Dai 19 gennaio al 22 marzo il ciclo Romanzi Italiani ci fa riscoprire quattro grandi classici italiani di Pirandello, Moravia, Morante e Busi
IL FU MATTIA PASCAL DI LUIGI PIRANDELLO

Domenica 19 gennaio 2020, ore 11.00
Ciclo: Romanzi Italiani
Auditorium di Palazzo Blu
Luca Curti
Il fu Mattia Pascal (1904) è il romanzo più famoso, e forse il più felice, di Luigi Pirandello. Il racconto, realizzato in prima persona da chi, paradossalmente, si dichiara defunto, trascina fin dall’inizio il lettore in una serie di vicende assai ‘romanzesche’ di amori, tradimenti, viaggi, scoperte, colpi di fortuna e suicidi veri e fittizi. Queste vicende sono, in realtà, le forme narrative nelle quali si esprime una riflessione desolata sulla libertà del volere umano e sulla impraticabile rinuncia alle regole e alle convenzioni che rendono possibile la convivenza tra gli uomini.
Luca Curti è professore ordinario di Letteratura italiana nell’Università di Pisa. Nei suoi studi si è occupato di Dante, Folengo, Parini, Carducci, Svevo; di storia filologico-letteraria dell’Ottocento; di teoria del comico. È stato responsabile nazionale della scuola di specializzazione per la formazione iniziale degli insegnanti di scuola secondaria. È condirettore della «Nuova rivista di letteratura italiana».
GLI INDIFFERENTI DI ALBERTO MORAVIA

Domenica 2 febbraio 2020, ore 11.00
Ciclo: Romanzi Italiani
Auditorium di Palazzo Blu
Alberto Casadei
Scandaloso, immorale, disfattista: gli aggettivi che hanno bollato il romanzo Gli indifferenti (1929) di Alberto Moravia sono numerosi, eppure la morale non ha avuto il sopravvento sull’efficacia letteraria. Opera che segnalava la condizione di giovani già privi di ogni prospettiva, sotto un regime che stava diventando totalitario, nel tempo Gli indifferenti è entrato nei manuali come esempio di una scrittura narrativa rapida e diretta, quella che arriverà a prevalere anche in Italia, ma trent’anni dopo.
Alberto Casadei insegna Letteratura italiana all’Università di Pisa ed è coordinatore del Gruppo Dante dell’Associazione degli Italianisti. Si è occupato di testi dal Tre al Cinquecento, nonché di poesia e narrativa contemporanee, anche in una prospettiva comparatistica e teorica. Fra i suoi libri recenti si ricordano Dante oltre la “Commedia” (2013), Ariosto: i metodi e i mondi possibili (2016) e Biologia della letteratura. Corpo, stile, storia (2018), che è stato segnalato in premi nazionali e internazionali come il “Mondello”, di cui ha vinto la sezione “Saggistica”.
LA STORIA DI ELSA MORANTE

Domenica 8 marzo 2020, ore 11.00
Ciclo: Romanzi Italiani
Auditorium di Palazzo Blu
Cristina Savettieri
Quando uscì nel 1974, La storia di Elsa Morante divenne immediatamente un caso editoriale e l’oggetto di una disputa critica molto accesa, sintomatica degli assetti del campo letterario italiano alla metà degli anni Settanta. La conferenza discuterà sia alcuni momenti significativi della ricezione del romanzo sia le sue caratteristiche fondamentali come distintive di una linea alternativa della narrativa italiana del Novecento.
Cristina Savettieri insegna letteratura italiana contemporanea all’Università di Pisa. Ha lavorato alla Freie Universität di Berlino come Alexander von Humboldt Fellow, alla New York University in Florence e alla University of Edinburgh come Marie Curie Fellow. Si occupa di narrativa dell’Otto e del Novecento e di questioni di teoria dei generi e storia dei concetti estetico-letterari. Il suo libro La trama continua. Storia e forme del romanzo di Gadda ha ricevuto nel 2010 l’Edinburgh Gadda Prize.
SEMINARIO SULLA GIOVENTù DI ALDO BUSI

Domenica 22 marzo 2020, ore 11.00
Ciclo: Romanzi Italiani
Auditorium di Palazzo Blu
Raffaele Donnarumma
Pubblicato per la prima volta nel 1984 e riscritto a più riprese, Seminario sulla gioventù è l’esordio di Aldo Busi. È un romanzo di formazione picaresca che reinventa l’autobiografia tra comicità e rivendicazione, bravura stilistica e avventure libertine; ed è una tappa importante nella storia della narrativa italiana degli ultimi decenni. Busi mette al centro della sua scrittura una soggettività istrionica e incontenibile, ma la maschera e la traveste perché non ci crede sino in fondo.
Raffaele Donnarumma insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università di Pisa. È membro del comitato direttivo della rivista “Allegoria”, del comitato scientifico della Pisa University Press e condirettore della collana Pronto Intervento (Transeuropa). I suoi principali campi di interesse attuale sono soprattutto Gadda, Pirandello, Calvino, Pasolini; il tema del terrorismo nel romanzo italiano e i rapporti fra narrativa e televisione; la narrativa modernista, il postmoderno, la definizione della categoria di ipermoderno.