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Salotto fiorito

Continua l’azione a favore del decoro urbano sull’asse del centro: tra la stazione e Borgo Largo nuovi moduli di aiuole in corten delimiteranno l dehors delle attività commerciali. Per goderne da subito, tutti, e farsi trovare in gran forma quando torneremo ad accogliere i turisti.

Sono identiche a quelle già installate e daranno quindi l’auspicato senso di omogeneità all’intero asse pedonale dalla stazione fino a Borgo Largo: nuove fioriere in acciaio corten, come quelle già installate lungo Borgo, vengono posizionate in questi giorni a delimitare le aree di strada occupate dalle attività commerciali.

Il decoro urbano a base di fiori e omogeneità degli arredi prosegue.

Sono 9 in tutto le aree esterne ai bar tra Borgo Largo e Borgo Stretto che saranno circondate dalle fioriere in acciaio corten composte ciascuna da 5 moduli. L’intervento, che ha previsto un investimento di 122 mila euro, proseguirà nelle prossime settimane spostandosi in Corso Italia per completare il percorso unitario di decoro urbano del centro storico.

“Con l’installazione delle nuove fioriere, Borgo si appresta a diventare un salotto fiorito – dichiara il sindaco Michele Conti -. Stiamo creando lungo il principale asse commerciale della città un percorso unitario di arredo e verde urbano che porta bellezza, omogeneità ed elementi naturali nel cuore del nostro centro storico. Abbiamo pensato e realizzato un progetto specifico, attraverso un sistema omogeneo di fioriere composte a moduli, costituite da acciaio corten con fioriture stagionali e arbusti perenni, che si snoderà lungo l’asse pedonale dalla Stazione a Borgo Largo e successivamente arriverà fino a via Santa Maria. Insieme agli alberi di Natale che stiamo allestendo in centro e alle fioriture stagionali che abbelliscono le principali piazze, vogliamo trasmettere l’immagine di una città che guarda al futuro con positività e speranza. Un città che si farà trovare ancora più curata ed accogliente quando potremo gradualmente tornare alla normalità.”

“Tutti gli interventi che stiamo eseguendo sul verde e l’arredo urbano – aggiunge l’assessore ai lavori pubblici, verde e cura della qualità urbana Raffaele Latrofa – vengono realizzati sulla base di un apposito disciplinare per l’arredo urbano che abbiamo redatto con gli uffici e che prevede tre tipologie di arredi urbani omogenei e distinti, uno per il centro storico, uno per il litorale e uno per i quartieri, che stiamo gradualmente introducendo man mano che facciamo i nuovi interventi. Quello del centro storico è un altro esempio della progettualità e dell’attenzione alla qualità che la nostra amministrazione sta concentrando sul verde e sull’arredo urbano, insieme al programma delle fioriture stagionali, alla riqualificazione delle rotatorie cittadine e del verde sul litorale, alla creazione di boschi urbani e infrastrutture verdi in quartieri e periferie della città. I prossimi step del progetto prevedono a metà dicembre la sostituzione con le nuove fioriere dei new jersey in Corso Italia, in via Toselli, in corrispondenza dell’incrocio con via San Martino e davanti all’edicola. A seguire verranno installati altri moduli all’inizio di Corso Italia dal lato di piazza Vittorio Emanuele”. 

A conclusione del progetto, a inizio gennaio, verranno sostituiti anche i new jersey di via Santa Maria, sia davanti a piazza Cavallotti che nel tratto più avanti, poco prima dell’arrivo in piazza dei Miracoli.

A proposito di aeroporto

Una seduta del Consiglio Comunale dedicata all’analisi della situazione di Toscana aeroporti, alla presenza dell’amministratore delegato Roberto Naldi, è l’occasione per esprimere preoccupazione per l’impatto di questa crisi su questo settore. Ma anche per sottolineare l’importanza di continuare ad investire.

Il sindaco Michele Conti è intervenuto durante il Consiglio Comunale: questo il suo commento:

“Ringrazio il Consiglio Comunale – ha dichiarato Conti – che ha lavorato per creare questa occasione di confronto; ringrazio in particolare i consiglieri della Commissione Controllo e Garanzia per aver prodotto un documento unitario che è servito come base di confronto su Toscana Aeroporti, società per azioni di cui anche il Comune di Pisa mantiene alcune quote. Un’azienda che dà lavoro a circa 900 persone e riveste per la nostra città e per il territorio una centralità assoluta dal punto di vista occupazionale e socio-economico. Ecco, per queste 900 famiglie e per tutto l’indotto siamo molto preoccupati. Per questo il Consiglio Comunale ha chiesto oggi impegni precisi alla realtà aeroportuale a garanzia dei posti di lavoro e, al contempo, sul fronte dei futuri investimenti”.

Programmare e investire – conclude – è fondamentale anche in questo momento, a prescindere dalla crisi globale del trasporto passeggeri dovuta alla pandemia. Perché fra qualche mese, ci auguriamo tutti, con una efficace copertura vaccinale, l’emergenza coronavirus cesserà e i voli riprenderanno. Quello sarà il momento in cui sarà necessario farsi trovare pronti: solo così anche Toscana Aeroporti, come tutte le aziende che sono sul mercato, riuscirà a superare questa crisi e a salvare i posti di lavoro”.

Chi vive di sport

La situazione impone la chiusura di palestre e centri sportivi, già messi a dura prova dai mesi di lockdown: il comune cerca di dare un aiuto a società e associazioni sportive del nostro territorio con un Contributo Sport di 115mila euro.

Sono 59 le società che beneficeranno del contributo messo a disposizione dal Comune di Pisa per sostenere il comparto dello sport e che devono fronteggiare la sospensione forzata delle proprie attività.

La graduatoria dei beneficiari del contributo Sport 2020 è stata approvata e tra pochi giorni le società partecipanti, che sono state tutte ammesse alla procedura di valutazione in quanto in possesso dei requisiti richiesti dal bando, riceveranno la comunicazione di assegnazione del contributo.

“Data l’emergenza sanitaria – dichiara il sindaco di Pisa Michele Conti – che ha costretto le società sportive a chiudere le proprie strutture per molti mesi e ad adottare le necessarie misure per adeguarsi alla normativa anti-Covid, abbiamo ritenuto necessario dare un segnale concreto di sostegno alle associazioni che operano sul nostro territorio. Con il bando, pubblicato lo scorso luglio, non solo abbiamo aumentato di 25 mila euro la cifra stanziata, ma soprattutto abbiamo introdotto la possibilità di ammettere a contributo anche i costi sostenuti dalle società relativi alle utenze, ai canoni di affitto, alle spese per la sanificazione dei locali sportivi e all’acquisto di materiale per la prevenzione del virus. A breve tutte le società partecipanti riceveranno il contributo del Comune, che verrà poi replicato nei primi mesi del 2021 visto il perdurare della pandemia.”

“Proprio in questi giorni – prosegue il sindaco – ho deciso di visitare di persona alcune delle società sportive storiche della nostra città, tra cui la sede del Porta a Piagge a Cisanello, della Scintilla a Riglione e della Bellani a Gagno. Tre realtà importanti del panorama calcistico giovanile pisano, esempi di dedizione e passione che si sono tradotti in investimenti per il miglioramento degli impianti e che riescono ogni anno ad avvicinare allo sport centinaia di ragazzi, diventando punto di aggregazione giovanile in ciascun quartiere. Ho ascoltato esigenze e criticità con cui quotidianamente si confrontano i responsabili delle società sportive, in questo periodo segnato da forti difficoltà organizzative e da perdite economiche causate dal Covid. Sono rimasto colpito dall’impegno, dalle idee e dai progetti di investimento che stanno portando avanti pur tra mille difficoltà e ho garantito tutta la mia disponibilità nel sostenere la loro volontà di crescita. Come Amministrazione, oltre ai contributi in arrivo tra pochi giorni, abbiamo organizzato incontri aperti a tutte le associazioni e abbiamo avviato un lavoro impegnativo di ricognizione per riqualificare gradualmente le strutture cittadine. Proseguirò con la mia visita a tutte le società sportive territoriali, convinto che rappresentino realtà da sostenere con forza, perché svolgono un ruolo di primo piano come elemento aggregativo e formativo dei nostri ragazzi.”

Nuovo questore, vecchie questioni

Nel salutare il nuovo questore di Pisa Bonaccorso, il sindaco Conti promette stretta collaborazione e confronto costante. E gli espone le priorità fra le quali spicca il vecchio ma sempre attuale tema dell’innalzamento dei livelli di sicurezza.

Il Sindaco di Pisa, Michele Conti, questa mattina ha incontrato il nuovo Questore di Pisa Gaetano Bonaccorso a Palazzo Gambacorti. Nel corso del colloquio, durato circa un’ora, il Sindaco ha indicato alcune delle principali tematiche legate alla sicurezza della città.

“Ho dato con piacere il benvenuto a Pisa al nuovo Questore, dottor Bonaccorso – ha commentato il Sindaco Conti – con il quale collaborerò in stretta sinergia, non solo attraverso le sedi istituzionali in cui entrambi siamo coinvolti, come il Comitato per l’ordine e la sicurezza che il Prefetto convoca periodicamente, ma anche attraverso un confronto costante e diretto ogni volta che ce ne sarà bisogno. Ho spiegato al Questore che per la nostra Amministrazione innalzare i livelli di sicurezza in città è una delle priorità del mandato. Abbiamo parlato dei principali temi da affrontare, dal controllo delle zone più sensibili come la Stazione centrale e l’asse turistico, alla lotta all’abusivismo commerciale, ai fenomeni di criminalità da debellare, alle nuove problematiche di ordine pubblico sorte a seguito dell’inizio della pandemia. Il Questore era già bene informato sulla nostra città e sono sicuro che insieme lavoreremo per rendere la città più sicura. Con l’augurio di buon lavoro ci siamo aggiornati ai prossimi appuntamenti per approfondire le questioni aperte”.

L’università incontra il comune

Il Rettore della nostra Università ha incontrato il Sindaco per un chiarimento: dopo mesi di toni un po’ alti per la diversa visione sulla possibilità della didattica, si rinnova una sinergia che entrambi vogliono mantenere. Perché città e università hanno bisogno l’una dell’altra.

Si è svolto a Palazzo alla Giornata l’incontro annunciato nei giorni scorsi fra il Sindaco di Pisa Michele Conti e il Magnifico Rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella. Durante il colloquio, durato circa un’ora, sono stati affrontati i principali temi che riguardano il rapporto fra le istituzioni e la città, al fine di mettere in atto strategie condivise per affrontare questo periodo complicato a causa della pandemia. In particolare il Sindaco Conti ha rinnovato la disponibilità a concedere all’Università di Pisa l’uso di alcuni immobili del patrimonio comunale a fini didattici.

“È stato un incontro molto proficuo e cordiale – dice il sindaco Conti – durante il quale abbiamo analizzato insieme la difficile situazione per poter condividere una strategia che deve farsi sempre più stretta tra Comune e Università nell’interesse della città. Per questo ho confermato al Rettore la disponibilità a concedere l’uso del patrimonio immobiliare disponibile per la didattica in presenza o come aule studio, in modo da ampliare gli spazi a disposizione della comunità studentesca presente in città nella massima sicurezza. Abbiamo anche parlato dei test d’ingresso per il prossimo anno accademico per verificare tutte le condizioni perché si possano svolgere in città e di altri progetti futuri che sicuramente ci vedranno collaborare”.

“Verso il Rettore Mancarella –spiega –, con il quale ho avuto un acceso dibattito nei mesi scorsi, non è mai mancata la stima personale. Ho nuovamente spiegato le ragioni del ruolo fondamentale dell’Ateneo nel sostegno alla tenuta economica della città, a fronte delle gravi perdite subite a causa della pandemia da molti settori economici, e la preoccupazione per le conseguenze della scelta dell’Università di privilegiare la didattica non in presenza per un importante indotto, soprattutto nel centro storico, che per Pisa è di fondamentale importanza”.

“Sono convinto che d’ora in avanti potremo discutere su nuove basi e affrontare al meglio, con azioni condivise e concordate, questa nuova fase, complicata anche dalle misure restrittive imposte per il contenimento del Coronavirus”.

“Devo dire che ho apprezzato molto la richiesta del Sindaco di incontrarci – dice il rettore Paolo Mancarella – è stata l’occasione per ribadire la mia volontà di continuare un dialogo con il Comune che non ho mai interrotto. In questi mesi, certo, non sono mancati momenti di tensione e, per stessa ammissione del Sindaco, i toni del confronto, da parte di alcuni esponenti dell’Amministrazione Comunale, sono stati talvolta eccessivi anche se dettati da una comprensibile preoccupazione per la città. Anche per questo era fondamentale chiarirsi apertamente. Durante l’incontro, peraltro, ho anche sottolineato come le scelte fatte sin da fine maggio da parte dell’Università, si siano dimostrate scelte sostenibili anche in presenza di una recrudescenza della pandemia e questo si riflette sulla salute di tutti, grazie anche all’impatto, ripeto, sostenibile sui mezzi pubblici. Ora dobbiamo continuare così, senza alimentare inutili polemiche che servono a poco”.

Denunce in calo

Meno crimini? Forse, ma il dato registrato dal Sole 24 Ore a proposito dell’indice di criminalità si basa sul numero di denunce che, in effetti, a Pisa sono calate del 7% in un anno. Non c’è da festeggiare, ma il sindaco si dice convinto di essere sulla strada giusta e di voler continuare ad investire sulla sicurezza.

Il Sindaco di Pisa Michele Conti commenta la classifica annuale relativa al 2019 de Il Sole 24 Ore sull’indice della criminalità. La graduatoria si basa sui delitti denunciati nelle province italiane e indica Pisa al 17° posto con 4.236 denunce ogni 100 mila abitanti, che rappresentano una variazione percentuale di -6,9% tra gli anni 2018 e 2019.

“I numeri sull’indice di criminalità pubblicati su Il Sole 24 Ore – commenta – fotografano una situazione in netto miglioramento nel 2019. I reati denunciati a Pisa sono calati del 6,9% rispetto all’anno precedente, permettendo alla nostra provincia di guadagnare 4 posizioni e scendere nella classifica nazionale delle città con più delitti dal 13° al 17° posto. In Toscana peggio di Pisa fanno Firenze, che si piazza addirittura al secondo posto dopo Milano, Prato (7° posto) e Livorno (11° posto). Guardando poi le classifiche parziali per tipo di reato, notiamo con soddisfazione che il calo delle denunce rispetto al 2018 è su più fronti: -14,3% per i furti, -17,6% per i furti con destrezza, -8,6% per i furti in abitazione. Un netto miglioramento rispetto, ad esempio, al 2017, quando Pisa era addirittura all’11° posto nella classifica nazionale, con un trend in crescita dei reati denunciati, che ci vedeva al 6° posto in tutta Italia per i furti”

Sostenendo di aver ereditato dalla precedente amministrazione questa situazione e dopo aver ringraziato Prefetto e Questura per la collaborazione a favore dell’azione della Polizia Municipale che avrebbe innescato il cambiamento, prosegue:

“Non si tratta certo di esprimere soddisfazione per i primi risultati positivi, ma di prendere coscienza che siamo sulla strada giusta e dobbiamo proseguire a lavorare seriamente per migliorare la sicurezza della città e la qualità della vita dei cittadini e di tutte le persone che ogni giorno frequentano la città per motivi di studio e di lavoro”.

Si difende dalle critiche: “a chi non perde occasione per dichiarare il fallimento della nostra Amministrazione sul fronte della sicurezza, suggeriamo di non fermarsi alle apparenze e ai facili commenti che appaiono sui social, ma di leggersi attentamente la classifica del Sole 24 Ore, cercando di riflettere su una considerazione importante: il lavoro di recupero di interi pezzi di città rimasti degradati per molti anni, dove la piccola criminalità ha potuto agire indisturbata per lungo tempo, non si porta a casa in pochi mesi e nemmeno in pochi anni”.

Ci spiega come si ottengono i risultati in questo campo: “si tratta di un’impostazione di lavoro che si compie passo dopo passo in maniera graduale, di un messaggio di cambiamento che si deve fare strada anche a livello culturale, con un’azione di contrasto al degrado e all’illegalità che si svolge a 360 gradi. Non solo rendendo l’azione della Municipale più efficace, con il rafforzamento del personale, l’estensione dei turni notturni, il contrasto ai fenomeni abusivi di ogni tipo con l’utilizzo di personale in borghese, l’introduzione dell’unità cinofila per combattere le attività di spaccio, il potenziamento della rete di telecamere di videosorveglianza in zone sempre più ampie della città, lo sviluppo delle attività investigative per cogliere in flagranza i responsabili di furti e borseggi”.

E allarga addirittura il discorso ad una questione culturale, evidentemente tralasciata dai suoi predecessori: “ma aggiungendo a tutto questo tante altre attività: l’azione antidegrado di pulizia e ritinteggiatura dei muri imbrattati, l’attenzione alla cura degli arredi e del verde urbano, investendo più risorse nelle attività di pulizia e di manutenzione della città, svolgendo controlli più pressanti per il rispetto delle regole da parte di tutti. Con un’azione a tutto campo, alla fine, anno dopo anno, siamo convinti che Pisa potrà iniziare gradualmente a cambiare volto. Sarà un cambiamento a cui dovremo arrivare con la collaborazione di tutti i cittadini che hanno a cuore la città”.

Operazione antidegrado in Corte San Domenico

Fino a luglio era occupato abusivamente, ma anche dopo lo sgombero restava un luogo degradato, pieno di rifiuti. Oggi si un’ordinanza impone che vengano sigillate porte e finestre dell’ex centro estetico in Corte San Domenico. Riuscirà questo complesso a decollare?

Il fondo, abbandonato da tempo, era stato occupato nei mesi passati da persone senza fissa dimora. Almeno fino alla fine di luglio quando, in un’operazione congiunta tra Polizia Giudiziaria e Polizia Municipale di Pisa, l’immobile era stato sgomberato. Un blitz che portò anche all’identificazione e alla denuncia di tre persone.

Nonostante da allora nell’immobile ad uso commerciale non sia più stata segnalata alcuna occupazione abusiva, i cittadini hanno continuato a segnalare il degrado del sito. All’interno del locale infatti continuavano ad essere accatastati rifiuti di vario genere, dalla carta al vetro, dai residui di alimenti ad escrementi umani. Proprio per questo l’ordinanza impone che gli ingressi dell’ex centro estetico siano sigillati, in attesa che una nuova proprietà (al momento infatti il locale è in fase di liquidazione coatta amministrativa) possa avviare una nuova attività.

 “Dopo l’operazione di sgombero effettuata in estate – dichiara l’assessore alla Sicurezza Giovanna Bonanno – a seguito di una segnalazione di un cittadino alla Polizia Municiaple, siamo intervenuti con questa ordinanza per la messa in sicurezza dell’immobile al fine di impedire il ripetersi di nuovi episodi di occupazioni abusive ed il verificarsi di episodi delinquenziali. Ciò a conferma dell’attenzione e dell’impegno a proseguire in tutte quelle azioni di contrasto ai fenomeni di illegalità e di occupazioni abusive che grazie alla costante presenza del territorio degli Agenti di Polizia Municipale stiamo riuscendo ad arginare. Questa operazione non rimarrà isolata: proseguiremo a monitorare gli immobili segnalati e provvederemo a far mettere in sicurezza le proprietà, anche da parte dei privati, per evitare che tornino ad essere obiettivo di occupazioni abusive e motivo di degrado»

Vettovaglie: si (ri)chiude

Nel fine settimana piazza delle Vettovaglie resterà chiusa dalle 24 alle 5, mentre dalle 18 dovranno chiudere i minimarket: una delle piazze della movida pisana subisce le restrizioni ritenute necessarie a contenere la diffusione del virus. A caccia di assembramenti.

Per fronteggiare la diffusione del contagio da Covid-19 tra la popolazione, il sindaco di Pisa, Michele Conti, come annunciato, ha firmato due ordinanze per la chiusura dei minimarket del centro storico a partire dalle ore 18 e per la chiusura della piazza delle Vettovaglie da mezzanotte fino alle 5 di mattina. I provvedimenti saranno  in vigore nelle serate di venerdì, sabato e domenica a partire da venerdì 23 ottobre e fino al 15 novembre, salvo proroghe. Ai trasgressori sanzioni da 400 a 3.000 euro. Sempre a partire da venerdì 23 ottobre, inoltre, saranno rafforzati i presidi delle Forze dell’Ordine in piazza dei Cavalieri, come deciso nell’ultimo Comitato per l’ordine e la sicurezza presieduto dal Prefetto di Pisa.

“La nostra città presenta un numero di contagi preoccupante, seconda solo a Firenze, quindi purtroppo si fanno necessari e urgenti interventi per ridurre le occasioni di assembramento – spiega il sindaco di Pisa Michele Conti -. Ora è il momento di avere senso di responsabilità e chiedo collaborazione e massima attenzione anche ai commercianti, come ho ribadito questa mattina in un incontro con i rappresentanti di categoria. Se tutti insieme facciamo la nostra parte riusciremo a contenere la propagazione del virus. Rivolgo nuovamente l’appello a tutti, in particolare ai frequentatori della movida a dare il proprio contributo per contenere il virus, sia per sicurezza personale e anche per tutelare la salute dei loro cari e di tutti i cittadini. Ho verificato personalmente che spesso si tratta di ragazzi che vengono a Pisa solo per le serate del fine settimana, a loro dico di rimanere a casa e non venire nella nostra città a fare assembramenti che possono essere pericolosi per la salute di tutti”.

Minimarket L’ordinanza prevede che, nelle strade e aree ricomprese nella zona A e nella zona B individuate nel regolamento del commercio recentemente approvato dal Consiglio Comunale (zona Stazione e ampia parte del centro storico), nei giorni di venerdì, sabato e domenica è disposta la chiusura dei minimarket a partire dalle ore 18.00.

Chiusura Vettovaglie Nei giorni di venerdì, sabato e domenica, a iniziare da venerdì 23 ottobre e fino a domenica 15 novembre (salvo proroghe in ragione dell’evolversi della situazione epidemiologica), la piazza delle Vettovaglie è interdetta all’ingresso e allo stazionamento delle persone, dalle ore 24.00 alle ore 5.00 del giorno successivo. Al fine di rendere effettiva la prescrizione, i pubblici esercizi che effettuano servizio al tavolo, il cui orario di attività è consentito fino alle ore 24.00 dovranno iniziare le operazioni di sgombero dei locali e delle attrezzature entro le ore 23.50, per concludersi entro e non oltre le ore 24.00. I pubblici accessi alla piazza delle Vettovaglie saranno presidiati da personale di sorveglianza, in possesso di apposita qualifica prefettizia, fornito dalle associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti. L’attività del suddetto personale sarà supportata, quando necessario, dalla Polizia Municipale. I trasgressori potranno subire una sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro, in caso di reiterata violazione, la sanzione potrà essere raddoppiata da 800 ad 6.000 euro. Qualora la violazione sia commessa da attività di impresa, si applica altresì la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.

Tamponi, prelievi, quarantena: facciamo chiarezza

Dopo l’entrata in vigore delle nuove regole, alle criticità già esistenti riguardo i punti di prelievo, il personale formato per eseguire i tamponi e i tempi della quarantena, il sindaco Conti chiede al presidente Giani uno sforzo per migliorare la gestione dell’emergenza.

Aumentare i punti di prelievo e il personale che esegue tamponi a Pisa e far applicare correttamente ai Dipartimenti di Prevenzione la circolare ministeriale sulla quarantena breve sono i punti cardine della richiesta che il sindaco di Pisa Michele Conti fa al presidente della Regione Eugenio Giani. Al centro della lettera, la richiesta di aumentare i punti prelievo in città e il personale che esegue i tamponi, prevedere l’incremento di posti letto necessari per i pazienti positivi al Covid e, soprattutto, disporre la corretta applicazione della circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre, recepita dall’ordinanza 92/2020 dal Presidente della Giunta Regionale Toscana, affinché vi sia un’interpretazione uniforme e corretta delle nuove misure di isolamento/quarantena e guarigione dei casi di positività al Covid-19 da parte dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali.

“Gentile Presidente – ha scritto il sindaco – mi faccio latore di alcune pressanti istanze ed esigenze che mi giungono, con forza, dalla comunità che rappresento. In particolare faccio riferimento innanzitutto alla vicenda, davvero kafkiana, in cui si trovano molte famiglie che hanno figli che frequentano le scuole Biagi di Pisa. Nonostante l’adozione di circolari ministeriali, pareri ed ordinanze regionali, che come noto fissano nuove regole per le quali è sufficiente un periodo di 10 giorni per interrompere la quarantena e l’isolamento (con un solo tampone negativo in uscita e non più due, il Dipartimento della Prevenzione dell’Azienda ASL Nord Ovest ritiene che la nuova disciplina, conforme alle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico, non possa trovare applicazione – in via retroattiva – per quei soggetti risultati destinatari di provvedimenti di isolamento/quarantena prima del 12-15 ottobre scorsi.

Orbene, premesso, che vi è chi ritiene che una tale lettura possa essere oltre che illegittima, manifestamente illogica, e si collochi in patente violazione dei più elementari principi che informano il nostro ordinamento e che sono posti a presidio delle libertà costituzionali, è un fatto che questa numerosa moltitudine di cittadini pisani è costretta, contro la propria volontà e a questo punto anche contro le evidenze scientifiche, nelle proprie abitazioni: si tratta di una pessima gestione della sanità e di un esempio preclaro di quella peggiore burocrazia, tanto vituperata a parole, ma che, come gramigna malefica, continua ad allignare in certe strutture amministrative danneggiando anch’essa.

Purtroppo, a questa situazione di per sé angosciante – continua Conti – si aggiunge un’insufficiente organizzazione dei punti di prelievo per i tamponi. L’inefficienza dell’organizzazione dei tamponi, sia chiaro, non è certo per demerito o negligenza del personale sanitario che, come al solito, conferma altissima professionalità, chiarissima competenza ed esemplare abnegazione.

Si tratta però di personale limitato che, malgrado lo spirito di sacrificio e la dedizione al servizio, non riesce a fronteggiare l’ondata che si sta profilando. Malgrado questi molti mesi passati, pur essendo appena ad inizio autunno, le strutture sono già in grande affanno. Il coronavirus pur essendo un nemico sempre temibile, appare oggi vincibile, grazie alle metodiche di rapida diagnosi che consentono l’individuazione della malattia all’esordio ed alle cure che sono state individuate e che – se somministrate tempestivamente, nella fase di insorgenza della malattia – riportano un’elevata percentuale di guarigione.

Tutto questo comporta – da un lato – la necessità di una efficiente organizzazione della gestione delle strutture ospedaliere e territoriali, in cui medici e personale sanitario devono essere messi in condizione di operare in modo sicuro ed efficiente per guarire i malati: se nella prima fase Coronavirus è apparsa esiziale, oggi è possibile sconfiggerla: ma la sconfitta dipende in larghissima parte da una efficiente organizzazione della risposta sanitaria.

La vicenda delle famiglie della scuola Biagi – conclude Conti – merita di per sé attenzione e rispetto per i cittadini che vi sono coinvolti, che sono ormai in quarantena/isolamento da più di 20 giorni. Questa situazione può realisticamente ripetersi in futuro, mentre le famiglie dei bambini hanno bisogno di certezze, quelle stesse certezze di cui ha bisogno l’intera comunità nella fase storica che stiamo vivendo. Considerato che è diritto della cittadinanza tutta di godere di una rete assistenziale che sappia garantire il diritto alla salute costituzionalmente previsto, la invito formalmente:

– a dare, senza indugio, disposizione al Dipartimento di Prevenzione della ASL Nord Ovest a rivedere immediatamente la propria interpretazione in ordine all’applicazione della corretta disciplina della quarantena/isolamento, uniformandosi, per tutti i casi, alla circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre 2020 e all’Ordinanza n. 92/2020 a firma del Presidente della Giunta Regionale Toscana, nello specifico sensibilizzando il dirigente della Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale ad impartire direttive applicative immediate ai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali affinché vi sia un’interpretazione uniforme e corretta delle nuove misure di isolamento/quarantena e guarigione di casi di positività a COVID-19, restituendo tutti i cittadini coinvolti alla normalità dei loro rapporti lavorativi, sociali, culturali ecc. che stanno perdendo irrimediabilmente perché – come è noto – le lancette della vita non tornano indietro.

– a dare disposizione al Dipartimenti di Prevenzione della ASL Toscana Nord Ovest di aumentare i punti di prelievo (tamponi) per il territorio del Comune di Pisa individuando luoghi raggiungibili più agevolmente rispetto a quello attuale di via Garibaldi 198 che appare inadeguato e sta creando già oggi gravi disagi al quartiere e alla viabilità tutta cittadina, se del caso utilizzando capannoni dismessi o tensostrutture ad hoc; di aumentare il personale dedicato a questo servizio che è già allo stremo perché sommerso di un numero di processi ingestibile già oggi; di aumentare i posti-letto necessari alle cure intermedie di coronavirus, assegnando le risorse necessarie alle strutture sanitarie territoriali.

La mattonaia in vendita: sarà la volta buona?

Indetta una gara per la vendita della Mattonaia, il complesso, mai concluso e in stato di abbandono, che sorge dove una volta era il chiostro di San Michele. E che è da decenni un vuoto nel cuore del centro storico evidentemente molto difficile da sanare.

Il Comune di Pisa ha indetto la gara per la vendita dell’immobile denominato “Retro San Michele in Borgo – La Mattonaia”, uno dei beni inseriti nel piano delle alienazioni pubbliche del Comune di Pisa approvato dal Consiglio Comunale. Il prezzo a base d’asta, definita da un advisor privato, è di 2.190.000 euro.

“L’alienazione della Mattonaia – dichiara il Sindaco Michele Conti – rientra nel nostro programma di valorizzazione del patrimonio comunale e di rigenerazione urbana. Con questo nuovo tentativo di vendita della Mattonaia ci impegniamo a risanare una ferita da anni aperta nel cuore della città, mettendo un’area di interesse strategico a disposizione del mercato per il riutilizzo di una struttura progettata e rimasta vuota per troppi anni. Siamo convinti che il patrimonio comunale che non è funzionale alle esigenze dell’ente debba essere restituito alla città, trovando soluzioni compatibili con le caratteristiche della struttura e con le esigenze aggiornate del mercato”.

“Per arrivare alla pubblicazione di questo nuovo bando ci siamo impegnati a risolvere alcune questioni rimaste aperte da tempo – ha spiegato il Vicesindaco con delega al Patrimonio Raffaella Bonsangue. Fra queste abbiamo raggiunto un accordo con la Parrocchia di San Michele in Borgo che si vede riconosciuto dal Comune di Pisa una fascia di rispetto e un diritto di passo per l’accesso laterale alla Cripta della Chiesa di San Michele”.

L’immobile, nel quartiere San Francesco all’angolo tra via degli Orafi, via Vernagalli e via Sant’Orsola, si trova, in posizione baricentrica tra Borgo Stretto, il teatro Verdi e il Lungarno all’altezza del Ponte di Mezzo. Il complesso è il risultato della riqualificazione e ristrutturazione di un isolato parzialmente distrutto durante la Seconda Guerra mondiale, che comprende anche i resti medievali del XIII secolo e parte della chiesa di San Michele in Borgo, oltre agli edifici di nuova costruzione.

È costituito da tre corpi a tre piani che, assieme alla adiacente chiesa, delimitano una piazza a forma quadrangolare. La parte a nord che affaccia su via Sant’Orsola è destinata ad abitazioni con terrazzi. A est, versante via degli Orafi, il fabbricato, invece, dispone al piano terra di ampi volumi destinati ad attività commerciali, ai piani superiori di abitazioni sviluppate su due piani. Infine, sul lato sud che affaccia in via Vernagalli, ci sono spazi commerciali al piano terra e abitazioni ai piani superiori.

I dettagli della gara di vendita dell’immobile, le modalità di partecipazione e il modulo di domanda da utilizzare si trovano sull’Albo Pretorio del Comune, al seguente link: 

Comune di Pisa – Amministrazione – Bandi di gara e altri bandi – Altri Bandi oppure

https://www.comune.pisa.it/it/bandi/pageType:altri%2520bandi,id:2739

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