagli stessi”.

Il regolamento approvato va a definire con precisione sia la formula matematica per recuperare il canone degli ultimi 5 anni (quelli precedenti ormai risultano prescritti e non più riscuotibili), sia la formula per determinare il corrispettivo dell’affrancazione, nel caso in cui il livellario voglia liberare l’immobile dallo stesso utilizzato, acquisendo la piena e libera proprietà.

Dal provvedimento sono interessati circa 1.400 terreni e 141 fabbricati, gran parte dei quali ubicati fuori dal territorio del Comune di Pisa. Per quanto riguarda i canoni, il Comune dovrebbe incassare circa 48 mila euro l’anno per le annualità 2015, 2016, 2017, 2018 e 2019, per un totale di 240mila euro. La stessa cifra (48mila euro) sarà richiesta per ogni annualità per gli anni a venire. Ma il regolamento fissa anche il corrispettivo dell’affrancazione, ossia le somme necessarie affinché il bene in questione passi di proprietà. La cifra che il Comune stima di poter incassare per l’affrancazione è di 972mila euro. 

“Si tratta di somme che, a maggior ragione in un periodo come questo, sarebbero utili alle casse comunali. Le somme ricavate – spiega il vicesindaco Bonsangue – entreranno a far parte della parte corrente del bilancio e potranno essere utilizzate per provvedimenti più consistenti a favore dei nostri concittadini. Questo regolamento è sempre stato un mio preciso obiettivo in qualità di assessore al Patrimonio: non solo recuperiamo somme che il Comune avrebbe dovuto incassare già in passato, ma potremmo favorire la libera circolazione degli immobili. Il regolamento consentirà di snellire e agevolare notevolmente l’iter per l’affrancazione: prima d’ora per concludere il procedimento era necessario compiere tutti i passaggi (Giunta, Commissione e Consiglio comunale). Da oggi gli uffici potranno, in applicazione del regolamento approvato, definire le procedure rapide e precise, per dare risposte puntuali ai cittadini”.

Leopolda e le atre

La Giunta comunale decide per una riduzione del 30% dei canoni per le associazioni che usano gli spazi degli immobili comunali: un modo per favorire il loro prezioso lavoro soprattutto in questo periodo difficile e valorizzare, per esempio, la Stazione Leopolda.

Una riduzione fino al 30% dei canoni di locazione per le associazioni che utilizzano immobili di proprietà comunale per svolgere attività associative. Lo ha deciso la giunta comunale prevedendo in questo modo un supporto alle associazioni che utilizzano immobili comunali per le loro finalità e che affrontano problemi di liquidità finanziaria a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

 “Una riduzione che abbiamo voluto – spiega il vicesindaco con delega al Patrimonio Raffaella Bonsangue – per venire incontro alle associazioni pisane che hanno risentito dell’emergenza sanitaria, che sta incidendo negativamente sull’intero tessuto economico e sociale locale. Rientra tra gli immobili che godranno della riduzione anche la Stazione Leopolda che, come amministrazione, abbiamo inserito nel piano delle valorizzazioni, non certo in quelle delle alienazioni. Il che significa che non abbiamo alcuna intenzione di vendere la Stazione, ma piuttosto di valorizzala. Non a caso – conclude il vicesindaco – stiamo favorendo la conclusione di un accordo perché la Leopolda possa essere utilizzata come aula studio dall’Università di Pisa. In qualità di assessore alla partecipazione, insieme al sindaco, ho certamente a cuore che possano essere garantiti gli spazi alle associazioni perché continuino a svolgere la loro preziosa attività, fondamentale collante del tessuto sociale della nostra comunità cittadina”.

18 anni, una lettera e due regali

Con una lettera di auguri, il vicesindaco Bonsangue regala una copia della Costituzione e un biglietto per i musei del Duomo ai pisani che compiono 18 anni. Niente cerimonia in presenza per festeggiare i neomaggiorenni, ma l’intento di sensibilizzarli alla responsabilità delle loro scelte.

Il Comune si rivolge ai neo maggiorenni pisani con una lettera a firma della vicesindaco con delega alle politiche giovanili, Raffaella Bonsangue, nella quale si fa riferimento al “diciottesimo compleanno come a una tappa fondamentale per le scelte del futuro, non solo personali ma del Paese e della città di Pisa”. “Questo è il momento in cui potrai partecipare attivamente, con le tue idee e il tuo entusiasmo, al miglioramento e alla crescita della nostra città. Festeggiare questo traguardo – si legge nella lettera – è un momento importante nella vita di ogni persona che consente di partecipare a pieno titolo alla vita della comunità in tutte le sue articolazioni locali e nazionali”.

“Avremmo voluto salutare i neo diciottenni in presenza – dice la vicesindaco Raffaella Bonsangue – ma considerate le normative per l’emergenza Covid, non abbiamo rinunciato a fare gli auguri ai 690 ragazzi che compiono questo importante traguardo e abbiamo deciso di inviare direttamente una lettera insieme ad una copia della Costituzione, perché riteniamo che sia importante per i giovani conoscere i fondamenti della nostra società in vista della partecipazione e espressione nella vita politica della comunità. Inoltre, abbiamo pensato di unire un biglietto per visitare i monumenti di Piazza dei Miracoli, in collaborazione con la Primaziale che ringrazio, per scoprire i monumenti di questa piazza che è per noi fonte di orgoglio”.

Nella lettera che viene spedita in questi giorni la vicesindaco, poi, si rivolge ai giovani “per richiamare il senso di responsabilità, sensibilizzandoti sulla necessità che ciascuno dia il proprio contributo per la tutela della propria salute e quella dei propri cari, adottando semplici ma costanti cautele per contenere la diffusione del Covid-19”.

Viene poi presentato ai destinatari della missiva il progetto Pisa Giovani, che ha l’obiettivo di orientare i giovani nelle scelte di studio e professionali, sostenerli nella loro ricerca di possibilità sul territorio e per l’avvio di start-up. E viene loro rivolto l’invito a visitare lo sportello di via San Martino, 110, per ritirare un ricordo della ricorrenza”.

La valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale

Se gli immobili comunali sono inseriti tra le offerte delle agenzie immobiliari, il patrimonio comunale viene valorizzato: parola dell’assessore Bonsangue. Che ci aggiorna sull’aggiudicazione provvisoria del terreno edificabile a Marina e sulla locazione di via Pietrasantina.

È stata aggiudicata provvisoriamente l’area di proprietà comunale situata a Marina di Pisa all’incrocio tra via Milazzo e via Lamberto Orlandi. L’asta per il terreno edificabile è stata aggiudicata per un importo di 282.424 euro (la base d’asta era di 247.578 euro). Aggiudicata provvisoriamente anche la locazione del fondo di proprietà comunale situato tra via Pietrasantina e via Fazio degli Uberti per un canone annuo di 7.500 euro.

“L’obiettivo che ci siamo prefissati come Amministrazione – spiega l’assessore al Patrimonio Raffella Bonsangue – è di valorizzare il patrimonio immobiliare del Comune di Pisa, sia per quanto riguarda la vendita che per la locazione e la rendita. Il provvedimento adottato va in questa direzione, quale contributo per rendere più efficace l’azione amministrativa e i suoi obiettivi”.

Intanto, in tema di alienazioni, la Giunta comunale ha approvato la costituzione di un elenco di agenzie immobiliari disposte ad inserire nelle proprie proposte di vendita o di locazione gli immobili appartenenti al patrimonio disponibile del Comune di Pisa. Nello specifico tra le offerte delle agenzie immobiliari che aderiranno al progetto si troveranno quindi i beni immobili già inseriti nel piano delle alienazioni del Comune di Pisa e per i quali siano state esperite senza esito positivo le relative procedure di asta pubblica oppure per le quali sia ammessa la trattativa privata.

Le agenzie che accetteranno di inserire i beni immobili del Comune tra le proprie offerte lo faranno senza vincolo di esclusiva e senza prevedere alcun costo a carico del Comune, in quanto non è previsto a carico delle medesime agenzie immobiliari nessun obbligo di attività e di locazione dei suddetti beni in favore del Comune di Pisa. Sul sito del Comune il modulo per le agenzie che vorranno aderire all’iniziativa seguendo il percorso:

Tra le prime proprietà comunali ad essere inserite nelle offerte delle agenzie immobiliari anche il fabbricato (un villetta) di proprietà comunale posto in via Dante Alighieri a Forcoli, frazione nel Comune di Palaia, la cui gara pubblica è andata deserta.

Di tutti, ma un po’ più nostri

Dal Demanio al Comune: con una richiesta all’Agenzia del Demanio, la nostra Amministrazione chiede il trasferimento di Stazione Marconi e Chiesa di San Silvestro al Comune di Pisa. Una volta tra i beni del patrimonio comunale, sarà più facile valorizzarli?

Con una lettera inviata dalla Direzione Patrimonio ad Agenzia del Demanio e Ministero dei Beni Culturali, il Comune di Pisa ha confermato, nei termini previsti dalla manifestazione di interesse, la volontà di partecipare al procedimento di trasferimento di alcuni beni di interesse storico-artistico sul territorio comunale. Sfruttando la possibilità data dal D.Lgs. 85/2010, il cosiddetto “federalismo culturale”, Palazzo Gambacorti ha chiesto al Demanio di fare entrare nella disponibilità del patrimonio comunale la Stazione Marconi di Coltano e la Chiesa di San Silvestro a Pisa.

“Ci è sembrato opportuno cogliere questa opportunità – ha dichiarato il Sindaco di Pisa Michele Conti – per acquisire al patrimonio comunale due edifici importanti, per motivi diversi, per la nostra città. Questo ci permetterebbe, qualora la procedura andasse a buon fine, di renderci autonomi nella ricerca di partners privati che manifestino la volontà di avviare una partnership solida con l’amministrazione comunale non solo per il restauro conservativo degli edifici, ma per definire un progetto di gestione di quegli spazi pubblici”.

“Come ho detto più volte per la Stazione Marconi,  per la quale abbiamo chiesto e ottenuto il rinnovo della concessione per ulteriori due anni, il recupero e la valorizzazione della struttura presuppone l’impegno di molte risorse, operazione che non può rimanere sulle spalle dell’ente pubblico locale. Siamo consapevoli del valore e del significato di quel luogo così come del fatto che a Pisa, con la presenza delle Università e di tante aziende, vi siano tutte le conoscenze e competenze per supportare, ad esempio, un progetto museale o di ricerca che parta dal recupero della Stazione Marconi a Coltano. Ma senza una concreta volontà di investire per la valorizzazione del sito da parte di un partner privato, lo dico chiaramente, non sarà possibile portare a termine questo ambizioso progetto. L’auspicio è che questa nostra ulteriore azione contribuisca nuovamente ad accendere i riflettori su questo tema e stimoli l’interesse di qualcuno”.

“La norma prevede la presentazione di un programma di valorizzazione – ha spiegato il Vicesindaco e assessore al Patrimonio Raffaella Bonsangue – che va perfezionato entro cinque anni dalla richiesta. Per questo ho già condotto alcune riunioni con gli uffici comunali coinvolti, in particolare i lavori pubblici per la parte tecnica di ricognizione del bene e la ragioneria per la definizione di un programma di sostenibilità economico-finanziaria. I prossimi passi saranno volti a coinvolgere realtà del territorio che hanno interesse a contribuire alla valorizzazione di questi beni o semplicemente vogliano offrire il proprio contributo di idee alla discussione sull’argomento anche con l’obiettivo di individuare un partner che affianchi l’amministrazione comunale per il recupero e la gestione degli immobili”.

Sgomberi a Santa Croce in Fossabanda

La Polizia Municipale fa irruzione nell’immobile di Santa Croce in Fossabanda e sgombera due occupanti abusivi: una notizia triste, nonostante si tratti del ripristino di una situazione di legalità, perché racconta di un disagio. Che nessuno sgombero, anche se giusto, può cancellare.

Irruzione della Polizia Municipale questa mattina all’interno dei locali dell’ex convento di Santa Croce in Fossabanda, di proprietà comunale. Gli agenti dei nuclei operativi di Sicurezza Urbana (NOSU), Nucleo Operativo della Stazione e Distaccamento Pisa Nord est, coadiuvati dal Pronto intervento, hanno sorpreso due occupanti abusivi mentre stavano ancora dormendo, uno in una stanza al piano terra e l’altro al primo piano. Si tratta di due cittadini stranieri, risultati irregolari sul territorio italiano, uno di questi con precedenti penali. Nel corso dei successivi controlli gli agenti trovavano anche sostanze stupefacenti subito poste sotto sequestro. I locali venivano, quindi, liberati e i due denunciati a piede libero per occupazione abusiva di edificio pubblico.

“Si tratta di un ulteriore importante risultato della Polizia Municipal, la seconda operazione di sgombero di immobili occupati abusivamente – dichiara l’assessore alla sicurezza Giovanna Bonanno – dopo quella nella zona di via Cattaneo, compiuta dalla Polizia Municipale nel giro di una settimana. Operazioni che seguono allo sgombero avvenuto nel mese di maggio nell’immobile di via Abba a Porta a Lucca. Operazioni encomiabili da parte della Municipale, realizzate grazie alla collaborazione tra i diversi nuclei operativi del territorio, che ho fortemente voluto e che, come nel caso di stamani, sono stati molto determinanti ed incisivi, intervenendo immediatamente intervenuti dopo aver ricevuto la segnalazione dell’occupazione in corso. Mi congratulo con gli agenti della Polizia Municipale che hanno portato a termine l’irruzione a cui è seguita l’attività di controllo e ispezione delle stanze occupate che ha portato alla scoperta delle sostanze stupefacenti. Adesso provvederemo a rendere inaccessibile l’immobile in maniera definitiva, affinché non si ripetano episodi di occupazione abusiva.”

“Dopo alcuni controlli eseguiti presso l’immobile di Santa Croce in Fossabanda da parte dell’Ufficio Patrimonio – spiega il vicesindaco Raffaella Bonsangue – abbiamo verificato la possibilità di intrusioni notturne dentro alcune stanze dell’immobile e abbiamo provveduto subito ad informare la Polizia Municipale che è intervenuta immediatamente in modo da cogliere sul fatto gli occupanti. L’operazione, frutto di un lavoro di sinergia con l’assessore alla sicurezza, adesso prevederà un intervento per mettere maggiormente in sicurezza l’immobile.”

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