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Un museo digitale al Parlascio

I lavori che trasformeranno il Bastione del Parlascio in un innovativo museo dedicato alla storia pisana partiranno entro la fine dell’anno, il passato parlerà la lingua del futuro valorizzando un luogo simbolo della pisanità.

Prenderanno il via entro l’anno i lavori per il restauro del Bastione del Parlascio. Ad annunciarlo è l’assessore alla cultura, Pierpaolo Magnani: “L’incarico per la realizzazione di un museo digitale della storia di Pisa all’interno del Bastione – dichiara – è già stato conferito incarico progettuale alla società NANOF”.

Per i lavori, cofinanziati da Comune e Fondazione Pisa che ha stanziato 900mila euro, verranno stanziati nella prima variazione di bilancio del 2022 ulteriori 200mila euro di fondi comunali.

L’assessore illustra poi altri progetti relativi al suo assessorato. “La scansione 3d del fondale dell’Arno portata a compimento negli ultimi giorni apre definitivamente la strada al progetto di navigabilità del nostro fiume andando e restituirgli un ruolo di grande risorsa anche dal punto di vista della mobilità urbana e di supporto alla riorganizzazione dei flussi turistici. La prossima realizzazione dello scalone di risalita che si situerà nell’area della Cittadella offrirà la possibilità di un approdo in città di sicuro fascino che incentiverà una visita più organica di Pisa”.

“Anche l’approvazione del progetto esecutivo per la riqualificazione del Bastione Sangallo, va in questo senso e con esso prende il via la fase finale di recupero e valorizzazione  dell’area del Giardino Scotto, di particolare pregio monumentale e paesaggistico che si è caratterizzata soprattutto negli ultimi 2 anni come contenitore estivo di eventi e cerimonie. La manifestazione “Fuori Teatro” conclusasi da poche settimane ha registrato tra giugno e settembre circa 15.000 presenze pur con le limitazioni dettate dalle normative Covid che ne hanno praticamente dimezzato il potenziale dimostrando come quell’area si presti e sia gradita alla popolazione pisana ed ai turisti come location ottimale per eventi spettacolari e culturali durante i mesi estivi. Gli interventi richiesti dall’assessorato alla cultura che dovranno essere inseriti nel programma dei lavori pubblici volti al restauro dei servizi igienici, all’ottenimento della piena funzionalità del chiosco presente come attività di somministrazione e all’ottimizzazione delle infrastrutture impiantistiche anche attraverso l’abbattimento della torre di proiezione obsoleta e inutile ai fini della nuova mission dell’area, uniti all’auspicabile azzeramento delle limitazioni causate dalla pandemia, proporranno il Giardino Scotto per l’estate 2022 e successive come location attrattiva di eventi sempre più importanti e anche di risonanza nazionale”.

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Obiettivo 2023

Fra due anni dovrebbe già essere fruibile al suo interno un museo multimediale che racconta la storia della città: nell’ipotesi progettuale per la riqualificazione del Bastione del Parlascio è previsto anche un accesso alle Mura in posizione strategica tra il centro, il Duomo e le Mura.

Nei giorni scorsi la Fondazione Pisa ha assegnato al Comune un contributo di 900 mila euro per la riqualificazione dell’antica struttura. Una somma a cui si aggiungono 300 mila euro di finanziamento comunale, per un totale di 1,2 milioni di euro. Nei prossimi giorni verrà firmata la convenzione per l’erogazione del contributo. L’amministrazione è inoltre al lavoro per intercettare ulteriori finanziamenti che consentiranno di realizzare all’interno della struttura un museo virtuale della città.

“Il Bastione del Parlascio – ha dichiarato l’assessore alla cultura Pierpaolo Magnani – era il cuore del progetto Pisa Capitale della Cultura ed è oggi un punto fondamentale per lo sviluppo della città del futuro. Il finanziamento della Fondazione Pisa, che ringrazio, ci darà la possibilità di restaurare l’immobile. I lavori saranno funzionali alla realizzazione di un museo virtuale che racconterà la storia della città in tutte le sue epoche storiche, dalla sua fondazione fino ai giorni nostri”.

“La struttura – ha affermato l’assessore all’urbanistica, Massimo Dringoli – si trova in una posizione strategica, in quanto costituisce una cerniera tra piazza del Duomo e il percorso delle Mura. Il Bastione del Parlascio diventerà quindi un elemento centrale nel sistema di promozione turistica della città“.

Entro 8-9 mesi – ha dichiarato l’assessore ai lavori Pubblici Raffaele Latrofa – saremo in grado di far partire i lavori per la ristrutturazione dell’immobile. Di pari passo si procederà con la definizione dello spazio museale, con l’obiettivo di renderlo operativo nei primi mesi del 2023. La riqualificazione del Bastione del Parlascio è perfettamente in linea con quanto previsto dal dossier Pisa Capitale delle Cultura così come lo è l’altro intervento che abbiamo messo a bilancio e inserito nel Piano delle opere pubbliche del 2021 per un valore di 500 mila euro, e che riguarda la realizzazione di un nuovo scalo lungo il fiume, in prossimità della Cittadella. Un intervento, quest’ultimo, che fa parte di quelli previsti dal progetto per la navigabilità dell’Arno”.

Verso il Parlascio

Prosegue l’iter verso la riqualificazione del Bastione del Parlascio: dalla Fondazione Pisa contributo di 900 mila euro per il restauro e la riqualificazione della struttura che presto tornerà a disposizione di tutti come parte integrante del sistema delle Mura.

Prosegue l’iter amministrativo che porterà  al restauro del Bastione del Parlascio. Nei giorni scorsi la Fondazione Pisa ha infatti assegnato al Comune un contributo di 900 mila euro per la riqualificazione dell’antica struttura. Una somma a cui si aggiungono 300 mila euro di finanziamento comunale, per un totale di 1,2 milioni di euro. Nella giornata di ieri la giunta ha approvato lo schema di convenzione per l’erogazione del contributo. La convenzione verrà firmata nei prossimi giorni dai rappresentanti legali dei due enti.

“Annuncio con soddisfazione – dichiara l’assessore ai lavori pubblici, Raffaele Latrofa – che la Fondazione Pisa ha concesso al Comune un contributo di 900 mila euro per il recupero del Bastione del Parlascio, nell’ambito del progetto complessivo di restauro delle Mura. Si tratta di un  riconoscimento molto significativo che rafforza ulteriormente il nostro legame con questo importante ente del territorio. Il Bastione del Parlascio è un polo attrattivo di grande interesse, anche se purtroppo ancora troppo poco conosciuto. Dopo l’installazione di cartelli turistici per indicare quelle che una volta erano le antiche terme romane la valorizzazione di questo punto d’interesse proseguirà con la riqualificazione di via Cardinale Maffi che collega il bastione a Piazza dei Miracoli, in un processo di valorizzazione dell’asse turistico che va dalla stazione fino alla Torre”.

IL PROGETTO. Il progetto di riqualificazione del Bastione del Parlascio, del valore di 1,2 milioni di euro, è inserito nel Piano delle opere pubbliche del 2021. Quest’area, di particolare pregio architettonico e storico, è parte integrante e sostanziale del progetto mura. La parte di pregio artistico del Bastione era stata acquisita dal Comune con una permuta di immobili per un valore di circa un milione di euro, in quanto il fabbricato risultava di proprietà privata. Situato in prossimità dell’area archeologica delle Terme Romane, sul prolungamento dell’asse pedonale di Borgo Stretto e Borgo Largo, risulta un punto strategico dal punto di vista dell’interesse architettonico e dal punto di vista dell’accessibilità alle mura urbane, in quanto al suo intervento è previsto uno dei punti di salita

L’edificio, dopo alcuni interventi di sistemazione della copertura per evitare infiltrazioni d’acqua, risulta in uno stato di degrado avanzato e attualmente non permette l’accesso alle Mura. Le mura urbane che lambiscono il lato nord del Bastione sono state recuperate e rese accessibili con il camminamento in quota.

Il progetto prevede una fase di ‘interventi preliminari’, con scavi archeologici in prossimità della porta e dell’anteporta del Parlascio e interventi di restauro conservativo e di ripristino degli ambienti originari. A questi seguiranno poi i lavori per la rifunzionalizzazione degli spazi. Il complesso architettonico dopo il restauro e recupero permetterà un’accoglienza turistica al suo interno con l’utilizzo degli spazi per informazioni, sosta, mostre; inoltre consentirà il suo attraversamento interno con un percorso pedonale pubblico che sarà aperto nelle ore diurne.

CENNI STORICI.  Con la sua struttura il Parlascio rappresenta un significativo esempio di ciò che gli studiosi definiscono bastione all’italiana di prima generazione. Come tale rientra nelle sperimentazioni con le quali gli architetti militari cercarono, agli inizi del XVI secolo, di definire nuovi sistemi di difesa di città e fortezze. Il Bastione del Parlascio conserva inoltre al suo interno, ancora leggibili, i resti delle strutture di fortificazione che dal XIIsecolo fino alla prima metà del XV secolo si sono avvicendate nella difesa della porta del Parlascio, aperta lungo le mura medievali della città al capo settentrionale della via del Borgo e come tale una delle porte cittadine più importanti sulla riva destra dell’Arno. Proprio su questa sponda iniziarono i lavori di costruzione delle mura difensive di Pisa, che dal 1154 al 1161, sotto il consolato di Cocco Griffi, si svilupparono in sette lotti di edificazione.

Alla fine del XVI secolo la struttura fu riconvertita a ghiacciaia, funzione che mantenne fino agli inizi del ‘900. Durante il secondo conflitto mondiale venne riscoperto il carattere militare del Parlascio e le sue strutture furono utilizzate come rifugio antiaereo. Nel dopoguerra il bastione venne diviso  in 3 proprietà distinte e venduto a privati. Nel corso di questi decenni venne annesso alla struttura un bar e all’interno del bastione venne realizzata un’autofficina.

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