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E la cultura?

Mentre entra in vigore il DPCM che prova a salvare la salute e l’economia, anche se colpendo direttamente alcune categorie, l’assessore alla cultura del Comune di Pisa dice la sua e lamenta quella che, secondo lui, è mancanza di senso logico nella chiusura di cinema e teatri.

“Esprimo il mio sconcerto e il mio disappunto assoluto – fa sapere l’assessore Pierpaolo Magnani – per le regole stabilite nell’ultimo DPCM, con riguardo particolare per le restrizioni stabilite sia per gli orari di apertura degli esercizi di somministrazione, obbligati a chiudere i battenti alle 18, che per la forzata chiusura di teatri, cinema e sale concerti.

Spendo solo due parole sui primi, non perché sia meno grave la decisione, ma perché sono al di fuori della mia competenza, e proprio per questo parlo da cittadino umilmente dotato di buon senso. La chiusura forzata alle 18 distrugge una buona parte di queste attività abitualmente attive soprattutto per le cene serali; vessate dal primo lockdown, impegnatesi duramente nel creare i presupposti per distanziamento e sanificazione, e ora, comunque costrette a chiudere, quando sarebbe stato sufficiente consentire di svolgere la propria attività fino ad esempio alle 22.30 magari sottoponendole a controlli rigorosi sul rispetto delle regole, ma permettendo loro di sopravvivere.

Per quanto riguarda, invece, le attività culturali, mi permetto di esprimermi in quanto amministratore pubblico che in questi mesi ha dovuto confrontare ogni sua decisione con la drammatica situazione in corso.

Personalmente non sono stupito da quello che stiamo vivendo in questi giorni a livello di gravità della pandemia. Proprio per questo, quando mi si chiedeva cosa avessi in mente per l’autunno ho sempre risposto “intanto spendo tutto nell’estate, poi eventualmente chiederò altri fondi per l’autunno”.

Sempre da uomo che molto umilmente si ritiene dotato di semplice buon senso, mi sarei stupito se ci fossimo trovati fuori da questa emergenza in questi mesi; tutte le pandemie della storia sono durate circa 2 anni, ed era illusorio pensare che solo perché siamo nel 2020 e non nel 1920 le cose sarebbero state  diverse dalla “spagnola”. 

La medicina ha fatto passi da gigante in un secolo, è vero, ma in questo caso si tratta di trovare un vaccino e, ammesso che lo si trovi, i tempi tecnici per renderlo fruibile per tutti sono abbastanza lunghi.

Quello che dall’uomo del ventunesimo secolo ci si aspetterebbe però è che fosse in grado di organizzarsi, di usare al meglio le tecnologie avanzatissime di cui dispone, di predisporre tempestivamente tutti quei sistemi per affrontare le difficoltà poste dalla natura.

Abbiamo costruito il Mose, non impedito l’alta marea.

Avrei molte osservazioni da fare su come in generale questa seconda ondata di pandemia ci abbia trovati sostanzialmente impreparati, ma rischierei di fare affermazioni che, ahimè, risulterebbero tristemente ovvie. Pertanto, resterò nel campo che mi compete: i teatri, i cinema, le sale concerti.

Ho promosso una stagione di 47 spettacoli al Giardino Scotto nell’arco dell’estate scorsa (sia per offrire uno svago alla popolazione che un’occasione di lavoro agli artisti pisani); è stato difficilissimo e costoso far fronte alle regole imposte dalle misure anti Covid, ma ce l’abbiamo fatta.

Ogni sera strideva il contrasto tra le strettissime misure che giustamente imponevamo al pubblico in ottemperanza alle disposizioni anti Covid, e l’indisciplinatezza più assoluta degli assembramenti dei giovani intorno ai bar, ai pub e per la strada. Per entrare agli spettacoli occorreva la misurazione della temperatura, la schedatura, l’autocertificazione dei nuclei familiari, l’igienizzazione delle mani e gli spettatori si sedevano in posti preassegnati, mentre a pochi metri di distanza la gente si ammassava senza distanziamento e mascherine.

Gli spettacoli organizzati e alcuni locali dove si faceva musica dal vivo, rispettavano scrupolosamente le regole, per il resto vigeva l’anarchia.

Il 18 ottobre c’è stata la riapertura del teatro Verdi. Mi sono emozionato nel salire sul palco ed osservare 200 persone sedute in modo ordinato fra decine di cartelli con divieto di seduta, tutte con mascherina, entrate dopo un’accurata sanificazione delle mani e misurazione della temperatura, che poi sarebbero uscite in modo ordinatissimo. Un’organizzazione perfetta tanto che 5 minuti dopo la fine dello spettacolo le sale erano vuote, pronte a ricevere la nuova sanificazione per lo spettacolo successivo. C’era in tutti, a partire dalla presidente Patrizia Paoletti Tangheroni, ai musicisti, alle maestranze del teatro, agli spettatori, la commozione nel vedere quel luogo sacro finalmente vivere, resistere, vibrare di emozioni.

In quel momento, davvero alto per tutti, si condivideva un comune sentire e una speranza.

Oltre che emozionato, mi sono  sentito sicuro, molto più di quando vado in giro per la strada e incrocio decine di persone che girano senza mascherina o col naso scoperto.

Ed ora arriva il DPCM. Tutto chiuso. Tutto inutile. Tutto vano.

Il virus gira nei Teatri! Tra gli artisti, tra i lavoratori dello spettacolo! Sono loro gli untori!

Non risponde a nessun senso logico questa chiusura che ha un che di beceramente banale: si chiudono i teatri perché lì ci va la gente. Ma la gente che va al teatro è disposta a seguire le regole, qualsiasi regola pur di ritrovare quei valori di bello e di universale di cui si ha più che mai bisogno.

Se, come penso, questo Governo è in difficoltà e non è stato in grado in sei mesi di organizzare un Mose contro la pandemia, lo ammetta! Lo dica!”

Vettovaglie: si (ri)chiude

Nel fine settimana piazza delle Vettovaglie resterà chiusa dalle 24 alle 5, mentre dalle 18 dovranno chiudere i minimarket: una delle piazze della movida pisana subisce le restrizioni ritenute necessarie a contenere la diffusione del virus. A caccia di assembramenti.

Per fronteggiare la diffusione del contagio da Covid-19 tra la popolazione, il sindaco di Pisa, Michele Conti, come annunciato, ha firmato due ordinanze per la chiusura dei minimarket del centro storico a partire dalle ore 18 e per la chiusura della piazza delle Vettovaglie da mezzanotte fino alle 5 di mattina. I provvedimenti saranno  in vigore nelle serate di venerdì, sabato e domenica a partire da venerdì 23 ottobre e fino al 15 novembre, salvo proroghe. Ai trasgressori sanzioni da 400 a 3.000 euro. Sempre a partire da venerdì 23 ottobre, inoltre, saranno rafforzati i presidi delle Forze dell’Ordine in piazza dei Cavalieri, come deciso nell’ultimo Comitato per l’ordine e la sicurezza presieduto dal Prefetto di Pisa.

“La nostra città presenta un numero di contagi preoccupante, seconda solo a Firenze, quindi purtroppo si fanno necessari e urgenti interventi per ridurre le occasioni di assembramento – spiega il sindaco di Pisa Michele Conti -. Ora è il momento di avere senso di responsabilità e chiedo collaborazione e massima attenzione anche ai commercianti, come ho ribadito questa mattina in un incontro con i rappresentanti di categoria. Se tutti insieme facciamo la nostra parte riusciremo a contenere la propagazione del virus. Rivolgo nuovamente l’appello a tutti, in particolare ai frequentatori della movida a dare il proprio contributo per contenere il virus, sia per sicurezza personale e anche per tutelare la salute dei loro cari e di tutti i cittadini. Ho verificato personalmente che spesso si tratta di ragazzi che vengono a Pisa solo per le serate del fine settimana, a loro dico di rimanere a casa e non venire nella nostra città a fare assembramenti che possono essere pericolosi per la salute di tutti”.

Minimarket L’ordinanza prevede che, nelle strade e aree ricomprese nella zona A e nella zona B individuate nel regolamento del commercio recentemente approvato dal Consiglio Comunale (zona Stazione e ampia parte del centro storico), nei giorni di venerdì, sabato e domenica è disposta la chiusura dei minimarket a partire dalle ore 18.00.

Chiusura Vettovaglie Nei giorni di venerdì, sabato e domenica, a iniziare da venerdì 23 ottobre e fino a domenica 15 novembre (salvo proroghe in ragione dell’evolversi della situazione epidemiologica), la piazza delle Vettovaglie è interdetta all’ingresso e allo stazionamento delle persone, dalle ore 24.00 alle ore 5.00 del giorno successivo. Al fine di rendere effettiva la prescrizione, i pubblici esercizi che effettuano servizio al tavolo, il cui orario di attività è consentito fino alle ore 24.00 dovranno iniziare le operazioni di sgombero dei locali e delle attrezzature entro le ore 23.50, per concludersi entro e non oltre le ore 24.00. I pubblici accessi alla piazza delle Vettovaglie saranno presidiati da personale di sorveglianza, in possesso di apposita qualifica prefettizia, fornito dalle associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti. L’attività del suddetto personale sarà supportata, quando necessario, dalla Polizia Municipale. I trasgressori potranno subire una sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro, in caso di reiterata violazione, la sanzione potrà essere raddoppiata da 800 ad 6.000 euro. Qualora la violazione sia commessa da attività di impresa, si applica altresì la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.

Uffici postali: gli sportelli sul litorale devono restare aperti

La chiusura di alcune sedi decentrate mette in difficoltà i cittadini: il sindaco Conti chiede alle Poste di non costringere, per esempio, i residenti del litorale, a raggiungere gli uffici di Pisa, contravvenendo alle disposizioni che ci dicono di limitare al massimo gli spostamenti.

Comune di Pisa – Il Sindaco di Pisa Michele Conti ha inviato stamani una lettera alla Direttrice provinciale delle Poste di Pisa per chiedere la riapertura di tutti gli sportelli postali del territorio comunale, evidenziando in particolar modo il disagio creato dalla chiusura delle sedi del litorale. “Come Sindaco della città – spiega Conti – non posso che rammaricarmi e non tenere in considerazione le numerose proteste dei cittadini che si sono visti chiudere alcuni sportelli postali decentrati, soprattutto quelli del litorale, creando grandi disagi per gli utenti della zona che sono costretti a muoversi con l’auto per svolgere le operazioni necessarie, contravvenendo inoltre ai principi base dei DPCM emanati dal Governo, finalizzati a limitare al massimo gli spostamenti sul territorio. Inizialmente avevamo ipotizzato una sospensione temporanea, ma prendiamo atto che a tutt’oggi gli uffici sono sempre chiusi”.

“Comprendo le criticità del momento – prosegue il Sindaco di Pisa – ma ritengo altresì importante che queste difficoltà non si debbano assolutamente riflettere sulle oggettive necessità della popolazione. Chiedo pertanto la riapertura degli sportelli, così da eliminare il disagio per i residenti delle zone più decentrate e porre fine alle proteste dei cittadini che legittimamente fanno notare l’incoerenza con le disposizioni governative e la possibilità di avviare atti giuridici rilevanti per interruzione di pubblico servizio. Sollecito la riattivazione del servizio nel più breve tempo possibile, con particolare attenzione agli sportelli della zona litorale e San Piero a Grado”.

La riattivazione del servizio si rende ancora più necessaria vista la forte affluenza di persone che si verifica in questi giorni alla sede centrale di piazza Vittorio Emanuele, dove si crea quotidianamente una fila di persone distanziata lungo i loggiati. La Polizia Municipale da stamani sta presidiando la zona per garantire sicurezza e rispetto delle misure di distanziamento agli utenti durante l’attesa. La presenza degli agenti a presidio della zona è stata disposta dall’assessore alla sicurezza Giovanna Bonnanno, dopo aver raccolto segnalazioni sulla presenza di persone senza fissa dimora, che stazionano nell’area senza motivo e si avvicinano agli utenti in attesa senza rispettare le misure di distanziamento, mettendo a repentaglio la sicurezza e la salute di utenti e cittadini.

Coronavirus – Chiusi i cimiteri e le aree gioco

Nonostante le raccomandazioni, ancora in troppi frequentavano assiduamente i cimiteri o si riversavano sui viali delle Piagge: disposta la chiusura dei cimiteri comunali e il divieto di accesso a alle aree gioco e fitness.

Comune di Pisa – Proseguono le ordinanze del Sindaco di Pisa per far rispettare sul territorio comunale le disposizioni del Governo mirate al contenimento della diffusione del COVID-19. Il Sindaco di Pisa Michele Conti ha disposto stamattina la chiusura dei cimiteri comunali a partire dalle ore 17.30 di oggi, lunedì. Il provvedimento specifico è stato adottato per evitare che i cimiteri continuino ad essere frequentati, malgrado lo spostamento per recarsi al cimitero sia in contrasto con la ratio delle norme emanate dal DPCM del 9 marzo 2020. I cimiteri da oggi pomeriggio saranno chiusi al pubblico ma comunque operativi in caso di sepolture, permettendo solo in tali casi l’accesso ai cimiteri da parte dei prossimi congiunti del defunto.

Oltre alla chiusura dei cimiteri il Sindaco ha emanato un’ulteriore ordinanza che vieta espressamente l’accesso alle aree attrezzate, fitness e sport presenti sul territorio comunale, che verranno interdette al pubblico con catene e lucchetti, dove sono presenti recinzioni e cancelli, o rese inaccessibili con la fasciatura in nastro e l’apposizione di cartelli che ricordano il divieto. I due provvedimenti si aggiungono alle ordinanze dei giorni scorsi che hanno previsto la chiusura dei parchi pubblici cittadini e la limitazione della circolazione di veicoli e persone in accesso a Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone. Tutte misure a salvaguardia della salute pubblica, per scongiurare potenziali situazioni di aggregazione e limitare al massimo gli spostamenti delle persone all’interno del territorio.

“Anche questi due nuovi provvedimenti – dichiara il sindaco Michele Conti – si sono resi necessari per evitare che i cittadini si spostino all’interno del territorio senza cause di reale necessità e creino assembramenti pericolosi. La Polizia Municipale ci ha segnalato un persistente e notevole afflusso di persone, soprattutto nell’area fitness delle Piagge, in mancato rispetto alle norme che impongono la permanenza domiciliare se non per motivi di necessità. Tutte le ordinanze contingibili e urgenti adottate in questi giorni, sono dettate dall’esigenza di disincentivare le situazioni di possibile aggregazione tra le persone. Se ce ne sarà bisogno ne adotteremo ancora, per far capire ancora più esplicitamente che bisogna rimanere a casa e uscire solo per esigenze di lavoro, salute e stretta necessità, relativa all’approvvigionamento di beni di prima necessità. Per nessun’altra ragione si può uscire fuori e la Polizia Municipale insieme alle altre forze dell’ordine sta presidiando le strade della città per verificare che le disposizioni siano rispettate da tutti”.

Questo l’elenco di parchi attrezzati, aree gioco, aree fitness, aree skateboard, campi di basket e pattinaggio che saranno interdetti al pubblico da martedì 17 marzo:

Parchi attrezzati di: via Salvini; via Lori; viale del Tirreno; via dell’Ordine di Santo Stefano (area recintata); via Don Baldan; Via Sanzio; Via Giotto; Via Donizzetti (area recintata); Via Rook; Via Isola di Giannutri (area recintata); Via Livornese – Parco Santa Lucia (area recintata); Via Aldo Moro; Via Malatesta; Via Fonda (area recintata)Via Sirtori; Via Ximenes (area recintata); via Palazzi; Via Bandi (area recintata); Via delle Rene (area recintata); Via Fiorentina – ex fiammiferaia; Giardino Scotto (area recintata); Largo Cesare Balbo (area recintata); Via Monterosa; Via Fratelli Antoni (area recintata); Piazza San Paolo a Ripa d’Arno; Viale delle Piagge; Via Pratale / via Montello (area recintata); Via Goldoni (area recintata); Via Don Bosco; Largo Concetto Marchesi (area recintata); Via di Padule (area recintata); Via dei Funaioli (area recintata); Parco di Mau – via San Michele agli Scalzi; Via Cuoco (area recintata); Via di Napoli (area recintata); Via Abba (area recintata); Via Galluppi; Via del Marmigliaio (area recintata); Piazza di Terzanaia (area recintata); Via di Gagno (area recintata); Via Giovanni Falcone; Via delle Piagge – altezza bar Lilly;

Aree gioco in convenzione: Via Caduti del Lavoro; Via Pardi (San Giusto); Via Redi; Via di Piaggetta; 

Aree fitness per sport all’aperto: Viale del Tirreno – Marina di Pisa (area posta tra “Bagno Roma” e “Bagno Alma”); Via Lamberto Orlandi – Marina di Pisa (area posta tra via di Gualduccio e via L. Gusmari); Via Bernini/via Baldan – CEP; Via Malatesta – Riglione; Viale delle Piagge (dopo il civico n. 14); Viale delle Piagge (in corrispondenza della rotatoria del bar “Lilly In”);

Aree skateboard: Via 2 Settembre; Via De Ruggiero;

Campi da basket e da pattinaggio: Parco di via di Piaggetta; Parco di via Ugo Rindi.

Corona virus – Si fermano teatri e musei

Dopo la cancellazione di tutti gli appuntamenti in auditorium a Palazzo Blu, anche al Museo di Storia Naturale di Calci si interrompono tutte le attività; attività sospese e spettacoli annullati anche al Teatro Verdi e alla Città del Teatro di Cascina.

Se per i musei è comunque possibile rimanere aperti al pubblico contingentando gli ingressi, nei teatri gli spettacoli non possono andare in scena perché sarebbe impossibile rispettare le norme che prevedono una distanza minima tra le persone.

Per lo stesso motivo sono sospesi tutti i corsi, i laboratori e anche le attività di botteghino.

Per maggiori informazioni è possibile consultare i siti o le pagine fb di ciascun teatro o fondazione

www.lacittadelteatro.it  www.teatrodipisa.pi.it www.palazzoblu.it www.msn.unipi.it

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