Fra le cose alle quali dobbiamo rinunciare per evitare il rischio di assembramento ci sono tutti i riti e le celebrazioni in attesa del Giugno Pisano, o almeno il loro svolgimento con la consueta partecipazione di massa. La Parte di Tramontana ha onorato il proprio patrono San Torpè, senza partecipazione corale, ma con tanto sentimento.
San Torpè, il cortigiano di Nerone che visse ai tempi in cui San Pietro, in viaggio verso Roma, si fermò a Pisa, in quella che sarebbe diventata la Basilica di San Piero a Grado; quel Torpete che si convertì al cristianesimo, fu decapitato e il cui corpo, lasciato su una zattera a bocca d’Arno, fu ritrovato in una cittadina della della Provenza che in suo onore fu ribattezzata Saint Tropez.
San Torpè è il patrono della Parte di Tramontana che, fra i tanti riti e cerimonie che precedono e preparano la sfida sul ponte, lo ricorda il 29 aprile, giorno in cui morì a Pisa nel 68 d. C.
La festa di San Torpè è tradizionalmente momento di incontro per tutta la Parte che in questa occasione abitualmente presenzia alla cerimonia che si tiene nell’omonima chiesa alla presenza delle massime cariche cittadine e delle autorità della Città di Saint Tropez che ogni anno si recano in pellegrinaggio a Pisa. In questa giornata negli anni passati la Parte organizzava al termine della Santa Messa l’investitura dell’Ambasciatore e del Cavaliere Alfiere, in memoria dell’antica cerimonia del cartello, atto che nei secoli passati costituiva uno dei momenti propedeutici allo svolgimento della battaglia sul ponte.
Purtroppo quest’anno la situazione pandemica non ha consentito lo svolgimento della consueta cerimonia giocopontesca, né la presenza delle autorità di Saint Tropez a Pisa. Il Comando di Tramontana ha tuttavia voluto presenziare alla celebrazione eucaristica presieduta dai Padri Carmelitani, con una delegazione guidata dal Generale Matteo Baldassari e dal Consigliere Civile Giuseppe Lippi, alla presenza delle autorità cittadine ed in collegamento streaming con le istituzioni della città di Saint Tropez. Il Comando, a nome di tutta la Parte, ha offerto un omaggio floreale al busto di San Torpè ed ha rivolto un messaggio di devozione al termine della messa. Il Generale di Tramontana, in rappresentanza di tutto il popolo boreale, ha inoltre fatto pervenire al Sindaco della Città francese una lettera con un messaggio augurale di saluto auspicando di poter tornare il prossimo anno a celebrare insieme la memoria del Santo.
