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Nuova vita all’ex caserma

Case di edilizia residenziale privata sociale, una nuova area a verde con parco pubblico, percorsi di collegamento tra le vie del quartiere e fondi per attività professionali: adottato il piano di recupero per l’ex caserma Curtatone e Montanare nel quartiere dei San Martino.

Un’operazione di rigenerazione urbana nel quartiere San Martino riporterà i cittadini ad abitare e vivere una parte importante del centro storico: procede infatti l’iter urbanistico per arrivare al risanamento e alla trasformazione dell’ex caserma Curtatone e Montanara nel quartiere San Martino. La Giunta Comunale ha approvato nell’ultima seduta l’adozione del Piano di Recupero della struttura di via Giordano Bruno, che è stata sede del distretto militare fino al 1995. Nel progetto, case di edilizia residenziale privata sociale, che saranno vendute sulla base dei limiti di reddito, una nuova area a verde con parco pubblico, percorsi di collegamento tra le vie del quartiere e fondi per attività professionali, in linea con l’atto di indirizzo del Consiglio Comunale che è stato approvato nel 2017.

“Stiamo lavorando a pieno ritmo – dichiara il sindaco di Pisa Michele Conti – per arrivare prima possibile al recupero delle due caserme cittadine che ci permetteranno di riacquistare e trasformare due grandi aree del centro storico attualmente inutilizzate, restituendole ai cittadini. È un’operazione fondamentale di rigenerazione urbana che può cambiare volto al centro storico e che stiamo portando avanti secondo due principi cardine su cui la nostra Amministrazione crede fermamente: innanzitutto il recupero di spazi inutilizzati e abbandonati da tempo in aree centrali, di pregio e strategiche della città che verranno trasformate in nuove residenze per i cittadini. E secondo la creazione di nuovi alloggi finalizzata a riportare le persone ad abitare il nostro centro storico, perché siamo convinti che un centro abitato dalle famiglie rappresenti l’unica condizione per mantenere una città storica viva e presidiata dai cittadini”. 

“Il recupero dell’ex distretto di via Giordano Bruno – prosegue il sindaco – riportando famiglie ed abitanti in questa parte importante del centro storico, sarà una grande occasione per riqualificare il quartiere di San Martino, dare nuovo slancio ai negozi di vicinato e far ripartire le attività commerciali del quartiere. Un centro storico che riprende vita e che genera nuove attività economiche è in grado di rinsaldare il tessuto sociale di una città come Pisa, che è fatta sì di cultura, università e turismo, ma anche di residenti che la abitano e la vivono tutti i giorni.”

Il Piano di Recupero approvato dalla Giunta è il risultato di un lungo iter procedurale tecnico e amministrativo, inzialmente avviato su iniziativa della Cassa Depositi e Prestiti, che aveva acquisito l’area nel 2017 insieme alla caserma Artale. A febbraio la Società Investire, nuovo acquirente dell’ex distretto in quanto vincitore del bando pubblicato dalla Cassa Depositi e Prestiti, ha presentato, in attesa di sottoscrivere il contratto di acquisizione, la soluzione progettuale di trsformazione dell’area, che è stata sostanzialmente rivista e integrata alla luce della verifica di Valutazione Ambientale Strategica e delle integrazioni richieste dagli uffici dell’urbanistica. 

“Teniamo a sottolineare – ha spiegato l’assessore all’urbanistica Massimo Dringoli – che nel nuovo progetto approvato dalla Giunta è stata introdotta una riduzione dei volumi edificati di circa 638 metri quadrati, che passeranno dai 7448 dello stato attuale, ai 6.810 metri quadrati di superficie complesssiva prevista dal nuovo progetto. La maggior parte dei fabbricati saranno oggetto di restauro mantenendo inalterata la sagoma, mentre soltanto un edifcio verrà abbattuto e al suo posto ne sarà realizzato un altro di nuova costruzione. Il tutto mantenendo coerenza con l’atto di indirizzo che il Consiglio Comunale aveva approvato nel 2017 e che poi è stato recepito dal Regolamento Urbanistico vigente.” 

Gli interventi prevedono la realizzazione di 73 unità immobiliari da destinarsi ad edilizia residenziale privata sociale “ERS” e tre unità immobiliari, con destinazione studio professionale. Sarà inoltre realizzato un percorso pedonale coperto di collegamento tra Piazza San Martino e la nuova area con verde attrezzato, che sarà il fulcro del nuovo complesso: il nuovo parco pubblico, per una superficie di 1.100 metri quadrati, sarà ceduto all’Amministrazione Comunale e attrezzato con arredi, verde, nuove alberature e spazi per le attività ludiche, oltre a mantenere le alberature esistenti nel rispetto delle indicazioni della Soprintendenza e degli uffici competenti. Il complesso immobiliare e in particolare l’area interna alberata sono infatti sottoposti sia a vincolo monumentale, che prescrive il mantenimento e la tutela dell’area a verde, che a vincolo paesaggistico, in quanto aree e beni di notevole interesse pubblico (zone verdi all’interno delle mura urbane). Nelle parti perimetrali dell’area saranno realizzati i parcheggi a servizio delle unità immobiliari, mentre l’accesso alla piazza verde potrà avvenire da più punti: da Piazza San Martino, Via Giordano Bruno e, in previsione, anche da Via Sancasciani.

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Ospedaletto a Colori

Infrastrutture, utilizzo del verde, alberature e colori per rigenerare l’area industriale della città e renderla più attrattiva: approvato il progetto di riqualificazione che cambierà l’appeal di Ospedaletto. L’inizio dei lavori sarà entro la fine del 2021.

La Giunta ha approvato il progetto definitivo per la riqualificazione dell’area produttiva di Ospedaletto. L’intervento, finalizzato a potenziare i servizi e promuovere l’attrazione di investimenti, è inserito nell’elenco annuale dei lavori pubblici 2021 per un investimento complessivo stimato di poco superiore al milione di euro, di cui circa 800 mila euro di contributo regionale e circa 200 mila euro di finanziamento comunale. Sono previsti interventi su viabilità, verde pubblico, marciapiedi e illuminazione. Il piano di riqualificazione, che è stato presentato all’agenzia Sviluppo Toscana, dovrebbe partire con i primi interventi entro la fine del 2021.

Si tratta di un’area di grande importanza, dove si sono già insediate importanti realtà industriali, alcune fortemente basate sull’innovazione tecnologica, che hanno scelto questa zona proprio per sfruttare l’indotto di ricerca e di formazione d’eccellenza di cui dispone la nostra città. Un’area che risulta già strategica, grazie alla sua posizione geografica e agli ottimi collegamenti stradali, ma che si cerca di rigenerare e liberare dal degrado che c’è stato e che c’è.

Una riqualificazione dell’immagine complessiva dell’area, finalizzata a renderla più attrattiva e a metterla in grado di operare al massimo delle sue potenzialità. “L’intervento – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Raffaele Latrofa – mira in particolare a riqualificare l’area industriale, costituita da edifici costruiti a partire dagli anni ‘70, che oggi presenta una serie di criticità sia funzionali che di immagine, attraverso un processo di rinnovamento basato su un massiccio utilizzo del verde pubblico e dei colori lungo i marciapiedi che serviranno a individuare i vari comparti industriali e a promuovere un’operazione di marketing territoriale”.

Tra gli interventi previsti: riqualificazione della viabilità; riqualificazione e rigenerazione dei nodi viari di accesso alle varie zone individuate nell’area industriale; riqualificazione, rifunzionalizzazione e ampliamento del verde pubblico, dei servizi e delle opere di urbanizzazione; adozioni di modifiche degli strumenti urbanistici vigenti nella zona industriale finalizzati alla riqualificazione e alla realizzazione di opere e servizi per agevolare i processi di rigenerazione urbana; riqualificazione urbana e promozione di marketing territoriale con omogeneizzazione e potenziamento della segnaletica e strumenti di comunicazione; 

Più nello specifico il progetto prevede il rifacimento dei marciapiedi, utilizzando il colore (azzurro, rosso, verde e giallo) per identificare e caratterizzare i diversi comparti industriali della zona, che saranno individuati con l’installazione di nuovi totem indicatori con frecce colorate al centro delle rotatorie e di nuova cartellonistica per l’orientamento e l’individuazione delle aziende. Il progetto si distingue soprattutto per l’attenzione all’utilizzo del verde e delle alberature, con la messa a dimora di nuovi alberi e riqualificazione di aree a verde con funzioni di ricucitura tra ambito rurale e ambito urbano: dunque più verde e alberature lungo strade e rotatorie principali di accesso all’area e creazione di piccole pioppete distribuite nelle aree incolte della zona di Ospedaletto.

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La linea del decoro

La riqualificazione della zona d’ingresso al quartiere di San Martino va nella direzione di una ricerca di decoro e di uniformità di arredi urbani rispetto alle altre zone: sono iniziati i lavori in piazza Toniolo per fioriere, marciapiedi e pavimentazioni.

“Con questo intervento – dichiara l’assessore ai lavori pubblici Raffaele Latrofa – vogliamo mettere in atto un’operazione di riqualificazione urbana del centro storico. Con questo primo progetto, in particolare, vogliamo creare un modello replicabile anche in altri quartieri, in modo da creare un nuovo impatto in tutti coloro che accedono ad una determinata area del centro città. Siamo partiti da San Martino, dove una volta finiti i lavori coloro che faranno il loro ingresso nel quartiere e alle storiche attività commerciali potranno percepire immediatamente una sensazione di qualità urbana, bellezza e decoro, che è uno degli obiettivi che ci siamo prefissi. Pensiamo  che questo modello possa essere riprodotto anche in altri quartieri della città“.

L’intervento ha un costo complessivo di 87.500 euro e consiste nella riqualificazione del punto di ingresso a via Ceci da piazza Toniolo, in corrispondenza del varco di zona a traffico limitato: i lavori consentiranno il rifacimento della pavimentazione in pietra, con un allargamento del marciapiede a partire dallo spigolo sud, in modo da raccordarne la larghezza con quello proveniente da piazza Toniolo, ed avere così una percorrenza pedonale lineare su di un marciapiede della stessa dimensione. Verrà inoltre riqualificato il fronte dell’edificio storico di ingresso al centro. 

Anche l’altro marciapiede e la parte centrale dello spazio, se pur di percorrenza delle auto in ingresso alla zona ZTL, saranno pavimentati in pietra, in modo da costituire un indicatore di zona pedonale. Verranno inoltre ricollocati i porta biciclette attualmente presenti nell’area: al loro posto verrà realizzata una grande fioriera che, oltre alle essenze a bassa fioritura, conterrà anche un albero a medio fusto.

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Tutti i progetti per l’abitare

Riguardano le aree di Gagno, via Rindi – via Piave e Pisanova e per sostenerli ci vorranno 45 milioni di euro: presentati i progetti nell’ambito del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (Pinqua) con i quali mettiamo in programma riqualificazioni, recuperi e parchi urbani.

Il Comune di Pisa ha presentato al Ministero delle infrastrutture e trasporti la domanda per l’ammissione ai finanziamenti nell’ambito del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (Pinqua). Si tratta di una serie di proposte progettuali che riguardano tre aree della città, Gagno, via Rindi-via Piave e Pisanova, per cui sono stati richiesti al Mit circa 45 milioni di euro. Ad agosto sapremo quali progetti saranno stati selezionati, e finanziati, dal Ministero, mentre per l’inizio dei lavori, sempre rientrando nei finanziamenti, dovremo aspettare indicativamente il novembre 2022. 

“Le proposte inviate- spiega il sindaco di Pisa Michele Conti – hanno il fine di assicurare una migliore qualità della vita agli abitanti delle zone interessate e potranno comporre quella visione unitaria di sviluppo per una città più green e moderna”.

“Il quartiere di Gagno e l’area interessata di via Rindi in asse con via Piave – continua – hanno bisogno di essere riqualificati per quanto riguarda sia l’edilizia pubblica che gli spazi comuni, aree a verde e per la circolazione. Diverso il discorso su Pisanova che, con questo progetto, sviluppa un sistema unitario di verde pubblico, 11 ettari del nuovo parco di via Pungilupo, per costituire il cuore verde della città, finalmente collegato con lo stesso centro storico grazie alla futura Tramvia».

“Il programma Pinqua – spiega l’assessore ai lavori pubblici Raffaele Latrofa – consente operazioni fino a 15 milioni di euro ciascuna per un massimo di tre proposte progettuali e noi puntualmente ci siamo fatti trovare pronti con importi che insieme raggiungono i 45 milioni, a cui si aggiungerà anche una compartecipazione del Comune con somme cospicue, cosa che rappresenta un elemento premiante ai fini del bando stesso. Per quanto riguarda i contenuti si tratta di riqualificazioni sul patrimonio immobiliare, interventi sul verde pubblico, tutte azioni improntate alla sostenibilità ambientale e alla definizione di una città sempre più smart”.

“Questo progetto di riqualificazione si propone – dice l’assessore alle politiche abitative Gianna Gambaccini – di operare una vera politica inclusiva attraverso la creazione di spazi aggregativi per giovani, portierato sociale e sportelli di ascolto tematici in collaborazione con le varie associazioni del territorio, centri ricreativi e culturali, spazi di coworking e aree destinate al co-housing per persone con disabilità”.

«Ognuno dei tre progetti presentati – spiega l’assessore all’urbanistica Massimo Dringoli – è caratterizzato da interventi non settoriali che fanno capo a una visione d’insieme della città: l’idea è ricucire il sistema dei parchi con le nuove strutture e residenze universitarie, proiettandolo da un lato anche sull’altra riva dell’Arno fino al Parco della Cella e, dall’altro, ristabilendo una relazione con il centro storico attraverso via Garibaldi. Una visione unitaria esplicitata anche con il progetto che riguarda via Piave e via Rindi che è in sintonia con il piano di gestione del sito Unesco di piazza del Duomo e con la variante Stadio; progetto che prosegue con la ricucitura di Gagno, oggetto di un terzo intervento, attraverso la realizzazione del sottopasso ferroviario, non prevista nell’ambito del programma Pinqua, ma che verrà comunque eseguita”.

I progetti, in dettaglio

Progetti su Gagno. Il progetto complessivo che interessa Gagno prevede la riqualificazione di 11 immobili Erp (di proprietà pubblica e a prevalente proprietà pubblica), interventi su viabilità, parcheggi e sotto servizi, la riqualificazione del centro polivalente Il casottino, la realizzazione di un parco di quartiere e di un centro turistico. Il valore complessivo è pari a circa 15 milioni di euro (14.995.771,35 euro), finanziato interamente dal bando ministeriale. Per la realizzazione di tutte le fasi del progetto, dalla sottoscrizione della convenzione alla piena funzionalità delle opere realizzate, sono previsti 8 anni e 1 mese. 

È interessata un’area di circa 70 ettari che comprende il villaggio delle case popolari e i resedi di pertinenza, la vasta area a verde a est del quartiere adiacente la ferrovia, le aree verdi a sud e a nord dell’area.

Più nel dettaglio il progetto prevede:

·        Riqualificazione e rigenerazione degli edifici Erp. Sono 11 gli edifici oggetto di intervento e sono solo quelli di totale proprietà pubblica o a prevalente proprietà pubblica. In particolare, saranno interessati dalla riqualificazione 10 fabbricati situati nell’area compresa tra via di Gagno e via di Piavola a Buti, e 1 fabbricato in via Marzabotto.  I lavori porteranno a diminuire i consumi energetici, migliorare l’accessibilità realizzando ascensori a impatto ambientale 0 (grazie all’uso di un impianto fotovoltaico), porre in essere interventi di manutenzione straordinaria da tempo chiesti dai residenti, miglioramento/adeguamento sismico, migliorare l’aspetto estetico complessivo.

·        Interventi sulla viabilità. Sono previsti interventi per migliorare la viabilità del quartiere, mitigando l’impatto del traffico, attraverso la rivisitazione dei percorsi carrabili interni con la creazione di strade alberate a senso unico e zona 30 con marciapiedi percorribili.

·        Riorganizzazione parcheggi. Per eliminare il parcheggio casuale tra i fabbricati, sarà dato un ordine agli stalli aumentando così i posti auto disponibili. La regolamentazione degli stalli consentirà di recuperare importanti spazi verdi tra gli edifici.

·        Sottoservizi. Previsto il completo rifacimento del sistema fognario e di illuminazione del quartiere che sarà a Led per ridurre il consumo energetico.

·        Il centro turistico. Considerata la vicinanza del quartiere alla piazza del Duomo e al parcheggio scambiatore, meta anch’esso di turisti, il progetto prevede la manutenzione di un manufatto di proprietà del Comune di Pisa, di circa 55 mq, per la realizzazione di servizi ad uso turistico quale un info point per i turisti, punto vendita prodotti tipici, deposito bagagli.

·        Parco di quartiere e centro polivalente. La progettazione delle aree a verde si sviluppa su due linee, il verde del parco di quartiere con il centro polifunzionale e il verde tra i fabbricati.  È prevista la riqualificazione, tramite l’esperienza dell’auto costruzione, del centro di aggregazione polivalente “il casottino”. L’area circostante sarà incrementata da nuova piantumazione e organizzata in aree con arredi urbani e attrezzature destinate ad ogni fascia di età. Nel parco circostante sono previsti un parco giochi inclusivo anche per i bambini con disabilità; un’area relax dedicata particolarmente agli anziani, allo studio e alla lettura; un’area fitness attrezzata per le attività all’aperto; un’area expo con pannelli dedicati all’arte urbana.

Progetti su via Rindi. Il progetto prevede di realizzare opere di riqualificazione edilizia e urbana sul territorio compreso tra via Rindi, via Piave e via Contessa Matilde. Si tratta di un’area strategica della città con vocazione perlopiù residenziale ma anche turistico-ricettiva vista la vicinanza a piazza del Duomo e allo stadio del Pisa Sporting Club. Nello specifico sono interessati dal progetto 9 edifici Erp situati tra via Piave e via Rindi, il fabbricato ex-sede della Polizia Municipale di via Contessa Matilde, e il percorso turistico che collega l’area residenziale con piazza Duomo. Verrà inoltre realizzato un percorso ciclopedonale tra il parcheggio scambiatore di via Pietrasantina e Largo Cocco Griffi, a ridosso di piazza dei Miracoli. Prevista anche la riqualificazione di Piazza Manin e Largo Cocco Griffi. Il valore complessivo del progetto ammonta a oltre 18 milioni di euro (18.063.795,00 euro) finanziato per il 20% da risorse del Comune di Pisa (circa 3,6 milioni di euro) e per l’80% dal finanziamento ministeriale richiesto. Le tempistiche previste per le varie fasi del progetto ammontano a 7 anni e 10 mesi.

Nel dettaglio il progetto prevede:

·        Riqualificazione del quartiere Erp tramite interventi di miglioramento energetico, strutturale e impiantistico su 9 immobili situati tra via Rindi e via Piave. Al fine di garantire la salubrità delle aree per i residenti della zona, si prevede di rimuovere e bonificare le coperture in amianto dei garage posizionati a sud dei fabbricati.

·        Riqualificazione degli spazi pubblici compresi tra via Rindi e via Piave, dove  verranno realizzate aree verdi tramite sistemazione degli spazi, creati percorsi pedonali e realizzate due aree attrezzate per cani. Prevista anche la realizzazione di un’area ludica dedicata allo svago dei più piccoli, un’area dedicata agli orti urbani e un punto ristoro. Prevista la pavimentazione delle piazze con la piantumazione di alberature e arbusti l’inserimento dell’arredo urbano.

·        Recupero e valorizzazione fabbricato ex-sede polizia municipale “Dopo di noi” di via Contessa Matilde. Più in dettaglio la porzione ad est sarà destinata ai laboratori ed accoglienza turistica mentre la parte centrale e quella ad ovest saranno destinate a residenze e ambienti di accoglienza familiare. Il giardino circostante sarà utilizzato per attività di laboratorio da svolgersi all’aperto, di ricezione turistica nonché per attività ludiche e ricreative degli abitanti delle residenze.

·        Realizzazione del percorso ciclopedonale ‘artistico’ che dalla parte nord della città, in corrispondenza del parcheggio scambiatore di via Pietrasantina, condurrà all’ambito di piazza dei Miracoli in largo Cocco Griffi, passando per via Padre Fedeli, via Leonardo da Vinci. Verrà realizzata un’area a verde di sosta su via Padre Fedeli pensata per ospitare anche rassegne di scultura o installazioni artistiche. 

·        Riqualificazione di piazza Manin, Largo Cocco Griffi e del percorso che va dal Parcheggio di via Pietrasantina a via Contessa Matilde. L’intervento prevede la ripavimentazione in pietra di tutta l’area adiacente il cimitero ebraico, lungo le mura urbane e piazza Manin e l’inserimento di filari di alberature, nuova illuminazione ed arredo urbano. Relativamente all’area del mercato, lo studio prevede una nuova localizzazione dei punti di vendita lungo il percorso turistico, con nuovi banchi di vendita e la modifica dei prodotti di vendita, che dovranno essere prodotti artigianali e locali.

Progetti su Pisanova. Sul quartiere di Pisanova è stato sviluppato il progetto denominato “PISA.T.H.I.S. (Tollerance, Hospitality, Inclusion e Sustainability). Il valore complessivo del progetto ammonta a oltre 29 milioni di euro (29.263.632,81 euro), finanziato per il 42% da risorse Apes derivanti dai fondi previsti dal DL 34/2020 cosiddetto “Superbonus” per la rigenerazione di unità immobiliari (12.400mila euro), per il 5% da risorse della Regione Toscana per la rigenerazione di unità immobiliari e la riqualificazione di parchi nell’area (1.450mila euro), per l’1,4% da risorse del Comune di Pisa (451mila euro,) e per il 52% dalle risorse del programma Pinqua per quasi 15 milioni di euro (14.997.998,81 euro). Per la realizzazione di tutte le fasi del progetto, dalla sottoscrizione della convenzione alla piena funzionalità delle opere realizzate, sono previsti 6 anni e 11 mesi.

Gli obiettivi del progetto comprendono la riqualificazione e rigenerazione degli edifici di Edilizia Residenziale Pubblica che riversano in uno stato di degrado, con azioni volte al miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza dei luoghi urbani; la erogazione di servizi sociali che favoriscano processi partecipativi e di inclusione sociale, attraverso aree per attività sportive, sociali, culturali e di sostegno; il miglioramento della sicurezza dei luoghi urbani con lo sviluppo di legami di vicinato e inclusione sociale atti a generare un ambito socievole ove sia presente la tutela della qualità dell’abitare, della salute e della sicurezza dei cittadini, dell’inclusione sociale e dello sviluppo di servizi; il contenimento del consumo energetico e delle risorse naturali del territorio attraverso il ricorso a modalità innovative di costruzione e gestione.

Il Centro di via Garibaldi e portierato di quartiere Il giardino e il pian terreno della struttura realizzata presso l’immobile di via Garibaldi, accoglierà un centro aggregativo con punto ristoro, gestito in collaborazione con il vicino Istituto Alberghiero, dove saranno creati spazi aggregativi attrezzati dove realizzare: laboratori e percorsi gestiti da operatori sociali su proposta dei giovani frequentatori e mostre, eventi, feste e performance frutto di queste esperienze e della progettazione dei giovani stessi; spazi di incontro utilizzabili a rotazione dalle associazioni e dai gruppi che hanno sede e/o operano nella zona, al fine di facilitare la vita associativa, per realizzare eventi e manifestazioni a favore degli abitanti del quartiere; aula studio destinata agli studenti delle tre scuole secondarie di secondo grado della zona; almeno un’ambiente destinato a sportelli di ascolto nei quali possano essere offerti servizi di consulenza su temi differenti (genitorialità, educazione, orientamento allo studio e al lavoro…), gestiti da enti pubblici o privati; un angolo “base” per il portierato di quartiere, le cui attività verranno definite incrociando le richieste degli abitanti della zona con le disponibilità dei giovani frequentatori, in un’ottica di progettazione-partecipata e di scambio di competenze e tempo disponibile; area attrezzata e disponibile per il co-working.

Il Centro potrà configurarsi come polo dell’animazione di quartiere, con l’obiettivo di facilitare la costruzione di relazioni positive tra gli abitanti e un punto di collegamento tra la Città storica e il quartiere di Pisanova. L’ “hot spot” potrà essere gestito da una cabina di regia che coinvolga persone con competenze e ruoli sociali differenti, anche in rappresentanza dei diversi interessi presenti (giovani, anziani, abitanti del quartiere, scuole…) coordinati da almeno un operatore sociale.

I parchi. Il progetto del verde attrezzato è previsto nelle aree di Parco di Pungilupo; Parco Timpanaro; Parco di Cisanello.

Nuovo parco di via Pungilupo. Il progetto prevede, in un’area perimetrata a sud dalla via Pungilupo e a nord dal fosso murato di circa 11 ettari, la messa a dimora di 1.800 alberature articolate con filari alberati, boschi urbani compatti e radi di diverse specie autoctone di diverse dimensioni ed adatte ai climi umidi tipici dei boschi igrofili, vista la possibilità che il parco potrà allagarsi a seguito di eventi estremi. Realizzazione di una pista ciclabile e pedonale, lungo la via Pungilupo che seguirà l’andamento del terreno per una lunghezza di 1.000 ml e larghezza complessiva di 250 cm. Il nuovo percorso ciclabile e pedonale connetterà, attraverso una mobilità dolce, i quartieri nord e sud di Pisanova separati dalla viabilità a grande scorrimento di traffico sia su via di Cisanello che su via Bargagna poiché entrambe, tra l’altro, si collegano all’ospedale di Cisanello che è in fase di un grande ampliamento delle strutture sanitarie. Realizzazione di un’area ludica attrezzata a quota di sicurezza idraulica pertanto sempre fruibile articolata in 4 aree con specifiche attrezzature ludiche e arredo urbano, di cui: l’area dei gattonamenti (1/5 anni) l’area dei salti e dell’equilibrio (6/12 anni) l’area delle arrampicate (13/18 anni) e un’area per la lettura e giochi da tavolo attrezzata con un gazebo e tavoli picnic. Sul percorso della pista ciclopedonale sono previste l’installazione di panchine, bacheche informative, rastrelliere per biciclette e l’impianto di pubblica illuminazione alimentato dai pannelli fotovoltaici posti in copertura del gazebo attrezzato, l’impianto di videosorveglianza e gli hot spot WI-FI per dare all’area piena connessione digitale.

Il parco degli artisti e un albero per ogni nato. Si tratta di un progetto che può offrire esperienze culturali d’avanguardia e la possibilità di scoprire il misterioso legame che intercorre tra l’arte e il paesaggio. Fruire di un’esperienza artistica all’interno della natura permette di esplorare percorsi improntati alla libertà e all’improvvisazione e di vivere una fiaba con una scenografia a tre dimensioni, cielo, terra, acqua, capaci di coinvolgere la mente con opere immaginifiche. L’intervento del parco che affianca via Pungilupo, si colloca all’interno di un progetto che prevede la creazione di un “parco artistico” pensato per valorizzare tutto il percorso ciclopedonale che si vuole sviluppare al suo interno, una greenway che collegherà spazi verdi, di ricreazione, di intrattenimento culturale, secondo una nuova concezione degli spazi, in linea con le più recenti realizzazioni di parchi urbani internazionali. L’area sarà aperta alle diverse attività sportive e ricreative e sarà allestita con opere di artisti “site specific” pensate e inserite in luoghi precisi, in stretta interazione con l’ambiente circostante.

Verso il Parlascio

Prosegue l’iter verso la riqualificazione del Bastione del Parlascio: dalla Fondazione Pisa contributo di 900 mila euro per il restauro e la riqualificazione della struttura che presto tornerà a disposizione di tutti come parte integrante del sistema delle Mura.

Prosegue l’iter amministrativo che porterà  al restauro del Bastione del Parlascio. Nei giorni scorsi la Fondazione Pisa ha infatti assegnato al Comune un contributo di 900 mila euro per la riqualificazione dell’antica struttura. Una somma a cui si aggiungono 300 mila euro di finanziamento comunale, per un totale di 1,2 milioni di euro. Nella giornata di ieri la giunta ha approvato lo schema di convenzione per l’erogazione del contributo. La convenzione verrà firmata nei prossimi giorni dai rappresentanti legali dei due enti.

“Annuncio con soddisfazione – dichiara l’assessore ai lavori pubblici, Raffaele Latrofa – che la Fondazione Pisa ha concesso al Comune un contributo di 900 mila euro per il recupero del Bastione del Parlascio, nell’ambito del progetto complessivo di restauro delle Mura. Si tratta di un  riconoscimento molto significativo che rafforza ulteriormente il nostro legame con questo importante ente del territorio. Il Bastione del Parlascio è un polo attrattivo di grande interesse, anche se purtroppo ancora troppo poco conosciuto. Dopo l’installazione di cartelli turistici per indicare quelle che una volta erano le antiche terme romane la valorizzazione di questo punto d’interesse proseguirà con la riqualificazione di via Cardinale Maffi che collega il bastione a Piazza dei Miracoli, in un processo di valorizzazione dell’asse turistico che va dalla stazione fino alla Torre”.

IL PROGETTO. Il progetto di riqualificazione del Bastione del Parlascio, del valore di 1,2 milioni di euro, è inserito nel Piano delle opere pubbliche del 2021. Quest’area, di particolare pregio architettonico e storico, è parte integrante e sostanziale del progetto mura. La parte di pregio artistico del Bastione era stata acquisita dal Comune con una permuta di immobili per un valore di circa un milione di euro, in quanto il fabbricato risultava di proprietà privata. Situato in prossimità dell’area archeologica delle Terme Romane, sul prolungamento dell’asse pedonale di Borgo Stretto e Borgo Largo, risulta un punto strategico dal punto di vista dell’interesse architettonico e dal punto di vista dell’accessibilità alle mura urbane, in quanto al suo intervento è previsto uno dei punti di salita

L’edificio, dopo alcuni interventi di sistemazione della copertura per evitare infiltrazioni d’acqua, risulta in uno stato di degrado avanzato e attualmente non permette l’accesso alle Mura. Le mura urbane che lambiscono il lato nord del Bastione sono state recuperate e rese accessibili con il camminamento in quota.

Il progetto prevede una fase di ‘interventi preliminari’, con scavi archeologici in prossimità della porta e dell’anteporta del Parlascio e interventi di restauro conservativo e di ripristino degli ambienti originari. A questi seguiranno poi i lavori per la rifunzionalizzazione degli spazi. Il complesso architettonico dopo il restauro e recupero permetterà un’accoglienza turistica al suo interno con l’utilizzo degli spazi per informazioni, sosta, mostre; inoltre consentirà il suo attraversamento interno con un percorso pedonale pubblico che sarà aperto nelle ore diurne.

CENNI STORICI.  Con la sua struttura il Parlascio rappresenta un significativo esempio di ciò che gli studiosi definiscono bastione all’italiana di prima generazione. Come tale rientra nelle sperimentazioni con le quali gli architetti militari cercarono, agli inizi del XVI secolo, di definire nuovi sistemi di difesa di città e fortezze. Il Bastione del Parlascio conserva inoltre al suo interno, ancora leggibili, i resti delle strutture di fortificazione che dal XIIsecolo fino alla prima metà del XV secolo si sono avvicendate nella difesa della porta del Parlascio, aperta lungo le mura medievali della città al capo settentrionale della via del Borgo e come tale una delle porte cittadine più importanti sulla riva destra dell’Arno. Proprio su questa sponda iniziarono i lavori di costruzione delle mura difensive di Pisa, che dal 1154 al 1161, sotto il consolato di Cocco Griffi, si svilupparono in sette lotti di edificazione.

Alla fine del XVI secolo la struttura fu riconvertita a ghiacciaia, funzione che mantenne fino agli inizi del ‘900. Durante il secondo conflitto mondiale venne riscoperto il carattere militare del Parlascio e le sue strutture furono utilizzate come rifugio antiaereo. Nel dopoguerra il bastione venne diviso  in 3 proprietà distinte e venduto a privati. Nel corso di questi decenni venne annesso alla struttura un bar e all’interno del bastione venne realizzata un’autofficina.

Là dove c’erano gli alberi

Davanti al Museo delle Navi Antiche, agli Arsenali Medicei, si sono conclusi i lavori di riqualificazione delle aree verdi: sono stati tagliati gli otto pini che c’erano, sono stati rifatti il marciapiede e l’ingresso al Museo, allestita un’aiuola fiorita e risolto il problema degli allagamenti.

Al posto dei pini che non ci sono più, che in effetti ostruivano la visuale sulla facciata degli Arsenali, ma soprattutto avevano dissestato strada e marciapiedi, ora ce n’è uno solo (più piccolo, per ora, e piantato in modo da dare meno noia quando crescerà). In compenso sono stati piantati, oltre a quello, altri sette alberi non tropo lontano da quelli abbattuti: in piazza San Paolo a Ripa d’Arno e in via Conte Fazio. La riqualificazione si completa, o forse parte, con i lavori di messa in sicurezza dell’area dal punto di vista idraulico: soggetta ad allagamenti per il suo essere ad un livello inferiore rispetto alla strada, ora tutta l’area prospiciente gli Arsenali e munita di griglie per il deflusso delle acque piovane.

Un ingresso asciutto e fiorito per quello che vogliamo proporre come uno dei musei più importanti della città.

“All’ingresso del Museo delle Navi Antiche – spiega l’assessore a lavori pubblici, verde e cura della qualità urbana Raffaele Latrofa – abbiamo realizzato un giardino fiorito, con prato, fioriture stagionali e siepe, seguendo un progetto condiviso con la Soprintendenza che valorizza la bellissima facciata cinquecentesca degli Arsenali, di cui oggi possiamo nuovamente ammirarne l’elegante profilo, e contribuisce a dare giusto rilievo all’ingresso di uno dei musei più importanti della città. L’intervento era necessario anche per migliorare il problema degli allagamenti che si sono più volte verificati nell’area davanti agli Arsenali e all’interno dello stesso Museo, data l’altezza superiore a cui si trova il livello stradale rispetto alla struttura degli Arsenali. Sono state realizzate griglie a lama d’acqua per tutta la lunghezza dei tre ingressi, in modo da raccogliere le acque piovane che provengono dalla strada. Il marciapiede è stato ripristinato in pietra ed è stato realizzato un camminamento in cemento architettonico a servizio del Museo”.

“Per eseguire l’intero intervento – prosegue Latrofa – è stato necessario rimuovere otto pini, molti dei quali erano già oggetto di monitoraggio da parte dell’Università di Pisa a causa della loro inclinazione superiore al 50%, dunque pericolosa trovandosi di fronte ad una struttura fortemente frequentata da persone. Le radici dei pini, come in molte altre parti della città, avevano inoltre causato il dissesto del marciapiede e dell’asfalto, rendendo difficoltoso l’accesso dei pedoni allo stesso Museo e creando dossi sul manto stradale. In sostituzione dei pini rimossi, stiamo procedendo, come sempre facciamo in caso di abbattimenti di piante vecchie o malate, alla piantumazione di nuovi alberi, che vengono messi a dimora in aree verdi idonee allo sviluppo della pianta, all’interno dello stesso quartiere oggetto dell’intervento. Sono partite ieri le operazioni per mettere a dimora i nuovi alberi: si tratta in tutto di 13 piante, tra cui 7 alberi di giuda nelle aiuole di via Conte Fazio, 5 tigli nell’aiuola tra Piazza San Paolo a Ripa d’Arno e le mura del Sostegno e un pino nell’area a verde di Lungarno Simonelli adiacente agli Arsenali. Infine verranno installate le nuove panchine nei pressi dell’area a verde a destra del Museo.”

Litorale fuori stagione

Partono questo mese i lavori di riqualificazione di piazza Gorgona a Marina di Pisa: la partenza autunnale dovrebbe assicurare la conclusione dei lavori in tempo per l’inizio della prossima stagione balneare e una piazza più bella e meglio fruibile, al di là delle stagioni.

Dopo piazza delle Baleari, ora tocca a piazza Gorgona rifarsi il look per migliorarsi sotto più di un aspetto: ci sarà più verde e uno spazio dedicato al gioco dotato di pavimentazione anti-trauma; alberi per un po’ d’ombra e tanto spazio ai pedoni, ai quali, forse, sarà riservato l’intero lato della piazza che guarda il mare.

L’amministrazione si dice soddisfatta di mantenere la promessa di riqualificazione del litorale che da tanto tempo ne aspettava una. “Si tratta di un ulteriore tassello del nostro ambizioso progetto di riqualificazione dell’intero litorale – ha dichiarato il Sindaco Michele Conti – per renderlo sempre più bello e accogliente per residenti e turisti”

Gli interventi per realizzare il progetto dall’architetto del Comune Roberto Pasqualetti, affidati alla associazione temporanea di imprese composta da Italscavi srl di Scandicci (Fi) e Impresa Edile Stradale Panza srl di Capannori (Lu) per un importo di 534mila euro, prevedono la completa ripavimentazione della piazza e l’integrazione del verde attuale con nuove essenze e alberi, il rinnovo dell’arredo urbano, l’introduzione di un’area-giochi per bambini e la chiusura al traffico della zona fronte mare.

“Piazza Gorgona verrà completamente ripavimentata in calcestruzzo architettonico – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Raffaele Latrofa – intervallato da liste di travertino e in continuità con le superfici a verde. L’obiettivo è di fornire a piazza Gorgona una impostazione completamente diversa rispetto all’attuale, privilegiando i pedoni. L’idea è di trasformare la piazza in un’area di passeggio e sosta pedonale con nuovi arredi urbani. Il progetto prevede l’eliminazione del traffico veicolare sulla viabilità fronte mare, in modo che l’area possa essere completamente fruibile dai pedoni senza interferenze, anche se su questo aspetto è in corso una valutazione da parte dell’amministrazione comunale sulla tempistica di questa azione».

Anche l’area a verde verrà integrata: oltre alla sistemazione del prato, saranno piantati nuovi cespugli di essenze colorate e profumate come rosmarino, lavanda, ginestra e oleandri. E saranno piantumati alberi ad alto fusto adatti all’ambiente come le tamerici ed i lecci, in modo da assicurare anche ampie zone d’ombra. Gli alberi troveranno spazio sull’asse centrale della piazza, dove è prevista anche la realizzazione di una piccola fontana con giochi d’acqua. Contestualmente sarà anche realizzato l’impianto di irrigazione.

Grandi movimenti, insomma. Il passo successivo sarà piazza Viviani. Non resta che attendere.

Là dove c’era un chiosco

Ora c’è una città più decorosa? Questa l’idea dell’amministrazione riguardo lo smantellamento del chiosco di vicolo del Tinti, all’angolo di Borgo Largo: eliminare tutto ciò che non si addice al salotto buono cittadino, lungo l’asse stazione – duomo.

Niente più crepes, ma un angolo, in effetti dimenticato, dell’architettura dei fabbricati del centro storico, con anche un’immaginetta. Il chiosco che restringeva l’ingresso nel vicolo, proprio sull’angolo di Borgo Largo è stato smantellato e nel giro di pochi giorni l’area sarà completamente liberata e riqualificata in linea con le scelte architettoniche decorative operate per il centro storico.

Il chiosco era di proprietà del comune che, negli anni, lo aveva dato in gestione a diversi operatori che ne avevano fatto un punto vendita di miele, all’inizio, poi di crepes e in fine di bevande: da ben 18 mesi il piccolo edificio era in realtà chiuso non essendo stata rinnovata la concessione precedente in previsione di quello che succede oggi.

Un pezzettino di città al quale eravamo ormai abituati se ne va sulla scia del progetto di riqualificazione e decoro che non poteva prevedere manufatti di quel tipo. In pochi giorni, con la pulizia dell’area, la città avrà fatto un altro passo verso la valorizzazione di un contesto di valore storico-architettonico.

“La decisione di smantellare il chiosco verde in vicolo del Tinti – dichiara il sindaco Michele Conti – si inserisce nel nostro articolato programma di riqualificazione del Centro Storico attraverso investimenti sull’arredo urbano e la eliminazione di elementi non più compatibili col salotto buono della città. Il chiosco era divenuto un simbolo dell’incuria e del degrado nel centro storico e noi vogliamo invece rilanciare l’idea di una città più pulita, ordinata, che valorizza il piccolo commercio che investe in maniera virtuosa sulla propria attività contribuendo a migliorare l’immagine complessiva di Pisa. Continueremo su questa strada per rendere la città più accogliente e attrattiva, investendo ancora risorse del bilancio comunale per migliorare l’asse commerciale e turistico che va da piazza della Stazione a piazza del Duomo, passando per Corso Italia e Borgo attraverso una particolare attenzione ai dettagli e privilegiando la qualità creativa nelle scelte, sia per la parte pubblica che per le autorizzazioni che si dovranno concedere ai privati”.

Muri puliti?

Tanto ci piacciano le libere espressioni artistiche, quanto è condivisibile la disapprovazione per le scritte sui monumenti senza troppa arte né troppo senso. Continua l’azione del comune per ripulire le mura e si mette in bilancio la spesa per farlo: basta non pensare che tutto il degrado venga da lì.

Con particolare attenzione al centro storico, l’attività di rimozione delle scritte, avviata nel mese di febbraio, sta proseguendo in maniera continuativa da parte di Avr, con interventi di ritenteggiatura e pulizia degli arredi urbani. Per le operazioni di ripristino, viene utilizzata anche vernice antigraffito, in modo da scoraggiare il ripetersi di imbrattamenti e da renderne più semplice la rimozione. Particolare attenzione alle operazioni in corso in via del Brennero, per la rimozione di scritte dalle antiche mura urbane della città per le quali sono necessari specifici interventi di restauro.

“Partiamo oggi – ha spiegato l’assessore all’ambiente Filippo Bedini – con la rimozione di due scritte sulle mura storiche della città, un danno importante che richiede l’intervento dei restauratori e un impegno da parte del Comune di circa 2.500 euro per ciascuna scritta. Ma anche una ferita immateriale per la città che oggi, come già fatto in altre occasioni di monumenti deturpati, proviamo a rimarginare. Come Amministrazione siamo fortemente convinti che la lotta al degrado passi anche da questi interventi: noi vorremmo che i pisani diventassero sempre più consapevoli della meraviglia in cui vivono e gelosi di conservarla. Per questo abbiamo inserito all’interno del Bilancio dell’anno prossimo un capitolo specifico, di circa 100 mila euro, dedicato alle spese per il ripristino delle tinteggiature e alla rimozione di scritte e affissioni abusive. Con questi interventi vogliamo quindi dare un segnale piccolo ma importante, per diffondere tra tutti i cittadini un cambiamento culturale di approccio alla salvaguardia della città, basato sull’importanza di tutelare il patrimonio cittadino e l’immagine e della propria città.” 

Il procedimento di rimozione delle scritte e di restauro della pietra prevede una microsabbiatura con bicarbonato di sodio, in modo da non danneggiare l’apparato murario e poi un lavaggio con acqua demineralizzata, a cui segue un intervento per ritonalizzare la pietra. Per ogni scritta occorrono come minimo due giorni di lavoro.

Nuova vita per i Vecchi Macelli

Terminata la riqualificazione agli ex Macelli: durati più del previsto per il ritrovamento di resti della parte mancante delle mura, i lavori delle piazzetta Spadoni aprono le porte ad una nuova stagione dell’area, che parte subito con eventi legati al buon cibo.

Sono terminati gli interventi per la riqualificazione di largo Spadoni e dell’area degli ex Macelli. Nel corso dei lavori però una sorpresa: il ritrovamento di un tratto di mura medievali risalenti alla metà del XII secolo.

 I lavori, inseriti nel programma delle opere per la realizzazione dello Science Center nelle piazze di ingresso della Cittadella Galileiana, erano iniziati lo scorso 10 febbraio. Obiettivo la valorizzazione dell’ingresso del parco, trasformando quello che era un parcheggio in una accogliente piazzetta, con nuova pavimentazione in pietra, cemento architettonico, elementi di arredo, nuove piantumazioni e nuovo impianto di illuminazione. Un intervento che riguardava largo Spadoni e l’ingresso da via Macelli, anche in questo caso con una nuova pavimentazione in cemento architettonico, il rifacimento degli intonaci delle murature, la realizzazione di un nuovo sistema di controllo degli accessi e una nuova illuminazione. Per una spesa di 349.976,46 euro.

 “Una nuova riqualificazione per l’ingresso dei Vecchi Macelli – commenta il sindaco Michele Conti – che tra l’altro ospiteranno una serie di eventi cittadini per il Summer estivo pisano, rivisitato alla luce dell’emergenza covid-19. Oggi largo Spadoni risulta quindi riqualificato e reso ancora più bello. Manca solo qualche arredo e qualche pianta da fiore che posizioneremo dopo l’estate”.

E’ tornato infatti alla luce, durante i lavori, un tratto delle mura Repubblicane abbattuto agli inizi del ‘900 per aprire un varco ai Macelli Pubblici, costruiti nell’immediata periferia della città per motivi di igiene e decoro pubblico. Lo scavo, finalizzato al posizionamento di alberature e di una serie di cavidotti elettrici per la nuova illuminazione, è stato quindi necessariamente affiancato dall’assistenza archeologica, curata dalle archeologhe Elisabetta Abela, Chiara Condoluci e Maila Franceschini con la direzione scientifica della dottoressa Claudia Rizzitelli della Soprintendenza Archeologia Bella Arti e Paesaggio di Pisa e Livorno.

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Uno spaccato del nostro passato remoto che si mescola al presente: tutti i fine settimana, dal giovedì alla domenica, fino al 1 novembre l’area ospiterà La Cittadella – Eventi di Cibo, novità enogastronomica dell’estate-autunno 2020. A partire dalle 19 cittadini e turisti potranno utilizzare gli spazi del Parco della Cittadella per passare le serate in sicurezza e all’aperto, nel pieno rispetto delle norme anti Covid-19, in un luogo suggestivo e carico di storia tra gli Arsenali medicei, gli Arsenali repubblicani e la Torre Guelfa, a due passi dall’Arno, e potranno degustare il cibo da strada della tradizione toscana e non solo.

“A fondamento del bando per la concessione degli spazi della Cittadella e degli ex Macelli – dice l’assessore al turismo del Comune di Pisa Paolo Pesciatini – vi è stata la volontà di offrire ulteriori opportunità economiche alle attività che hanno sofferto le conseguenze della pandemia. È una opportunità per le nostre imprese ma anche per i nostri cittadini e ospiti che potranno meglio conoscere, vivere e apprezzare questi luoghi che fanno parte dei nostri percorsi turistici condividendo anche momenti di convivialità, in piena sicurezza”.

Quindici truck, infatti, si alterneranno nello spazio concesso dal Comune di Pisa ogni fine settimana, offrendo una varietà di proposte che vanno dalla cucina pisana all’American barbecue, il polpo all’elbana e quello giapponese, pizza e panini di cinta senese, piatti vegani e hamburger di polenta, birre artigianali, dolciumi e molto altro. Alle serate di enogastronomia potranno, di volta in volta, essere associati anche eventi e momenti di intrattenimento.

Questi i quindici Street food aderenti: La Polentina, Baus Beer, Polpo&Birra, Birrifico Buti, Karē No Kuruma, Gao Street Food, Rostivendolo, GingerVeg, Santaniello, Il Furgoncino Giallo, Panzero, Burger Art, Il Bombo, Solo Artigianale, Del Sarto.

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