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Assunzioni in Comune

Pubblicato il concorso per l’assunzione di altri quattro dipendenti a tempo indeterminato. Nuove figure professionali aiuteranno a rendere più efficiente la macchina amministrativa, soprattutto in un momento delicato come questo.

Prosegue il programma di nuove assunzioni del Comune di Pisa per l’anno 2020 sulla base del Piano del fabbisogno del Personale. Dopo il bando per assumere tre figure professionali specifiche, e dopo il grande concorso a cui hanno preso parte oltre 4 mila persone e che porterà all’ingresso di 38 nuovi istruttori amministrativi in organico entro il prossimo 15 dicembre, è stato infatti indetto un nuovo concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di quattro persone inquadrate come istruttore direttivo amministrativo contabile, categoria D.

“L’obiettivo – commenta l’assessore al Personale Giovanna Bonanno – è quello di rafforzare la macchina comunale con nuove figure professionali per dare nuovo slancio e prospettive di ripresa in questa difficile situazione emergenziale. Un’opportunità che stiamo portando avanti con determinazione ed impegno, per stringere ancor di più quel legame costruttivo con la collettività che sta vivendo un grave disagio economico e verso la quale vogliamo far sentire la nostra vicinanza e il nostro contributo”.

 I dettagli del bando di concorso sono consultabili sul sito internet del Comune nella sezione “Personale / Concorsi tempo indeterminato” (o direttamente a questo link: https://bit.ly/2IDdAJZ). Tra i requisiti richiesti il possesso di uno dei seguenti titoli: laurea triennale, laurea specialistica, laurea magistrale o laurea di vecchio ordinamento in Economia e Commercio, Giurisprudenza, Scienze Politiche, Lettere, Filosofia, Sociologia, Lingue e Letterature Straniere, Conservazione e Beni Cultali. 

 Per partecipare alla selezione c’è tempo fino all’11 gennaio. Le domande di partecipazione vanno presentate compilando il modulo apposito reperibile sul sito e inviate in una delle seguenti modalità: tramite consegna diretta all’Urp (previo appuntamento telefonico); per raccomandata A/R a “Gare e Contratti organizzazione Personale Comune di Pisa, via Uffizi 1 – 56125 Pisa) o tramite PEC all’indirizzo comune.pisa@postacert.toscana.it.

Per le selezioni sarà nominata un’apposita commissione: nel caso in cui il numero di domande di partecipazione fosse particolarmente rilevante sarà effettuata una prova preselettiva.

Contributo al commercio

Le attività commerciali che hanno subito gli effetti di questa crisi riceveranno un aiuto sotto forma di contributo per sostenere l’affitto. 650mila euro daranno una mano alle 386 realtà che hanno chiesto aiuto: saranno versati, in percentuali variabili, direttamente ai proprietari che non hanno ricevuto i canoni di locazione.

“Si tratta di un contributo una tantum previsto nel programma Riapri Pisa – spiega l’assessore al commercio Paolo Pesciatini -. Il Comune sin da subito aveva individuato tra le misure da adottare quella a sostegno di quelle imprese, commerciali e artigianali, in difficoltà nel pagamento dei canoni di locazione, soprattutto con riferimento alle mensilità in cui sono state costrette allo stop imposto dal Governo per fronteggiare la crisi del Coronavirus. Mi fa molto piacere che siano state molte le domande accolte e adesso faremo di tutto perché le erogazioni del contributo avvenga nel più breve tempo possibile. Anche questo è un modo di essere vicini ai problemi del commercio e delle nostre imprese”.

La Giunta comunale ha approvato i criteri per l’assegnazione del contributo economico una tantum a sostegno dell’onere di locazione di immobili destinati ad attività economiche colpite dall’emergenza sanitaria Covid-19. Sono state ammesse al finanziamento, in base ai criteri indicati dal bando, 386 attività dopo che il 29 novembre scorso erano scaduti i termini per la presentazione della domanda. Per il provvedimento era stato stanziato un fondo di 650mila euro.

Per la scelta dei criteri di assegnazione del contributo, una volta preso a riferimento, per ciascun beneficiario, l’importo dell’affitto mensile indicato nella domanda, è stato stabilito un importo differenziato sulla base di alcuni scaglioni. Sarà, pertanto, rimborsato il 100% dell’importo degli affitti per le aziende che pagano canoni mensili fino a € 3.000,00; il 90% per affitti mensili da € 3.001,00 a € 4.000,00; l’80% per affitti mensili da € 4.001.00 a € 5.000,00; il 70% per affitti mensili a partire da € 5.001,00. Il contributo verrà erogato al proprietario dell’immobile a compensazione dei canoni non percepiti o a scalare sui canoni da percepire.

Le domande di ammissione al contributo dovevano essere presentate congiuntamente dal titolare rappresentante legale dell’attività economica e dal proprietario dell’immobile entro il quale si esercita l’attività stessa. A beneficiare del sostegno economico le imprese con sede legale nella provincia di Pisa e sede operativa nel Comune di Pisa che, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, abbiano sospeso le attività dopo il 12 marzo 2020, ma attive e operativi alla data 23 febbraio 2020.

Lungo, lungo lungomare

La via litoranea tra Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone diventa di competenza comunale. Un passaggio importante per gestire meglio, in maniera diretta, tutto quello che riguarda una strada da sempre percepita come cittadina. A favore di residenti, operatori e turisti.

Forse per i cittadini potrebbe a prima vista non significare niente: che mi importa sapere di chi è la competenza di un tratto stradale? Potrebbe essere significativo, però, sapere che un certo intervento di manutenzione, ma anche di assetto generale, di decoro o di allestimento sarà più veloce, che tutte le questioni inerenti alla viabilità saranno più facili da gestire.

La declassificazione da provinciale a comunale del tratto della litoranea che attraversa i centri abitati di Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone, fino al confine con la Provincia di Livorno è stata approvata dal Consiglio Comunale insieme allo schema del verbale di consegna di gestione della strada, che sancisce il passaggio dalla Provincia di Pisa al Comune e ne anticipa la gestione a Pisamo.

“Si tratta di una buona notizia – commenta il sindaco di Pisa Michele Conti – che interessa in modo particolare i nostri concittadini che vivono sul litorale e che si trovano a percorrere ogni giorno quel tratto di strada, ma che riguarda anche gli operatori economici e i turisti. È in ragione del sacrosanto principio della semplificazione che abbiamo inteso acquisire il tratto di strada affinché la sua manutenzione, ordinaria e straordinaria, possa essere affidata allo stesso gestore che si occupa della rete stradale comunale. Giustamente ai cittadini non interessa sapere dove inizia o finisce la competenza di una strada, ma spetta alle Istituzioni fare in modo che vi sia continuità nella loro gestione. Vogliamo investire risorse nella manutenzione, nella illuminazione pubblica e, non ultimo, nel decoro urbano del nostro reticolo stradale. Pertanto, considero questo passaggio un atto fondamentale per proseguire il nostro percorso di riqualificazione dell’intero litorale”.

“In ordine alla proposta di delibera approvata all’unanimità dei votanti, dal momento che i consiglieri di minoranza non hanno partecipato al voto fatta eccezione per il capogruppo Antonio Veronese – commenta il vicesindaco con delega al Patrimonio Raffaella Bonsangue – non posso che esprimere soddisfazione, a titolo personale e di tutta la Giunta, nella convinzione di aver raggiunto un obiettivo strategico per gli interventi di riqualificazione del litorale, la sicurezza dei cittadini, la semplificazione delle procedure amministrative che faranno capo solo al Comune, e, non da ultimo, l’avvio della procedura di risoluzione di molte criticità che affettano l’area della Golena e della navigabilità dell’Arno. Da anni la SP224 è percepita non certo come una strada provinciale ma, per le caratteristiche urbane che la caratterizzano quali presenza di esercizi commerciali, ricettivi, accessi a proprietà private, parcheggi sull’uno o su entrambi i lati, in tutto e per tutto come una strada comunale. Siamo pronti – conclude Bonsangue – ad assumere gli oneri necessari per garantire ai cittadini i benefici che certamente scaturiranno dall’acquisizione del tratto di strada”.

Nel dettaglio il tratto interessato che diviene di competenza comunale è quello litoraneo compreso tra il km 4+000 (al confine con la Provincia di Livorno) ed il km 14+850 (innesto di via Maiorca con via San Francesco Barbolani) e il tratto compreso tra il km 15+380 (uscita rotatoria all’intersezione via Darwin e viale D’Annunzio) e il km 24+310 (limite centro abitato di Pisa). L’iter formale del passaggio di competenza sarà concluso con la emissione da parte della Regione Toscana dei corrispondenti decreti di declassificazione.

Denunce in calo

Meno crimini? Forse, ma il dato registrato dal Sole 24 Ore a proposito dell’indice di criminalità si basa sul numero di denunce che, in effetti, a Pisa sono calate del 7% in un anno. Non c’è da festeggiare, ma il sindaco si dice convinto di essere sulla strada giusta e di voler continuare ad investire sulla sicurezza.

Il Sindaco di Pisa Michele Conti commenta la classifica annuale relativa al 2019 de Il Sole 24 Ore sull’indice della criminalità. La graduatoria si basa sui delitti denunciati nelle province italiane e indica Pisa al 17° posto con 4.236 denunce ogni 100 mila abitanti, che rappresentano una variazione percentuale di -6,9% tra gli anni 2018 e 2019.

“I numeri sull’indice di criminalità pubblicati su Il Sole 24 Ore – commenta – fotografano una situazione in netto miglioramento nel 2019. I reati denunciati a Pisa sono calati del 6,9% rispetto all’anno precedente, permettendo alla nostra provincia di guadagnare 4 posizioni e scendere nella classifica nazionale delle città con più delitti dal 13° al 17° posto. In Toscana peggio di Pisa fanno Firenze, che si piazza addirittura al secondo posto dopo Milano, Prato (7° posto) e Livorno (11° posto). Guardando poi le classifiche parziali per tipo di reato, notiamo con soddisfazione che il calo delle denunce rispetto al 2018 è su più fronti: -14,3% per i furti, -17,6% per i furti con destrezza, -8,6% per i furti in abitazione. Un netto miglioramento rispetto, ad esempio, al 2017, quando Pisa era addirittura all’11° posto nella classifica nazionale, con un trend in crescita dei reati denunciati, che ci vedeva al 6° posto in tutta Italia per i furti”

Sostenendo di aver ereditato dalla precedente amministrazione questa situazione e dopo aver ringraziato Prefetto e Questura per la collaborazione a favore dell’azione della Polizia Municipale che avrebbe innescato il cambiamento, prosegue:

“Non si tratta certo di esprimere soddisfazione per i primi risultati positivi, ma di prendere coscienza che siamo sulla strada giusta e dobbiamo proseguire a lavorare seriamente per migliorare la sicurezza della città e la qualità della vita dei cittadini e di tutte le persone che ogni giorno frequentano la città per motivi di studio e di lavoro”.

Si difende dalle critiche: “a chi non perde occasione per dichiarare il fallimento della nostra Amministrazione sul fronte della sicurezza, suggeriamo di non fermarsi alle apparenze e ai facili commenti che appaiono sui social, ma di leggersi attentamente la classifica del Sole 24 Ore, cercando di riflettere su una considerazione importante: il lavoro di recupero di interi pezzi di città rimasti degradati per molti anni, dove la piccola criminalità ha potuto agire indisturbata per lungo tempo, non si porta a casa in pochi mesi e nemmeno in pochi anni”.

Ci spiega come si ottengono i risultati in questo campo: “si tratta di un’impostazione di lavoro che si compie passo dopo passo in maniera graduale, di un messaggio di cambiamento che si deve fare strada anche a livello culturale, con un’azione di contrasto al degrado e all’illegalità che si svolge a 360 gradi. Non solo rendendo l’azione della Municipale più efficace, con il rafforzamento del personale, l’estensione dei turni notturni, il contrasto ai fenomeni abusivi di ogni tipo con l’utilizzo di personale in borghese, l’introduzione dell’unità cinofila per combattere le attività di spaccio, il potenziamento della rete di telecamere di videosorveglianza in zone sempre più ampie della città, lo sviluppo delle attività investigative per cogliere in flagranza i responsabili di furti e borseggi”.

E allarga addirittura il discorso ad una questione culturale, evidentemente tralasciata dai suoi predecessori: “ma aggiungendo a tutto questo tante altre attività: l’azione antidegrado di pulizia e ritinteggiatura dei muri imbrattati, l’attenzione alla cura degli arredi e del verde urbano, investendo più risorse nelle attività di pulizia e di manutenzione della città, svolgendo controlli più pressanti per il rispetto delle regole da parte di tutti. Con un’azione a tutto campo, alla fine, anno dopo anno, siamo convinti che Pisa potrà iniziare gradualmente a cambiare volto. Sarà un cambiamento a cui dovremo arrivare con la collaborazione di tutti i cittadini che hanno a cuore la città”.

Operazione antidegrado in Corte San Domenico

Fino a luglio era occupato abusivamente, ma anche dopo lo sgombero restava un luogo degradato, pieno di rifiuti. Oggi si un’ordinanza impone che vengano sigillate porte e finestre dell’ex centro estetico in Corte San Domenico. Riuscirà questo complesso a decollare?

Il fondo, abbandonato da tempo, era stato occupato nei mesi passati da persone senza fissa dimora. Almeno fino alla fine di luglio quando, in un’operazione congiunta tra Polizia Giudiziaria e Polizia Municipale di Pisa, l’immobile era stato sgomberato. Un blitz che portò anche all’identificazione e alla denuncia di tre persone.

Nonostante da allora nell’immobile ad uso commerciale non sia più stata segnalata alcuna occupazione abusiva, i cittadini hanno continuato a segnalare il degrado del sito. All’interno del locale infatti continuavano ad essere accatastati rifiuti di vario genere, dalla carta al vetro, dai residui di alimenti ad escrementi umani. Proprio per questo l’ordinanza impone che gli ingressi dell’ex centro estetico siano sigillati, in attesa che una nuova proprietà (al momento infatti il locale è in fase di liquidazione coatta amministrativa) possa avviare una nuova attività.

 “Dopo l’operazione di sgombero effettuata in estate – dichiara l’assessore alla Sicurezza Giovanna Bonanno – a seguito di una segnalazione di un cittadino alla Polizia Municiaple, siamo intervenuti con questa ordinanza per la messa in sicurezza dell’immobile al fine di impedire il ripetersi di nuovi episodi di occupazioni abusive ed il verificarsi di episodi delinquenziali. Ciò a conferma dell’attenzione e dell’impegno a proseguire in tutte quelle azioni di contrasto ai fenomeni di illegalità e di occupazioni abusive che grazie alla costante presenza del territorio degli Agenti di Polizia Municipale stiamo riuscendo ad arginare. Questa operazione non rimarrà isolata: proseguiremo a monitorare gli immobili segnalati e provvederemo a far mettere in sicurezza le proprietà, anche da parte dei privati, per evitare che tornino ad essere obiettivo di occupazioni abusive e motivo di degrado»

Vettovaglie: si (ri)chiude

Nel fine settimana piazza delle Vettovaglie resterà chiusa dalle 24 alle 5, mentre dalle 18 dovranno chiudere i minimarket: una delle piazze della movida pisana subisce le restrizioni ritenute necessarie a contenere la diffusione del virus. A caccia di assembramenti.

Per fronteggiare la diffusione del contagio da Covid-19 tra la popolazione, il sindaco di Pisa, Michele Conti, come annunciato, ha firmato due ordinanze per la chiusura dei minimarket del centro storico a partire dalle ore 18 e per la chiusura della piazza delle Vettovaglie da mezzanotte fino alle 5 di mattina. I provvedimenti saranno  in vigore nelle serate di venerdì, sabato e domenica a partire da venerdì 23 ottobre e fino al 15 novembre, salvo proroghe. Ai trasgressori sanzioni da 400 a 3.000 euro. Sempre a partire da venerdì 23 ottobre, inoltre, saranno rafforzati i presidi delle Forze dell’Ordine in piazza dei Cavalieri, come deciso nell’ultimo Comitato per l’ordine e la sicurezza presieduto dal Prefetto di Pisa.

“La nostra città presenta un numero di contagi preoccupante, seconda solo a Firenze, quindi purtroppo si fanno necessari e urgenti interventi per ridurre le occasioni di assembramento – spiega il sindaco di Pisa Michele Conti -. Ora è il momento di avere senso di responsabilità e chiedo collaborazione e massima attenzione anche ai commercianti, come ho ribadito questa mattina in un incontro con i rappresentanti di categoria. Se tutti insieme facciamo la nostra parte riusciremo a contenere la propagazione del virus. Rivolgo nuovamente l’appello a tutti, in particolare ai frequentatori della movida a dare il proprio contributo per contenere il virus, sia per sicurezza personale e anche per tutelare la salute dei loro cari e di tutti i cittadini. Ho verificato personalmente che spesso si tratta di ragazzi che vengono a Pisa solo per le serate del fine settimana, a loro dico di rimanere a casa e non venire nella nostra città a fare assembramenti che possono essere pericolosi per la salute di tutti”.

Minimarket L’ordinanza prevede che, nelle strade e aree ricomprese nella zona A e nella zona B individuate nel regolamento del commercio recentemente approvato dal Consiglio Comunale (zona Stazione e ampia parte del centro storico), nei giorni di venerdì, sabato e domenica è disposta la chiusura dei minimarket a partire dalle ore 18.00.

Chiusura Vettovaglie Nei giorni di venerdì, sabato e domenica, a iniziare da venerdì 23 ottobre e fino a domenica 15 novembre (salvo proroghe in ragione dell’evolversi della situazione epidemiologica), la piazza delle Vettovaglie è interdetta all’ingresso e allo stazionamento delle persone, dalle ore 24.00 alle ore 5.00 del giorno successivo. Al fine di rendere effettiva la prescrizione, i pubblici esercizi che effettuano servizio al tavolo, il cui orario di attività è consentito fino alle ore 24.00 dovranno iniziare le operazioni di sgombero dei locali e delle attrezzature entro le ore 23.50, per concludersi entro e non oltre le ore 24.00. I pubblici accessi alla piazza delle Vettovaglie saranno presidiati da personale di sorveglianza, in possesso di apposita qualifica prefettizia, fornito dalle associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti. L’attività del suddetto personale sarà supportata, quando necessario, dalla Polizia Municipale. I trasgressori potranno subire una sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro, in caso di reiterata violazione, la sanzione potrà essere raddoppiata da 800 ad 6.000 euro. Qualora la violazione sia commessa da attività di impresa, si applica altresì la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.

Dove rema la repubblica

Il Galeone Rosso che rappresenta la nostra città nella sfida tra le Repubbliche Marinare, potrà usare il canale dei Navicelli come campo d’allenamento, dando vita ad un corso d’acqua che potrà essere un polo per le attività remiere. Così all’utile si unisce il dilettevole, che poi torna ad essere utile.

Il canale dei Navicelli si candida a diventare sede naturale delle attività remiere della città, con particolare riferimento alle fase di preparazione e di allenamento, che dura tutto l’anno, dall’equipaggio del Galeone Rosso che partecipa alla Regata delle Repubbliche Marinare.

“Il progetto – dichiara l’assessore alle tradizioni storiche del Comune di Pisa Filippo Bedini – vede il canale dei Navicelli sede ideale per la creazione di un polo che accolga tutte le attività che gravitano intorno ai pali remieri della città. Pisa è una città d’acqua, con una forte vocazione per questo tipo di manifestazioni, che può trovare all’interno del canale dei Navicelli un punto strategico in cui sviluppare e far crescere questa attività sportiva: qui infatti è possibile allenarsi per 365 giorni l’anno, a differenza che in Arno, e, con l’apertura dell’Incile, le imbarcazioni possono arrivare direttamente in acqua senza passare dalla strada e spendere ulteriori risorse.”

Dopo aver ricordato Renzo Baronti, figura importante per la tradizioni remiere della città, ultimo baluardo della regata del1956, scomparso in questi giorni, l’assessore continua:

“Credo che il canale dei Navicelli, una realtà già importante per lo sviluppo economico cittadino, possa diventare una risorsa strategica anche per le manifestazioni storiche pisane – prosegue Bedini -. Guardando più a lungo termine, il progetto prevede di creare una struttura che possa ospitare attività sportive legate al palio, ma anche un polo di riferimento che accolga le barche storiche, attorno al quale tutte le associazioni e società cittadine possano trovare un punto di riferimento. Il polo sarebbe molto utile e importante anche per avvicinare i ragazzi all’attività di canottaggio e alla conoscenza dei pali remieri e delle tradizioni storiche di Pisa. Un luogo che appartiene a tutta la città, un’opportunità per dare concretezza e valorizzare Pisa come città d’acqua”.

“Portare il Galeone delle Repubbliche Marinare nel canale dei Navicelli – spiega l’amministratore di Navicelli Srl Salvatore Pisano – non è solo un’opera grande per le tradizioni storiche della città, ma vuol dire lanciare un messaggio preciso di valorizzazione del ruolo del canale e della società dei Navicelli. Il Galeone Rosso si trova già nel canale, è stanziato in un capannone vicino all’argine, così da poterlo mettere in acqua in tempi brevissimi, e ci sono già gli accordi con i ragazzi dell’equipaggio per tenere gli allenamenti in tutta sicurezza, anche in orari serali. Stiamo andando nella direzione di consolidare una tradizione: Pisa è stata ed è sempre una Repubblica Marinara e la Navicelli per la sua vocazione non poteva non accogliere con fierezza questa idea, con l’obbiettivo di dare risalto e importanza alle tradizioni storiche della città, ristabilendo un legame con la parte fluviale di Pisa e del territorio. Il canale dei Navicelli ha più di 500 anni ed è realmente immerso nelle storie delle vie d’acqua. La sua importanza storica e strategica ci fornisce la motivazione per andare avanti nella realizzare di questo prestigioso obbiettivo condiviso con l’Amministrazione.”

La mattonaia in vendita: sarà la volta buona?

Indetta una gara per la vendita della Mattonaia, il complesso, mai concluso e in stato di abbandono, che sorge dove una volta era il chiostro di San Michele. E che è da decenni un vuoto nel cuore del centro storico evidentemente molto difficile da sanare.

Il Comune di Pisa ha indetto la gara per la vendita dell’immobile denominato “Retro San Michele in Borgo – La Mattonaia”, uno dei beni inseriti nel piano delle alienazioni pubbliche del Comune di Pisa approvato dal Consiglio Comunale. Il prezzo a base d’asta, definita da un advisor privato, è di 2.190.000 euro.

“L’alienazione della Mattonaia – dichiara il Sindaco Michele Conti – rientra nel nostro programma di valorizzazione del patrimonio comunale e di rigenerazione urbana. Con questo nuovo tentativo di vendita della Mattonaia ci impegniamo a risanare una ferita da anni aperta nel cuore della città, mettendo un’area di interesse strategico a disposizione del mercato per il riutilizzo di una struttura progettata e rimasta vuota per troppi anni. Siamo convinti che il patrimonio comunale che non è funzionale alle esigenze dell’ente debba essere restituito alla città, trovando soluzioni compatibili con le caratteristiche della struttura e con le esigenze aggiornate del mercato”.

“Per arrivare alla pubblicazione di questo nuovo bando ci siamo impegnati a risolvere alcune questioni rimaste aperte da tempo – ha spiegato il Vicesindaco con delega al Patrimonio Raffaella Bonsangue. Fra queste abbiamo raggiunto un accordo con la Parrocchia di San Michele in Borgo che si vede riconosciuto dal Comune di Pisa una fascia di rispetto e un diritto di passo per l’accesso laterale alla Cripta della Chiesa di San Michele”.

L’immobile, nel quartiere San Francesco all’angolo tra via degli Orafi, via Vernagalli e via Sant’Orsola, si trova, in posizione baricentrica tra Borgo Stretto, il teatro Verdi e il Lungarno all’altezza del Ponte di Mezzo. Il complesso è il risultato della riqualificazione e ristrutturazione di un isolato parzialmente distrutto durante la Seconda Guerra mondiale, che comprende anche i resti medievali del XIII secolo e parte della chiesa di San Michele in Borgo, oltre agli edifici di nuova costruzione.

È costituito da tre corpi a tre piani che, assieme alla adiacente chiesa, delimitano una piazza a forma quadrangolare. La parte a nord che affaccia su via Sant’Orsola è destinata ad abitazioni con terrazzi. A est, versante via degli Orafi, il fabbricato, invece, dispone al piano terra di ampi volumi destinati ad attività commerciali, ai piani superiori di abitazioni sviluppate su due piani. Infine, sul lato sud che affaccia in via Vernagalli, ci sono spazi commerciali al piano terra e abitazioni ai piani superiori.

I dettagli della gara di vendita dell’immobile, le modalità di partecipazione e il modulo di domanda da utilizzare si trovano sull’Albo Pretorio del Comune, al seguente link: 

Comune di Pisa – Amministrazione – Bandi di gara e altri bandi – Altri Bandi oppure

https://www.comune.pisa.it/it/bandi/pageType:altri%2520bandi,id:2739

La valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale

Se gli immobili comunali sono inseriti tra le offerte delle agenzie immobiliari, il patrimonio comunale viene valorizzato: parola dell’assessore Bonsangue. Che ci aggiorna sull’aggiudicazione provvisoria del terreno edificabile a Marina e sulla locazione di via Pietrasantina.

È stata aggiudicata provvisoriamente l’area di proprietà comunale situata a Marina di Pisa all’incrocio tra via Milazzo e via Lamberto Orlandi. L’asta per il terreno edificabile è stata aggiudicata per un importo di 282.424 euro (la base d’asta era di 247.578 euro). Aggiudicata provvisoriamente anche la locazione del fondo di proprietà comunale situato tra via Pietrasantina e via Fazio degli Uberti per un canone annuo di 7.500 euro.

“L’obiettivo che ci siamo prefissati come Amministrazione – spiega l’assessore al Patrimonio Raffella Bonsangue – è di valorizzare il patrimonio immobiliare del Comune di Pisa, sia per quanto riguarda la vendita che per la locazione e la rendita. Il provvedimento adottato va in questa direzione, quale contributo per rendere più efficace l’azione amministrativa e i suoi obiettivi”.

Intanto, in tema di alienazioni, la Giunta comunale ha approvato la costituzione di un elenco di agenzie immobiliari disposte ad inserire nelle proprie proposte di vendita o di locazione gli immobili appartenenti al patrimonio disponibile del Comune di Pisa. Nello specifico tra le offerte delle agenzie immobiliari che aderiranno al progetto si troveranno quindi i beni immobili già inseriti nel piano delle alienazioni del Comune di Pisa e per i quali siano state esperite senza esito positivo le relative procedure di asta pubblica oppure per le quali sia ammessa la trattativa privata.

Le agenzie che accetteranno di inserire i beni immobili del Comune tra le proprie offerte lo faranno senza vincolo di esclusiva e senza prevedere alcun costo a carico del Comune, in quanto non è previsto a carico delle medesime agenzie immobiliari nessun obbligo di attività e di locazione dei suddetti beni in favore del Comune di Pisa. Sul sito del Comune il modulo per le agenzie che vorranno aderire all’iniziativa seguendo il percorso:

Tra le prime proprietà comunali ad essere inserite nelle offerte delle agenzie immobiliari anche il fabbricato (un villetta) di proprietà comunale posto in via Dante Alighieri a Forcoli, frazione nel Comune di Palaia, la cui gara pubblica è andata deserta.

Sognando la capitale (della cultura)

Pisa partecipa al Lubec, l’evento internazionale sulla filiera dei beni culturali per presentare la propria candidatura a Capitale Italiana della Cultura per il 2022 e spiegare che si tratta di un progetto con il quale sviluppare le potenzialità pisane.

Il Comune di Pisa è intervenuto a Lubec, Lucca Beni Culturali, l’incontro internazionale dedicato allo sviluppo e alla conoscenza della filiera beni culturali, tecnologie, turismo. L’assessore alla cultura, Pierpaolo Magnani, infatti, ha partecipato all’incontro tra le città candidate a Capitale italiana della cultura 2022 dal titolo Il futuro delle Città della Cultura: tra visione e azione attraverso modelli di produzione culturale, abitare e turismo

“Abbiamo definito – ha detto Magnani – un progetto ambizioso per la candidatura a Capitale della Cultura che punta a un risveglio creativo della città per il suo sviluppo urbano e sociale. Pisa ha una presenza di associazioni culturali tra le più alte in Europa e le abbiamo coinvolte per definire il dossier, così come abbiamo coinvolto le grandi professionalità e competenze presenti in città, comprese le eccellenze delle Università, del Cnr e dei centri di ricerca”.

Nel corso dell’intervento Magnani ha descritto le linee guida del dossier di candidatura, intitolato L’equilibrio delle contraddizioni. “Pisa deve essere capovolta – ha spiegato -, ribaltata, ripensata in modo da poterne sviluppare tutte le potenzialità e superare le contraddizioni”.

Il dossier è diviso in tre parti e comprende la ecosostenibilità delle azioni, la sostenibilità economico-finanziaria e un dettagliato calendario di eventi diffusi. Il piano economico consiste in un importo complessivo di 3,6 milioni di Euro in opere, di cui quasi 2 milioni di Euro con risorse proprie del Comune e 1,6 milioni di Euro di altri soggetti. Inoltre, sono previsti 5,2 milioni di Euro per la realizzazione dei progetti, di cui 3,5 milioni di Euro di risorse proprie del Comune, 750 mila Euro di soggetti partner; 1 milione di Euro è il contributo del Mibact per la designazione a Capitale italiana della cultura.

Il prossimo 12 novembre la Giuria raccomanderà al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo la candidatura del Comune ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di Capitale italiana della cultura per l’anno 2022.

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