La nazionale azzurra under 21 affronta l’Irlanda, alle 17 del 13 ottobre, all’Arena Garibaldi, per la qualificazione al Campionato Europeo.

Foto Fabio Fagiolini
La nazionale azzurra under 21 affronta l’Irlanda, alle 17 del 13 ottobre, all’Arena Garibaldi, per la qualificazione al Campionato Europeo.
Foto Fabio Fagiolini
Anche la società calcistica pisana interviene sulla questione sollevata dall’approvazione della variante stadio e sul successivo stop del Tar alla sola parte riguardante la realizzazione della moschea, dicendosi fiduciosa che il progetto di riqualificazione dell’Arena, condiviso e a beneficio di tutti, possa andare avanti senza problemi.
pisachannel.tv
Il Pisa Sporting Club, alla luce delle recenti disquisizioni inerenti la variante urbanistica approvata e alla successiva sentenza del Tar relativa ai ricorsi presentati dalla Comunità Islamica, comunica di continuare ad essere estremamente fiducioso sui tempi e sulla prosecuzione del progetto stadio. Tutto ciò sulla base delle valutazioni e delle risposte fornite dai propri professionisti e dalle rassicurazioni avute dalle istituzioni comunali.
La società conferma di avere la massima fiducia nel lavoro portato avanti con metodo e diligenza dal Sindaco Michele Conti e dagli assessori di riferimento, che hanno consentito l’approvazione della variante urbanistica, così come ha sempre mostrato apprezzamento per il lavoro di avvio del progetto portato avanti dal Sindaco e dagli assessori della precedente giunta.
Il rifacimento dell’Arena Garibaldi stando alle dichiarazioni e ai fatti, è sempre stato considerato da tutti un progetto di rivalutazione significativa di un’area importante della città ed è, quasi sempre, apparso al centro dei programmi di ogni corrente politica. Non possiamo credere che, alle soglie della fase finale, ci possano essere valutazioni così diverse e discordanti nel modo di vedere le cose e rilevare come, un progetto che dovrebbe essere l’orgoglio della città e trovare tutti concordi, possa alimentare cosi tante opinioni contrastanti.
Il Pisa Sporting Club si augura che le polemiche e le schermaglie di carattere politico non vanifichino l’ottimo e grande lavoro fin qui svolto e non abbiano a frenare un progetto che ha sempre rappresentato il presupposto fondamentale da cui partire per la crescita della società calcistica della città.
L’immagine della marea di folla festante sui Lungarno il giorno successivo alla vittoria di Trieste, deve essere lo stimolo ad allineare i pensieri e ad unire le forze per il progetto di tutti: uno stadio e una squadra che rappresentino l’orgoglio di una Città unica, l’orgoglio della nostra Pisa!
Una sentenza del Tar della Toscana ha accolto il ricorso dell’Associazione Culturale Islamica di Pisa: ora la variante approvata dal Consiglio Comunale che legava la riqualificazione dello stadio pisano all’inappropriatezza della realizzazione di una moschea in via del Brennero è stata respinta, ma solo nella parte che riguarda la moschea: il progetto per lo stadio va avanti.
Il Sindaco di Pisa Michele Conti, insieme agli assessori Massimo Dringoli e Raffaelle Latrofa ha esposto la posizione del Comune di Pisa sulla Variante Stadio a seguito della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana che si è espresso sul ricorso presentato all’Associazione Culturale Islamica di Pisa:
“Ho ritenuto opportuno convocare una conferenza stampa insieme agli assessori competenti – ha dichiarato il Sindaco di Pisa Michele Conti – per spiegare nel dettaglio i prossimi passi che dovrà fare l’amministrazione comunale in virtù della sentenza del Tar. Mi preme subito chiarire, visto che sul tema c’è un po’ di confusione, che la Variante adottata va avanti e diverrà efficace in tutte le sue parti tranne quella annullata dal Tar che riguarda la Moschea. Non lo dice il Sindaco Michele Conti ma i tecnici che hanno studiato le carte e i legali che, dopo una meditata e ponderata lettura della sentenza, si sono espressi in tal senso: l’annullamento è senz’altro in parte qua. Quindi, come già avevo detto lunedì, il percorso per la riqualificazione dell’Arena Garibaldi Stadio Romeo Anconetani va avanti senza intoppi. E’ opinione degli avvocati, non solo del legale di parte del Comune di Pisa ma, come leggo sui quotidiani di oggi anche dall’avvocato del Pisa Sporting Club, che è costantemente affermato dalla giurisprudenza amministrativa che, nel caso di annullamento dei piani urbanistici, la caducazione integrale del piano avviene soltanto ove si facciano valere vizi di carattere procedimentale estesi a tutta l’attività amministrativa coinvolta nel procedimento di formazione nel piano. Ma non è questo il caso. Quando si sia in presenza di censure e vizi di carattere ‘sostanziale’ relativi alla disciplina di una singola area, l’annullamento giurisdizionale conseguente è senz’altro in parte qua.
La sentenza del Tar, che ovviamente rispettiamo e avverso alla quale ci riserviamo di valutare il ricorso al Consiglio di Stato, ha ritenuto che l’aspettativa dei ricorrenti, cioè della comunità islamica, sia qualificata dalla mancata presentazione delle ragioni di interesse pubblico prevalenti, da parte dell’amministrazione comunale, che evidenzino perché la moschea non debba essere edificata in via del Brennero. Quello che ha pesato a giudizio del Tar è stato il mancato onere da parte del Comune nel fornire una specifica motivazione al cambio di destinazione di zona in quella determinata area, dato che l’atto dell’amministrazione ha posto un “rilevante ostacolo” alla soddisfazione del diritto della comunità islamica.
Cosa succede adesso? Per effetto della sentenza torna in vigore la normativa preesistente, ma il permesso a costruire è possibile da rilasciare ad oggi? Alla luce degli approfondimento svolti da tecnici e legali, non è possibile rilasciarlo, perché il progetto presentato dalla comunità islamica contrasta con il Regolamento Urbanistico; un contrasto che deriva dal primo parere reso dalla Soprintendenza, che si era espressa in maniera favorevole, ma con prescrizioni. Per effetto dell’annullamento dell’atto di autotutela, adesso il parere originario della Soprintendenza ritorna in vigore. Resta la questione del vincolo archeologico, dunque la Soprintendenza, dovrà rifare l’istruttoria e giungere ad una conclusione sul vincolo, emettendo un parere definitivo.
Questo è lo scenario che per effetto della sentenza si apre oggi. Le soluzioni ipotizzabili adesso adesso sono due. La prima è quella di eseguire totalmente la sentenza, abdicando ad un potere regolatorio del Comune e far procedere alla realizzazione della moschea in via del Brennero, fatto salvo l’esito dell’istruttoria tecnica. L’altra soluzione è quella di spiegare che l’area in questione non è idonea alla costruzione di un edificio di culto (come provato anche dal fatto che l’adeguamento del progetto alle prescrizioni della Soprintendenza lo rende incompatibile con il Regolamento Urbanistico) e che pertanto il Comune consentirà la realizzazione della moschea in un’altra area, da individuarsi di comune accordo con la comunità. Accordo che potrebbe essere meglio definito alla luce degli elaborati della stessa variante annullata in parte qua, che già, nelle controdeduzioni degli uffici sulle osservazioni, individuavano aree utilizzabili allo scopo, senza necessità di una variante. Su questo punto sono disponibile a un confronto con i rappresentanti della comunità islamica, per arrivare a una soluzione condivisa.”
“L’obiettivo che ci siamo posti fin dall’inizio con l’adozione della variante Stadio – ha spiegato l’assessore all’urbanistica Massimo Dringoli – è stato quello di sfruttarla come occasione per riqualificare un intero quartiere, migliorandone l’accessibilità, il sistema di sosta, privilegiando la mobilità sostenibile con l’aumento di piste ciclopedonali e aree verdi, con ricadute positive per tutta la città. È stato dato incarico alla società Tages per fare uno studio sulla mobilità, studio mai fatto prima, che per la nostra amministrazione era essenziale per apportare un miglioramento della qualità della vita del quartiere, che in occasione degli eventi sportivi subisce la pressione del traffico e della sosta indisciplianata. Dagli studi fatti, che sono serviti poi per l’elaborazione della variante, sono emerse criticità lungo le vie di accesso alla città che rendevano inammissibile aumentarne il carico, in particolare sulla via del Brennero e soprattuto nei giorni di mercato. L’eliminazione dei nuovi carichi urbanistici si è posta quindi come condizione essenziale perchè l’intero piano, che prevede un sistema di parcheggi diffuso, non destinati esclusivamente allo stadio ma a servizio del quartiere e di tutta la città, e per i residenti un sistema simile ad una Ztl da attivare in ocasione degli eventi sportivi, eliminando le limitazioni attuali per i residenti.
La collocazione della moschea – ha concluso Dringoli – all’ingresso della città, in una zona già fortemente congestionata, ci è sembrata subito non idonea. Quando è stato fatto uno studio delle aree che potevano servire per la sosta intorno allo stadio, si è tracciato una circonferenza di un chilometro e si è visto che ci rientrava anche l’area della moschea. A quel punto, portare avanti due varianti ci sembrava un lavoro inutile, superfluo, uno spreco di tempo e le abbiamo riunite in un procedimento e in un piano complessivo che rispondesse ad una unica visione urbanistica”.
“Quando abbiamo iniziato questo percorso – ha aggiunto l’assessore ai lavori pubblici Raffaele Latrofa – abbiamo avuto un approccio che non puntasse mai a dividere i cittadini, non ci siamo mai appellati ai tifosi, ma abbiamo sempre parlato di riqualificazioni a vantaggio del quartiere e di tutta la città. La nostra Giunta comunale si è e sempre mostrata compatta su questo punto. L’apporto mio e dell’assessore Dringoli al lavoro del Sindaco è sempre stato dettato dalla nostra professionalità e dedizione nel portare a termine un risultato che riteniamo importante per l’intera città. Chi è contro la variante Stadio è contro la città e chi, dopo la sentenza del Tar, ha iniziato a gioire del fatto che saltasse tutto, non va contro l’Amministrazione Conti, ma contro tutta la città. È normale che in un procedimento così lungo e complesso ci siano dei ricorsi e che seguano diversi gradi di giudizio. Escludendo l’area della moschea tutto il resto della variante, che non riguarda solo lo Stadio ma parcheggi, aree verdi e altro oggetto di tutte le osservazioni, prosegue, rimane intatto e andrà avanti senza rallentamenti”.
“A questo punto del procedimento – ha chiarito la dirigente dell’urbanistica del Comune di Pisa Daisy Ricci – la comunità islamica non è tenuta a ripresentare da capo il permesso a costruire, ma si riparte della documentazione in atto, togliendo il provvedimento di diniego che è stato annullato. Anche la Soprintendenza ha avuto l’annullamento del proprio provvedimento, che dovrà riformulare. L’iter prevede che successivamente sia acquisito l’aspetto del vincolo archeologico che sussiste nell’area, insieme al vincolo paesaggistico, e poi la scheda norma del regolamento urbanistico vigente prevede un permesso a costruire convenzionato, quindi si tratta di individuare opere oggetto della convenzione comunale, approvare lo schema di convenzione, firmarla e infine si rilascia il permesso a costruire. Per quanto riguarda la variante Stadio, come è già stato detto, la variante resta quella, stralciando l’area in questione, in ottemperanza alla sentenza del Tar. Vorrei chiarire che le varianti urbanistiche diventano efficaci formalmente solo dopo la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana. Quindi, indipendentemente dalla sentenza, la variante approvata la scorsa settimana, ancora non è efficace perché dobbiamo ancora effettuare la pubblicazione sul Bollettino. Adesso dovremo indicare che nel frattempo è intervenuta la sentenza del Tar, dando atto che nell’area oggetto della sentenza non sono valide le previsioni della variante”.
Pisa, 1 giugno 2020. Il Sindaco di Pisa Michele Conti commenta la sentenza emessa questo pomeriggio dal Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana che si è espresso sul ricorso presentato all’Associazione Culturale Islamica di Pisa:
“La sentenza del Tar Toscana che accoglie nel merito il ricorso dell’Associazione Culturale Islamica di Pisa non pregiudica il lavoro fatto per creare le condizioni urbanistiche che consentiranno la riqualificazione dell’Arena Garibaldi. Il progetto stadio va avanti senza problemi». Così il Sindaco di Pisa Michele Conti che prosegue: «Premesso che le motivazioni della sentenza necessitano approfondimenti, preme rilevare che il provvedimento del TAR è riferito in particolare alla delibera di adozione della Variante Stadio e al diniego del permesso a costruire per la Moschea; secondo quanto emerge dalla sentenza, la delibera impugnata (adozione della Variante) non pregiudica definitivamente la soddisfazione dell’interesse della comunità islamica ma pone un rilevante ostacolo e non si fa carico delle difficoltà provocate. La delibera è stata adottata dopo il diniego del permesso a costruire conseguente ad atti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ritenendo che ciò non imponesse la necessità di valutare più dettagliatamente le esigenze della comunità islamica. Il diniego del permesso a costruire è stato infatti adottato all’esito del procedimento della Soprintendenza, le cui motivazioni addotte sono state riconosciute insufficienti dal Tar. Si segnala altresì che la sentenza ha disposto la integrale compensazione delle spese di giudizio, mentre se le difese del Comune di Pisa fossero state ritenute manifestamente infondate o temerarie, vi sarebbe stata non soltanto la condanna alle spese di giudizio, ma anche il pagamento della sanzione pecuniaria prevista dal codice del processo amministrativo. Prendiamo atto della sentenza anche se nelle prossime settimane valuteremo se proseguire con l’impugnazione in Consiglio di Stato”.
“Confrontandomi con tecnici e legali – conclude il Sindaco – posso comunque confermare la bontà delle nostre convinzioni precedenti all’approvazione definitiva della variante stadio e in attesa di questa sentenza: gli effetti dell’annullamento giurisdizionale non investono l’intera variante bensì soltanto l’area del Centro Culturale Islamico per la quale ritorna in vigore la disciplina urbanistica precedente alla variante in corso di approvazione e il procedimento per il rilascio del permesso di costruire dovrà essere riattivato tenuto conto della esecutività ex lege della sentenza del Tar. Quindi il procedimento per il rilascio del permesso a costruire riparte da capo, il progetto stadio va avanti”.
Approvata in consiglio comunale la Variante Stadio: l’Arena Garibaldi, e la zona di Porta a Lucca, potranno essere riqualificate grazie a questo nuovo strumento urbanistico.
foto Daniele Francesconi
Il consiglio comunale ha approvato in via definitiva la variante al piano strutturale e al regolamento urbanistico per la riqualificazione funzionale ed ambientale dell’Arena Garibaldi – Stadio Romeo Anconetani. La delibera è stata approvata a maggioranza con 20 voti favorevoli (Lega, Noi Adesso Pisa – Fratelli d’Italia, Forza Italia, Pisa nel Cuore, Gruppo Misto) mentre l’opposizione ha espresso 4 voti contrari (1 Diritti in Comune, 3 PD). Assenti i consiglieri del Movimento 5 stelle e di Patto Civico.
“Una votazione che rimarrà nella storia della nostra città – ha commentato il Sindaco Michele Conti -, un atto di cui andiamo molto orgogliosi soprattutto per la celerità con cui siamo riusciti a portare a termine questo importante iter urbanistico: sono passati meno di due anni dal nostro insediamento e siamo riusciti a centrare, con grande soddisfazione, un obiettivo così importante. Con la variante evitiamo di consumare nuovo suolo cancellando la previsione a Ospedaletto e riportiamo lo stadio a casa, laddove esiste dai primi del novecento, permettendone la riqualificazione e, più in generale, quella del quartiere di Porta a Lucca. Abbiamo mantenuto le promesse rispettando puntualmente il cronoprogramma di lavoro che ci eravamo dati. Per questo risultato ringrazio gli uffici per il prezioso lavoro e i consiglieri comunali non solo per questi due giorni impegnativi, ma anche per il lavoro dei mesi passati in cui si sono tenute molte commissioni consiliari per discutere gli atti e le osservazioni presentate. Ringrazio in particolare i consiglieri di maggioranza che hanno presentato e approvato un ordine del giorno che fa chiarezza anche sugli aspetti successivi, quelli relativi al piano economico finanziario e alla fase due, quella relativa alla realizzazione dell’infrastruttura. Quello di oggi è un atto fondamentale per la città di Pisa che può sicuramente vantare uno strumento urbanistico importante per la riqualificazione dello stadio e del quartiere di Porta a Lucca”.
Mentre dall’ A.C. Pisa 1909 si sottolinea che “il progetto stadio non rappresenta solo un’opera di rifacimento di un impianto sportivo ma un intervento di radicale ristrutturazione e rivalutazione di un’importante area della città situata a poche centinaia di metri dalla Torre Pendente, l’orgoglio di Pisa” , anche l’assessore all’urbanistica e alla mobilità Massimo Dringoli conferma che “con l’approvazione della variante stadio si darà modo, finalmente, a chi vuole investire in quell’area, per la riqualificazione dell’impianto sportivo e, di conseguenza, dell’intero quartiere. Ora – continua l’assessore – il Comune di Pisa ha uno strumento urbanistico chiaro che indica i criteri per tenere in conto le giuste esigenze del privato ma anche quelle pubbliche, e che riguardano una nuova mobilità, i parcheggi e molto altro. A questo punto, chi è interessato a investire potrà farlo, presentando un piano attuativo, per dettagliare il tipo di interventi. Come Amministrazione siamo riusciti finalmente a dare la possibilità a chi vuole riqualificare lo stadio di avere tutti gli strumenti per farlo, certi che l’interesse pubblico sarà garantito”.
“Un traguardo atteso da tempo non solo dagli sportivi ma da tutti i cittadini – ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici e impianti sportivi Raffaele Latrofa -, in particolare quelli del quartiere di Porta a Lucca che sarà completamente riqualificato quando le opere della variante saranno realizzate; un punto importante del programma elettorale già raggiunto prima dello scadere del secondo anno di mandato. Un risultato da ascrivere all’azione corale da parte della maggioranza e della Giunta, una particolare soddisfazione per chi come me si è speso sul tema a partire dal 2017, quando ero in minoranza. A questo proposito mi ha fatto piacere constatare che tante componenti del consiglio comunale, mi riferisco all’attuale minoranza, hanno cambiato idea: nelle dichiarazioni che ho ascoltato ora sono diventati tutti a favore dello stadio a Porta a Lucca, pur con alcuni distinguo. Ricordo sempre che il 20 aprile 2017, quando da consigliere di minoranza presentai un ordine del giorno per spostare la previsione dello stadio da Ospedaletto a Porta a Lucca, l’allora maggioranza, oggi minoranza, votò compattamente contraria. Da oggi la palla passa al Pisa Sporting Club, ma non abbiamo dubbi che presto la società presenterà un progetto definitivo con il famoso piano economico finanziario. Noi continueremo a svolgere la nostra azione di controllo a tutela dei cittadini e del quartiere, con la speranza che i tempi siano celeri e il prima possibile tutto questo sforzo da parte dell’amministrazione comunale si traduca con la realizzazione dell’opera”.
Comune di Pisa – È stata convocata giovedì 30 aprile la riunione in videoconferenza della Prima Commissione consiliare permanente. Nell’atto di convocazione, il presidente Maurizio Nerini scrive che “per ovviare a possibili fraintendimenti occorsi durante la seduta del 23 aprile scorso, nell’ottica della massima trasparenza e correttezza, si procede in autotutela ad una nuova votazione sul parere sulla delibera cosiddetta “Variante Stadio”.
Un passo in avanti verso il nuovo assetto dell’Arena Garibaldi e della zona di Porta a Lucca: con la Commissione Urbanistica riunitasi il 20 gennaio inizia l’analisi delle osservazioni alla variante urbanistica che se ne occupa.
Comune di Pisa – Lunedì 20 gennaio, alle 9, si è riunita la Commissione Urbanistica per cominciare l’analisi delle osservazioni alla variante urbanistica Arena Garibaldi – Porta a Lucca (delibera del Consiglio Comunale n.38/2019). I lavori sono stati introdotti dal Presidente della Prima Commissione Consiliare Permanente Maurizio Nerini, alla presenza degli assessori comunali all’urbanistica, Massimo Dringoli e ai lavori pubblici, Raffaele Latrofa. Il dibattito è stato vivace grazie al contributo dei commissari presenti: Alessandro Tolaini, Antonino Azzarà, Alberto Conversano, Alessandro Bargagna, Manuel Laurora, Marco Bionfi e Matteo Trapani. Presenti anche alcuni uditori e cittadini, a dimostrazione dell’interesse intorno a questa variante urbanistica che approderà in Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva una volta esaminate e votate singolarmente ciascuna delle 65 osservazioni pervenute. Nella prima seduta sono state esaminate le prime quattro osservazioni dai commissari alla presenza di dirigenti e funzionari dell’ufficio urbanistica che hanno supportato la discussione con interventi tecnici dove necessari.
Soddisfatto del lavoro avviato l’assessore all’Urbanistica Massimo Dringoli: “Le osservazioni da discutere sono un buon numero, ma molte si ripetono riguardando sostanzialmente alcuni grandi temi posti in discussione dallo strumento urbanistico: i parcheggi, in particolare quelli di via Rindi e via Paparelli, le piste ciclabili, la questione del consumo del suolo. Nel discutere le prime osservazioni stamattina, ad esempio, abbiamo chiarito che il Piano di mobilità sostenibile, che pur abbiamo avviato e presentato organizzando alcune assemblee pubbliche, pur tenendone conto ha uno sviluppo indipendente dalla variante e non ne è parte integrante. Ci aspettano alcune commissioni in cui le osservazioni saranno controdedotte prima che l’atto completo arrivi per l’approvazione definitiva in Consiglio Comunale”.
“Buon lavoro alla prima Commissione consiliare permanente – l’augurio del Sindaco Michele Conti – che dovrà analizzare le 65 osservazioni pervenute sulla variante urbanistica Arena Garibaldi-Porta a Lucca. Sono certo che i commissari esamineranno puntualmente le osservazioni, con scrupolo ma senza perdere tempo, in modo da portare appena possibile la variante in Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva. Siamo all’ultimo capitolo della vicenda: abbiamo lavorato con determinazione e celerità per chiudere l’iter di competenza del Comune sulla variante, così da rendere possibile la realizzazione del progetto della nuova Arena e la riqualificazione di tutto il quartiere di Porta a Lucca”.
Dopo la vittoria in trasferta del 16 dicembre, il Pisa si prepara ad affrontare a stretto giro due gare interne prima della fine del 2019 e per entrambe si rinnova la deroga per quanto riguarda la capienza dell’Arena. Il Sindaco di Pisa Michele Conti ha firmato infatti la deroga per l’aumento di capienza dell’Arena Garibaldi – Stadio Romeo Anconetani in previsione delle gare interne di campionato di Serie B 2019/2020 Pisa – Cosenza in programma domenica 22 dicembre 2019 e Pisa – Frosinone in programma domenica 29 dicembre 2019. La capienza passa quindi dagli 8.600 posti attuali a 9.500, aumentando di 800 posti il settore curva nord, che passa da 2.500 a un totale 3.300.
Dagli enti: Comune di Pisa –
È convocata per martedì 4 giugno presso la sede della Società Filarmonica Pisana in via Contessa Matilde 80, alle 21.30, la seconda assemblea pubblica dedicata alla presentazione della Variante al Piano Strutturale e al Regolamento urbanistico “Porta a Lucca – Arena Garibaldi”.
Sono previsti gli interventi del sindaco di Pisa, Michele Conti, degli assessori all’urbanistica, Massimo Dringoli, e ai lavori pubblici, Raffaele Latrofa, e del presidente di Tages, Massimo Ferrini.
L’assemblea pubblica rientra nel programma di partecipazione stilato per raccogliere i contributi dei cittadini sul procedimento urbanistico in corso che riguarda la variante contestuale del Piano Strutturale e del Regolamento Urbanistico “Porta a Lucca – Arena Garibladi”. La prima assemblea del 21 maggio scorso e quella di martedì 4 giugno si svolgono nel periodo compreso tra l’avvio del procedimento e l’adozione della variante in Consiglio Comunale, fase in cui sono ritenuti di fondamentale importanza i contributi di cittadini, tifosi e professionisti che saranno parte integrante del procedimento di formazione della variante. La cittadinanza è invitata a partecipare.