Continuano gli appuntamenti del Festivaldera, le cinque serate che vedono grandi nomi del teatro italiano a confronto con temi e personaggi legati e indipendenti, unici eppure universali: fino al 12 luglio a Peccioli Zingaretti, Gifuni, Puccini, D’Amore e Servillo sono Poco più che persone.
Domenica 27 giugno 2021 ore 21.30
Pontedera – Anfiteatro Teatro Era

Luca Zingaretti
Poco più che persone – Angelo
PRIMA NAZIONALE
con Luca Zingaretti
soggetto e drammaturgia Michele Santeramo
musiche originali Marco Zurzolo
musiche eseguite dal vivo Marco Zurzolo (sax) Piero de Asmundis (piano)
regia Marco D’Amore
produzione Fondazione Teatro della Toscana
Angelo ha una moglie, Renata, a cui oggi, forse troppo tardi, deve restituire una serenità che le ha sempre tolto. Ha dovuto vivere una vita che non si è scelto, fatta di compromessi e violenza. Oggi si ritrova a fare i conti con tutto questo suo passato, perché arriva sempre un momento in cui bisogna dimostrare che le giornate trascorse siano servite a qualcosa, ad essere pronti, a saper scegliere. Deve farlo, adesso, glielo impone la presenza di Salvo.
Mercoledì 30 giugno 2021 ore 21.30
Pontedera – Anfiteatro Teatro Era

Fabrizio Gifuni
Poco più che persone – Italo
PRIMA NAZIONALE
con Fabrizio Gifuni
soggetto e drammaturgia Michele Santeramo
musiche originali Marco Zurzolo
musiche eseguite dal vivo Marco Zurzolo (sax) Piero de Asmundis (piano)
regia Marco D’Amore
produzione Fondazione Teatro della Toscana
Italo è un clown, lavora nel circo Ferri e si chiede ancora come mai le gradinate siano vuote e lui non sappia far ridere più. E’ il padre di Salvo. I padri devono scegliere ogni giorno, e non sempre sanno fare la scelta giusta. Italo è rimasto incastrato in un giorno di tanto tempo fa, quando ha perduto l’incanto di saper far ridere. Oggi Italo sente di aver inghiottito le risate, di averle sepolte da qualche parte, e deve provare a ritrovarle
Lunedì 5 luglio 2021 ore 21.30
Peccioli – Anfiteatro Fonte Mazzola

Vittoria Puccini
Poco più che persone – Greta
PRIMA NAZIONALE
con Vittoria Puccini
soggetto e drammaturgia Michele Santeramo
musiche originali Marco Zurzolo
musiche eseguite dal vivo Marco Zurzolo (sax) Piero de Asmundis (piano)
regia Marco D’Amore
produzione Fondazione Teatro della Toscana
Greta è la mamma di Salvo. Si chiede da tempo se davvero si è madre per sempre. O se invece si deve dimostrare, a se stessa, di esserlo ogni giorno. A volte la solitudine è l’unica compagnia di cui si ha necessità. Greta ha bisogno di pensarsi, di ritrovare anche lei, da qualche parte nascosta, l’innocenza .
Giovedì 8 luglio 2021 ore 21.30
Peccioli – Anfiteatro Fonte Mazzola

Marco D’Amore
Poco più che persone – Salvo
PRIMA NAZIONALE
con Marco D’Amore
soggetto e drammaturgia Michele Santeramo
musiche originali Marco Zurzolo
musiche eseguite dal vivo Marco Zurzolo (sax) Piero de Asmundis (piano)
regia Marco D’Amore
produzione Fondazione Teatro della Toscana
Prima o poi si resta soli. Prima o poi succede e bisogna essere capaci di badare a se stessi. Non si sa quando accadrà, bisogna soltanto essere forti e pronti. Salvo ha negli occhi la quiete accesa. E’ uno sguardo, il suo, che ti si poggia fin sotto la pelle e ti fa ricordare quali erano i tuoi sogni, quali le tue bellezze, e dove tutto questo sia finito.
Lunedì 12 luglio 2021 ore 21:30
Legoli, Peccioli – Anfiteatro Triangolo Verde

Toni Servillo
Poco più che persone – Candido
PRIMA NAZIONALE
con Toni Servillo
soggetto e drammaturgia Michele Santeramo
musiche originali eseguite dal vivo Marco Zurzolo (sax)
regia Marco D’Amore
produzione Fondazione Teatro della Toscana
Evento riservato agli abbonati Festivaldera o su Invito
Candido sa di essere padre, sa quale sia il suo mestiere, sa quale sia il suo nome e quale sia il suo posto nel mondo. Ma scopre, adesso, grazie a Salvo, che c’è qualcosa che ha dimenticato, qualcosa che sta prima dei ruoli, ed è il suo profondo essere umano. Forse, ci nascondiamo tutti da quel che siamo. Forse, ci rappresentiamo nel mondo, e siamo attori, e siamo clown, e siamo quel che dobbiamo essere, eppure, davvero, in fondo, cos’è che siamo?