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Ancora aiuti

Riparte la distribuzione di buoni alimentari pensati per le difficoltà aggravate dall’emergenza Covid: grazie ad una donazione della Fondazione Pisa sarà possibile distribuire aiuti, erogati direttamente sulla tessera sanitaria, per un totale di 300 mila euro.

L’emergenza Covid purtroppo non è finita e soprattutto non è finita l’onda lunga dell’emergenza economica e sociale determinata dalla pandemia: per questo, tanto importante è continuare a sostenere chi da questa situazione è stato maggiormente colpito. Sarà possibile farlo grazie ad una donazione di 300mila euro della Fondazione Pisa che si trasformeranno in buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari. Con una delibera approvata in Giunta è stato fissato a 16.500 euro il limite massimo ISEE per accedere al contributo, la soglia utilizzata per l’assegnazione delle case popolari e che indica quindi un reddito medio basso della famiglia e la possibilità di accedere ad interventi in ambito sociale.

La novità è che i buoni saranno erogati tramite accreditamento sulla tessera sanitaria (TS-CNS) del richiedente. “Un’idea virtuosa – spiega l’assessore al sociale Gambaccini – che consentirà di semplificare la distribuzione dei buoni ai cittadini e di monitorarne il corretto utilizzo”.La tessera sanitaria potrà infatti essere utilizzata come un vero e proprio bancomat presso una o più attività accreditate per acquistare prodotti di prima necessità. Questa nuova modalità di erogazione, oltre a semplificare l’iter amministrativo, darà la possibilità di monitorare la spesa dei cittadini e di bloccare gli acquisti non autorizzati.

Il bando per richiedere il contributo sarà pubblicato sul sito del Comune a partire dal prossimo 14 ottobre. Potranno accedere al beneficio i nuclei familiari residenti nel comune di Pisa con ISEE corrente pari o inferiore a euro 16.500 euro. Ad ogni nucleo familiare sarà riconosciuto un solo buono spesa: da 150 euro se composto da una sola persona; da 300 euro se composto da 2 persone; da 400 euro se composto da 3 persone; se il nucleo familiare è composto da più di tre persone il buono avrà un valore di 400 euro più 50 euro per ciascuna persona oltre la terza. Il contributo sarà assegnato  fino ad esaurimento del budget previsto, senza che venga formata alcuna graduatoria. Le risorse saranno infatti distribuite sulla base dell’ordine temporale di ricevimento delle domande. Il cittadino dovrà inoltrare domanda compilando il modulo online tramite portale del Comune di Pisa. 

Le somme erogate tramite tessera sanitaria saranno spendibili unicamente presso i negozi e i supermercati aderenti all’iniziativa Buoni Spesa Covid-19 e solo per l’acquisto di: prodotti alimentari (non alcolici e super alcolici); prodotti per l’infanzia e per l’igiene per l’infanzia (omogeneizzati, biscotti, latte, pannolini, ecc.);  prodotti per l’igiene ambientale (detersivi, detergenti, prodotti per la sanificazione, ecc); prodotti per l’igiene personale (saponi, dentifrici ecc.); prodotti di parafarmacia. La Ditta Day Ristoservice S.p.A fornirà gratuitamente all’esercente i dispositivi necessari per la lettura e la gestione dei buoni spesa caricati sulla tessera sanitaria, senza alcun onere per l’esercente medesimo.

Gli esercizi che aderiscono all’iniziativa. Queste le attività che ad oggi aderiscono all’iniziativa “Buoni Spesa Covid-19”, identificati mediante un apposita etichetta adesiva posizionata sulle vetrine degli esercizi: Coop  via Fosso Vecchio snc, Cascina; Coop Largo Marco Betti 2, Pisa; Conad via Alfredo della Pura 13, Pisa; Pani e tulipani via Benedetto Croce 77, Pisa; Cappagli gastronomia via Calatafimi 38, Pisa; Esselunga via di Cisanello, Pisa; Conad City via del Cottolengo 5/7/9, Pisa; Maurizio Carni Gastronomia via Domenico Cavalca 29, Pisa; Ova e farina via Garibaldi 97/a, Pisa; Coop via di Gello 17, Pisa; Ciampalini gastronomia via Giuseppe Garibaldi 92/c, Pisa; Conad City via Maiorca 39, Pisa; Coop via Manara Valgimigli 13, Pisa; Coop via Pasquale Pardi 4, Pisa; Coop via Pisorno 58, Pisa; Coop via Ponte a Piglieri 4, Pisa; Conad City via San Lorenzo 7, Pisa; Miniussi Elena via Scoglio della Meloria 31, Pisa; Conad via Tulipani 1, Pisa; Clorophylla veg e bio shop via Veneto ib, Pisa; I Vecchi Sapori  v. Vernagalli 21, Pisa; Briciole di pane, Largo del Parlascio, San Giuliano Terme; Macelleria Lucchesi, via Poggio Nuovo 6, San Giuliano Terme. Altri esercizi potranno aderire all’iniziativa rispondendo a un avviso pubblico che verrà emesso dal Comune.

Buoni alimentari: già distribuiti 1,25 milioni di euro. Nel 2020, a causa dell’emergenza determinata dalla pandemia del Covid-19, il Comune di Pisa aveva attivato l’emissione di Buoni alimentari per un importo complessivo di circa 1,25 milioni di euro, soddisfacendo oltre 3.500 richieste, grazie a una organizzazione tutta interna.

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Pisani all’appello

Siamo circa 90mila, un po’ più femmine che maschi e meno di due per nucleo familiare: ma dal 1 ottobre riceveremo per posta i moduli per il censimento per ricontarci e capire chi siamo, come sono fatte le nostre famiglie e che cosa facciamo. Dati, anonimi, molto utili all’Istat per capire in che direzione stiamo andando.

Stanno per arrivare, a casa delle famiglie pisane, le lettere per il Censimento Permanente della Popolazione 2021. L’attività di rilevazione della popolazione e delle abitazioni da parte di Istat in tutta Italia inizierà ad ottobre e si concluderà a dicembre. Il censimento permetterà di conoscere le principali caratteristiche strutturali e socio-economiche della popolazione che dimora abitualmente sul territorio Italiano a livello nazionale, regionale e locale e di confrontarle con quelle del passato e degli altri Paesi. A partire dal 2018, col risultato di avere a disposizione informazioni continue e tempestive, l’Istat effettua la rilevazione censuaria con cadenza annuale e non più decennale.

Per quanto riguarda il Comune di Pisa, la popolazione residente ammonta a 90.888 unità, suddivisi tra 43.655 maschi e 47.233 femmine, per un totale di 47.646 nuclei familiari, con una media di componenti per nucleo familiare di 1,9.

“Il censimento – dichiara la vicesindaco Raffaella Bonsangue – darà la possibilità di avere contezza del numero e della composizione della popolazione sul territorio. La partecipazione, oltre ad essere un obbligo di legge e un dovere civico, fornisce dati importanti per programmare i servizi rivolti ai cittadini. Chiediamo quindi a tutte le famiglie che saranno individuate come campione di rilevazione, di collaborare fornendo le risposte e le informazioni necessarie sia per via telematica, che direttamente ai rilevatori che si recheranno a casa delle famiglie, nell’interesse dell’intera comunità”.

Il censimento verrà effettuato a campione: nel 2021 le famiglie che parteciperanno al censimento sono 2 milioni 472.400 in 4.521 Comuni su tutto il territorio nazionale. La partecipazione al censimento è un obbligo di legge e la violazione dell’obbligo di risposta prevede una sanzione oltre alla cancellazione dai registri anagrafici. La rilevazione sarà suddivisa in due tipologie distinte: se un membro della famiglia riceverà una lettera che lo invita compilare il questionario online per se stesso e per tutti gli altri membri, sarà parte del campione della rilevazione da lista (4 ottobre-13 dicembre); se invece la famiglia sarà informata dell’arrivo di un rilevatore, attraverso una lettera non nominativa e/o una locandina affissa negli androni, nei cortili dei palazzi, nelle abitazioni, sarà parte del campione della rilevazione areale (1 ottobre-18 novembre). Diversamente, se la famiglia non riceverà alcuna lettera né la visita di un rilevatore significa che non farà parte del campione.

Per tutta la durata delle operazioni censuarie sarà attivo l’Ufficio Comunale di Censimento ubicato al piano terra di Palazzo Gambacorti in via degli Uffizi, 1 con orario: dal lunedì al venerdì ore 9-12,30 e 15,00-17,00. Tel. 050910506-050910580; e-mail censimento@comune.isa.it. Numero verde ISTAT 800 188 802

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Dalla parte degli anziani (e delle famiglie)

E’ on line il bando per il Bonus Anziani, un sostegno per le famiglie che gestiscono in casa l’assistenza a un anziano non autosufficiente.

Il bando per l’erogazione di misure economiche di sostegno agli anziani non autosufficienti è on line sul sito istituzionale del Comune di Pisa: le domande potranno essere presentata attraverso la piattaforma on line del Comune di Pisa (sezione “sociale”) dal 27 settembre 2021 al 17 gennaio 2022. La misura prevede per i beneficiari un contributo di 200 euro mensili per tutto il 2021. I contributi verranno assegnati fino all’esaurimento delle risorse previste che, per l’anno in corso, ammontano a 500 mila euro.

“Si tratta di una misura già sperimentata con successo lo scorso anno – dichiara l’assessore al sociale, Gianna Gambaccini. L’obiettivo è quello di dare un sostegno alle persone più fragili, consentendo alle famiglie di far fronte alle spese per gestire l’assistenza di un anziano non autosufficiente presso la propria casa ed evitare il ricorso alle strutture sanitarie assistite. Un importante segnale che come ente locale diamo anche in termini economici. Parallelamente la Regione, da tempo, non incrementa in maniera significativa il fondo per la non autosufficienza, stimolando le famiglie al mantenimento degli anziani non autosufficienti più a lungo al domicilio. Rispetto allo scorso anno abbiamo inoltre implementato l’investimento sulla misura, portandolo da 420mila a 500 mila euro, in modo da poter estendere il contributo a quanti più beneficiari possibile”. 

Potranno presentare domanda gli anziani over 65 invalidi al 100% o portatori di handicap ai sensi della legge 104/92 residenti nel Comune di Pisa da almeno cinque anni (è consentita la presentazione di una sola domanda per nucleo) e con Isee ordinario in corso di validità pari o inferiore a 30mila euro.

L’erogazione del contributo sarà effettuata in un’unica soluzione pari a 12 mensilità a partire dal mese di febbraio 2022. Verificata la conformità delle domande pervenute, l’ufficio competente provvederà a predisporre una graduatoria stilata sulla base dei punteggi attribuiti ed erogherà il contributo direttamente sul conto corrente indicato dal cittadino.

Le eventuali risorse che diventeranno disponibili a seguito di decadenza dal diritto di uno o più beneficiario/i saranno utilizzate per l’erogazione del contributo in favore del primo escluso nella graduatoria. Il Comune di Pisa effettuerà i controlli necessari alla verifica della veridicità dei dati autocertificati e della permanenza dei requisiti che hanno determinato il beneficio.  Il contributo verrà definitivamente cessato in caso di decesso, ricovero definitivo in una struttura residenziale sanitaria assistita oppure per trasferimento di residenza in altro comune.

www.comune.pisa.it/it/ufficio/bonus-anziani-2021

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Se dici donna, dici bonus

Approvata la graduatoria delle beneficiarie del cosiddetto Bonus Donna grazie al quale duecento persone potranno beneficiare di un contributo per l’acquisto di prodotti per l’igiene intima femminile. Un piccolo gesto dalla grande importanza simbolica.

E’ stata approvata la graduatoria definitiva del bando Bonus Donna. Sono state 140 le istanze ammesse, per un totale di 200 persone risultate beneficiarie dell’agevolazione. La misura, che ha visto un investimento di 30 mila euro, prevedeva la concessione di un contributo una tantum di 150 euro, spendibile in tutti gli esercizi per l’acquisto di prodotti per l’igiene intima femminile di ragazze e donne in età fertile residenti nel territorio comunale e con un Isee familiare non superiore ai 15 mila euro. L’iniziativa è stata molto apprezzata, tanto che il Comune ha deciso di rinnovarla già a partire dal mese di settembre destinandole un ulteriore stanziamento di 20 mila euro.

“Ogni mese – dichiara l’assessore al sociale Gianna Gambaccini – le donne hanno la necessità di acquistare prodotti per l’igiene femminile sui quali è prevista una tassazione Iva del 22%. Si tratta di un’imposta nazionale non eliminabile da un’amministrazione comunale e profondamente ingiusta perché è la stessa applicata ai prodotti di lusso. Il Bonus Donna è quindi una misura concreta  che come amministrazione abbiamo deciso di adottare per sostenere, in questo periodo di forte difficoltà economica, una delle categorie maggiormente colpite dalle conseguenze della pandemia”.

“L’iniziativa – prosegue Gambaccini – è stata molto apprezzata e fin dai primi giorni di apertura del bando sono state numerose le domande presentate, a testimonianza della presenza di un effettivo bisogno. Avevamo perciò deciso di raddoppiare le risorse destinate all’agevolazione, che erano passate da 15 mila a 30 mila euro. Nonostante questo alla fine il numero di richieste arrivate è stato così alto che non è stato possibile soddisfarle tutte, per cui abbiamo deciso di rinnovare la misura già a partire dal mese di settembre destinandole altri 20 mila euro di risorse comunali”.

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Una casa per tutti

Politiche abitative, 62 nuove assegnazioni di alloggi popolari. L’obbiettivo ora sono consegne rapide, ma senza rinunciare a controlli severi per poter individuare prontamente eventuali irregolarità.

Nei primi sei mesi del 2021 sono state consegnate 62 case popolari ad altrettante famiglie; 25 sono state le assegnazioni definitive; 22 quelle temporanee e 15 le assegnazioni per mobilità. Sono stati resi noti i dati del primo semestre del 2021 che registrano un buon andamento nelle politiche abitative. Nel 2020 le nuove assegnazioni di alloggi erano state 61.

“Seguendo la legge – spiega l’assessore alle politiche abitative Gianna Gambaccini -, siamo riusciti ad assegnare 25 alloggi in via definitiva e 22 in forma temporanea, a famiglie che ne possedevano requisiti, cittadini italiani e stranieri. Al tempo stesso, saremo rigorosi nel controllo del mantenimento delle regole. Proprio nella prossima riunione del Lode abbiamo all’ordine del giorno l’approvazione del nuovo regolamento di utenza”. 

“Le assegnazioni sono state fatte grazie ai criteri di storicità di residenza e alla possibilità che concedeva la precedente legge regionale e l’attuale in vigore n 2/2019 di chiedere il certificato di impossidenza all’estero, visto che l’autocertificazione per i cittadini extracomunitari potrebbe essere discriminatoria nei confronti dei cittadini italiani molto più facilmente controllabili. Con una delibera di Giunta del 2020, prima della pubblicazione del bando ERP, abbiamo inserito anche la richiesta di certificato di impossidenza per gli stranieri comunitari, proprio per evitare qualsiasi discriminazione. Ritengo, tuttavia, che se la legge regionale verrà modificata come da indirizzo della giunta regionale per togliere dai requisiti di accesso la storicità di residenza sarà la vittoria non di un diritto costituzionale ma la conferma di una vera e propria guerra fra poveri: fra chi ha bisogno della casa e deve fare i conti con un numero limitato di alloggi popolari, già al momento non soddisfacente per accontentare il bisogno di tutti. Ritengo che la risposta della politica a questa domanda non debba essere di evitare ricorsi alla Corte costituzionale ma di aiutare i cittadini e debba consistere pertanto nel trovare rapidamente fondi a livello regionale, nazionale e comunitario per costruire nuove case popolari, magari approfittando delle risorse destinate all’Italia con il nuovo Recovery plan”. 

In totale nel 2019 erano state assegnate 87 case popolari, di cui 52 assegnate in via definitiva (45 a italiani e le restanti a cittadini stranieri); nel 2020, anno della pandemia, è stato registrato un rallentamento con 58 assegnazioni tra le 19 per alloggi ERP (11 a italiani e 8 a stranieri), 17 a utilizzo autorizzato e temporaneo (di cui 15 a italiani) e 22 per mobilità. Mentre nei primi sei mesi del 2021 le assegnazioni sono già 62, di cui 25 di alloggi ERP (13 italiani e 12 stranieri), 22 a utilizzo autorizzato temporaneo (di cui 10 italiani e 12 stranieri) e 15 per mobilità, tutti italiani.

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La casa delle arti

La Casa di Lungofiume inaugurata a Cascina è il nuovo spazio operativo dell’associazione no profit dedicata a progetti di cultura, spettacolo e solidarietà.

Alla Casa di Lungofiume si parlerà il linguaggio della creatività, del teatro, della pittura, della musica, del cinema, della scultura, della danza, della socialità: questa la sintesi migliore del progetto che animerà il nuovo spazio operativo dell’associazione Lungofiume inaugurato a Cascina.

Dopo cinque anni di attività, l’associazione no profit si regala un luogo, fisico e non solo, in cui dare spazio, fisico e non solo, alle tante espressioni dell’arte: il linguaggio sarà quello di corsi formativi di teatro, musica, danza, clowneria, magia, pittura, lingua, scrittura, doppiaggio (inizio autunno 2021); quello dei percorsi narrativi, tra fiabe e letture (inizio autunno 2021);  quello dei flussi solidali, con il progetto di solidarietà Leo e i piccoli desideri, già avviato e a sostegno di giovani artisti, in ricordo e nel nome di Leonardo; quello del Delta di eventi, tra teatro, cinema, poesia, arte (inizio estate 2021).

“Ogni forma di arte ci aiuta a crescere e a sprigionare energie positive”, dichiara il Presidente di Lungofiume Massimo Corevi. “La missione più ambiziosa che ci guiderà in questo progetto, sarà quella di creare e dare seguito alle attività culturali dedicate ai più giovani: saranno proprio i ragazzi a gestire nuovi progetti e iniziative”.  

Già in programma, fuori dalle porte della Casa, lo spettacolo teatrale Omaggio a Milva, ospitato il prossimo 7 agosto al Giardino della Pieve Relais e il 15 agosto a Borgo Pignano (Volterra).

Tra i progetti più significativi il Premio Leo e le piccole storie  (aprile 2022), un concorso nazionale di racconti brevi, destinato a talenti emergenti e Cuore bambino, percorso di creatività per i più piccoli, per giocare con l’arte esternando le proprie emozioni con un pensiero scritto, di fronte a un’opera. In programma nella prossima primavera anche i Premi Città di Cascina dedicati alla poesia e agli Short Film

https://www.facebook.com/CasadiLungofiume/

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Una card per i bonus

L’obiettivo è rendere più efficiente la gestione dei bonus sociali attivati a sostegno dei cittadini che ne hanno diritto; il mezzo è creare una card per l’erogazione dei bonus con la quale tutto sarà più semplice per chi gestisce le politiche sociali e, soprattutto, per i beneficiari.

La Giunta comunale ha approvato un atto di indirizzo per individuare una gestione ancora più efficiente ed efficace dei Bonus sociali attivati a sostegno di famiglie e cittadini. Il Comune di Pisa ha stanziato in bilancio per il 2021 interventi per circa un milione e 200 mila euro, con la previsione di interventi per l’emissione di circa 250 contributi per il Bonus utenze, circa 230 per il Bonus mamma e bebè, circa 200 per il Bonus anziani, circa 150 contributi per il Bonus animali domestici per le famiglie in difficoltà e circa 90 per il Bonus donna.

“Sono molti – spiega l’assessore alle politiche sociali Gianna Gambaccini – gli strumenti a sostegno di chi ne ha maggiore bisogno: dalle famiglie, con bonus per i nuovi nati a per gli anziani non autosufficienti, a soggetti fragili e in difficoltà, con bonus per la integrazione al pagamento delle utenze per il sostegno per chi possiede animali come cani e gatti. Da quest’anno, poi, abbiamo aggiunto anche i contributi alle donne per l’igiene femminile. Si tratta ora di individuare una modalità di erogazione di questi contributi più strutturata e in grado di assicurare un miglior controllo gestionale, magari con la costituzione di una Bonus Card per gli utenti da utilizzare con facilità per l’accredito dei contributi”.

Spetta adesso alla Direzione Sociale del Comune di Pisa “individuare una nuova modalità di erogazione efficiente ed efficace, anche attraverso l’esternalizzazione del servizio o l’acquisto di una specifica fornitura per la gestione dei bonus che garantisca economicità nella gestione e una immediata disponibilità, da parte del cittadini, del Bonus emesso, garantendo allo stesso tempo flessibilità di erogazione, un servizio diffuso su tutto il territorio, tracciabilità dei flussi erogati e la verifica del rispetto della destinazione delle risorse erogate al nucleo familiare”.

Nel 2020, a causa dell’emergenza determinata dalla pandemia del Covid-19, il Comune di Pisa aveva attivato l’emissione di Buoni alimentari per un importo complessivo di circa 1,25 milioni di euro, soddisfacendo oltre 3.500 richieste, grazie a una organizzazione tutta interna. A partire dal 2018 sono stati attivate molte forme di contributi per le fasce più deboli. Sono stati erogati i Bonus contributo utenze per abbattimento utenze e Tari (100mila euro); Bonus Anziani non autosufficienti, per ultra65enni invalidi (420mila euro); Bonus Mamma, presso Farmacie Comunali (130mila euro); Bonus Bau, per animali domestici (11mila euro); Bonus Gatti, contributo ad associazioni animaliste (11mila euro); Bonus Acqua, per abbattimento tariffario. Da quest’anno è attivato il Bonus Taxi, e il contributo per l’igiene intima.

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Pronti, attenti, San Zeno

Le attività del Centro polivalente San Zeno riprendono dopo la sosta forzata dovuta alla pandemia, proponendo un mese di luglio ricco di attività, organizzate spesso all’aperto, nel giardino; per mettere d’accordo la sicurezza e la socialità.

“Sono felice di poter finalmente annunciare – dichiara l’assessore al sociale Gianna Gambaccini – che dopo un lungo periodo di inattività dovuto alla pandemia le iniziative dello spazio sociale ripartono da giovedì 1 luglio, nel rispetto delle norme anti-Covid ed in totale sicurezza. Questa data coincide anche con il passaggio di gestione della struttura dalla Società della Salute della zona pisana al Comune di  Pisa, con un affidamento all’associazione Uisp per i mesi che vanno da luglio a dicembre 2021. Stiamo inoltre investendo risorse per estendere l’esperienza del centro anziani, già attiva a San Zeno e al Cep, anche ad altri quartieri popolari della città, dove già da quest’estate potranno svolgersi iniziative rivolte a questa fascia di popolazione”.

Per tutelare la salute di tutti, organizzatori e partecipanti, diverse attività avranno ingressi controllati e limitazioni, garantendo tuttavia il massimo coinvolgimento possibile. Il giardino della struttura ospiterà incontri culturali e musicali. Continuano inoltre le collaborazioni con l’associazione La Tartaruga e con il Liceo Musicale Carducci, a cui si aggiunge quella con il Gruppo Micologico Pisano per scoprire il mondo della natura nella sua complessa varietà. 

PROGRAMMA LUGLIO 2021

Giovedì 1 Luglio ore 17:00 – Intrattenimento e animazione con musica dal vivo con Riccardo Neri in collaborazione con l’associazione “La Tartaruga”.

Venerdì 2 Luglio ore 17:00 – Tomboliamo: super tombola con premi.

Martedì 6 Luglio ore 17:00 – Alla scoperta dell’archeologia. Primo incontro con l’archeologa e ricercatrice Dott.ssa Daniela Stiaffini.

Mercoledì 7 Luglio – Laboratorio manuale creativo con Andrea Taddei in collaborazione con l’Associazione “La Tartaruga”

Giovedì 8 Luglio ore 18:00 – Saggio musicale dei ragazzi del Liceo Musicale Carducci

Mercoledì 14 Luglio – Laboratorio manuale creativo con Andrea Taddei in collaborazione con l’Associazione “La Tartaruga”

Giovedì 15 Luglio ore 17:00 –  Alla scoperta della natura e dei suoi “frutti” spontaneiA cura del Gruppo Micologico Pisano

Mercoledì 21 Luglio – Laboratorio manuale creativo con Andrea Taddei in collaborazione con l’Associazione “La Tartaruga”

Giovedì 22 Luglio ore 17:00 –  Secondo incontro con l’archeologa e ricercatrice Dott.ssa Daniela Stiaffini “La produzione del vetro dall’antichità fino ai giorni d’oggi”

Mercoledì 28 Luglio – Laboratorio manuale creativo con Andrea Taddei in collaborazione con l’Associazione “La Tartaruga”

Venerdì 30 luglio ore 17:00 – Tombola. A seguire serata musicale con Dino DJ

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Più Informati vuol dire più sicuri

Una campagna di prevenzione alle truffe agli anziani si mira a tutelare le fasce più deboli: si chiama Più informati, più sicuri l’iniziativa che si farà conoscere anche grazie a manifesti, social e presidi di volontari nei punti sensibili 

Prende il via in questi giorni la campagna di comunicazione Più informati, più sicuri di prevenzione e contrasto alle truffe agli anziani, voluta dal Comune di Pisa con il finanziamento del Ministero dell’Interno e la collaborazione con Confartigianato. Dal prossimo 2 luglio saranno affissi quattro differenti manifesti, il ciclo di affissioni proseguirà fino al mese di ottobre. Parallelamente, la campagna si svolgerà anche sui canali Social del Comune di Pisa, compreso un video spot. In ogni messaggio vengono indicati i numeri di telefono – 112 e 050 910811 (centralino della Polizia Municipale) – da chiamare in caso di necessità e per segnalare eventuali comportamenti sospetti.

Compito di tutte le istituzioni è quello di proteggere e tutelare le fasce deboli della popolazione e in particolare i nostri anziani: formarli nell’uso della tecnologia e di strumenti che possano aiutarli a evitare il più possibile il rischio di truffe, come ad esempio l’uso di conti correnti e pagamenti on line anziché andare a formare le lunghe file agli uffici postali per la riscossione della pensione, è un modo per prevenire l’esposizione a possibili truffe ai loro danni.

Una campagna informativa rivolta agli anziani, ai loro parenti più stretti e alle persone che ne hanno cura, per un aiuto concreto per rafforzare quelle misure di protezione che li mettano a conoscenza di possibili truffe ai loro danni e per indicare come prevenirle e a chi rivolgersi per le vittime che li dovessero subire. È composta di quattro messaggi dedicati alla sicurezza per strada, a casa, in banca e negli uffici postali e sui mezzi di trasporto. Il progetto prevede anche un supporto psicologico a richiesta rivolto agli anziani e una formazione per il personale della Polizia Municipale per affrontare certi casi particolari”.

Grazie alla convenzione dello scorso aprile con Confartigianato Pisa, verranno anche realizzate attività di prossimità e, su richiesta, interventi di supporto, in particolare psicologico.

«Ringrazio l’Amministrazione comunale e il Prefetto per aver dato possibilità di fare questo progetto sul territorio  – ha detto il presidente di Confartigianato Imprese Pisa, Romano Pucci -. Confartigianato mette a disposizione il proprio personale e i volontari per fare opera di sensibilizzazione grazie anche all’allestimento di gazebo presso i mercati rionali, le farmacie e, in occasione del pagamento delle pensioni, verranno collocate all’uscita degli uffici postali per accompagnare gli anziani e far scongiurare la presenza di malintenzionati. Purtroppo, queste iniziative devono essere fatte per cambiare la mentalità, dunque hanno anche un valore culturale e bisogna far capire bene che, a volte, dietro un gesto gentile di uno sconosciuto possono nascondersi altre intenzioni».

Da lunedì 28 giugno prossimo prenderanno il via i gazebo con gli operatori civili opportunamente formati e riconoscibili presso gli uffici postali di Pisa (Ufficio centrale di piazza Vittorio Emanuele II, via Fiorentina, via Montanelli, via Moro e via Bargagna), e a settembre verrà organizzato uno spettacolo in modalità ludica, con la spiegazione di alcuni casi di truffe. Per tutto il periodo della campagna verranno distribuiti 25mila pieghevoli nei principali punti di ritrovo o passaggio della città (farmacie, uffici pubblici, distretti socio-sanitari).

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Bollini blu per tutti

E’ il simbolo del sostegno alle persone con disturbo dello spettro autistico e viene esposto, sempre di più, nelle attività commerciali e turistiche per segnalare la propria attenzione verso chi ha questo problema, i genitori, i caregivers. E da un bollino può nascere un aiuto.

All’inizio fu una panchina, blu, a Marina di Pisa: il gesto simbolico di adesione alla campagna a sostegno di chi soffre di disturbi dello spettro autistico stava nel colore dato ad un arredo comune, ma certo la differenza la fanno i gesti concreti delle persone. Gesti, intenzioni, disposizioni che possono essere segnalate da altri piccoli simboli: sono infatti bollini blu quelli che verranno esposti da commercianti e gestori di attività per dire al mondo la propria attenzione verso questo disagio. Perché anche avere attenzione verso le persone con ASD o verso i genitori o i caregiver che se ne occupano può cambiare molto le cose.

Il progetto Bollino Blu, è una campagna di sensibilizzazione a sostegno delle persone con disturbo dello spettro autistico e delle loro famiglie. Il Comune di Pisa, insieme all’Ainsped, l’Associazione di categoria italiana per Pedagogisti ed Educatori, promuove dunque la distribuzione di un simbolo di riconoscimento da apporre fuori delle attività commerciali per supportare genitori e caregivers delle persone affette da ASD durante gli acquisti. Le attività che decideranno di aderire al progetto, esponendo nel negozio un semplice bollino blu, simbolo di una grande sfida educativa, umana e di inclusione, comunicheranno alla clientela, che, per chi soffre di disturbi dello spettro autistico, verrà riservata precedenza sia nell’assistenza all’acquisto ai reparti che alle casse.

Le persone con ASD dimostrano spesso difficoltà nel sostenere lo stress derivante dall’attesa e questo la maggior parte delle volte si traduce nell’impossibilità loro e delle loro famiglie di poter svolgere una vita normale. Il Bollino blu che, nel giro di poche settimane verrà distribuito e potrà essere esposto in tutte le attività commerciali che aderiranno al progetto, diventa un segnale ufficiale attraverso cui comunicare alla clientela, che, per chi soffre di disturbi dello spettro autistico, verrà riservata un’attenzione speciale. Un gesto semplice ma un supporto prezioso per i caregiver che affrontano ogni giorno tante difficoltà.

“Il progetto del Bollino Blu – dichiara l’assessore alla disabilità Sandra Munno -. rappresenta un gesto di accoglienza di una semplicità estrema, ma con un grande significato. È un ulteriore passo avanti nell’importante percorso che fa di Pisa “città amica delle persone affette da disturbi dello spettro autistico”. L’obiettivo è lavorare per fare di Pisa una città fruibile e accessibile a tutti, in cui sia diffusa la consapevolezza di appartenere ad una comunità in cui ciascuno può portare il proprio contributo per vincere la sfida dell’inclusione.”

“A Pisa – spiega Mariana Berardinetti, presidente dell’Ainsped – l’iniziativa assume la triplice valenza di supportare i genitori delle persone ASD durante gli acquisti; sensibilizzare i cittadini attraverso la richiesta indiretta di cedere il posto alla cassa; rendere le attività commerciali a misura di persone con autismo. Un impegno concreto che si chiede alla comunità locale e a tutti i commercianti per rendere fruibili e vivibili le attività commerciali, in un’ottica più ampia in cui ci dobbiamo tutti sentire educatori e sostenitori nei confronti delle persone affette da disturbi dello spettro autistico”.

Disturbi dello Spettro autistico. Ad oggi, secondo l’Osservatorio Nazionale Autismo, che fa capo all’Istituto Superiore di Sanità, si stima che in Italia l’autismo colpisca 1 bambino ogni 77. I bambini affetti da Disturbo dello spettro autistico rappresentano quasi il 2% dei nuovi nati. Il termine autismo indica un gruppo di disturbi di natura neurobiologica più correttamente definiti Disturbi dello Spettro Autistico (ASD) i cui sintomi si manifestano precocemente e permangono per tutto il corso della vita. Pur presentandosi con manifestazioni cliniche differenti, le caratteristiche tipiche degli ASD si possono riassumere in quella che viene definita dal DSM-V Diade sintomatologica: deficit nella comunicazione e nell’interazione sociale; deficit dell’immaginazione che conduce la persona con ASD a mettere in atto una serie di comportamenti e interessi ripetitivi, ristretti e stereotipati.

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