Pisa Tattoo Convention

6, 7 e 8 dicembre al Palazzo dei Congressi Tattoo, workshop e contest. Venerdì 15 – 00 / Sabato 10 – 00 / Domenica 10 – 21

Locale climatizzato
Spazio esterno coperto e riscaldato

pisatattooconvention.com/edizione_2019/

Pisa, i libri, l’Europa

Dal 7 al 10 Novembre, il Palazzo dei Congressi ospita il salone degli editori indipendenti arrivato alla diciassettesima edizione: torna il Pisa Book Festival

Più di 200 presentazioni, 160 espositori, seminari, laboratori, letture. E soprattutto libri, libri per tutti.

Il più importante salone nazionale del libro organizzato in Toscana è una scommessa vinta per Lucia Della Porta, ideatrice e direttrice del festival promosso e sostenuto da Regione Toscana, Fondazione Pisa e Camera di Commercio, con la collaborazione dell’Università di Pisa: “Da giovedì 7 a domenica 10 novembre il Palazzo dei Congressi sarà una vera e propria cittadella del libro – spiega – nella quale entrare in contatto con chi, i libri che tanto amiamo, li crea”.

Il filo conduttore dell’edizione 2019 sarà un viaggio nel vecchio continente, una sorta di tour europeo non a caso pensato in un momento in cui tante domande si fanno a proposito della nostra identità e delle nostre radici. Non un singolo paese come d’abitudine, quindi, ma l’intero continente, come ospite d’onore; due sezioni speciali dedicate a Portogallo e Romania, a sottolineare l’estensione dell’intera Europa, e un focus sulle letterature dell’est europeo a trent’anni dalla caduta del muro di Berlino

Un percorso tra identità e memoria, confini fisici e non, attraverso la storia e il futuro dell’Europa, in un dibattito dalle tante sfaccettature che prende spunto dai libri e che, volutamente, sottolinea il ruolo fondamentale della loro traduzione come snodo nel processo comunicativo.

“La letteratura sta dando un contributo fondamentale alla costruzione di un’Europa aperta, inclusiva, plurale” dice Riccardo Michelucci, curatore della sezione internazionale. Ed ecco autori provenienti da tutti i paesi, e il coraggio di chi li traduce per farceli apprezzare.

Tantissimi i nomi, dai più conosciuti alle perle non ancora note al grande pubblico: citiamo Radu Pavel Gheo, Claudiu Florian e Eugen Uricaru dalla Romania; Almeida Faria, Luis Cardoso e Valerio Romao per la letteratura lusitana. L’ucraino Andreri Kurkov e il serbo Dragan Velikic e l’albanese Artur Spanjolli. Torna Catherine Dunne, già madrina dell’edizione del festival dedicata all’Irlanda, Matthew Sturgis e Adam Zamoyski. Dalla Scozia Clare Hunter e dalla Svezia niente meno che Biorn Larsson. Ci sono anche America e Cina con Annie Dewitt e Xia Jia.

E l’Italia? Apre Malvaldi con la lectio magistralis Perché scrivo; il premio Strega Sandro Veronesi e Marco Vichi presenteranno qui le loro ultime uscit, così come Lina Bolzoni e Emanuele Trevi. Ma ci saranno anche Giulia Corsalini e Desy Icardi. Attualità con Benedetta Tobagi, Franco Cardini, Manlio Dinucci e Giulietto Chiesa. Attesissimi Valerio Aiolli e Franco Faggiani, Edoardo Nesi, Arnaldo Marcone, Marino Bartoletti, Giampaolo Simi. E tanti, tanti altri.

Autori e giornalisti chiacchiereranno col pubblico al Repubblica Caffè con cui si rinnova la partnership, i più piccoli troveranno di che divertirsi con laboratori, sezioni dedicate e tanti progetti con le scuole. Come di consueto una serie di appuntamenti dedicati alla scena toscana e un occhio particolare all’ambiente, sempre più in cima all’interesse di tutti.

da giovedì 7 a domenica 10 novembre . Palazzo dei Congressi, via Matteotti, Pisa . giovedì 15 – 20, venerdì, sabato e domenica 10 – 20

pisabookfestival.com

Un concerto o un videogioco?

Giovedì 13 giugno l’Orchestra e il Coro dell’Università di Pisa al Palazzo dei Congressi con Symphonic Games un concerto-tributo a The Legend of Zelda, videogioco cult anni ’80

Il maestro Manfred Giampietro dirige questo concerto ad ingresso gratuito che rende omaggio a quello che è considerato uno dei più importanti videogiochi della storia, ideato e diretto da Shigeru Miyamoto e realizzato da Nintendo nel 1986.

The Legend of Zelda è considerato uno dei videogiochi più importanti della storia ed è tutto declinato attorno al tentativo di un giovane, di nome Link, di salvare la principessa Zelda prigioniera. Il nome di quest’ultima è in onore di Zelda Sayre, la moglie dello scrittore Francis Scott Fitzgerald, donna emancipata e libera che, come altre all’epoca, nei ruggenti anni ’20, rifuggivano il ruolo femminile tradizionale

Il compositore della maggior parte dei brani eseguiti nel concerto, ma anche, in generale, di quelli della Nintendo, è Koij Kondo. La colonna sonora originale, pubblicata in Giappone nel 1998, comprendeva ben ottantadue brani. Ne fu prodotta dopo poco tempo un’edizione statunitense leggermente ristretta e modificata e poi vi furono molti altri rimaneggiamenti e nuove composizioni, nel corso dei trenta anni della saga, con sempre l’accorgimento di riprendere in qualche modo i temi musicali iniziali per creare una continuità proprio tramite la musica. Il capitolo videoludico più famoso della saga, anche nella sua dimensione musicale, è di sicuro Ocarina of Time, nel quale le cinque note dell’ocarina devono essere suonate dal protagonista, Link, per scatenare determinati eventi, ma anche dal giocatore, che deve riprodurre la melodia usando appositi tasti.

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