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Passeggiate cinematografiche

Proiezioni notturne sulle Mura pisane, sulle facciate, negli scenari più belli della città, per ripercorrerne la storia dall’epoca romana ai giorni nostri, passeggiando in quota tra i racconti di questo walking cinema in programma tutti i venerdì, fino al 17 settembre.

Da venerdì 27 agosto le Mura di Pisa diventano lo scenario unico per le Night Experiencetour cinematografici notturni per un un racconto sonoro e visivo inedito della città. Una cine-guida condurrà i partecipanti sul camminamento in quota proiettando video sulle facciate e sulle mura, con coinvolgenti contenuti audio che permetteranno di rivivere la storia di Pisa dall’epoca romana alle glorie medievali, dalla Pisa industriale di fine ‘800 ai giorni nostri. Appuntamento tutti i venerdì sera fino al 17 settembre compreso, con serata speciale venerdì 3 settembre dedicata alle battaglie della Seconda Guerra Mondiale, nei giorni dell’anniversario del bombardamento del 1943 e della liberazione del 1944. Gli appuntamenti continueranno nella seconda metà di settembre con Aperisound Experience: passeggiate sonore. con apericena al tramonto

“Saranno le Mura stesse a raccontare la loro storia, le loro molteplici avventure – spiega il regista pisano Lorenzo Garzella, anima dell’associazione Acquario della Memoria – con l’aiuto di tecnologie interattive e multimediali per promuovere letture critiche del passato e del presente”. La chiesa di San Zeno e il mistero dell’anfiteatro romano scomparso; il funzionamento ingegnoso e i fasti delle terme romane, che “non erano” i bagni di Nerone; la storia di una delle prime imprenditrici pisane del XX secolo, Laura Ruschi, e della manifattura di ceramica artistica San Zeno; l’epopea industriale Marzotto: dal fascismo al villaggio sociale, dalla Laurea ad honorem alla statua distrutta dalle rivolte nel 1968; la riscoperta del mondo perduto, di acqua e di terra, che ha fatto di Pisa una potenza navale temuta in tutto il Mediterraneo nei primi secoli dopo il 1000; e molto altro ancora.

La partenza dei tour serali, vere e proprie esperienze di ‘walking cinema’, sarà alle ore 21.30 presso la Torre Piezometrica (Polo Fibonacci, ex Marzotto, con accesso dal camminamento ciclopedonale all’esterno delle Mura che si raggiunge da via San Francesco o da via Vittorio Veneto), con arrivo alle 23 circa in Piazza dei Miracoli. La lunghezza della passeggiata è di circa 2 chilometri. Biglietti a 10 euro (più 1,50 euro di prevendita), gratuito per gli accompagnatori di persone diversamente abili, consigliato per un pubblico dai 12 anni in su. Le persone con disabilità, previa comunicazione, potranno essere fatti ridiscendere attraverso l’ascensore di Torre Piezometrica non essendo presente l’ascensore presso la Torre Santa Maria. Prenotazione consigliata fino ad esaurimento posti disponibili chiamando lo 0500987480 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, sul sul sito di Coopculture al link http://bit.ly/BigliettiMura, oppure presso la biglietteria di Torre Santa Maria negli orari di apertura.

Tutto nel rispetto delle norme anti Covid: sarà necessario essere dotati di mascherina, i gruppi saranno ristretti, ad ognuno verrà fornita una cuffia stereofonica a distanza che consente un’esperienza immersiva ‘silent emotion’, sanificata e confezionata singolarmente, obbligo di Green Pass come da normativa nazionale.

L’iniziativa si svolge nell’ambito del progetto Mura di Pisa Night Experience, ideato e sviluppato dall’associazione culturale Acquario della Memoria e sostenuto dalla Fondazione Pisa, in collaborazione con altri partner fra cui Ati Mura di Pisa (CoopCulture, Itinera, Promocultura), Comune di Pisa, Mappa Lab – Università di Pisa – Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Nanof, Internet Festival, Alma Artis Academy.

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Tra bandiere e balestre

Sabato 10 al Parco delle Concette dimostrazioni, coreografie e visite guidate sulle Mura: l’occasione è l’anniversario della fine dell’assedio fiorentino del 1500; l’occasione, fra accampamenti, arcieri, balestrieri, musici e sbandieratori, mè per chi vuole fare un tuffo nelle tradizioni.

Tutto pronto per la seconda edizione della rievocazione storica dell’assedio subito da Pisa nell’estate del 1500 da parte degli eserciti fiorentino e francese. Dal 29 giugno al 10 luglio, infatti, a ridosso della cerchia muraria tra Porta Calcesana e la Torre delle Piagge, si svolsero le principali battaglie. Per ricordare quei fatti d’arme, sabato 10 luglio si svolgerà la rievocazione, nell’anniversario dalla fine dell’assedio.

Il programma della giornata prevede, a partire dalle 9, la visita a un accampamento a tema medievale, realizzato grazie ai Balestrieri di Porta San Marco, con la partecipazione dei gruppi storici “Musici e Sbandieratori Città di Pisa”, “Ordo Civitas Pisarum”, “Mazzascudo”, “Associazione Rievocazione Storica della Battaglia di Ponte di Sacco A.D. 1497”, “Pisa Ghibellina”, “Compagnia di Calci”.

Alle 12 verrà apposta una corona di alloro alla presenza dell’assessore alle tradizioni della storia e dell’identità di Pisa Filippo Bedini e delle autorità, con il drappello d’onore dei Balestrieri di Porta San Marco e degli altri gruppi storici.

Nel pomeriggio, a partire dalle 17.30, inizieranno le dimostrazioni di arcieri e balestrieri con le coreografie di musici e sbandieratori. Dalle 18.00 alle 19.45, infine, visite guidate sulle Mura di Pisa con salita da Torre di Legno e discesa in piazza delle Gondole. I “Balestrieri di Porta San Marco”, in costumi d’epoca, accompagneranno i visitatori nel racconto di quei giorni.

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Sempre più Mura

Anni fa le abbiamo riscoperte grazie ad un progetto di recupero che ha ripristinato il camminamento in quota per un lungo tratto: presto sarà recuperata una nuova porzione della cinta muraria che ci offre una nuova prospettiva sulla città e un’ulteriore attrazione per i visitatori.

Inizieranno nel 2022 i lavori di restauro di un nuovo tratto dei camminamenti in quota delle mura pisane: è stato approvato il progetto esecutivo per il recupero della porzione che costeggia il Giardino Scotto. L’intervento, allacciandosi ai lavori già realizzati nell’ambito del progetto PIUSS, prevede la riqualificazione del tratto compreso tra la Torre di Sant’Antonio, in prossimità del Ponte della Fortezza, e il Bastione Sangallo. Dalla Torre di Sant’Antonio verrà inoltre realizzato un punto di salita sulle mura del Giardino Scotto che consentirà di accedere al camminamento in quota (galleria e parapetto) e rappresenterà il punto iniziale o finale del percorso perimetrale esistente, al quale si accede da una scala sul lato opposto.  

Il costo dell’intervento è di 798 mila euro, di cui circa 84 mila di contributo regionale. La parte restante verrà invece finanziata dal Comune di Pisa attraverso un mutuo da contrarre con Cassa Depositi e Prestiti. Nelle prossime settimane verranno avviate le procedure di gara per affidare i lavori che partiranno nel 2022 e avranno una durata complessiva stimata di circa un anno.

“Il progetto – dichiara il sindaco Michele Conti – prevede il restauro di una porzione di mura urbane situata in una zona di particolare pregio, sia dal punto di vista monumentale che paesaggistico. Con questo intervento miriamo in particolare a recuperare una parte importante e abbandonata da circa due secoli di un monumento che caratterizza la nostra città, garantendone la fruibilità attraverso l’apertura di camminamenti in quota che si svilupperanno per circa 460 metri complessivi, inseriti nel sistema di percorsi murari già esistenti. Il tratto che andremo a riqualificare sarà infine inserito nella gestione attuale dei percorsi in quota delle mura, che prevede visite e iniziative di carattere sociale e culturale che si svolgono durante il corso dell’anno».

L’intervento prevede nel dettaglio: il restauro e consolidamento delle strutture murarie esistenti; la ricostruzione con strutture in legno della parte superiore della torre di S. Antonio, già inglobata nel sistema difensivo delle mura medievali, ma originariamente con funzione di campanile della chiesa di S. Andrea, al fine di permettere l’accesso a due percorsi in quota mediante la realizzazione di opere, quali elevatori e rampe, per garantire la piena accessibilità anche alle persone disabili: dei due percorsi in quota, uno è posto sulla sommità a circa 10 mt di altezza, il secondo, posto ad una quota di 6,25 mt, si sviluppa in una galleria con volta a botte posta all’interno dello spessore murario; il restauro conservativo della sommità dalla Torre di S. Barbara, con la messa in sicurezza della scala di accesso alla garitta.

Stato attuale. Allo stato attuale, il sistema fortificato sud-est di Pisa termina con il Giardino Scotto, un parco urbano di circa 17 mila metri quadri che presenta sul suo perimetro triangolare una galleria con delle grandi finestre ad arco e un camminamento a cielo aperto; le mura, anche grazie a interventi di restauro che si sono succeduti negli anni, sono perlopiù integre e in buono stato di conservazione, ma l’accesso al pubblico è interdetto. Il vertice settentrionale del triangolo fortificato è mancante, in quanto in parte crollato e in parte inglobato dentro un palazzo costruito alla fine del Settecento. In particolare, dal lato del lungarno Fibonacci, le mura si interrompono in corrispondenza della torre di S. Antonio che si presenta “mozzata” alla quota del camminamento e sormontata da un solaio costruito dopo la Seconda Guerra Mondiale; a fianco della torre è attualmente presente uno degli ingressi al giardino. Nei pressi della torre, la volta galleria e le strutture portanti sono crollate. Il muro esterno (a due teste) è stato puntellato per impedirne l’ulteriore crollo.

Cenni storici. Giardino Scotto fu costruito dai fiorentini come “Fortezza San Marco” o “Cittadella nuova” dopo la conquista della città di Pisa del 1406, non a difesa della città ma per dominarla militarmente. Per la realizzazione del progetto urbanistico, iniziato a partire dal 1440, fu necessario demolire un’area nella quale si trovava la chiesa di S. Andrea in Chinzica con annesso monastero e ospedale. Il campanile della chiesa fu inglobato nel complesso murario e rimase con la funzione di torre di difesa. I lavori per la costruzione della “Cittadella nuova” durarono circa trent’anni. 

La rivolta pisana del 1495 portò alla parziale demolizione della “Cittadella nuova” e a un breve periodo di libertà cittadina che terminò con la riconquista di Pisa da parte dei fiorentini (1509). Durante la rivolta le mura medievali subirono drastiche distruzioni, da cui si salvò soltanto la porta San Marco con alcuni annessi nel mastio nella fortezza meridionale. Una volta riconquistata la città i fiorentini iniziarono la costruzione di una nuova cittadella fortificata sulle strutture precedenti ordinando un nuovo progetto a Giuliano da Sangallo. A ridosso della struttura quattrocentesca furono così erette due fortezze, una a sud e una a nord, poi abbattuta sulla fine del Settecento. Sul lato est il muro fu ricostruito con una cortina in laterizio listata di marmo, soggetta a una serie di rifacimenti che vanno dal Seicento agli anni trenta del Novecento, quando fu tagliata con i due grandi archi per il passaggio della viabilità del lungarno e perforata con le finestrature ad arco a fini estetici.

La Cittadella Nuova fu disarmata e privatizzata da Pietro Leopoldo di Lorena nel 1781. Nel 1798 fu acquistata da Domenico Scotto, armatore livornese, che la trasformò in giardino con ambulacri coperti e scoperti, annesso ad un palazzo che costruì lungo il fiume sul tratto nord-orientale della fortezza. In seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale l’edifico ad angolo tra Lungarno Fibonacci e Lungarno Galilei e l’altro edifico attiguo furono danneggiati.

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Sempre più mura

Con il recupero del Bastione del Barbagianni, in zona S. Silvestro, e dell’ex serbatoio dell’acquedotto, alle Gondole, si amplia sempre di più il circuito delle Mura urbane: dopo l’acquisizione del Parlascio, sarà restaurata anche questa parte della cinta muraria e arricchita l’offerta per chi vuole ammirare la città dall’alto.

È stato approvato il progetto di fattibilità per il restauro e la valorizzazione del Bastione del Barbagianni e dell’ex serbatoio dell’acquedotto: diventeranno un nuovo snodo del camminamento in quota delle Mura che, riscoperte anni fa, si ricompongono pezzo per pezzo.

“Il progetto – dichiara l’assessore ai lavori pubblici, Raffaele Latrofa – prevede il restauro del tratto di Mura urbane situate ad est del centro storico. Con questo intervento andremo in particolare a completare il recupero del Bastione del Barbagianni, già oggetto in passato di un parziale restauro, per consentirne la piena fruizione con la creazione di accessi sia dal camminamento in quota delle Mura che dal parco urbano di S. Silvestro. Il progetto prevede inoltre il restauro e riutilizzo dell’ex serbatoio dell’acquedotto, situato sulle Mura urbane in prossimità della piazza delle Gondole, dove si prevede di realizzare un centro didattico di documentazione delle acque della città di Pisa”.

Intanto, procedono i lavori necessari agli interventi al Bastione del Parlascio: sono stati affidati, per un importo di circa 41 mila euro, i lavori riguardanti le indagini archeologiche e stratigrafiche relativi al Bastione. Si tratta di un passaggio preliminare necessario per accertare l’eventuale presenza di reperti archeologici e poter poi procedere al restauro complessivo della struttura, intervento su cui sono stati investiti 1,2 milioni di euro anche grazie al contributo di 900 mila euro della Fondazione Pisa. In questo caso l’obiettivo dell’amministrazione è quello di farne uno dei punti di accesso alle mura cittadine ed un museo multimediale che racconti la storia della città.

Bastione del Barbagianni. Il bastione venne costruito a metà del XVI secolo sotto il regno di Cosimo I che diede molta importanza al rafforzamento delle strutture difensive pisane ormai inadatte a resistere alle armi da fuoco dell’epoca. I lavori per la costruzione del Bastione del Barbagianni iniziarono nel 1543 e si conclusero nel 1557.  

Addossato alle mura medievali in prossimità del complesso architettonico di San Silvestro, è stato già in parte oggetto di restauro per quanto riguarda il paramento murario esterno nell’ambito del Progetto mura PIUSS. 

Il progetto di restauro e valorizzazione, inserito nell’elenco annuale 2021 dei lavori pubblici, prevede, per un importo complessivo di 750mila euro, i seguenti interventi che vanno a completare il recupero: il recupero, restauro e consolidamento del vano di accesso attraverso la porta delle Concette limitrofa al parco urbano di S. Silvestro; il ripristino e la ricostruzione delle scale di accesso alla ‘piazzola’ interna al Bastione e al vano interrato; uno scavo parziale, con la rimessa in luce e l’apertura di un vano porta ad arco con accesso ai vani interrati presenti nel Bastione; la bonifica, con la rimozione di detriti e terreno di riporto del vano interno, con la rimessa in luce delle feritoie e con il restauro del paramento murario; l’eliminazione della vegetazione e del terreno di riporto dalla piazzola interna al Bastione, con il consolidamento, ripristino e restauro dei muri perimetrali; la ricostruzione di una scala in muratura di accesso alla quota superiore del Bastione; l’eliminazione della vegetazione infestante al piano in quota del Bastione, con la realizzazione di una pavimentazione perimetrale e la piantumazione di alberature (lecci) nell’area centrale del Bastione; il restauro e consolidamento delle cortine murarie; la realizzazione di impianto di illuminazione dei vani interni recuperati.

Ex serbatoio dell’Acquedotto. L’edificio, situato sulle mura urbane in prossimità della piazza delle Gondole, risulta in stato di abbandono e non più utilizzato perché sostituito da nuove tecnologie di adduzione dell’acquedotto comunale. L’intervento di restauro e riutilizzo di questa struttura rappresenta un qualificante intervento di rigenerazione urbana di edifici ad uso culturale in quanto si prevede un utilizzo come centro didattico di documentazione delle acque della città di Pisa.

Il progetto prevede: la bonifica degli ambienti interni; il consolidamento e restauro delle strutture murarie e delle strutture lignee del tetto; la rifunzionalizzazione ed il riutilizzo dei serbatoi ad uso degli ambienti espositivi; la realizzazione e l’adeguamento degli spazi per rendere agibili gli ambienti; la realizzazione di opere per il superamento delle barriere architettoniche; la realizzazione di servizi igienici; la realizzazione di impianti elettrici.

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Obiettivo 2023

Fra due anni dovrebbe già essere fruibile al suo interno un museo multimediale che racconta la storia della città: nell’ipotesi progettuale per la riqualificazione del Bastione del Parlascio è previsto anche un accesso alle Mura in posizione strategica tra il centro, il Duomo e le Mura.

Nei giorni scorsi la Fondazione Pisa ha assegnato al Comune un contributo di 900 mila euro per la riqualificazione dell’antica struttura. Una somma a cui si aggiungono 300 mila euro di finanziamento comunale, per un totale di 1,2 milioni di euro. Nei prossimi giorni verrà firmata la convenzione per l’erogazione del contributo. L’amministrazione è inoltre al lavoro per intercettare ulteriori finanziamenti che consentiranno di realizzare all’interno della struttura un museo virtuale della città.

“Il Bastione del Parlascio – ha dichiarato l’assessore alla cultura Pierpaolo Magnani – era il cuore del progetto Pisa Capitale della Cultura ed è oggi un punto fondamentale per lo sviluppo della città del futuro. Il finanziamento della Fondazione Pisa, che ringrazio, ci darà la possibilità di restaurare l’immobile. I lavori saranno funzionali alla realizzazione di un museo virtuale che racconterà la storia della città in tutte le sue epoche storiche, dalla sua fondazione fino ai giorni nostri”.

“La struttura – ha affermato l’assessore all’urbanistica, Massimo Dringoli – si trova in una posizione strategica, in quanto costituisce una cerniera tra piazza del Duomo e il percorso delle Mura. Il Bastione del Parlascio diventerà quindi un elemento centrale nel sistema di promozione turistica della città“.

Entro 8-9 mesi – ha dichiarato l’assessore ai lavori Pubblici Raffaele Latrofa – saremo in grado di far partire i lavori per la ristrutturazione dell’immobile. Di pari passo si procederà con la definizione dello spazio museale, con l’obiettivo di renderlo operativo nei primi mesi del 2023. La riqualificazione del Bastione del Parlascio è perfettamente in linea con quanto previsto dal dossier Pisa Capitale delle Cultura così come lo è l’altro intervento che abbiamo messo a bilancio e inserito nel Piano delle opere pubbliche del 2021 per un valore di 500 mila euro, e che riguarda la realizzazione di un nuovo scalo lungo il fiume, in prossimità della Cittadella. Un intervento, quest’ultimo, che fa parte di quelli previsti dal progetto per la navigabilità dell’Arno”.

Verso il Parlascio

Prosegue l’iter verso la riqualificazione del Bastione del Parlascio: dalla Fondazione Pisa contributo di 900 mila euro per il restauro e la riqualificazione della struttura che presto tornerà a disposizione di tutti come parte integrante del sistema delle Mura.

Prosegue l’iter amministrativo che porterà  al restauro del Bastione del Parlascio. Nei giorni scorsi la Fondazione Pisa ha infatti assegnato al Comune un contributo di 900 mila euro per la riqualificazione dell’antica struttura. Una somma a cui si aggiungono 300 mila euro di finanziamento comunale, per un totale di 1,2 milioni di euro. Nella giornata di ieri la giunta ha approvato lo schema di convenzione per l’erogazione del contributo. La convenzione verrà firmata nei prossimi giorni dai rappresentanti legali dei due enti.

“Annuncio con soddisfazione – dichiara l’assessore ai lavori pubblici, Raffaele Latrofa – che la Fondazione Pisa ha concesso al Comune un contributo di 900 mila euro per il recupero del Bastione del Parlascio, nell’ambito del progetto complessivo di restauro delle Mura. Si tratta di un  riconoscimento molto significativo che rafforza ulteriormente il nostro legame con questo importante ente del territorio. Il Bastione del Parlascio è un polo attrattivo di grande interesse, anche se purtroppo ancora troppo poco conosciuto. Dopo l’installazione di cartelli turistici per indicare quelle che una volta erano le antiche terme romane la valorizzazione di questo punto d’interesse proseguirà con la riqualificazione di via Cardinale Maffi che collega il bastione a Piazza dei Miracoli, in un processo di valorizzazione dell’asse turistico che va dalla stazione fino alla Torre”.

IL PROGETTO. Il progetto di riqualificazione del Bastione del Parlascio, del valore di 1,2 milioni di euro, è inserito nel Piano delle opere pubbliche del 2021. Quest’area, di particolare pregio architettonico e storico, è parte integrante e sostanziale del progetto mura. La parte di pregio artistico del Bastione era stata acquisita dal Comune con una permuta di immobili per un valore di circa un milione di euro, in quanto il fabbricato risultava di proprietà privata. Situato in prossimità dell’area archeologica delle Terme Romane, sul prolungamento dell’asse pedonale di Borgo Stretto e Borgo Largo, risulta un punto strategico dal punto di vista dell’interesse architettonico e dal punto di vista dell’accessibilità alle mura urbane, in quanto al suo intervento è previsto uno dei punti di salita

L’edificio, dopo alcuni interventi di sistemazione della copertura per evitare infiltrazioni d’acqua, risulta in uno stato di degrado avanzato e attualmente non permette l’accesso alle Mura. Le mura urbane che lambiscono il lato nord del Bastione sono state recuperate e rese accessibili con il camminamento in quota.

Il progetto prevede una fase di ‘interventi preliminari’, con scavi archeologici in prossimità della porta e dell’anteporta del Parlascio e interventi di restauro conservativo e di ripristino degli ambienti originari. A questi seguiranno poi i lavori per la rifunzionalizzazione degli spazi. Il complesso architettonico dopo il restauro e recupero permetterà un’accoglienza turistica al suo interno con l’utilizzo degli spazi per informazioni, sosta, mostre; inoltre consentirà il suo attraversamento interno con un percorso pedonale pubblico che sarà aperto nelle ore diurne.

CENNI STORICI.  Con la sua struttura il Parlascio rappresenta un significativo esempio di ciò che gli studiosi definiscono bastione all’italiana di prima generazione. Come tale rientra nelle sperimentazioni con le quali gli architetti militari cercarono, agli inizi del XVI secolo, di definire nuovi sistemi di difesa di città e fortezze. Il Bastione del Parlascio conserva inoltre al suo interno, ancora leggibili, i resti delle strutture di fortificazione che dal XIIsecolo fino alla prima metà del XV secolo si sono avvicendate nella difesa della porta del Parlascio, aperta lungo le mura medievali della città al capo settentrionale della via del Borgo e come tale una delle porte cittadine più importanti sulla riva destra dell’Arno. Proprio su questa sponda iniziarono i lavori di costruzione delle mura difensive di Pisa, che dal 1154 al 1161, sotto il consolato di Cocco Griffi, si svilupparono in sette lotti di edificazione.

Alla fine del XVI secolo la struttura fu riconvertita a ghiacciaia, funzione che mantenne fino agli inizi del ‘900. Durante il secondo conflitto mondiale venne riscoperto il carattere militare del Parlascio e le sue strutture furono utilizzate come rifugio antiaereo. Nel dopoguerra il bastione venne diviso  in 3 proprietà distinte e venduto a privati. Nel corso di questi decenni venne annesso alla struttura un bar e all’interno del bastione venne realizzata un’autofficina.

Muri puliti?

Tanto ci piacciano le libere espressioni artistiche, quanto è condivisibile la disapprovazione per le scritte sui monumenti senza troppa arte né troppo senso. Continua l’azione del comune per ripulire le mura e si mette in bilancio la spesa per farlo: basta non pensare che tutto il degrado venga da lì.

Con particolare attenzione al centro storico, l’attività di rimozione delle scritte, avviata nel mese di febbraio, sta proseguendo in maniera continuativa da parte di Avr, con interventi di ritenteggiatura e pulizia degli arredi urbani. Per le operazioni di ripristino, viene utilizzata anche vernice antigraffito, in modo da scoraggiare il ripetersi di imbrattamenti e da renderne più semplice la rimozione. Particolare attenzione alle operazioni in corso in via del Brennero, per la rimozione di scritte dalle antiche mura urbane della città per le quali sono necessari specifici interventi di restauro.

“Partiamo oggi – ha spiegato l’assessore all’ambiente Filippo Bedini – con la rimozione di due scritte sulle mura storiche della città, un danno importante che richiede l’intervento dei restauratori e un impegno da parte del Comune di circa 2.500 euro per ciascuna scritta. Ma anche una ferita immateriale per la città che oggi, come già fatto in altre occasioni di monumenti deturpati, proviamo a rimarginare. Come Amministrazione siamo fortemente convinti che la lotta al degrado passi anche da questi interventi: noi vorremmo che i pisani diventassero sempre più consapevoli della meraviglia in cui vivono e gelosi di conservarla. Per questo abbiamo inserito all’interno del Bilancio dell’anno prossimo un capitolo specifico, di circa 100 mila euro, dedicato alle spese per il ripristino delle tinteggiature e alla rimozione di scritte e affissioni abusive. Con questi interventi vogliamo quindi dare un segnale piccolo ma importante, per diffondere tra tutti i cittadini un cambiamento culturale di approccio alla salvaguardia della città, basato sull’importanza di tutelare il patrimonio cittadino e l’immagine e della propria città.” 

Il procedimento di rimozione delle scritte e di restauro della pietra prevede una microsabbiatura con bicarbonato di sodio, in modo da non danneggiare l’apparato murario e poi un lavaggio con acqua demineralizzata, a cui segue un intervento per ritonalizzare la pietra. Per ogni scritta occorrono come minimo due giorni di lavoro.

Nuova vita per i Vecchi Macelli

Terminata la riqualificazione agli ex Macelli: durati più del previsto per il ritrovamento di resti della parte mancante delle mura, i lavori delle piazzetta Spadoni aprono le porte ad una nuova stagione dell’area, che parte subito con eventi legati al buon cibo.

Sono terminati gli interventi per la riqualificazione di largo Spadoni e dell’area degli ex Macelli. Nel corso dei lavori però una sorpresa: il ritrovamento di un tratto di mura medievali risalenti alla metà del XII secolo.

 I lavori, inseriti nel programma delle opere per la realizzazione dello Science Center nelle piazze di ingresso della Cittadella Galileiana, erano iniziati lo scorso 10 febbraio. Obiettivo la valorizzazione dell’ingresso del parco, trasformando quello che era un parcheggio in una accogliente piazzetta, con nuova pavimentazione in pietra, cemento architettonico, elementi di arredo, nuove piantumazioni e nuovo impianto di illuminazione. Un intervento che riguardava largo Spadoni e l’ingresso da via Macelli, anche in questo caso con una nuova pavimentazione in cemento architettonico, il rifacimento degli intonaci delle murature, la realizzazione di un nuovo sistema di controllo degli accessi e una nuova illuminazione. Per una spesa di 349.976,46 euro.

 “Una nuova riqualificazione per l’ingresso dei Vecchi Macelli – commenta il sindaco Michele Conti – che tra l’altro ospiteranno una serie di eventi cittadini per il Summer estivo pisano, rivisitato alla luce dell’emergenza covid-19. Oggi largo Spadoni risulta quindi riqualificato e reso ancora più bello. Manca solo qualche arredo e qualche pianta da fiore che posizioneremo dopo l’estate”.

E’ tornato infatti alla luce, durante i lavori, un tratto delle mura Repubblicane abbattuto agli inizi del ‘900 per aprire un varco ai Macelli Pubblici, costruiti nell’immediata periferia della città per motivi di igiene e decoro pubblico. Lo scavo, finalizzato al posizionamento di alberature e di una serie di cavidotti elettrici per la nuova illuminazione, è stato quindi necessariamente affiancato dall’assistenza archeologica, curata dalle archeologhe Elisabetta Abela, Chiara Condoluci e Maila Franceschini con la direzione scientifica della dottoressa Claudia Rizzitelli della Soprintendenza Archeologia Bella Arti e Paesaggio di Pisa e Livorno.

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Uno spaccato del nostro passato remoto che si mescola al presente: tutti i fine settimana, dal giovedì alla domenica, fino al 1 novembre l’area ospiterà La Cittadella – Eventi di Cibo, novità enogastronomica dell’estate-autunno 2020. A partire dalle 19 cittadini e turisti potranno utilizzare gli spazi del Parco della Cittadella per passare le serate in sicurezza e all’aperto, nel pieno rispetto delle norme anti Covid-19, in un luogo suggestivo e carico di storia tra gli Arsenali medicei, gli Arsenali repubblicani e la Torre Guelfa, a due passi dall’Arno, e potranno degustare il cibo da strada della tradizione toscana e non solo.

“A fondamento del bando per la concessione degli spazi della Cittadella e degli ex Macelli – dice l’assessore al turismo del Comune di Pisa Paolo Pesciatini – vi è stata la volontà di offrire ulteriori opportunità economiche alle attività che hanno sofferto le conseguenze della pandemia. È una opportunità per le nostre imprese ma anche per i nostri cittadini e ospiti che potranno meglio conoscere, vivere e apprezzare questi luoghi che fanno parte dei nostri percorsi turistici condividendo anche momenti di convivialità, in piena sicurezza”.

Quindici truck, infatti, si alterneranno nello spazio concesso dal Comune di Pisa ogni fine settimana, offrendo una varietà di proposte che vanno dalla cucina pisana all’American barbecue, il polpo all’elbana e quello giapponese, pizza e panini di cinta senese, piatti vegani e hamburger di polenta, birre artigianali, dolciumi e molto altro. Alle serate di enogastronomia potranno, di volta in volta, essere associati anche eventi e momenti di intrattenimento.

Questi i quindici Street food aderenti: La Polentina, Baus Beer, Polpo&Birra, Birrifico Buti, Karē No Kuruma, Gao Street Food, Rostivendolo, GingerVeg, Santaniello, Il Furgoncino Giallo, Panzero, Burger Art, Il Bombo, Solo Artigianale, Del Sarto.

Passeggiata e visita a Duomo e Battistero

Riprendono le iniziative organizzate dalle Officine Garibaldi, nel centro polifunzionale di via Gioberti e fuori, alla scoperta della nostra città meravigliosa.

Lunedì pomeriggio alle 16 visita gratuita al Duomo e al Battistero, organizzata da Pisa città che cammina e UispRitrovo ore 16 davanti all’ingresso del Duomo. 

C’era una volta l’assedio

Nel 1500 Pisa subiva l’assedio fiorentino e francese: venerdì 10 luglio una cerimonia celebrativa e una visita guidata in quota, sul camminamento recuperato in cima alle Mura, con guide in costume d’epoca, ci fa ricordare, e rivivere, quei momenti. E apprezzare la bellezza e la forza della nostra città.

Una giornata per ricordare la storia di Pisa, in particolare la strenua difesa della città che il 10 luglio 1500 permise di cacciare gli assedianti fiorentini e francesi accampati fuori dalle Mura. Per commemorare la storica giornata, a 520 anni di distanza, venerdì 10 luglio, alle 12, al Parco delle Concette sarà deposta una corona d’alloro. Sarà presente anche il Gonfalone del Comune e una delegazione dei Balestrieri di Porta San Marco.

Nel pomeriggio visita guidata speciale sul camminamento in quota delle Mura di Pisa, con guide in costume d’epoca che racconteranno ai partecipanti l’evento storico basandosi sul  libro Onore e Gloria dello storico pisano Mario Chiaverini.

Le visite si divideranno in tre turni con partenze dalla Torre di Legno (Piazza Del Rosso) ogni mezz’ora a partire dalle 18.30 e arrivo e discesa in piazza delle Gondole. Ultimi posti disponibili: prenotazioni telefonando al numero 050 0987480 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, oppure direttamente la sera dell’evento fino ad esaurimento posti. Biglietti a 3 euro (più 1,50 euro di prevendita), gratuito per bambini sotto gli 8 anni e per accompagnatori di disabili. Essendo presenti in questo tratto delle Mura alcuni scalini, i visitatori con disabilità motoria potranno comunicarlo per individuare eventuali soluzioni.

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