27 alloggi di risulta pronti per essere consegnati ad altrettante famiglie pisane: in via Matteucci, via di Padule vi adi Nudo e in tante altre zone della città le case che saranno un aiuto ai cittadini in difficoltà abitativa.
Apes ha reso disponibili all’ufficio casa del Comune di Pisa 27 alloggi di risulta che nei prossimi 15 giorni verranno consegnati ad altrettante famiglie assegnatarie. Di queste abitazioni: 3 si trovano in via di Padule, 3 in via Fosso Bufalina, 3 in via Norvegia, 3 in via Merlo, 2 in via Pergolesi, 2 in via Matteucci, 1 in piazzale Venezia, 1 in via Frà Mansueto, 1 in via Brunelleschi, 1 in via Sempione, 1 in via Bramante, 1 in via Ciro Ravenna, 1 in via Vecellio, 1 in via Galluzzi, 1 in piazzale Martin Luther King, 1 in via di Nudo e 1 in via Bernini. Dei 27 alloggi il 35% sarà assegnato sulla graduatoria ERP per le assegnazioni ordinarie; il 35% sulla graduatoria di utilizzo autorizzato (emergenza abitativa) e il 30% sulla mobilità.
“Nei prossimi giorni – afferma l’assessore al sociale Gianna Gambaccini – consegneremo le chiavi di 27 alloggi di risulta ad altrettante famiglie del Comune di Pisa, fornendo una risposta concreta all’esigenza abitativa dei nuclei assegnatari. La casa è in bene primario”.
“Abbiamo in programma ulteriori interventi per arrivare a consegnare nel corso di quest’anno altri 42 appartamenti, grazie ad un investimento complessivo di circa 2 milioni di euro. A fianco di questi investimenti sta proseguendo l’attività dei cantieri per la costruzione di nuovi edifici e la progettazione di interventi di rigenerazione urbana. Tra cantieri conclusi, in corso e in partenza nei prossimi mesi, saranno realizzati 156 alloggi Erp completamente nuovi. Il Lode pisano ha infine recentemente approvato la lista dei 60 fabbricati che a livello provinciale saranno oggetto di interventi di manutenzione straordinaria con gli incentivi previsti dal cosiddetto superbonus 110% per la riqualificazione energetica o sismica: 9 di questi fabbricati, per circa 400 alloggi, si trovano a Pisa”.
Più nel dettaglio, per quanto riguarda i nuovi alloggi Erp: 12 sono già stati consegnati in via Vecelio al Cep; a Sant’Ermete ne verranno consegnati 72 entro la fine del 2021; nel quartiere de I Passi sono in corso i lavori per la realizzazione di 18 nuove abitazioni; 30 alloggi verranno realizzati in via Pietrasantina e 24 in via da Morrona.
Durante un incontro tra amministrazione comunale e abitanti di via Pungilupo, l’assessore Gambaccini promette il massimo impegno per combattere il degrado nei quartieri popolari e negli Alloggi Erp.
Si è svolto a Palazzo Gambacorti un incontro tra l’assessore alle politiche abitative e presidente della Sds pisana, Gianna Gambaccini, e gli inquilini degli appartamenti del complesso immobiliare di via Pungilupo, un fabbricato in parte Erp e in parte composto da alloggi privati.
Nel corso dell’incontro gli abitanti dell’immobile hanno richiesto il supporto di Apes nella preparazione delle pratiche per poter accedere ai contributi previsti dal cosiddetto superbonus 110% per l’efficientamento energetico. Gli inquilini degli alloggi Erp hanno inoltre richiesto ad Apes lo svolgimento di alcuni sopralluoghi per verificare le problematiche relative agli stati manutentivi degli alloggi, ricevendo la disponibilità dell’ente e dell’amministrazione comunale.
“Il Comune di Pisa – afferma l’assessore Gambaccini – sta profondendo il massimo impegno per combattere il degrado in via Pungilupo e in tutti i quartieri popolari della città. Sempre sul fronte dell’edilizia residenziale pubblica stiamo inoltre lavorando all’interno della Sds pisana per realizzare importanti progetti di co-housing: si tratta di progetti particolarmente complessi che richiedono tempo e una grande mole di lavoro. Quello degli alloggi Erp è infatti un tema di fondamentale importanza soprattutto in questa fase storica in cui la crisi pandemica e sociale ha fatto aumentare esponenzialmente le problematiche legate all’emergenza abitativa”.
Sono al servizio dei senza fissa dimora e il loro compito non è solo quello monitorare numeri e dati, ma anche e soprattutto di conoscere le persone che si trovano per motivi diversi in questa situazione di disagio: gli operatori delle unità di strada sono il tramite tra senzatetto e reinserimento.
Solo conoscendo qualcuno, conoscendolo davvero, comprendendo il suo disagio, la causa o le cause che lo hanno portato a ritrovarsi senza fissa dimora, si potrà davvero aiutarlo. E aiutare con lui l’intera comunità. Ecco perché il compito principale degli operatori dell’unità di strada del Progetto Homeless è instaurare con i senzatetto rapporti di fiducia: solo sulla base di questo passo fondamentale si potrà procedere cercando di dare l’aiuto di cui ciscuno necessita.
Il servizio, iniziato nell’ottobre scorso, consiste di due unità, una impegnata nei quartieri della città e l’altra in centro, nell’area tra i loggiati delle Poste, del palazzo della Provincia e della Camera di Commercio, ma anche in viale Gramsci, piazzetta Haring e nel primo tratto di Corso Italia.
Una passeggiata lungo Corso Italia fino a piazza Vittorio Emanuele e dintorni è stata l’occasione per l’assessore alle politiche sociali e presidente della Società della Salute, Gianna Gambaccini, le consigliere comunali Brunella Barbuti e Veronica Poli e il coordinatore delle Uds, Renato Petrone della cooperativa Arnera, per ringraziare gli operatori dell’unità di strada di Progetto Homeless.
“Siamo volute andare personalmente a incontrare gli operatori – spiega l’assessore Gianna Gambaccini – per ringraziarli del lavoro fatto in questi mesi. Grazie a loro, infatti, abbiamo ottenuto importanti risultati in breve termine, essendo riusciti a stabilire un rapporto fiduciario con molte di queste persone, senza fissa dimora o con altre problematiche, che si sono fatte prendere in carico dai servizi sociali per essere avviate ai diversi servizi e programmi a disposizione, anche del terzo settore e del volontariato. Ogni quindici giorni, da remoto, teniamo riunioni per un aggiornamento della situazione dei senza tetto a Pisa e grazie a questo servizio, in un momento molto difficile come quello che tutti stiamo vivendo, siamo riusciti a ridurre del 40% la concentrazione di cittadini senza tetto o con altre problematiche, riuscendo ad applicare anche il programma di “housing first”, che mette appartamenti a disposizione per favorire un minimo di benessere e di reinserimento. Colgo anche l’occasione per ringraziare per la stretta collaborazione che si è stabilita con la Polizia Municipale, il Serd e l’Ufsma della azienda Usl Toscana Nord Ovest”.
A Sant’Ermete sarà demolito un magazzino Erp di proprietà comunale; l’edificio sulla via Emilia non ha valore architettonico e si presta ad occupazioni abusive: due motivi sufficienti a convincere la giunta comunale a favore del suo abbattimento.
Via libera alla demolizione di un magazzino Erp di proprietà comunale in via Emilia, nel quartiere di Sant’Ermete. La decisione è stata presa dalla giunta nel corso dell’ultima seduta che si è svolta nei giorni scorsi.
“Si tratta di manufatto in stato di abbandono, privo di alcun pregio architettonico e che rientra nell’area del quartiere interessata dal progetto di riqualificazione degli edifici di edilizia residenziale pubblica – dichiara il vicesindaco con delega al patrimonio Raffaella Bonsangue. Abbiamo preso questa decisione nell’interesse generale in considerazione del fatto che l’immobile potrebbe prestarsi a potenziali occupazioni abusive, comportando quindi per l’Ente oneri e aggravamenti procedimentali relativi alla repressione di eventuali reati, che potrebbero ostacolare e rallentare l’esecuzione del progetto di riqualificazione. Inoltre non troverebbero giustificazione i costi per il suo recupero”.
“L’abbattimento della struttura – dichiara l’assessore alle politiche abitative, Gianna Gambaccini – si inserisce nel contesto della riqualificazione del quartiere di Sant’Ermete dove sono quasi pronti i 39 alloggi del cantiere partito a marzo del 2018: l’obiettivo è quello di procedere alla loro assegnazione entro l’estate. Per quanto riguarda l’altro cantiere di Sant’Ermete, che prevede la realizzazione di 33 appartamenti, i lavori, partiti nell’estate 2018, dovrebbe concludersi entro la fine del 2021″.
Più nello specifico. Con il primo cantiere sono stati realizzati 31 appartamenti di 45 mq (1 camera), 7 alloggi di 60 mq (2 camere) e 1 di 85 mq (3 camere); ogni alloggio ha la cantina di pertinenza e usufruisce di una sala polivalente comune. L’importo complessivo dei lavori è di 3.364.850 euro.
Per quanto riguarda l’altro cantiere di Sant’Ermete: in questo caso vengono realizzati 24 appartamenti di 45 mq (1 camera), 8 alloggi di 60 mq (2 camere) e 1 di 85 mq (3 camere); anche qui ogni alloggio ha la cantina di pertinenza e usufruisce di una sala polivalente comune. L’importo complessivo è di 2.659.760 euro.
Un calendario dalla parte delle donne vittime di violenza come segno di rinascita per loro e per tutti, per ricordare tutto l’anno il nostro no a questa ferita della società. E iniziare a costruire un mondo migliore, un giorno alla volta.
Il Calendario della Rinascita 2021 è una piccola cosa concreta e contemporaneamente un significativo contributo psicologico, culturale e artistico che può accompagnare tutte le donne che vivono con difficoltà questo momento così delicato. In un periodo, quello della pandemia, in cui il problema delle violenze è aumentato a causa della convivenza forzata, Rebecca Goetzke e Sarajò Mariotti, sono riuscite a coinvolgere un numero di professionalità, enti e istituzioni per creare questo modo di estendere la celebrazione simbolica del 25 novembre a tutti i giorni dell’anno.
“Le immagini di cui il calendario è composto, ciascuna accoppiata ad una frase di ispirazione e di speranza in un futuro migliore, vorrebbero ricordare, mese per mese, un insieme di concetti utili e semplici che funzionino da sprone per superare i momenti più difficili, aiutando ad affrontare le difficoltà della vita, un giorno per volta – spiega Rebecca Goetzke -. L’impresa è stata complessa, visto il numero di persone coinvolte nel progetto, tra modelle, fotografi, videomakers, stilisti abbigliamento e accessori, parrucchieri, truccatori e addetti marketing, ma abbiamo dato vita ad un progetto emozionante e di ispirazione per tutte le donne, per continuare a credere e sognare un domani migliore”.
Il progetto, patrocinato da Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comune di Pisa, Comune di San Giuliano Terme e Comune di Cascina, vuole dare una risposta positiva alla situazione di isolamento e distanziamento sociale creata dalla pandemia, in cui si è registrato l’aumento di episodi di violenza contro le donne, soprattutto tra le mura di casa. I proventi della vendita andranno a supportare associazioni impegnate sul territorio a difesa delle donne.
“Accogliamo volentieri – ha dichiarato l’assessore alle politiche sociali Gianna Gambaccini – questo progetto che rappresenta la possibilità di rinascere per tutte le donne e in particolare quelle che hanno subito percorsi di violenza, a maggior ragione in questo periodo segnato dalla pandemia e da tante difficoltà”.
Per gli alloggi popolari sono previste manutenzioni per oltre un milione e 200mila euro. Si investono risorse per rinnovare il patrimonio ERP a partire dagli edifici di via da Padule.
“Abbiamo messo in cantiere – dichiara l’assessore Gianna Gambaccini – interventi mirati a contrastare situazioni di degrado delle parti comuni, segnalate più volte dai residenti degli alloggi popolari. Dopo un attento lavoro di ricognizione delle situazioni presenti in tutti gli edifici che compongono il patrimonio ERP cittadino, ho avviato un’attività di programmazione degli interventi, mettendo in sinergia tutti gli strumenti finanziari attivabili. In particolare siamo partiti, sulla base delle segnalazioni raccolte, dagli edifici di via di Padule a Cisanello, che sono stati tra i primi a essere visionati e su cui sono stati programmati interventi fin da subito, che proseguiranno nel 2021”.
“Quello che abbiamo intrapreso come Comune di Pisa insieme ad Apes – prosegue Gambaccini – è un percorso che porta al centro delle politiche per la casa il tema delle manutenzioni del patrimonio ERP. Abbiamo predisposto un programma di interventi importante e siamo riusciti a far convergere unità di obbiettivi e di risorse sul settore delle manutenzione, arrivando a investire più di un milione e 200 mila euro per il 2021, perché non ci vogliamo limitare a fornire risposte isolate, ma contrastare il degrado in tutti gli edifici e garantire un futuro all’intero patrimonio degli alloggi popolari cittadini”.
Questo il quadro complessivo degli interventi di manutenzione in corso e in programma nel 2021.
Interventi in corso
Via di Padule: l’amministrazione Comunale è intervenuta in via di Padule (edifici 18-20-22) con un intervento antidegrado, con una spesa iniziale di 18 mila euro, che ha permesso di togliere masserizie e mezzi abbandonati nel seminterrato e gestire correttamente il deflusso delle acque meteoriche. Sempre in via di Padule sono stati programmati per il 2021 interventi di manutenzione straordinaria, che saranno finanziati utilizzando le risorse attivabili con il DECRETO-LEGGE 19 maggio 2020, n. 34, cosiddetto “Superbonus”; Via Norvegia: sono in corso interventi per 41 mila euro nella zona di via Norvegia (numeri dispari) per realizzare le piazzole chiuse per la raccolta differenziata. Sempre in via Norvegia, nei primi mesi del 2021, saranno realizzati gli interventi sulla rete fognaria, sia dei numeri pari che dei numeri dispari, con una spesa preventivata in 30 mila euro; Via di Merlo: nel fabbricato di via Merlo n.26 sono in corso gli interventi per la manutenzione straordinaria della copertura, finanziata dal Comune di Pisa per 39 mila euro; Via Piavola da Buti: altro intervento in corso è quello di via Piavola da Buti 9/11, dove, oltre alla necessaria manutenzione straordinaria del tetto, viene rinnovato anche il sistema di adduzione e distribuzione dell’acqua, con l’installazione di contatori singoli, famiglia per famiglia.
Interventi in programma nel 2021
Sono in programma per il 2021 interventi di manutenzione straordinaria complessiva dei fabbricati di Via Pesenti n. 25/27 per un importo di 276 mila euro, di via di Gagno 5/63 per 150 mila euro, di Via Toscana civici 1-3-5-7 per un importo di 310 mila euro, Via Toscana n. 4 per 38 mila euro, Via Maccatella n. 28 per un investimento di 139 mila euro, Via Di Nudo n. 58/60 per la cifra di 130 mila euro, Via Matteucci n. 16/18 per la cifra di 170 mila euro. Programmata infine per il 2023 la manutenzione straordinaria complessiva dei fabbricati n. 1-3 di Piazzale Sicilia per un investimento di 260 mila euro.
Interventi di piccola manutenzione in programma nel 2021
“Casone” di via di Nudo a Cisanello: altro fabbricato interessato dalla programmazione comunale è quello di via di Nudo 64, il “Casone”, dove i primi interventi previsti per 38 mila euro riguarderanno la messa in sicurezza, la regolamentazione degli accessi e la manutenzione straordinaria delle aiuole condominiali; Piazzole ecologiche in vari edifici a Cisanello: molti saranno poi i piccoli interventi finalizzati per migliorare la vita di tutti i giorni degli inquilini di vari alloggi popolari a Cisanello, con la realizzazione di piazzole ecologiche in via di Nudo 54 B/C , via Toscana 1-5-7 e nel complesso edilizio di via Matteucci n.47/69 con una spesa complessiva di 16 mila euro; Piazzale Ravenna a Porta a Lucca: interventi di contrasto al degrado riguarderanno anche la rimozione di coperture in eternit ai garage degli edifici del Piazzale Ravenna; Via Orlandi a Marina di Pisa: programmato un primo intervento in via Orlandi relativo alle autorimesse; Via Sempione a Porta Fiorentina: a breve partiranno gli interventi di manutenzione alle facciate del fabbricato al civico n.14 e n.15 in via Sempione.
Occupata abusivamente una casa popolare in via Norvegia: denunciato il capofamiglia, la famiglia era però rimasta nell’abitazione. Fino all’arrivo della Polizia Municipale che, con l’aiuto dei servizi sociali, è riuscita ha trovare una mediazione.
Polizia Municipale di Pisa impegnata mercoledì 23 dicembre nelle operazioni per liberare una casa occupata abusivamente in via Norvegia a Cisanello. Nel tardo pomeriggio di martedì la famiglia, di origini straniere e non residente a Pisa, ha occupato illegalmente un alloggio all’interno degli edifici ERP di via Norvegia, sfondando la porta di ingresso dell’appartamento e generando momenti di tensione tra occupanti e residenti del condominio. Nella stessa serata sono intervenuti i Carabinieri di Pisa che hanno provveduto a denunciare a piede libero il capofamiglia per occupazione abusiva di immobile di proprietà pubblica, lasciando però gli altri membri della famiglia all’interno della casa.
Mercoledì mattina è intervenuta la Polizia Municipale di Pisa che è giunta sul posto insieme ai servizi sociali gestiti dalla Società della Salute, per convincere gli occupanti a lasciare l’immobile. L’opera di convincimento è andata a buon fine e gli occupanti hanno volontariamente lasciato l’appartamento.
“Dopo la segnalazione ricevuta da parte degli abitanti della zona – dichiara l’assessore alle politiche sociali e abitative Gianna Gambaccini – ci siamo immediatamente attivati insieme ad Apes, coinvolgendo la Polizia Municipale e i servizi sociali. Una volta sul posto l’opera di mediazione svolta dagli assistenti sociali ha funzionato senza bisogno di intervenire con la forza. Ringrazio Maria Atzeni della Società della Salute che ha coordinato l’operazione di mediazione e le operatrici della Cooperativa Il Simbolo che hanno messo in campo la loro professionalità per risolvere la situazione.”
“Ringrazio gli agenti della Polizia Municipale intervenuti in via Norvegia – ha aggiunto l’assessore alla sicurezza Giovanna Bonanno – per la sensibilità dimostrata nel trovare una soluzione pacifica alla questione, liberando l’immobile occupato in maniera abusiva e ristabilendo la legalità. È importante in questi casi intervenire prontamente per dare un segnale chiaro: non permettiamo infrazioni in immobili di proprietà comunale che devono essere assegnati alle famiglie aventi diritto.”
Un protocollo d’intesa per la gestione della Casa Rifugio per le donne vittime di violenza: con l’accordo firmato da Comune e Società della Salute si permette l’inserimento nella struttura anche nel rispetto delle norme di contenimento del virus che avevano rallentato tutto il percorso.
E’ stata firmata mercoledì 23 dicembre dal vicesindaco di Pisa con delega alle pari opportunità Raffaella Bonsanguee dalla presidente della Società della Salute zona pisana Gianna Gambaccini il protocollo di intesa per la gestione della casa rifugio. Alla firma della convenzione era presente anche il capo di gabinetto della Prefettura di Pisa, Ciro Silvestro.
Si tratta di una struttura per donne vittime di violenza di genere e costrette alla quarantena a causa delle restrizioni per il contenimento della pandemia. Una struttura di prima accoglienza, resasi necessaria in particolare per le disposizioni di distanziamento sociale dovute all’emergenza coronavirus, con la funzione di prevenzione e contrasto della violenza contro le donne.
La firma chiude l’iter avviato per individuare soluzioni alloggiative per le donne vittime di violenze in fase di emergenza epidemiologica. Le misure di distanziamento sociale infatti hanno creato problemi nei percorsi di inserimento delle donne vittime di violenza all’interno della Case Rifugio, obbligandole ad un periodo di quarantena.
Per questo motivo, su impulso del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, il Comune di Pisa ha individuato un alloggio di proprietà comunale idoneo alla sistemazione. Nel settembre scorso era stato approvato il progetto esecutivo per adeguare l’immobile: un intervento da quasi 34 mila euro che ha permesso di eseguire il risanamento conservativo, la messa in sicurezza e l’adeguamento degli ambienti interni e della resede esterna. L’area esterna è stata delimitata da un muretto e da recinsioni, mentre sono stati demoliti alcuni locali in stato di abbandono che si trovavano nelle adiacenze. All’interno sono state abbattute alcune pareti divisorie, ripavimentate le sale, sostituiti i servizi igienici e intonacate le pareti, sia internamente che esternamente. I lavori hanno infine previsto la messa a norma dei locali adibiti a cucina, degli impianti e del soffitto. La casa rifugio è adesso pronta e viene affidata da oggi alla Società della Salute che gestirà l’accoglienza delle donne vittime di violenza.
“Come assessore alle Pari Opportunità – ha dichiarato il vicesindaco Raffaella Bonsangue – in questo tragico periodo segnato dalla pandemia, in cui si sono registrati molti casi di violenza efferata nei confronti delle donne e dei loro figli, aver portato a termine questo progetto ci conforta e rappresenta la più grande soddisfazione per il nostro impegno a favore delle donne. Garantire loro un rifugio sicuro, rispettando al tempo stesso le misure di sicurezza sanitaria, è un successo di tutela e civiltà. Pisa è uno dei primi comuni ad aver realizzato questo progetto, recependo l’appello lanciato dalla Prefettura di Pisa. La sinergia con la Società della Salute pisana è stata strategica e costituirà garanzia di competenza nei servizi di assistenza alle donne vittime di violenza.”
“Ringrazio il vicesindaco – ha aggiunto la presidente della Società della Salute e assessore alle politiche sociali Gianna Gambaccini – per la sensibilità dimostrata nel recepire l’invito della Prefettura e trasformarlo velocemente in realtà, rendendo disponibile uno spazio sicuro per le donne vittime di violenza durante la pandemia. Inseriremo la gestione di questo spazio nell’ambito dei molti percorsi già esistenti dedicati all’accoglienza di donne e minori maltrattati, e lo affideremo, tramite avviso pubblico, ad una delle associazioni che si occupano di questo tema sul territorio pisano. Voglio ricordare e ringraziare nuovamente il Rotary Galilei di Pisa per la donazione effettuata a favore del progetto della “casa rifugio”, contribuendo all’acquisto degli arredi per rendere fruibile l’alloggio.”
Contributo ordinario per privati che operano nel settore sociale, socioassistenziale e sociosanitario: un bando con scadenza il 28 dicembre premia i buoni progetti attraverso un meccanismo trasparente. Per associazioni e cooperative ci sono 19.000 euro.
Un contributo per associazioni, comitati, fondazioni o altri soggetti privati senza scopo di lucro che operano nel settore sociale, socioassistenziale e sociosanitario. Lo ha deciso la giunta comunale di Pisa che ha pubblicato un bando e stanziato la cifra di 19 mila euro.
“Anche quest’anno – commenta l’assessore alle Politiche Sociali Gianna Gambaccini – il Comune di Pisa ha previsto la formula del bando per regolare le contribuzioni per associazioni e cooperative del terzo settore che operano nel settore del sociale e del sociosanitario. Questa forma di contribuzione regolata da bando mette a norma e premia i buoni progetti, in linea con il mandato del sindaco e con gli obiettivi di questa amministrazione. Per la prima volta, questi contributi vengono assegnati con criteri precisi e uguali per tutti, per evitare che qualche associazione resti indietro rispetto ad altre”.
A poter usufruire dei contributi associazioni o altri privati con sede del Comune di Pisa o che svolgono la loro attività nel territorio del Comune di Pisa, purché attive da almeno due anni e purché non abbiano già usufruito di precedenti contributi concessi dal Comune.
Per aderire al bando (scaricabile sul sito internet del Comune nella sezione “Bandi / Altri Bandi” o direttamente a questo link https://bit.ly/3gyWklz) si devono compilare gli appositi moduli reperibili sul sito (a cui va apposta marca da bollo da 16 euro). La scadenza per la partecipazione è fissata alle ore 10 di lunedì 28 dicembre. Si può spedire per raccomandata il plico direttamente a “Comune di Pisa – Direzione DD13- Ufficio Sociale”, consegnarlo a mano all’Urp (previo appuntamento telefonico allo 050.910320) o per mezzo PEC all’indirizzo comune.pisa@postacert.toscana.it . Sul plico o sulla busta dovrà essere riportata la denominazione del soggetto proponente (associazione, ente, fondazione, ecc) e riportata la dicitura “Bando anno 2020 per la concessione di contributi ordinari. Settore d’intervento: sociale, socioassistenziale e sociosanitario”.
Comune e Apes individuano circa 400 fabbricati che possono usufruire del superbonus del 110%: bisogna approfittare di questa opportunità per dare sprint alle politiche abitative, perché l’edilizia residenziale pubblica, assicura l’assessore Gambaccini, è una priorità.
“Quasi 2 milioni di euro per recuperare gli alloggi popolari rimasti vuoti, oltre 400 mila euro per manutenzioni ordinarie, oltre 24 milioni di euro per la costruzione di nuove case. Altro che interventi tampone: quello dell’edilizia residenziale pubblica è un aspetto portante della nostra amministrazione su cui stiamo investendo notevoli forze e risorse. E con Apes abbiamo già individuato oltre 400 alloggi che possono usufruire del superbonus 110″. Replica così l’assessore alle Politiche Abitative Gianna Gambaccini alle esternazioni di alcuni sindacati in questi giorni.
“L’edilizia popolare – afferma Gambaccini – è sempre stata per la nostra Amministrazione una priorità in cui abbiamo investito risorse importanti, portando avanti un’attività a tutto campo che va dalle manutenzioni del patrimonio ERP alla realizzazione di nuove costruzioni. Nel 2020 abbiamo dato il via a numerosi cantieri in tutti i quartieri della città: stiamo ristrutturando oltre 80 alloggi, strappandoli allo stato di incuria e di disuso in cui giacevano da anni e sopperendo alle difficoltà economiche di Apes che, ricordiamo, aveva un buco di 16 milioni di euro proprio a causa delle morosità. Sempre sul fronte delle manutenzioni, abbiamo previsto anche interventi di sistemazione delle parti condominiali degli edifici e proseguiremo ad occuparci della valorizzazione del vasto patrimonio di alloggi popolari della città. A fianco di questi investimenti, sta proseguendo l’attività dei cantieri per la costruzione di nuovi edifici e la progettazione di interventi di rigenerazione urbana. Grazie all’impegno messo in campo tra il 2020 e il 2021 saremo in grado di assegnare complessivamente 184 appartamenti (di cui 82 sfitti e oggetto di manutenzione e 102 nuovi) in più alle famiglie pisane in difficoltà che attendevano da anni”.
“Per quanto riguarda il cosiddetto “super-bonus 110” per edilizia – aggiunge l’assessore Gianna Gambaccini – abbiamo subito attivato Apes che ha avviato una ricognizione sugli immobili per individuare quelli idonei alla fruizione di tale bonus per l’efficientamento energetico e/o il miglioramento sismico. Già nel mese di settembre Apes ha trasmesso alla tutti i Comuni della Provincia che fanno parte del Lode Pisano un elenco comprensivo dei fabbricati individuati, che sono circa 400, sui quali è possibile effettuare i lavori di cui al superbonus. Nei prossimi giorni sarà pubblicato un avviso pubblico per cercare operatori economici interessati a stipulare un contratto di partenariato pubblico privato finalizzato alla riqualificazione degli alloggi gestiti da Apes mediante i benefici fiscali previsti”
Questi nello specifico gli interventi sulle case popolari al momento in essere
Ristrutturazione degli alloggi popolari rimasti vuoti. Con un investimento complessivo di 1 milione e 850 mila euro l’amministrazione ha avviato la ristrutturazione di 82 case di risulta che sono rimaste vuole e inutilizzate da anni. I cantieri sono già tutti operativi e la consegna è prevista per il 31 dicembre. Gli alloggi popolari in questione sono distribuiti un po’ in tutti i quartieri della città: 13 tra La Vettola, Cep e Bararicina, Marina di Pisa e Tirrenia; 21 tra La Cella, San Giusto, Sant’Ermete e Riglione; 17 tra Santa Marta, Don Bosco, Cisanello e Porta a Piagge; 17 tra Gagno, via Pietransantina, via Nicola Pisano, Porta a Lucca, piazzali, I Passi, via Milano e piazzale M.L. King, a cui si aggiungono 14, in altre zone della città, in parte già portati a termine e consegnati.
Interventi di manutenzione a parti comuni di edifici popolari. Una parte dei fondi stanziati dal Comune è stata utilizzata invece per realizzare interventi di manutenzione di parti condominiali di edifici ERP. Anche in questo caso le gare sono concluse, i contratti firmati e i lavori avviati. La consegna è prevista sempre per il 31 dicembre. I 10 interventi in corso per un investimento di circa 400 mila euro, riguardano edifici popolari in vari quartieri della città: piazzale Sicilia e Genova, via Galluzzi, via Puglia e via Di Nudo, via Norvegia e via Matteucci, via Orlandi a Marina, via Merlo
Nuovi edifici in costruzione e progetti di rigenerazione urbana. Già consegnati i 12 nuovi alloggi popolari realizzati in via Vecelio al Cep. Si tratta di 6 alloggi di 60 mq, 3 appartamenti di 75 mq e altri 3 di 46 mq realizzati con un investimento di 1.362.000 euro. Nelle scorse settimane sono stati ultimati gli allacci al gas e la completa abitabilità dovrebbe essere concessa entro la fine di ottobre.
A Sant’Ermete è quasi completato il cantiere dei 39 alloggi. Nello specifico sono stati realizzati 31 appartamenti di 45 mq, 7 alloggi di 60 mq e 1 di 85 mq. L’importo complessivo dei lavori è di 3.560.145 euro. Per quanto riguarda l’altro cantiere di Sant’Ermete, che prevede la realizzazione di 33 appartamenti, i lavori dovrebbero concludersi per giugno 2021. Nello specifico vengono realizzati 24 appartamenti di 45 mq, 8 alloggi di 60 mq e 1 di 85 mq. L’importo complessivo in questo caso è di 2.659.760 euro.
Ai Passi si procedealle strutture esterne che contengono i 18 nuovi alloggi in via di costruzione. Il cantiere fa parte del progetto PIU dei Passi, in particolare dell’Intervento HOPE, costruzione di edificio per cohousing rivolto a cittadini anziani. L’intervento prevede la costruzione di un edificio per complessivi 18 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica destinati ad anziani oltre ad ambienti per attività sociali e orti sociali. La fine lavori è prevista per agosto 2021. L’opera, che prevede un investimento complessivo di 3.942.348 euro è finanziata per l’80% con fondi regionali di provenienza europea.
“Voglio inoltre ricordare – conclude Gianna Gambaccini – che i sindacati che oggi ci criticano per le manutenzioni e gli interventi sulle case popolari sono gli stessi che hanno fatto ricorso al Tar in opposizione al bando pubblico del Comune di Pisa per l’assegnazione degli alloggi Erp. Un atto, a mio avviso, politico, che contesta un requisito, quella della residenza da oltre 5 anni, previsto dalla normativa regionale alla quale il Comune di Pisa ha semplicemente ottemperato. La sostanza però è che a subirne le conseguenze saranno i cittadini, che a causa di questo ricorso vedranno slittare i tempi della graduatoria e della successiva assegnazione delle case popolari”.