Una nuova sezione lattanti per l’asilo di Marina di Pisa: fino al 10 novembre possono essere iscritti i piccoli dai tre ai sei mesi regalando alle famiglie una possibilità in più; perché ampliare l’offerta educativa significa promuovere la capacità delle famiglie di non dover scegliere tra un figlio e tutto il resto.
Sono aperte fino a martedì 10 novembre le iscrizioni per i bambini lattanti nati nel periodo dal 1 maggio al 31 ottobre 2020, residenti nel Comune di Pisa. Le iscrizioni prevedono da quest’anno una novità per il Nido d’Infanzia di Marina di Pisa, dove è stata attivata anche la sezione riservata ai lattanti, ovvero ai bambini da 3 a 6 mesi, nati nella seconda metà dell’anno, che possono essere iscritti adesso con la seconda graduatoria.
“La nostra Amministrazione – spiega l’assessore ai servizi educativi Sandra Munno – ha deciso di ampliare l’offerta educativa per i residenti nella zona del litorale, dove è in partenza, da gennaio 2021, la sezione Lattanti presso il nido d’infanzia di Marina di Pisa. Abbiamo investito su questo nuovo servizio a vantaggio delle famiglie che abitano sul litorale pisano: la struttura di Marina è stata infatti predisposta per la sezione dedicata ai più piccoli, ma il servizio non è mai stato attivato. Abbiamo provveduto ad assumere un’educatrice in più e ad acquistare i materiali per allestire la sezione e poter accogliere i piccoli nuovi ospiti. Grazie a questi investimenti, finalmente ora possiamo offrire anche a Marina un servizio completo per le famiglie sin dal primi mesi dei bimbi. Inoltre, essendo il nido inserito all’interno del Polo didattico che comprende scuola d’Infanzia e scuola primaria, il nuovo servizio permette di offrire un percorso di continuità educativa, che facilita il passaggio dal nido alla scuola dell’infanzia.”
Il Nido d’Infanzia di Marina di Pisa si trova a pochi metri dal litorale pisano, immerso in una pineta, in un ambiente lontano da inquinamenti atmosferici ed acustici. L’edificio è composto da un solo piano ed è dotato di un grande giardino attrezzato con giochi in legno ed un ampio parcheggio riservato all’utilizzo delle famiglie utenti. La struttura fa parte del polo didattico Ceccherini, che comprende la scuola dell’Infanzia Statale Ceccherini e la Scuola Elementare Viviani. Il servizio educativo accoglie 32 bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi, rivolgendosi alle famiglie che vivono nelle frazioni di San Piero a Grado, Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone. Il servizio è strutturato con entrata dalle 7:40 alle 9:30, prima uscita alle 13-13:30 (tempo corto), seconda uscita 15-15:30 e ultima uscita 16-16:30.
La domanda di iscrizione può essere presentata fino alle ore 12 del 10 novembre solo per le nuove iscrizioni. I bambini collocati in posizione utile nella seconda graduatoria saranno inseriti nei Nidi d’Infanzia con sezioni Lattanti dopo il compimento del terzo mese e comunque a partire da gennaio 2021. La domanda di iscrizione dovrà essere effettuata esclusivamente on linecollegandosi al relativo servizio del Comune di Pisa http://servizi.comune.pisa.it.
I disagi causati dai lavori nelle scuole sono tanti, soprattutto in un periodo come questo in cui si sommano a tante altre preoccupazioni. Ma sono il frutto dello sforzo straordinario per la messa in sicurezza dal punto di vista sismico il patrimonio scolastico cittadino.
L’assessore ai lavori pubblici Raffaele Latrofa ha fatto il punto sui lavori all’edilizia scolastica, in riferimento ai tanti cantieri in corso in questo periodo.
In sede di riunione della prima commissione consiliare, ha presentato lo stato dei lavori sui cantieri effettuati, in corso e in fase di avvio negli edifici scolastici cittadini: “L’Amministrazione Comunale ha investito circa 5 milioni di euro per mettere in sicurezza molti edifici scolastici cittadini che necessitavano da anni di interventi strutturali. Abbiamo avviato ben 60 cantieri durante la pausa estiva, che hanno riguardato 36 plessi scolastici, dove sono stati effettuati interventi di manutenzione, efficientamento energetico, antisismica, antincendio, sostituzione infissi, consolidamento strutturale e adeguamento alla normativa anti-Covid. Sono al momento 4 i cantieri rimasti in corso presso le scuole Cambini, Sauro, Oberdan e Rismondo, dove le strutture necessitavano di interventi strutturali e di adeguamento alla normativa antisismica. I cantieri, di dimensioni e durata tale da non potersi esaurire nell’arco dei mesi estivi, stanno proseguendo tutt’ora e hanno comportato lo spostamento delle classi presso altre strutture vicine, per i primi mesi dell’anno scolastico”.
“Siamo cosciente – prosegue Latrofa – dei disagi arrecati alle famiglie interessate dagli spostamenti di sede scolastica. Mi riferisco anche alle famiglie delle scuole Gianfaldoni che si sono lamentate proprio in questi giorni della situazione. I lavori presso le scuole Sauro sono quasi tutti a buon punto e una prima parte terminerà entro il mese di novembre. Riteniamo però che l’attesa di qualche settimana in più, rispetto a opere strutturali che dureranno 100 anni e che vanno a mettere a norma sismica il nostro patrimonio scolastico, non possa certo costituire l’unico criterio su cui veniamo valutati. Ci teniamo inoltre a ricordare il metodo che abbiamo utilizzato per ogni scuola interessata dai lavori: insieme all’assessore Sandra Munno ci siamo incontrati periodicamente con i dirigenti scolastici e i rappresentanti dei genitori per tenere le famiglie informate passo per passo su lavori in corso. Questo metodo è stato utilizzato anche per le scuole dell’Istituto Fucini, con cui ci siamo incontrati proprio la settimana scorsa, il 14 ottobre, per aggiornare dirigente e rappresentanti dei genitori su possibilità e tempistiche del rientro in sede da parte degli alunni”.
Questa, nel dettaglio, la situazione aggiornata sull’andamento dei lavori in corso:
alla scuola primaria Oberdan i lavori strutturali di miglioramento dell’antisismica sono in via di conclusione, la consegna dell’edificio è prevista a metà novembre. Gli alunni sono temporaneamente spostati nell’edificio del Centro SMS dove gli spazi sono stati appositamente riadattati per ospitare le classi;
alla scuola primaria Nazario Sauro, dove sono in corso i lavori per la riduzione del rischio sismico, è prevista una consegna parziale dell’edificio, corrispondente a un’ala del fabbricato, sia piano terra che primo piano. Gli alunni sono stati spostati temporaneamente alle scuole Battisti e Gianfaldoni. La consegna parziale è prevista per fine novembre, da confermare con valutazione entro il 15 novembre. La presunta fine totale dei lavori è programmata per gennaio 2021;
alla scuola primaria Rismondo sono terminati i lavori di consolidamento strutturale su una porzione dell’edificio in grado di accogliere le 5 classi attualmente occupanti il plesso, che sono momentaneamente ospitate alla scuola Novelli. Il rientro nella sede è previsto per il 2 novembre, mentre la fine totale dei lavori è programmata per gennaio 2021;
alla scuola primaria Cambini sono in via di conclusione i lavori di rifacimento della copertura e di consolidamento strutturale su un’ala dell’edificio, ed è prevista entro la fine di novembre la consegna di una porzione della struttura idonea a recuperare le aule necessarie per le 4 classi della scuola Cambini, che sono al momento ospitati presso la vicina scuola Toniolo. La fine totale dei lavori è programmata per fine dicembre.
Riepilogo dei lavori effettuati durante l’estate. Di seguito riepiloghiamo, scuola per scuola, tutti gli interventi portati a termine durante la pausa estiva:
Scuola media Toniolo centrale: si sono combinati i lavori di imbiancatura (aule e spazi comuni) con quelli relativi all’adeguamento antincendio, che hanno portato al rifacimento della palestra che ha assunto nuovo aspetto e a nuove colorazioni all’interno degli ambienti per una nuova estetica.
Scuole primaria Toti e Toniolo succursale: nuove colorazioni balze aule primo piano e abbattimento di una parete per recupero di un’aula scolastica.
Scuola primaria Biagi: nuove colorazioni delle balze, aule e corridoi e abbattimento parziale di un tramezzo per recupero di un aula scolastica.
Scuola primaria Novelli: nuove colorazioni delle balze aule.
Scuola materna San Rossore: ripresa di intonaci ammalorati.
Scuola materna Pertini: messa in sicurezza contro rischi caduta intonaci dei solai.
Scuola media Pisano a Marina di Pisa: eseguiti lavori impiantistici su antincendio e sostituita la pavimentazione della palestra.
Scuola primaria Viviani: recupero corticale delle gronde, risarciture giunti degradati, della muratura facciavista, nuovo cancello interno, rifacimento imperm. tetto bagni
Scuola primaria Newbery: rifacimento bagno al piano terra, in corso sostituzione infissi
Scuole media Castagnol: rifacimento pavimento aule scolastiche, in corso rinnovo guaina impermeabile blocco spogliatoi
Scuola Baracca: nuove colorazioni delle parti comuni, interventi di rifacimento intonaco pericolante all’esterno
Scuole Moretti e Gamerra succursale: rifacimento di impermeabilizzazione su porzione di tetto che causava da tempo infiltrazioni al primo piano
Scuola media Gamerra Riglione: abbattimento tramezzi per recupero di un aula scolastica, nuova adduzione idrica per bagno disabili, sistemazione vialetto esterno, sostituzione integrale infissi
Scuola primaria Don Milani: abbattimento tramezzi per recupero di 2 aule scolastiche
Scuola primaria Genovesi: eseguita sostituzione integrale infissi
Scuola media Mazzini: abbattimento parziale di tramezzi per recupero di 7 aule scolastiche
Scuola primaria Collodi: abbattimento parziale di tramezzi per recupero di 1 aula scolastica e nuove pareti di separazione in cartongesso
Scuola materna Parmeggiani: rifacimento rivestimento interno
Scuola media Fucini: intervento di rifacimento impermeabilizzazione palestra, revisione gronde con nuove scossaline, sistemazione dei blocchi servizi igienici con installazione pedali di azionamento scarichi, sostituzione di turche con wc.
Scuola primaria Lorenzini: sostituzione integrale infissi, abbattimento di tramezzo per recupero 1 aula scolastica. Nuova rampa disabili
Scuola Materna Conti: rifacimento porzione di copertura piana per infiltrazioni
Scuola media Galilei: rifacimento bagni primo piano
Scuola materna K. Haring: rifacimento pavimentazione delle sezioni
Scuola media Fibonacci: abbattimento di due pareti per recupero due aule scolastiche, messa in sicurezza lucernaio scale
Scuola D. Chiesa: abbattimento di due pareti per recupero due aule scolastiche (prevista a settembre sostituzione infissi corridoi) completamento sostituzione infissi (corridoi e bagni)
Asilo nido Timpanaro: sistemazione linoleum degradato in un ambiente
Scuola materna Calandrini: sostituzione parziale infissi in legno ammalorati
Centro Sms: lavori per adeguamento spazi funzionali al fine di ospitare classi della primaria Oberdan.
Scuola media Fucini succursale: rimozione copertura in eternit e sostituzione integrale infissi in legno
Scuola media Gamerra: sostituzione completa degli infissi esterni
Lavori in fase di avvio: alla scuola media Fibonacci succursale e primaria Pisano si sono conclusi in questi giorni i lavori del primo lotto (stanno terminando le operazioni di imbiancatura della palestra) ed è previsto entro la fine di novembre l’avvio dei lavori del secondo lotto su un’altra porzione dell’edificio. Alla scuola primaria Battisti e materna Gianfaldoni è di prossimo avvio l’intervento di sostituzione degli infissi esterni all’edificio, l’adeguamento antincendio e impiantistico, così come alle scuole medie Mazzini e Fibonacci.
Dopo l’entrata in vigore delle nuove regole, alle criticità già esistenti riguardo i punti di prelievo, il personale formato per eseguire i tamponi e i tempi della quarantena, il sindaco Conti chiede al presidente Giani uno sforzo per migliorare la gestione dell’emergenza.
Aumentare i punti di prelievo e il personale che esegue tamponi a Pisa e far applicare correttamente ai Dipartimenti di Prevenzione la circolare ministeriale sulla quarantena breve sono i punti cardine della richiesta che il sindaco di Pisa Michele Conti fa al presidente della Regione Eugenio Giani. Al centro della lettera, la richiesta di aumentare i punti prelievo in città e il personale che esegue i tamponi, prevedere l’incremento di posti letto necessari per i pazienti positivi al Covid e, soprattutto, disporre la corretta applicazione della circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre, recepita dall’ordinanza 92/2020 dal Presidente della Giunta Regionale Toscana, affinché vi sia un’interpretazione uniforme e corretta delle nuove misure di isolamento/quarantena e guarigione dei casi di positività al Covid-19 da parte dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali.
“Gentile Presidente – ha scritto il sindaco – mi faccio latore di alcune pressanti istanze ed esigenze che mi giungono, con forza, dalla comunità che rappresento. In particolare faccio riferimento innanzitutto alla vicenda, davvero kafkiana, in cui si trovano molte famiglie che hanno figli che frequentano le scuole Biagi di Pisa. Nonostante l’adozione di circolari ministeriali, pareri ed ordinanze regionali, che come noto fissano nuove regole per le quali è sufficiente un periodo di 10 giorni per interrompere la quarantena e l’isolamento (con un solo tampone negativo in uscita e non più due, il Dipartimento della Prevenzione dell’Azienda ASL Nord Ovest ritiene che la nuova disciplina, conforme alle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico, non possa trovare applicazione – in via retroattiva – per quei soggetti risultati destinatari di provvedimenti di isolamento/quarantena prima del 12-15 ottobre scorsi.
Orbene, premesso, che vi è chi ritiene che una tale lettura possa essere oltre che illegittima, manifestamente illogica, e si collochi in patente violazione dei più elementari principi che informano il nostro ordinamento e che sono posti a presidio delle libertà costituzionali, è un fatto che questa numerosa moltitudine di cittadini pisani è costretta, contro la propria volontà e a questo punto anche contro le evidenze scientifiche, nelle proprie abitazioni: si tratta di una pessima gestione della sanità e di un esempio preclaro di quella peggiore burocrazia, tanto vituperata a parole, ma che, come gramigna malefica, continua ad allignare in certe strutture amministrative danneggiando anch’essa.
Purtroppo, a questa situazione di per sé angosciante – continua Conti – si aggiunge un’insufficiente organizzazione dei punti di prelievo per i tamponi. L’inefficienza dell’organizzazione dei tamponi, sia chiaro, non è certo per demerito o negligenza del personale sanitario che, come al solito, conferma altissima professionalità, chiarissima competenza ed esemplare abnegazione.
Si tratta però di personale limitato che, malgrado lo spirito di sacrificio e la dedizione al servizio, non riesce a fronteggiare l’ondata che si sta profilando. Malgrado questi molti mesi passati, pur essendo appena ad inizio autunno, le strutture sono già in grande affanno. Il coronavirus pur essendo un nemico sempre temibile, appare oggi vincibile, grazie alle metodiche di rapida diagnosi che consentono l’individuazione della malattia all’esordio ed alle cure che sono state individuate e che – se somministrate tempestivamente, nella fase di insorgenza della malattia – riportano un’elevata percentuale di guarigione.
Tutto questo comporta – da un lato – la necessità di una efficiente organizzazione della gestione delle strutture ospedaliere e territoriali, in cui medici e personale sanitario devono essere messi in condizione di operare in modo sicuro ed efficiente per guarire i malati: se nella prima fase Coronavirus è apparsa esiziale, oggi è possibile sconfiggerla: ma la sconfitta dipende in larghissima parte da una efficiente organizzazione della risposta sanitaria.
La vicenda delle famiglie della scuola Biagi – conclude Conti – merita di per sé attenzione e rispetto per i cittadini che vi sono coinvolti, che sono ormai in quarantena/isolamento da più di 20 giorni. Questa situazione può realisticamente ripetersi in futuro, mentre le famiglie dei bambini hanno bisogno di certezze, quelle stesse certezze di cui ha bisogno l’intera comunità nella fase storica che stiamo vivendo. Considerato che è diritto della cittadinanza tutta di godere di una rete assistenziale che sappia garantire il diritto alla salute costituzionalmente previsto, la invito formalmente:
– a dare, senza indugio, disposizione al Dipartimento di Prevenzione della ASL Nord Ovest a rivedere immediatamente la propria interpretazione in ordine all’applicazione della corretta disciplina della quarantena/isolamento, uniformandosi, per tutti i casi, alla circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre 2020 e all’Ordinanza n. 92/2020 a firma del Presidente della Giunta Regionale Toscana, nello specifico sensibilizzando il dirigente della Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale ad impartire direttive applicative immediate ai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali affinché vi sia un’interpretazione uniforme e corretta delle nuove misure di isolamento/quarantena e guarigione di casi di positività a COVID-19, restituendo tutti i cittadini coinvolti alla normalità dei loro rapporti lavorativi, sociali, culturali ecc. che stanno perdendo irrimediabilmente perché – come è noto – le lancette della vita non tornano indietro.
– a dare disposizione al Dipartimenti di Prevenzione della ASL Toscana Nord Ovest di aumentare i punti di prelievo (tamponi) per il territorio del Comune di Pisa individuando luoghi raggiungibili più agevolmente rispetto a quello attuale di via Garibaldi 198 che appare inadeguato e sta creando già oggi gravi disagi al quartiere e alla viabilità tutta cittadina, se del caso utilizzando capannoni dismessi o tensostrutture ad hoc; di aumentare il personale dedicato a questo servizio che è già allo stremo perché sommerso di un numero di processi ingestibile già oggi; di aumentare i posti-letto necessari alle cure intermedie di coronavirus, assegnando le risorse necessarie alle strutture sanitarie territoriali.
Per dare una mano ai genitori di bimbi piccoli, parte in via sperimentale l’orario prolungato fino alle 18 per due nidi cittadini: un progetto pilota a partire da lunedì 19 ottobre per potenziare i servizi all’infanzia che va incontro alle esigenze delle famiglie.
Novità in arrivo nei servizi educativi del Comune di Pisa per l’anno educativo 2020-21. A partire da lunedì 19 ottobre, una volta conclusi tutti gli inserimenti, partirà in via sperimentale il prolungamento dell’orario per due asili nido convenzionati con il Comune, il Nido d’Infanzia San Biagio a Cisanello e Nido Albero Verde a Putignano. Per i genitori che ne faranno richiesta, i bambini della sezione divezzi, con oltre un anno di età, potranno usufruire dell’orario prolungato fino alle 18. Inoltre, come altra novità, il Nido Isola delle Farfalle a Porta a Lucca, che è a tempo corto, vedrà il prolungamento del servizio anche nel periodo estivo, per il mese di luglio.
“Ampliare l’offerta formativa e l’orario di apertura di alcuni asili nido della città – dichiara il Sindaco Michele Conti – è una rivoluzione e un obiettivo centrato: si tratta del pubblico che diventa competitivo e fornisce alle famiglie quelle risposte che attendono da tempo, in termini di qualità dell’offerta formativa e di servizio erogato. L’introduzione del tempo lungo plus migliorerà la qualità della vita e l’organizzazione quotidiana dei genitori dei piccoli utenti degli asili nido, permettendo di conciliare al meglio le esigenze lavorative delle mamme e dei babbi con il percorso educativo intrapreso dai loro figli. Quello che parte lunedì è un progetto pilota che coinvolge due strutture, ma il nostro impegno in prospettiva è quello di estenderlo anche agli altri nidi d’infanzia della città”.
“L’Amministrazione Comunale – dichiara l’assessore alle politiche scolastiche ed educative Sandra Munno – sta continuando a investire risorse per sostenere ed ampliare l’offerta formativa dei servizi all’infanzia. Con le risorse ottenute dal “Piano di Azione Nazionale per la promozione del sistema integrato dei servizi di educazione e istruzione” abbiamo introdotto sia per il 2019 che per il 2020 il Bonus Nido, prevedendo l’abbattimento delle rette per le famiglie con reddito Isee fino a 40 mila euro che hanno bambini frequentanti gli asili nido. Con fondi regionali, integrati da risorse proprie del Comune, abbiamo inoltre erogato contributi a sostegno degli asili accreditati e delle scuole d’infanzia paritarie, nell’ottica di sostenere l’intero sistema integrato dei servizi educativi”.
“Oltre a queste misure, finalizzate a ridurre al massimo il costo dei nidi a carico delle famiglie – prosegue l’assessore – abbiamo investito nel potenziamento dei servizi educativi per la fascia 0-3. L’orario prolungato fino alle 18 fa parte di un progetto pilota, che al momento interessa due nidi, ma che potrà essere esteso anche ad altre strutture, se, come crediamo, avrà successo. Il progetto è stato pensato per offrire un servizio che sia in grado di rispondere sempre di più alle esigenze delle famiglie, permettendo ai genitori di conciliare in maniera più flessibile tempi di vita e tempi di lavoro, e salvaguardando allo stesso tempo le finalità educative rivolta ai bambini. E’ importante sottolineare che il prolungamento del servizio, dedicato ai bambini che abbiano superato l’anno di età, non comporta alcun costo aggiuntivo per le famiglie e dovrà ovviamente essere contenuto nel massimo delle 10 ore giornaliere previste dalle disposizioni regionali».
Vediamo nel dettaglio cosa prevede l’offerta formativa dei Nidi d’Infanzia interessati dalle novità. Al Nido d’Infanzia San Biagio, che accoglie 48 bambini di età compresa tra i 12 ed i 36 mesi, il servizio prevede l’apertura su 5 giorni la settimana, dal lunedì al venerdì, con orario dalle 8.00 alle 18.00. Viene garantita la flessibilità dell’orario di entrata dei bambini (entrata dalle ore 8.00 alle ore 9.30) e di uscita (13.30 tempo corto, 16.30 tempo lungo e 18.00 tempo lungo plus).
Al Nido d’Infanzia Albero Verde che accoglie 44 bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi, divisi tra la sezione dei lattanti, massimo 10 bambini di età compresa tra i 3 e i 12 mesi (di cui 3 bambini con accesso al nido posticipato a gennaio, dalla seconda graduatoria di novembre), e la sezione divezzi, massimo 34 bambini di età compresa tra i 13 e i 36 mesi. Il servizio prevede l’apertura su 5 giorni la settimana, dal lunedì al venerdì, con orario dalle 8.00 alle 16.30 per i bambini lattanti, e dalle 8.00 alle 18.00 per i bambini dai 12 ai 36 mesi. Viene garantita la flessibilità dell’orario di entrata dei bambini (entrata dalle ore 8.00 alle ore 9.30) e di uscita (13.30 tempo corto, 16.30 tempo lungo e 18.00 tempo lungo plus).
In entrambi i casi, la modalità di offerta del servizio viene applicata in rispetto al Regolamento della Regione Toscana del 30 luglio 2013, n. 41/R, per cui ciascun bambino può frequentare il nido d’infanzia per un massimo di dieci ore giornaliere.
Infine, al Nido d’Infanzia Isola delle Farfalle, che accoglie 36 bambini di età compresa tra i 12 ed i 36 mesi con organizzazione del servizio a tempo corto, l’apertura è prevista su 5 giorni la settimana, dal lunedì al venerdì, con orario dalle 7.40 alle 13.30 (con flessibilità oraria in entrata dalle ore 7.40 alle ore 9.30). Per questo servizio viene invece offerto il prolungamento nel periodo estivo, estendendolo a tutto il mese di luglio.
Aumentano i casi Covid-positivi e la scuola primaria Biagi rimane chiusa. Commentando la decisione, il sindaco di Pisa Michele Conti spinge per il ricorso immediato ai test antigenici rapidi nelle classi per isolare i positivi e contenere la nuova crescita dei contagi senza bloccare di nuovo tutto.
il Sindaco Michele Conti, intervenendo sulla chiusura della Scuola Primaria Biagi: “Nella tarda serata di giovedì sono stato contattato dal Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Usl Toscana nord ovest che ha proposto alla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Toniolo la chiusura di una scuola cittadina per un rapido aumento di casi. Si tratta della primaria Biagi, che venerdì è rimasta chiusa.
Siamo di fronte a una situazione che potrebbe ripetersi nei prossimi giorni in tutte le scuole della città, comprese le scuole dell’infanzia, con grave disagio per i bambini, le famiglie e il personale scolastico. L’iter decisionale per la chiusura si esaurisce nel rapporto fra Asl e dirigenti scolastici, anche se il processo è costantemente monitorato dall’assessorato competente e dai servizi educativi del Comune di Pisa.
Come Sindaco, in qualità di Autorità sanitaria locale, non ho timore ad adottare provvedimenti per tutelare la salute pubblica, se necessario. Ci viene chiesto di operare in maniera selettiva e chirurgica intervenendo per scongiurare l’ipotesi della nascita di nuovi focolai: benissimo, ma a mio avviso questo non è sufficiente.
Il meccanismo delle quarantene per i contatti diretti di casi positivi e la lentezza con cui vengono fornite le risposte dei tamponi rischia di imprigionare in casa centinaia di famiglie, creando allarme sociale e difficoltà nel gestire il quotidiano alla prima febbriciattola di stagione di un bambino in età scolare. Il tema è complesso e delicato, per questo è necessario un cambio di passo per contenere la circolazione del virus – i casi salgono anche a Pisa al ritmo di 3-4 al giorno nelle ultime settimane – e, contestualmente, permettere alle famiglie di mandare a scuola i bambini, andare a lavorare, continuare a condurre una vita normale.
Chiedo dunque alla Regione Toscana, che vedo in ritardo sul tema visto che la prima campanella è suonata ormai da più di due settimane, di attivarsi per eseguire tamponi rapidi antigenici direttamente nelle scuole, come ha già cominciato a fare la Regione Veneto che evidentemente si era organizzata per tempo. Si tratta di test salivali, ritenuti affidabili dagli esperti del settore, che danno il risultato in pochi minuti, non sono invasivi e possono essere ripetuti più volte secondo le necessità; la loro funzione è quella di fare un primo screening nelle classi in cui è stato rilevato almeno un positivo. Sarebbe una svolta nella gestione dei contagi nelle scuole che permetterebbe di far continuare tranquillamente a svolgere le lezioni agli studenti, laddove se ne ravvisassero le condizioni, e isolare solo i casi positivi reali”.
Partiti con questa settimana i servizi di mensa e trasporto secondo i nuovi protocolli anti-Covid: la sfida è quella di assicurare questi servizi essenziali per il buon funzionamento del sistema scolastico garantendo la massima sicurezza per tutti.
A due settimane dall’inizio della scuola, parte oggi in tutti gli istituti comprensivi pisani il servizio del trasportoscolastico, mentre sono tre gli istituti scolastici che si sono organizzati per dare inizio da oggi anche al servizio mensa. Il Comune di Pisa ha messo a disposizione l’avvio di entrambi i servizi a partire dal 23 settembre, dopo la pausa per le elezioni, ma ciascuno istituto comprensivo ne ha deciso in autonomia l’attivazione, una volta definite e messe a regime tutte le nuove procedure organizzative. Per quanto riguarda il servizio mensa, il protocollo è stato definito sulla base delle linee guida emanate dal Comitato tecnico-scientifico istituito per l’emergenza coronavirus, dal MIUR, dal Ministero della Salute e dalle indicazioni operative della Regione Toscana, che hanno lasciato autonomia organizzativa nel rispetto delle misure obbligatorie come il distanziamento minimo, le pulizie costanti, l’areazione naturale degli ambienti, il lavaggio frequente delle mani e la disponibilità di saponi, gel sanificanti e mascherine. Per il trasporto scolastico il protocollo è stato definito in base a quanto disposto dalle linee giuda contenute nell’allegato 16 del DPCM dell’8 agosto 2020.
“Abbiamo lavorato intensamente – spiega l’assessore alle politiche educative e scolastiche Sandra Munno -, nell’ambito delle riunioni della task force sulla scuola avviate fin da luglio insieme al personale dell’Ufficio Refezione e Trasporto scolastico, ai tecnici comunali e ai dirigenti scolastici, per arrivare a garantire prima possibile la ripresa dei servizi di mensa e trasporto in sicurezza. Non è stato un lavoro semplice, dato che le linee guida del comitato scientifico a livello nazionale e della Regione Toscana si sono succedute fino a inizio dell’anno scolastico. Il fatto di esserci riusciti, in particolare per la refezione, è stato frutto di un intenso lavoro di concertazione e ricontrattazione del servizio con la ditta appaltatrice, resosi indispensabile perché le norme igieniche imposte dall’emergenza sanitaria hanno inciso profondamente sulla riorganizzazione del servizio di refezione, con inevitabile aumento dei costi. Stesso risultato per il servizio di trasporto, che siamo riusciti a garantire a tutti quelli che lo hanno richiesto, malgrado i posti disponibili si siano quasi dimezzati. Riteniamo che la mensa e il trasporto siano servizi che, oltre ad avere una valenza educativa per gli alunni, costituiscano un sostegno fondamentale per le famiglie e per questo ci siamo adoperati come Amministrazione Comunale, anche individuando soluzioni diverse e coordinandoci con i vari istituti scolastici, per garantirne lo svolgimento nella massima sicurezza.”
Servizio di refezione scolastica. Parte oggi negli istituti comprensivi Galilei, Gamerra e Fucini (relativamente a scuola dell’infanzia Conti, scuole primarie Battisti e Zerboglio e per la scuola secondaria Fucini, il resto delle scuole con inizio scaglionato del servizio fino al 12 ottobre). Nei restanti istituti cittadini il servizio partirà dal 5 ottobre (Fibonacci, Toniolo, Pisano e Tongiorgi).
Il nuovo protocollo di svolgimento del servizio prevede la fornitura di pasti già sporzionati che i bambini potranno consumare direttamente in classe o nel locale dedicato la refettorio, a seconda delle disponibilità di spazio delle varie scuole. Molti plessi scolastici hanno infatti dovuto convertire il locale refettorio in aula scolastica, in mancanza di spazi adeguati a mantenere le distanze di sicurezza. Il pasto verrà sporzionato in piatti di melamina, materiale riutilizzabile, usato nella ristorazione al posto della plastica usa e getta, realizzati con tre scomparti per primo, secondo e contorno. I pasti verranno portati dal personale di Elior, la ditta incaricata del servizio mensa, davanti alle aule con l’utilizzo di carrelli portavivande. Il personale addetto è stato adeguatamente formato per adottare tutte le procedure finalizzate a ridurre il rischio di contaminazione. I bambini verranno fatti uscire prima di servire il pranzo, per andare a lavarsi le mani, e nel frattempo il personale provvedere ad igienizzare tutti i banchi di ciascuna aula. Una volta terminato il pranzo, il personale addetto provvederà a portare via le stoviglie e a igienizzare nuovamente i banchi. Per adattare i pasti ai piatti con scomparti, i menù sono stati semplificati e validati dall’Azienda Usl. Solo in quattro scuole, per ragioni di organizzazione e di poco spazio saranno utilizzati i lunchbox con il cibo già sporzionato. In tutte le scuole primarie e secondarie verrà fornita una bottiglietta d’acqua da ½ litro per ciascun alunno, mentre alle scuole dell’infanzia verrà distribuita l’acqua in bottiglie da 1 litro. A tutte le scuole verranno fornite tovagline di carta e posate di acciaio. La frutta sarà distribuita solo a fine pasto, e, in alternativa, verranno forniti budino, polpa di frutta o crostatina.
Servizio di trasporto scolastico. Già partito dal 23 settembre presso l’istituto comprensivo Toniolo, il servizio parte oggi per tutti gli altri istituti cittadini. Sono inoltre già attive le navette che trasportano gli alunni dei plessi scolastici interessati da lavori strutturali ancora in corso, nello specifico dalle scuole Sauro alle Battisti e dalle Rismondo alle Novelli, più una classe dalle Mazzini e alle Buonamici. Soltanto nel caso delle navette, trattandosi di percorsi inferiori a 15 minuti di durata, i mezzi svolgono servizio a pieno carico, come previsto dalle linee guida indicate dal decreto ministeriale sul trasporto scolastico.
Per quanto riguarda gli scuolabus che effettuano servizio ordinario di trasporto, con durata superiore a 15 minuti, il protocollo sanitario prevede la dotazione di gel sanificante per le mani di cui si dovranno servire i bambini appena saliti sul mezzo e la misurazione della temperatura ai bambini in entrata da parte dell’accompagnatore (accompagnatori e autisti sono stati formati sulla normativa anti covid-19). Il personale accompagnatore provvederà, sia per il momento della salita che per quello della discesa, a far procedere i bambini in maniera ordinata, uno per volta, mantenendo sempre il distanziamento interpersonale. La capienza interna di ogni mezzo è stata mediamente ridotta della metà dei posti disponibili, in modo da rispettare la distanza minima di 1 metro tra ciascun posto. Per questo tutti gli scuolabus sono stati dotati di marker segnaposto che garantiscono il rispetto della distanza. A seguito del protocollo anti-Covid, il numero complessivo dei posti sugli scuolabus è stato quindi dimezzato, riducendosi a 215. Gli alunni sopra sei anni dovranno indossare la mascherina per tutto il viaggio. Infine gli scuolabus saranno sanificati più volte al giorno con prodotti specifici stabiliti nella circolare del Ministero della Salute, oltre a prevedere la costante areazione del mezzo.
Dopo un’estate di notizie date e smentite, di dati tutti da interpretare, di timori, quando non di vera paura, e incertezze, non sempre risolte, riaprono a Pisa le scuole di ogni ordine e grado: i problemi e disagi ci sono, e ci saranno almeno per un po’, ma la campanella è suonata per tutti.
Inizia un nuovo anno scolastico: un anno, mai meno retorica in una dichiarazione, diverso dagli altri, che parte in salita tra paure, legittime, e tanto impegno per superare le difficoltà nuove che si legano alle vecchie, quelle storiche. Sì perché lo stato delle strutture, la sicurezza degli edifici e l’adeguatezza di aule e supporti didattici quest’anno non sono che una parte del problema da risolvere, una parte meno in risalto rispetto a distanze, presidi igienici, sanificazioni e ingressi scaglionati.
Il lavoro della task force scuola per coordinare i lavori di adeguamento degli spazi scolastici è terminato, appena in tempo per permettere il regolare rientro in classe degli studenti; attivi dal 23 settembre, secondo la nuova normativa anti-Covid servizi di refezione e trasporto.
Task force scuola. Era iniziato a luglio il lavoro della task force sul settore scuola, con l’obiettivo di gestire in maniera coordinata e unitaria tutte le attività connesse all’adeguamento e all’adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche in conseguenza dell’emergenza sanitaria da covid-19. Una serie di riunioni a cui hanno partecipato, oltre all’assessore ai lavori pubblici Raffaele Latrofa e l’assessore all’istruzione Sandra Munno, i dirigenti scolastici di ogni istituto comprensivo e tutti i responsabili degli uffici comunali coinvolti. Una ricognizione che ha riguardato tutte le scuole di proprietà comunale dall’infanzia alla primaria alla secondaria di primo grado e che, oltre ad individuare le necessità di ogni singolo plesso, ha individuato spazi alternativi da utilizzare in caso di necessità in altri immobili. Per ogni edificio scolastico infatti sono stati analizzati gli spazi a disposizione in base al numero degli allievi iscritti e in merito al rispetto delle linee guida definite dal Miur per la riapertura in sicurezza dell’anno scolastico 2020-21.
Questo lavoro di ricognizione ha portato a realizzare interventi per un investimento totale di 180 mila euro, che hanno riguardato essenzialmente le pareti da abbattere e da ricostruire, al fine di ricavare nuovi spazi e per rendere le aule sufficientemente capienti. Ma anche lo spostamento di lavagne ed impianti elettrici e l’adeguamento dei percorsi esterni per consentire l’ingresso degli studenti in maniera separata e distanziata.
Protocollo con il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Usl. È stato firmato lo scorso 26 agosto il protocollo d’intesa proposto dal Dipartimento di Prevenzione della Azienda Usl Toscana Nord Ovest, che ha coinvolto le Conferenze Educative della zona Pisana, della Valdera, della Valdicecina, la Provincia di Pisa e l’Ufficio Scolastico Regionale. Il protocollo garantisce una struttura di riferimento per l’intero sistema integrato di educazione e istruzione da 0 – 18 anni, sia per attività di prevenzione che in caso di peggioramento della situazione epidemiologica.
Incontri con i rappresentanti dei genitori. Oltre alla task force, l’assessore alle politiche educative e scolastiche Sandra Munno ha fatto precedere l’inizio della scuola da un ciclo di incontri a cui hanno partecipato, oltre ai dirigenti scolastici, anche i rappresentanti dei genitori, per affrontare e chiarire insieme a loro le modalità di ripresa delle attività secondo le normative previste dal Piano Scuola e per aggiornare le famiglie sui cantieri effettuati alle strutture scolastiche durante la pausa estiva.
Lavori nelle scuole. Durante la pausa estiva negli edifici scolastici cittadini sono stati messi in piedi circa 60 cantieri suddivisi in 27 appalti, tra manutenzioni, efficientamento energetico, antisismica, antincendio, sostituzione infissi, consolidamento strutturale e adeguamento alla normativa anti-Covid presso asili nido, scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie di primo grado della città. L’Amministrazione Comunale di Pisa sta realizzando quanto annunciato in occasione di presentazione del programma delle opere pubbliche, ovvero un investimento di quasi 5 milioni di euro, per realizzare lavori di messa in sicurezza degli edifici scolastici cittadini. Ai lavori di manutenzioni e di rifacimento di impianti, aule, palestre, pavimenti, manti di copertura, infissi, intonaci e ritinteggiature, si sono aggiunti nei mesi di luglio e agosto i cantieri per l’adeguamento degli spazi per garantire ad ogni classe il rispetto del distanziamento prevista dallo normativa anti-Covid.
Alcuni cantieri, come quelli più rilevanti per l’antisismica e il rifacimento di parti strutturali, come alle scuole Cambini, Sauro, Oberdan e Fibonacci succursale, sono ancora in corso e hanno comportato lo spostamento delle classi presso altre strutture vicine alla sede scolastica, mentre i lavori per la distribuzione degli spazi e l’allargamento delle classi sono terminati tutti in tempo per la riapertura. Altri interventi di manutenzione sono in fase di avvio e proseguiranno anche durante l’anno scolastico, senza impattare sullo svolgimento delle attività didattiche.
Servizi di refezione e trasporto scolastico. L’Amministrazione Comunale ha comunicato a ciascun istituto scolastico la disponibilità a partire con il servizio della refezione dal 23 settembre, appena le scuole riapriranno dopo la pausa per le elezioni del 20 e 21 settembre. Ciascun istituto scolastico ha poi deciso in autonomia, in base alle proprie esigenze e capacità organizzative, quando far attivare il servizio mensa. Gli uffici comunali stanno ultimando il protocollo di definizione del servizio, che prevedrà la fornitura di pasti già sporzionati e chiusi dentro appositi contenitori, che i bambini potranno consumare direttamente in classe o nel locale dedicato la refettorio, a seconda delle disponibilità di spazio delle varie scuole.
Per quanto riguarda il trasporto scolastico, come per la refezione, quest’anno, considerato anche il turno elettorale del 20 e 21 il servizio inizierà il 23 settembre.
Tutti gli scuolabus sono dotati di gel sanificante mani, prima i salire sarà misurata la temperatura ai bambini da parte dell’accompagnatore (accompagnatori e autisti saranno formati da parte del personale preposto per le misure anti covid-19). Tutti gli scuolabus saranno dotati di marker segnaposto così da garantire il rispetto della distanza, come disposto dall’allegato 16 del DPCM 8/8/2020. A seguito di tale disposizione i posto sugli scuolabus sono ridotti a 215. Gli alunni sopra sei anni dovranno inossare la mascherina. Gli scuolabus saranno sanificati più volte con prodotti specifici stabiliti nella circolare del ministero della salute.
Con la partenza del nuovo anno educativo ci sarà da prendere confidenza con nuovi modi di accogliere i piccolissimi e organizzare la complessa trama di operazioni coinvolte dal servizio dei nidi: per evitare difficoltà in un passaggio già delicato di per sè.
Partito oggi mercoledì 9 settembre il nuovo anno educativo per gli asili nido del Comune di Pisa. Per permettere la ripresa del servizio sulla base delle linee guida nazionali, previste dal Documento di indirizzo e orientamento per la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia (Decreto n.80 del 3 agosto 2020), l’inizio dell’anno educativo 2020-21 è stato preceduto da un intenso lavoro di riorganizzazione del sistema di accoglienza dei bambini all’interno delle strutture educative.
Il calendario prevede un rientro graduale dei bambini e un orario ridotto con uscita alle 15.30 fino al 16 ottobre, con servizio mensa che sarà disponibile a partire da lunedì 21 settembre. La nuova organizzazione prevede la creazione di bolle, ovvero unità funzionali che hanno una loro autonomia in termini di spazio e di stabilità del gruppo, incluso personale educatore e ausiliari. Ogni gruppo o sezione, con numero massimo di 25 bambini, occuperà un ambito spaziale unico, con stessi insegnanti e ausiliari. Queste unità avranno totale autonomia per ingressi e uscite, momento del pasto e del riposo, attività e gioco libero, accesso al giardino. In caso di impossibilità a diversificare l’ingresso alla struttura, le entrate e le uscite dei gruppi verranno scaglionate per orario.
Per l’entrata saranno previste zone di accoglienza e congedo al fine di evitare assembramenti. Nella zona ingresso–uscita non potranno essere presenti più di due genitori e due bambini contemporaneamente. Il personale ausiliario sarà incaricato della misurazione della temperatura corporea con termo-scanner per ogni ingresso di adulto e bambino nella struttura. Per gli adulti sarà necessario l’uso della mascherina durante tutta la permanenza all’interno dell’asilo. I genitori dovranno fermarsi nell’area ingresso, mentre i bambini verranno accompagnati dal personale educativo presente nella sezione di riferimento.
I bambini per i primi giorni saranno accolti in piccoli gruppi, con la presenza al massimo di 4 genitori nel caso di nuovi inserimenti. Verranno privilegiati gli ambientamenti all’aperto, o in alternativa un luogo interno ampio e arieggiato, dove organizzare l’accoglienza e l’ambientamento del bambino. Gli spazi in comune (laboratori – saloni – sala psicomotricità) saranno utilizzati secondo turnazione giornaliera prestabilita da un calendario e in caso di rotazione gli ambienti verranno ogni volta sanificati e adeguatamente arieggiati. Materiali, giocattoli e libri dovranno essere ad uso esclusivo di ciascun gruppo (sezione). In generale tutti i progetti educativi saranno fortemente caratterizzati dall’educazione all’aria aperta, prevedendo l’opportunità di stare per tempi lunghi in outdoor e investendo sulle potenzialità dello spazio esterno.
In caso di malattia, ai fini della prevenzione del contagio, le educatrici concorderanno con i genitori l’allontanamento del bambino dal nido qualora presenti febbre o altri sintomi di malessere. La riammissione avverrà sempre previa idonea certificazione del pediatra di riferimento. Per le eventuali problematiche di emergenza sanitaria che dovessero sorgere, è stato siglato il protocollo con il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest che prevede un vademecum unico di riferimento per tutto il settore educativo e una sezione specifica dedicata alla scuola.
Tutti i genitori sono già stati informati, tramite precedenti riunioni con il personale educativo di ogni struttura, in merito all’organizzazione del servizio alla luce della normativa ministeriale, illustrando l’assetto organizzativo e le nuove prassi di accoglienza. In tali occasioni è stato loro presentato il Patto di corresponsabilità educativa, proposto come alleanza con le famiglie, alle quali viene chiesta una diversa organizzazione dei tempi lavorativi, organizzativi e familiari, con la finalità di condividere l’applicazione di tutte le misure di prevenzione del contagio e collaborare per la cura e il benessere dei bambini.
Iscrizioni anno educativo 2020-21. A fronte di 552 domande di iscrizione ricevute (di cui 242 vecchi iscritti, 83 nuovi iscritti lattanti e 227 nuovi divezzi), sono stati assegnati inizialmente 463 posti; a seguito delle rinunce o dei ritiri pervenuti, sono attualmente in corso di assegnazione ulteriori 52 posti e pertanto la lista di attesa aggiornata (iniziale di 89 bambini) si compone di 37 nominativi. La lista di attesa è da considerarsi in ogni caso fisiologica e bisognerà come sempre attendere inserimenti e primo mese di frequenza per avere i dati definitivi. La Direzione Servizi Educativi-Cultura procederà con cadenza mensile ad assegnare i posti che si renderanno disponibili. Sono confermati, ad oggi, i 21 posti destinati per la seconda graduatoria lattanti. Riguardo alle vaccinazioni obbligatorie sul totale dei bambini iscritti sono 20 che non hanno ancora regolarizzato l’iscrizione e che al momento non possono quindi utilizzare il servizio.
Questa la riorganizzazione interna a ciascuna struttura comunale:
Nido Rosati
Capienza attuale: 9 lattanti e 25 divezzi
Il nido non permette una gestione separata delle due sezioni per il momento ingresso/uscita. L’ingresso e l’uscita saranno pertanto scaglionati in orari diversi (uscita dei piccoli alle 15.30 e dei medio-grandi alle 16). Per la mensa sono stati adattati gli spazi in modo che ciascun gruppo avrà un locale specifico
Nido Timpanaro
Capienza attuale: 9 lattanti e 25 divezzi
Il nido strutturalmente permette una gestione separata delle due sezioni, stabilendo un percorso esterno, dal giardino, per l’ingresso dei lattanti. Per la mensa, sono stati adattati gli spazi in modo che la sezione dei piccoli sarà autonoma.
Nido Coccapani
Capienza attuale: 9 lattanti e 25 divezzi
Il nido strutturalmente permette una gestione separata delle due sezioni: ci sono due ingressi separati (per i piccoli e i medio-grandi) e il pasto è servito separatamente in due ambienti diversi.
Nido Betti
Capienza attuale: 8 lattanti e 25 divezzi
Il nido permette una gestione separata delle due sezioni: ci sono due ingressi separati (per lattanti e divezzi). Per la mensa e il riposo gli spazi sono stati adattati per garantire l’autonomia di ciascun gruppo.
Nido Toniolo
Capienza attuale: 8 lattanti e 25 divezzi
Il nido permette una gestione separata delle due sezioni, ripristinando l’ingresso separato della sezione dei piccoli. Per la mensa, il pasto è servito separatamente in due ambienti diversi
Nido Cep
Capienza attuale: 25 lattanti e 28 divezzi
Il nido permette una gestione separata dei due servizi (scuola dell’infanzia e nido) presenti all’interno della stessa struttura. Ci sono due ingressi separati, ripristinando l’ingresso destinato al nido, utilizzato in passato come spazio di documentazione.
Nido I Passi
Capienza attuale: 9 lattanti e 25 divezzi
Il nido permette una gestione separata delle due sezioni. L’uso in comune dell’ingresso è stato modificato stabilendo un percorso esterno (dal giardino) per l’ingresso dei piccoli. Per la mensa, il paso è servito separatamente in due ambienti diversi.
Nido Marina di Pisa
Capienza attuale: 32 divezzi suddivisi in due sezioni di 18 e 14 bambini
Il nido permette una gestione separata delle due sezioni di medio-grandi con ambienti separati e autonomi.
Cosa succederà il 14 settembre nelle scuole pisane? Dopo le prove generali dei corsi di recupero, la firma del protocollo di intesa con il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Usl dissipa i dubbi, e la costituzione di un comitato tecnico garantisce la riapertura delle scuole in sicurezza e la gestione di un eventuale peggioramento della situazione epidemiologica.
È stato firmato mercoledì 26 agosto il protocollo d’intesa proposto dal Dipartimento di Prevenzione della Azienda Usl Toscana Nord Ovest, che coinvolge le Conferenze Educative della zona Pisana, della Valdera, della Valdicecina, la Provincia di Pisa e l’Ufficio Scolastico Regionale. Il protocollo fissa alcuni fondamentali punti di riferimento in vista della prossima riapertura delle scuole, garantendo una struttura di riferimento per l’intero sistema integrato di educazione e istruzione da 0 – 18 anni, sia per attività di prevenzione che in caso di peggioramento della situazione epidemiologica.
Il protocollo, a cui ha aderito anche la rete delle scuole e dei servizi alla prima infanzia, ha previsto la costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico, che si è riunito per la prima volta lo scorso 26 agosto, a cui partecipano il referente del Dipartimento di Prevenzione, i presidenti delle Conferenze zonali, un rappresentante dell’Ufficio scolastico regionale, un rappresentante della Provincia di Pisa e i rappresentanti della Rete delle scuole.
Tra gli obiettivi principali del protocollo, l’individuazione di uno specifico referente all’interno del Dipartimento di Prevenzione, che sia in grado di garantire una risposta rapida in caso di peggioramento della situazione epidemiologica, raccordandosi con gli enti locali, i servizi educativi le scuole di ogni ordine e fornendo risposte precise in caso di criticità. Da evidenziare nel protocollo d’intesa anche il proposito di attivare sinergie e collaborazioni tra le Conferenze della zona Pisana, della Valdera e della Valdicecina con la Provincia di Pisa, in modo da mettere in atto azioni di prevenzione ed educazione alla salute condivise a livello territoriale. Fondamentale il supporto del CRED – Centro Risorse Educative e Didattiche – della Valdera e del Coordinamento Pedagogico della Zona Pisana, entrambi impegnati per la ripartenza dei servizi delle prossime settimane.
Come previsto dal Piano Scuola 2020-21 e dal Protocollo d’intesa del Ministero dell’Istruzione del 6 agosto, in un quadro che presenta ancora molte incertezze sul percorso da seguire per le scuole, è necessario predisporre un metodo di raccordo tra sistema scolastico e sistema sanitario nazionale, per supportare le istituzioni scolastiche nella ripresa delle attività in piena sicurezza. Per la zona pisana, la Valdera e la Valdicecina con la firma del protocollo è stata predisposta la bussola di riferimento per la prevenzione e la gestione dell’emergenza all’interno del sistema educativo scolastico.
Per i periodi di chiusura forzata a causa dell’emergenza Covid è giusto che le famiglie non paghino la retta di scuole d’infanzia e nidi autorizzati. Dal Comune, via libera a contributi per assicurare parità di trattamento a tutti gli utenti dei servizi per l’infanzia.
Contributi alle scuole d’infanzia private e ai nidi d’infanzia autorizzati per azzerare le rette per le famiglie nei periodi di chiusura obbligata dei plessi per l’anno scolastico 2019-20. Sono le misure di sostegno a favore delle famiglie per assicurare parità di trattamento per tutti gli utenti dei servizi all’infanzia della Città di Pisa nel periodo dell’emergenza Covid.
Lo ha deliberato la giunta comunale prevedendo “forme di sostegno per i soggetti che contribuiscono all’erogazione dei servizi educativi per l’infanzia nel territorio, quali i gestori dei nidi d’infanzia accreditati e quelli autorizzati, oltre che i gestori delle scuole d’infanzia private paritarie, in modo da sostenere sia il sistema territoriale di educazione da zero a sei anni che le famiglie, e in modo da venire assicurati progetti di continuità educativa per gli utenti”.
Nello specifico la somma stanziata nel bilancio del Comune di Pisa è di complessivi 150 mila euro: 120 mila euro per il sostegno alle Scuole d’infanzia paritarie private e 30 mila euro la somma stanziata per il sostegno ai Nidi d’infanzia autorizzati. L’erogazione di queste forme di sostegno alle Scuole d’infanzia paritarie private e ai Nidi d’infanzia autorizzati della città, è subordinata alla condizione che non sia richiesto il pagamento delle tariffe agli utenti, ovvero che il contributo comunale sia interamente destinato all’abbattimento delle rette durante il periodo della sospensione del servizio disposto per legge.