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In ricordo del farmacista Francesco Giglioni

Con una cerimonia organizzata dal Comune di Pisa è stata intitolata, presso la sede della Pubblica Assistenza del Litorale Pisano a Marina di Pisa. una targa in ricordo di Francesco Giglioni, il farmacista marinese ucciso dal Coronavirus.

Gli assessori Gianna Gambaccini e Paolo Pesciatini hanno ricordato lo storico farmacista di Marina, scomparso nello scorso mese di maggio dopo aver contratto il Coronavirus, alla presenza di amici e familiari di Giglioni, del presidente della PALP, Aldo Cavalli, del presidente di ConfLitorale Confcommercio, Fabrizio Fontani e dei consiglieri comunali Vittoria Mancini e Maurizio Nerini.

“Ho avuto occasione di incontrarlo – ha dichiarato l’assessore alle politiche sociali Gianna Gambaccini – per l’attivazione del servizio infermieristico che siamo riusciti a far partire dallo scorso anno sul litorale. In quell’occasione è stato veramente disponibile ad aiutarci nella realizzazione del nuovo progetto, mettendo a disposizione i farmaci. Lo vogliamo ricordare anche come vittima professionale di questo terribile virus. Ringrazio la PALP per averci dato la possibilità di apporre questa targa nella loro sede. Parte da qui il nostro ricordo di Francesco Giglioni che proseguirà tutti i giorni, da parte di tutte le persone che hanno avuto il piacere di conoscerlo.”

“Oggi è una giornata importantissima – ha aggiunto l’assessore al turismo e litorale Paolo Pesciatini – per la comunità del nostro litorale. Il farmacista è un punto di riferimento che rimane nella memoria collettiva di una comunità, soprattutto quando si tratta di una gran bella persona, come nel caso di Francesco Giglioni. Ho avuto occasione di conoscerlo in occasione della storica ricorrenza dei 110 anni della Farmacia Benini, e ho avuto modo di apprezzare il suo grande altruismo, la sua dedizione per la comunità di Marina e di tutto il litorale. Ma soprattutto ho apprezzato il suo vivere la professione come una missione al servizio degli altri. Il suo sarà un ricordo che porteremo con noi e rimarrà a futura memoria di tutta la comunità.”utti

Pontedera prima e dopo

Nell’ambito della mostra Arcadia e Apocalisse. Paesaggi italiani in 150 anni di arte, fotografia, video e installazioni al PALP, un ciclo di incontri di approfondimento. Il primo, venerdì 24 gennaio, è dedicato a Pontedera prima e dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Una mostra è un’occasione di crescita, di per sé un momento di approfondimento nel quale si impara, più o meno consapevolmente, qualcosa. Ma se alla mostra si affiancano appuntamenti con lo scopo di indagare aspetti specifici o dare una lettura diversa, da un’angolazione nuova, agli argomenti trattati nell’esposizione, allora la possibilità di approfondimento diventa esplicita e sarà ancora più facile entrare in contatto con quello che ancora non conosciamo. E farne tesoro.

In questo senso nascono gli appuntamenti pensati come corollari della mostra Arcadia e Apocalisse. Paesaggi italiani in 150 anni di arte, fotografia, video e installazioni al Palazzo Pretorio di Pontedera a partire da quello di venerdì 24 gennaio alle 21.15 intitolato Pontedera prima e dopo la Seconda Guerra Mondiale, una conferenza a cura dell’architetto Adriano Marsili.

Focus dell’incontro saranno le trasformazioni che investono il paesaggio urbano di Pontedera negli anni a cavallo della Seconda Guerra Mondiale: i bombardamenti che colpiscono la città ne radono al suolo le fabbriche, fra cui gli stabilimenti Piaggio, industria bellica importante per la produzione di motori e aerei di grandi dimensioni. E, cosa ancora più grave, distruggono una porzione significativa del tessuto urbano, quella a ridosso del fiume Era-Arno, annientando le più importanti infrastrutture viarie di collegamento, come ponti e strade. Radicalmente stravolte le sembianze identificative di quest’area, che fino alla vigilia del secondo conflitto mondiale svolge un ruolo cruciale nel versante occidentale della Toscana.

Dopo la conferenza, a ingresso libero, sarà possibile visitare gratuitamente la mostra.

leggi l’articolo sulla mostra

www.palp-pontedera.it

Arcadia e Apocalisse: laboratori per bambini

Anche quest’anno il PALP Palazzo Pretorio di Pontedera, in occasione della mostra Arcadia e Apocalisse. Paesaggi italiani in 150 anni di arte, fotografia, video e installazioni, aperta sino al 26 aprile 2020, ripropone i laboratori artistico – espressivi per bambini (dai 6 ai 14 anni).

Ideata e curata da Daniela Fonti Filippo Bacci di Capaci e promossa dalla Fondazione per la Cultura Pontedera, dal Comune di Pontedera, dalla Fondazione Pisa, con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana, la mostra ha l’obiettivo di indagare il modo in cui il paesaggio è stato percepito e rappresentato artisticamente dal 1850 fino ai giorni nostri, mettendo in luce quelli che sono stati i cambiamenti in materia di estetica e di codici rappresentativi e cercando al contempo di sensibilizzare la coscienza dei visitatori sul tema del degrado ambientale.

I laboratori si terranno solo al raggiungimento dei 10 partecipanti. Occorre dunque prenotarsi telefonando al numero 0587 468487 e specificando il giorno desiderato. È possibile prenotare più date contemporaneamente. 

Il costo è di 8 € a bambino, comprensivo di ingresso alla mostra, visita guidata, attività di laboratorio e materiali didattici.

Vari i pacchetti formato famiglia proposti quest’anno, comprendenti ingresso e laboratorio per bambino e visita alla mostra per i genitori: 

Programma

Sabato 18 Gennaio, ore 16.00

Domenica 16 Febbraio, ore 10.30

Sabato 14 Marzo, ore 16.00

Domenica 19 Aprile, ore 10.30

PALP Palazzo Pretorio Pontedera

Piazza Curtatone e Montanara, Pontedera (PI)

Orario: da martedì a venerdì 10-19, sabato, domenica e festivi 10-20, lunedì chiuso 

Tel. +39 0587 468487 – +39 331 1542017

e.mail: info@pontederaperlacultura.it – www.palp-pontedera.it

Il paesaggio tra Arcadia e Apocalisse

Al Palp di Pontedera una mostra ci porta dall’Arcadia all’Apocalisse, attraverso il paesaggio, ripercorrendo gli ultimi 150 anni tra pittura, fotografia, video e installazioni.

Un quadro è, anche, un documento. Quindi, oltre a valutarne la tecnica e apprezzarne la capacitò di suscitare emozioni, oltre insomma al trattarlo come oggetto artistico, può essere considerato uno strumento ed utilizzato come tale. Senza niente togliere dunque al suo valore artistico, può parlarci del tempo in cui è stato realizzato, della società e della cultura nelle quali è nato e può aiutarci a ricostruire un aspetto particolare di quella cultura, di quella società, di quell’ambiente. Ed è questo l’intento della mostra Arcadia e Apocalisse. Paesaggi italiani in 150 anni di arte, fotografia, video e installazioni: indagare il modo in cui il paesaggio è stato percepito e rappresentato artisticamente dal 1850 fino ai giorni nostri. Attraverso i cambiamenti che ha subito e quelli che hanno modificato l’estetica e i codici rappresentativi, l’esposizione, al PALP, Palazzo Pretorio Pontedera fino al 26 aprile 2020 tenta anche di sensibilizzare la coscienza del visitatore sul tema del degrado ambientale.

Ideata e curata da Daniela Fonti e Filippo Bacci di Capaci e promossa dalla Fondazione per la Cultura Pontedera, dal Comune di Pontedera, dalla Fondazione Pisa, con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana, la mostra è un lungo racconto fatto di opere pittoriche, ma anche scultoree, di arti decorative, fotografie e nuovi media, che indagano quello che è stato e che è il pensiero creativo intorno al paesaggio. Questo genere pittorico ereditato dal Settecento come rispecchiamento della natura nell’arte, in antitesi alla pittura mitologica e di storia, che si libera dai suoi stereotipi cambiando i propri significati e codici rappresentativi e riflette le radicali trasformazioni della cultura artistica italiana e della società nel suo complesso.
Le diverse sezioni dell’esposizione ci conducono nei sentimenti e nelle riflessioni che il paesaggio ha ispirato negli autori nelle diverse epoche come documenti che, appunto, di quelle epoche ci parlano.

Dal paesaggio del Grand Tour alle devastazioni delle guerre, agli sconvolgimenti legati all’epoca della ricostruzione postbellica, al definitivo tramonto del mito post-romantico e alla  sua sostituzione con azioni di trasformazione così invasive e devastanti da far presagire una imminente Apocalisse; dal Romanticismo al Futurismo, dalle ideologie a servizio del potere all’arte astratta fino ai giorni nostri.

PALP Palazzo Pretorio Pontedera Piazza Curtatone e Montanara, Pontedera (PI)
da martedì a venerdì 10-19, sabato, domenica e festivi 10-20, lunedì chiuso
http://www.palp-pontedera.it

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