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Vettovaglie: si (ri)chiude

Nel fine settimana piazza delle Vettovaglie resterà chiusa dalle 24 alle 5, mentre dalle 18 dovranno chiudere i minimarket: una delle piazze della movida pisana subisce le restrizioni ritenute necessarie a contenere la diffusione del virus. A caccia di assembramenti.

Per fronteggiare la diffusione del contagio da Covid-19 tra la popolazione, il sindaco di Pisa, Michele Conti, come annunciato, ha firmato due ordinanze per la chiusura dei minimarket del centro storico a partire dalle ore 18 e per la chiusura della piazza delle Vettovaglie da mezzanotte fino alle 5 di mattina. I provvedimenti saranno  in vigore nelle serate di venerdì, sabato e domenica a partire da venerdì 23 ottobre e fino al 15 novembre, salvo proroghe. Ai trasgressori sanzioni da 400 a 3.000 euro. Sempre a partire da venerdì 23 ottobre, inoltre, saranno rafforzati i presidi delle Forze dell’Ordine in piazza dei Cavalieri, come deciso nell’ultimo Comitato per l’ordine e la sicurezza presieduto dal Prefetto di Pisa.

“La nostra città presenta un numero di contagi preoccupante, seconda solo a Firenze, quindi purtroppo si fanno necessari e urgenti interventi per ridurre le occasioni di assembramento – spiega il sindaco di Pisa Michele Conti -. Ora è il momento di avere senso di responsabilità e chiedo collaborazione e massima attenzione anche ai commercianti, come ho ribadito questa mattina in un incontro con i rappresentanti di categoria. Se tutti insieme facciamo la nostra parte riusciremo a contenere la propagazione del virus. Rivolgo nuovamente l’appello a tutti, in particolare ai frequentatori della movida a dare il proprio contributo per contenere il virus, sia per sicurezza personale e anche per tutelare la salute dei loro cari e di tutti i cittadini. Ho verificato personalmente che spesso si tratta di ragazzi che vengono a Pisa solo per le serate del fine settimana, a loro dico di rimanere a casa e non venire nella nostra città a fare assembramenti che possono essere pericolosi per la salute di tutti”.

Minimarket L’ordinanza prevede che, nelle strade e aree ricomprese nella zona A e nella zona B individuate nel regolamento del commercio recentemente approvato dal Consiglio Comunale (zona Stazione e ampia parte del centro storico), nei giorni di venerdì, sabato e domenica è disposta la chiusura dei minimarket a partire dalle ore 18.00.

Chiusura Vettovaglie Nei giorni di venerdì, sabato e domenica, a iniziare da venerdì 23 ottobre e fino a domenica 15 novembre (salvo proroghe in ragione dell’evolversi della situazione epidemiologica), la piazza delle Vettovaglie è interdetta all’ingresso e allo stazionamento delle persone, dalle ore 24.00 alle ore 5.00 del giorno successivo. Al fine di rendere effettiva la prescrizione, i pubblici esercizi che effettuano servizio al tavolo, il cui orario di attività è consentito fino alle ore 24.00 dovranno iniziare le operazioni di sgombero dei locali e delle attrezzature entro le ore 23.50, per concludersi entro e non oltre le ore 24.00. I pubblici accessi alla piazza delle Vettovaglie saranno presidiati da personale di sorveglianza, in possesso di apposita qualifica prefettizia, fornito dalle associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti. L’attività del suddetto personale sarà supportata, quando necessario, dalla Polizia Municipale. I trasgressori potranno subire una sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro, in caso di reiterata violazione, la sanzione potrà essere raddoppiata da 800 ad 6.000 euro. Qualora la violazione sia commessa da attività di impresa, si applica altresì la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.

Mascherine, temperatura e appuntamento

La Giunta comunale si adegua all’ultimo DPCM e predispone nuove misure per l’accesso di dipendenti e utenti alle sedi comunali. Da lunedì 26 l’Urp riceve solo su appuntamento.

“Purtroppo, visto il persistere della situazione di emergenza – commenta il vicesindaco con delega agli Affari Generali Raffaella Bonsangue – appare opportuno e necessario ribadire la necessità di misure che possano contrastare e ridurre la diffusione del contagio o il rischio di quarantena nell’ambito del personale comunale e di quanti, a vario titolo, accedano ai locali dell’ente. Certo è fondamentale richiamare tutti al senso di responsabilità individuale, con l’adozione di tutte le cautele opportune e necessarie, un’autoregolamentazione nell’interesse di tutta la città. Come amministratori locali confidiamo sul senso di responsabilità e solidarietà sociale, sulla prudenza piuttosto che sulla paura».

Le nuove disposizioni prevedono un sistema di controllo degli accessi a Palazzo Gambacorti e Palazzo Mosca: chiunque accede deve indossare le mascherine di protezione individuale e sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea. Per le altre sedi comunali, in assenza di portineria o di personale di custodia, l’ingresso è subordinato oltre che all’uso corretto della mascherina anche alla presentazione di una autodichiarazione nella quale il soggetto dichiara di non avere temperatura corporea maggiore di 37.5 gradi.

A partire da lunedì 26 ottobre, inoltre, e fino a nuova comunicazione, l’accesso all’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Pisa, di piazza XX settembre, da parte dei cittadini sarà consentito esclusivamente previo appuntamento telefonico al numero 050/910320. Anche questo provvedimento è stato adottato per evitare assembramenti a preventiva tutela della salute e al fine del contenimento della diffusione del Covid-19. Si invitano, pertanto, i cittadini a non recarsi personalmente agli sportelli, contattando telefonicamente gli uffici che provvederanno prioritariamente ad espletare i servizi mediante consulenza telefonica, limitando le necessità di contatto all’essenziale. Per ogni necessità i cittadini potranno contattare l’URP ai seguenti numeri: 800981212 – 050/910237: gli operatori sono a disposizione per ogni pratica. Al fine di evitare inutili code telefoniche si invita la cittadinanza ad utilizzare anche la comunicazione via mail scrivendo a urp@comune.pisa.it

Stessa modalità è stata adottata da Apes. Da questa settimana infatti agli utenti sarà consentito l’accesso alla struttura esclusivamente previo appuntamento telefonico (050/505711).

Mentre la modalità dell’appuntamento rimane in essere anche per i servizi demografici del Comune di Pisa:

Ufficio Centrale di Anagrafe – piazza XX Settembre

Servizi di certificazione ed emissione carte d’identità/certificazioni e autentiche 

Apertura degli sportelli dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,30 ed i pomeriggi di martedì e giovedì dalle 14.30 alle 16.30. Per l’appuntamento contattare i numeri 3336264260/3663481048 dalle ore 8.30 alle ore 11.30 dal lunedì al venerdì.

Ufficio Centrale di Anagrafe – piazza XX Settembre 

Servizi di variazioni anagrafiche 

Apertura dello sportello dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,30 ed i pomeriggi di martedì e giovedì dalle 14.30 alle 16.30. Per l’appuntamento contattare i numeri 050/910556; 050/910513; 050/910534 dalle ore 8.30 alle ore 12.30 dal lunedì al venerdì.

Ufficio Centrale di Anagrafe – piazza XX Settembre 

Servizi di stato civile

Apertura dello sportello dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,30 ed i pomeriggi di martedì e giovedì dalle 14.30 alle 16.30. Per l’appuntamento contattare i numeri seguenti dalle ore 8.30 alle ore 12.30 dal lunedì al venerdì:

–         Certificazione; 050/910209;

–         Matrimoni; 050/910236; 050/910225;

–         Nascite/Cittadinanze; 050/910609. 

Ufficio Elettorale – vicolo del Moro 

Servizi di elettorale e leva militare 

Apertura dello sportello dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,30 ed i pomeriggi di martedì e giovedì dalle 15 alle 17. Per l’appuntamento contattare il numero 3336265248 dalle ore 9 alle ore 12 dal lunedì al venerdì.

Ufficio decentrato di Riglione – Piazza della Fornace

Servizi di anagrafe e stato civile

Apertura dello sportello dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,30 ed i pomeriggi di martedì e giovedì dalle 15 alle 17. Per l’appuntamento contattare il numero 050/3161398 dalle ore 8.30 alle ore 12.30 dal lunedì al venerdì.

Ufficio decentrato di Marina di Pisa – Via Guidi

Servizi di anagrafe 

Apertura dello sportello dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,30 ed i pomeriggi di martedì e giovedì dalle 15 alle 17. Per l’appuntamento contattare il numero 050/36307 dalle ore 8.30 alle ore 12.30 dal lunedì al venerdì.

Per il ritiro delle notifiche di Sepi ed Equitalia l’utenza può presentarsi senza appuntamento nelle seguenti modalità:

Notifiche per le quali era indicata la sede di ritiro presso la ex Circoscrizione 2 (CEP), la ex Circoscrizione 4 (San Marco-San Giusto), la ex Circoscrizione 5 (Don Bosco): il ritiro può essere effettuato preso la sede dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico in Piazza XX Settembre;

Notifiche per le quali era indicata la sede di ritiro presso la ex Circoscrizione 3 (Putignano): il ritiro può essere effettuato preso la sede Ufficio decentrato di Riglione – Piazza della Fornace;

Notifiche per le quali era indicata la sede di ritiro presso la ex Circoscrizione 1 (Marina di Pisa): la sede di ritiro è confermata.

Tamponi, prelievi, quarantena: facciamo chiarezza

Dopo l’entrata in vigore delle nuove regole, alle criticità già esistenti riguardo i punti di prelievo, il personale formato per eseguire i tamponi e i tempi della quarantena, il sindaco Conti chiede al presidente Giani uno sforzo per migliorare la gestione dell’emergenza.

Aumentare i punti di prelievo e il personale che esegue tamponi a Pisa e far applicare correttamente ai Dipartimenti di Prevenzione la circolare ministeriale sulla quarantena breve sono i punti cardine della richiesta che il sindaco di Pisa Michele Conti fa al presidente della Regione Eugenio Giani. Al centro della lettera, la richiesta di aumentare i punti prelievo in città e il personale che esegue i tamponi, prevedere l’incremento di posti letto necessari per i pazienti positivi al Covid e, soprattutto, disporre la corretta applicazione della circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre, recepita dall’ordinanza 92/2020 dal Presidente della Giunta Regionale Toscana, affinché vi sia un’interpretazione uniforme e corretta delle nuove misure di isolamento/quarantena e guarigione dei casi di positività al Covid-19 da parte dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali.

“Gentile Presidente – ha scritto il sindaco – mi faccio latore di alcune pressanti istanze ed esigenze che mi giungono, con forza, dalla comunità che rappresento. In particolare faccio riferimento innanzitutto alla vicenda, davvero kafkiana, in cui si trovano molte famiglie che hanno figli che frequentano le scuole Biagi di Pisa. Nonostante l’adozione di circolari ministeriali, pareri ed ordinanze regionali, che come noto fissano nuove regole per le quali è sufficiente un periodo di 10 giorni per interrompere la quarantena e l’isolamento (con un solo tampone negativo in uscita e non più due, il Dipartimento della Prevenzione dell’Azienda ASL Nord Ovest ritiene che la nuova disciplina, conforme alle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico, non possa trovare applicazione – in via retroattiva – per quei soggetti risultati destinatari di provvedimenti di isolamento/quarantena prima del 12-15 ottobre scorsi.

Orbene, premesso, che vi è chi ritiene che una tale lettura possa essere oltre che illegittima, manifestamente illogica, e si collochi in patente violazione dei più elementari principi che informano il nostro ordinamento e che sono posti a presidio delle libertà costituzionali, è un fatto che questa numerosa moltitudine di cittadini pisani è costretta, contro la propria volontà e a questo punto anche contro le evidenze scientifiche, nelle proprie abitazioni: si tratta di una pessima gestione della sanità e di un esempio preclaro di quella peggiore burocrazia, tanto vituperata a parole, ma che, come gramigna malefica, continua ad allignare in certe strutture amministrative danneggiando anch’essa.

Purtroppo, a questa situazione di per sé angosciante – continua Conti – si aggiunge un’insufficiente organizzazione dei punti di prelievo per i tamponi. L’inefficienza dell’organizzazione dei tamponi, sia chiaro, non è certo per demerito o negligenza del personale sanitario che, come al solito, conferma altissima professionalità, chiarissima competenza ed esemplare abnegazione.

Si tratta però di personale limitato che, malgrado lo spirito di sacrificio e la dedizione al servizio, non riesce a fronteggiare l’ondata che si sta profilando. Malgrado questi molti mesi passati, pur essendo appena ad inizio autunno, le strutture sono già in grande affanno. Il coronavirus pur essendo un nemico sempre temibile, appare oggi vincibile, grazie alle metodiche di rapida diagnosi che consentono l’individuazione della malattia all’esordio ed alle cure che sono state individuate e che – se somministrate tempestivamente, nella fase di insorgenza della malattia – riportano un’elevata percentuale di guarigione.

Tutto questo comporta – da un lato – la necessità di una efficiente organizzazione della gestione delle strutture ospedaliere e territoriali, in cui medici e personale sanitario devono essere messi in condizione di operare in modo sicuro ed efficiente per guarire i malati: se nella prima fase Coronavirus è apparsa esiziale, oggi è possibile sconfiggerla: ma la sconfitta dipende in larghissima parte da una efficiente organizzazione della risposta sanitaria.

La vicenda delle famiglie della scuola Biagi – conclude Conti – merita di per sé attenzione e rispetto per i cittadini che vi sono coinvolti, che sono ormai in quarantena/isolamento da più di 20 giorni. Questa situazione può realisticamente ripetersi in futuro, mentre le famiglie dei bambini hanno bisogno di certezze, quelle stesse certezze di cui ha bisogno l’intera comunità nella fase storica che stiamo vivendo. Considerato che è diritto della cittadinanza tutta di godere di una rete assistenziale che sappia garantire il diritto alla salute costituzionalmente previsto, la invito formalmente:

– a dare, senza indugio, disposizione al Dipartimento di Prevenzione della ASL Nord Ovest a rivedere immediatamente la propria interpretazione in ordine all’applicazione della corretta disciplina della quarantena/isolamento, uniformandosi, per tutti i casi, alla circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre 2020 e all’Ordinanza n. 92/2020 a firma del Presidente della Giunta Regionale Toscana, nello specifico sensibilizzando il dirigente della Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale ad impartire direttive applicative immediate ai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali affinché vi sia un’interpretazione uniforme e corretta delle nuove misure di isolamento/quarantena e guarigione di casi di positività a COVID-19, restituendo tutti i cittadini coinvolti alla normalità dei loro rapporti lavorativi, sociali, culturali ecc. che stanno perdendo irrimediabilmente perché – come è noto – le lancette della vita non tornano indietro.

– a dare disposizione al Dipartimenti di Prevenzione della ASL Toscana Nord Ovest di aumentare i punti di prelievo (tamponi) per il territorio del Comune di Pisa individuando luoghi raggiungibili più agevolmente rispetto a quello attuale di via Garibaldi 198 che appare inadeguato e sta creando già oggi gravi disagi al quartiere e alla viabilità tutta cittadina, se del caso utilizzando capannoni dismessi o tensostrutture ad hoc; di aumentare il personale dedicato a questo servizio che è già allo stremo perché sommerso di un numero di processi ingestibile già oggi; di aumentare i posti-letto necessari alle cure intermedie di coronavirus, assegnando le risorse necessarie alle strutture sanitarie territoriali.

Positivi in aumento, scuole chiuse: il sindaco vuole i test rapidi

Aumentano i casi Covid-positivi e la scuola primaria Biagi rimane chiusa. Commentando la decisione, il sindaco di Pisa Michele Conti spinge per il ricorso immediato ai test antigenici rapidi nelle classi per isolare i positivi e contenere la nuova crescita dei contagi senza bloccare di nuovo tutto.

il Sindaco Michele Conti, intervenendo sulla chiusura della Scuola Primaria Biagi: “Nella tarda serata di giovedì sono stato contattato dal Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Usl Toscana nord ovest che ha proposto alla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Toniolo la chiusura di una scuola cittadina per un rapido aumento di casi. Si tratta della primaria Biagi, che venerdì è rimasta chiusa.

Siamo di fronte a una situazione che potrebbe ripetersi nei prossimi giorni in tutte le scuole della città, comprese le scuole dell’infanzia, con grave disagio per i bambini, le famiglie e il personale scolastico. L’iter decisionale per la chiusura si esaurisce nel rapporto fra Asl e dirigenti scolastici, anche se il processo è costantemente monitorato dall’assessorato competente e dai servizi educativi del Comune di Pisa.

Come Sindaco, in qualità di Autorità sanitaria locale, non ho timore ad adottare provvedimenti per tutelare la salute pubblica, se necessario. Ci viene chiesto di operare in maniera selettiva e chirurgica intervenendo per scongiurare l’ipotesi della nascita di nuovi focolai: benissimo, ma a mio avviso questo non è sufficiente. 

Il meccanismo delle quarantene per i contatti diretti di casi positivi e la lentezza con cui vengono fornite le risposte dei tamponi rischia di imprigionare in casa centinaia di famiglie, creando allarme sociale e difficoltà nel gestire il quotidiano alla prima febbriciattola di stagione di un bambino in età scolare. Il tema è complesso e delicato, per questo è necessario un cambio di passo per contenere la circolazione del virus – i casi salgono anche a Pisa al ritmo di 3-4 al giorno nelle ultime settimane – e, contestualmente, permettere alle famiglie di mandare a scuola i bambini, andare a lavorare, continuare a condurre una vita normale.

Chiedo dunque alla Regione Toscana, che vedo in ritardo sul tema visto che la prima campanella è suonata ormai da più di due settimane, di attivarsi per eseguire tamponi rapidi antigenici direttamente nelle scuole, come ha già cominciato a fare la Regione Veneto che evidentemente si era organizzata per tempo. Si tratta di test salivali, ritenuti affidabili dagli esperti del settore, che danno il risultato in pochi minuti, non sono invasivi e possono essere ripetuti più volte secondo le necessità; la loro funzione è quella di fare un primo screening nelle classi in cui è stato rilevato almeno un positivo. Sarebbe una svolta nella gestione dei contagi nelle scuole che permetterebbe di far continuare tranquillamente a svolgere le lezioni agli studenti, laddove se ne ravvisassero le condizioni, e isolare solo i casi positivi reali”.

Mensa e scuolabus ai tempi del covid

Partiti con questa settimana i servizi di mensa e trasporto secondo i nuovi protocolli anti-Covid: la sfida è quella di assicurare questi servizi essenziali per il buon funzionamento del sistema scolastico garantendo la massima sicurezza per tutti.

A due settimane dall’inizio della scuola, parte oggi in tutti gli istituti comprensivi pisani il servizio del trasporto scolastico, mentre sono tre gli istituti scolastici che si sono organizzati per dare inizio da oggi anche al servizio mensa. Il Comune di Pisa ha messo a disposizione l’avvio di entrambi i servizi a partire dal 23 settembre, dopo la pausa per le elezioni, ma ciascuno istituto comprensivo ne ha deciso in autonomia l’attivazione, una volta definite e messe a regime tutte le nuove procedure organizzative. Per quanto riguarda il servizio mensa, il protocollo è stato definito sulla base delle linee guida emanate dal Comitato tecnico-scientifico istituito per l’emergenza coronavirus, dal MIUR, dal Ministero della Salute e dalle indicazioni operative della Regione Toscana, che hanno lasciato autonomia organizzativa nel rispetto delle misure obbligatorie come il distanziamento minimo, le pulizie costanti, l’areazione naturale degli ambienti, il lavaggio frequente delle mani e la disponibilità di saponi, gel sanificanti e mascherine. Per il trasporto scolastico il protocollo è stato definito in base a quanto disposto dalle linee giuda contenute nell’allegato 16 del DPCM dell’8 agosto 2020.

“Abbiamo lavorato intensamente – spiega l’assessore alle politiche educative e scolastiche Sandra Munno -, nell’ambito delle riunioni della task force sulla scuola avviate fin da luglio insieme al personale dell’Ufficio Refezione e Trasporto scolastico, ai tecnici comunali e ai dirigenti scolastici, per arrivare a garantire prima possibile la ripresa dei servizi di mensa e trasporto in sicurezza. Non è stato un lavoro semplice, dato che le linee guida del comitato scientifico a livello nazionale e della Regione Toscana si sono succedute fino a inizio dell’anno scolastico. Il fatto di esserci riusciti, in particolare per la refezione, è stato frutto di un intenso lavoro di concertazione e ricontrattazione del servizio con la ditta appaltatrice, resosi indispensabile perché le norme igieniche imposte dall’emergenza sanitaria hanno inciso profondamente sulla riorganizzazione del servizio di refezione, con inevitabile aumento dei costi. Stesso risultato per il servizio di trasporto, che siamo riusciti a garantire a tutti quelli che lo hanno richiesto, malgrado i posti disponibili si siano quasi dimezzati. Riteniamo che la mensa e il trasporto siano servizi che, oltre ad avere una valenza educativa per gli alunni, costituiscano un sostegno fondamentale per le famiglie e per questo ci siamo adoperati come Amministrazione Comunale, anche individuando soluzioni diverse e coordinandoci con i vari istituti scolastici, per garantirne lo svolgimento nella massima sicurezza.”

Servizio di refezione scolastica. Parte oggi negli istituti comprensivi Galilei, Gamerra e Fucini (relativamente a scuola dell’infanzia Conti, scuole primarie Battisti e Zerboglio e per la scuola secondaria Fucini, il resto delle scuole con inizio scaglionato del servizio fino al 12 ottobre). Nei restanti istituti cittadini il servizio partirà dal 5 ottobre (Fibonacci, Toniolo, Pisano e Tongiorgi).

Il nuovo protocollo di svolgimento del servizio prevede la fornitura di pasti già sporzionati che i bambini potranno consumare direttamente in classe o nel locale dedicato la refettorio, a seconda delle disponibilità di spazio delle varie scuole. Molti plessi scolastici hanno infatti dovuto convertire il locale refettorio in aula scolastica, in mancanza di spazi adeguati a mantenere le distanze di sicurezzaIl pasto verrà sporzionato in piatti di melamina, materiale riutilizzabile, usato nella ristorazione al posto della plastica usa e getta, realizzati con tre scomparti per primo, secondo e contorno. I pasti verranno portati dal personale di Elior, la ditta incaricata del servizio mensa, davanti alle aule con l’utilizzo di carrelli portavivande. Il personale addetto è stato adeguatamente formato per adottare tutte le procedure finalizzate a ridurre il rischio di contaminazione. I bambini verranno fatti uscire prima di servire il pranzo, per andare a lavarsi le mani, e nel frattempo il personale provvedere ad igienizzare tutti i banchi di ciascuna aula. Una volta terminato il pranzo, il personale addetto provvederà a portare via le stoviglie e a igienizzare nuovamente i banchi. Per adattare i pasti ai piatti con scomparti, i menù sono stati semplificati e validati dall’Azienda Usl. Solo in quattro scuole, per ragioni di organizzazione e di poco spazio saranno utilizzati i lunchbox con il cibo già sporzionato. In tutte le scuole primarie e secondarie verrà fornita una bottiglietta d’acqua da ½ litro per ciascun alunno, mentre alle scuole dell’infanzia verrà distribuita l’acqua in bottiglie da 1 litro. A tutte le scuole verranno fornite tovagline di carta e posate di acciaio. La frutta sarà distribuita solo a fine pasto, e, in alternativa, verranno forniti budino, polpa di frutta o crostatina.

Servizio di trasporto scolastico. Già partito dal 23 settembre presso l’istituto comprensivo Toniolo, il servizio parte oggi per tutti gli altri istituti cittadini. Sono inoltre già attive le navette che trasportano gli alunni dei plessi scolastici interessati da lavori strutturali ancora in corso, nello specifico dalle scuole Sauro alle Battisti e dalle Rismondo alle Novelli, più una classe dalle Mazzini e alle Buonamici. Soltanto nel caso delle navette, trattandosi di percorsi inferiori a 15 minuti di durata, i mezzi svolgono servizio a pieno carico, come previsto dalle linee guida indicate dal decreto ministeriale sul trasporto scolastico.

Per quanto riguarda gli scuolabus che effettuano servizio ordinario di trasporto, con durata superiore a 15 minuti, il protocollo sanitario prevede la dotazione di gel sanificante per le mani di cui si dovranno servire i bambini appena saliti sul mezzo e la misurazione della temperatura ai bambini in entrata da parte dell’accompagnatore (accompagnatori e autisti sono stati formati sulla normativa anti covid-19). Il personale accompagnatore provvederà, sia per il momento della salita che per quello della discesa, a far procedere i bambini in maniera ordinata, uno per volta, mantenendo sempre il distanziamento interpersonale. La capienza interna di ogni mezzo è stata mediamente ridotta della metà dei posti disponibili, in modo da rispettare la distanza minima di 1 metro tra ciascun posto. Per questo tutti gli scuolabus sono stati dotati di marker segnaposto che garantiscono il rispetto della distanza. A seguito del protocollo anti-Covid, il numero complessivo dei posti sugli scuolabus è stato quindi dimezzato, riducendosi a 215. Gli alunni sopra sei anni dovranno indossare la mascherina per tutto il viaggio. Infine gli scuolabus saranno sanificati più volte al giorno con prodotti specifici stabiliti nella circolare del Ministero della Salute, oltre a prevedere la costante areazione del mezzo.

Cosa faremo a scuola

Cosa succederà il 14 settembre nelle scuole pisane? Dopo le prove generali dei corsi di recupero, la firma del protocollo di intesa con il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Usl dissipa i dubbi, e la costituzione di un comitato tecnico garantisce la riapertura delle scuole in sicurezza e la gestione di un eventuale peggioramento della situazione epidemiologica.

È stato firmato mercoledì 26 agosto il protocollo d’intesa proposto dal Dipartimento di Prevenzione della Azienda Usl Toscana Nord Ovest, che coinvolge le Conferenze Educative della zona Pisana, della Valdera, della Valdicecina, la Provincia di Pisa e l’Ufficio Scolastico Regionale. Il protocollo fissa alcuni fondamentali punti di riferimento in vista della prossima riapertura delle scuole, garantendo una struttura di riferimento per l’intero sistema integrato di educazione e istruzione da 0 – 18 anni, sia per attività di prevenzione che in caso di peggioramento della situazione epidemiologica. 

Il protocollo, a cui ha aderito anche la rete delle scuole e dei servizi alla prima infanzia, ha previsto la costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico, che si è riunito per la prima volta lo scorso 26 agosto, a cui partecipano il referente del Dipartimento di Prevenzione, i presidenti delle Conferenze zonali, un rappresentante dell’Ufficio scolastico regionale, un rappresentante della Provincia di Pisa e i rappresentanti della Rete delle scuole.

Tra gli obiettivi principali del protocollo, l’individuazione di uno specifico referente all’interno del Dipartimento di Prevenzione, che sia in grado di garantire una risposta rapida in caso di peggioramento della situazione epidemiologica, raccordandosi con gli enti locali, i servizi educativi le scuole di ogni ordine e fornendo risposte precise in caso di criticità. Da evidenziare nel protocollo d’intesa anche il proposito di attivare sinergie e collaborazioni tra le Conferenze della zona Pisana, della Valdera e della Valdicecina con la Provincia di Pisa, in modo da mettere in atto azioni di prevenzione ed educazione alla salute condivise a livello territoriale. Fondamentale il supporto del CRED – Centro Risorse Educative e Didattiche – della Valdera e del Coordinamento Pedagogico della Zona Pisana, entrambi impegnati per la ripartenza dei servizi delle prossime settimane.

Come previsto dal Piano Scuola 2020-21 e dal Protocollo d’intesa del Ministero dell’Istruzione del 6 agosto, in un quadro che presenta ancora molte incertezze sul percorso da seguire per le scuole, è necessario predisporre un metodo di raccordo tra sistema scolastico e sistema sanitario nazionale, per supportare le istituzioni scolastiche nella ripresa delle attività in piena sicurezza. Per la zona pisana, la Valdera e la Valdicecina con la firma del protocollo è stata predisposta la bussola di riferimento per la prevenzione e la gestione dell’emergenza all’interno del sistema educativo scolastico.

Aspettando la campanella

Mai come per questo anno scolastico la ripresa delle lezioni è stata minata da dubbi, paure, difficoltà. Ma al di là delle precauzioni per abbattere i rischi legati all’emergenza Covid, nelle scuole pisane si lavora per rendere gli spazi idonei al distanziamento e in generale per la sicurezza degli edifici .

27 appalti, 60 cantieri, oltre 5 milioni di euro: i lavori per rendere più sicure le scuole pisane e garantire il rientro a scuola di alunni e insegnanti sono proseguiti per tutta l’estate e sono ancora in corso. Si tratta di circa 60 cantieri suddivisi in 27 appalti, tra manutenzioni, efficientamento energetico, antisismica, antincendio, sostituzione infissi, consolidamento strutturale e adeguamento alla normativa anti-Covid presso asili nido, scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie di primo grado della città.

L’Amministrazione Comunale di Pisa sta realizzando quanto annunciato in occasione di presentazione del programma delle opere pubbliche, ovvero un investimento di oltre 5 milioni di euro, per realizzare lavori di messa in sicurezza degli edifici scolastici cittadini. Ai lavori di manutenzioni e di rifacimento di impianti, aule, palestre, pavimenti, manti di copertura, infissi, intonaci e ritinteggiature, si sono aggiunti nei mesi di luglio e agosto i cantieri per l’adeguamento degli spazi per garantire ad ogni classe il rispetto del distanziamento prevista dallo normativa anti-Covid

Alcuni cantieri, come quelli più rilevanti per l’antisismica e il rifacimento di parti strutturali, come ad esempio alle scuole Cambini, Oberdan, Fibonacci succursale, sono ancora in corso e comporteranno alcuni disagi iniziali, prevedendo lo spostamento delle classi presso altre strutture vicine alla sede scolastica, già organizzate e comunicate alle famiglie interessate, mentre i lavori per la distribuzione degli spazi e l’allargamento delle classi sono già tutti in dirittura di arrivo. Altri interventi di manutenzione sono in fase di avvio e proseguiranno anche durante l’anno scolastico, senza impattare sullo svolgimento delle attività didattiche.

Questo l’elenco dei lavori suddivisi per appalti

LAVORI DI ADEGUAMENTO ALLA NORMATIVA ANTI-COVID

1 – Lavori straordinari di adeguamento e di adattamento funzionale degli spazi e delle aule degli edifici scolastici (elenco dettagliato degli interventi nel comunicato in allegato) 

importo a base di appalto 148.601,45 euro

LAVORI DI MANUTENZIONE E MESSA IN SICUREZZA

2 – Lavori di manutenzione straordinaria su edifici scolastici e nidi comunali- primo affidamento di lavori urgenti nell’ambito dell’accordo quadro

importo a base di appalto 79.500,54 euro

3 – Lavori di manutenzione straordinaria su servizi igienici e opere di fognatura scuole medie Galilei e Mazzini, scuole primarie Filzi, Collodi, Biagi 

importo a base di appalto 39.956,26 euro

– Lavori di rinnovo o sostituzione pavimentazioni viniliche alle scuole infanzia Haring e secondaria di 1° grado Niccolò Pisano succursale

importo a base di appalto 34.973,34 euro

5 – Lavori di sostituzione del manto di copertura alla scuola secondaria di 1°grado “Renato Fucini” succursale con rimozione e smaltimento di lastre contenenti amianto

importo a base di appalto 25.938,51 euro

6 – Lavori di manutenzione al complesso scolastico via Arnino (elementari Viviani, asilo nido, materna Ceccherini) e messa in sicurezza plafone scale alle scuole Fibonacci.

importo a base di appalto  36.016,26 euro

7 – Lavori di manutenzione all’impermeabilizzazione della copertura piana della scuola Moretti – Gamerra succursale

importo a base di appalto 30.808,00 euro

8 – Lavori di adattamento funzionale dei locali del Centro museale SMS per lo svolgimento di attività scolastiche

importo a base di appalto     31.265,63 euro

9  –  Manutenzione edile agli edifici scolastici e nidi comunali. Interventi urgenti

importo a base di appalto 28.784,37 euro

10 – Lavori straordinari di messa in sicurezza dei solai delle scuole primaria Baracca e infanzia Pertini

importo a base di appalto 38.096,39 euro

LAVORI DI SOSTITUZIONE INFISSI

11 – Sostituzione infissi scuola elementari Genovesi

importo a base di appalto 89.343,04 euro

12 – Sostituzione infissi scuola elementari Lorenzini

importo a base di appalto 57.948,03 euro

13 – Sostituzione degli infissi esterni della scuola secondaria di primo grado Fucini succursale

importo a base di appalto 78.900,00 euro

14 – Sostituzione parziale infissi scuola elementare Damiano Chiesa

importo a base di appalto 95.046,45 euro

15 – Sostituzione infissi scuola elementari Newbery

importo a base di appalto 57.155,09 euro

16 – Sostituzione parziale infissi scuola materna Calandrini

importo a base di appalto 11.408,42 euro

LAVORI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO

17 – Lavori di efficientamento energetico con sostituzione degli infissi esterni della scuola secondaria di primo grado Gamerra

importo a base di appalto 202.164,21 euro

18 – Lavori di efficientamento energetico con sostituzione degli infissi esterni dell’edificio sede della scuola primaria Battisti e materna Gianfaldoni

importo a base di appalto 317382,12 euro

LAVORI RELATIVI ALLA RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO

19 – Miglioramento sismico dell’edificio sede della scuola elementare “Nazario Sauro” importo a base di appalto 413.115,90 euro

20 – Miglioramento sismico dell’edificio sede della scuola elementare Rismondo 

importo a base di appalto 339.737,27 euro

21 – Miglioramento sismico scuola elementare Cambini, compreso il rifacimento del manto di copertura

importo a base di appalto  453.798,09 euro

22 – Miglioramento sismico scuola elementare Oberdan

importo a base di appalto     204.037,78 euro

LAVORI DI CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE

23 – Restauro con intervento locale di consolidamento strutturale su porzione di edificio vincolato sede della scuola media “L. Fibonacci” succ. e elementare “N. Pisano” – II stralcio 

importo a base di appalto 820.000,01 euro

LAVORI RELATIVI ALL’ANTINCENDIO

24 – Lavori nelle scuole elementari Rismondo e Sauro/materna Conti succursale e nelle scuole medie Pisano e Toniolo finalizzati all’ottenimento della certificazione di cui al d.p.r. 1 agosto 2011 n. 151

importo a base di appalto 210.243,99 euro

25 – Lavori di adeguamento antincendio edile ed impiantistico nelle scuole medie Mazzini, Fibonacci, Fibonacci succursale

importo a base di appalto 210.000,00 euro

26 – Lavori finalizzati all’ottenimento della certificazione antincendio di cui al dpr 1 agosto 2011 n. 151 presso gli asili nido Betti, I Passi, Toniolo, San Biagio, San Rossore

importo a base di appalto 282.593,66 euro

27 – Lavori finalizzati all’ottenimento della certificazione antincendio di cui al dpr 1 agosto 2011 n. 151 preso le scuole elementari Battisti, Chiesa e media Fucini

importo a base di appalto   197.318,73 euro

Totale complessivo lavori: 5.531.642,92 euro (Iva compresa)

L’anno sospeso

Un anno particolare questo 2020 che, come minimo, ha cambiato le nostre abitudini, messo in difficoltà tanti settori, incrinato l’economia. Un anno del quale mantenere il ricordo anche attraverso espressioni artistiche che potranno alimentare una memoria collettiva unica nella sua drammaticità: L’anno sospeso è il bando che prevede fino a 1000 euro per gli artisti che raccontano l’emergenza Covid-19 e il lockdown a Pisa.

Un premio fino a 1000 euro per gli artisti che hanno continuato a promuovere l’identità culturale e artistica di Pisa durante il periodo dell’emergenza del Covid-19 e che hanno immortalato questo momento a futura memoria.

L’amministrazione comunale ha pubblicato il bando per il contest artistico L’anno sospeso destinato alla realizzazione di opere artistiche multimediali sul tema.

“Per l’arte e gli artisti – commenta l’assessore alla cultura Pierpaolo Magnani – è stato un anno particolarmente duro e difficile, con l’emergenza per il coronavirus e il lockdown che ci hanno costretto tra le mura di casa. La sofferenza spesso diventa fonte di ispirazione artistica e di riflessione e questa crisi ha indotto molti artisti ad una spinta introspettiva. L’obiettivo di questo contest – aggiunge Magnani – è dare la possibilità all’artista di esprimersi nella sua forma più libera e di cristallizzare questo momento che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo”.

Per partecipare bisogna essere in possesso della qualifica di artista o professionista della cultura da comprovare tramite autocertificazione (iscrizione all’Inps di gestione, ex Enpals) ed essere nato o residente (o domiciliato almeno dal primo gennaio 2020) nella città di Pisa. L’artista deve anche dimostrare di aver svolto in maniera continuativa la propria attività nella città di Pisa negli ultimi due anni, di non essere titolare di reddito di cittadinanza o altro sussidio pubblico e di non aver redditi da canoni di locazione o affitto di immobili superiori a 600 euro mensili.

Sono ammesse opere multimediali audio-video della durata dai 3 ai 30 minuti, con una risoluzione di 1980 x 1080 pixel, realizzate in qualsiasi formato. Ogni partecipante potrà presentare un solo progetto che obbligatoriamente dovrà essere inedito. Per ogni partecipante, dopo la valutazione di idoneità da parte della giuria tecnica, è previsto un premio di partecipazione fino ad un massimo di 1000 euro.

Bando e domanda di partecipazione si trovano online sul sito del Comune alla sezione Bandi / Altri bandi (https://www.comune.pisa.it/it/dettaglio-bando/29349/Contest-Artistico-2020-L-Anno-Sospeso-.html). I lavori dovranno essere consegnati in busta chiusa al Comune di Pisa (direzione servizi educativi e cultura c/o Urp-Ufficio protocollo, lungarno Galilei 42 – 56125 Pisa) entro e non oltre le ore 11 di venerdì 4 settembre 2020 (farà fede il timbro della data di ricevimento in Comune, non quella dell’eventuale invio per posta).

 I diritti sui video e le immagini inviate rimangono di proprietà esclusiva dell’autore che le ha prodotte, il quale ne autorizza l’utilizzo e concede a titolo gratuito al Comune di Pisa i diritti di riproduzione delle opere per eventi o pubblicazioni connesse al concorso e/o per attività relative alle finalità istituzionali o promozionali dell’amministrazione comunale.

L’estate avanza, le misure restano le stesse

Prorogata fino al 15 ottobre l’ordinanza che regola la movida pisana: misure invariate per la vendita di alcolici e per quanto riguarda gli orari di chiusura delle attività. Nel periodo più caldo dell’estate, e più a rischio assembramento nelle strade del centro, non possiamo abbassare la guardia.

Il Comune di Pisa ha prorogato le misure per regolamentare la vendita di bevande alcoliche e lo svolgimento della movida serale in centro storico per evitare assembramenti di persone, emanando una nuova ordinanza contingibile e urgente che entra in vigore da domani sabato 1 agosto e rimane valida fino al 15 ottobre. La nuova ordinanza, che conferma le misure previste nell’ultimo atto emanato dall’Amministrazione lo scorso 22 giugno e in vigore fino a oggi, venerdì 31 luglio, si basa sul perdurare dello stato di emergenza fino al prossimo 15 ottobre, così come stabilito dal Governo con il Decreto Legge n.83 del 30 luglio, che impone di mantenere le precauzioni necessarie a contrastare le diffusione o la reviviscenza del contagio virale tra la popolazione, continuando a limitare soprattutto le occasioni in cui siano più probabili i contatti tra le persone a distanza ravvicinate.

Confermato il divieto di vendita da asporto di bevande alcoliche a partire dalle 21 in qualsiasi pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande, esercizio di vicinato, medie e grandi strutture di vendita di sostanze alimentari e esercizio di artigianato alimentare all’interno della zona A prevista dal “Regolamento per le attività economiche nel centro storico”, così come l’orario di chiusura di tutte le attività all’interno della zona A, che rimane entro le ore 1.00 nei giorni compresi dalla domenica al giovedì ed entro le ore 1.30 il venerdì ed il sabato. Rimane altresì invariato che entro le ore 1.30 nei giorni compresi dalla domenica al giovedì ed entro le ore 2.00 il venerdì ed il sabato le pertinenze dei locali dovranno risultare completamente sgomberi da tavolini e sedie. L’obbligo degli orari di chiusura, come già nella precedente ordinanza, non si applica agli esercizi di somministrazione della zona Stazione, nel dettaglio in piazza Vittorio Emanuele, piazza della Stazione, via Corte Bracci, via Silvio Pellico, via Pietro Mascagni, via Antonio Gramsci, via Cristoforo Colombo, via Alessandro della Spina, via Antonio Fratti, via Filippo Corridoni, via Amerigo Vespucci, via Francesco Bonaini, via Benedetto Croce.

Rimane sempre valido l’obbligo per tutte le attività di somministrazione di conformarsi alle linee guida e ai protocolli previsti per la ristorazione dall’ordinanza della Regione Toscana n. 60 del 27 maggio, così come viene confermato per piazza delle Vettovaglie e Sant’Omobono il limite di accesso ai locali solo ai clienti che hanno effettuato prenotazione ai tavoli. Sempre valido anche il divieto di vendita di bevande alcoliche per gli esercizi di vicinato alimentari delle due piazze, a cui si continuerà ad accedere da via delle Colonne e a uscire da via Domenico Cavalca. Rimane confermato anche che in piazza delle Vettovaglie e Sant’Omobono, in caso di pioggia gli arredi potranno essere posizionati anche nella parte sotto le logge, lasciando comunque uno spazio libero per il transito dei pedoni. Confermata anche l’occupazione del suolo pubblico con l’estensione del 40% della superficie autorizzata (con esclusione dei loggiati nei giorni in cui non piove). 

I titolari degli esercizi commerciali rimangono responsabili dell’osservanza di tutte le prescrizioni impartite dall’ordinanza e, al momento della chiusura delle attività, dovranno provvedere alla completa rimozione dei rifiuti in corrispondenza o vicinanza delle loro attività. Restano in vigore i controlli che saranno effettuati da Polizia Municipale e Forze dell’ordine per salvaguardare il rispetto delle normative, con sanzioni previste per i trasgressori che prevedono il pagamento della multa da 400 a 3 mila euro e in caso di reiterata violazione da 800 a 6 mila euro (con sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’attività da 5 a 30 giorni).

Sempre utili

Mille dispositivi monouso per la pulizia e l’igienizzazione delle mani sono stati donati alla Polizia Municipale di Pisa dall’associazione europea consumatori indipendenti (A.E.C.I.) sezione Pisa. Un bel gesto, purtroppo ancora molto utile.

Oggi, per mano dell’assessore alla protezione civile Raffaele Latrofa e dell’assessore alla Polizia Municipale Giovanna Bonanno, le 1.000 bustine igienizzanti monouso sono state consegnate alla Polizia Municipale di Pisa, prese in carico dal vicecomandante Mariano Tramontana.

 “Cogliamo l’occasione per ringraziare l’Aeci e il suo presidente Andrea Bonamici – hanno affermato gli assessori Latrofa e Bonanno –. L’associazione che si occupa di difesa dei consumatori durante l’emergenza Coronavirus ha effettuato una raccolta fondi al suo interno. Col ricavato ha acquistato questi importanti dispositivi che abbiamo deciso di lasciare in dotazione alla nostra Municipale che è sempre stata impegnata in prima linea nel fronteggiare l’emergenza coronavirus fin dai primi giorni”.

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