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Teatro a domicilio

Non sarà proprio la stessa cosa, ma se in un momento in cui non si può andare a mangiare fuori i ristoratori si organizzano con servizi che portano a domicilio tutto quello che desideriamo gustare, perché lo spettacolo non può provare a proporre un servizio simile?

Si chiama  il Justheatre dello spettacolo e richiama anche nel nome un famoso delivery, proprio perché, come già in uso per la ristorazione, si tratta di un servizio che lancia una nuova modalità di usufruire della cultura e del teatro. La rete di Barbonaggio Teatrale propone Teatro Delivery per chi, a lungo digiuno di spettacoli e performance, desidera tornare a gustarne: si tratta di un servizio di spettacolo a domicilio attraverso il quale, proprio come facciamo per il cibo, potremo scegliere da un menù e ordinare quello che preferiamo.

Infondo, non di solo pane vive l’uomo.

Leggi il menù e ordina il tuo piatto culturale preferito: lo spettacolo arriva a casa tua” esorta la rete USCA Pisa  (Unità Speciali di Continuità Artistica), promettendo un po’ di ristoro a tutti coloro che non vogliono più rinunciare all’arte pur rispettando le regole imposte da questi tempi di distanziamento forzato. E proponendo un modo nuovo di fruire la performance.

Con il Teatro Delivery, progetto già attivo in altre reti USCA diffuse sul territorio nazionale (Milano, Perugia, Messina, Bari, Catania ecc), da gennaio 2021 anche nel territorio della provincia di Pisa sarà possibile ordinare da un menù estratti teatrali, letture e poesie che gli attori-rider reciteranno direttamente a casa dello spettatore o in un luogo a lui comodo, proprio come se fosse un ordine di qualsiasi altro servizio a domicilio. 

“L’arte è rivoluzione. Non bisogna farlo strano ma bisogna farlo vero” spiegano. “lo stato ha chiuso i teatri ma non ci ha chiesto delle alternative per continuare il servizio senza snaturare il senso della presenza del nostro lavoro e noi non siamo stati capaci di proporre alternative. C’è bisogno che l’arte e gli artisti in particolare, facciano un passo verso l’esterno anche soprattutto in questo momento di chiusura e non continuare a piangersi addosso e fare azioni autoreferenziali e non dirette veramente a un pubblico, in attesa che tutto torni come prima per pochi (e a volte gli stessi) intimi”. Come è vero.

Concludono, spronandoci a riflettere su quanto ci piaccia spesso riempirci la bocca con belle parole: “tutti diciamo che noi artisti siamo necessari, se non indispensabili, come la scuola e la sanità. Dimostriamolo“.

Una volta stabilito il giorno e il prezzo, l’attore-rider raggiungerà il luogo prescelto, instaurando con una formulazione diversa il magico rapporto tra pubblico e attore, adesso che la chiusura temporanea dei teatri richiede nuovi modi di mantenere viva questa interazione.

Non resta che scegliere dai menù

 
I menù 

Sarà possibile scegliere tra diversi menù (che potranno subire variazioni o aggiornamenti durante tutto l’arco di durata dell’iniziativa). 

  • Menù poetico 

La selezione poetica permette di scegliere tra le opere di Charles BukowskiRaymond CarverLaura De DilectisMariangela GualtieriGarcia LorcaFilippo MarinettiAlda MeriniFernando PessoaLuis Sepulveda, Wislawa SzymborskaWalt Whitman. Sarà possibile richiedere poesie anche di autori non presenti nel menù.  

  • Menù teatrale, suddiviso in:  

             – Contemporaneo  

che permette di scegliere pezzi tra i nomi di Karl ValentineBernard-Marie KoltèsYasmin RezaDavid IvesTom Stoppard e Samuel Beckett

             – Scenico 

con pezzi tratti dalle opere di Mark HaddonVincent e Theo Van Gogh, J.K. Rowling con il celeberrimo Harry Potter e le avventure dello Hobbit 

             – Happy Theatre 

Per i bimbi. Ogni titolo contiene almeno 4 pezzi. Si può scegliere tra Il Piccolo PrincipeLo Hobbit, e Favole al Telefono di Rodari con tanto di laboratorio creativo. 

             – Km 0  

 Per poter ascoltare e vedere pezzi di Danilo SosciaFederico Guerri e Antonio Tabucchi

I menù si differenziano sia nella dinamica scenica che per la tipologia di pubblico a cui si rivolgono. Per ogni menù, l’attore-rider introdurrà lo spettatore al pezzo selezionato con piccoli racconti e/o spiegazioni. 

Ma come funziona? 

Lo spettatore seleziona il menù che più lo ispira, selezionando da esso un minimo di tre pezzi e scrivendo all’indirizzo mail teatrodelivery.pisa@gmail.com concorda tempistiche e modalità di svolgimento con l’attore-ride. 

Là modalità di pagamento è a tariffa oraria. Cosa vuol dire? Ciascun dei pezzi che offriamo ha una sua durata indicativa specificata all’interno del menù. I prezzi varieranno a seconda della durata complessiva dei pezzi che il pubblico andrà a prenotare. La tariffa minima è di 30 euro. 

Il menù Happy Theatre si rivolge invece ai più piccoli, che troveranno almeno 4 racconti in ogni proposta letteraria ricca di favole e leggende. 

Ma non solo: ci sarà spazio anche per il lavoro creativo e pratico con i laboratori, perché se giocare è divertente, imparare giocando lo è ancor di più! 

Gli altri format a domicilio 

Il servizio di Teatro Delivery si articola poi in altri format pensati per rendere più attiva la sua dimensione sociale. 

“Teatro Sospeso”: Come il famoso caffè sospeso, è possibile lasciare un pezzo già pagato per la persona che usufruirà del servizio subito dopo. 

“Regala il teatro”: per regalare o dedicare poesie romantiche, pezzi o letture ad amici e familiari. 

“Proponi tu”: permette di proporre un testo o una poesia che si vorrebbe ascoltare dalla finestra o recitato davanti casa. 

“Disegnando le favole di Rodari”: un laboratorio artistico per i più piccoli, che apprenderanno attraverso il gioco e l’immaginazione. Un esercizio pratico a distanza ma che permette loro di giocare comunque con la creatività. 

 
Cos’è il Barbonaggio Teatrale 

Il progetto Teatro Delivery è ispirato al Barbonaggio Teatrale dell’attore Ippolito Chiarello, che dal 2009 porta il teatro al di fuori del luogo fisico, sperimentando sempre nuovi modi di creare performance teatrali. Chiarello è il fondatore della rete USCA (Unità Speciali di Continuità Artistica) che incarna l’idea del Barbonaggio Teatrale: dare voce, anche in forme e modalità fino a questo momento poco utilizzare, al mondo culturale e, più nello specifico, teatrale. 

Attraverso il Barbonaggio Teatrale quello che si vuol fare è sensibilizzare la società verso la situazione artistica italiana e al tempo stesso rendere la stessa nuovamente parte di un processo artistico che solo nella restituzione “dal vivo” può trovare forma. 

Insieme, per lo spettacolo

Fondazione Toscana Spettacolo onlus sostiene la petizione lanciata dal presidente dell’Agis (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo), Carlo Fontana, rivolta agli spettatori e finalizzata a ricevere dal Governo risposte certe sulla riapertura dei luoghi di spettacolo.

In un post pubblicato stamane sul proprio profilo Facebook, Carlo Fontana, Presidente dell’AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, ha lanciato una sottoscrizione che ha come protagonisti gli spettatori e che è finalizzata a ricevere dal Governo risposte certe in merito alla riapertura dei luoghi di spettacolo. “Ancora prima che come presidente Agis, come operatore che ha speso tutta la vita per l’organizzazione dello spettacolo e della cultura – sottolinea Fontana – ho deciso di scrivere ai vari presidenti di categoria aderenti all’associazione che presiedo per presentare il mio pensiero su quanto sta accadendo nel nostro settore a seguito delle misure derivanti dall’evoluzione pandemica. Purtroppo – si legge nel post -, credo che la ferita delle chiusure delle attività di spettacolo si rimarginerà con grandissima fatica. I ristori sono stati un sostegno, un supporto importante, ma per la sola sopravvivenza: utili, ma non sufficienti. Per questo motivo ho proposto di far partire una sottoscrizione che abbia come protagonisti i nostri spettatori più assidui, finalizzata a chiedere al Governo l’individuazione di precise strategie, anche temporali, per una ripresa delle attività. Sono evidenti a tutti – prosegue il Presidente AGIS – le difficoltà della situazione, ma non è più il tempo di navigare a vista. Questa mia – conclude – vuole essere una sollecitazione dettata solo dall’interesse generale e che ha come finalità quella di restituire, e di restituirci, una parte considerevole e determinate per la vita di tutti noi

Ognuno ha la sua brina

Nuova produzione della Fondazione Sipario Toscana a Cascina: il 14 dicembre debutta Brina

Un frigorifero rotto, una richiesta di rimborso, un’azienda misteriosa ma poi anche strani segni e inseguimenti notturni: il reale sembra sfilacciarsi, si sbriciola e si confonde con l’immaginario, quello che si sa con quello che si crede. E allora la logica e l’immaginazione si sovrappongono o forse sono la stessa cosa, i mostri delle nostre paure diventano reali, o forse lo sono sempre stati fino a convincerci di complotti e trame. Ognuno troverà la propria brina, i propri mostri, il proprio sapere o il proprio credere nello spettacolo che nasce dal progetto di Teatrodilina, realtà interessante e riconosciuta del teatro contemporaneo che fa dell’ironia la chiave per raccontare le persone e i loro rapporti le une con le altre.

Scritto e diretto da Francesco Lagi, in scena con Anna Bellato, Silvia D’Amico, Leonardo Maddalena, Daniele Parisi, Francesco Colella, già Premio Ubu, diretto in passato da Luca Ronconi, Claudio Longhi, Robert Carsen, Federico Tiezzi e già ospite alla Città del Teatro con Zigulì,

cittadelteatro.com/programmazione/dettaglio-evento/brina

La menzogna in scena

Il nuovo recital di Marco Rossi, La menzogna va in scena, tra finzione e verità’: da William Shakespaire a Renato Zero, è in programma presso il Teatro Sant’Andrea (vicolo del Cuore, di fronte al Tribunale), sabato 23 novembre, con inizio alle ore ore 21.15 e termine alle ore 22.45.

Il programma prevede monologhi e dialoghi tratti dalle opere di William Shakespaire, Molière, Luigi Pirandello; canzoni di Lucio Dalla, Charles Aznavour, Renato Zero.

Il ricavato dello spettacolo, che Rossi ha organizzato con il suo gruppo di teatro amatoriale, sarà devoluto alla Associazione Oncologica Pisana “P. Trivella”.

La Segreteria della Associazione raccoglierà le adesioni (ad ingresso di 10 euro a persona), telefonando dalle ore 9 alle ore 13 del martedì e del giovedì al numero 050 46217.

La prenotazione è caldamente consigliata.

www.aopitrivella.it

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