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Insieme con il cuore

Una convenzione tra Fondazione Pisana per la Scienza onlus e Fondazione Monasterio dà vita ad un laboratorio congiunto per lo studio delle patologie che interessano il cuore: unire le forze per combattere la malattia rende più forti tutti e rende Pisa sempre più all’avanguardia.

Due istituzioni pisane uniscono le forze per combattere le amiloidosi, patologie cardiache la cui diagnosi è particolarmente complessa: si tratta della Fondazione Pisana per la Scienza onlus, braccio operativo di Fondazione Pisa nel campo della ricerca scientifica, e della Fondazione Monasterio.

Scopo dela convenzione firmata dai due enti è creare un laboratorio congiunto dedicato allo studio e alla definizione eziologica delle amiloidosi cardiache, con l’obiettivo di basarla sull’analisi molecolare, portando così il sistema sanitario pisano alla frontiera della diagnostica di queste patologie, in linea con le migliori pratiche a livello internazionale. Un grande risultato quindi per la scienza, per la ricerca che potrà diagnosticare e curare sempre meglio, ma anche per la città che diventa sempre più un punto di riferimento per la ricerca.

Tra i suoi laboratori all’avanguardia, la Fondazione Pisana per la Scienza onlus ne ha allestito uno dedicato alla spettrometria di massa applicata alla proteomica che, sotto la responsabilità scientifica di uno dei ricercatori in staff a FPS, Dr. Liam McDonnell, ha messo a punto protocolli ad altissima sensibilità. Queste competenze vengono ora applicate all’investigazione delle amiloidosi, patologie caratterizzate dalla deposizione di proteine nei tessuti cardiaci. Diversi meccanismi portano al deposito di specifiche proteine e richiedono trattamenti farmacologici mirati: il sistema Pisa si candida, così, a diventare un centro di riferimento nazionale per effettuare questo tipo di diagnosi con precisione a livello molecolare.

Entusiasti i commenti di tutti gli attori coinvolti:

Il Presidente di Fondazione Pisana per la Scienza Prof. Fabio Beltram ha espresso la sua “soddisfazione per vedere ancora una volta premiate le scelte strategiche di FPS che sta realizzando in maniera sempre più puntuale gli obiettivi dati dal fondatore, Fondazione Pisa. FPS oggi non solo è un centro di ricerca competitivo, ma un vero hub della ricerca il cui potere di attrazione di cervelli e competenze valorizza le risorse importanti assegnate dal fondatore e incrementate dalla capacità di autofinanziamento dei propri ricercatori. Questa convenzione è un’ulteriore prova della capacità di FPS di fare sistema con le realtà pisane, aumentando la qualità dei servizi a disposizione del cittadino e accrescendo il prestigio della nostra città”. 


Il Direttore Generale di Fondazione Monasterio, Dott. Marco Torre: “Nel solco della tradizione, la Monasterio si apre a collaborazioni con un partner altamente qualificato per dare ulteriore impulso alla nostra capacità di traslare gli esiti della ricerca a vantaggio del paziente. Pisa rappresenta, storicamente, la città della conoscenza e la collaborazione tra Monasterio, FPS e tutte le altre istituzioni di eccellenza che abitano questo territorio non può che portare ulteriore slancio al ruolo di questa comunità”. 

Il Direttore della Dipartimento Cardio-Toracico della Monasterio, Prof. Michele Emdin: “La ricerca su questa patologia cardiaca emergente riconosce nella Monasterio un leading center a livello internazionale; l’impiego delle tecnologie di avanguardia e dell’expertise presenti in FPS consentirà un impulso decisivo verso la medicina di precisione in questo ambito, che farà di Pisa un riferimento nazionale”. 


Il Responsabile del Laboratorio di Proteomica e Metabolomica di FPS, Dr. Liam McDonnell: “FPS ha sviluppato protocolli di microproteomica che consentono di identificare con grande sensibilità e specificità i depositi di amiloide nei campioni isolati dai medici di Fondazione Monasterio, consentendo così l’identificazione molecolare della patologia da cui sono affetti i pazienti. Per noi ricercatori è una grande soddisfazione poter dare un contributo così determinante per la definizione dei protocolli terapeutici”. 

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Obiettivo 2023

Fra due anni dovrebbe già essere fruibile al suo interno un museo multimediale che racconta la storia della città: nell’ipotesi progettuale per la riqualificazione del Bastione del Parlascio è previsto anche un accesso alle Mura in posizione strategica tra il centro, il Duomo e le Mura.

Nei giorni scorsi la Fondazione Pisa ha assegnato al Comune un contributo di 900 mila euro per la riqualificazione dell’antica struttura. Una somma a cui si aggiungono 300 mila euro di finanziamento comunale, per un totale di 1,2 milioni di euro. Nei prossimi giorni verrà firmata la convenzione per l’erogazione del contributo. L’amministrazione è inoltre al lavoro per intercettare ulteriori finanziamenti che consentiranno di realizzare all’interno della struttura un museo virtuale della città.

“Il Bastione del Parlascio – ha dichiarato l’assessore alla cultura Pierpaolo Magnani – era il cuore del progetto Pisa Capitale della Cultura ed è oggi un punto fondamentale per lo sviluppo della città del futuro. Il finanziamento della Fondazione Pisa, che ringrazio, ci darà la possibilità di restaurare l’immobile. I lavori saranno funzionali alla realizzazione di un museo virtuale che racconterà la storia della città in tutte le sue epoche storiche, dalla sua fondazione fino ai giorni nostri”.

“La struttura – ha affermato l’assessore all’urbanistica, Massimo Dringoli – si trova in una posizione strategica, in quanto costituisce una cerniera tra piazza del Duomo e il percorso delle Mura. Il Bastione del Parlascio diventerà quindi un elemento centrale nel sistema di promozione turistica della città“.

Entro 8-9 mesi – ha dichiarato l’assessore ai lavori Pubblici Raffaele Latrofa – saremo in grado di far partire i lavori per la ristrutturazione dell’immobile. Di pari passo si procederà con la definizione dello spazio museale, con l’obiettivo di renderlo operativo nei primi mesi del 2023. La riqualificazione del Bastione del Parlascio è perfettamente in linea con quanto previsto dal dossier Pisa Capitale delle Cultura così come lo è l’altro intervento che abbiamo messo a bilancio e inserito nel Piano delle opere pubbliche del 2021 per un valore di 500 mila euro, e che riguarda la realizzazione di un nuovo scalo lungo il fiume, in prossimità della Cittadella. Un intervento, quest’ultimo, che fa parte di quelli previsti dal progetto per la navigabilità dell’Arno”.

Ancora più buoni

Le risorse destinate dal governo ad aiutare chi è in difficoltà stanno finendo, ma la solidarietà a Pisa non si ferma: dopo che 1.419 famiglie pisane hanno già ricevuto buoni alimentari per un valore di 461mila euro, ci sono altri 306mila euro che Fondazione Pisa e cittadini generosi hanno donato come contributo di solidarietà.

Ricordate? Il Governo ha destinato ai comuni italiani una cifra, calcolata sulle esigenze di ciascuno, perché potessero far fronte alle difficoltà più impellenti di chi da questa crisi aveva subito i danni maggiori; al Comune di Pisa toccavano 471mila euro e, dal 6 aprile scorso, nella nostra città è stato attivato il servizio per l’assegnazione e la consegna di Buoni Alimentari. Le famiglie residenti nel Comune di Pisa che ne hanno beneficiato sono state 1.419 per un valore complessivo di 461.850 euro e, nella settimana prossima, saranno assegnati e consegnati anche i rimanenti 9.150 euro per esaurire il contributo governativo.

Certo, c’è stato bisogno di annullare buoni già emessi per un valore dii 15.000 (che verranno nuovamente stampati e assegnati ad altri richiedenti) a causa di domande multiple presentate dallo stesso nucleo familiare, per sopraggiunte risorse al nucleo familiare o perché i richiedenti non sono stati rintracciati; sono state rigettate 172 domande perché i richiedenti non avevano i requisiti minimi o avevano rilasciato false dichiarazioni in sede di autodichiarazione; ma sicuramente, nel complesso, un successo della solidarietà.

Ma ora?

L’emergenza sanitaria durerà, purtroppo, anche nelle prossime settimane e la prospettiva per quella economica non è certo migliore: c’è bisogno di continuare ad erogare buoni alimentari. Per garantire il proseguimento del servizio anche nelle prossime settimane di emergenza, il Comune di Pisa ha lanciato, la settimana scorsa, la campagna di solidarietà Facciamo i Buoni con la possibilità di donazioni sul conto corrente della Tesoreria comunale intestato a Comune di Pisa (Banca di Pisa e Fornacette – IBAN: IT96 B 08562 70910 000010624856 – causale: “DONAZIONE FACCIAMO I BUONI. ART 66 DL 18/2020). 

In una settimana sono stati raccolti 306mila euro, grazie ad una trentina di donazioni di persone fisiche, aziende e al contributo di 300mila euro della Fondazione Pisa.

“Voglio ringraziare – dice il sindaco di Pisa Michele Conti – quanti, per primi, hanno voluto dare il loro contributo per il sostegno alle fasce più in difficoltà della popolazione pisana a causa di questa emergenza, dimostrando un senso profondo di solidarietà. Un grazie particolare alla Fondazione Pisa che ha subito risposto al nostro appello, ma anche al personale comunale che ha permesso, in breve tempo, di allestire un servizio così impegnativo. Dai primi giorni dell’emergenza avevamo dato una risposta concreta ai bisogni delle famiglie per tramite della Società della Salute con i Buoni spesa, poi abbiamo creato questo servizio dei Buoni Alimentari cercando di essere il più veloci possibile nella consegna, ma mantenendo alta l’attenzione sui controlli: si tratta pur sempre di risorse pubbliche. E una volta esauriti i fondi erogati dallo stato, grazie alla sensibilità dei Pisani, il servizio non si fermerà”.

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