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Aumenta la Tari

Dal Comune si affrettano a farci sapere che dipende dall’introduzione del metodo Arera, quello che cambia il modo di calcolare quanto dobbiamo pagare, e dal costo del personale Geofor. Restano gli sgravi e la prima rata è rinviata al 31 dicembre, ma cittadino avvisato…

Nuovi parametri stabiliti a livello nazionale nel calcolo delle tariffe sui rifiuti (Tari) determineranno per il 2021 aumenti significativi anche per i cittadini e le imprese del Comune di Pisa. Questa mattina il sindaco di Pisa, Michele Conti, e l’amministratore unico di S.e.pi., Iacopo Cavallini, hanno spiegato le ragioni dei prossimi aumenti e annunciato i ristori per alcune fasce di popolazione e di imprese. Inoltre, è stato annunciato lo slittamento della prima rata della Tari al 31 ottobre, confermata la seconda rata al 15 dicembre.

“Purtroppo in questa come in altre circostanze i Sindaci vengono lasciati soli a prendere certe decisioni – spiega il Sindaco Michele Conti -. E allora, nonostante gli interessamenti presso Anci o altre istituzioni e senza essere riusciti a parlare con Arera, l’Autorità  che ha stabilito i nuovi criteri per il calcolo della Tari, abbiamo deciso che come Amministrazione Comunale di Pisa dovevamo dare una risposta concreta a cittadini, aziende e attività in merito agli aumenti stabiliti a livello centrale per il 2020 sulla Tari. E quindi abbiamo definito un budget di 500mila euro dal bilancio comunale a sostegno delle famiglie, delle giovani coppie, di anziani e nuclei familiari con portatori di handicap; mentre per le aziende potremo attingere a un fondo nazionale di circa 1,7 milione di euro”.

Inoltre, mi preme rivendicare politicamente la scelta fatta da Geofor, gestore del servizio, in merito alle assunzioni a tempo indeterminato del personale prima impiegato nelle varie cooperative di servizi e oggetto di evidente disparità di trattamento. Era una situazione ingiusta e non più sostenibile che abbiamo voluto venisse risolta. In questo modo i costi dell’azienda sono lievitati da 14 milioni del 2019 a 34 milioni di euro del 2021 e anche questo ha contribuito a determinare i prossimi aumenti in bolletta. Ma almeno abbiamo definitivamente, spero, chiuso una stagione fatta di disparità di salari e di trattamenti”.

“Le rilevanti novità normative degli ultimi anni che hanno di fatto ingabbiato l’azione del Comune – continua il Sindaco Michele Conti – rispetto a molte scelte che in precedenza, pur nel rispetto della copertura integrale dei costi del servizio, rimanevano maggiormente in capo alle amministrazioni locali. Con la Legge 205/2017 è stata attribuita ad ARERA (Autorità per la regolazione per l’energia, reti e ambiente), la funzione di regolazione e controllo in materia di rifiuti assimilati. La delibera 443/2019 di ARERA ha rivoluzionato la modalità di costruzione dei piani finanziari dei rifiuti e le competenze, sia riconoscendo all’autorità stessa la definizione dei criteri per i costi efficienti di servizio, sia le competenze degli organi. Si è introdotto un nuovo metodo tariffario MTR, che ha sostituito il precedente, con l’istituzione di un iter che prevede che sia l’autorità territoriale competente (ATO Toscana Costa) ad approvare il piano finanziario del Comune, composto dalla sommatoria dei costi del gestore Geofor e del Comune, calcolati secondo il nuovo metodo. Il combinato disposto dell’introduzione del nuovo meccanismo di calcolo, che, come detto, non consente margini di manovra agli enti, unitamente alle difficoltà del bilancio di Geofor riguardo alla copertura dei costi, hanno reso di fatto impossibile per il Comune, come invece avvenuto negli ultimi anni, evitare l’aumento nelle tariffe per cittadini e imprese”.

“Lo scorso anno, anche alla luce della pandemia, il Governo aveva consentito per il solo 2020 di lasciare invariate le tariffe allo stesso valore di quelle del 2019. Queste erano state calcolate sulla base di un piano finanziario che nel 2019 era stato costruito con la precedente modalità, prima delle novità ARERA. Novità penalizzanti, che il Comune di Pisa ha cercato, anche tramite ANCI, di contrastare a livello nazionale, purtroppo senza successo. Il valore delle bollette 2019 è stato pari a complessivi 27,4 milioni, a fronte di un PEF di pari importo. Nel 2020 le stesse bollette sono rimaste invariate nonostante il Piano Finanziario dell’anno, con il nuovo metodo ARERA fosse aumentato a 30,4 milioni. Nel corso del 2020, anche grazie a ristori nazionali, e con l’aggiunta di ulteriori stanziamenti di bilancio, si è riusciti a sgravare molte tariffe delle utenze non domestiche interessate da chiusure e limitazioni. Nel 2021, purtroppo, il Governo non ha concesso deroghe rispetto alla normale funzionalità del metodo ARERA. A causa di ciò e anche per via delle difficoltà del bilancio Geofor non è stato possibile approvare un piano finanziario (e di conseguenza le bollette) che, al netto dei recuperi e sgravi, non arrivasse alla cifra di 30,7 milioni. Se è pur vero che l’aumento dei piano finanziario su base annua è del 6.5%, purtroppo l’aumento netto in termini di spesa di piano finanziario da coprire, avendo lasciato le tariffe invariate nel 2020, è di quasi il 12%, con un aumento medio di circa il 10,95%. Il Comune, quindi, si è trovato nell’impossibilità di contenere questi aumenti, perché ha voluto prima di tutto garantire un pari livello nella qualità dei servizi offerti a cittadini e imprese”.

“Fra le ragioni dell’aumento – continua Conti – non possiamo non rilevare come negli ultimi mesi Geofor abbia assunto a tempo indeterminato la totalità del personale che risultava in precedenza impiegato presso cooperative di servizi con una paga molto bassa. È quindi iniziato un piano di assunzioni che ha avuto effetti significativi negli ultimi esercizi di Geofor. Basta confrontare i dati dei bilanci 2019 e 2020, con il budget 2021 per verificare come il costo di personale aziendale sia lievitato da circa 14 milioni del 2019 a circa 34 milioni del 2021, con una riduzione, invece, meno che proporzionale del costo dei servizi e delle esternalizzazioni. Parità di salario a parità di mansioni non è soltanto uno slogan da campagna elettorale, ma un impegno giusto e rispettato nel quale questa amministrazione ha creduto fermamente e che non poteva certo essere a saldo zero: assumere personale con contratti dignitosi, adeguati alla categoria e alla mansione, è risultato un percorso con conseguenze facilmente comprensibili in termini di bilancio”.

Le scelte fatte e da fare da parte del Comune

“Viste le ultime novità legislative e alla luce degli stanziamenti di ristoro disposti dal Governo – spiega il Sindaco Conti – abbiamo deciso di posticipare ulteriormente il termine della prima rata al 31 ottobre, per rinviare il carico fiscale su cittadini e categorie economiche, fortemente provate dalla pandemia. Si sono inoltre introdotti sgravi in bolletta per le categorie economiche e sottocategorie che sono state chiuse anche nel 2021 in forza di provvedimenti governativi, e anche per quelle che sono state limitate in termini di aperture ed esercizio delle attività. Queste utenze (in tutto 2742) si vedranno le riduzioni disposte già direttamente in bolletta”.

Nel dettaglio si tratta di riduzioni del 38% per attività oggetto di chiusura: musei, associazioni sportive, cinema, sale congressi e teatri, magazzini delle attività oggetto di limitazioni e riduzioni, campeggi, impianti sportivi, esposizioni, negozi abbigliamento e beni durevoli interessati dalle chiusure, negozi di tende, tappeti e tessuti, parrucchieri ed estetisti, sale da ballo e locali ricreativi.

Uno sconto del 33% per le attività che hanno subito limitazioni: campeggi, alberghi con ristorante, affittacamere e alberghi, ristoranti, trattorie, pizzerie e pub, mense, hamburgherie e birrerie, bar, caffè e pasticcerie.

“In considerazione della situazione di difficoltà e alla luce del tendenziale incremento dei costi – ha aggiunto il Sindaco – l’Amministrazione ha scelto di destinare ulteriori risorse (non meno di 500 mila euro) del proprio bilancio per venire incontro alle difficoltà delle famiglie e dei più giovani, dopo gli sforzi già fatti per gli anziani. Si tratterà, tuttavia, di interventi parametrati alla condizione socioeconomica delle famiglie, legati quindi all’ISEE. L’Amministrazione sta studiando, con gli uffici comunali e con SEPI, la definizione di nuovi specifici bandi, sul modello di quelli dell’anno 2020, indirizzati a nuclei familiari di giovani under 30 e a famiglie al di sotto di un determinato parametro di ISEE”.

Queste azioni si aggiungono a quelle già deliberate entro il termine del 30 aprile che avevano introdotto alcune modifiche al regolamento del tributo prevedendo sgravi e riduzioni in precedenza non contemplati, che puntavano in modo particolare ad alleggerire il carico della tassa su alcune categorie particolari, dalle famiglie con disabili agli anziani ultra 65enni.

Una riduzione del 25% per i nuclei familiari in cui risiedono portatori di handicap grave (legge 104/1992) con ISEE non superiore a 25.000€.

Per gli anziani ultrasessantacinquenni (nuclei familiari), si sono previste riduzioni della tariffa da un minimo del 20% fino al massimo del 50%, in relazione alla fascia ISEE non superiore a 20.000€. Si tratta di riduzioni finora non contemplate, a carico del bilancio, che si aggiungono alle esenzioni e riduzioni già previste per i redditi dei nuclei familiari con ISEE inferiore alla pensione minima INPS (6.702€) aumentata del 30%.

“Nel corso dell’anno, infine, – conclude il Sindaco – l’Amministrazione punterà, con la SEPI, anche alla definizione di uno specifico studio relativamente alla produzione dei rifiuti e all’analisi dei coefficienti di calcolo della tariffa, tenendo conto delle esperienze di città confrontabili con Pisa in termini di dimensionamento e produzioni dei rifiuti. L’obiettivo, anche qui, è quello di andare a definire, per il 2022, alcuni interventi mirati che consentano di calibrare in maniera più sostenibile il carico tra le varie categorie di utenze merceologiche. Dopo le recenti novità che hanno visto l’assegnazione da parte di ATO Toscana Costa del servizio rifiuti per 15 anni a RetiAmbiente spa, e tramite questa a Geofor come società operativa locale per l’area pisana, l’Amministrazione Comunale, con il proprio Ufficio Ambiente, continuerà a monitorare l’attività del gestore affinché si definiscano obiettivi di efficientamento nei servizi, ma al tempo stesso si continui a garantire un immutato livello di servizi”.

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Verso la Moschea a Porta a Lucca

La Giunta approva una delibera che è un passo verso la costruzione della moschea a Porta a Lucca, ma si affretta a sottolineare che è un atto dovuto in seguito alla a sentenza del Tar. Di fatto, pur distanziandosi da questa scelta, il centro di culto e di cultura in piazzale Martin Luther King è sempre più vicino.

L’approvazione della delibera in merito alla approvazione dello schema di convenzione con la comunità islamica è un atto dovuto, è vero, la Giunta non avrebbe potuto fare altrimenti: il Tar ha accolto il ricorso della comunità islamica di Pisa a proposito della costruzione della moschea e, se il Comune vuole agire rispettando le regole, non può far altro che prenderne atto.. Nella motivazione della sentenza, infatti, si legge che: “l’associazione ricorrente è portatrice dell’interesse alla realizzazione di un edificio di culto, l’unico, nel Comune di Pisa, destinato a soddisfare le necessità di quanti pratichino la religione islamica. Si tratta di un interesse particolare in quanto espressamente considerato dall’art. 8 della Costituzione, e riguardante la pratica di una delle religioni più diffuse al mondo, negli ultimi decenni ampiamente praticata anche in Italia”.

Il diritto ad un luogo di culto è e deve essere valido per tutti, insomma, non si può ignorarlo.

Ora, la nostra amministrazione deve perfezionare alcuni procedimenti amministrativi, trattandosi di un permesso a costruire convenzionato per la realizzazione di opere di interesse pubblico, come gli stalli di sosta e un tratto di pista ciclabile che saranno necessari all’integrazione del nuovo edificio nel contesto in cui sarà costruito, oltre all’acquisizione al Patrimonio Comunale di una porzione di piazza Martin Luther King necessaria alla realizzazione dell’opera.

Dal Comune, il sindaco fa sapere di rimanere “fermamente convinto che le valutazioni di carattere tecnico-amministrativo che abbiamo svolto in questi due anni e mezzo portano tutte alla medesima conclusione: quell’area non è adatta a ospitare qualsiasi luogo di culto. Lo abbiamo sostenuto in ogni sede e ribadito anche nell’aggiornamento delle linee di mandato definendo, nero su bianco, che “in merito alla moschea a Porta a Lucca questa amministrazione ha, da sempre, preso una posizione non favorevole considerando la zona non idonea per la realizzazione della struttura”.

E aggiunge: “Se la moschea verrà costruita in un luogo non adatto, sarà facile comprendere a chi intestare le responsabilità di una scelta che riteniamo urbanisticamente infelice, visto che al nostro insediamento erano state già create le condizioni per le quali oggi siamo arrivati a questo atto”.

Come a dire: si farà, dunque, se proprio non potremo impedirlo, ma per qualsiasi problema non venite a cercare me.

Politica e vecchi programmi

A metà mandato, si aggiorna il programma 2018 – 2023: nel nuovo programma previste nuove assunzioni di Polizia Municipale, un ufficio Europa e una nuova linea “circolare dei Lungarni”. Il documento presentato in Consiglio Comunale. Sperando che le parole non restino slogan.

La Giunta ha approvato l’aggiornamento del programma di mandato del Sindaco 2018-2023 e inserito alcune novità di rilievo. Il documento, che ha valore di indirizzo, sarà presentato dallo stesso Sindaco Michele Conti al prossimo Consiglio Comunale, convocato domani, giovedì 8 aprile, che potrà valutare e discutere il documento che contiene gli obiettivi sinora raggiunti e attualizza quelli prefissati.

Nessuna modifica sostanziale all’impianto del documento che si sviluppa su otto linee: i punti del programma sono il tema della legalità e controllo del territorio (Linea 1 “Sicurezza”), pianificazione urbanistica e decoro (Linea 2 “La Città di domani”), la valorizzazione del patrimonio (Linea 3 “La buona Amministrazione”), attenzione ai temi sociali e ai servizi (Linea 4 “Il cittadino al centro”), i temi dell’ambiente (Linea 5 “Qualità della vita”), economia e turismo (Linea 6 “Attività e sviluppo”), cultura (Linea 7 “La memoria al futuro”), le tradizioni pisane (Linea 8 “Le nostre identità”).

“Siamo arrivati a metà mandato – spiega il sindaco Michele Conti -, sono trascorsi oltre due anni e mezzo dal nostro insediamento e abbiamo ritenuto opportuno fare una verifica delle attività realizzate in questa prima parte del mandato e procedere a un loro aggiornamento. In questo periodo abbiamo lavorato molto nonostante da un anno l’emergenza Covid-19 ci abbia costretti a rivedere le priorità e ristabilire le gerarchie degli interventi. Nonostante tutto però siamo riusciti a portare in fondo molti degli obiettivi che ci eravamo prefissi e questo è un elemento di soddisfazione che però non deve deconcentrare l’amministrazione nella sua opera di manutenzione ordinaria, rinnovamento e nuove opere per trasformare finalmente Pisa in una città sempre più bella, moderna e internazionale”.

Sul tema della sicurezza (Linea 1), dopo il lavoro svolto dal 2018 ad oggi per assicurare l’aumento dell’organico della Polizia Municipale, la novità è che viene previsto un nuovo concorso per l’assunzione di agenti anche nel 2021. Mentre per il personale vi è un’aggiunta che impegna “l’Amministrazione a puntare “nei limiti del possibile”, su una maggiore rotazione delle posizioni organizzative e degli incarichi dirigenziali, “seguendo gli indirizzi dei piani triennali per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza. È prevista anche la progressiva informatizzazione e dematerializzazione dei procedimenti e dei processi interni ed esterni, oltre che nuove modalità di rapporti con il cittadino (call center e Urp primo livello). Con la chiusura del campo di Oratoio nel 2019, il nuovo aggiornamento prevede di “procedere con le bonifiche ambientali dell’area”; mentre per la moschea a Porta a Lucca il documento viene aggiornato sulla base delle procedure urbanistiche già espletate.

In tema di pianificazione urbanistica e decoro (Linea 2), successivamente all’adozione del Piano strutturale intercomunale, “l’Amministrazione si impegnerà nella definitiva approvazione del piano e al riordino della strumentazione urbanistica”. Mentre sul trasporto pubblico prosegue la revisione dei tracciati delle linee degli autobus e delle Lam in città, insieme alla volontà di “promuovere la realizzazione di una nuova linea “circolare dei Lungarni”, anche in collegamento con piazza Manin, anche al fine di riuscire ad accrescere la presenza turistica sui lungarni e nel centro della città”.

Sulla Linea 3 del programma di mandato dedicata alla Buona Amministrazione viene modificato, tra gli altri, il punto sulla Stazione Marconi di Coltano inserendo il tema della “valorizzazione anche eventualmente attraverso partnership privata”, e viene prevista la “creazione di un nuovo Ufficio Europa interno all’Ente” per coordinare la ricerca e lo sviluppo di una nuova e migliore progettualità nell’ambito dei finanziamenti comunitari, e la promozione di stage e tirocini di giovani negli uffici comunali con partnership con altre istituzione pubbliche e private”.

In tema di politiche sociali e dei servizi (Linea 4) vengono confermati i Bonus per le famiglie, in particolare gli stanziamenti a sostegno del pagamento delle utenze (acqua, luce, gas) e dei Bonus mamma e bébé, così come viene inserita la “realizzazione del progettato intervento di co-housing per padri separati (manifestazione di interesse in uscita nel 2021”. Sui nidi d’infanzia vengono aggiunti il “miglioramento per l’informatizzazione dei plessi scolastici attraverso la connessione a banda larga; nuove progettualità nell’ambito dei servizi Dopo scuola e una nuova sezione lattanti a Marina. Infine viene indicata una nuova gara per la refezione scolastica. Per i disabili viene preso l’impegno a “rendere accessibile una spiaggia pubblica attraverso l’istallazione di una specifica e dedicata attrezzatura per consentire l’entrata in acqua ai disabili”.

In tema di partecipazione, l’aggiornamento del programma di mandato prevede la riorganizzazione dei Ctp per “consentire anche a soggetti provenienti dalla società civile la partecipazione in Organismi rappresentativi del territorio e prevedere una riduzione e sostituzione con organismi di reale partecipazione che coinvolgano comitati di quartiere e associazioni e cittadini desiderosi di partecipare”.

Rilevante sulla Linea 5 dedicata alla “Qualità della vita il punto che prevede la “verifica, monitoraggio e controllo relativamente ai nuovi interventi di istallazione di antenne di telefonia mobile, nel rispetto delle norme di legge e dei regolamenti dell’Ente”.

Sulla Linea 6 (“Attività e sviluppo”), anche alla luce di quanto accaduto a causa della pandemia sul tema della promozione viene aggiunto di “puntare a sviluppare anche nuove e migliori sinergie con le città più vicine mettendo in campo forme di collaborazione e proposte culturali condivise”; ed elaborare un “piano di marketing turistico unico che promuova lo sviluppo integrato della città e del litorale”.

Una rotonda verso il mare

Al via in questi giorni due grandi cantieri: il marciapiede lungo tutta la via di Cisanello, pensato per migliorare la vita del quartiere, ma soprattutto la rotatoria tra il ponte del Cep e il viale D’Annunzio. Se tutto va come deve, andare al mare non sarà più la stessa cosa.

Al di là della definizione che le vuole strategiche (in realtà ogni opera, grande o piccola, è strategica: altrimenti perché realizzarla?), le opere i cui cantieri si aprono in questi giorni sulle strade pisane non sono normale amministrazione, ma pensate per cambiare le cose in maniera radicale.

Si tratta della realizzazione del nuovo marciapiede in via di Cisanello, lungo l’intero perimetro del parco urbano e di quella della rotatoria all’incrocio tra il viale D’annunzio e il ponte del Cep, per fluidificare il traffico soprattutto nei mesi estivi.

“Partono in contemporanea  dichiara il sindaco Michele Conti – due opere strategiche per la città e per i quartieri che attraversano, dando risposte ai piccoli e grandi problemi che ci pongono”

“Con l’intervento del nuovo marciapiede in via di Cisanello prosegue il nostro impegno sul quartiere di Pisanova, caratterizzato da un’urbanistica disordinata e grandi palazzi che hanno creato un’area dormitorio, sprovvista di servizi, verde e spazi di aggregazione. In questi anni abbiamo già iniziato a rimediare a questa situazione, concentrandoci sul verde (pensiamo al Parco di Cisanello, all’area verde di via Norvegia, alla creazione di tre nuovi boschi urbani dedicati ai nuovi nati) per riqualificare tutta la zona di Pisa nord, ma il lavoro prosegue attraverso la creazione di marciapiedi, piste ciclabili, filari alberati, aree verdi di aggregazione e percorsi pedonali. Oggi passiamo alla realizzazione di un’infrastruttura di sicurezza tra le più importanti, un grande marciapiede che finora era mancato lungo la via principale di Cisanello. Circonderà tutto il Parco urbano e finalmente permetterà di mettere in sicurezza i pedoni che si spostano dal centro commerciale fino all’Ospedale di Cisanello. Il marciapiede sarà inoltre corredato dalla piantumazione di 60 tigli, a cui poi se ne aggiungeranno altri 80 lungo l’area destinata al polo ospedaliero della Stella Maris, per un totale di 150 nuovi alberi. Quest’opera, che definirei storica per il quartiere, si affianca alla realizzazione dell’altro importante marciapiede lungo via San Pio da Pietralcina in uscita dal Ponte alla Bocchette, cantiere in corso in questi giorni che confluirà poi alla stessa rotatoria dell’Ospedale, per completare l’intervento”.

“L’altra grande opera in partenza – conclude il Sindaco – è la nuova rotatoria tra il ponte del Cep e Viale D’Annunzio, che eliminerà gli attuali semafori presenti (che costringono gli automobilisti ad attese in alcuni casi anche molto lunghe) e renderà più fluido il transito in uscita dal Cep. Un intervento importante che permetterà di snellire il primo tratto di traffico diretto verso il litorale, in particolare nei mesi estivi quando l’afflusso verso il mare assume volumi importanti”.

Via di Cisanello. L’intervento prevede la riqualificazione di circa 560 metri di marciapiede realizzato in asfalto natura, che si estenderà dal parcheggio dietro la Pubblica Assistenza fino alla rotonda Battistini (che conduce all’Ospedale di Cisanello), per un investimento complessivo di quasi 300 mila euro, che prevede anche la sostituzione di 60 piante attuali con nuove 150 alberature (di cui 60 subito e le altre dopo la costruzione dell’ospedale della Stella Maris) lungo tutto il marciapiede. Il cantiere viene allestito a partire da oggi giovedì 4 febbraio e saranno adottati i seguenti provvedimenti temporanei di viabilità fino al 4 marzo: su via Cisanello, carreggiata nord (lato Parco Cisanello) dal parcheggio posto sul retro della Pubblica Assistenza fino alla rotonda Caduti S. Quirico di Valleriana sarà istituito il restringimento di carreggiata con cantieri di circa 150 mt in stato di avanzamento. I lavori si dovrebbero concludere entro il mese di giugno, condizioni metereologiche permettendo.

Rotatoria Ponte del Cep. L’intervento, del valore di circa 175 mila euro, prevede la realizzazione di una nuova rotatoria di forma ellissoidale all’incrocio tra il Ponte del Cep, via Due Settembre, via Livornese e viale D’Annunzio. Al suo interno verrà realizzata un’aiuola circolare del raggio di 3,9 metri e un punto luce per illuminare l’infrastruttura. 

E’ inoltre prevista la demolizione e ricostruzione dei due marciapiedi lato nord (imbocco del ponte) in quanto attualmente in stato di degrado. Sul lato sud (imbocco di via Livornese) verranno realizzati nuovi marciapiedi in modo da ottenere un percorso pedonale in ogni direzione. Per consentire l’inizio lavori con cantieri in stato di avanzamento, dal 3 febbraio fino al 19 febbraio, il Comune ha adottato i seguenti provvedimenti temporanei di viabilità: restringimento di carreggiata sulla rampa di collegamento tra la via Livornese e il viale D’annunzio; su via Due Settembre, occupazione con cantiere su banchina. I lavori si dovrebbero concludere entro il mese di maggio, condizioni metereologiche permettendo.

Senza memoria non c’è futuro

Pisa conferisce alla senatrice Liliana Segre, testimone diretta della deportazione degli ebrei nella seconda guerra mondiale, la Laurea honoris causa in Scienza della Pace. Perché il compito delle istituzioni, commenta in sindaco Conti, è tramandare la memoria.

“Un saluto caloroso, a nome di tutta la città di Pisa, alla nostra concittadina, la senatrice a vita Liliana Segre. Per il sottoscritto è stato un grande piacere e un onore, nel dicembre 2019, proporre il suo nominativo al Consiglio Comunale di Pisa per il conferimento del titolo onorifico così come fu un orgoglio constatare come la nostra assemblea si espresse positivamente all’unanimità, senza distinzioni tra i differenti schieramenti politici presenti.

La nostra città aveva già assegnato in passato questo riconoscimento alle sorelle Tatiana e Andra Bucci, un segno di rispetto verso i testimoni di quella pagina tragica che fu la Shoah e del dovere che compete alle istituzioni pubbliche di trasferire alle giovani generazioni la memoria di quel che accadde.

Significativo anche aver presentato il libro di Vera Paggi che raccoglie il carteggio della sua famiglia costretta a separarsi e, in parte, fuggire dall’Italia a causa delle leggi razziali. Figura centrale e tragica di quella vicenda è il professor Bruno Paggi, chirurgo, cacciato nel 1938 proprio dall’Università di Pisa perché ebreo.

La nostra città porta con sé l’onta di essere stata la sede per la firma di quelle leggi, a causa del re che qui dimorava per lunghi periodi. E fece bene il nostro Ateneo, per gli 80 anni dalla promulgazione di quelle leggi, a organizzare una giornata per chiedere perdono a nome di tutti gli atenei d’Italia.

La colpa del mondo universitario così come di gran parte degli italiani in quegli anni fu sostanzialmente il silenzio di fronte a quel che stava accadendo. Il silenzio nel vedere tanti italiani, di religione ebraica, costretti a lasciare i luoghi di lavoro; il silenzio nel non vedere più i ragazzi frequentare le scuole di ogni ordine e grado; infine, il silenzio nel non vederli più in giro per le strade delle loro città.

Sappiamo, poi, come andarono le cose. E, per fortuna, abbiamo anche saputo con il tempo, che furono molti, in silenzio, a compiere atti eroici per mettere in salvo molti di quegli ebrei. Anche se furono migliaia a finire nei campi di concentramento e altrettanti a fuggire dal nostro Paese.

Ora, a distanza di tanti anni, quel velo di silenzio è stato squarciato e tutte le istituzioni organizzano, anche grazie alle Comunità ebraiche, iniziative per ricordare. E questa della laurea honoris causa alla senatrice Liliana Segre è una delle più significative che la nostra città nel suo complesso potesse pensare.

Noi crediamo fortemente nel valore del ricordo e della memoria quale radice per costruire il futuro. Senza consapevolezza di quello che è stato nessuna comunità, città o Nazione, può ambire ad avere un futuro. Oggi, le istituzioni insieme alle comunità, al mondo della cultura, dell’associazionismo, ai semplici cittadini, hanno il dovere di proseguire questa difficile opera di sconfiggere il silenzio e l’ignoranza di quello che è stato perché non si ripeta mai più e che sia per ognuno di noi l’occasione per rinnovare l’impegno a contribuire alla costruzione di un mondo più giusto, fondato sui principi di libertà e democrazia”.

Il Pisamover ai tempi del covid

La tanto discussa infrastruttura ha subito un colpo durissimo dalla pandemia che ha di fatto azzerato i transiti di passeggeri da e per l’aeroporto; ora se ne analizza la situazione finanziaria perché questo mezzo che rende la città migliore non diventi invece un peso insostenibile.

“La Pisamover Spa non ha ancora chiuso il bilancio relativo al 2020 – spiega il primo cittadino – l’azienda stima però una perdita a fine esercizio dell’82% dei passeggeri e di circa 4,6 milioni di euro di ricavi rispetto a quelle che erano le previsioni pre-Covid. La situazione è molto complessa e così sarà per tutto il 2021 con una perdita prevista di 3 milioni di euro nel solo primo semestre. La convenzione che regola il rapporto con il concessionario prevede, in caso di eventi di forza maggiore, che il ripianamento delle perdite impatti per il 50% sul privato e per il 50% sul Comune. L’amministrazione è al lavoro per definire un nuovo riequilibrio del Pef, il piano economico finanziario dell’opera. Alcuni giorni fa abbiamo incaricato Veronica Vecchi, professore dell’Università Bocconi che si è occupata più volte di governance e investimenti pubblici, di definire la procedura e provare a trovare una via d’uscita a questa situazione che rischia di pesare fortemente sul bilancio comunale”.

“La prospettiva era quella di poter arrivare nel giro di alcuni esercizi al pareggio di bilancio. Un risultato che avremmo raggiunto se non fosse sopraggiunta la pandemia; con l’avvento del Covid il crollo dei trasporti aerei ha inferto un colpo violentissimo ai volumi di utenza del mover e la situazione si è complicata. La nostra sfida è quella di non far diventare il PisaMover un peso che grava sul futuro della città”.

Dopo la mareggiata

Tra venerdì e sabato i sassi delle spiagge di ghiaia a Marina, soprattutto nel tratto di lungomare tra via Duodi e via Francardi, si sono riversati sulla strada, che è stata chiusa per permettere i lavori di messa in sicurezza. Ora si contano i danni e ci si domanda come evitare che capiti di nuovo.

Il sindaco è andato a vedere: “Sono andato a Marina di Pisa dove – ha dichiarato Conti – mi sono trovato davanti uno scenario purtroppo abituale ogni volta che c’è una mareggiata: in quel tratto, acqua e sassi invadono la strada, fanno danni alle fognature e alle case. Si è tamponata l’emergenza, ma dobbiamo una volta per tutte trovare una soluzione a questo problema. Faccio un appello al Presidente Eugenio Giani, affinché la Regione Toscana si renda disponibile a sedersi a un tavolo tecnico con il Comune e tutti gli enti interessati, per finanziare opere di difesa idraulica che riescano una volta per tutte a difendere Marina di Pisa dal mare. In quel tratto specifico la Regione doveva da tempo eseguire alcuni interventi che ha rimandato. Chiedo che vengano eseguiti tempestivamente e che si apra contemporaneamente una discussione fattiva per affrontare il problema in maniera complessiva e definitiva”.

Le spiagge di Ghiaia, in anticipo

La manutenzione della spiagge di ghiaia di Marina è controversa da sempre per questioni di competenze e ritardi che si accumulano ogni anno fino ad arrivare a ridosso della stagione balneare. Ora il Comune se ne fa carico sperando di risolvere la questione.

Il Comune di Pisa si fa carico della manutenzione delle spiagge di ghiaia di Marina. Ad annunciarlo è il sindaco di Pisa Michele Conti, dopo che l’Amministrazione Comunale ha predisposto un accordo quadro grazie al quale sarà possibile realizzare direttamente gli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e urgente delle spiagge di ghiaia.

“Dopo tanti anni di rimpalli di competenze, ritardi negli interventi e gravi disagi per residenti e commercianti di Marina di Pisa – spiega il sindaco – la nostra Amministrazione ha deciso di farsi totalmente carico dell’annoso problema, con un atto che fa chiarezza una volta per tutte. Abbiamo predisposto in questi giorni un accordo quadro che ci permetterà di affidare alla ditta Tognetti, individuata tramite idonea procedura, tutti gli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e urgente, da attuare ogni volta che si renderà necessario intervenire per ripristinare le spiagge, minimizzando i tempi di affidamento e consentendo un intervento immediato. In questo modo la ditta specializzata potrà intervenire ogni anno, rispettando i tempi idonei all’arrivo della stagione turistica, per realizzare lo spianamento delle spiagge. L’accordo prevede un finanziamento a lotti di lavori, che verranno stanziati dal 2021 fino al 2023, fino un massimo di 145 mila euro. Per l’anno appena iniziato abbiamo già impegnato la cifra 50 mila euro e i lavori verranno svolti nei mesi di aprile-maggio. Stiamo inoltre interloquendo con la Regione Toscana per aggiungere alle risorse dell’Amministrazione una quota parte di cofinanziamento a carico della Regione.”

1 milione per la Pisa del futuro

Pisa si aggiudica un milione di euro con il progetto della navigabilità dell’Arno per l’Italia City Branding 2020: con questi fondi messi a disposizione dal governo per valorizzare le potenzialità delle città, potremo sviluppare un’idea che, attraverso il fiume, raggiungerà tutti.

Pisa è una delle città vincitrici del bando Italia City Branding 2020 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, selezionate come città pilota per attuare investimenti che valorizzino le potenzialità attrattive delle città. Il progetto sulla navigabilità dell’Arno si è classificato al secondo posto e ha ottenuto 1 milione di euro.

“Questo risultato – dice il sindaco di Pisa Michele Conti – che ci vede arrivare secondi a livello nazionale e unica città a livello toscano, dimostra non solo la qualità progettuale di quello che abbiamo presentato per rendere navigabile il tratto cittadino del nostro fiume ai fini di una fruizione turistica, ma conferma anche la nostra visione di città che è in grado di fare squadra e coinvolgere tutti i soggetti interessati, dalle partecipate, Navicelli e Pisamo, alle associazioni di categoria, coinvolgendole in una visione d’insieme che è stata riconosciuta e premiata. Nell’arco di poche settimane, con questo metodo, siamo riusciti a ottenere il finanziamento regionale di 800mila euro, cui andranno aggiunti i 200mila di risorse proprie, per riqualificare la zona artigianale industriale di Ospedaletto, e oggi è arrivata questa bella notizia. Non abbiamo solo idee e una visione precisa per la città, ma abbiamo anche le capacità per realizzarle. Questo è uno dei passi per la Pisa del futuro”.

Il risultato è stato comunicato nel corso di una riunione in videoconferenza da Mario Turco, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Comune di Pisa ha partecipato al bando insieme a Navicelli Srl e Pisamo srl, con il coinvolgimento delle associazioni di categoria cittadine, Unione Industriale Pisana, CNA di Pisa, Confcommercio e Confesercenti, firmatarie del protocollo con il Comune sullo sviluppo della navigabilità e della cantieristica. Il costo complessivo del progetto ammonta a 2 milioni e mezzo. Le tempistiche per la realizzazione sono stimate in 3 anni e 7 mesi.

“Quella di oggi è una soddisfazione enorme – aggiunge l’assessore ai lavori pubblici con delega alla navigabilità dell’Arno Raffaele Latrofa -. Con riferimento al nostro fiume è un grande risultato, dopo l’apertura del canale dei Navicelli del 2019. Ad essere premiata è l’intuizione di scegliere come tema quello della navigabilità. Ha vinto l’idea che l’Arno unisce la città e non la divide e che potrà portare enormi vantaggi alla città di Pisa in tanti comparti, dal turismo, al commercio, all’ambiente. E questo grazie anche al protocollo che stipulato con le associazioni di categoria qualche mese fa. È una soddisfazione enorme che voglio condividere con quanti hanno lavorato al progetto».

Il progetto 

Creazione di una nuova Via d’acqua. Il progetto prevede la creazione di una nuova “Via d’Acqua” lungo il tratto del fiume che va dalla foce fino al confine del Comune di Pisa per un percorso di 18,7 km, con implementazione delle infrastrutture dedicate al turismo “Fluvestre”. Prevede la messa in opera di infrastrutture che permettano la navigazione in sicurezza, attraverso il dragaggio della barra di foce, del fiume stesso, il posizionamento di segnaletica sulle sponde, di galleggianti di orientamento per un percorso garantito, e lo sviluppo di un nodo turistico con offerte differenziate. 

Tratto naturalistico dell’Arno, dalla foce al Parco di San Rossore. Più nel dettaglio si tratta di rendere navigabile il fiume partendo dalla foce dell’Arno, dove sono presenti 2.500 posti barca e molte attività commerciali, risalendo il fiume lungo l’area del Parco Regionale di San Rossore Migliarino Massaciuccoli, dove verrebbero posti 6 attracchi con pontili galleggianti come sistema alternativo di accesso al Parco e al circuito pedonale-ciclabile in località Cascine Nuove. A questo fine, si prevede anche di tracciare percorsi naturalistici a terra per escursioni guidate o autonome.

Tratto cittadino dell’Arno. Nel tratto in cui il fiume percorre la città, il progetto prevede di implementare gli approdi esistenti con un nuovo scalo alla Cittadella Vecchia, che permetta l’accesso e la fruibilità al circuito museale-culturale che si affaccia sulle sponde del fiume (Museo delle Antiche Navi, Palazzo Reale, Museo nazionale di San Matteo, Centro SMS, Giardino Scotto, Museo della Grafica), e di raggiungere agevolmente Piazza dei Miracoli. Gli approdi permetterebbero la realizzazione di una vera e propria “promenade fluviale”, con accesso alle numerose attività distribuite lungo il suo percorso e alle attrazioni vicine. Il progetto prevede la creazione di un servizio di barge o battelli che offrano un trasporto fluviale stabile con la possibilità di mini-crociere con circuiti a tema: museali, culturali, naturalistici. Sugli approdi verrebbero inoltre installate 8 colonnine di ricarica e-boat, a sostegno dello sviluppo di una mobilità alternativa ed eco-sostenibile. E’ previsto anche lo sviluppo di attività di rent boat di piccole imbarcazioni elettriche o ibride. Verrebbero infine installate presso gli scali 6 infopoint turistici multimediali attraverso i quali sarà possibile accedere alle informazioni della città. 

Canale dei Navicelli. È prevista, inoltre, la realizzazione di una rete differenziata di fruizione del Canale dei Navicelli che giunge fino al porto di Livorno, confermando e valorizzando sia la vocazione cantieristica del canale che quella di asse per lo sviluppo di attività sportive, tra cui prima di tutto il canottaggio.

Sviluppo del turismo fluviale. La navigabilità del fiume Arno rappresenterebbe un’opportunità di crescita turistica con forte potenzialità attrattiva sia per Pisa che per il territorio circostante. La generica offerta di ‘turismo fluviale’ prende il nome di “Fluvestre” perché racchiude e sottintende arte, sport, enogastronomia, relax, aree rurali, sovrapponendosi ad altre tipologie di turismo. Oltre ai servizi offerti sono indispensabili anche altre componenti per il suo sviluppo: i servizi delle strutture ricettive e ristorative, i servizi di accessibilità che garantiscono la navigabilità e l’accesso a terra e ai punti di attrattività, i servizi integrativi che favoriscano le interdipendenze, gli accessi da terra al fiume e i parcheggi. Gli studi di settore dimostrano che è la clientela giovane ad essere attratta dagli sport d’acqua e dalle gite in barca, che la durata media di questo tipo di viaggio è di una settimana e che i contenuti di attrattiva primaria sono i circuiti culturali, il ciclo-turismo fluviale, i circuiti eno-gastronomici, il noleggio di imbarcazioni, la visita dei parchi e delle oasi, gli eventi tradizionali e stabili, le visite giornaliere sul territorio circostante, escursioni in bici o a piedi. Il contesto della città di Pisa e del fiume Arno possono offrire un sistema navigabile ricco di risorse turistiche uniche, date dall’unione tra un patrimonio storico e culturale di attrattiva mondiale e la presenza di importanti punti di interesse naturalistico.

Li chiamavano vigilini

Anche gli ausiliari del traffico potranno sanzionare le violazioni in materia di sosta: fino ad oggi si limitavano a verificare la regolarità del pagamento delle tariffe relative alla sosta, ma d’ora in poi a Pisa gli ausiliari del traffico multeranno parcheggi in doppia fila, sulle strisce o negli stalli riservati.

Nati per controllare che chi parcheggia negli stalli blu abbia provveduto a pagare quanto dovuto, fin dalla loro comparsa era apparso chiaro che la loro presenza lungo le strade cittadine avrebbe potuto essere più proficua. Mansione importante la loro, per carità, ma che di fatto ne limitava le competenze ad un ambito molto ristretto. Da cui l’affettuoso “vigilini”.

Oggi invece abbiamo i “super ausiliari” del traffico: il Comune di Pisa ha infatti aderito alla possibilità concessa dal nuovo articolo 12 bis del Codice della Strada (introdotto dalla legge 120/2020) ed ha conferito ai 35 ausiliari in servizio in città la possibilità di sanzionare tutte le violazioni in materia di sosta e di fermata nelle strade comprese nella Zona a Traffico Limitato e nelle Zone a sosta controllata.

“Abbiamo fortemente voluto dare immediata attuazione alle novità previste nel nuovo codice della strada – commenta il sindaco Michele Conti – per  assicurare sin da subito un maggiore controllo delle strade ed integrare il lavoro della Polizia Municipale. Una novità che utilizzeremo soprattutto una volta terminata la pandemia in atto, specie nei mesi estivi, quando le stradine o i marciapiedi del centro storico o del litorale sono letteralmente invasi dalle auto in sosta vietata”.

“Stiamo già predisponendo – aggiunge l’assessore alla Sicurezza Giovanna Bonanno – l’impiego degli ausiliari nelle varie zone della città, con previsione di un maggiore loro utilizzo nelle zone più critiche dal punto di vista dei parcheggi e della sosta vietata, una volta finita la pandemia. Sono orgogliosa di questa ulteriore attività che abbiamo posto in essere, che vede la nostra città tra le prime in Italia ad aver concretizzato la possibilità di rinforzare i poteri di accertamento dei propri ausiliari della sosta per garantire ordine e rispetto delle regole”.

In pratica gli ausiliari non si limiteranno più a verificare solo la regolarità del pagamento delle tariffe per la sosta negli spazi blu, ma potranno multare chi sosta negli spazi invalidi senza permesso, le soste inoperose nei posti di carico e scarico, le soste sul marciapiede, in doppia fila, sulle strisce pedonali e altre ipotesi vietate dal codice stradale. Dopo aver seguito un apposito corso di formazione, gli ausiliari inizieranno il loro servizio ampliato da giovedì 10 dicembre. In particolare gli ausiliari verranno impiegati nelle zone più critiche dal punto di vista dei parcheggi: Lungarni, via Benedetto Croce, via Francesco Crispi e le Piagge.

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