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A caccia del decoro

Perseguendo l’idea che uno degli obiettivi principali di una città sia il cosiddetto decoro, qualsiasi cosa voglia dire, sono state emesse due nuove ordinanze: si prorogano per tutto settembre quella che vieta la vendita di alcolici da asporto e la detenzione di bottiglie di vetro e fino a novembre quella che prevede la ztl sui lungarni.

Firmate due nuove ordinanze per prevenire e contrastare quei “comportamenti che possano costituire pericolo per la salute delle persone e per assicurare il rispetto del decoro urbano nelle aree del centro storico”. Questo anche alla luce di quanto emerso in sede di Comitato Provinciale per la Sicurezza Pubblica ed in sede di coordinamento presso la locale Questura, per rispondere all’esigenza di proseguire, anche per il mese di settembre, con l’adozione di misure a carattere preventivo per la sicurezza e la salute dei cittadini, integrative della normativa nazionale.

La prima ordinanza “antialcol”, che entrerà in vigore venerdì 3 settembre fino a domenica 3 ottobre, è emessa in proroga alla precedente ordinanza (scaduta lo scorso 31 agosto), disponendo il divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche e superalcoliche nei pubblici esercizi, nei minimarket, negli esercizi di vicinato e nei distributori automatici dalle ore 17.00 alle ore 24.00 nei giorni di venerdì, sabato, domenica, festivi e prefestivi nelle vie e piazze comprese nella “Zona A” e nella “Zona B” del centro storico individuate dal regolamento per le attività economiche nel settore alimentare. 

La stessa ordinanza vieta anche la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche, con la sola eccezione del servizio assistito al tavolo e al banco, all’esterno ed all’interno dei locali di esercizio, con obbligo a carico dei gestori di rimuovere i contenitori utilizzati, al termine della consumazione. E’ vietata inoltre la detenzione di contenitori di vetro, ai fini dell’immediato consumo di bevande di qualsiasi tipo, misura che contrasta l’abbandono degli stessi nei luoghi pubblici, un fenomeno frequente in alcune piazze del centro nelle ore serali. 

La seconda ordinanza riguarda la proroga della Zona a Traffico Limitato sui Lungarni fino a inizio novembre, con modifica dell’orario attuale di entrata in vigore, che viene posticipato alle ore 22.00, fino alle ore 5.00 di tutti i giorni. Nel dettaglio, queste le strade interessate: Lungarno Pacinotti, Piazza Carrara, via San Nicola, via Santa Maria (tratto compreso tra Via San Nicola e Lungarno Pacinotti), Lungarno Mediceo, piazza Mazzini, Lungarno Galileo Galilei, Lungarno Gambacorti, Ponte di Mezzo.

Il provvedimento, teso a contenere gli accessi e le soste dei veicoli privati in un’area frequentata, soprattutto negli orari serali, da numerose persone per evitare situazioni di potenziali pericoli per i pedoni, entrerà in vigore venerdì 3 settembre fino al giorno 7 novembre 2021, salvo eventuali proroghe.

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Niente alcolici: c’è il Covid -2

Il divieto di vendita di alcolici si estende ad altri due supermercati del centro: un’ulteriore misura anticovid, per salvaguardare sicurezza e salute dei cittadini. O almeno, questa è l’idea: meno alcol si tradurrebbe in minori assembramenti a rischio contagio.

Il sindaco di Pisa Michele Conti ha firmato un’integrazione all’ordinanza contingibile e urgente dello scorso 19 febbraio che ha disposto la cessazione dell’attività di vendita di bevande alcoliche nei minimarket, supermercati ed esercizi commerciali della zona di Corso Italia, ovvero Pam di via Pascoli, Conad di via del Cottolengo, Carrefour Express di via San Martino, a partire dalle ore 16 di tutti i giorni della settimana. Con l’integrazione pubblicata oggi venerdì, a partire da domani sabato 6 marzo, il divieto di vendita di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione si estende anche ai supermercati Pam di via San Lorenzo (angolo Borgo Largo) e Carrefour Express di via Francesco da Buti (a fianco della Stazione Leopolda), sempre dalle ore 16 di tutti i giorni della settimana.

“Dato il costante aumento dell’indice di contagiosità del virus tra la popolazione – spiega l’assessore alla sicurezza Giovanna Bonanno – abbiamo ritenuto utile, anche alla luce di quanto valutato in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza che si è tenuto in videoconferenza con la Prefettura, di estendere l’ordinanza già in vigore anche ad altri supermercati del centro, per evitare il verificarsi di episodi di assembramento fuori da minimarket e supermercati che vendono alcoolici a basso prezzo. A seguito, infatti, dei controlli effettuati in collaborazione tra Forze dell’Ordine e Polizia Municipale nei giorni scorsi, sono stati riscontrati assembramenti nelle immediate vicinanze delle attività ancora non toccate dal divieto di vendita ed è per questo che si è reso necessario provvedere con ulteriori misure, al fine di salvaguardare la sicurezza e la salute dei nostri cittadini.”

Anche questa integrazione, come l’ordinanza stessa, rimarrà in vigore, salvo proroghe, fino a quando la Regione Toscana rimarrà compresa nella zona arancione o nella zona rossa, secondo quanto stabilito dalle ordinanze del Ministero della Salute. Si ricorda che i titolari, i legali rappresentanti e gli addetti agli esercizi commerciali, sono da considerarsi direttamente responsabili dell’osservanza degli obblighi impartiti con l’ordinanza. I trasgressori saranno sanzionati con la sanzione amministrativa del pagamento da 400 a 3 mila euro; in caso di reiterata violazione della medesima disposizione, la sanzione amministrativa pecuniaria è raddoppiata da 800 a 6 mila euro; trattandosi di attività di impresa, si applica anche la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.

Niente alcolici: c’è il Covid

Con una nuova ordinanza, il comune decide di chiudere i minimarket e vietare la vendita di alcolici. Motivo? L’aumento dell’indice di contagio. Sì perché queste sarebbero misure per prevenire assembramenti e bivacchi pericolosi. Solo però in zona Corso Italia.

Nello specifico si tratta della Pam di via Pascoli, la Conad di via del Cottolengo, la Carrefour Express di via San Martino: a partire dalle ore 16 di tutti i giorni della settimana, questi esercizi non potranno più vendere alcolici. In più, alle 18 di tutti i venerdì, sabato e domenica, i minimarket nelle zone A e B previste dal Regolamento per le attività economiche del settore alimentare, cioè tutta la zona Stazione e ampia parte del centro storico, piazza Guerrazzi e via Cattaneo, dovranno chiudere.

L’idea è che queste misure possano essere utili, sfavorendo l’assembramento, a prevenire e contenere la diffusione del Covid-19, facendo assioma della corrispondenza diretta tra alcol e assembramenti. Staremo a vedere.

L’ordinanza rimarrà in vigore, salvo proroghe, fino a quando la Regione Toscana rimarrà compresa nella zona arancione, secondo quanto stabilito dalle ordinanze del Ministero della Salute.

“Dato che i dati diffusi dall’Azienda USL Toscana Nord ovest – spiega l’assessore alla sicurezza Giovanna Bonanno – indicano un aumento giornaliero dei casi di Covid-19 e visto l’incremento dell’indice di contagiosità del virus tra la popolazione regionale, che ha collocato la Toscana in zona arancione, l’Amministrazione Comunale ha ritenuto necessario emanare una nuova ordinanza che limiti le situazioni pericolose di assembramenti e bivacchi, spesso verificati fuori da minimarket e supermercati che vendono alcolici a basso prezzo. Nonostante i continui appelli al senso di responsabilità, i cittadini residenti nelle zone del centro storico e soprattutto della zona di via Pascoli-Cottolengo, ci hanno più volte segnalato episodi di assembramenti di persone in stato di alterazione alcolica, che non indossano mascherine, non rispettano le distanze e provocano spesso liti, scontri ed episodi di violenza che costituiscono un reale motivo di pericolo per i passanti, soprattutto vista la situazione di emergenza sanitaria che impone il rispetto dei dispositivi di sicurezza. Oltre all’emanazione dell’ordinanza, nel fine settimana la Polizia Municipale rafforzerà i controlli in tutto il centro storico per verificare che siano rispettate le misure di prevenzione e per richiamare tutti i cittadini al massimo senso di responsabilità.”

L’ordinanza prevede che i trasgressori siano sanzionati con la sanzione amministrativa del pagamento da 400 a 3 mila euro; in caso di reiterata violazione della medesima disposizione, la sanzione amministrativa pecuniaria è raddoppiata da 800 a 6 mila euro; trattandosi di attività di impresa, si applica anche la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.

L’estate avanza, le misure restano le stesse

Prorogata fino al 15 ottobre l’ordinanza che regola la movida pisana: misure invariate per la vendita di alcolici e per quanto riguarda gli orari di chiusura delle attività. Nel periodo più caldo dell’estate, e più a rischio assembramento nelle strade del centro, non possiamo abbassare la guardia.

Il Comune di Pisa ha prorogato le misure per regolamentare la vendita di bevande alcoliche e lo svolgimento della movida serale in centro storico per evitare assembramenti di persone, emanando una nuova ordinanza contingibile e urgente che entra in vigore da domani sabato 1 agosto e rimane valida fino al 15 ottobre. La nuova ordinanza, che conferma le misure previste nell’ultimo atto emanato dall’Amministrazione lo scorso 22 giugno e in vigore fino a oggi, venerdì 31 luglio, si basa sul perdurare dello stato di emergenza fino al prossimo 15 ottobre, così come stabilito dal Governo con il Decreto Legge n.83 del 30 luglio, che impone di mantenere le precauzioni necessarie a contrastare le diffusione o la reviviscenza del contagio virale tra la popolazione, continuando a limitare soprattutto le occasioni in cui siano più probabili i contatti tra le persone a distanza ravvicinate.

Confermato il divieto di vendita da asporto di bevande alcoliche a partire dalle 21 in qualsiasi pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande, esercizio di vicinato, medie e grandi strutture di vendita di sostanze alimentari e esercizio di artigianato alimentare all’interno della zona A prevista dal “Regolamento per le attività economiche nel centro storico”, così come l’orario di chiusura di tutte le attività all’interno della zona A, che rimane entro le ore 1.00 nei giorni compresi dalla domenica al giovedì ed entro le ore 1.30 il venerdì ed il sabato. Rimane altresì invariato che entro le ore 1.30 nei giorni compresi dalla domenica al giovedì ed entro le ore 2.00 il venerdì ed il sabato le pertinenze dei locali dovranno risultare completamente sgomberi da tavolini e sedie. L’obbligo degli orari di chiusura, come già nella precedente ordinanza, non si applica agli esercizi di somministrazione della zona Stazione, nel dettaglio in piazza Vittorio Emanuele, piazza della Stazione, via Corte Bracci, via Silvio Pellico, via Pietro Mascagni, via Antonio Gramsci, via Cristoforo Colombo, via Alessandro della Spina, via Antonio Fratti, via Filippo Corridoni, via Amerigo Vespucci, via Francesco Bonaini, via Benedetto Croce.

Rimane sempre valido l’obbligo per tutte le attività di somministrazione di conformarsi alle linee guida e ai protocolli previsti per la ristorazione dall’ordinanza della Regione Toscana n. 60 del 27 maggio, così come viene confermato per piazza delle Vettovaglie e Sant’Omobono il limite di accesso ai locali solo ai clienti che hanno effettuato prenotazione ai tavoli. Sempre valido anche il divieto di vendita di bevande alcoliche per gli esercizi di vicinato alimentari delle due piazze, a cui si continuerà ad accedere da via delle Colonne e a uscire da via Domenico Cavalca. Rimane confermato anche che in piazza delle Vettovaglie e Sant’Omobono, in caso di pioggia gli arredi potranno essere posizionati anche nella parte sotto le logge, lasciando comunque uno spazio libero per il transito dei pedoni. Confermata anche l’occupazione del suolo pubblico con l’estensione del 40% della superficie autorizzata (con esclusione dei loggiati nei giorni in cui non piove). 

I titolari degli esercizi commerciali rimangono responsabili dell’osservanza di tutte le prescrizioni impartite dall’ordinanza e, al momento della chiusura delle attività, dovranno provvedere alla completa rimozione dei rifiuti in corrispondenza o vicinanza delle loro attività. Restano in vigore i controlli che saranno effettuati da Polizia Municipale e Forze dell’ordine per salvaguardare il rispetto delle normative, con sanzioni previste per i trasgressori che prevedono il pagamento della multa da 400 a 3 mila euro e in caso di reiterata violazione da 800 a 6 mila euro (con sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’attività da 5 a 30 giorni).

Zona rossa pisana

Per regolamentare la movida, il Sindaco di Pisa firma la nuova ordinanza che vieta l’asporto dalle 19 alle 24 in buona parte del centro storico e obbliga alla prenotazione per i locali di piazza delle Vettovaglie e Sant’Omobono.

Nuova ordinanza contingibile e urgente per regolamentare la vendita di bevande alcoliche e lo svolgimento della attività di somministrazione nelle ore serali nelle principali piazze e vie del centro storico: l’ordinanza anti assembramenti entra in vigore a partire da domani sabato 30 maggio e rimarrà valida fino al 21 giugno, salvo eventuali modifiche che si potrebbero rendere necessarie per la salvaguardia della salute pubblica.

“Dopo la sperimentazione degli ingressi contingentati in piazza delle Vettovaglie – spiega il sindaco Michele Conti – abbiamo ritenuto necessario emanare un’ordinanza che coinvolgesse l’intero centro cittadino, con l’adozione di misure che limitino il crearsi di grandi assembramenti di persone all’interno di aree di piccole dimensioni, dove non è possibile controllare il giusto distanziamento interpersonale. Sulla scia di provvedimenti simili adottati da altre città anche di grandi dimensioni, abbiamo deciso di limitare la vendita di alcol per asporto nelle ore serali e di favorire invece la possibilità di consumare le bevande seduti ai tavolini. Con l’aumento del suolo pubblico del 40% oltre la superficie autorizzata concesso alle attività di somministrazione, abbiamo introdotto un metodo efficace per regolamentare la movida e prevenire la formazione degli assembramenti, oltre a sostenere le attività commerciali duramente provate dalla fase del lockdown. Dando più spazio ai tavolini, che saranno posizionati in maniera distanziata all’interno delle piazze e delle strade, riusciremo a disciplinare in maniera più regolamentata possibile la presenza delle persone in spazi limitati della città”. 

“Ci rendiamo conto – prosegue il Sindaco – che soprattutto agli esercenti chiediamo maggiore collaborazione e impegno, ma è questa l’unica strada che abbiamo per continuare a tenere aperte le attività della città, garantendo il rispetto delle misure di sicurezza che, come continuano a ripetere le autorità sanitarie, sono l’unica arma a nostra disposizione per evitare la ripresa di focolai del contagio. Il senso di responsabilità e lo spirito di collaborazione che chiediamo a tutti i cittadini, con particolare attenzione ai più giovani, sono gli strumenti che ci guideranno nel superamento di questa fase decisiva per il futuro di noi tutti.”

L’ordinanza prevede che a partire da sabato sia vietata la vendita da asporto di bevande alcoliche dalle ore 19 fino alle ore 24 in qualsiasi pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande, in qualsiasi esercizio di vicinato, medie e grandi strutture di vendita di sostanze alimentari ed in qualsiasi esercizio di artigianato alimentare all’interno della zona A prevista dal “Regolamento per le attività economiche nel centro storico” che comprende in pratica tutto il centro storico, a partire dalla Stazione fino a piazza Santa Caterina inclusa, e, a Tramontana, la zona compresa tra via Curtatone e Montanara e via Sant’Andrea, inclusi anche tutti i lungarni del tratto cittadino. Tutti i pubblici esercizi all’interno dell’area dovranno terminare la loro attività entro le ore 24 e entro le 24.30 le pertinenze dovranno risultare sgombere di tavoli e sedie. Inoltre tutte i locali dovranno conformarsi alle linee guida e ai protocolli previsti per la ristorazione dall’ordinanza della Regione Toscana n. 60 del 27 maggio.

In piazza delle Vettovaglie e Sant’Omobono l’accesso ai locali sarà limitato solo ai clienti che hanno effettuato prenotazione ai tavoli. Per rendere effettiva la limitazione, si potrà accedere in ingresso solo da via delle Colonne e in uscita da via Domenico Cavalca. Agli ingressi saranno presenti steward, che controlleranno gli ingressi alle piazze e il rispetto delle misure di sicurezza, mentre gli altri accessi alle piazze saranno interdetti al pubblico. Agli esercizi di somministrazione in piazza delle Vettovaglie e Sant’Omobono si potrà accedere soltanto dietro prenotazione del tavolo, mentre non sarà consentito ad avventori occasionali di stazionare nella piazza. I titolari e gestori dei pubblici esercizi dovranno prestare massima collaborazione con le Forze di polizia e con gli steward nel rispetto delle regole da parte dei clienti. Agli esercizi di vicinato alimentari di piazza delle Vettovaglie e Sant’Omobono si potrà accedere soltanto per l’acquisto di generi diversi dalle bevande alcoliche e i clienti dovranno trattenersi nell’area il tempo strettamente necessario all’acquisto. In piazza delle Vettovaglie e Sant’Omobono è consentita da parte dei locali l’occupazione di suolo pubblico nell’area al di fuori dei Loggiati, ovvero al centro della piazza, in conformità ai vigenti regolamenti comunali, con l’estensione fino al 40% della superficie autorizzata. L’area sotto i Loggiati dovrà invece essere lasciata libera, senza posizionare tavoli o altri arredi, per motivi di sicurezza. 

Tutti i titolari delle attività del centro storico dovranno provvedere alla completa rimozione dei rifiuti in corrispondenza dei loro locali e sono da considerarsi direttamente responsabili della scrupolosa osservanza di tutte le prescrizioni contenute nell’ordinanza. I trasgressori saranno sanzionati con il pagamento della multa da 400 a 3 mila euro e in caso di reiterata violazione da 800 a 6 mila euro, con la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’attività da 5 a 30 giorni.

Coronavirus – La spesa vicino a casa

La spesa va fatta nel posto più vicino a casa o al lavoro, comunque, usando il buon senso. Insomma chi sta in zona Pratale può andare al Carrefour anche se è nel comune di San Giuliano Terme.

E’ lo stesso Governo a rispondere alle domande più frequenti nate in seguito all’entrata in vigore dell’ordinanza del Ministro della Salute 20 marzo 2020, dell’ordinanza del 22 marzo 2020 adottata congiuntamente dal Ministro della Salute e dal Ministro dell’Interno e del Dpcm 22 marzo 2020.

Lo fa mettendo a disposizione dei cittadini una pagina di domande e risposte che possano chiarire i dubbi di quanti siano incerti sull’applicazione delle regole: in pratica un po’ tutti noi che vediamo accavallarsi decreti e ordinanze e rischiamo di sbagliare pur volendo impegnarci per fare del nostro meglio.

All’indirizzo http://www.governo.it/it/faq-iorestoacasa un vademecum sull’interpretazione pratica delle regole fra cui, molto cliccata, la risposta alla domanda:

È obbligatorio fare la spesa nel proprio comune di residenza o è possibile farla anche nel Comune limitrofo?

alla quale il Governo risponde

“No, ma si deve fare la spesa nel posto più vicino possibile a casa o, per chi non lavora a casa, al luogo di lavoro. Infatti, gli spostamenti devono essere limitati allo stretto necessario sia tra Comuni limitrofi che all’interno dello stesso Comune. In ogni caso, si deve sempre rispettare rigorosamente la distanza tra le persone negli spostamenti, così come all’entrata, all’uscita e all’interno dei punti vendita. Per questa ragione la spesa è fatta di regola nel proprio Comune, dal momento che questo dovrebbe garantire la riduzione degli spostamenti al minimo indispensabile. Qualora ciò non sia possibile (ad esempio perché il Comune non ha punti vendita), o sia necessario acquistare con urgenza un bene non reperibile nel Comune di residenza o domicilio, o, ancora, il punto vendita più vicino a casa propria si trovi effettivamente nel Comune limitrofo, lo spostamento è consentito solo entro tali stretti limiti, che dovranno essere autocertificati”

«Prendiamo atto del chiarimento del Governo – dichiara il Sindaco Michele Conti – che sicuramente è utile a semplificare il messaggio per i cittadini. Mi pare un’interpretazione di buon senso per disincentivare mobilità e eventuali inutili assembramenti indirizzando molta gente da più quartieri solo in alcuni supermercati. Per fare un esempio nel caso di Pisa dunque, seguendo l’interpretazione del Governo, che può essere considerata autentica visto che proviene dalla stessa fonte che ha emanato la norma, un cittadino residente nel quartiere di Pratale-Don Bosco può recarsi nei supermercati che si trovano nel comune limitrofo perché più vicini a casa rispetto ad altri supermercati che si trovano sul territorio comunale ma più lontani e già al servizio degli abitanti di altri quartieri. Ho condiviso questa interpretazione con il Comandante della Polizia Municipale Michele Stefanelli che provvederà a informare tutto il personale in servizio. Rinnovo comunque l’appello a non muoversi – conclude Conti –  restare a casa e recarsi a fare la spesa il meno possibile, solo per stretta necessità».

Coronavirus – Niente mare nel fine settimana

Per evitare le scene di assembramento viste la scorsa settimana, il litorale sarà chiuso al traffico veicolare e pedonale. Un sacrificio per il bene di tutti.

Comune di Pisa – Il Sindaco di Pisa Michele Conti ha firmato nel pomeriggio un’ordinanza contingibile e urgente per disporre la chiusura al transito veicolare e pedonale di tutto il Litorale nei fine settimana. Dal provvedimento sono ovviamente esclusi residenti e domiciliati nelle frazioni di Marina di Pisa, Tirrenia, Calambrone, nonché coloro che dimostrino comprovate esigenze lavorative, stati di necessità o motivi di salute in conformità a quanto stabilito dal DPCM 9 marzo 2020.

“Nello scorso fine settimana – ha spiegato il sindaco Michele Conti – nonostante le limitazioni nazionali in atto, si è registrata sul nostro Litorale la presenza di numerose persone a passeggio sul lungomare. Per prevenire il ripetersi di questo fenomeno, ho firmato l’ordinanza che limita la circolazione di veicoli e di persone in accesso a quei luoghi, un provvedimento a salvaguardia della salute pubblica, per scongiurare potenziali situazioni di aggregazione e contenere conseguentemente la possibile diffusione del COVID-19″

L’ordinanza dispone, a partire da domani e fino a diversa disposizione, il divieto di circolazione dei veicoli ogni sabato e domenica nelle seguenti strade: viale D’Annunzio, dalla rotatoria di via Deodato Orlandi fino a Marina di Pisa; via Vecchia di Marina, da via Livornese fino a via di Torretta; via di Mezzapiaggia, da via Livornese fino a via A. Valente; viale del Tirreno, dal ponte sullo Scolmatore (inizio confine comunale per chi proviene da direzione Livorno). La Polizia Municipale sarà impiegata nei vari punti di accesso per i controlli necessari; ai trasgressori sarà applicata la sanzione amministrativa pecuniaria da € 50,00 a € 300,00.

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