Giornate dedicate ai bambini e alle bambine di età compresa tra i 5 anni e mezzo e i 12 per scoprire le diverse specie animali che vivono sul nostro pianeta: dal 27 al 30 dicembre e dal 3 al 5 gennaio, il Museo di Storia Naturale organizza campus per bimbi e ragazzi.
Protagonista di questi campus natalizi è la nuova Sala della Biodiversità che verrà esplorata sotto molteplici punti di vista attraverso divertenti attività pratiche. Lo scopo di questa iniziativa è fornire ai partecipanti e alle partecipanti strumenti nuovi per scoprire il mondo che li circonda al fine di sensibilizzarli sul tema della salvaguardia ambientale e sul profondo legame tra uomo e ambiente.
periodi: • Dal 27 al 30 dicembre 2021 • Dal 3 al 5 gennaio 2022
Via Contessa Matilde: Tre giardini pubblici a ridosso delle Mura di via Contessa Matilde sono stati intitolati a altrettanti personaggi della Divina Commedia, a memoria dell’indissolubile legame con la storia della nostra città.
Pier delle Vigne, Arrigo VII e Federico II di Svevia: tre personaggi della Divina Commedia che ricordiamo quasi tutti, ma anche da questi giorni, tre giardini pubblici pisani, lungo le mura in via Contessa Matilde. Il primo, dedicato a Pier delle Vigne, nelle vicinanze di Largo Cocco Griffi; il secondo, intitolato ad Arrigo VII, all’altezza dell’incrocio con via Piave; l’ultimo, dedicato a Federico II di Svevia, nei pressi della Porta di San Ranierino.
“Pier delle Vigne, Arrigo VII e Federico II di Svevia – ha dichiarato il vicesindaco Raffaella Bonsangue – sono tre personaggi citati da Dante nella Divina Commedia e indissolubilmente legati alla storia nostra città. Abbiamo deciso cogliere l’occasione del 700° anniversario dalla morte del Sommo Poeta per intitolare queste tre aree a ridosso delle Mura urbane a queste tre figure che, comunque, avrebbero meritato questo riconoscimento. Ci auguriamo che questa iniziativa possa essere apprezzata da tutti i cittadini pisani e da tutti coloro che avranno modo di ammirare le bellezze della nostra città”.
“Come non pensare, quindi, a Pier delle Vigne, giurista, uomo politico, letterato, considerato uno dei massimi esponenti della prosa latina medioevale – ha proseguito Bonsangue – portato in prigionia a Pisa e sepolto nel quartiere di Chinzica, “soccorso, morì nell’ospedaletto di Sant’Andrea in Barattolaia e fu sepolto nella chiesa attigua”. Ricoprì importanti incarichi alla corte di Federico II, custode dei sigilli dell’Impero,“io sono colui che tenni ambo le chiavi del Cor di Federigo…”. Pier delle Vigne è citato nella Divina Commedia, precisamente nel XIII canto dell’Inferno, nella selva dei suicidi”.
“Non poteva mancare il doveroso riconoscimento ad Arrigo VII, Enrico VII di Lussemburgo, Imperatore del Sacro Romano Impero, sepolto in una tomba monumentale all’interno della Cattedrale di Pisa. L’”Alto Arrigo ch’a drizzare Italia”, non aveva ancora 40 anni quando giunse in Italia per tentare di unificarla sotto l’egida del Sacro Romano Impero, ma il suo intento fallì, ponendo definitivamente fine al sogno di un’Italia pacificata e unita, che tanto aveva fatto sognare Dante Alighieri. All’interno del sarcofago, realizzato da Tino da Camaino, sono stati ritrovati la corona imperiale, lo scettro e il globo, tutti oggetti realizzati in argento dorato, oggi conservati all’interno del Museo dell’Opera del Duomo. Oltre al tesoro è stato rinvenuto quello che, oggi, per dimensioni è il tessuto più importante del Medioevo: un “telo” di tre metri per 120 centimetri in seta con fasce rosa-azzurre e con il disegno di due leoni affrontanti che avvolgeva il corpo dell’imperatore. Nella Divina Commedia, il poeta assegna all’Imperatore un seggio nel Paradiso e lo cita varie volte con parole di ammirazione”.
“Infine, ma indubbiamente non da ultimo – conclude Bonsangue – abbiamo ricordato Federico II di Svevia, Imperatore del Sacro Romano Impero all’età di 26 anni, chiamato “Stupor Mundi”, grande mecenate, fautore del progresso scientifico, molto legato alla storia di Pisa; nel 1223, l’imperatore assistette ad un singolare torneo tra i più insigni matematici dell’epoca, il cui vincitore risultò Leonardo Pisano, noto con il nome di Fibonacci; nei pressi del parco oggetto di intitolazione all’Imperatore, vi è una iscrizione, di difficilissima lettura, incisa sull’architrave della porta detta di Santo Stefano, che secondo l’archeologo Federico Andreazzoli, essendo datata nel 1240, starebbe a significare l’inserimento dell’opera nel contesto degli interventi volti a completare la cinta muraria effettuati negli anni quaranta del duecento, come prova dello speciale interesse dell’Imperatore Federico II per la città dell’Arno, considerato altresì il suo ruolo strategico sullo scacchiere tirrenico. Nella Divina Commedia, Dante pone l’Imperatore nell’Inferno, Canto X”.
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Per tutto il periodo delle feste, come da tradizione, riaprono al pubblico i Presepi storici animati allestiti nei locali del Museo di Storia Naturale, a Calci, visitabili fino al 30 gennaio 2022
Presepi pensati e realizzati intorno alla metà del secolo scorso dalle mani sapienti dei calcesani Alberto e Renzo Meucci, con l’aiuto di validi collaboratori. Dopo il primo presepe, risalente al Natale del 1948, ne furono costruiti altri che Renzo e Alberto portarono a Pisa, Livorno, Bologna, Verona, Milano, Torino, Parma, Ferrara, Roma, e persino a Bogotà, in Colombia. Dal 2013 questi presepi sono allestiti nei locali del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa che, grazie al lavoro e alla collaborazione di tante persone, ogni anno tornano a meravigliare grandi e piccini con i dettagli, le scenografie e i movimenti dei personaggi.
E se scegliessimo come dono speciale di regalare un albero da piantare da qualche parte in città? Un regalo originale, unico nel vero senso della parola, ecologico, certamente, fatto a qualcuno in particolare a cui dedicare la piantumazione, ma di cui tutti potranno beneficiare, subito e nel tempo.
Si chiama Regala un albero la campagna per incrementare il patrimonio arboreo cittadino, promuovendo la donazione e la piantumazione di alberi dedicati ad un proprio affetto.
“Gli alberi, le aree verdi e gli ecosistemi più in generale – dichiara l’assessore al verde urbano Raffaele Latrofa – svolgono innumerevoli funzioni vantaggiose per la salute pubblica e la qualità urbana. Il patrimonio arboreo apporta infatti numerosi benefici e contribuisce a riqualificare e valorizzare le aree verdi presenti in ambito urbano e periurbano, riducendo in maniera sostanziale la presenza di fonti inquinanti, con il conseguente miglioramento della qualità dell’aria e l’attenuazione dell’effetto “isola di calore”. Con questo progetto vogliamo avviare una campagna di donazione di alberi da parte dei cittadini, da piantumare in aree pubbliche”.
Al progetto possono aderire privati cittadini, associazioni, aziende, enti privati no profit ed istituti scolastici che presenteranno apposita istanza scritta. Le specie da mettere a dimora dovranno essere preventivamente concordate con l’ufficio Verde e Arredo Urbano, il quale valuterà la specie più adatta a seconda della caratteristiche ambientali e paesaggistiche del sito d’impianto. La scelta sarà prevalentemente orientata su piante autoctone e caratteristiche della flora locale, anche se non è escluso il parziale utilizzo anche di specie alloctone purché idonee all’ambiente pedoclimatico e alle caratteristiche della città di Pisa
Dopo la messa a dimora, il richiedente si impegna a garantire le cure colturali necessarie per i 3 anni successivi, quali irrigazioni di soccorso, concimazioni, potature e quant’altro necessario a mantenere l’esemplare in buone condizioni vegetative. Nel caso in cui l’albero nel periodo dei tre anni secchi il richiedente si impegna altresì alla sostituzione dell’esemplare con uno nuovo di analoghe caratteristiche. Trascorsi tre anni, le piante entreranno a far parte del patrimonio arboreo comunale.
A piantumazione avvenuta, potrà essere installata una targa commemorativa su uno dei pali tutori dell’albero, con l’indicazione del nome della persona cara a cui è dedicato.
Per aderire al progetto è necessario presentare formale istanza con una delle seguenti modalità:
I lavori che trasformeranno il Bastione del Parlascio in un innovativo museo dedicato alla storia pisana partiranno entro la fine dell’anno, il passato parlerà la lingua del futuro valorizzando un luogo simbolo della pisanità.
Prenderanno il via entro l’anno i lavori per il restauro del Bastione del Parlascio. Ad annunciarlo è l’assessore alla cultura, Pierpaolo Magnani: “L’incarico per la realizzazione di un museo digitale della storia di Pisa all’interno del Bastione – dichiara – è già stato conferito incarico progettuale alla società NANOF”.
Per i lavori, cofinanziati da Comune e Fondazione Pisa che ha stanziato 900mila euro, verranno stanziati nella prima variazione di bilancio del 2022 ulteriori 200mila euro di fondi comunali.
L’assessore illustra poi altri progetti relativi al suo assessorato. “La scansione 3d del fondale dell’Arno portata a compimento negli ultimi giorni apre definitivamente la strada al progetto di navigabilità del nostro fiumeandando e restituirgli un ruolo di grande risorsa anche dal punto di vista della mobilità urbana e di supporto alla riorganizzazione dei flussi turistici. La prossima realizzazione dello scalone di risalita che si situerà nell’area della Cittadella offrirà la possibilità di un approdo in città di sicuro fascino che incentiverà una visita più organica di Pisa”.
“Anche l’approvazione del progetto esecutivo per la riqualificazione del Bastione Sangallo, va in questo senso e con esso prende il via la fase finale di recupero e valorizzazione dell’area del Giardino Scotto, di particolare pregio monumentale e paesaggistico che si è caratterizzata soprattutto negli ultimi 2 anni come contenitore estivo di eventi e cerimonie. La manifestazione “Fuori Teatro” conclusasi da poche settimane ha registrato tra giugno e settembre circa 15.000 presenze pur con le limitazioni dettate dalle normative Covid che ne hanno praticamente dimezzato il potenziale dimostrando come quell’area si presti e sia gradita alla popolazione pisana ed ai turisti come location ottimale per eventi spettacolari e culturali durante i mesi estivi. Gli interventi richiesti dall’assessorato alla cultura che dovranno essere inseriti nel programma dei lavori pubblici volti al restauro dei servizi igienici, all’ottenimento della piena funzionalità del chiosco presente come attività di somministrazione e all’ottimizzazione delle infrastrutture impiantistiche anche attraverso l’abbattimento della torre di proiezione obsoleta e inutile ai fini della nuova mission dell’area, uniti all’auspicabile azzeramento delle limitazioni causate dalla pandemia, proporranno il Giardino Scotto per l’estate 2022 e successive come location attrattiva di eventi sempre più importanti e anche di risonanza nazionale”.
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Stalli rosa e limite velocità per monopattini sono provvedimenti già attuati in città: le novità del codice della strada non ci trovano impreparati. Limiti di velocità per i monopattini e stalli rosa in città? Pisa è già pronta, e da oltre un anno. Non colgono di sorpresa nella città della Torre le recenti modifiche al codice della strada entrate in vigore proprio questa settimana. “Pisa – commenta l’amministratore unico della Pisamo srl, Andrea Bottone – ancora una volta si dimostra al passo coi tempi e pronta ad accogliere in serenità le novità al codice: siamo pienamente in linea con le normative appena approvate”.
Tra le novità introdotte il limite di velocità per i monopattini a 20 chilometri l’ora (6 per le aree pedonali). “Da quando abbiamo avviato il servizio di sharing – spiega Bottone – abbiamo da subito regolato in servizio in modo che i 300 monopattini dei due gestori, Bit Mobility e Helbiz, tramite gps, non superassero i 20 chilometri orari. E abbiamo anche previsto una zona in cui i limiti siano di 6 chilometri orari. Siamo stati lungimiranti e oggi non abbiamo bisogno di modificare nulla. Ricordo inoltre che in alcune zone di pregio, come l’area attorno a piazza dei Miracoli, i monopattini addirittura si spengono e devono essere trasportati a spinta, o parcheggiati fuori dall’area, prevedendo anche, per tutelare il decoro della parte storica della città, appositi stalli di parcheggio dentro le mura. Di fatto – aggiunge – il modello Pisa è stato recepito a livello nazionale”.
Riguardano proprio i parcheggi le altre novità sostanziali al codice della strada. Da questa settimana infatti sarà obbligatorio prevedere in città stalli rosa, parcheggi destinati cioè a donne in gravidanza o con bambini fino a due anni di età. “Anche in questo caso – dice Bottone – gli stalli rosa a Pisa sono già una realtà da un anno e anche in questo caso siamo pronti ad accogliere il cambio nel codice fin da subito. E’ dal primo gennaio che i nostri uffici rilasciano i pass per gli stalli rosa. Pisa si dimostra una città moderna, al passo con le più grandi realtà europee”.
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Lavori di pulizia del tratto del sedime del Trammino in vista del prolungamento della ciclopista da Marina alla Bigattiera: l’estate prossima andremo in bicicletta da Pisa al mare, in modo sicuro e senza interruzioni.
Sono iniziati i lavori di predisposizione del prolungamento della Ciclopista del Trammino da Marina di Pisa fino al Bagno Lido a Tirrenia. Pisamo ha coordinato un primo lavoro di pulizia del nuovo tratto che va dalla Stazione di Marina fino all’incrocio con la via Bigattiera a Tirrenia, seguendo il tracciato immerso nel verde che si sviluppa lungo il sedime ferrotramviario. Contemporaneamente sono in corso le procedure di gara gestite da Pisamo per arrivare in tempi brevi, entro la fine dell’anno, all’affidamento dei lavori.
“Questa nuova opera, che sarà pronta entro l’estate 2022 – dichiara l’assessore alla mobilità urbana Massimo Dringoli – permetterà di unire, senza soluzione di continuità, la città di Pisa fino all’abitato di Tirrenia, e allargando il campo, permetterà di chiudere tutto l’asse nord-sud della Ciclopista Tirrenica. Si tratta di un investimento di 750 mila euro sostenuto completamente dall’Amministrazione per proseguire un’opera apprezzata da tantissimi nostri concittadini che la utilizzano frequentemente per raggiungere il litorale, godendo di un bellissimo percorso nel verde che si sviluppa in totale sicurezza: un esempio concreto del nostro impegno per investire in infrastrutture verdi che stanno davvero cambiando il modo di muoversi sul territorio e che si inseriscono all’interno del nostro piano per realizzare una rete di piste ciclabili adeguatamente articolata e organizzata, sia come azione strategica del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, sia come opportunità di valorizzazione turistica e ambientale del territorio.”
Nel dettaglio l’intervento di prolungamento del percorso riguarda la realizzazione di un tratto ciclabile di 2.300 metri che si aggiunge agli 11 chilometri di ciclopista già realizzati e si sviluppa essenzialmente in due tratti: un primo tratto recuperando il sedime ferrotramviario dalla stazione di Marina fino all’incrocio con via Bigattiera e un secondo tratto che si sviluppa sul bordo strada in carreggiata destra verso mare su via Bigattiera, fino alla rotatoria con viale del Tirreno. Il primo tratto è costituito da un corridoio immerso nel verde, nelle immediate vicinanze dell’abitato, rimasto libero da qualsiasi ostacolo sul percorso e quindi ideale per proseguire lo sviluppo della ciclopista in tutta sicurezza.
La nuova ciclopista avrà caratteristiche tecniche simili ai tratti già realizzati, ma modificate a causa del passaggio all’interno del territorio del Parco di San Rossore: larghezza della pista di 3 metri, fondo realizzato con stabilizzazione in sito della terra con calce e cemento con sopra trattamento di semipenetrazione, chiuso da lamiera in corten. Come già fatto nel cantiere precedente, il materiale ferroviario ferroso verrà rimosso e saranno preservati i manufatti in cemento che corredavano la vecchia linea tramviaria, come pali della elettrificazione, banchine ed eventuali barriere. Simile tipologia di ciclopista continuerà anche lungo il tratto di Bigattiera fino ad arrivare al viale del Tirreno, all’altezza del Bagno Lido, con l’unica differenza che quest’ultimo tratto, sempre di larghezza 3 metri, occuperà parte della banchina stradale con cordolo di separazione dalla strada.
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Al Cep, si riqualificano le aree verdi tra via Fabriano, via Veneziano e via Lomi: un intervento richiesto dai residenti per migliorare la qualità degli spazi esterni comuni.
Pronto il progetto di riqualificazione delle aree verdi tra via Gentile da Fabriano, via Veneziano e via Lomi nel quartiere Cep relativo allasistemazione delle aree verdi e ma anche della viabilità interna. Il progetto prevede un intervento di sostanziale recupero delle corti interne ai palazzi, molto utilizzate dai residenti della zona, ma attualmente in stato di degrado per la condizione di asfalti, marciapiedi e arredi urbani.
“Sulla base delle segnalazioni raccolte nei frequenti incontri che abbiamo tenuto con i cittadini del Cep – spiega il sindaco di Pisa Michele Conti – abbiamo ritenuto importante dare risposta alle richieste dei residenti che lamentavano un forte stato di degrado in alcune aree a verde interne ai palazzi. Insieme agli uffici, abbiamo elaborato un progetto per una riqualificazione complessiva del verde, degli arredi e della viabilità di quelle aree, in modo da poter restituire al quartiere una serie di spazi esterni a comune più belli e funzionali, che possano tornare ad essere utilizzati come luoghi di aggregazione e ritrovo per tutti gli abitanti del Cep. Come già fatto a Cisanello, sul Litorale e in centro stiamo continuando a investire risorse per riqualificare aree pubbliche degradate, creare nuovi spazi verdi comuni e riconsegnarli ai cittadini perché tornino a essere vissuti e fruiti, innalzando il livello di qualità della vita in ogni quartiere della città.”
La sistemazione delle aree comprende la demolizione dei cordonati esistenti a confine delle aree a prato, sostituendolo con nuovo materiale; la fresatura dell’asfalto degradato e usurato dal tempo e la stesura del nuovo manto; interventi di risanamento dei marciapiedi e della fognatura bianca, con posizionamento di nuove griglie per la raccolta delle acque meteoriche. È previsto inoltre il completo risanamento dell’impianto di pubblica illuminazione, sostituendo gli attuali pali e corpi illuminanti con nuovi elementi che migliorino l’illuminazione delle aree, in modo da garantire anche una maggiore sicurezza agli abitanti del quartiere. Infine saranno effettuati alcuni interventi di miglioramento del verde esistente, senza incidere sulle alberature già presenti, salvo potature o diradamenti e fatta eccezione per eventuali rimozione di piante malate che possono costituire un pericolo per i fruitori dell’area. Saranno inoltre effettuati interventi sull’arredo urbano esistente mediante la sostituzione e l’installazione di nuove panchine in ferro e legno, oltre a cestini per la raccolta dei rifiuti, in modo da rendere le aree più decorose e utilizzabili dai cittadini residenti nei palazzi.
L’importo complessivo dei lavori è di 160mila euro che saranno realizzati mediante affidamento diretto al termine di procedura concorrenziale con consultazione di tre operatori.
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Un nuovo parcheggio sopraelevato in zona Villaggio Boboba regalerà al litorale centoquaranta posti macchina in più e forse un po’ più di tempo per godersi il mare:approvato in Giunta il progetto per realizzare un parcheggio sopraelevato da 140 posti a Marina di Pisa.
Avete presente le lunghe code per trovare parcheggio di chi arrivato sul litorale vorrebbe abbandonare la macchina per godersi il mare? Forse non saranno del tutto eliminate, ma almeno dovrebbero ridursi un po’ grazie alla costruzione di un nuovo parcheggio sopraelevato da 140 posti che sorgerà nella zona del Villaggio Boboba.
La giunta ha approvato nei giorni scorsi il progetto definitivo in linea tecnica per la realizzazione a Marina di Pisa, sulla via Litoranea, nei pressi del Boboba Village, di un parcheggio “fast park” sopraelevato da 140 posti auto. L’intervento ha un costo previsto di circa 2 milioni di euro e concorrerà ai finanziamenti previsti dalla Regione Toscana con la Legge Regionale 11/2021 “Misure a sostegno della realizzazione di parcheggi al fine di favorire il decongestionamento dei centri urbani e migliorare la mobilità, nell’ambito di azioni di riqualificazione urbana”. Il progettointeressa un’area di proprietà comunale di circa 3mila metri quadri, situata al di fuori del territorio del Parco e già destinata a parcheggio.
«L’intervento – dichiara l’assessore alla mobilità, Massimo Dringoli – nasce dall’esigenza di dover sopperire all’ormai cronica assenza di parcheggi durante il periodo estivo, in una zona di Marina molto frequentata perché situata vicino a servizi, locali notturni e stabilimenti balneari. L’area di sosta si trova inoltre in prossimità della pista ciclabile del trammino e potrà quindi funzionare anche da parcheggio scambiatore per raggiungere la città in bici dal litorale. Per non alterare ulteriormente i caratteri naturalistici dell’area – prosegue Dringoli – abbiamo deciso di valutare opzioni alternative alla realizzazione di semplici parcheggi “a terra”, optando per una soluzione progettuale che, oltre ad aumentare il numero di posti auto destinati alla sosta, si inserisca nel migliore dei modi nel contesto ambientale del litorale».
Nel dettaglio il progetto prevede di realizzare un parcheggio sopraelevato da 140 posti auto in un’area già destinata a questa finalità, senza quindi ulteriore consumo di suolo. L’intervento prevede il ricorso all’utilizzo di strutture di carattere temporaneo, comunemente denominate “fast park”, che possano essere montate direttamente sulla massicciata dei parcheggi esistenti senza compromettere ulteriormente la natura dei suoli e che, una volta venuta meno la richiesta di posti auto, possano anche essere facilmente rimosse.
Il parcheggio multipiano sarà realizzato con strutture prefabbricate infisse alla massicciata e costituite da ritti tubolari, travi in acciaio e controventi. La quota stradale del piano superiore sarà nell’ordine di 2,5 metri. Per nascondere la sagoma delle macchine parcheggiate al piano superiore, sarà installata sul fronte e sui lati del “fast park” una schermatura continua costituita da una superficie parzialmente oscurante realizzata con pannelli in lamiera stirata.
Le nuove volumetrie saranno inserite in un contesto ambientale che riesca a ricreare l’originaria percezione della macchia mediterranea retrostante, andando a mimetizzare la
struttura del parcheggio mediante la piantumazione di schermature verdi su più livelli, cespugli e piccoli arbusti, che siano in grado di resistere al salmastro e ai venti di libeccio.
L’intervento prevede inoltre il contenimento della vegetazione lungo il perimetro dell’attuale parcheggio, mediante la realizzazione di un recinto costituito da barriere in new jersey che, tra il marciapiede tra il marciapiede e l’area destinata aparcheggio, saranno riempite di terra in modo da creare della ampie aiuole.
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Mobilità sostenibile, arrivate Cinquanta nuove biciclette per potenziare il servizio Ciclopi: il parco mezzi Ciclopi si infoltisce con l’acquisizione di bici più robuste che miglioreranno il servizio di bikesharing pisano.
Sono cinquanta, sono gialle, sono più forti: le nuove biciclette a disposizione del servizio di sharing rendono ancora più facile e comodo servirsi della mobilità dolce per spostarsi in città.
Il parco mezzi a disposizione di Ciclopi, il servizio di bike-sharing attivo in tutta la città di Pisa. Senza camera d’aria, quindi quasi impossibili da forare, molto più robuste e leggere, dotate di un cambio e di una dinamo anti-vandalismo, oltre a cestini capienti e funzionali.
L’idea è rigenerare e potenziare la flotta di mezzi a disposizione di cittadini e turisti, con 50 biciclette riconoscibili per il colore giallo che le contraddistingue, più robuste, funzionali e dotate di accessori anti-vandalismo. Insieme alla decisione di ampliare il raggio d’azione coperto dal servizio, che aumenta il numero di stazioni in città e lo allarga alle periferie, l’acquisto di mezzi garantisce un servizio sempre più efficiente e affidabile, anche alla luce dei dati che continuano a registrare un ampio utilizzo di Ciclopi in città.
“Il riscontro ottenuto dal servizio di sharing, considerato anche il periodo di pandemia che ha visto meno afflusso di turisti nella nostra città – commenta l’amministratore unico di Pisamo Andrea Bottone – è stato molto positivo. Per questo abbiamo deciso di rinfrescare il parco-bici: le 50 biciclette andranno da una parte a sostituire le 10-12 biciclette che abbiamo ritirato perché troppo vecchie, dall’altra ad aumentare la disponibilità di bici in città. Pensato per gli spostamenti brevi, il bike sharing oggi rappresenta la forma di spostamento urbano più conveniente, sia in termini di tempo, sia in termini economici che ambientali. Continuiamo a mantenere alta l’attenzione per la mobilita sostenibile e alternativa: da una parte implementiamo il servizio tradizionale di bike-sharing, dall’altra, dal 2022, potenzieremo ulteriormente il settore con una ulteriore flotta di bici elettriche.”
Sono attualmente 39 le stazioni dove poter prendere a noleggio una bici: è possibile abbonarsi al servizio e poi prelevare una bicicletta in una delle stazioni presenti in città (tra cui aeroporto, stazione, ospedale, centro storico e periferie) e depositarla in una qualsiasi, purché con posti liberi.
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