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Pisanità in versi

Renato Fucini e il vernacolo pisano: martedì 18 giugno alle 18 appuntamento con la pisanità in versi

Grazie alla Società Storica Pisana e alla sua presidente Prof.ssa Gabriella Garzella si torna a parlare, nel quadro dei seminari intitolati Appuntamenti con la Storia, del rapporto tra Fucini, scrittore verista toscano ma soprattutto inventore dei sonetti in vernacolo pisano, e la sua città, Pisa, che lo ospitò per pochi ma cruciali anni, quelli della sua formazione universitaria, a cavallo tra la caduta del Granducato e la formazione del Regno d’Italia.

L’appuntamento, aperto a tutti, è nel bel giardino della Biblioteca di Filosofia e Storia (ingressi sia da via Paoli che da Via Santa Maria) martedì 18 giugno dalle ore 18 in poi. Protagonisti di questa gradevole discussione in prosa e in poesia saranno il Prof. Fabrizio Franceschini, docente di Linguistica nella nostra Università, e Lorenzo Gremigni, cultore di vernacolo pisano e storia locale. L’attore Mario Messerini “presterà la voce” per l’interpretazione di alcuni sonetti fuciniani.

Si parlerà quindi della “pisanità” di Neri Tanfucio, una pisanità per certi versi disegnata a tavolino dal medesimo, anche a livello linguistico, circa un decennio dopo la sua esperienza pisana, quando frequentava il salotto Peruzzi e il Caffè dei Risorti a Firenze, vale a dire quando la “baraonda gioconda” degli scapigliati tempi studenteschi era solo uno struggente ricordo. Rivivono nei suoi scoppiettanti sonetti, sempre conditi da salaci battute pisane, la Guardia Nazionale, le scoperte scientifiche, i guai di Firenze capitale; ne emerge l’affresco sociale di un’epoca visto dalla prospettiva sciettica, paradossale e ironica di “Neri”.L’iniziativa è realizzata in collaborazione col Sistema Bibliotecario di Ateneo, il Dipartimento di Letteratura e il Crocchio Goliardi Spensierati. La cittadinanza è invitata.

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