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Saint Gobain: la voce dei lavoratori

I rappresentanti sindacali dei lavoratori della Saint Gobain di Pisa hanno incontrato la conferenza dei capigruppo del Consiglio Comunale di Pisa: dopo l’incontro con i vertici dell’azienda che ha dichiarato 29 esuberi, ora si cerca un accordo.

I sindacalisti Saint Gobain Loris Mainardi (Cgil) e Vincenzo Familiari (Cisl) hanno incontrato i capigruppo del Consiglio Comunale di Pisa, per testimoniare con la loro viva voce la situazione dopo l’annuncio dell’azienda di procedere al licenziamento di 29 persone su un totale di oltre 300 addetti presso lo stabilimento produttivo pisano. Alla conferenza dei capigruppo hanno partecipato Francesco Auletta, Matteo Trapani, Gabriele Amore, Antonio Veronese, Riccardo Buscemi, Maurizio Nerini (anche in rappresentanza di Paolo Cognetti), il presidente del Consiglio Alessandro Gennai e il vicesindaco Raffaella Bonsangue.

L’incontro segue ai tavoli negoziali tra i vertici dell’azienda e le organizzazioni sindacali, tenuti presso la sede dell’Unione Industriale Pisana, durante i quali le parti sono entrate nel merito e nel dettaglio della procedura, per ottenere garanzie per il sito produttivo pisano e tutele per tutti i lavoratori impegnati. L’azienda il 7 settembre ha presentato un piano alternativo a quello proposto alcune settimane fa, con un numero minore di amministrativi da licenziare. Le parti si rincontreranno, nuovamente, martedì 14 settembre.

I capigruppo hanno ascoltato quanto riferito dai rappresentanti sindacali, che hanno illustrato come i licenziamenti colpiranno tanto il personale dedicato al ciclo produttivo quanto quello impiegatizio, e che sono previste esternalizzazioni per sostituire i licenziamenti. Alla base non c’è una crisi di mercato, né un calo di lavoro (data anche la posizione determinante che ha sul mercato la Saint Gobain), ma una vera e propria ristrutturazione aziendale, dovuta all’applicazione di nuovo possibile modello di lavoro che riduce il ricorso alla manodopera. I capigruppo hanno appreso dai rappresentanti sindacali che si è trattato di un fulmine a ciel sereno, in quanto nessuno si aspettava questo orientamento dell’azienda.

I capigruppo del Consiglio Comunale hanno espresso “preoccupazione perché il taglio rappresenta il 10% della forza lavoro pisana e perché l’azienda non sembra aperta a nessuna ipotesi di compromesso, ricorrendo a forme alternative, quali l’incentivazione economica o i prepensionamenti, condividendo insieme ai sindacati l’esigenza di far presente all’azienda l’esistenza di doveri sociali derivanti anche dall’essere presenti sul territorio pisano da oltre 100 anni e da qui la necessità di dialogare con quel territorio, che ha dato tanto all’azienda”. Non a caso i capigruppo “hanno manifestato solidarietà e vicinanza ai lavoratori, chiedendo ai vertici dell’azienda di rapportarsi con il Sindaco di Pisa e di comunicare, in maniera trasparente, le strategie produttive per il territorio pisano. I licenziamenti possono essere ritirati e sostituiti da altre forme che gradualmente riducano il numero di forza lavoro per il sito produttivo di Pisa, se la strategia aziendale è quella”. Alla fine i capigruppo non hanno escluso di convocare un consiglio comunale aperto dedicato alla crisi della Saint Gobain davanti alla sede dell’azienda sull’Aurelia, invitando i parlamentari locali, i consiglieri regionali, il Presidente della Regione e i rappresentanti del Governo.

Il vicesindaco Raffaella Bonsangue ha dichiarato: “Nel 2019 lo stabilimento di Pisa ha festeggiato i 130 anni di attività, durante i quali la Società si è radicata al territorio, rendendo lo stabilimento un elemento fondamentale sia per l’economia locale che per quella nazionale. Come Amministrazione, siamo profondamente preoccupati per la situazione che si è venuta a creare, in un momento molto difficile come questo e per questo motivo, ci attiveremo nelle sedi istituzionali per comprendere e seguire l’evolvere delle situazioni, per tutelare il mantenimento dei livelli occupazionali. Occorre trovare soluzioni concrete per tutelare i lavoratori e le loro famiglie, che stanno vivendo, anche sul nostro territorio, un momento di forte tensione: non è assolutamente accettabile lasciare questi dipendenti senza alcuna forma di tutela e prospettiva. Per questo motivo, restiamo vigili su quanto sta avvenendo, ci impegniamo e ci impegneremo, con grande senso di responsabilità, per difendere l’occupazione e tutelare il lavoro, per evitare che si vengano a creare gravi ripercussioni sociali e conseguenze negative per l’intera economia locale. Per questo chiederemo interlocuzioni qualificate nel rispetto dei ruoli dirigenziali locali e di quelli istituzionali.”

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Licenziamenti Saint Gobain: se ne riparla il 7 settembre

In seguito all’annunciata volontà da parte della Saint Gobain, che ha a Pisa uno storico stabilimento per la produzione di vetro piano che impiega circa trecento persone, di licenziare una trentina dei propri dipendenti, e dopo un primo incontro con le parti sociali, il tavolo di negoziazione si aggiorna al 7 settembre.

Ecco il comunicato dell’azienda in seguito al primo incontro di confronto con le parti svoltosi il 30 agosto presso l’Unione Industriale Pisana.

Saint-Gobain Glass Italia ha annunciato in data 25 agosto 2021 la decisione di ricorrere ad un piano di riorganizzazione dello stabilimento di Pisa.

La situazione del mercato italiano del vetro piano registra uno scompenso dell’equilibrio tra domanda e offerta che, con la ripartenza nel 2019 di un forno nel Sud Italia da parte della concorrenza, ha determinato una sovraccapacità rispetto alle richieste del mercato italiano.

Questo ha creato un problema di competitività importante, che ha portato la società a predisporre un piano di riorganizzazione per il recupero di redditività attraverso un intervento di riduzione dei costi fissi dello stabilimento di Pisa che, se non attuato, metterebbe a repentaglio un equilibrio economico sostenibile per il business. 

I fattori contingenti (crisi Covid-19 e relative disposizioni legislative) hanno ritardato in modo significativo l’attuazione del piano di riorganizzazione, pertanto la Società non può più attendere.

I risultati economici del 2020 sono stati inoltre particolarmente negativi (impattati anche dalla crisi Covid-19), e purtroppo anche il 1° semestre 2021 registra una perdita operativa significativa, che conferma la necessità di interventi strutturali.

La società ha dunque aperto una procedura al termine della quale è prevista la riduzione di 29 risorse su un totale di oltre 300 addetti presso lo stabilimento di Pisa. 

In data 30 agosto si è tenuto il primo confronto tra l’Azienda e le OO.SS. presso l’Unione Industriale Pisana, durante il quale le parti sono entrate nel merito e nel dettaglio della procedura.

L’incontro si è svolto in un clima che ha permesso di avanzare, nel rispetto dei singoli ruoli istituzionali, nel percorso di analisi e approfondimento delle ragioni all’origine della procedura stessa e delle migliori modalità di attuazione.

Il tavolo negoziale si è aggiornato al prossimo 7 settembre per il prosieguo della discussione, con l’obiettivo di iniziare a trovare soluzioni propedeutiche alla finalizzazione della procedura.

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Saint Gobain: rischio licenziamenti

L’annuncio è stato formalizzato: l’intenzione della multinazionale che ha a Pisa lo storico stabilimento per la produzione di vetro è quella di riassestare produzione e servizi. A farne le spese potrebbero essere 29 lavoratori, ma sono in corso incontri tra le parti per capire cosa, e chi, è possibile salvare.

Se al momento non ci sono comunicati ufficiali da parte dell’amministrazione cittadina che ha sempre tenuto in gran conto l’impatto di ogni decisione dell’azienda, Una città in comune, Rifondazione Comunista e Pisa Possibile diffondono un comunicato congiunto.

Eccolo:

Saint-Gobain: no ai licenziamenti. Il Comune di Pisa si attivi subito. Lo sblocco dei licenziamenti approvato dal Governo Draghi, con l’appoggio trasversale di Pd, Lega, Forza Italia, Italia Viva, Leu, sotto la regia di Confindustria produce anche nel nostro territorio i suoi pesanti effetti, come già accaduto nelle scorse settimane in altre fabbriche dal caso della Gkn di Campi Bisenzio alla Giannetti Ruote in Brianza. E’ di queste ore infatti la notizia dell’intenzione della Saint-Gobain di procedere al licenziamento di una trentina di lavoratori, semplicemente per ridurre come sempre i costi del lavoro procedendo a delle esternalizzazioni, che consentono l’utilizzo di un contratto con salari più bassi e meno tutele. Anche in questo caso non siamo davanti a una crisi aziendale ma ad una operazione, oggi resa possibile grazie al provvedimento del governo, di tagli delle spese che, come sempre, viene effettuata sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici e delle loro famiglie. Tutto questo è inaccettabile, tanto più nella grave crisi economica e sociale che stiamo vivendo a causa della pandemia, in cui a pagare le conseguenze delle spietate strategie delle multinazionali ad ogni livello sono gli operai e le operaie. Non deve partire nessuna lettera di licenziamento e l’azienda deve chiarire quali sono le sue strategie industriali. Saint-Gobain ha avuto sin troppo in questi anni dalla città di Pisa e dal quartiere di Porta a Mare. Da parte nostra chiederemo subito al Presidente del Consiglio comunale di ascoltare i sindacati in conferenza dei capigruppo e porteremo la questione in Consiglio comunale. Il Comune di Pisa deve essere parte attiva in questa vertenza, chiedendo che non si proceda ad alcun licenziamento, senza se e senza ma.

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Saint Gobain: sempre avanti

Numero di brevetti depositati, ma anche sviluppo e innovazione nei prodotti, miglioramento dei processi produttivi e digitalizzazione: Saint Gobain, leader nell’edilizia sostenibile e presente a Pisa con lo storico stabilimento di produzione di vetro, è, di nuovo, tra le 100 aziende più innovative del mondo.

Per la decima volta consecutiva, la classifica Clarivate Top 100 Global Innovator che prende in considerazione il numero di brevetti depositati, ma anche l’impatto delle invenzioni di un’azienda sui brevetti depositati da altri, la percentuale di brevetti rilasciati con successo e l’impegno nella loro protezione legale, inserisce Saint Gobain nella classifica delle 100 aziende più innovative al mondo.

Dalla prima nomina nel 2011, Saint-Gobain ha:

  • depositato più di 4.000 brevetti, sponsorizzato oltre 100 tesi di ricerca;
  • sviluppato importanti innovazioni di prodotto in tutti i segmenti di mercato per mantenere posizioni di leadership, unendo prestazioni, benefici per i clienti e sostenibilità;
  • migliorato i processi produttivi, in particolare rendendoli più efficienti dal punto di vista dell’energia e delle risorse;
  • portato l’innovazione anche nella gestione del servizio clienti e della logistica, specialmente grazie alla tecnologia digitale e all’uso di dati e intelligenza artificiale.

“Saint-Gobain è in grado di reinventarsi costantemente per supportare i clienti e incontrare le aspettative della società. Nei mercati in rapido cambiamento e altamente competitivi, l’innovazione è più che mai il fulcro della nostra strategia. I nostri team sono pienamente mobilitati per affrontare le grandi sfide del nostro tempo, in particolare quelle scientifiche e tecnologiche, al servizio della nostra ragion d’essere – Making the World a Better Home. Essere riconosciuti per il decimo anno consecutivo tra le 100 aziende più innovative al mondo è fonte di grande orgoglio” ha affermato Benoit Bazin, Chief Operating Officer di Saint-Gobain.

Nonostante la crisi sanitaria, il Gruppo, con i suoi 3.600 ricercatori, nel 2020 ha investito 428 milioni di euro in Ricerca e Sviluppo. Per proteggere e potenziare il valore di queste innovazioni, vengono depositati ogni anno più di 400 brevetti, rafforzando la posizione di leadership del Gruppo nei mercati di riferimento.

Saint-Gobain vanta otto centri di Ricerca e Sviluppo interfunzionali in tutto il mondo, affiancati da svariate unità dedicate a business specifici o aree geografiche. Questi otto centri offrono all’intero Gruppo un ampio spettro di expertise dei materiali e dei processi scientifici.

L’innovazione di Saint-Gobain è concepita in maniera ampia, attraverso un approccio di co-sviluppo con clienti e fornitori, ma anche attraverso partnership accademiche e collaborazioni con start-up e incubatori di imprese innovative.

In Italia, dove la sua storia ha origine nel lontano 1889, Saint-Gobain oggi conta 36 siti produttivi, dove operano circa 2.200 addetti, per un fatturato di 660 Mln di euro (dato 2020).

“Siamo orgogliosi del contributo che le aziende del Gruppo nel nostro Paese apportano alla rete mondiale di Ricerca e Sviluppo – ha sottolineato Gaetano Terrasini, CEO di Saint-Gobain in Italia. Lavoriamo costantemente a stretto contatto con le università e collaboriamo con le start-up con l’obiettivo di sviluppare nuove tecnologie ad alte prestazioni che si avvalgono di tecnologie sviluppate nel mondo. Manteniamo però sempre lo sguardo rivolto al nostro territorio, adattando i materiali per le costruzioni ai nostri sistemi e producendone il 90% in Italia”.

Il rinnovo di questo riconoscimento è un tributo all’attenzione costante di Saint-Gobain verso l’innovazione e la Ricerca e Sviluppo. Ricompensa la dedizione e le competenze dei team di Saint-Gobain nel fornire ai clienti soluzioni nuove e caratterizzanti che incontrano le sfide della salvaguardia del pianeta, la ricerca del comfort e del benessere, la produttività e le performance.

Le persone al centro

Che lo storico stabilimento dove si fa il vetro a Pisa rappresenti per la città un punto di riferimento lo sappiamo: ora Saint-Gobain Italia ottiene la certificazione Top Employer 2021 dimostrando di mettere al primo posto i dipendenti. E rendendoci ancora più orgogliosi.

Saint-Gobain Italia, leader nell’edilizia sostenibile e presente a Pisa con lo storico stabilimento Saint-Gobain Glass, ha ottenuto la certificazione Top Employer 2021 per l’eccellenza delle condizioni di lavoro riservate ai propri dipendenti, per l’attenzione alla valorizzazione dei talenti a ogni livello aziendale e per l’impegno costante a ricercare le best practices in ambito Risorse Umane

Top Employers Institute ha appena reso noti i risultati di quest’anno relativi alle migliori aziende in ambito HR in Italia, includendo per l’8° anno consecutivo Saint-Gobain Italia tra le aziende selezionate e certificate.

Top Employers Institute dal 1991 certifica le migliori aziende al mondo in ambito risorse umane,analizzando oltre 400 best practices che riguardano le strategie e le politiche HR, raggruppate in 6 categorie: Steer and Shape (che esplorano le strategie aziendali dalla prospettiva del dipendente), AttractDevelop and Engage (che coinvolgono l’esperienza del dipendente) e, infine, Unit (focalizzata sui temi che uniscono i dipendenti e che creano un senso di appartenenza all’organizzazione).

“L’attenzione rivolta ai collaboratori rappresenta, soprattutto per un’azienda storica come la nostra, un pilastro fondamentale. Investire nella formazione e sostenere i nostri collaboratori affinché possano esprimere appieno il proprio potenziale sono pratiche che perseguiamo costantemente. Avere ottenuto la certificazione Top Employer per l’8° anno consecutivo, soprattutto per un anno come quello che ci siamo appena lasciati alle spalle, testimonia al meglio questa nostra determinazione – ha commentato Gaetano Terrasini, CEO di Saint-Gobain in Italia –. Puntiamo molto sui giovani e sulla crescita di nuovi talenti, che sono in grado di apportare un contributo importante grazie alle loro innate competenze, ad esempio digitali. Siamo coscienti che tanto può e deve ancora essere fatto, per questo ci impegniamo ogni giorno per migliorare in questo ambito. La formula risiede senza dubbio nei nostri valori storici e nei Principi di Comportamento e di Azione, che trovano condivisione e applicazione ovunque all’interno del Gruppo”.

Grazie ai 36 Paesi premiati a livello locale, per il 6° anno consecutivo Saint-Gobain ha ottenuto anche la certificazione Top Employer Global, entrando a far parte delle 16 organizzazioni in tutto il mondo che hanno conseguito questo importante riconoscimento. 

Il Gruppo è stato inoltre certificato Top Employer Europe 2021.

Saint-Gobain, cambio al vertice

Nuovo CEO per il Gruppo Saint-Gobain in Italia: dal 1 luglio Gaetano Terrasini è a capo del gruppo che a Pisa dà lavoro producendo vetro da 130 anni.

Saint-Gobain, leader mondiale dell’edilizia sostenibile, presente a Pisa da oltre 130 anni con il proprio stabilimento per la produzione del vetro piano,  oggi conta in Italia 27 unità produttive, circa 2.200 dipendenti per un fatturato 2019 di 760 milioni di euro.

Terrasini, nato a Palermo nel 1971, laurea in Ingegneria Chimica presso il Politecnico di Milano e MBA ESCP-EAP a Parigi, entra a far parte del Gruppo Saint-Gobain nel 1996. 

Occupa diverse posizioni all’interno del settore Abrasivi, quindi ne viene nominato Direttore Generale per Spagna, Marocco e Portogallo. 

Dopo diversi incarichi direzionali che lo portano anche all’estero, rientra in Italia nel 2017, dove assume il ruolo di Amministratore Delegato di Saint-Gobain Italia S.p.A., società che raggruppa marchi noti nel mondo dei materiali per la costruzione quali Gyproc, Isover, Weber e Ecophon. 

Dal 1° luglio 2020 aggiunge alla carica di AD quella di CEO di Saint-Gobain in Italia.

Terrasini è anche neopresidente dell’Associazione FIVRA (Fabbriche Isolanti Vetro e Roccia Associate).

Barriere, pisane, contro il Covid-19

Nello storico stabilimento pisano Saint Gobain vengono prodotte protezioni in vetro per proteggerci dal contagio in maniera efficace.

Orgoglio pisano: barriere ed elementi di separazione in vetro per proteggerci da quel famoso droplet che abbiamo imparato a conoscere, quell’aerosol di goccioline che le distanze impediscono di scambiare con gli altri. Dove le distanze non sono possibili, in tutti quei casi nei quali si debbano condividere spazi con altri, ecco l’importanza di barriere adeguate che impediscano appunto lo scambio di quelle goccioline e quindi il diffondersi del virus. Ed ecco che la vetreria che da più di 130 anni fa di Pisa un polo della produzione di vetro, oggi produce barriere ad hoc per questo tipo di utilizzo.

Adatti per gli spazi comuni pubblici e privati, per gli uffici, per i bar, i ristoranti, i negozi e per tutti quegli ambienti, sia interni che esterni, dove il loro utilizzo è diventata una imprescindibile necessità, i nuovissimi  sistemi di protezione in vetro per il distanziamento sociale, nascono dalla sinergia e dall’innovazione di Saint-Gobain Glass e Logli Massimo Saint-Gobain e sono prodotti negli stabilimenti di Pisa e Prato, garantendo qualità, alte performance e varietà di soluzioni per andare incontro alle esigenze di tutti.

Oltre l’emergenza

Saint Gobain sostiene un progetto di ricerca per offrire al Sistema Sanitario Nazionale supporto per debellare gli eventuali nuovi focolai del virus, dalla mappatura molecolare alle possibili risposte farmacologiche.

L’idea è agire oggi per mitigare i rischi domani: in generale è la traiettoria che tutti dobbiamo seguire per non rendere vani gli sforzi fatti finora, ma in particolare si tratta dell’obiettivo del progetto Covid-19: oltre l’emergenza che Saint-Gobain ha deciso di sostenere insieme a Fondazione Sodalitas di cui è socio.

A Pisa da più di 130 anni con lo storico stabilimento per la produzione di vetro piano, Saint-Gobain aderisce a quello che è un progetto definito insieme al Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche Luigi Sacco dell’Università degli Studi di Milano, universalmente riconosciuto come punto d’eccellenza nella lotta al Coronavirus, diretto dal Professor Massimo Galli.

La prima parte del progetto sarà dedicata ad eseguire la tracciatura epidemiologica molecolare del Covid-19 con l’obiettivo di studiarne il patrimonio genetico per ricostruire l’origine dell’epidemia, definirne l’andamento e le traiettorie di dispersione nel territorio del Nord Italia. Ciò avverrà attraverso la mappatura molecolare del virus stesso, isolando e sequenziando ceppi ottenuti da pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere e la successiva ricostruzione dell’albero filogenetico e filogeografico per evidenziare i percorsi dell’epidemia.

La seconda parte sarà quindi rivolta a mettere a punto le possibili risposte farmacologiche basate su una serie di composti antivirali e a testarne direttamente l’efficacia in vitro.

L’obiettivo finale è avere una conoscenza più approfondita del virus e tentare di avere pronte le risposte farmacologiche in caso di nuovi futuri focolai. E’ di fondamentale importanza non farsi trovare impreparati di fronte ad una nuova possibile ripresa epidemica del Covid-19, e costruire risposte efficaci e sostenibili in una prospettiva di lungo termine.

In linea con la sua mission di progettare, produrre e distribuire materiali e soluzioni per il benessere di ciascuno di noi e il futuro di tutti, da sempre Saint-Gobain si impegna per dare un positivo contributo in ambito sociale.

Diversi i progetti realizzati in questi anni in tutto il mondo, anche grazie alla Fondazione Saint-Gobain Initiatives, che fin dalla sua nascita nel 2008, ha potuto contare sull’impegno degli stessi dipendenti ed ex dipendenti in pensione chiamati a proporre, promuovere e sostenere progetti di solidarietà.

E proprio in virtù di questo spirito di solidarietà e responsabilità sociale, non sono mancati piccoli e grandi gesti per aiutare chi in questo particolare momento storico è stato maggiormente colpito.

Sin dalle prime settimane, i team di Saint-Gobain si sono impegnati per aiutare il personale medico, i clienti, i dipendenti e le loro famiglie.

Tra le tante iniziative, Francia e Brasile, seguiti da Germania, Regno Unito, Polonia, Spagna e Nord America, hanno adattato le proprie capacità produttive per realizzare mascherine, scudi facciali, vestiario e piccole componenti di apparecchiature mediche, ove possibile anche grazie alla tecnologia della stampa 3D.

In molti Paesi sono state donate le scorte di DPI alle autorità sanitarie regionali o agli ospedali locali, e sono state organizzate da parte dei dipendenti delle collette per supportare le strutture sanitarie.

Saint Gobain per la Misericordia

In questo momento generale di difficoltà, anche Saint Gobain si è mossa per dare un segnale di solidarietà, in particolare rivolto alla città: la multinazionale che da più di 150 anni ha uno stabilimento a Pisa e ha impiegato generazioni di pisani, dona 1.000 mascherine alla Misericordia di Pisa. Un modo per essere utili e vicini a chi, sul territorio, porta aiuti concreti.
Un gesto per il quale la Misericordia ringrazia evidenziando il fatto che, grazie a questo dono, avrà la possibilità di continuare a svolgere alcuni servizi essenziali in questo periodo di grave emergenza.
Restiamo uniti!  Uniti si vince!
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