Vibrazioni culturali

Una rassegna di eventi in piazza della Stazione per animare un luogo difficile. Perché il degrado si vince con la cultura

Va bene il presidio di forze dell’ordine, il riassetto del verde, addirittura il cambio delle panchine, giudicate forze troppo invitanti al bivacco; ma solo la cultura può vincere il degrado. Riempire Piazza della Stazione di contenuti positivi era la scelta obbligata per chi volesse affrontare la sfida di riqualificazione della zona della stazione senza fermarsi ad interventi superficiali. Prosegue dunque la proficua collaborazione con il Cinema Teatro Nuovo che ormai da anni va in questa direzione la rassegna di spettacoli di arte varia Vibrazioni positive alla Stazione. Organizzati dal Comune di Pisa, gli spettacoli, tutte le sere, a partire dalle 21, animeranno la piazza per tutto il mese di ottobre, alternandosi con quelli all’interno del Cinema Teatro Nuovo, che collabora all’organizzazione della rassegna, mettendo a disposizione lo spazio esterno e interno al teatro, oltre a proporre una serie di appuntamenti che si aggiungono alla rassegna del Comune.

Il programma: 

Martedì 1 ottobre Vulcana. Canti e cunti tra Etna e Vesuvio

Giovedì 3 ottobre Acoustic Dream di Valentina Bagni e  Massimo Pancrazi

Venerdì 4 ottobre Passo dopo, teatro canzone con Francesco Bottai e Daniele Aiello

Domenica 6 ottobre Natural Woman, teatro canzone con Simona Generali e Romina Malagoli

Lunedì 7 ottobre The Soda Sisters, musiche della tradizione popolare toscana con Benedetta Pallesi

Martedì 8 ottobre, Celtic Night, musica celtica con cornamuse con la Royal  Highland Company Pipes and Drums

Mercoledì 9 ottobre, LePard Live Show, successi italiani ed internazionali rivisitati in chiave teatrale, con Elena Pardini e Alex Bimbi

Giovedì 10 ottobre, Zero, beat box  & musica elettronica generativa con Spet of Ree

Sabato 12 ottobre, Un uomo che s’offre, teatro comico, con Antonio Calandrino e Paolo Giommarelli

Lunedì 14 ottobre, Threep, musica NuSoul Hnb Funk

Martedì 15 ottobre, Si ricomincia, improvvisazione teatrale con Leningrad Cafè

Mercoledì 16 ottobre, Si continua, improvvisazione teatrale con ADA

Giovedì 17 ottobre, Lisa e Linda acoustic Duo, un repertorio di rn’b/jazz declinato al femminile

Martedì 22
 ottobre, Synantisi, canti e suoni dalla Magna Grecia, con Mico Corapi e Vittoria Agliozzo

Mercoledì 23 ottobre, Progetto Sanacore. Musiche dal Sud Italia

Giovedì 24 ottobre, Gli Streetlovers

Martedì 29 ottobre, Pisa o della memoria dannata, storia di Pisa dalla fondazione al 100 con Paolo Giommarelli e Sergio Costanzo

Mercoledì 30 ottobre, Cronache dello Santo Frate Mario Miracolo e dello stolto buon Bernardo, forma medievale maccheronica sulle stile di Brancaleone alle crociate. Con Luca Orsini e Paolo Cioni

Giovedì 31 ottobre, Lorenzo Pagni Live, musiche originali dell’autore.

Artemisia, quella vera

Quella in mostra a Palazzo Blu fino all’8 marzo 2020, ritratta da Simon Vouet, è un’ Artemisia Gentileschi autentica, bellissima e orgogliosa. Pronta per volare alla National Gallery di Londra.

Di lei colpiscono la mano con il toccalapis, fissata in un gesto vezzoso e pratico insieme; il medaglione dorato che le pende sul corpetto, sul quale un piccolo mausoleo omaggia, in un gioco di enigmistica archeologica, il suo nome; l’orecchino di perla, pendente che anticipa Vermeer. Ma soprattutto lo sguardo fiero, che riassume nel silenzio della tela la sua storia di sofferenze e l’orgoglio per la sua emancipazione come donna e come artista. Leggibile anche espressamente nella firma della pittrice nel cartiglio accanto a lei.

Fotografata come una diva, Artemisia, pittrice secentesca figlia di Orazio, pure pittore, di origine pisana, al tempo del ritratto era già una professionista affermata e conosciuta, apprezzata a Firenze e a Roma, dove già ha prodotto tanti dei suoi capolavori e dove, intorno al 1620, Vouet la ritrae nella tela appena acquisita da Fondazione Pisa per Palazzo Blu.

Artemisia Gentileschi, Clio Musa della Storia

Il Ritratto di Artemisia Lomi Gentileschi di Vouet, scoperto anni fa da Roberto Contini e Francesco Solinas che ha curato l’opuscolo catalogo della mostra, rimarrà esposto a Palazzo Blu accanto alla Clio Musa della Storia dipinta da Artemisia stessa e già nella Collezione Permanente di Palazzo Blu, in attesa di andare a fare bella mostra di sé, sempre insieme alla Clio, alla National Gallery di Londra per la grande mostra a cura di Letizia Treves Artemisia, in programma dal 4 aprile al 26 luglio 2020. Per poi tornare definitivamente a Pisa nelle rinnovate sale dedicate al Seicento pisano, aggiungendosi alle altre già in collezione e valorizzando il prestigio e il valore attrattivo del Palazzo e della città.

palazzoblu.it

Contemporaneo pisano

Archetipi spirituali: nove opere dell’artista Anna Chromy per le strade, nelle piazze, davanti alle chiese pisane. Perché i contrasti fanno riflettere

Davanti a San Michele in borgo c’è Cloak of Conscience, Sisyphus, qui in un’eterna pedalata, è davanti alla stazione, Prometheus in largo Ciro Menotti, mentre i due Chronos, I e II, saranno all’imbocco di corso Italia. E poi ancora Alcyon e Olympic Spirit, Don Giovanni, Ulysses. C’è anche Poseidon, una specie di fuorisalone, a Marina di Pisa, in piazza delle baleari. Con il progetto Archetipi spirituali, le sculture, le installazioni gigantesche di Anna Chromy rappresentano personaggi del mito, idoli e chimere, spunti di riflessione a sé stanti e ancor più significativi se immersi in un contesto ricco di simboli, di storia, di monumenti come quello pisano dove ogni architettura è un richiamo, dove la vita delle persone si mescola alla forza evocativa dei luoghi.

La grande arte contemporanea torna a Pisa, dal 20 settembre fino al 10 novembre, con il linguaggio dell’artista ceca nota in tutto il mondo ma da tempo innamorata della toscana.

Tutte le informazioni su Comune di Pisa

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora