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E adesso Danza!

La stagione di Danza 2021-2022 del Teatro Verdi si inaugura con Bayadère – Il regno delle ombre: venerdì 10 dicembre la compagnia Nuovo Balletto di Toscana ci accompagna tra le psichedeliche allucinazioni che danno origine a questo sogno così lontano dalle stereotipo.

I dodici danzatori protagonisti di questo racconto danzato ci faranno fare pace con una storia troppo spesso travisata per il gusto esotico con cui è stata tante volte raccontata: niente di più lontano dal mood contemporaneo della coreografia che aprirà la Stagione di Danza 21-22 del Teatro Verdi, curata dal direttore artistico Silvano Patacca, e organizzata in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus.

Venerdì 10 dicembre alle 21, il Nuovo Balletto di Toscana, direttore artistico Cristina Bozzolini, porta a Pisa BAYADÈRE – il regno delle ombre, un grande classico rivisitato da Michele Di Stefano per una delle più importanti compagnie di danza contemporanea italiana.Una Bayadère contemporanea, distante anni luce dall’esotismo, dai bramini e pascià dell’archetipo ottocentesco disegnato da Marius Petipa sulle musiche di Ludwig Minkus.

Michele Di Stefano, fondatore del gruppo romano mk, già Leone d’Argento per l’innovazione alla Biennale Danza 2014 e Premio Ubu nel 2019 come migliore spettacolo di danza con Bermudas, per questo suo allestimento guarda al III atto di Bayadère, il cosiddetto Regno delle Ombre, dove le anime impalpabili apparse in sogno al guerriero Solor dopo aver fumato il narghilé scendono in arabesques penchées le pendici dell’Himalaya.

“Il mio interesse – spiega il coreografo – è rivolto proprio al potenziale compositivo che questa scena contiene, non per replicarla ma per scatenare tutta la sua forza dinamica ed anche per restituire all’allucinazione di Solor la sua vera natura psichedelica. Pensato per un ensemble di talenti giovanissimi, questo nuovo Regno delle Ombre così misteriosamente carico di suggestioni, appartiene ai tempi eccezionali che stiamo vivendo, perché fa riferimento a qualcosa di perduto e a qualcosa di possibile allo stesso tempo, qualcosa che riguarda la presenza dei corpi e l’intreccio delle loro traiettorie, in uno spazio che non è più soltanto un al di là ma è un presente che desidera essere reinventato con delicatezza e passione”.

A dar vita a questa visione dodici talenti giovanissimi: Lisa Cadeddu, Matteo Capetola, Francesca Capurso, Carmine Catalano, Beatrice Ciattini, Matilde Di Ciolo, Roberto DoveriVeronica Galdo, Mattia Luparelli, Aisha Narciso, Niccolò Poggini, Paolo Rizzo.

“Coinvolgendoli nella creazione, – annota Giuseppe Distefano su Danza & Danza – Di Stefano ha attivato nei giovani e bravissimi danzatori del Nuovo BdT le loro potenzialità tecniche ed espressive che qui emergono, fra i singoli e nell’ensemble, facendo rifrangere di altra luce, dinamica e forma, quell’oggetto cristallino che è l’atto Il Regno delle Ombre”.

“Solido, ben organizzato, in grado di unire flessibilità, leggerezza e rigore, il Nuovo BdT abbina a un raffinato impianto stilistico una bruciante sensibilità contemporanea, a cui la visionarietà di Michele Di Stefano infonde un andamento fresco e incalzante. Il risultato è una splendida macchina spettacolare, dove ogni emozione si tiene sull’onda di una trascinante energia” così Maurizia Veladiano sul Giornale di Vicenza.

Le musiche originali sono di Lorenzo Bianchi Hoesch, costumi firmati da Santi Rinciari, luci disegnate da Giulia Broggi, produzione Compagnia Nuovo Balletto di Toscana, con il sostegno del Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni.

biglietti www.vivaticket.com.

Fondazione Teatro di Pisa, tel 050 941111, www.teatrodipisa.pi.it

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La prima volta di Conticini

Per il secondo appuntamento della stagione di prosa, il Teatro Verdi presenta lo spettacolo di Paolo Conticini: l’attore pisano noto per i tanti ruoli al cinema e in tv si cimenta con un vero e proprio one man show, raccontandosi con la sua Prima volta.

Sabato 20 e domenica 21 novembre Paolo Conticini presenta il suo spettacolo La prima volta, un racconto personale fatto di prime volte. le sue e un po’ quelle che tutti noi abbiamo vissuto: un racconto intimo ma davanti ad un pubblico amico, quello del Teatro Verdi, con il quale potrà permettersi una confidenza che nessuna notorietà potrebbe regalargli. Gioca in casa, Conticini, con questo testo scritto con Luigi Russo, che ne cura la regia.

Volto noto del cinema e della tv, legge, canta e racconta un po’ di sé: la famiglia, gli studi, i suoi primi lavori, poi l’incontro con Christian De Sica, che gli dà la possibilità di esprimersi come attore: è solo l’inizio di un percorso artistico in continua evoluzione, ricco di soddisfazioni nel cinema, in tv e in teatro.

Tra un aneddoto e l’altro, Conticini legge e racconta le sue prime volte, ma è come se raccontasse la vita di tutti noi: le sue prime volte, sono le nostre prime volte, i suoi dubbi, sono i nostri, così come le occasioni perse e le piccole soddisfazioni. Coincidenze incredibili che narrano cose credibili.

Congiunzioni astrali favorevoli che hanno determinato eventi unici, le cosiddette sliding doors che ognuno di noi ha incontrato nella vita, che hanno inconsapevolmente costruito la struttura portante di una vita originale. L’attore ci confida le sue insicurezze, ci mostra le sue paure e le sue fragilità, permettendoci di vedere cosa c’è dietro l’immagine dell’attore bello e atletico, e ci fa scoprire l’essere umano tanto simile a “quel nostro amico della porta accanto”. Divertenti, poetiche, drammatiche esperienze che ci fanno riflettere su quanto è sorprendente la vita. Conticini, inoltre, condivide con il pubblico un’altra sua passione, il canto. Propone alcune canzoni che hanno un significato particolare nel suo mondo e che confermano le sue doti di artista a trecentosessantagradi.

Un breve e ironico bilancio di un uomo che a cinquant’anni ha imparato a fare della sua esistenza ciò che ha sempre sognato, e a metà del suo cammino sceglie con coraggio di condividere le sue esperienze, i suoi errori, e giocare a fare progetti per il futuro, perché consapevole che nella vita niente è facile ma nulla è impossibile.

Un leggio e una chitarra, storie e canzoni, gli ingredienti principali e leggeri di una performance di ottanta minuti circa, in cui l’attore pisano ci fa dimenticare temporaneamente un momento storico difficile per tutto il mondo.

In occasione della prima recita, sabato 20 novembre, alle ore 18, in Sala Titta Ruffo, Paolo Conticini incontrerà il pubblico, conduce Francesca Petrucci, presentando anche il suo libro, Ho Amato tutto, Pacini Editore e Ellebook Edizioni.

Biglietti www.vivaticket.com.

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Ripartire dal teatro

A presentare la nuova stagione di prosa e danza al Teatro Verdi c’era quella soddisfazione che accompagna sempre la partenza di un nuovo anno ricco di appuntamenti, di nomi, di novità e di certezze. Ma questa volta c’era anche l’emozione di presentare una ripartenza tanto attesa.

Ci saranno i due spettacoli che erano rimasti in sospeso fin dalla primavera 2020, quando tutto si era bloccato all’improvviso; ci saranno i titoli scelti per la stagione scorsa, partita e poi interrotta; ci saranno, come sempre, novità a stimolare la curiosità degli spettatori e certezze alle quali fare riferimento: la stagione di prosa e danza del Teatro Verdi per il 2021-2022 promette tanto e non vediamo l’ora di farci stupire.

Forte del ritorno ad una capienza completa del teatro, il teatro mette in cartellone tredici titoli importanti per riprendere il discorso interrotto bruscamente nel 2020 e poi ripartito a singhiozzo tra incertezze e tante, doverose, limitazioni.

“Dopo un intenso mese di settembre che ha visto in scena ben tre produzioni liriche – commenta Silvano Patacca, direttore artistico delle Stagioni – finalmente si alza il sipario anche sulle stagioni di Prosa e Danza del Teatro Verdi. Un cartellone in cui trovano spazio quei titoli che non erano andati in scena a causa del covid e quelli previsti, poi anch’essi annullati, con la falsa ripartenza dell’ottobre 2020. Non mancheranno, tuttavia, allettante novità che ci auguriamo vengano apprezzate dai nostri affezionati spettatori che non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno e che con noi, e più di noi, aspettavano impazienti di varcare nuovamente la soglia del teatro. A loro, e ai nuovi che si aggiungeranno, promettiamo emozioni e divertimento, leggerezza e profondità e rivolgiamo un grazie di cuore!”.

“Le stagioni di prosa e di danza, che abbiamo costruito passo dopo passo in piena sintonia con il direttore artistico del Teatro Verdi – spiega il direttore della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Patrizia Coletta – animeranno la tanto attesa riapertura con la totalità dei posti disponibili. Al ritorno in sala, i tanti affezionati spettatori di uno dei teatri più belli d’Italia potranno contare su proposte e interpreti di livello. Quello che presentiamo è un cartellone che esprime l’equilibrio tra tradizione e innovazione perché si rivolge al variegato pubblico della città, mantenendo, al contempo, l’impegno di recuperare importanti titoli sospesi nella scorsa stagione invernale che possono finalmente tornare sul palco del Teatro Verdi”.

“Il nostro pubblico – spiega la presidente del Teatro di Pisa Patrizia Paoletti Tangheroni – ha una forte affezione per queste stagioni, come gli oltre mille abbonamenti hanno dimostrato. Le prossime stagioni ereditano spettacoli già programmati e sospesi a causa del Covid e propongono delle belle novità, che come sempre faranno riflettere, e faranno anche sorridere. Due stagioni quindi che senza dubbio meritano il 100% degli spettatori”.

Con lei Cristina Scaletti, presidente di Fondazione Toscana Spettacolo onlus: “Il Teatro Verdi riapre le proprie porte per le stagioni di prosa e di danza con la possibilità, dopo oltre un anno e mezzo segnato dalla pandemia, di rendere disponibile per i propri spettatori il 100% dei posti. Questa recente novità ci pone di fronte a un passaggio importantissimo, che auspichiamo possa portare ad una vera nuova normalità per lo spettacolo dal vivo. La cultura, e il Teatro Verdi ne rappresenta un luogo simbolo, può e deve tornare ad essere occasione di scambio, condivisione, partecipazione e socialità in piena sicurezza”.

Accanto alla riprogrammazione degli spettacoli cancellati nella precedente Stagione per l’emergenza sanitaria – le versioni teatrali dei famosissimi film di Monicelli, PARENTI SERPENTI, con Lello Arena e di Luciano De Crescenzo, COSÌ PARLÒ BELLAVISTA, con Geppy Gleijeses, Marisa Laurito e Benedetto Casillo; Eros Pagni in LA NOTTE DELL’INNOMINATO da Alessandro Manzoni e uno dei primi testi scritti da Eduardo, DITEGLI SEMPRE DI SÌ, con Gianfelice Imparato e Carolina Rosi – il cartellone prevede altre tre proposte nel segno della qualità. Paolo Conticini legge, canta e racconta un po’ di sé in LA PRIMA VOLTA, Valter Malosti affronta l’opera, scabra e potente, di Primo Levi con SE QUESTO È UN UOMO, infine Federico Tiezzi porta in scena IL PURGATORIO La notte lava la mente, perché è la cantica dell’amicizia e dell’arte.

Una panoramica delle più interessanti produzioni nazionali, capaci di affascinare e incuriosire diverse fasce di pubblico, per la Stagione di Danza, capolavori della storia del balletto riletti in chiave contemporanea, vertiginose acrobazie, comicità e humor. Pensato per il Nuovo Balletto di Toscana, ensemble di talenti giovanissimi, BAYADERE il regno delle ombre, creazione di Michele Di Stefano, autore tra i più sensibili e capaci di composizioni complesse; a seguire un avvincente racconto danzato, DON JUAN, nato dal desiderio di Johan Inger di confrontarsi con il mito di Don Giovanni per l’Aterballetto e la Compagnia Virgilio Sieni in PARADISO dal Paradiso di Dante Alghieri, danza dialettale che si forma per vicinanze e tattilità, scaturita da uno dei protagonisti della danza italiana a partire dai primi anni ’80. Seguirà un lavoro per quattro performers, GRACES di Silvia Gribaudi, che prosegue la sua ricerca sul valore estetico, sociale e intellettuale del corpo. Evolution Dance Theater porta in scena giochi di laser e specchi, riflessi che creano mondi in cui le ombre dei danzatori si muovono creando uno spettacolo per adulti e bambini dall’indimenticabile impatto visivo, BLU INFINITO. A conclusione la Lindsay Kemp Companyin KEMP DANCES ANCORA, un omaggio e una celebrazione dell’arte e della vita di Lindsay Kemp, uno spettacolo insolito che ha dimostrato chiaramente di poter trasmettere al pubblico un’emozione intensa e coinvolgente, facendo rivivere la magia e la personalità polivalente di questo grande maestro di teatrodanza.

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In assenza di gravità

I laboratori di Fare Teatro del Verdi sono ispirati al desiderio di guardare fuori di noi e al desiderio di leggerezza e di esplorazione di ciò che ancora non conosciamo. Perché quello che ci circonda, in un modo o nell’altro, ci influenza e ci spinge al cambiamento.

Si chiama Assenza di gravità e si presta a diverse interpretazioni che possono coesistere: il programma di quest’anno dei laboratori di Fare Teatro, la palestra creativa del Teatro Verdi, riparte dal desiderio di proiezione verso l’esterno, dopo il periodo di necessaria limitazione del contatto con il mondo, e dal desiderio di uno sguardo leggero.

Si riparte a pieno ritmo, ma si riparte senza fare finta che niente sia successo: la situazione che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo è uno degli elementi che spingono a ripensare tanti aspetti della nostra vita e fra questi lo spazio che il Teatro Verdi dedica ai laboratori. Alla ricerca dunque di un tema che faccia da spina dorsale a tutti i laboratori, collegandoli e legittimandoli, sarà il tentativo di interrogarsi sul come ripartire, come iniziare una nuova fase del nostro percorso.

Se per l’astronauta dell’Apollo 8 William Anders “Siamo partiti per esplorare la Luna e invece abbiamo scoperto la Terra”, come esploratori spaziali potremo riflettere sull’Altrove giocando tra il rinnovato interesse per lo Spazio e l’attenzione alla Terra e alle sue precarie condizioni di vita nei diversi laboratori che, adattandosi di volta in volta agli studenti, alla loro età, alle loro esperienza, potranno giocare su questo fil rouge.

Il gioco del recitare caratterizza la maggior parte dei corsi. A partire dai 3 anni senza limiti di età è possibile finalmente tornare ad essere in gruppo per sviluppare capacità relazionali ed espressive, perlustrazioni poetiche e sceniche da raffinare in vista di una messa in scena finale.

Oltre a quelli di recitazione saranno proposti altri percorsi come quello di Scrittura Creativa e di Speech & Voice. Quello di scrittura inizierà come percorso di scrittura creativa e successivamente potrebbe evolversi verso la scrittura per la scena a secondo delle caratteristiche del gruppo che si andrà formando. Attende tante persone che hanno sempre coltivato l’idea di provare la propria creatività nello scrivere senza mai averlo fatto in maniera sistematica, come quelle con molta più pratica. A seconda delle persone che si dichiareranno interessate sarà possibile prevedere percorsi differenziati in questo senso. Il corso Speech & Voice è pensato per tutti coloro che hanno o vogliono prendere maggiore coscienza dello strumento voce, di cui tutti siamo dotati, ma che pochi hanno cura di educare. È un corso rivolto anche a persone che per motivi professionali, non necessariamente artistici, decidono di sviluppare le potenzialità delle proprie capacità vocali.

Mettere insieme universitari ed adulti in questi corsi non è una scelta di comodo, quanto il frutto di una costatazione: la ricchezza che si verifica nell’incontro dei dissimili per età ed esperienza di vita, amplifica anziché limitare la ricchezza creativa di un gruppo.

A gennaio è prevista inoltre la partenza dell’iniziativa più innovativa ed importante dell’anno: un corso specifico sulla formazione dei formatori, evoluzione e concretizzazione del ruolo che la Formazione ha assunto all’interno del Teatro di Pisa; un nuovo, lungo ed articolato percorso dedicato esclusivamente a questo scopo. Dopo più di 30 anni di esperienze fatte in ambito formativo la Fondazione Teatro di Pisa offrirà ad un gruppo limitato di studenti un percorso professionalizzante in grado di portarli sia verso la capacità di diventare buoni formatori in ambito squisitamente teatrale, che condurli verso un uso dello strumento Teatro declinato verso altre usi in altre situazioni e istituzioni. Pensato a livello nazionale il corso sarà a numero chiuso e si preoccuperà di passare, in un percorso specifico, tutte le potenzialità acquisite, scoperte ed inventate in più di un quarto di secolo dalla Formazione del Teatro di Pisa anche a livello internazionale grazie all’organizzazione del Festival della formazione “Prima del Teatro”.

Le presentazioni dei corsi si svolgeranno nella Sala Titta Ruffo del Teatro Verdi:

Giovedì 7 ottobre

Ore 15.00 Primo Livello Recitazione (per i ragazzi delle scuole superiori alla loro prima esperienza)

Ore 17,30 Propedeutica 1 e 2 (dall’Asilo fino ai primi due anni della scuola Primaria)

Costruttori 1 (3°, 4° e 5° della Primaria) e Costruttori 2 (ragazzi per le scuole medie inferiori)

Venerdì 8 ottobre

Ore 18.00 laboratori per universitari ed adulti di: Recitazione, Scrittura, Speech & Voice

Causa limitazione posti causa Covid si prega di prenotare mandando un messaggio alla pagina facebook di Fare Teatro Pisa o un messaggio WhatsApp al numero 339 5245156 o all’indirizzo mail federicguerri@yahoo.it

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La stagione che verrà

Il teatro Verdi si prepara a ripartire con le stagioni di lirica, prosa e danza ripartendo propria da lì dove ci si era fermati, ormai un anno e mezzo fa, a causa della pandemia. Sperando che la ripartenza possa passare anche dal teatro che tanto ci è mancato.

Dopo il lunghissimo periodo di chiusura forzata causa Covid19, l’annunciata riapertura dell’autunno scorso con lo slogan Torniamo a sognare, purtroppo subito interrotta dopo il concerto inaugurale gratuito in presenza dei Concerti della Normale, il 18 ottobre scorso, e la tanto attesa riapertura in maggio con Esodo, di e con Simone Cristicchi, il Galà di Voci Liriche e i saggi di fine corso di Fare Teatro, finalmente la Fondazione Teatro di Pisa annuncia la completa riapertura del teatro dopo questo periodo così difficile e, com’era ormai tradizione, presenta tutte le stagioni per il 2021/22.

Ad introdurre sarà la presidente del Teatro di Pisa Patrizia Paoletti Tangheroni: “Avevamo promesso al nostro affezionato pubblico una ripresa “alla grande” e speriamo che sia proprio così. Lirica, Danza e Prosa, oltre alla consueta stagione di Concerti, costituiranno un’offerta varia e di qualità. Non mancheranno le sorprese tutte giocate sul sapiente equilibrio tra innovazione tecnologica e rispetto della tradizione.” Con lei Cristina Scaletti, presidente di Fondazione Toscana Spettacolo onlus, partner del Teatro di Pisa per la Stagione di Prosa e per la Stagione di Danza: “Per la stagione 2021-2022, il Teatro Verdi presenta un programma articolato e di assoluta qualità. È fondamentale, in un momento come questo, ripartire dalla centralità della cultura e dai luoghi che la ospitano per far tornare la comunità a vivere l’esperienza insostituibile dello spettacolo dal vivo”. Ad illustrare i prossimi cartelloni saranno quindi il direttore artistico della Stagione Lirica Enrico Stinchelli, e il direttore artistico delle Stagioni di Prosa e di Danza Silvano Patacca. Infine, per accennare alle linee della prossima Stagione dei Concerti della Scuola Normale interverrà, in collegamento telefonico, il direttore artistico della Stagione dei Concerti Carlo Boccadoro. Presente anche l’Assessore alla Cultura del Comune di Pisa, Pierpaolo Magnani.

Ancora una volta particolarmente ricco il carnet delle prossime stagioni, con cui si andranno ad intrecciare anche altre iniziative, senza dimenticare l’intensa attività formativa del Teatro di Pisa per un’ampia utenza di tutte le fasce d’età.

Stagione Lirica

Un cartellone d’impatto, quello della Stagione Lirica, il primo firmato da Enrico Stinchelli: “Ritorniamo all’Opera e lo facciamo sul serio, raddoppiando i titoli, ingaggiando 40 magnifiche voci, per lo più giovani talenti rivelati dalle audizioni di febbraio e soprattutto coinvolgendo la città di Pisa in un progetto originale che la vede protagonista assoluta delle tre opere di Verdi. In TRAVIATA, RIGOLETTO e TROVATORE la drammaturgia verrà commentata dalle riprese in esterna di luoghi significativi ed evocativi della città: vedremo così le demi-mondaines parigine scendere dalla scalinata della Normale, Alfredo e Violetta passeggiare nell’oasi di San Rossore, gli armigeri del Trovatore sulle mura del Giardino Scotto, la Tempesta del Rigoletto sulle rive non più del Mincio ma dell’Arno. Un film-opera o un’opera film, se si vuole, dove Verdi e Pisa si ritrovano in un ideale, artistico connubio.” Ad aprirlo, la già annunciata trilogia verdiana in settembre per la regia del direttore artistico Stinchelli. A novembre seguirà l’adattamento della Carmen di Bizet realizzato da Marius Constant, Jean-Claude Carrière e Peter Brook, LA TRAGÉDIE DE CARMEN, e in dicembre l’omaggio ad Astor Piazzolla nel 100° dalla nascita con MARÍA DE BUENOS AIRES. Nel 2022 altri tre titoli del grande repertorio: giunge nella nostra città la coproduzione del WERTHER di Jules Massenet per la regia di Stefano Vizioli, seguita da NAPOLI MILIONARIA, titolo del Progetto LTL Opera Studio che sarebbe dovuto andare in scena nel marzo 2020, e il GIULIO CESARE sulla musica di Georg Friedrich Händel nella nuova produzione del Teatro di Pisa.

STAGIONE DI PROSA E STAGIONE DI DANZA

“Quelli che proponiamo con la Fondazione Teatro di Pisa – spiega il direttore della Fondazione Toscana Spettacolo, Patrizia Coletta – sono spettacoli in grado di rivolgersi alla grande pluralità degli affezionati spettatori del Teatro Verdi. Un teatro tra i più belli d’Italia, dotato di un raro fascino. La Fondazione Toscana Spettacolo ha progettato, in sintonia con il direttore Silvano Patacca, le stagioni di prosa e di danza con titoli ed interpreti di primo piano, in un armonioso equilibrio tra il classico e il contemporaneo, senza dimenticare di recuperare alcuni spettacoli già programmati nell’autunno 2020 e non andati in scena a causa della pandemia. È quindi grande l’entusiasmo con il quale presentiamo queste proposte ed altrettanto grande l’attesa di accogliere nuovamente gli spettatori in questa bellissima sala”.

“Se abbiamo atteso con speranza e molta pazienza la ripresa dell’attività teatrale nel mese di maggio, quando l’andamento della pandemia lo ha consentito, è con ancor maggiore trepidazione – sottolinea Silvano Patacca –che ci accingiamo oggi a presentare l’insieme delle attività della Fondazione Teatro di Pisa a partire dal mese di settembre quando ancora molte incertezze gravano sul futuro prossimo. Le Stagioni di Prosa e Danza 2021/22 hanno privilegiato, in primo luogo, la ripresa di quei titoli che non erano andati in scena a causa del Covid e quelli della mancata programmazione in conseguenza della falsa partenza dell’ottobre scorso. Non mancheranno, tuttavia, alcune interessanti novità, sempre in quell’equilibrio che ha caratterizzato le ultime stagioni”.

Per la Prosa, un cartellone di sette titoli, incentrato sulla contemporaneità non disdegnando i grandi classici. Un’articolazione che si rivolge a diversi pubblici, con l’intento sì di divertire, ma anche di far pensare, magari con leggerezza. A aprire la Stagione, la ripresa di PARENTI SERPENTI con Lello Arena e COSI’ PARLO’ BELLAVISTA con Geppy Gleijeses, Marisa Laurito, Benedetta Casillo, programmati nel marzo 2020 e annullati causa pandemia, per proseguire con altri due spettacoli calendarizzati nell’autunno 2020, senza essere potuti andare in scena: Eros Pagni in LA NOTTE DELL’INNOMINATO e DITEGLI SEMPRE DI SI’ con Gianfelice Imparato e Carolina Rosi. Tutti contemporanei gli altri titoli, a partire dal brillantissimo one man show di Paolo Conticini in LA PRIMA VOLTA, la potente testimonianza dei sopravvisuti ai campi di stermino, SE QUESTO E’ UN UOMO, di Primo Levi, interpretato da Valter Malosti, per concludere con la prima tappa di un Progetto triennale sulla teatralizzazione del poema dantesco, con testo di Mario Luzi, IL PURGATORIO, firmato da Federico Tiezzi.

Per la Danza, anche quest’anno l’inaugurazione è fissata in dicembre e sarà affidata al Balletto di Toscana con una BAYADERE contemporanea a firma di Michele Di Stefano. A seguire nel 2022 il fiammante DON JUAN del coreografo svedese Johan Inger per la compagnia Aterballetto, seguito dalla nuova creazione di uno dei principali esponenti della danza contemporanea italiana, Virgilio Sieni, PARADISO. In aprile GRACES, divertente e gioiosa performance incentrata sull’espressione del corpo tipica di Silvia Gribaudi, qui insieme a tre danzatori, eBLU INFINITO, con l’eVolution Dance Theater, uno spettacolo multidisciplinare, per adulti e bambini, dall’indimenticabile impatto visivo. A conclusione un tributo di amore per Lindsay Kemp, KEMP DANCES ANCORA, con Daniela Maccari, David Haughton, Ivan Ristallo e James Vanzo.

STAGIONE DEI CONCERTI DELLA NORMALE

Il direttore artistico Carlo Boccadoro anticipa la prossima stagione dei Concerti, che verrà poi presentata nella sua interezza nella consueta conferenza stampa della Scuola Normale Superiore e la cui inaugurazione sarà come sempre il 18 ottobre, data dell’anniversario del decreto napoleonico di fondazione della Scuola e inizio dell’anno accademico. “Tornando finalmente in presenza (sia pure con i posti contingentati) possiamo riassaporare il piacere di ritrovarsi assieme in Teatro, di gustare il silenzio che avvolge la sala prima che la Musica abbia inizio, di poter commentare le esibizioni e le scelte di programma, di essere insomma partecipi di un’esperienza musicale comune … Come nostra consuetudine alterneremo la presenza di solisti celebrati a livello internazionale con artisti più giovani che si affacciano nel nostro cartellone per la prima volta, dando loro la possibilità di farsi ascoltare sul prestigioso palco del Teatro Verdi e nella Sala Azzurra della Scuola Normale.”

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Ritorno allo Scotto

Il 6 e l’8 agosto Il Teatro Verdi presenta l’opera all’aperto riportando la Tosca di Puccini al Giardino Scotto. E lì, tra le mura e il Bastione Sangallo, le voci liriche più note e quelle dei talenti emersi con le selezioni fatte in tempo di chiusura, canteranno fra tradizione e nuove tecnologie.

Sarà Tosca, l’opera lirica di Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, ad inaugurare il nuovo corso del Giardino Scotto come palcoscenico di rappresentazioni di opere liriche. Il 6 e l’8 agosto la rappresentazione di questi tre atti arcinoti darà il via non solo ad un progetto di valorizzazione dello spazio del Giardino Scotto come palcoscenico, ma nello specifico ad un progetto di forte impatto nella loro rappresentazione che si avvarrà in modo importante dell’utilizzo delle nuove tecnologie.

Da sempre sostenitore di una lettura che innesti tecnologia nella tradizione, senza stravolgerla, il Direttore Artistico Enrico Stinchelli propone dunque, una stilizzazione scenografica al posto della più diffusa decontestualizzazione o di una polverosa riproduzione identica a se stessa. Per questa e per le prossime occasioni, perché il progetto prevede per settembre un ritorno a teatro con la triade verdiana di Traviata, il 12 settembre, Rigoletto il 20 e Trovatore il 26, animata dallo stesso spirito di sperimentazione artistica e sostegno del teatro pubblico ai giovani talenti.

In tutte queste occasioni, nomi noti della lirica si affiancheranno infatti alle voci selezionate anche durante i mesi di chiusura del teatro, giovani che hanno avuto l’opportunità di farsi ascoltare e che ora hanno quella di farsi conoscere anche dal pubblico, superando le consuete difficoltà del mondo dell’opera nel valorizzare le nuove generazioni.

Ecco che per la Tosca del 6 e dell’8 agosto a Tea Purtseladze, la star georgiana che presta la propria estensione propriamente lirica a Tosca (deliziando gli appassionati con un “perché, perché Signore” eseguito in un fiato solo), si affianca il Cavaradossi Dario Di Vietri di tanti ruoli pucciniani e il giovane Giuseppe Altomare che sarà uno Scarpia con grandi doti anche attoriali.

E se è vero che non ci sono grandi ruoli e piccoli ruoli, ma solo grandi artisti e piccoli artisti, citiamo Cesare Angelotti – Adriano Gramigni, il sagrestano e carceriere Angelo Nardinocchi, Spoletta – Antonio Pannunzio e Sciarrone- Gaetano Triscari.

Il Giardino Scotto risuonerà di voci e di musica, trasformato di volta in volta nel sontuoso barocco romano di Tosca o nel gotico Rinascimento Gonzaga con effetti di illusione e trompe l’oeil che, rispettando il dettato del testo, aggiungeranno bellezza alla bellezza del luogo e della musica.

A noi non resta che metterci seduti e goderci questo attesissimo ritorno all’opera.

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A teatro, finalmente

Sabato 10 e Domenica 11 luglio, terzo spettacolo per la rassegna Ti prego bel mortale canta ancora: con Gli ultimi giorni di Giuda Iscariota i ragazzi del laboratorio di secondo livello di recitazione del Teatro Verdi mettono in scena i frutti del lavoro fatto, anche, durante i giorni di lock down.

Quando si dice cogliere i frutti di un lungo lavoro: i lavoro, lo studio, la preparazione per lo spettacolo Gli ultimi giorni di Giuda Iscariota, in programma al Teatro Verdi sabato 10 alle 21 e domenica 11 alle 17.30 (anticipato per non sovrapporsi alla finale degli europei) erano iniziati mesi fa, a gennaio, quando ancora non era possibile incontrarsi dal vivo. E forse quella del lavoro a distanza è stata un’opportunità, un modo diverso per esplorare le proprie capacità, per i ragazzi del del laboratorio di secondo livello della rassegna di formazione del Teatro Verdi Ti prego, bel mortale, canta ancora: loro che negli anni scorsi avevano già avuto esperienza teatrali, propongono uno studio su questo testo del drammaturgo e sceneggiatore newyorkese Stephen Adly Guirgis, vincitore del Premio Pulitzer nel 2015.

Siamo nel Tribunale di Speranza, ai confini del Purgatorio, dove Fabiana Aziza Cunningham, un’avvocatessa, decide di chiedere un processo d’appello per Giuda Iscariota in persona. Giuda dovrà continuare a marcire nei ghiacci più profondi dell’Inferno o potrà avere un destino diverso? Lo si deciderà in un’aula sovrannaturale dove i testimoni saranno figure molto conosciute: da Simone lo Zelota a Sigmund Freud, da Ponzio Pilato a Satana. Il testo di Guirgis s’interroga in maniera divertita su tradimento e umanità, sul significato dell’amicizia e della disperazione portando “a terra” temi divini in maniera intelligente e mai scontata.

La regia e il coordinamento del laboratorio sono di Luca Biagiotti, Cristina Lazzari e Federico Guerri. Un ringraziamento speciale per i movimenti scenici, l’aiuto-regia e costumi/oggetti va ad Annalisa Cima, Luca Orsini e Margherita Guerri.

In scena Sara Aliberti, Anita Avesani, Eleonora Bechi, Sofia Biasci, Margherita Calderisi, Diego Campera, Gosvami Cuccu, Laura Demi, Emanuel Giardini, Alice Giorgi, Luca Granucci, Cecilia Odetti, Corinna Pacciardi Cini, Leonardo Pasquale e Nicholas Santamaria.

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C’è da fare teatro

Il cartellone di spettacoli della Formazione del Teatro Verdi per le prossime settimane al Giardino Scotto festeggia la ripartenza delle attività teatrali e ci ricorda che coltivare la fantasia è una necessità sempre, ma soprattutto dopo un periodo in cui abbiamo rischiato di perdere questa buona abitudine.

Quattro appuntamenti, il 5 e 6 giugno, il 24 e 25 giugno, il 10 e 11 luglio e 17 e 18 luglio, al Giardino Scotto, per condividere i frutti dei laboratori teatrali della formazione del Teatro Verdi; corsi pensati prima della pandemia e reinventati alla luce di quanto accadeva e dei tempi di riapertura che si prolungavano al di là delle previsioni fatte a gennaio quando i corsi sono iniziati. Così cambiati, evoluti, cresciuti, tutti i laboratori avranno un loro esito scenico, un incontro col pubblico. Una comunità che si ritroverà a condividere temi che possano essere uno spunto di riflessione e un’iniezione di energia.

Tutti i percorsi sono uniti da un denominatore comune: la necessaria coltivazione della fantasia e della creatività proprio nel momento in cui questa nostra fondamentale capacità è stata maggiormente attaccata. Gli spettacoli sono la reazione di un nutrito gruppo di adolescenti e di un gruppo di uomini e donne diversamente giovani.

La riscrittura de La Storia Infinita di Michael Ende è sembrato un testo perfetto in questi tempi di patologie mai edite come quelli che abbiamo vissuto; al di là della malattia dal punto di vista sanitario, il rischio è stato ed è quello di ammalarsi dentro, coltivando quel nero nulla che rischia di mangiarci l’anima, proprio come succede nel mondo di Fantàsia del libro di Ende, che improvvisamente tende a sgretolarsi con l’Infanta Imperatrice ammalata di non si sa che.

Lo spettacolo contiene creazioni sviluppate proprio durante il lavoro in remoto, che potremmo dire hanno costituito una cura al quadrato: da un lato inventavano e narravano personaggi che si affannavano a sviluppare una cura contro la malattia dell’Imperatrice della storia, dall’altro andando a costituire, grazie alla costruzione dello spettacolo, una cura per i partecipanti. Il titolo La Grande Ricerca esplicita da solo il viaggio e alcune scene registrate sulla piattaforma Zoom, che è stata l’unica sala prove usata durante molti mesi, testimoniano la duttilità del percorso nel suo sviluppo.

Gli Ultimi giorni di Giuda Iscariota dell’americano Adly Guirgis, andato in scena per la prima volta nel 2005, è incentrato su di una fantasiosa terra di mezzo tra cielo e terra in cui si celebra appunto il processo al Primo traditore. Il testo è straordinario proprio nell’esaltare quel tempo sospeso e di riflessione a cui siamo stati costretti nell’ultimo anno. In questa Corte di Tribunale ai confini del Purgatorio, Fabiana Aziza Cunningham, avvocatessa zingara irlandese figlia di una chiromante e di un prete spretato, chiede, dopo duemila anni circa, un processo d’appello per Giuda Iscariota. E il pubblico è chiamato ad ascoltare testimonianze, interrogatori e “rare registrazioni delle telecamere di sicurezza nell’ufficio di Ponzio Pilato” per poi emettere il verdetto sul più famoso Traditore della Storia. Una girandola di personaggi attinti dalle Scritture (Sacre o meno) e dalla Storia dell’Umanità, tutta la tensione di una disputa legale in cui si discute il caso più scottante degli ultimi due millenni: da Pilato a Santa Madre Teresa di Calcutta, da Satana a Sigmund Freud passando per Gesù di Nazareth e lo stesso Giuda.

I Giganti della Montagna di Luigi Pirandello è uno dei testi più indefiniti dell’autore, incompleto (Pirandello è morto mentre lo stava ultimando), è unico nell’aprire e sviluppare la sua riflessione esistenziale alla linea fantastica e brillante che ha rappresentato nella sua opera un elemento fondamentale, spesso però trascurato nell’ interpretazione scenica delle sue opere. Il rapporto tra sogno, teatro, vita si tende qui al massimo. Una compagnia allo sbando si incontra con gli abitanti di una fantasmatica villa degli Scalognati. In un tempo sospeso ragioneranno di vita e rappresentazione della medesima, in una situazione piena di slittamenti e sussurrati colpi di scena, mentre là fuori si prepara e si teme l’irruzione della vita più mondana e materiale simboleggiata da un imminente matrimonio dei Giganti.

Il mondo fatato che si intreccia con le vicende relazionali del Sogno di una notte di mezz’estate di William Shakespeare è sembrato un testo adatto alla situazione anche perché narra lo sforzo e la voglia di praticare il teatro da parte di alcune persone che non sono professioniste, ma che trovano proprio nel preparare uno spettacolo un antidoto alla grande complessità del tutto.

Bel mortale canta ancora, che è una battuta della regina delle fate Titania nel Sogno di una notte di mezz’estate, dice la necessità del canto e della condivisione della bellezza; dice la voglia di continuare a sviluppare quella parte relazionale e creativa che è stata palpabile nei numeri delle adesioni ai corsi e che ora è pronta a “riveder le stelle”. Sarà un presentarsi alla collettività ovviamente ancora contratto (limiti nel contatto e nel togliersi la mascherina in scena, specie per i primi spettacoli), ma sarà in ogni caso una festa, visto che non può resistere a lungo un teatro non dal vivo e senza pubblico.

GIARDINO SCOTTO, sabato 5 e domenica 6 giugno, ore 21

LABORATORIO PRIMO LIVELLO, “LA GRANDE RICERCA”

di Franco Farina e Federico Guerri da La storia Infinita di Michael Ende

coordinamento laboratorio Federico Guerri e Franco Farina

assistente alla regia Margherita Guerri, suono Franco Puccini, luci Nicola Savazzi

con Miriana Angeli, Valentino Benvenuti, Alice Chessa, Greta Celestino, Francesca Conti, Anna Cristiani, Flor Donati, Madalina Dominte, Angela Filippi, Lorenzo Galli,Federica Greco, Lorenzo Gremignai, Niccolò Laface, Benedetta Marziotti, Ailen Macchia, Andrea Menoni, Marta Morano, Ludovica Rangoni, Margherita Razzi, Valerio Redini, Mariangela Riz, Marco Salamone, Lorenzo Scribani, Alessia Spada, Laura Simoni

TEATRO VERDI, giovedì 24 e venerdì 25 giugno, ore 21

LABORATORIO UNIVERSITARI e ADULTI, “TI PREGO BEL MORTALE CANTA ANCORA”

di Luca Biagiotti e Franco Farina da Sogno di una notte di mezz’estate di W. Shakespeare

con Mughetto Finzi, Aldo Paolicchi, Ornella Aglioti, Rebecca Ficini, Emanuele Rovini, Monica Baroni, Michela Bilotta, Stefania Di Bono, Rebecca Galaverni, Raffaella Angelino, Daniele Matronola, Elena Fustini, Francesco Di Fraia, Giulia Bargagna, Dorotea Pezzano, Paola Tacchi, Niccolò Viale , Francesca Matteucci, Maria Luisa Grosso, Gabriella Degl’innocenti, Ilaria Loi, Alice Tognetti, Giulia Petruzzi, Beatrice Palombi

TEATRO VERDI, sabato 10 e domenica 11 luglio, ore 21

LABORATORIO SECONDO LIVELLO, “GLI ULTIMI GIORNI DI GIUDA ISCARIOTA”

di Stephen Adly Guirgis

coordinamento laboratorio: Luca Biagiotti, Cristina Lazzari e Franco Farina

con Sara Aliberti, Anita Avesani, Eleonora Bechi, Sofia Biasci, Calderisi Margherita, Diego Campera, Gosvami Cuccu, Laura Demi, Emanuel Giordini, Alice Giorgi, Luca Granucci, Cecilia Odetti, Lorinna Dini Pacciardi, Leonardo Pasquale, Nicholas Santamaria

TEATRO VERDI, sabato 17 e domenica 18 luglio, ore 21

LABORATORIO TERZO LIVELLO, “I GIGANTI DELLA MONTAGNA”

di Luigi Pirandello

coordinamento laboratorio: Luca Biagiotti, Cristina Lazzari e Federico Guerri

con Alice Bianchi, Arianna Regina, Lorenzo Scribani, Lorenzo Galli, Pietro Leopoldo Vicerè, Alessio Venturini, Alessandra Artigiani, Alessandro Giacomelli, Elena Fustini, Daniele Matronola, Claudia Biancotti, Eugenio Fortunato, Nicola Perone, Federico Cristiani, Giorgia Durantini, Clara Pasquali, Sara Genovesi, Angel De Olivera

È possibile acquistare i biglietti sia on line, sia nell’orario di apertura della biglietteria del teatro, che poco prima dello spettacolo direttamente nel luogo di svolgimento dello spettacolo: prezzo unico 10,00 Euro.

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Un festival per lo Scotto

Si chiama Pisa Scotto Festival ed è l’occasione di cultura, svago e incontro, in sicurezza, pensata per l’inizio estate in città: al Giardino Scotto. Ci saranno Sallusti, Palamara, Veltroni, Boni, Conticini, Veneziani, ma anche tanto spazio a bambini e famiglie.

Partirà lunedì 7 giugno il Pisa Scotto Festival, la rassegna di eventi dal vivo per un inizio estate tutto pisano. Si svolgeranno al Giardino Scotto infatti gli eventi che per tre settimane, fino a domenica 27 giugno animeranno il festival organizzato dalla Fondazione Teatro di Pisa.

“In una cornice più ampia che sarà l’estate al Giardino Scotto – dice l’assessore alla cultura Pierpaolo Magnani – si svolgerà a giugno la prima edizione del Pisa Scotto Festival, con un programma variegato che affianca realtà dal territorio e eventi di rilevanza nazionale. L’idea è è definire per ogni spazio pubblico della città una missione specifica che possa valorizzarlo al meglio e permetta alla cittadinanza di goderne in pieno: se il centro Sms è il luogo delle associazioni e il parco delle Concette quello adatto per il cinema, il Giardino Scotto potrà essere l’arena all’aperto della città in cui ospitare eventi di tipo diverso, dai talk-show, alla danza, al teatro”.

“Musiche, spettacoli per bambini, presentazioni – conferma la presidente della Fondazione Teatro di Pisa Patrizia Paoletti Tangheroni -. in questa cornice ci sarà spazio per tante cose diverse”.

“Il Giardino Scotto – dice il direttore artistico Massimiliano Simoni – è uno spazio straordinario che merita di essere maggiormente conosciuto e valorizzato a livello regionale e nazionale. Proponiamo un programma a misura di famiglia e anche con un orario consono alle loro esigenze, al di là delle incertezze dovute al Covid. Tutti gli spettacoli avranno una connotazione particolare, con accompagnamenti musicali, recitazioni. E anche gli spettacoli avranno una forma teatrale, con il coinvolgimento del pubblico”.

Nato con l’intento di valorizzare il prezioso spazio verde urbano del Giardino Scotto, il festival offrirà un ricco programma di eventi, tutti gratuiti, che si svolgeranno dalle 17,30 alle 19,30 e spazieranno dalla cultura allo spettacolo, dall’attualità alla politica, dalla salute all’estetica, dall’alimentazione allo sport, con una particolare attenzione riservata ai bambini. Ogni pomeriggio è dedicato a un tema specifico: lunedì e martedì sono previsti incontri letterari, con presentazioni di libri accompagnate da reading e intermezzi musicali. Mercoledì e venerdì sono di scena teatro e spettacolo, per bambini e adulti. Il giovedì è dedicato a talk show sul modello del caffè concerto; il sabato degustazioni e presentazioni di eccellenze pisane, mentre la domenica si svolgono le tavole rotonde. Ogni lunedì e venerdì sono previste inoltre attività ludico educative rivolte ai bambini.

Approderanno a Pisa personaggi della cultura e dello spettacolo di fama nazionale: Franco Cardini, Gene GnocchiMarcello Veneziani, Alessio Boni, e poi ancora Walter VeltroniPaolo ConticiniAlessandro Sallusti e molti altri. Si parlerà con esperti di chiara fama di estetica, medicina, viaggi e cammini, sport, mondo dello spettacolo, non mancheranno, inoltre, momenti di intrattenimento musicale, teatrale e divertimento. Due serate avranno come protagonisti “I Pisani più schietti”, prevedendo presentazione e degustazioni di vini delle nostre colline, organizzate in collaborazione con FISAR – Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori.

Il Festival, pensato anche a misura di famiglia e di bambini, propone spettacoli e attività ludico educative pensate per coinvolgere i più piccoli, ma non solo. Ogni mercoledì, spettacoli teatrali per bambini grandi e piccini, mentre il lunedì e il venerdì, sempre a partire dalle 17.30, nell’ampia e ombreggiata area verde del Giardino, andranno in scena letture animate, gestite da Daniela Bertini che arriverà con la sua “Bici delle Storie” e ai lettori di “Nati per leggere”, e poi ancora burattini, giochi di prestigio e tante altre sorprese.

In programma anche due eventi serali, che si svolgeranno alle 20:30: domenica 20 giugno il docufilm “Pisa città di acqua e di luce”, con Roberto Farnesi e Chantal Pistelli; giovedì 24 giugno andrà in scena “ARPA d’estate”, una serata musicale e artistica per la raccolta fondi, organizzata dalla Fondazione Arpa in ricordo di Franco Mosca, con la partecipazione del presidente onorario, il maestro Andrea Bocelli e la direzione artistica di Renato Raimo.

Durante gli incontri letterari ci sarà uno spazio librario a cura della Libreria Civico 14 di Mariangela Mori, il reportage fotografico è a cura di Nicola Gronchi. Le serate saranno riprese e trasmesse a cura di 50 Canale a partire dal lunedì 14 giugno ogni lunedì, venerdì e domenica, alle ore 21.

Gli eventi sono aperti a tutti e l’ingresso è gratuito. A causa delle restrizioni dettate dal protocollo relativo alle norme anti COVID 19 i posti sono numerati e limitati (200 posti, per le degustazioni Fisar i posti sono 100), ed è obbligatorio prenotare entro le ore 23,30 del giorno precedente all’evento cui si desidera partecipare sul sito del teatro Verdi: www.teatrodipisa.pi.it È possibile prenotare anche più eventi del calendario, con un massimo di cinque posti disponibili per ogni persona che si registra.

Pisa Scotto Festival

Il programma

Lunedì 7 giugno ore 18:00 – “MMM. Marco, il Mediterraneo, il Medioevo”. Franco Cardini racconta la nuova edizione di un grande libro di Marco Tangheroni con Martina Tonfoni (editor Corriere della Sera). Modera Francesca Petrucci.

Martedì 8 giugno ore 18:00 – Gene Gnocchi presenta “Il gusto puffo” (Solferino). Dialoga con Francesca Petrucci.

Giovedì 10 giugno ore 18:00 – “Tu chiamale se vuoi Emulsioni…”. Umberto Borellini (cosmetologo). Dialoga con Annamaria Frigo (titolare Scuola Superiore di Estetica – Lucca). Accompagnamento musicale di Matilde Pellegri.

Venerdì 11 giugno ore 18:00 – “Andy E Sophy. Un jukebox d’amore!”. Interpreti Matilde Pellegri e Matteo Romano

Sabato 12 giugno ore 18:00 – Alessandro SallustiLuca Palamara presentano “Il sistema. Potere, politica affari: storia segreta della magistratura italiana” (Rizzoli). Modera Marco Gasperetti (Corriere della Sera).

Domenica 13 giugno ore 18:00 – “Lo sport a Pisa e i suoi atleti”. Con il presidente del PISA Sc Giuseppe Corrado e l’ex Medaglia d’oro e consigliere nazionale Coni Salvatore Sanzo. Modera Elisa Bani.

Lunedì 14 giugno ore 18:00 – Alessio Boni presenta “Mordere la nebbia” (Solferino). Dialoga con Francesca Petrucci. Letture di Paolo Giommarelli.

Martedì 15 giungo ore 18:00 – Giovanni Toscano presenta “Il guinzaglio” (Fandango). Dialoga con Elisa Bani.

Giovedì 17giugno ore 18:00 – “Ultime frontiere della terapia ortopedica con staminali”. Fernando Colao, prof. di Ortopedia e Tramautologia, vice pres. della Società Internazionale Terapia Staminale. Dialoga con Massimiliano Simoni. Accompagnamento musicale del Maestro Andrea Caciolli.

Venerdì 18 giugno ore 18:00 – Aleandro Baldi presenta “Una storia in musica”. Presenta Massimiliano Simoni.

Sabato19 giugno ore 18:00 – “I Pisani più schietti”. Presentazione e degustazione di vini pisani a cura della delegazione storica Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori – FISAR – Pisa. Modera Elisa Bani. (Evento a numero chiuso – 100 posti).

Domenica 20 giugno ore 17:30 – Michele Taddei presenta “Steppa bianca. Memorie di Albino cavallo da guerra (Cantagalli). Dialoga con Renzo Castelli.

ore 18:30 – “Di viaggi , percorsi e cammini”. Intervengono Alessandro AgostinelliAndrea CarubiPaolo CiampiBarbara GizziMarzia MaestriRaffaele MannelliFrancesca Pacini. Modera Chiara Cini.

ore 20:30 – “Pisa città di acqua e di luce”. Docufilm di Pierpaolo Magnani con Roberto Farnesi e Chantal Pistelli. Musiche originali di Alessandro Carmignani.

Lunedì 21 giugno ore 18:30 – Paolo Conticini presenta “Ho amato tutto” (Elledibook – Pacini). Dialoga con Francesca Petrucci.

Martedì 22 giugno ore 18:30 – Walter Veltroni presenta “Il caso Moro e la Prima Repubblica” (Solferino). Dialoga con Franco Cardini.

Giovedì 24 giugno ore 18:00 – Marcello Veneziani presenta “La leggenda di Fiore” (Marsilio). Modera Massimiliano Simoni.

ore 20:30 – “Arpa d’estate”. La Fondazione Arpa ricorda Franco Mosca. Evento musicale e artistico per la raccolta fondi. Partecipa il presidente onorario Maestro Andrea Bocelli. Direzione artistica Renato Raimo.

Venerdì 25 giugno ore 18:00 – Sergio Mascagni presenta “Dal vinile al digitale la musica sta andando a male”. Talk Show Musicale.

Sabato 26 giugno ore 18:00 – “I Pisani più schietti”. Presentazione e degustazione di vini pisani a cura della delegazione storica Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori – FISAR – Pisa. Modera Elisa Bani. (Evento a numero chiuso – 100 posti).

Domenica 27 giugno ore 18:00 – “Il teatro al tempo della pandemia”. Tra drammi, commedie, opere e nuove visioni con Patrizia Paoletti, presidente Fondazione Teatro di Pisa e il maestro Enrico Stinchelli, direttore artistico attività musicali Teatro di Pisa e Silvano Patacca, direttore artistico prosa e danza Teatro di Pisa. Dialoga con Francesca Petrucci.

BIMBI ALLO SCOTTO

Lunedì 7 giugno – Area Bambini ore 17:30 – “La Bici delle Storie”. Piccola animazione di lettura e drammatizzazione. Condotta da Daniela Bertini (Il Gabbiano).

Mercoledì 9 giugno – Area Teatro ore 18:00 – “Di Pinocchio L’avventura”. Spettacolo teatrale per bambini con Italo Pecoretti.

Venerdì 11 giugno – Area Bambini ore 17:30 – “Magic Show”. Spettacolo di magia con i “Senza Nome”.

Lunedì 14 giugno – Area Bambini ore 17:30 – “Nati Per Leggere”. Letture per bambine e bambini da 0 ai 6 anni con le lettrici volontarie “Nati per Leggere Pisa”.

Mercoledì 16 giugno – Area Teatro ore 18:00 – “Cabriolet. Quando la magia esce dagli schemi”. Spettacolo teatrale per bambini di e con Federico Pieri.

Venerdì 18 giugno – Area Bambini ore 17:30 – “Storie incrociate per grasse risate”. Storie di rodariana memoria, giochi di parole, risate e burattini. Con e di Daniela BertiniGiulia TrimarcoMarina Pieroni.

Lunedì 21 giugno – Area Bambini ore 17:30 – “La bici delle storie”. Piccola animazione di lettura e drammatizzazione. Condotta da Daniela Bertini (Il Gabbiano)

Mercoledì 23 giugno – Area Teatro ore 18:00 – “Il ventriloquo”. Spettacolo teatrale per bambini con Nicola Pesaresi.

Venerdì 25 giugno – Area Bambini ore 17:30 – “Abracadabra”. Spettacolo di magia con i “Senza Nome”.resta aggiornato

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Dalla fucina dei nuovi talenti

La scusa era presentare il Galà di voci liriche con il quale il Teatro Verdi porta sul palco le più belle voci selezionate durante le audizioni dello scorso inverno, ma con l’occasione si è anche anticipato qualcosa della prossima stagione che si annuncia degna di una ripartenza in grande stile.

Domenica 30 maggio, alle 18, con l Gran Galà di voci liriche sul palco del Teatro Verdi saliranno le sette cantanti selezionate quest’inverno durante le audizioni per giovani voci che mostrano così di non essere restate un esercizio fine a se stesso:

“Abbiamo ascoltato in presenza circa 200 voci under 35 e in digitale quasi 1300 over 35 – racconta il Maestro Stinchelli – e le sette che ascolteremo durante il Galà sono quelle che ci hanno convinto di più. Non di meno anche per tante delle altre si sono aperte opportunità che le vedranno calcare questo stesso palcoscenico non più tardi dell’autunno prossimo, durante la stagione lirica che stiamo organizzando. E’ stato un piacere ascoltarle e lo sarà, ne sono certo, per chi potrà ascoltarle presto: non dobbiamo dimenticare che al centro di ogni opera, di ogni recita, di ogni performance, c’è la voce. Spesso, abbagliati dai grandi nomi, anche di compositori e opere, tralasciamo questa che invece non è una componente del tutto, ma la protagonista”.

Significativa anche in questo senso la scelta di puntare sui giovani, che saranno protagonisti anche come registi e scenografi, sottolineando una scelta di fondo del teatro che proprio sulle nuove generazioni vuole puntare.

“Il nostro teatro ha, per statuto, la formazione come obbiettivo primario – fa eco la presidente Patrizia Paoletti Tangheroni – ed è quindi nel suo dna essere una fucina di talenti. Pur essendo riconosciuto come un teatro di tradizione, quindi principalmente vocato a lirica, danza e concerti, la volontà di formare, selezionare e lanciare nuovi talenti vale e varrà anche per la prosa, di cui pure il Verdi di Pisa ha sempre proposto bellissime stagioni”.

La dimostrazione si incarna nella figura della ballerina Daniela Maccari che sulle tavole del palcoscenico del nostro teatro ha mosso i primi passi di danza e che arricchirà il Galà con un omaggio a Lindsay Kemp con cui ha collaborato a lungo, partecipando a questa riapertura con una emblematica seconda prima volta.

Ad ascoltare le giovani voci del Galà anche il tenore Bocelli che pure debuttò al Verdi tanti anni fa.

In attesa di un autunno che promette, fra gli altri, il trittico verdiano di Rigoletto, Trovatore e Traviata, le più belle arie d’opera risuoneranno al Verdi per questa ripartenza che, puntando sui giovani, non può che guardare al futuro.

teatrodipisa.pi.it

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