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Il dialogo degli Affluenti

Un gruppo di giovani artisti già applauditi in scena alla Casa di Lungofiume di Cascina presenta il proprio progetto: sono gli Affluenti e in loro scorre il desiderio di esprimersi. Già performer con musica e poesia, hanno in programma interviste intergenerazionali. E questo è solo l’inizio.

Lo spettacolo Dialogo con l’animaprimo progetto di giovani artisti, Affluenti in scena alla Casa di Lungofiume a Cascina è stato un successo. Si tratta di un nuovo progetto culturale, pensato e realizzato da giovani artisti.

Sono infatti due ventenni i protagonisti dello show che sabato 4 dicembre ha portato poesia e musica sul palco della Casa di Lungofiume: Matteo Caramelli, autore della raccolta poetica “La corte dei miracoli”, filo rosso della serata e Filippo Del Gratta, che ha fatto da collante tra le poesie, lette da Eleonora Conticini, Giovanni Costamagna e Nicole Garbini e le note della chitarra classica di Daniele Del Gratta e del pianoforte di Alessandro Ascani e Francesco Barducci

Dialogo con l’anima è il primo progetto degli Affluenti, il gruppo di giovani dell’Associazione Lungofiume, di cui fanno parte gli artisti della serata del 4 dicembre e Serena Funaro, Gabriele Tamberi, Marta Turelli Ulivi, Francesco Rispoli

Tra le iniziative in programma nei prossimi mesi anche il progetto Memorie, che da marzo 2022 racconterà il territorio, dando voce alla memoria degli anziani, intervistati dai ragazzi. “Sarà un’occasione per aprire il sipario sul passato, un incontro tra generazioni che porterà alla realizzazione di un video”, dice il Presidente dell’Associazione Lungofiume Massimo Corevi. “Invitiamo chiunque abbia voglia di parlarci della sua storia, o chi conosca qualcuno che ha una storia coinvolgente da raccontare, a contattarci al numero 3398269696”.

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E adesso Danza!

La stagione di Danza 2021-2022 del Teatro Verdi si inaugura con Bayadère – Il regno delle ombre: venerdì 10 dicembre la compagnia Nuovo Balletto di Toscana ci accompagna tra le psichedeliche allucinazioni che danno origine a questo sogno così lontano dalle stereotipo.

I dodici danzatori protagonisti di questo racconto danzato ci faranno fare pace con una storia troppo spesso travisata per il gusto esotico con cui è stata tante volte raccontata: niente di più lontano dal mood contemporaneo della coreografia che aprirà la Stagione di Danza 21-22 del Teatro Verdi, curata dal direttore artistico Silvano Patacca, e organizzata in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus.

Venerdì 10 dicembre alle 21, il Nuovo Balletto di Toscana, direttore artistico Cristina Bozzolini, porta a Pisa BAYADÈRE – il regno delle ombre, un grande classico rivisitato da Michele Di Stefano per una delle più importanti compagnie di danza contemporanea italiana.Una Bayadère contemporanea, distante anni luce dall’esotismo, dai bramini e pascià dell’archetipo ottocentesco disegnato da Marius Petipa sulle musiche di Ludwig Minkus.

Michele Di Stefano, fondatore del gruppo romano mk, già Leone d’Argento per l’innovazione alla Biennale Danza 2014 e Premio Ubu nel 2019 come migliore spettacolo di danza con Bermudas, per questo suo allestimento guarda al III atto di Bayadère, il cosiddetto Regno delle Ombre, dove le anime impalpabili apparse in sogno al guerriero Solor dopo aver fumato il narghilé scendono in arabesques penchées le pendici dell’Himalaya.

“Il mio interesse – spiega il coreografo – è rivolto proprio al potenziale compositivo che questa scena contiene, non per replicarla ma per scatenare tutta la sua forza dinamica ed anche per restituire all’allucinazione di Solor la sua vera natura psichedelica. Pensato per un ensemble di talenti giovanissimi, questo nuovo Regno delle Ombre così misteriosamente carico di suggestioni, appartiene ai tempi eccezionali che stiamo vivendo, perché fa riferimento a qualcosa di perduto e a qualcosa di possibile allo stesso tempo, qualcosa che riguarda la presenza dei corpi e l’intreccio delle loro traiettorie, in uno spazio che non è più soltanto un al di là ma è un presente che desidera essere reinventato con delicatezza e passione”.

A dar vita a questa visione dodici talenti giovanissimi: Lisa Cadeddu, Matteo Capetola, Francesca Capurso, Carmine Catalano, Beatrice Ciattini, Matilde Di Ciolo, Roberto DoveriVeronica Galdo, Mattia Luparelli, Aisha Narciso, Niccolò Poggini, Paolo Rizzo.

“Coinvolgendoli nella creazione, – annota Giuseppe Distefano su Danza & Danza – Di Stefano ha attivato nei giovani e bravissimi danzatori del Nuovo BdT le loro potenzialità tecniche ed espressive che qui emergono, fra i singoli e nell’ensemble, facendo rifrangere di altra luce, dinamica e forma, quell’oggetto cristallino che è l’atto Il Regno delle Ombre”.

“Solido, ben organizzato, in grado di unire flessibilità, leggerezza e rigore, il Nuovo BdT abbina a un raffinato impianto stilistico una bruciante sensibilità contemporanea, a cui la visionarietà di Michele Di Stefano infonde un andamento fresco e incalzante. Il risultato è una splendida macchina spettacolare, dove ogni emozione si tiene sull’onda di una trascinante energia” così Maurizia Veladiano sul Giornale di Vicenza.

Le musiche originali sono di Lorenzo Bianchi Hoesch, costumi firmati da Santi Rinciari, luci disegnate da Giulia Broggi, produzione Compagnia Nuovo Balletto di Toscana, con il sostegno del Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni.

biglietti www.vivaticket.com.

Fondazione Teatro di Pisa, tel 050 941111, www.teatrodipisa.pi.it

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Tutte le forme del Teatro

Dal vivo naturalmente, dopo che a lungo abbiamo dovuto farne a meno, ma anche online, perché le nuove forme di comunicazione sono esse stesse nuovi contenuti: il 3, il 4 e il 5 dicembre il Teatro Verdi propone la Trilogia verdiana e María de Buenos Aires per celebrare Piazzolla.

Finalmente nel cuore della stagione che segna il ritorno ai normali ritmi del teatro, il Verdi di Pisa festeggia con un week end speciale dedicato alle proprie produzioni di cinema-opera con la Trilogia Popolare Verdiana di settembre online sui propri canali web e social da venerdì 3 e contemporaneamente sul palco dal vivo il 4 e 5 con la coproduzione María de Buenos Aires per celebrare il centenario di Astor Piazzolla.

Pensata appositamente per una duplice fruizione sul palco ma anche in video, la triplice produzione lampo – 1 opera alla settimana – della Trilogia Popolare di Verdi giunge finalmente alla sua destinazione finale: i canali web e social del Teatro con un titolo al giorno dal 3 al 5. Mentre proprio negli stessi giorni il palco sarà invece animato dalla lodatissima coproduzione María de Buenos Aires, presentata al Ravenna Festival lo scorso luglio sotto l’egida dell’Ambasciata Argentina.

Omaggio ad Astor Piazzolla nel 100° dalla nascita

Musica di ASTOR PIAZZOLLA

Testo di Horacio Ferrer

María Martina Belli

Payador Ruben Peloni

El Duende Daniel Bonilla-Torres

regia Carlos Branca

Orchestra Arcangelo Corelli

Davide Vendramin bandoneon

direttore Jacopo Rivani

Fondazione Nazionale della Danza/ Aterballetto coordinamento produttivo danza

MM Contemporary Dance Company danzatori

Michele Merola coreografo

scenografia Giulio Scutellari e Carlos Branca

aiuto regista Rosanna Pavarini

bozzetti costumi Carla Mellini

realizzazione costumi Nuvia Valestri

nuova coproduzione Ravenna Festival, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Teatro di Pisa e Teatro di Chieti

con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia

A cent’anni dalla nascita di Astor Piazzolla, ha debuttato a luglio scorso a Ravenna Festival, come primo di una serie di omaggi al compositore e bandoneonista argentino, la nuova produzione di María de Buenos Aires, l’opera-tango che nel 1968 rivoluzionò i canoni della musica tradizionale argentina, in uno spettacolo che non ha mai avuto altri paragoni se non con sé stesso. In un sordido angolo di Buenos Aires, l’operaia Maria incontra i suoni seduttori del tango. Ne viene avvinta, incontrando presto il male di una città che la trasforma in cantante e poi in prostituta. Muore, ma non il suo spirito, che continua a vagare in forma di spettro in una metropoli affollata di perditempo, ladri e assassini, finché Maria non rinasce per dare alla luce una bambina, una nuova sé stessa, condannata all’eterno ritorno delle cose. Il realismo magico sudamericano, spietato e poetico, si incarna nel capolavoro teatrale di Astor Piazzolla, autore di questa tango-operita unendo sacro, profano e fantastico, un mondo in cui si nasce sotto cattiva stella quando “dio è ubriaco”. E il tango, ipnotico e rapinoso, scandisce l’alternarsi di vita e di morte come un giudice inflessibile.

www.vivaticket.com.

Venerdì 3, sabato 4 e domenica 5 in streaming la trilogia verdiana

Per chi invece non potrà recarsi a teatro, i canali web e social del Verdi renderanno finalmente disponibili le tre produzioni della Trilogia Popolare di Verdi, realizzate a ritmo di record a settembre e pensate sin dall’inizio per la versione video, così da raggiungere l’ampio pubblico, italiano e internazionale, che non ne ha goduto dal vivo, dare maggiore visibilità ai giovani talenti dei cast selezionati con il nuovo meccanismo delle audizioni senza mediazioni e dare infine un senso di sostegno concreto alla promozione del territorio pisano grazie all’idea innovativa di usare la città come scenografia di tutte le opere, in una continua mise en abyme o rispecchiamento di Pisa e delle sue eccellenze estetiche sul palco d’opera.

Nel rispetto di un teatro popolare, orizzontale, democratico che consenta l’accesso a tutti, in linea con i prezzi calmierati delle poltrone del Verdi, la Trilogia online sarà avrà accesso gratuito a dimostrazione tangibile che si può – e si deve – mantenere un budget sano senza penalizzare il pubblico.

3 dicembre

LA TRAVIATA

Violetta, Irene Celle

Flora Bervoix, Eleonora De Prez

Annina, Francesca Maionchi

Alfredo Germont, Emanuele D’Aguanno

Giorgio Germont, Badral Chuluunbaatar

Gastone, Carlo Enrico Confalonieri

Il Barone Douphol, Emil Abdullaiev

Il Marchese d’Obigny, Michelangelo Ferri

Il dottor Grenvil, Levan Makaridze

La Morte Alice Bachi

Danzatori solisti Daniela Maccari e Ivan Ristallo

4 dicembre

RIGOLETTO

Duca di Mantova, Zi-Zhao Guo

Rigoletto, Alberto Gazale

Gilda, Francesca Benitez

Sparafucile, Levan Makaridze

Maddalena, Clarissa Leonardi

Giovanna, Galina Ovchinnikova

Conte di Monterone, Emil Abdullaiev

Marullo, Gianluca Andreacchi

Matteo Borsa, Carlo Enrico Confalonieri

Conte di Ceprano, Alessandro Martinello

Contessa di Ceprano, Eleonora De Prez

Il Paggio, Ilaria Casai

La Maledizione Alice Bachi

5 dicembre

IL TROVATORE

Il Conte di Luna, Cesar Méndez

Leonora, Carolina López Moreno

Azucena, Victória Pitts

Manrico, Murat Karahan

Ferrando, Levan Makaridze

Ines, Greta Lirussi

Ruiz, Alessandro Vannucci

La Strega Alice Bachi

direttore Marco Guidarini,

regia Enrico Stinchelli

disegno luci e video mapping Angelo Sgalambro

coreografia Daniela Maccari

Orchestra e Coro Arché

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La Tragédie de Carmen

La stagione del Teatro Verdi ricomincia dall’adattamento di Peter Brook dell’opera di Georges Bizet in scena sabato 13 e domenica 14 novembre, con una Carmen sensuale che prosegue la stagione estiva allo Scotto legando insieme musica, dramma ed effetto cinematografico.

“L’opera non è un contratto musicale sulla carta – ha detto Peter Brook – qualcosa tra avvocati; l’essenza fondamentale del lavoro teatrale è, per me, guardare alla partitura come ad un’indicazione di ciò che può l’immaginazione. L’intento, sottolinea Brook, non è di duplicare quel che c’è sulla carta, ma di produrre che cosa aveva in mente il compositore quando ha scritto il brano”.

Partendo da questa visione che lascia spazio all’arte, alla sua essenza creativa, il Teatro Verdi di Pisa alza il sipario sulla stagione lirica con La Tragédie de Carmen, opera teatrale e cinematografica dell’iconico regista Peter Brook, sostenuto da Marius Constant per la trascrizione musicale e dallo sceneggiatore Jean–Claude Carrière per il testo.

Sabato 13 Novembre alle 20.30 e domenica 14 Novembre alle 15.30 riparte una stagione che in realtà è la prosecuzione di quegli appuntamenti che hanno animato il Giardino Scotto, la Tosca estiva e la Trilogia Verdiana presentata a settembre.

Con La Tragédie de Carmen, opera teatrale e cinematografica dell’iconico regista Peter Brook, sostenuto da Marius Constant per la trascrizione musicale e dallo sceneggiatore Jean–Claude Carrière per il testo, prosegue la storica collaborazione con il Teatro Goldoni di Livorno, con quest’opera raramente proposta nei cartelloni italiani, in armonioso equilibrio tra tradizione ed innovazione. Una scelta che coniuga i linguaggi musicali, drammaturgici e cinematografici in un intreccio strettissimo e nella quale la presenza di Tea Purtseladze, già applaudita Tosca ai Bastioni Sangallo, qui nel ruolo di Micaela, sottolinea la continuità d’intenti.

La consistente quota rosa della nuova Carmen, che vede nei ruoli chiave di regia, scenografia e costumi donne di provata esperienza, dalla regista e sceneggiatrice milanese Serena Sinigallia alla scenografa meneghina Maria Spazzi, alla costumista montenegrina Katarina Vukcevic, permette alla chiave sensuale voluta da Brook di inverarsi grazie ad una profonda sensibilità femminile.

Questo adattamento della Carmen di Bizet realizzato da Peter Brook, forse il più grande fra i grandi della scena teatrale, e non solo, del Novecento, debuttò a Parigi nel 1981 per divenire uno dei capisaldi della storia del teatro e nell’83 un film, sempre firmato da Brook e mai giunto in Italia. Si tratta di una versione dell’opera di Bizet fortemente stilizzata, per un teatro di regia molto raffinato, giustificato dallo stile e dalla firma di Brook, con la rimozione di molti degli aspetti edonistici e folklorici di Carmen –dunque i più popolari – anche nella parte musicale per la severa riduzione cameristica di Marius Constant. Un’opera sull’opera, quasi un commento critico. In soli 82 minuti, senza intervallo, quattro cantanti, due attori e un’orchestra ridotta a 15 strumenti, propongono una versione estrema e radicale, quasi provocatoria, dell’opera di Bizet. Tutto ciò che non è stato ritenuto fondamentale ai fini della trama è stato tolto dagli autori.

www.teatrodipisa.pi.it

La Tragédie de Carmen

adattamento da Carmen di Georges Bizet

di Peter Brook, Jean–Claude Carrière e Marius Constant

Universal Music Publishing Classical – Éditions Salabert

Rappresentante per l’Italia: Casa Ricordi, Milano

Sovratitoli a cura della Fondazione Teatro Goldoni 

Carmen, Lorrie Garcia

Micaela, Tea Purtseladze

Don Josè, Andrea Bianchi

Escamillo, Cesar Mèndez Silvagnoli

 Zuniga e Garcia, Simone Tudda

Lillas Pastia e Un Brigadiere, David Remondini

Amica di Carmen e Vecchia Zingara, Ludovica Tinghi 

Orchestra del Teatro Goldoni 

Direttore, Eric Lederhandler

Regia, Serena Sinigaglia

Scenografia, Maria Spazzi

Costumi, Katarina Vukcevic

Light designer, Matteo Giauro 

Nuovo allestimento del Teatro Goldoni di Livorno

 Coproduzione Teatro Goldonidi  Livorno, Teatro di Pisa, Teatro Sociale di Rovigo e Teatro dell’Opera Giocosa Savona

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Clizia a sorpresa

A Volterra, le incursioni teatrali di Matteo Micheli sono pillole di teatro raccontate in mini performance itineranti che ci prendono di sorpresa per le strade e nelle piazze. Perché portare la Clizia di Machiavelli negli scorci volterrani è un modo per riavvicinarci al teatro e scompaginare le gerarchie.

Un uomo e un cembalo, una storia d’amore e di guerra raccontata per le strade di Volterra. Così Matteo Micheli, con le sue incursioni teatrali dedicate a Clizia di Niccolò Machiavelli, presenta al pubblico Renato, soldato abbandonato, narrando del suo viaggio dietro al condottiero Beltramo di Guascogna, ormai in ritirata con le truppe francesi, e della bella Clizia, rapita bambina dopo la conquista di Napoli e affidata a Nicomaco, cittadino fiorentino. Di Clizia, ormai cresciuta, si innamoreranno sia Nicomaco, settantenne, che suo figlio Cleandro, da lei ricambiato. Da qui una serie di equivoci e peripezie che condurranno fino al lieto fine dell’amore della giovane Clizia con Cleandro.

“La commedia di Machiavelli raccontata in una breve pillola teatrale di 5, 10 minuti”, spiega l’attore Micheli, “è un pretesto per parlare a tutti noi dell’amore e un modo per riavvicinarci al teatro. Dopo un primo appuntamento, a sorpresa, della scorsa domenica, torneremo presto a Volterra con le avventure del soldato Renato”.

Le pillole teatrali nate da un’idea di Antonia Ammiratidirettore artistico di Teatro Nove e dalla narrazione di Matteo Micheli, arrivano nella città dell’alabastro dopo il debutto in prima nazionale dello spettacolo Clizia di Niccolò Machiavelli, con la regia di Luca Cortina, che lo scorso agosto ha entusiasmato il pubblico al Teatro Persio Flacco di Volterra. L’evento, inserito nel cartellone della rassegna Festival Internazionale Teatro Romano, è stato prodotto da Teatro Nove grazie al Contributo del Ministero della Cultura, come progetto speciale 2021.

“Il teatro ha un valore sociale – dichiara Antonia Ammirati, direttore artistico di Teatro Nove – riscoprirlo per le strade, in un luogo meno deputato a essere un grande palcoscenico, scompone un po’ le aspettative. È questo lo scopo: portare in scena fra vicoli e piazzette splendide di Volterra un po’ di Machiavelli di qualità, di fronte a un pubblico ‘naturale’ fatto di persone di ogni tipo che magari non ti aspetteresti in sala, fare un teatro che coglie di sorpresa che incuriosisce e che avvicina all’ascolto”.  

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Ripartire dal teatro

A presentare la nuova stagione di prosa e danza al Teatro Verdi c’era quella soddisfazione che accompagna sempre la partenza di un nuovo anno ricco di appuntamenti, di nomi, di novità e di certezze. Ma questa volta c’era anche l’emozione di presentare una ripartenza tanto attesa.

Ci saranno i due spettacoli che erano rimasti in sospeso fin dalla primavera 2020, quando tutto si era bloccato all’improvviso; ci saranno i titoli scelti per la stagione scorsa, partita e poi interrotta; ci saranno, come sempre, novità a stimolare la curiosità degli spettatori e certezze alle quali fare riferimento: la stagione di prosa e danza del Teatro Verdi per il 2021-2022 promette tanto e non vediamo l’ora di farci stupire.

Forte del ritorno ad una capienza completa del teatro, il teatro mette in cartellone tredici titoli importanti per riprendere il discorso interrotto bruscamente nel 2020 e poi ripartito a singhiozzo tra incertezze e tante, doverose, limitazioni.

“Dopo un intenso mese di settembre che ha visto in scena ben tre produzioni liriche – commenta Silvano Patacca, direttore artistico delle Stagioni – finalmente si alza il sipario anche sulle stagioni di Prosa e Danza del Teatro Verdi. Un cartellone in cui trovano spazio quei titoli che non erano andati in scena a causa del covid e quelli previsti, poi anch’essi annullati, con la falsa ripartenza dell’ottobre 2020. Non mancheranno, tuttavia, allettante novità che ci auguriamo vengano apprezzate dai nostri affezionati spettatori che non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno e che con noi, e più di noi, aspettavano impazienti di varcare nuovamente la soglia del teatro. A loro, e ai nuovi che si aggiungeranno, promettiamo emozioni e divertimento, leggerezza e profondità e rivolgiamo un grazie di cuore!”.

“Le stagioni di prosa e di danza, che abbiamo costruito passo dopo passo in piena sintonia con il direttore artistico del Teatro Verdi – spiega il direttore della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Patrizia Coletta – animeranno la tanto attesa riapertura con la totalità dei posti disponibili. Al ritorno in sala, i tanti affezionati spettatori di uno dei teatri più belli d’Italia potranno contare su proposte e interpreti di livello. Quello che presentiamo è un cartellone che esprime l’equilibrio tra tradizione e innovazione perché si rivolge al variegato pubblico della città, mantenendo, al contempo, l’impegno di recuperare importanti titoli sospesi nella scorsa stagione invernale che possono finalmente tornare sul palco del Teatro Verdi”.

“Il nostro pubblico – spiega la presidente del Teatro di Pisa Patrizia Paoletti Tangheroni – ha una forte affezione per queste stagioni, come gli oltre mille abbonamenti hanno dimostrato. Le prossime stagioni ereditano spettacoli già programmati e sospesi a causa del Covid e propongono delle belle novità, che come sempre faranno riflettere, e faranno anche sorridere. Due stagioni quindi che senza dubbio meritano il 100% degli spettatori”.

Con lei Cristina Scaletti, presidente di Fondazione Toscana Spettacolo onlus: “Il Teatro Verdi riapre le proprie porte per le stagioni di prosa e di danza con la possibilità, dopo oltre un anno e mezzo segnato dalla pandemia, di rendere disponibile per i propri spettatori il 100% dei posti. Questa recente novità ci pone di fronte a un passaggio importantissimo, che auspichiamo possa portare ad una vera nuova normalità per lo spettacolo dal vivo. La cultura, e il Teatro Verdi ne rappresenta un luogo simbolo, può e deve tornare ad essere occasione di scambio, condivisione, partecipazione e socialità in piena sicurezza”.

Accanto alla riprogrammazione degli spettacoli cancellati nella precedente Stagione per l’emergenza sanitaria – le versioni teatrali dei famosissimi film di Monicelli, PARENTI SERPENTI, con Lello Arena e di Luciano De Crescenzo, COSÌ PARLÒ BELLAVISTA, con Geppy Gleijeses, Marisa Laurito e Benedetto Casillo; Eros Pagni in LA NOTTE DELL’INNOMINATO da Alessandro Manzoni e uno dei primi testi scritti da Eduardo, DITEGLI SEMPRE DI SÌ, con Gianfelice Imparato e Carolina Rosi – il cartellone prevede altre tre proposte nel segno della qualità. Paolo Conticini legge, canta e racconta un po’ di sé in LA PRIMA VOLTA, Valter Malosti affronta l’opera, scabra e potente, di Primo Levi con SE QUESTO È UN UOMO, infine Federico Tiezzi porta in scena IL PURGATORIO La notte lava la mente, perché è la cantica dell’amicizia e dell’arte.

Una panoramica delle più interessanti produzioni nazionali, capaci di affascinare e incuriosire diverse fasce di pubblico, per la Stagione di Danza, capolavori della storia del balletto riletti in chiave contemporanea, vertiginose acrobazie, comicità e humor. Pensato per il Nuovo Balletto di Toscana, ensemble di talenti giovanissimi, BAYADERE il regno delle ombre, creazione di Michele Di Stefano, autore tra i più sensibili e capaci di composizioni complesse; a seguire un avvincente racconto danzato, DON JUAN, nato dal desiderio di Johan Inger di confrontarsi con il mito di Don Giovanni per l’Aterballetto e la Compagnia Virgilio Sieni in PARADISO dal Paradiso di Dante Alghieri, danza dialettale che si forma per vicinanze e tattilità, scaturita da uno dei protagonisti della danza italiana a partire dai primi anni ’80. Seguirà un lavoro per quattro performers, GRACES di Silvia Gribaudi, che prosegue la sua ricerca sul valore estetico, sociale e intellettuale del corpo. Evolution Dance Theater porta in scena giochi di laser e specchi, riflessi che creano mondi in cui le ombre dei danzatori si muovono creando uno spettacolo per adulti e bambini dall’indimenticabile impatto visivo, BLU INFINITO. A conclusione la Lindsay Kemp Companyin KEMP DANCES ANCORA, un omaggio e una celebrazione dell’arte e della vita di Lindsay Kemp, uno spettacolo insolito che ha dimostrato chiaramente di poter trasmettere al pubblico un’emozione intensa e coinvolgente, facendo rivivere la magia e la personalità polivalente di questo grande maestro di teatrodanza.

teatrodipisa.pi.it

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In assenza di gravità

I laboratori di Fare Teatro del Verdi sono ispirati al desiderio di guardare fuori di noi e al desiderio di leggerezza e di esplorazione di ciò che ancora non conosciamo. Perché quello che ci circonda, in un modo o nell’altro, ci influenza e ci spinge al cambiamento.

Si chiama Assenza di gravità e si presta a diverse interpretazioni che possono coesistere: il programma di quest’anno dei laboratori di Fare Teatro, la palestra creativa del Teatro Verdi, riparte dal desiderio di proiezione verso l’esterno, dopo il periodo di necessaria limitazione del contatto con il mondo, e dal desiderio di uno sguardo leggero.

Si riparte a pieno ritmo, ma si riparte senza fare finta che niente sia successo: la situazione che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo è uno degli elementi che spingono a ripensare tanti aspetti della nostra vita e fra questi lo spazio che il Teatro Verdi dedica ai laboratori. Alla ricerca dunque di un tema che faccia da spina dorsale a tutti i laboratori, collegandoli e legittimandoli, sarà il tentativo di interrogarsi sul come ripartire, come iniziare una nuova fase del nostro percorso.

Se per l’astronauta dell’Apollo 8 William Anders “Siamo partiti per esplorare la Luna e invece abbiamo scoperto la Terra”, come esploratori spaziali potremo riflettere sull’Altrove giocando tra il rinnovato interesse per lo Spazio e l’attenzione alla Terra e alle sue precarie condizioni di vita nei diversi laboratori che, adattandosi di volta in volta agli studenti, alla loro età, alle loro esperienza, potranno giocare su questo fil rouge.

Il gioco del recitare caratterizza la maggior parte dei corsi. A partire dai 3 anni senza limiti di età è possibile finalmente tornare ad essere in gruppo per sviluppare capacità relazionali ed espressive, perlustrazioni poetiche e sceniche da raffinare in vista di una messa in scena finale.

Oltre a quelli di recitazione saranno proposti altri percorsi come quello di Scrittura Creativa e di Speech & Voice. Quello di scrittura inizierà come percorso di scrittura creativa e successivamente potrebbe evolversi verso la scrittura per la scena a secondo delle caratteristiche del gruppo che si andrà formando. Attende tante persone che hanno sempre coltivato l’idea di provare la propria creatività nello scrivere senza mai averlo fatto in maniera sistematica, come quelle con molta più pratica. A seconda delle persone che si dichiareranno interessate sarà possibile prevedere percorsi differenziati in questo senso. Il corso Speech & Voice è pensato per tutti coloro che hanno o vogliono prendere maggiore coscienza dello strumento voce, di cui tutti siamo dotati, ma che pochi hanno cura di educare. È un corso rivolto anche a persone che per motivi professionali, non necessariamente artistici, decidono di sviluppare le potenzialità delle proprie capacità vocali.

Mettere insieme universitari ed adulti in questi corsi non è una scelta di comodo, quanto il frutto di una costatazione: la ricchezza che si verifica nell’incontro dei dissimili per età ed esperienza di vita, amplifica anziché limitare la ricchezza creativa di un gruppo.

A gennaio è prevista inoltre la partenza dell’iniziativa più innovativa ed importante dell’anno: un corso specifico sulla formazione dei formatori, evoluzione e concretizzazione del ruolo che la Formazione ha assunto all’interno del Teatro di Pisa; un nuovo, lungo ed articolato percorso dedicato esclusivamente a questo scopo. Dopo più di 30 anni di esperienze fatte in ambito formativo la Fondazione Teatro di Pisa offrirà ad un gruppo limitato di studenti un percorso professionalizzante in grado di portarli sia verso la capacità di diventare buoni formatori in ambito squisitamente teatrale, che condurli verso un uso dello strumento Teatro declinato verso altre usi in altre situazioni e istituzioni. Pensato a livello nazionale il corso sarà a numero chiuso e si preoccuperà di passare, in un percorso specifico, tutte le potenzialità acquisite, scoperte ed inventate in più di un quarto di secolo dalla Formazione del Teatro di Pisa anche a livello internazionale grazie all’organizzazione del Festival della formazione “Prima del Teatro”.

Le presentazioni dei corsi si svolgeranno nella Sala Titta Ruffo del Teatro Verdi:

Giovedì 7 ottobre

Ore 15.00 Primo Livello Recitazione (per i ragazzi delle scuole superiori alla loro prima esperienza)

Ore 17,30 Propedeutica 1 e 2 (dall’Asilo fino ai primi due anni della scuola Primaria)

Costruttori 1 (3°, 4° e 5° della Primaria) e Costruttori 2 (ragazzi per le scuole medie inferiori)

Venerdì 8 ottobre

Ore 18.00 laboratori per universitari ed adulti di: Recitazione, Scrittura, Speech & Voice

Causa limitazione posti causa Covid si prega di prenotare mandando un messaggio alla pagina facebook di Fare Teatro Pisa o un messaggio WhatsApp al numero 339 5245156 o all’indirizzo mail federicguerri@yahoo.it

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Navigare nell’arte

Inizia con lo spettacolo di Peppe Servillo dell’8 settembre l’undicesima edizione di NavigArte, il festival internazionale promosso da Movimentoinactor/ Con.Cor.D.A e diretto da Flavia Bucciero. Danza, musica e arti visive al Giardino Scotto e alla Corte Sanac di Porta a Mare fino al 9 ottobre.

Dall’8 settembre al 9 ottobre, il Giardino Scotto e il quartiere di Porta a Mare con la Corte Sanac sede di Teatri di Danza e delle Arti, riconfermata per gli anni 2019-2021 Residenza Artistica della Toscana, saranno il cuore pulsante del festival che porterà a Pisa compagnie italiane e internazionali con spettacoli adatti ad un pubblico variegato e di ogni età.

Il Festival internazionale NavigArte. NavigAzioni fra danza, musica, arti visive alla Porta del Mar , nato nel 2011, arriva con questa alla sua undicesima edizione. “Questa undicesima edizione per noi è motivo di euforia perché finalmente gli spettacoli potranno nuovamente essere tenuti dal vivo, restituendo totalmente il senso della mission del festival NavigArte: contaminare con l’arte anche luoghi dove la stessa è solitamente poco accessibile. Per questo una parte degli eventi in calendario avranno come cornice Corte Sanac, il quartiere in cui da sempre lavoriamo” sono le parole di Flavia Bucciero, direttrice artistica del festival.

Il Festival, come sua tradizione, ha un rapporto speciale con le vie d’acqua della città di Pisa: il fiume e la vicinanza con il mare, ispirandosi alla storia della città, nei secoli caratterizzata da relazioni commerciali e artistiche con altre culture. Quest’anno tale vocazione viene rafforzata da due location, introdotte nel Festival: il Giardino Scotto a ridosso del Lungarno Fibonacci e il Parco di San Rossore.

“Siamo felici di sostenere il Festival Navigarte che unisce danza, musica e arti visive portando il pubblico nei luoghi più belli di Pisa. Per Unicoop Firenze il sostegno alle istituzioni e attività culturali sul territorio è orientato ad allargare l’accesso dei cittadini alla cultura come da statuto della Cooperativa” fanno sapere da Unicoop Firenze, mentre Lorenzo Bani, presidente del Parco San Rossore Migliarino Massaciuccoli, sottolinea: “Quella di San Rossore sarà una performance che unirà danza, cultura e ambiente in un’iniziativa che mette insieme il fascino dello spettacolo itinerante e la meraviglia della natura, per vivere il Parco rispettandolo”.

Quest’anno il Festival si presenta particolarmente ricco, inaugurando l’8 settembre al Giardino Scotto con lo spettacolo il Resto della settimana di Peppe Servillo, accompagnato alla chitarra da Cristiano Califano, su testo di Maurizio De Giovanni, noto al grande pubblico per essere scrittore e autore delle sceneggiature de I Bastardi di Pizzofalcone e de Il Commissario Ricciardi.

L’11 settembre la passeggiata artistica nel Parco di San Rossore. seguendo le tracce di Pinocchio around the Park, un’originale e divertente site specific, in cui il pubblico (con raduno per la partenza alla rotonda delle Cascine Vecchie) potrà attraversare in trenino il Parco e fermarsi alle stazioni, dove assisterà alle performances di danza nei luoghi che hanno fatto da sfondo a Pinocchio on the road, produzione virtuale, interattiva , navigabile a 360° di Con.Cor.D.A./Movimentoinactor, che potrà essere goduta dallo stesso giorno sula Piattaforma web On Theatre.tv.

Focus del Festival la tre giorni al Giardino Scotto (17, 18, 19 settembre) intensiva di spettacoli di danza di Compagnie di livello nazionale e internazionale, fra cui la ProArt della Repubblica Ceca. In questo ambito viene presentato in prima nazionale l’ultima produzione di Con.Cor.D.A./Movimentoinactor La Nona. Quel che resta di noi e della terra, costruita su La Nona Sinfonia di L. W, Beethoven. 

E poi ancora, tra fine settembre e inizio ottobre, danza, teatro, restituzioni di Residenze artistiche ospitate dal Consorzio Coreografi Danza d’Autore. Uno sguardo attento, come sempre, anche al pubblico dei più piccoli, oltre che con l’evento su Pinocchio dell’11 settembre, con Zatò e Ychi del 14 settembre e l’Atlante delle città del 3 ottobre al Teatro Nuovo.

Il programma completo

8/09/2021-h.21.30 Giardino Scotto-Lungarno L. Fibonacci, 2-Pisa

PEPPE SERVILLO (voce) E CRISTIANO CALIFANO (chitarra)

IL RESTO DELLA SETTIMANA tratto dall’opera omonima di Maurizio De Giovanni. In collaborazione con Binario Vivo

11/09/2021-h.17.30- Parco di San Rossore-Pisa-Ritrovo Rotonda Cascine Vecchie

CON.COR.D.A./MOVIMENTOINACTOR-Pisa

PINOCCHIO AROUND THE PARK-Site SpecificIdeazione e Coreografia Flavia Bucciero

Spettacolo adatto a tutti i pubblici-Ingresso Spettacolo Gratuito – Biglietto per il percorso in trenino € 6

14/09/2021-h.17.00 e h.18.00- Largo Viviano Viviani-Pisa

ASMED/BALLETTO DI SARDEGNA-Cagliari

ZATO’ e YCHI- Progetto, regia e ideazione costumi Senio G.B. Dattena

Con la collaborazione di Confesercenti Toscana Nord

Spettacolo adatto a tutti i pubblici-Ingresso Gratuito

17 /09/ 2021 – h. 21.00 e h. 21.45 Giardino Scotto-Lungarno L. Fibonacci, 2-Pisa

h. 21.00 CON.COR.D.A./MOVIMENTOINACTOR-Pisa

LA NONAQuel che resta di noi e della terra. Prima Nazionale 

Ideazione e Coreografia Flavia Bucciero Assistente alla coreografia Elisa Paini 

h. 21.45 PROART-Brno (Repubblica Ceca)

BROKEN LIVES Coreografia Martin Dvořák

18 /09/ 2021 – h. 21.00 e h. 21.45 Giardino Scotto-Lungarno L. Fibonacci, 2-Pisa

h. 21.00 PROART-Brno (Repubblica Ceca)

BROKEN LIVES Coreografia Martin Dvořák

h. 21.45 MANDALA DANCE COMPANY-Ladispoli (RM)

SAVE THE EARTH Concept, Coreografia e Regia Paola Sorressa

19/09/ 2021 – h. 21.00 e h. 21.45 Giardino Scotto-Lungarno L. Fibonacci, 2-Pisa

h. 21.00 EGRI BIANCO DANZA-Torino

RACCONTA-MI-RACCONTO Ideazione e Coreografia Rahael Bianco

h. 21.45 CON.COR.D.A./MOVIMENTOINACTOR-Pisa

LA NONAQuel che resta di noi e della terra. Prima Nazionale 

Ideazione e Coreografia Flavia Bucciero Assistente alla coreografia Elisa Paini 

21 /09/ 2021 –  h. 21.00-  Teatri di Danza e delle Arti-Corte Sanac 97-98-Pisa

CHILLE DE LA BALANZA-Firenze 

SIETE VENUTI A TROVARMI ? di e con Matteo Pecorini

26 /09/ 2021 –  h. 21.00- Terrazza- Corte Sanac- Pisa

FIKA CONTEMPORANEA DANZA/MARCO BECHERINI- Firenze/Marsiglia

TANDEM Coreografia Daniele Del Bandecca, Sara Campinoti Regia Marco Becherini 

Sguardo sulle Residenze-Progetto Artisti nei Territori Con.Cor.D.A

03/10/2021- h, 17.30- Teatro Nuovo- Piazza della Stazione-Pisa

TAM TEATROMUSICA – Padova

L’ATLANTE DELLE CITTA’ Ideazione, Regia, Interpretazione Antonio Panzuto

Spettacolo particolarmente adatto a bambini e ragazzi

05/10/2021– h. 21.00- Teatri di Danza e delle Arti-Corte Sanac 97-98-Pisa

GRUPPO NANOU/STEFANIA TANSINI-Ravenna

MY BODY, MY SPACE di Stefania Tansini (prova aperta al pubblico)

Progetto TOSCANA TERRA ACCOGLIENTE /Artisti nei Territori /R.A.T./ Con.Cor.D.A.

Sguardo sulle Residenze-Ingresso Gratuito

09 /10/ 2021 – h. 21.00- Teatri di Danza e delle Arti-Corte Sanac 97-98-Pisa

BORDERLINE DANZA-Salerno 

DEPENDESPORTS Coreografia e Danza Antonio Formisano

Biglietti

Per lo spettacolo dell’08/09/2021 al Giardino Scotto di Peppe Servillo, Biglietto Unico         €10 (acquistabile on line sul circuito Ciaotickets)

Per lo spettacolo dell’11/09/2021 al Parco di San Rossore è previsto  un biglietto di € 6 per il trasporto in trenino per raggiungere le stazioni delle performances;    per  2 spettacoli a sera al Giardino Scotto (17, 18, 19 /09/2021) Intero           € 10 ,  Ridotto*       € 8  ; per gli spettacoli a Teatri di Danza e delle Arti (21, 25/09/2021) Intero           € 7   Ridotto*       € 5; per  lo spettacolo del 03/10/2021 al Teatro Nuovo di Pisa  Intero           € 7   Ridotto ( solo bambini)       € 5

Ridotto* (studenti universitari, soci coop, residenti quartiere Porta a mare – Cep – Barbaricina, bambini, studenti scuole di danza, musica e teatro)

In caso di maltempo gli spettacoli programmati presso il Giardino Scotto, saranno realizzati presso il Teatro Nuovo in Piazza della Stazione; gli spettacoli programmati nel Parco di San Rossore, in Piazza Viviano Viviani e sulla Terrazza della Corte Sanac, saranno realizzati presso Teatri di Danza e delle Arti-Corte Sanac, 97-98.

INFO E PRENOTAZIONI

Teatri di Danza e delle Arti – Corte Sanac 97/98 – Pisa

(+39) 050 501463 –Obbligo di Green Pass e di prenotazione per tutti gli eventi, compresi quelli a ingresso gratuito a navigarte.info@gmail.com

www.movimentoinactor.it

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Ancora (fuori)teatro

Dal 28 agosto al 16 settembre, ancora 16 appuntamenti al Giardino Scotto con le serate a cura del Teatro Nuovo: un cartellone di teatro, cinema, danza e musica per continuare a godere della bella stagione e della bellezza dello spettacolo dal vivo.

Prosegue la rassegna Fuori Teatro 2021, il cartellone di spettacoli organizzato tramite la Fondazione Teatro Verdi di Pisa. A partire da sabato 28 agosto e fino a giovedì 16 settembre sono in programma al Giardino Scotto 20 appuntamenti all’aperto con teatro, cinema, musica e danza organizzati dal Teatro Nuovo di Pisa.

“Dopo il successo degli appuntamenti in programma a luglio – dichiara l’assessore alla cultura, Pierpaolo Magnani – parte ora la seconda parte di eventi del cartellone Fare Teatro 2021, una rassegna organizzata nella splendida cornice di Giardino Scotto che si conferma come principale arena estiva per ospitare eventi di valore che possono accogliere centinaia di spettatori”..

“Eventi – dichiara la presidente della Fondazione Teatro Verdi, Patrizia Paoletti Tangheroni – che in molti casi sono andati sold out, tanto che in più di un’occasione siamo stati costretti a rimandare casa persone che volevano assistere agli spettacoli proposti. Sette dei 20 spettacoli  in programma in questa seconda parte di appuntamenti sono stati realizzati con la collaborazione della Rete Amatoriale Pisana, realtà che prima non esisteva e che siamo riusciti a costituire grazie al nostro lavoro: una scommessa che abbiamo vinto e che mette insieme tutti gli artisti non professionisti della nostra città”.

“Il nostro settore – dichiara Carlo Scorrano, direttore del Teatro Nuovo Pisa – viene da un anno e mezzo di grande sofferenza, durante il quale abbiamo cercato di fare teatro attraverso lo streaming. Ora è arrivato il momento di riabituare il pubblico agli spettacoli dal vivo e per questo ho accettato la sfida di organizzare 20 serate live che coinvolgeranno artisti nazionali, locali e realtà amatoriali”.

Gli appuntamenti. Si va dai grandi nomi del panorama nazionale a prime nazionali di importanti professionisti dello spettacolo del territorio. Tra i primi: Giancane, sabato 4 settembre, in una serata organizzata assieme al Cantiere San Bernardo che vede in apertura Ico Gattai; il clown internazionale Jean Meningue, martedì 7 settembre con Made in Terra; il grande Peppe Servillo, mercoledì 8 settembre, con Il resto della settimana accompagnato da Cristiano Califano e ospite lo scrittore Maurizio De Giovanni; lo stand-up comedian Luca Ravenna, giovedì 9 settembre in Rodrigo live 2021. Tra i secondi: Urge – come dal nichilismo cosmico passammo alla torta Sacher di Guascone Teatro con Andrea Kaemmerle e Francesco Bottai, venerdì 3 settembre; Viandanti all’inferno, martedì 14 settembre, uno studio sull’inferno dantesco prodotto e diretto da Pesopiuma con Luca Orsini, Paolo Giommarelli e Paolo Cioni; Dante va alla guerra mercoledì 15 settembre, di e con Marco Azzurrini; Venti da Genova, giovedì 16 settembre, produzione Archivi della Resistenza e Teatro dell’Assedio a vent’anni dal G8 di Genova, con regia di Michelangelo Ricci con la presenza dei musicisti Alessio Lega e Davide Giromini.

Spazio anche ai concerti con il duetto canoro Marina Mulopulos e Ilaria Bellucci domenica 5 settembre, Classic#jazz, il giorno successivo, con Anna Ulivieri e la formazione da lei diretta, un tributo al tango di Astor Piazzolla, DanTango, venerdì 10 settembre, a cura di Antifona Festival. E ancora, il ritorno sui palchi di questa città di una famosissima operetta, sabato 11 settembre, La vedova allegra, della compagnia lirica Orfeo in scena; e lunedì 13 settembre Zona Franca – Immigrant Show, uno spettacolo prodotto dal Teatro Nuovo a cura della compagnia Voci Sbagliate. Inoltre spazio anche alle rappresentazioni della Rete Amatoriale Pisana, che da sabato 28 agosto, fino a giovedì 2 settembre sarà protagonista, con concerti pop, rock, rap, corti cinematografici e spettacoli di prosa.

www.teatronuovopisa.it,

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Machiavelli a Volterra

Debutta in prima nazionale, il 3 agosto alle 21.30 al Teatro Romano di Volterra, lo spettacolo Clizia, di Nicolò Machiavelli, con la regia di Luca Cortina.

L’evento, nel cartellone della rassegna Festival Internazionale Teatro Romano, è stato prodotto da Teatro Nove grazie al Contributo del Ministero della Cultura, come progetto speciale 2021.

Sei giovani e talentuosi attori calcheranno il grande palcoscenico di Volterra, Città Toscana della Cultura 2022, mettendo in  scena una commedia piena di ritmo e colpi di scena. La musica, che riveste particolare importanza in questa commedia, sarà eseguita interamente dal vivo dagli stessi attori, che con un caleidoscopio di strumenti accompagneranno il pubblico per i cinque atti della pièce.

Il progetto culturale si svilupperà nei mesi di agosto e settembre, anche con un programma di incursioni teatrali per le strade di Volterra.  

“Sono orgogliosa che Teatro Nove abbia ottenuto il progetto speciale 2021 del Ministero della Cultura”, racconta il direttore artistico Antonia Ammirati. “È un bel riconoscimento, e ancor di più lo sarà portando sui palcoscenici e anche per le strade il vero teatro italiano. La scelta di tanti giovani talenti, di cui oltre la metà toscani, ci ha rincuorato. Durante i provini abbiamo visto molta professionalità e grandi doti artistiche che potremo evidenziare al meglio attraverso il nostro articolato progetto. Infatti, oltre al debutto ci saranno fra agosto e settembre anche delle incursioni teatrali, che si svolgeranno fra i vicoli, nelle piazza e nei luoghi storici di Volterra, dove molti attori si alterneranno per portare il bel teatro a portata di tutti”.

Il regista Luca Cortina: “Clizia non c’è, non appare perchè segregata, eppure di lei son tutti innamorati, proprio tutti, uomini e donne: ella è un pericolo per l’ordine del microcosmo sociale, la sua assenza lungi dall’anestetizzare aumenta la crisi che il desiderio innesca. Si dice ‘commedia rinascimentale’: io vedo la Clizia come un viaggio nei turbamenti scatenati dal desiderio e dall’assenza, uno scherzo delle ninfe e dei pastori che sa di sfida: la sfida all’ambizione di controllo della societa’ civile. Una beffa: tutto questo fa ridere, no?”.

Clizia 

Nicolò Machiavelli

Adattamento e regia Luca Cortina

Con:

Andrea Agostini nel ruolo di Palamade e Eustachio

Ivan Di Bello nel ruolo Cleandro

Simona Generali nel ruolo di Soflonia               

Francesco Grossi nel ruolo di Pirro e Damone 

Miranda Greta Meneghetti nel ruolo di Doria e Sostrata

Antonio Rocco nel ruolo di Nicomaco

Scene e costumi Claudia Castriotta

Disegno luci  Giuliano De Martini

Aiuto regia Giovanni Golfarini

Foto Luciano Usai

Produzione Teatro Nove

Organizzazione teatrale Francesca Ceccherini

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